IL DINAMISMO ALLA BASE DEL BUON AGIRE POLITICO A FAVORE DELLE REALI ESIGENZE DELLA COMUNITA'

ORETI: LA LEGGENDA DELLA DAMA BIANCA NELL’IMMAGINARIO FANTASTICO DEL CASTELLO DI GORIZIA.

E’ una leggenda conosciuta a molti, ma non a tutti e così tra le iniziative culturali messe in campo per il dicembre goriziano abbiamo deciso di rievocare la Dama Bianca per un evento che è all’anno zero ma che potrebbe diventare un appuntamento fisso per i cittadini.

Questo il pensiero di Fabrizio Oreti, assessore alla cultura ed al  turismo della giunta Ziberna.

Stiamo lavorando per valorizzare nel migliore dei modi il castello che rappresenta il simbolo della nostra città e così, grazie all’associazione nuovo lavoro, abbiamo deciso di dare vita alla rievocazione della leggenda di un fantasma ben conosciuto in città.

L’evento è previsto per sabato 11 novembre prossimo come approfondimento delle tradizioni locali dal titolo “La dama bianca ed altre magiche creature,  un breve percorso nell’immaginario fantastico legato al castello di Gorizia”

Pertanto, non solo Dama Bianca - evidenzia Giada Agazzi – quindi non solo fantasmi. Le ricerche fatte hanno, infatti, evidenziato che la feroce contessa Caterina, la Dama Bianca appunto, non era il solo incontro sopranaturale capitato ad incauti goriziani che nelle notti si trovavano in prossimità delle mura, ma, soprattutto, si offre  il  modo di conoscere aspetti accattivanti ma oramai sempre più dimenticati  del  Castello di Gorizia e della sua storia.

La proposta è di una visita guidata dalle voci narranti di Bruno Tofful e Giada Agazzi nei luoghi degli avvistamenti, in qualche modo tramandati e documentati, di magiche creature a ridosso delle mura interne del castello, animata attraverso la contaminazione di più tecniche spettacolari dalla partecipazione di Urban Twister di Gorizia, a.s.d. Cinofiliamo di Gorizia e da “il danzar gioioso” di Lavariano.

Il percorso con partenza sabato 11 novembre 2017, presso il pozzo antistante la chiesetta di Santo Spirito, verrà attivato per tre volte, ovvero alle 18.00, alle 18.30 ed alle 19.00 e, come si può comprendere avrà la durata di circa mezz’ora.

Per non rovinarsi l’effetto complessivo si consiglia a chi sceglie le partenze delle 18.30 e delle 19.00 di arrivare puntuali, non troppo in anticipo.

In caso di maltempo l’evento verrà rimandato a sabato 18 novembre con i medesimi orari e modalità.

 

IL COMUNE PRONTO A FARE LA SUA PARTE PER SALVARE IL PATRIMONIO STORICO CULTURALE DELLE ORSOLINE

Il patrimonio delle Orsoline è una ricchezza storico-culturale che deve restare ancorata alla nostra città.

Per questo come amministrazione comunale, in sinergia con le altre istituzioni in campo, stiamo facendo la nostra parte.

Questo il commento di Fabrizio Oreti e Serenella Ferrari, rispettivamente assessore alla cultura e turismo e consigliera delegata dal Sindaco al patrimonio muesale.

Gli uffici hanno già effettuato dei sopralluoghi e stiamo valutando di acquistare 3 dipinti della quadreria del Monastero delle  Madri  Orsoline.

Sono tele a soggetto religioso di grandi dimensioni che potrebbero essere ospitate in Castello. Nello specifico la prima è un'"Ultima  cena" (cm 340x200) databile tra il 1760 e il 1770 opera di Johann Michael  Lichtenreiter che potrebbe essere esposta presso la Sala del Conte del Castello. 

Sono state poi identificate due pale d'altare la prima raffigurante "La genealogia di Gusù Cristo" (cm 268x139) databile intorno al  1693  attribuita  a  Matthias  von  Gorz  e  una  seconda dedicata all"Apparizione  di  Cristo portacroce a Sant'Ignazio di Loyola" (cm 250x180), opera settecentesca di pittore anonimo, che potrebbero trovare collocazione nella Cappella al secondo piano del Castello.

Si tratta di opere che possono trovare il giusto spazio nel nostro maniero - terminano Oreti e Ferrari – in modo così da consentire ai circa 40 mila visitatori l’anno di poter ammirare non solo la bellezza ed il fascino del castello ma anche di potenziare ulteriormente l’esposizione all’interno.

 

ORETI: CURIOSANDO IN CITTA’. 5 NOVEMBRE VISITA GRATUITA. GORIZIA TRA ASBURGO E CONTRORIFORMA, I MILLE VOLTI DI UNA CITTA’. PRENOTAZIONE NECESSARIA PER LA VISITA

Le visite guidate sono un ottimo strumento per far conoscere meglio i luoghi più affasciananti della nostra città. Se poi come in questo caso la visita è gratuita diventa una doppia opportunità.

Non sarà certamente l’ultima, ce ne saranno altre anche di diversa natura tra novembre e dicembre.

E’ importante promuovere la nostra città a favore di visitatori e turisti che vengono da fuori ma resta altrettanto sensibile far conoscere ai nostri cittadini i nostri gioielli.

Questo il pensiero di Fabrizio Oreti, assessore alla cultura e turismo della giunta Ziberna.

In quest’ambito, grazie ai fondi del piano integrato di sviluppo urbano sostenibile (pisus), inseriti in un progetto dell’amministrazione comunale, attuato da Arteventi e scopri con noi, il 5 novembre, alle ore 16.00, è previsto un viaggio alla scoperta della Gorizia cinquecentesca tra Riforma e Controriforma.

Con un taglio multiculturale, si approfondiranno le influenze di Gesuiti, Protestanti ed Ebrei, con la visita alla chiesa barocca di Sant’Ignazio, all’ex chiesa protestante luterana (oggi chiesa evangelica metodista) e alla Sinagoga Askenazita, è necessaria la preventiva prenotazione al seguente numero: 3206392571

Un percoso interessante quanto accattivante - termina Oreti - per una domenica da passare all’insegna di una Gorizia dal volto diverso dal consueto.

 

ORETI: FONDI PISUS. CURIOSANDO IN CITTA’. 31 OTTOBRE VISITA GRATUITA TEATRALIZZATA IN CASTELLO PER I BIMBI. PRENOTAZIONE NECESSARIA PER LA VISITA

Le visite guidate sono un ottimo strumento per far conoscere meglio i luoghi più affasciananti della nostra città. Se poi come in questo caso la visita è gratuita diventa una doppia opportunità.

Non sarà certamente l’ultima, ce ne saranno altre anche di diversa natura tra novembre e dicembre.

E’ importante promuovere la nostra città a favore di visitatori e turisti che vengono da fuori ma resta altrettanto sensibile far conoscere ai nostri cittadini i nostri gioielli.

Questo il pensiero di Fabrizio Oreti, assessore alla cultura e turismo della giunta Ziberna.

In questo ambito, grazie ai fondi del piano integrato di sviluppo urbano sostenibile (pisus), il 31 ottobre, alle ore 17.30, è prevista la visita guidata “Gorizia per i bambini” che rappresenta un percorso dedicato alle famiglie e alle scolaresche.

Nel dettaglio - sottolinea Oreti - si tratterà di una interessantissima visita teatralizzata al castello denominata: Zelda, la maghetta è tornata in castello!

Come mai Zelda, la maghetta dei Conti di Gorizia, è tornata al Castello? Sbadata com’è, ha dimenticato qualcosa scappando di corsa e ora si aggira tra le sale alla ricerca di oggetti misteriosi. I bambini dovranno aiutarla a superare nuove difficili prove e riuscire così a recuperare il suo tesoro.

L’operatore didattico e un’attrice professionista accompagneranno i piccoli ospiti alla scoperta del Castello, in una visita ricca di magia, in un gioco continuo di racconti e misteri da svelare.  

La visita è consigliata per bimbi dai 4 ai 7 anni, per rendere il momento magico e che possa essere vissuto a pieno, prevede massimo 15 partecipanti pertanto diventa necessaria ed importante la prenotazione al seguente numero: 3206392571.

La stessa visita verrà replicata in data 23 dicembre, in pieno clima natalizio, alle ore 16.

Il castello è il simbolo della città - termina Oreti - ed è importante che anche i nostri bimbi conoscano attraverso uno spettacolo il fascino del maniero che rappresenta la nostra comunità.

 

ORETI: TRACCE FRANCESI A GORIZIA. DOMENICA 22 OTTOBRE 2017 VISITA GUIDATA GRATUITA A PALAZZO DE GRAZIA

Palazzo de Grazia è uno dei gioielli che possiamo esporre in città. 

Non è un mistero che uno dei nostri scopi è proprio quello di valorizzarlo nel migliore dei modi sia da un punto di vista culturale che turistico.

Non tutte le città possono vantare una struttura storica come la nostra dove, tra l’altro ha dimorato per qualche tempo anche Napoleone Bonaparte.

Questo il pensiero di Fabrizio Oreti, assessore alla cultura e turismo della giunta Ziberna.

In questo ambito, grazie ai fondi del piano integrato di sviluppo urbano sostenibile (pisus), domenica prossima 22 ottobre, dalle ore 16, sarà possibile visitare gratuitamente, in lingua italiana e slovena, il bellissimo palazzo con una guida che illustrerà i segreti e i dettagli storici.

Non capita tutti i giorni di aver la possibilità di poter fruire di  una visita guidata di una risorsa culturale della nostra città, pertanto, - Termina Oreti - il mio invito è rivolto alla cittadinanza per usufruire di un servizio che permetterà di passare una domenica mattina diversa dal comune.

 

ORETI: MIGLIORATO ED IMPLEMENTATO IL PORTALE TURISTICO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Stiamo lavorando a pieno regime per ottimizzare al meglio l’offerta turistica della città. Contestualmente all’offerta turistica, l’abc delle informazioni legate al turismo passa anche attraverso il portale istituzionale dell’amministrazione comunale.

In quest’ottica, recentemente, abbiamo migliorato ed implementato il sito turistico del comune di Gorizia (www3.comune.gorizia.it/turismo).

Questo il commento di Fabrizio Oreti, assessore alla cultura ed allo sviluppo turistico della giunta Ziberna.

Innanzitutto il portale può essere consultato oltre che in italiano anche in inglese, sloveno e friulano. Con il nuovo aggiornamento abbiamo inoltre inserito le informazioni di base sulla nostra città, utili per qualsiasi visitatore. Ci sono consigli su: dove mangiare, cosa vedere e dove dormire.

Abbiamo anche inserito il calendario degli eventi, vale a dire - sottolinea Oreti - che ogni visitatore può cercare nel calendario gli eventi e le attività che si svolgono durante l’anno in modo così da poter scegliere un periodo o un evento con cui far coincidere la visita in città. In più nella parte alta del sito si possono trovare dettagli e news relativi alla nostra storia e quali percorsi turistici visitare.

Il primo passo è stato fatto, il portale turistico sicuramente dovrà essere ancora migliorato ed implementato ma così come è oggi può certamente essere utilizzato come un un utile strumento a favore dei turisti o dei cittadini che vogliono scoprire meglio la nostra Gorizia.

Un ringraziamento - termina Oreti - lo rivolgo agli uffici informatici dell’amministrazione comunale per l’ottimo lavoro svolto in brevissimo tempo.

 

ORETI: INCONTRO A GORIZIA TRA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE ED I COMUNI CAPOFILA DEL PROGETTO UNESCO COLLIO/BRDA PER ENTRARE NELLA FASE PRATICA

I tempi sono maturi ed è il momento di far entrare nel vivo la candidatura del territorio Collio/Brda come patrimonio rurale e culturali dell’Unesco.

Per accelerare sulla time line che sarà un tour de force da un punto di vista politico, tecnico ed istituzionale si sono riuniti a Gorizia i Sindaci di Dolegna, Diego Bernardis e di Cormons, Roberto Felcaro, assieme all’assessore alla cultura del Comune di Gorizia, Fabrizio Oreti.

L’incontro è servito per fare un aggiornamento sulla candidatura e per valutare come procedere da qui in avanti.

Alla riunione ha preso parte anche l’architetto Elisa Trani e l’architetto Franco Bocchieri, responsabile icomos (international council on monuments and sites) nord italia che seguono da un punto di vista tecnico il progetto.

L’incontro è servito per valutare una serie di priorità da cui partire nell’immediato - sottolinea Oreti - coinvolgendo i comuni capofila (Cormons e Dolegna) assieme a Gorizia che essendo il Comune più grande potrà fornire un valido supporto organizzativo ed istituzionale.

Il Sindaco Ziberna ritiene importantissima questa candidatura – evidenzia Oreti – per questo Gorizia è pronta a fare la sua parte, assieme ai 9 comuni del territorio (Cormons, Dolegna, Comune di Brda (SLO), Capriva, Mossa, San Lorenzo, Farra, San Floriano e la stessa Gorizia) che concorreranno al progetto.

Tra i passi più importanti da portare avanti nell’immediato si è condivisa la necessità di chiedere a tutti i partecipanti al progetto di creare un’associazione temporanea di scopo (ATS) per organizzare l’ossatura del progetto ma anche come figura dove concentrare le risorse. Inoltre sarà importante coinvolgere anche operatori privati interessati al progetto per far rappresentare il territorio a 360 gradi.

Al termine della riunione si è convenuto di organizzare entro fine ottobre un incontro a Gorizia con il comitato promotore per entrare nella fase pratica del progetto.

 

ORETI: MAGGIORE SUPPORTO A FAVORE DEL TURISMO STORICO-RELIGIOSO CONSIDERATO CHE OSPITIAMO IN CITTA’ LA PIU’ ANTICA SINGAGOGA DELLA REGIONE

Ho apprezzato l’importante mole di lavoro che sta portando avanti il presidente dell’associazione amici di Israele, Lorenzo Drascek, che si sta dando molto da fare con diverse realtà nazionali ed internazionali per promuovere al meglio un piccolo gioiello locale e transfrontaliero che abbiamo in città.

Questo il commento di Fabrizio Oreti, assessore alla cultura ed allo sviluppo turistico della giunta Ziberna.

In quest’ottica ci siamo incontrati per fare un punto di situazione per la valorizzazione di un percorso storico-culturale e religioso che può certamente essere utile.

La Sinagoga di Gorizia con il ghetto ebraico fa parte a pieno titolo degli itinerari turistici su cui intendiamo puntare e che possono portare in città un ottimo volano di turisti anche da Trieste considerato poi quanto è vissuta l’altra Sinagoga del capoluogo di regione.

Intendiamo valorizzare - evidenzia Oreti - la forte valenza storica del sito ebraico considerato che in città ospitiamo la Sinagoga più antica di tutta la regione, datata 1756. Oltre ad essere la più antica è anche una delle poche a due poli a specchio, composta da una parte contenente il pulpito e nell’altra l’armadio sacro con i testi sacri.

C’è stata una sintonia di intenti molto importante - sottolina Oreti - considerato che ho preso atto delle migliorie e delle modifiche di cui ha bisogno l’interno della struttura religiosa ed abbiamo già buttato giù le basi per far conoscere meglio la Sinagoga anche attraverso eventi culturali e musicali.

Se poi allarghiamo l’orizzonte, non c’è solo la Sinagoga ma c’è anche il cimitero ebraico sloveno di Valdirose che abbinati assieme possono far diventare il nostro territorio un interessante luogo transfrontaliero dove poter visitare un importante percorso religioso ebraico. Anche su questo argomento - termina Oreti - c’è stata massima condivisione di intenti ed ho fornito a Drascek massimo supporto da parte dell’amministrazione comunale.

 

ORETI: FERRAGOSTO A GORIZIA, BOOM DI PRESENZE E EVENTI IN CASTELLO. RADDOPPIATI I VISITATORI AL MANIERO. TUTTO ESAURITO PER IL CONCERTO E VISITA DI PALAZZO DE GRAZIA
Gorizia meta di visitatori anche a Ferragosto. Lo dicono i numeri
registrati dalla segreteria del Castello, che ha contato ben 711 presenze, più del doppio rispetto all'anno precedente quando entrarono 336 persone e già sembrava un'ottima performance.

"Non siamo riuscite neppure a pranzare per il continuo via vai di persone anche durante le ore più calde - raccontano le addette alla biglietteria.

Già alle 9.30 c'era un pullman proveniente dal Veneto e il flusso è proseguito per tutta la giornata, anche dopo la chiusura dell'accesso interno abbiamo visto gente che passeggiava lungo i camminamenti, quindi, in realtà, i numeri sono anche maggiori". Molti gli italiani, provenienti oltre che dal Veneto anche dal sud ma, come già lo scorso anno, si sono visti anche diversi visitatori stranieri, in particolare francesi, spagnoli e dell'Europa dell'est. "Con una certa soddisfazione abbiamo ricevuto molti complimenti per com'è tenuto il nostro monumento - aggiungono- e questo fa davvero piacere". Molto apprezzata anche la mostra sulla Grande Guerra. Ottimi risultati anche per Villa Coronini, dove sono stati registrati 81 visitatori, numero superiore allo scorso anno.
Oltre ogni previsione la partecipazione di goriziani al concerto e alla visita guidata a Palazzo de Grazia. All'applauditissima esibizione del l'Ensemble Antonio Vivaldi, di Venezia, svoltasi nel giardino interno, c'è stato il tutto esaurito e molte persone sono rimaste in piedi occupando ogni spazio della splendida location.

Grande successo anche della visita guidata, gestita dal maestro Claudio Liviero, che ha visto la partecipazione di ben 50 persone.

Molto soddisfatti sia il sindaco, Rodolfo Ziberna, sia l'assessore alla cultura, Fabrizio Oreti. "L'offerta goriziana di Ferragosto è stata ben recepita dai goriziani ma anche da gente di fuori città- sottolinea quest'ultimo- e nonostante il caldo afoso che spingeva la gente verso il mare e i monti la partecipazione è stata davvero ottima. Abbiamo dato al Ferragosto un'impronta culturale che è stata molto apprezzata e che, alla fine, si è intrecciata bene con il divertimento e l' enogastronomia offerti dalla tradizionale sagra di San Rocco". Per l'assessore Oreti " si è trattato di un ottimo risultato di cui vanno ringraziati anche altri "attori" come l'associazione "Casa delle Arti" e in particolare il maestro Claudio Liviero, il cui impegno è stato fondamentale per riuscire in pochissimo tempo a mettere in piedi un concerto e una visita guidata.

Un grazie anche ai tantissimi goriziani che hanno dimostrato di apprezzare le iniziative con una partecipazione davvero straordinaria".

 

ORETI: PER IL CONCERTO LIRICO, IL COMUNE HA EROGATO UN CONTRIBUTO DI 5 MILA EURO E NON 20 MILA.

"E' giusto e legittimo da parte dell'opposizione criticare un'iniziativa dell'amministrazione comunale ma non mi sembra corretto diffondere informazioni false per supportare la propria critica. Innanzitutto il concerto lirico svoltosi nel quartiere fieristico non è costato 20 mila euro al Comune, come riportato nel titolo, ma agli organizzatori è stato concesso un contributo di 5 mila euro a fronte di una spesa di molto superiore. L'evento, organizzato dalla Società Filarmonia di Udine era stato inserito nel programma a ricordo dell'episodio in cui, per la prima volta, sventolò il tricolore su Gorizia, momento storico che ha cambiato le sorti della nostra città e dei nostri cittadini.

Al concerto hanno partecipato circa 70 persone e  molto probabilmente, il periodo di ferie, non ha favorito una partecipazione di massa anche se, a mio avviso, è stato un vero peccato perchè l'esibizione è stata di alto livello e non ritengo sia sbagliato dare un contributo su un'iniziativa di questo genere che, ripeto, è stata apprezzata molto da chi era presente.

Nonostante il poco tempo a disposizione per celebrare la ricorrenza abbiamo comunque voluto organizzare un evento a ricordo della Presa di Gorizia e scommetto che se non avessimo organizzato nulla per la presa di Gorizia sarebbero piovute altrettante critiche asserendo che in città non si fa mai nulla.

In ogni caso, come ho detto, attaccare l'amministrazione è legittimo ma sarebbe opportuno evitare di farlo diffondendo falsità com'è stato fatto".

 

ORETI: RINNOVATA LA CONVENZIONE CON L’ASSOCIAZIONE AMICI DI ISRAELE PER LA PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DELLA SINAGOGA DI GORIZIA

Gli itinerari turistici sono uno strumento fondamentale per promuovere al meglio la nostra città, per questo reputo importante lavorare su due livelli differenti. Il primo legato alla valorizzazione d’itinerari storici e religiosi che mettano in evidenza la nostra specificità ed il nostro valore storico. Il secondo livello basato su itinerari nuovi e accattivanti che sappiamo attirare la curiosità dei turisti per spingerli a visitare la nostra città.

A dirlo è Fabrizio Oreti, assessore alla cultura ed al turismo dell’amministrazione comunale targata Ziberna.

Per quanto riguarda gli itinerari religiosi, sarà importante aumentare la sinergia e la visibilità della Sinagoga presente a Gorizia, sia sotto un profilo turistico che religioso.

In quest’ottica - sottolinea Oreti - è stato appena approvato in giunta il rinnovo, per altri due anni, della convenzione tra l’Amministrazione Comunale e l’Associazione Amici di Israele per la gestione del Tempio.

Il rinnovo è legato alla fondamentale conservazione e diffusione della memoria storica della comunità ebraica goriziana nonché alla fruizione della Sinagoga quale testimonianza da  un  punto  di  vista storico-artistico e architettonico all’ interno  del quartiere che un tempo fu il ghetto goriziano.

Lo scopo della convenzione - evidenzia Oreti - è quello di sostenere, promuovere, favorire iniziative e attività strettamente inerenti la cultura e la religione ebraica, creando anche dei momenti aperti gratuitamente ai cittadini ed ai visitatori, come avviene il martedì ed il giovedì dalle ore 17.00 alle ore 19.00 e nella prima domenica di ogni mese: dalle ore 10.00 alle ore 13.00.

Nella convenzione trova rilievo un compito essenziale portato avanti dall’associazione ed è quello di soddisfare  le richieste di visite guidate ai locali del Tempio, considerato poi che all’interno è conservata l’esposizione  permanente  dedicata  alla storia della comunità ebraica del goriziano ed alla figura di Carlo Michaelstaedter che costituisce il Museo “La Gerusalemme sull’Isonzo”.

Ho già calendarizzato un incontro con il Presidente, Lorenzo DRASCEK, perché - Termina Oreti - valorizzare la Sinagoga vuol dire valorizzare la città e per questo reputo importante una sinergia di intenti, intensa e costante.

 

ORETI: INCONTRO PROFICUO E POSITIVO CON IL VICE SINDACO DI NOVA GORICA PER UN CONFRONTO DI INTENTI E PER PARLARE DELLA CANDIDATURA DI GORIZIA E NOVA GORICA COME CAPITALI EUROPEE DELLA CULTURA

Reputo importante instaurare sin da subito dei buoni rapporti con le amministrazioni e istituzioni del territorio perché la sinergia d’intenti fa la differenza per poter migliorare le nostre comunità.

In questo contesto, trovo fondamentali dei buoni rapporti con l'amministrazione comunale di Nova Gorica anche in considerazione della candidatura delle nostre città a capitali europee della cultura.

Questo il commento di Fabrizio Oreti, assessore alla cultura ed al Turismo della giunta Ziberna.

Per questi motivi ho organizzato un incontro con il vice sindaco di Nova Gorica, Ana Zavrtanik Ugrin, referente alla Cultura dell'amministrazione Arcon.

È stato un incontro proficuo e positivo - evidenzia Oreti - dove abbiamo espresso degli intenti di massima per valorizzare al meglio le nostre città attraverso la cultura.

Abbiamo la fortuna di vivere e rappresentare un territorio unico nel suo genere per questo abbiamo il dovere di valorizzarlo al massimo, nel migliore dei modi.

Parlando di cultura e storia legate al turismo - continua Oreti - abbiamo una piazza transalpina che negli anni del muro di Berlino rappresentava la guerra fredda mentre ora è espressione della porta dell'Europa. Non tutte le città hanno un valore storico culturale simile, pertanto, dobbiamo far conoscere nel migliore dei modi il nostro patrimonio.

Abbiamo già individuato alcuni argomenti ed eventi che sarà importante approfondire e per questo - termina Oreti - subito dopo il periodo estivo ci rivedremo, anche per conoscere e condividere i documenti per la candidatura delle nostre città come capitali della Cultura.

 

ORETI: LA NUOVA VOCAZIONE DI GORIZIA PASSA ATTRAVERSO LA CREAZIONE DI UN CITY BRAND CHE CI CONSENTA DI PROMUOVERCI PER LA NOSTRA STORIA, CULTURA ED ENOGASTRONOMIA

Insieme al valido team del Comune, per partire con il piede giusto, ho avviato una riflessione ad ampio spettro, legata ovviamente al programma sul turismo e sulla cultura che abbiamo proposto ai cittadini in campagna elettorale.

Questo il pensiero del neo assessore alla cultura ed al turismo, Fabrizio Oreti.

Gorizia è una città culturalmente ricchissima e portare alla luce le specificità che possiamo offrire, rendendo appetibile il patrimonio culturale, materiale e immateriale, è l’obiettivo che ci poniamo con un programma di breve, medio e lungo termine. 

La parola d’ordine - sottolinea Oreti - è per noi sinergia, che tradotto in termini pratici significa legare istituzioni e associazioni in un programma preciso e non più autoreferenziale di rilancio economico della città. 

Una città che deve riprendere il dialogo con il suo territorio di riferimento immediato, di cui fanno parte le città della sua ex provincia, progettare il suo futuro turistico-culturale insieme ad Aquileia, Grado, Palmaova, Cividale facendo da trait d’union con Nova Gorica e tutta quella zona della Brda con cui siamo legati per il successo dell’iniziativa Unesco Collio-Brda.

Gorizia - termina Oreti - deve riprendere i contatti con gli altri capoluoghi regionali, come Udine Trieste e Pordenone, e rafforzare gli ancora forti legami con Venezia, Vienna, Praga, Lubiana, Zagabria, Budapest, in una visione di centro motore attivo e dinamico della sua forte tradizione mitteleuropea. 

 

ORETI: MASSIMO IMPEGNO PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA DI GOVERNO LEGATO ALLA CULTURA ED IL TURISMO DI GORIZIA

Il modo migliore per partire? Mettersi subito al lavoro.

Dopo i primi giorni passati a conoscere il pregresso, il modo migliore per iniziare é immergersi nell’immediato nelle tante attività da portare avanti.

Come più volte abbiamo sottolineato in campagna elettorale il nostro programma non era soltanto elettorale bensì di governo. Così nel rispetto della fiducia che ci hanno concesso i cittadini, nel mio campo sono già a pieno regime per sviluppare i punti programmatici riguardo alla cultura e allo sviluppo turistico.

Questo il pensiero del neo assessore alla cultura e al turismo, Fabrizio Oreti.

Il nostro scopo - evidenzia Oreti - è quello di rendere Gorizia come di città in grado di offrire cultura, storia, ambiente, enogastronomia, caratteristiche architettoniche e attrattive attraverso l’individuazione di un city brand. Per questo il polo museale avrà un ruolo importante grazie anche al trasferimento della proprietà e gestione dei Musei Provinciali al Comune, che chiederemo presto alla Regione. Promuoveremo e metteremo in rete Castello, Museo medievale e dei tesori di Aquileia, Museo della Grande Guerra, Villa Coronini, Sinagoga, Ossario di Oslavia con un biglietto unico che consenta l’accesso a tutte le location.

Il Castello - afferma Oreti - dovrà divenire luogo di attrazione medievale. Per questo è nostra intenzione riavviare: l’Enoteca dell’Impero, il Bastione Fiorito ed il Teatro Tenda. Siamo certi che, una volta pronto l’ascensore, questo servizio contribuirà a implementare le presenze in Castello, anche per le molte persone che hanno difficoltà a raggiungere a piedi il maniero.

Il brand “Grande Guerra” entrerà maggiormente nel circuito del turismo, in particolare quello scolastico. Sarà strategico favorire un collegamento con il Sacrario di Redipuglia e andranno valorizzati il Sacrario di Oslavia, il monte Calvario e il monte Sabotino.

Risulta imprescindibile la valorizzazione turistica di piazza della Transalpina con una promozione condivisa del territorio, dalle sorgenti alle foci dell’Isonzo, in collaborazione con i comuni dell’area Gect Go.

Fra i percorsi storico-culturali transfrontalieri andranno promossi anche quelli collegati ai reali Borboni di Francia e all’itinerario ebraico, con l’ex ghetto e la Sinagoga a Gorizia e il cimitero a Valdirose, in Slovenia.

E’ nostra intenzione allacciare accordi con le principali località turistiche regionali oltre a città come Venezia e Lubiana per arricchire quel turismo che non ama rimanere stanziale in una sola località. Senza dubbio collaboreremo fortemente con le municipalità d’oltre confine per promuovere insieme ed in modo efficace tutto il nostro territorio.

Passando dal turismo alla cultura - sottolinea Oreti - Storia e cultura a Gorizia diventano un binomio imprescindibile anche in chiave della possibile candidatura assieme a Nova Gorica a capitale europea della cultura. Il nostro appoggio non potrà che essere totale e convinto.

Sosterremo eventi già consolidati e ne progetteremo di nuovi legati all’identità di Gorizia: la Grande Guerra e i Luoghi della memoria, Festival dell’Arte, della Musica e della Moda, Premio Collio collegato ad una nuova manifestazione fieristica Vini&Confini, Giornate dedicate all’alimentazione con il marchio TipiGo.

Saranno coinvolti i ristoratori locali per realizzare serate con menù a tema abbinate a personaggi storici, scrittori, intellettuali e musicisti goriziani, con letture e musiche collegate.

Considerato poi il patrimonio teatrale presente in città - continua Oreti - Il teatro Verdi dovrà diventare il centro ispiratore e promotore della vita teatrale e culturale cittadina in rete con le altre realtà cittadine, dal Cta all’Associazione Terzo Teatro interagendo con altre strutture come il Kulturni Dom e il Bratuz.

Di carne al fuoco ce ne è molta - termina Oreti - per questo preme partire subito e di slancio per portare avanti in maniera programmatica il nostro progetto di governo che porterà certamente una ricaduta positiva sulla città.

 

ORETI: LE MULTE CONTRO CHI BIVACCA NEI LUOGHI PUBBLICI? UNA INIZIATIVA CORRETTA E NECESSARIA. L’OPPOSIZIONE INIZIA COL PIEDE SBAGLIATO CON UN ATTEGGIAMENTE STRUMENTALE E POLEMICO

Cosa penso delle multe contro chi bivacca nei luoghi pubblici? Le trovo corrette e necessarie per il bene della comunità, considerato poi che i luoghi pubblici devono restare di utilizzo della collettività e non ad uso esclusivo dei troppi migranti presenti a Gorizia.

Per questi motivi trovo giusto e responsabile il comportamento del Sindaco Ziberna nel voler far rispettare il decoro e l’igiene pubblica negli spazi aperti della città.

A sottolinearlo è Fabrizio Oreti, consigliere comunale di Autonomia Responsabile Civica Per Gorizia.

Soprattutto con il caldo si vivono maggiormente gli spazi pubblici e trovo indecoroso vedere in particolar modo le panchine utilizzate come lettini o sdraio senza curarsi minimamente di coloro che subito dopo dovranno sedersi allo stesso posto.

Anzi - stigmatizza Oreti - per tutelare maggiormente persone anziane, famiglie e/o mamme con i propri bimbi non vedrei male nemmeno postazioni mobili delle forze dell’ordine.

Su questa iniziativa che porteremo comunque avanti la polemica strumentale alzata dall’opposizione e dalla sinistra in generale dimostra - termina Oreti - che anche dopo la campagna elettorale non hanno argomenti da proporre e che stanno iniziando il mandato in consiglio comunale con il piede sbagliato con un atteggiamento strumentale e polemico che non porta da nessuna parte.

 

ORETI: DOMENICA PROSSIMA CHI VOTA PER COLLINI AUTOMATICAMENTE VOTERA’ ANCHE PER DEBORA SERRACCHIANI, I CITTADINI NON FARANNO QUESTO ERRORE PERCHE’ HANNO PROVATO SULLA LORO PELLE LA SPOLIAZIONE MESSA IN CAMPO DAL PD A LIVELLO REGIONALE SU GORIZIA

 Ormai manca pochissimo e, finalmente, domenica prossima a Gorizia si voterà per il ballottaggio. Più si avvicina la data del 25 giugno e più la sinistra è in ansia per la sonora sconfitta che gli riserveranno i cittadini.

Questo il commento Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale di Autonomia Responsabile Civica Per Gorizia.

La loro paura è palpabile dalle uscite che giornalmente riescono a mettere in capo. L’ultima affermazione giunge dal segretario provinciale del PD, Marco Rossi che spara a zero sulla città e sugli ultimi mandati di centro destra, penso che il suo sfogo si commenti da solo perché da come descrive Gorizia, la equipara ad un paese del terzo mondo.

Fortunatamente i cittadini sanno valutare e possono toccare con mano l’oculatezza e la responsabilità messe in campo in questi anni dalla nostra amministrazione.

Capisco che strumentalizzare sul nulla ormai è l’unica arma che hanno - stigmatizza Oreti - ma negare l’evidenza è solo segno di una invidia politica legata ai risultati che non riesce e non riescono a colmare.

Trovo inoltre importante sottolineare - continua Oreti - che i cittadini che domenica prossima voteranno per Collini automaticamente voteranno la presidente Serracchiani e vista la spoliazione messa in campo dalla giunta regionale a guida Pd non ho dubbi  su come si esprimerà la città.

Invece di voler nascondere il successo degli obiettivi raggiunti dal centro destra  - termina Oreti - invito Marco Rossi a spiegare ai cittadini cosa rimane del governo Serracchiani che lui ed il candidato Sindaco Collini rappresentano a Gorizia.

Se non lo vogliono ricordare li aiuto io: più migranti economici, nessun posto di lavoro in più, meno sanità con nel mezzo tagli alla cultura vedasi i musei cittadini, svenduti dalla provincia e dalla regione a Monfalcone e ora gestiti da Trieste. Questo biglietto da vista che la sinistra si porta dietro sarà determinante domenica perché i cittadini non dimenticano.

 

ORETI: ESSERE IL PRIMO DI OLTRE 600 CANDIDATI AL CONSIGLIO COMUNALE SICURAMENTE E’ UNA SODDISFAZIONE PERSONALE MA NON PERDO DI VISTA IL BALLOTTAGGIO CHE E’ IL VERO OBIETTIVO DA RAGGIUNGERE IL PROSSIMO 25 GIUGNO.

Nonostante  in questo anni ho speso tutte le mie energie a favore della nostra comunità mettendomi quotidianamente al servizio dei cittadini, Risultare il primo di oltre 600 candidati sicuramente era un dato che non mi aspettavo.

Questo il commento di Fabrizi Oreti, capogruppo in consiglio comunale di Autonomia Responsabile Civica Per Gorizia.

È inutile nasconderlo, sono emozionato, le oltre 300 preferenze ottenute (non considerando le tante annullate) mi hanno fatto un certo effetto.

E pensare che due settimane fa - racconta Oreti - ho anche accettato una scommessa con un amico che mi aveva pronosticato un risultato simile ed io in buona fede ho anche accettato la scommessa che ora, per correttezza, mi toccherà onorare con piacere.

Sinceramente, non mi aspettavo di risultare il più votato in assoluto, un risultato che a mente fredda - evidenzia Oreti - mi da la giusta forza per fare ancora meglio nei prossimi 5 anni.

Oltre la soddisfazione personale, ci tengo però a ringraziare prima di tutto i tantissimi cittadini che mi hanno espresso fiducia, a loro andrà il mio massimo impegno per una Gorizia migliore; un ringraziamento speciale, con il cuore, lo giro alla mia famiglia che mi ha permesso di essere al servizio della città, non dimenticando lo splendido gruppo di 40 uomini e donne, che ringrazio con tutto me stesso, con cui continueremo a lavorare sulle reali esigenze della comunità.

Dal punto di vista politico in consiglio comunale la nostra compagine passerà da i due consiglieri del precedente mandato, a tre consiglieri in cui la novità sarà la neo eletta Caterina Oropallo.

 

Ora però - termina Oreti - è importante non perdere di vista l'obiettivo più importante, cioè il ballottaggio del prossimo 25 giugno, ed il mio appello è di non dare nulla per scontato e andare a votare per Rodolfo Ziberna Sindaco.

 

ORETI: L’ASSESSORE TELESCA DIMOSTRA SOLO NERVOSISMO DERIVANTE DALLA SUA CATASTROFICA RIFORMA. SE POI VUOLE PARLARE DI DANNI BASTA GUARDARE LA RIFORMA SULLA SANITA’ CHE HA MESSO IN CAMPO CON LA PRESIDENTE DELLA REGIONE SERRACCHIANI

La risposta che mi ha rivolto l'assessore regionale alla sanità Telesca dimostra soltanto un nervosismo che non mi spiego se non derivante dalla sua catastrofica riforma che come tutti possono notare non ha mai preso il volo, anzi.

Questa la secca replica di Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale di Autonomia Responsabile Civica Per Gorizia.

Considerato che la notizia di una eventuale chiusura dell'ambulatorio cardiologico mi è giunta da fonti interne all'ospedale mi è sembrato corretto fare una domanda all'azienda sanitaria chiedendo lumi di questa notizia.

Ricordo all'assessore Telesca che il ruolo di un consigliere comunale - attacca Oreti - è quello di essere un'antenna per il territorio e visto che la "salute" ricade sui cittadini trovo giusto domandare se ci sono dubbi sui servizi che eroga l'ospedale.

Per questo - tuona Oreti - ho fatto una domanda,  e non una affermazione, a cui ho chiesto risposta. Per questo motivo trovo fuori luogo e scomposta la sua risposta.

L'assessore regionale Telesca ed il direttore generale Pilati affermano che l'ambulatorio cardiologico non chiuderà dal primo luglio? Ben venga perché il personale che opera in ospedale, a cui a tutti i livelli va il mio sincero ringraziamento per l'ottimo lavoro che mettono in campo ogni giorno nonostante questa infelice riforma sanitaria, era molto preoccupato nel merito e così la mia domanda voleva fare la dovuta luce.

 

Visto che a Gorizia siamo rimasti bruciati dalle loro promesse elettorali e politiche - evidenzia Oreti - Le ricordo che quando ci hanno chiuso il punto nascita ci avevano promesso una pediatria che non sarebbe stata toccata ed invece ad oggi, come si può toccare con mano, chiude alle 18 e solo dal lunedì a venerdì. Se poi vuole parlare di danni basta che guardi la riforma sulla Sanità che ha messo in campo assieme alla presidente Serracchiani.

Se all'assessore Telesca da fastidio chi fa domande come me - termina Oreti - mi spiace per lei ma preme fare chiarezza sul diritto di salute dei cittadini.

 

ORETI: L’ULTIMA INFELICE USCITA DI COLLINI CHE VUOLE APRIRE LA CASERMA DEL FANTE PER OSPITARE MIGRANTI DIMOSTRA CHE NON HANNO LA MINIMA IDEA DI COME ARGINARE IL PROBLEMA MIGRANTI CONSIDERATO CHE QUESTA SCELTA PORTEREBBE IN CITTA’ ANCORA PIU’ MIGRANTI DI QUELLI PRESENTI OGGI

L’ultima proposta, avanzata dal candidato della presidente della regione Serracchiani a Gorizia, Roberto Collini, relativa al voler riaprire la caserma del Fante per ospitare migranti, dimostra che ancora oggi il PD ed il suo candidato non hanno la minima idea di come arginare il problema migranti considerato che questa scelta porterebbe in città ancora più migranti di quelle presenti oggi.

Questo il commento di Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale di Autonomia Responsabile - Civica Per Gorizia.

Ricordiamoci - tuona Oreti - cosa è accaduto dopo che l’ex provincia, all’epoca amministrata dai vari Cecot, Cernic e Portelli, ha voluto creare una tendopoli in pieno centro citta. Paghiamo ancora oggi il conto del passa parola tra i migranti che ha portato poi all’innalzamento dei profughi presenti, beh aprire la caserma del fante avrebbe lo stesso risultato se non peggiore.

L'elemento più imbarazzante oltre ad essere questo è anche un altro. Dove è il Ministero dell'Interno? Dove è la governatrice Serracchiani? Dove è il suo assessore all'immigrazione Torrenti?

Tutti rigorosamente in silenzio - stigmatizza Oreti - aspettando non si sa cosa e sperando che nessuno si ricordi di loro che hanno il dovere istituzionale di intervenire nella vicenda migranti. Appare ancora una volta lampante che le sole corriere che spostano di tanto in tanto i migranti in altre regioni non bastano più. Penso sempre di più che se questa città non avesse avuto un’amministrazione di centro destra con cui abbiamo alzato da sempre le barricate contro l’immigrazione incontrollata, ora Gorizia sarebbe già da tempo un vero e proprio campo profughi.

Il mio appello - stigmatizza Oreti - è rivolto al candidato della presidente Serracchiani a Gorizia, vale a dire Roberto Collini, chissà se ora che siamo in campagna elettorale avrà il coraggio e la volontà di invitare la governatrice della regione a Gorizia considerato che sono oltre due anni e mezzo che non la vediamo per parlare di immigrazione?

Qualche tempo fa - tuona Oreti - anche il segretario provinciale del Pd Rossi, in maniera infelice, era entrato in pressing sulla regione per il problema migranti dimenticando però che stava parlando del suo stesso partito dimostrando in maniera inequivocabile il suo poco peso politico all'interno del suo gruppo dirigente e soprattutto - termina Oreti - quanto è grande l'imbarazzo a sinistra e nel Pd per un problema che stanno dimostrando giorni dopo giorno di non saper gestire e controllare.

 

ORETI: I MIGRANTI ACCAMPATI OVUNQUE ANCHE NELL’EX MERCATO DI SANTA CHIARA. NONOSTANTE LO SPOSATMENTO DI CIRCA 100 PROFUGHI LA SITUAZIONE E’ AL COLLASSO. LE CORRIERE NON BASTANO PIU’ VA IMPEDITO CHE I MIGRANTI ARRIVINO A GORIZIA

Gorizia è sotto assedio per quanto riguarda la presenza di migranti, questa non è solo un’affermazione politica da uomo di centro destra ma è lo stato dei fatti che i cittadini hanno potuto vedere con i loro stessi occhi.

Questo il commento di Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale di Autonomia Responsabile Civica Per Gorizia.

Da venerdì pomeriggio sono stati tantissimi i cittadini che mi hanno contattato per testimoniarmi che la città era letteralmente invasa dai migranti che bivaccavano un po’ ovunque.

Tra le tante chiamate che ho ricevuto - evidenzia Oreti - mi è stato addirittura segnalato un evento assurdo quanto grave, nel merito un bel gruppo di migranti ha trovato riparo nella zona santa chiara, dentro l’ex mercato fortunatamente alcuni cittadini, che ringrazio per il senso civico, hanno informato del caso le forze dell’ordine.

Nonostante la prefettura ha rassicurato che circa 100 migranti verranno trasferiti nell’immediato - stigmatizza Oreti - tutto questo non risolve nulla perché tra un mese saremo di nuovo nella stessa situazione di questi giorni. Il Ministero dell’Interno (istituzione preposta alla gestione dei migranti) deve prevedere un piano strutturale per evitare che i migranti arrivino a Gorizia, considerato poi che dopo i fatti dei giorni scorsi abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione del fallimento del sistema accoglienza regionale e nazionale.

Vista la situazione, condivido la posizione del sindaco Romoli che ha chiesto al prefetto la convocazione urgente del comitato di ordine e sicurezza pubblica. Dopo 3 anni - termina Oreti - le corriere che trasferiscono i migranti non bastano più e non si può continuare a vivere in emergenza con tutti i disagi che ne derivano per i cittadini.

 

ORETI: NEL CONFRONTO TRA I 9 CANDIDATI SINDACO A GORIZIA PICCO (FORUM) A PARTE LE BATTUTE DIMOSTRA DI NON CONOSCERE NEMMENO IL SITO INTERNET DEL COMUNE

Nel primo confronto tra i 9 candidati sindaco, come purtroppo avviene in campagna elettorale, in alcuni frangenti è sembrato di assistere più alle letterine che si scrivono a babbo natale per chiedere i regali che si vogliono ricevere sotto l'albero che a veri, realizzabili e tangibili impegni elettorali che si possono mettere realmente in campo a favore della città.

Questo il commento di Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale di Autonomia Responsabile Civica per Gorizia.

Per questi motivi, dopo il primo confronto tra i candidati sindaco, nel centro destra siamo estremamente sereni considerato che noi continuiamo a presentare ai cittadini soluzioni e proposte avviate e praticabili dal giorno dopo della nostra elezione.

Tra i vari slogan tirati fuori nel confronto tra i 9 candidati, in particolare modo il candidato a Sindaco per il Forum, Picco, si è contraddistinto più per le battute che per la sostanza dei suoi impegni che vorrà mettere in campo nel caso fosse eletto.

Oltre le battute però - stigmatizza Oreti - in una delle sue affermazioni ha tirato fuori che il sito del comune è solo in Italiano a discapito dei turisti dimostrando non solo di non conoscerlo ma anche di aver navigato poco nel portale dell'amministrazione comunale. Infatti per smentirlo basta andare nella parte turismo del sito dove sono presenti diverse traduzioni disponibili (sloveno ed inglese con l’aggiunta del friulano) (http://www3.comune.gorizia.it/turismo/)

Nella parte in inglese c'è anche una guida (anche questa in sloveno, tedesco e inglese) dove il visitatore di turno può farsi un’idea della città. Quella presente oggi è solo una base di partenza, nel merito, abbiamo già messo in cantiere di migliorare e riempire con molte più informazioni e servizi la parte turistica per i visitatori che hanno bisogno di suggerimenti su Gorizia ma, contrariamente a quanto ha affermato Picco, una base con i dettagli necessari esiste già.

Ricordo a Picco - termina Oreti- che fare le battute è facile mentre conoscere e amministrare è un’altra cosa.

 

ORETI: LA PAURA DI UNA SONORA SCONFITTA ELETTORALE PORTA IL PD E MARCO ROSSI A NEGARE L’EVIDENTE IMPORTANZA DELLA VISITA E DEGLI IMPEGNI ASSUNTI DAL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO TAJANI A GORIZIA

Ormai manca poco e finalmente tra poco più di venti giorni a Gorizia si voterà, nel merito più si avvicina la data dell’11 giugno e più la sinistra è in ansia per la sonora sconfitta che gli riserveranno i cittadini.

Questo il commento Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale  di Autonomia Responsabile Civica Per Gorizia e segretario provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

La paura del PD & C. è palpabile dalle infelici uscite che giornalmente riescono a mettere in campo. L’ultima sterile affermazione giunge dal segretario provinciale del partito democratico, Marco Rossi. Reputo - tuona Oreti - che il suo pensiero si commenti da solo visto che ha avuto il coraggio di riassumere la visita del presidente del parlamento europeo, Tajani, come una presenza senza nessun chiaro impegno sul rilancio economico di Gorizia. Capisco che strumentalizzare sul nulla ormai è l’unica arma che hanno ma negare l’evidenza è solo segno di una invidia politica legata ai risultati che non riesce e non riescono a colmare.

Ricordo a Marco Rossi che, contrariamente a quanto afferma lui, la visita del presidente del parlamento europeo ha messo nero su bianco l’impegno dell’europa su due temi fondamentali per Gorizia, vale a dire: armonizzare i sistemi fiscali a tutela delle nostre imprese (zese: zona economia speciale europea) tanto da fornire a Gorizia il suo patrocinio su questo fondamentale argomento, in aggiunta ha espresso un concetto indispensabile legato alla sicurezza: non possiamo accogliere tutti e se un migrante è espulso da un paese UE lo deve essere da tutti gli altri paesi membri.

Invece di cercare di nascondere maldestramente il successo degli obiettivi raggiunti dal centro destra  - termina Oreti - consiglio a Marco Rossi, segretario provinciale del PD, di spiegare ai cittadini cosa rimane del governo SERRACCHIANI che lui ed il candidato Sindaco Collini rappresentano a Gorizia.

Se non lo vogliono ricordare li aiuto io: più migranti economici, nessun posto di lavoro in più, meno sanità, non dimenticando i tagli alla cultura vedasi i musei cittadini, svenduti dalla provincia e dalla regione a Monfalcone e ora gestiti da Trieste.

 

ORETI: SOLIDARIETA’ E VICINANZA ALLA DONNA CHE E’ STATA MOLTESTATA A GORIZIA DA UN PRESUNTO MIGRANTE. I PROFUGHI IN CITTA’ RESTANO TROPPI NEL SILENZIO TOTALE DEL GOVERNO E DELLA REGIONE CHE NE STANNO ACCOGLIENDO ADDIRITTURA ALTRI

L'ultimo evento negativo segnalato da una donna, nel quartiere San Rocco, che ha affermato di essere stata molestata da un presunto migrante dimostra come quello che dico e diciamo nel centro destra, da oltre 2 anni e mezzo, ha senso di essere preso in considerazione e attuato una volta per tutte.

È ingestibile ed inaccettabile ospitare a Gorizia oltre 300 migranti quando invece al massimo dovrebbero essere tra i 70 ed i 90.

Questo il commento Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale  di Autonomia Responsabile Civica Per Gorizia.

Ospitare un numero così esagerato di ospiti non permette di controllare tutti in maniera capillare, non dimenticando poi che viene meno la percezione della sicurezza da parte della popolazione ed è  questo purtroppo ciò che sta accadendo in città.

La mia vicinanza - evidenzia Oreti - va alla povera donna, che poteva essere la mamma, la moglie, la compagna di ognuno di noi cittadini, che ha subito la molestia perché non oso immaginare cosa si provi in quei momenti. Anche se è difficile restare lucidi, in questi casi la prima cosa da fare è sporgere denuncia per dare mandato alle forze dell'ordine di fare luce sul caso e individuare il colpevole.

Da un punto di vista politico, invece, sarà mia premura - termina Oreti - continuare a contrastare questo scellerato modo di accogliere che Stato e Regione stanno permettendo, in attesa che arrivi un governo regionale e nazionale di centro destra che regoli il sistema accoglienza con norme restrittive.

 

ORETI-GREATTI (AUTONOMIA RESPONSABILE – CIVICA PER GORIZIA): ABBIAMO CONSEGNATO PER PRIMI ED IN PERFETTO ORARIO I DOCUMENTI PER PRESENTARCI ALLE ELEZIONI 2017

Pensiamo che se si ha voglia di fare una buona campagna elettorale a favore dei cittadini, esponendo programmi, intenti e progetti per la Gorizia del post 11 giugno, bisogna fare le cose per bene ma soprattutto per tempo. Seguendo questo principio in questa campagna elettorale abbiamo sempre lavorato in anticipo per operare al meglio ed in serenità.

Questo il commento di Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale di Autonomia Responsabile – Civica Per Gorizia e Ilva Greatti, capo segreteria del movimento politico.

Per mantenere la tabella di marcia, alle 8.00 dell'8 maggio, siamo stati i primi a presentare tutta la documentazione prevista per presentare la nostra lista civica alle imminenti comunali che avranno luogo tra un mese.

Come è purtroppo consuetudine in Italia - evidenzia Greatti - per presentare una lista c'è tutto un lavoro burocratico e documentale che porta via molto tempo che, se non effettuato in maniera impeccabile, porta a non potersi presentare alle elezioni e per questo siamo stati attentissimi e veloci ad espletare tutti gli iter del caso.

Ora - termina Oreti - aspettiamo l'ok dell'ufficio elettorale e poi ci dedicheremo completamente alla campagna elettorale perché Gorizia non ha bisogno di brutte avventure come quelle che propone la sinistra, la città ha bisogno di stabilità e di una nuova vocazione come abbiamo messo nero su bianco nel programma elettorale.

 

ORETI-DEVETAG: LA POLITICA HA MESSO LE MANI SULLA FONDAZIONE CARIGO, ULTIMA CASSAFORTE DEL TERRITORIO E DELLA CITTA’. ESTROMESSA GORIZIA DAL SUO RUOLO STORICO NELLA FONDAZIONE

Per quanto ci riguarda non si tratta assolutamente di una questione personale o di rivalità politica. Una carica pubblica come quella del presidente o vice presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, ultimo baluardo finanziario rimasto nel territorio, non deve avere nulla a che vedere con la politica.

Questa la posizione di Fabrizio Oreti e Antonio Devetag, rispettivamente segretario provinciale e comunale di Autonomia Responsabile FVG.

Lo avevamo già scritto mesi fa in tempi non sospetti: “Sulle nomine della fondazione cassa di risparmio sarà importante la trasparenza e conoscere gli intenti per la città di chi aspira ad essere candidato alla presidenza”.

All'epoca il presidente in carica Chiozza ci aveva rassicurato, anche un po' stizzito, che la fondazione era apolitica e le sue nomine venivano delineate in autonomia. Invece il capogruppo in consiglio regionale del PD Diego Moretti ci aveva detto addirittura giù le mai dalla fondazione carigo. Ed oggi - evidenzia Devetag - come mai questo due importanti figure non hanno nulla da dire su ciò che sta accadendo all'ultima cassaforte del territorio e di Gorizia?

A quanto si evince dagli organi di informazione - continua Oreti - appare una realtà diversa da quella che ci aveva raccontato lo stesso Chiozza, visto che sembrerebbe pronta alla presidenza una figura femminile che ha ricoperto ruoli importanti in politica è specificatamente tra le fila della sinistra.

Quello che sta accadendo lo reputiamo molto grave - tuonano Oreti e Devetag - considerato che sarebbe la prima volta che il ruolo di presidente della fondazione giunga a chi ha già ricoperto incarichi politici identificando pertanto nella fondazione un orientamento politico.

Infatti se fossero veri i rumors che vedranno Roberta Demartin nuovo presidente è da ricordare che la stessa è stata per due mandati Sindaco di Moraro e vice presidente della provincia sotto la prima presidenza Gherghetta a guida PD.

All'epoca - sottolinea Devetag - ci eravamo fidati delle rassicurazioni del presidente Chiozza ma allo stato dei fatti di oggi visto il quadro che si sta delineando, per un principio di trasparenza, sarebbe il caso di dare spiegazioni alla città e al territorio su: quali criteri vengono definite queste candidature? Con quali strumenti vengono scelte le figure da parte del consiglio di indirizzo?

In tutto questo quale sarà il ruolo di Gorizia nel consiglio di amministrazione in una fondazione a trazione politica e provinciale?

Per concludere - terminano Oreti e Devetag – continuiamo a trovare poco trasparente e opportuno che l'attuale vice presidente della fondazione Carigo sia rimasto un certo Roberto Collini candidato a sindaco di Gorizia del PD e della presidente Serracchiani e che contrariamente a quanto aveva promesso non si è mai dimesso. 

 

ORETI: COLLINI CON LA SUA SCALA MOBILE PER IL CASTELLO PARTE COL PIEDE SBAGLIATO DIMOSTRANDO DI NON CONOSCERE MINIMAMENTE LA MACCHINA COMUNALE E LA NORMATIVA VIGENTE.

In campagna elettorale lo scontro politico sui diversi programmi che si presentano alla città ci sta tutto. Sarebbe però bene scontrarsi su progetti reali e non su infelici intenti che non stanno ne in cielo ne in terra.

Certo che il candidato del PD e della presidente della regione Serracchiani a Gorizia, vale a dire Roberto Collini, alla sua prima uscita elettorale è riuscito a farsi un autogol non da poco considerato che la sua proposta di creare una scala mobile per risalire il castello è vera e propria vendita di fumo agli occhi dei cittadini.

Questo l’affondo di Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale di Autonomia Responsabile - Civica Per Gorizia.

Gli elementi sono due: o Collini non sa, e questo sarebbe molto grave per chi si candida per gestire la città, oppure ha deciso presentare idee irrealizzabili ai cittadini per cercare di pescare qualche voto in più.

Nel merito - stigmatizza Oreti - chi come lui si candida per governare la città dovrebbe ben sapere che le buste per l’assegnazione dei lavori per terminare l’ascensore del castello sono già state aperte perciò ormai, dal punto di vista amministrativo e legale, la gara per l’assegnazione dei lavori deve essere assegnata, non si può più tornare indietro. Pertanto, rispettando la legge, è improponibile ciò che afferma Collini. Se il candidato del PD e della presidente Serracchiani a Gorizia provasse a bloccare questa procedura, comunque l’amministrazione comunale dovrebbe pagare il costo alla ditta che vincerà il bando per terminare l’ascensore, in più si dovrebbero aggiungere i costi per realizzare la sua scala mobile. A questo punto le considerazioni sono due: o paga Collini di tasca sua, e la vedo dura, oppure sta proponendo un danno erariale al comune. Comprendo che siamo in campagna elettorale - termina Oreti - ma promettere progetti che un Sindaco non può portare avanti la dice lunga su come la sinistra ha intenzione di mal governare la città.

 

ORETI: IMPENSABILE OSPITARE ULTERIORI 30 MIGRANTI IN UNA CITTA’ CHE NE ACCOGLIE OLTRE 300. NECESSARIO UN INCONTRO DI MAGGIORANZA CON IL SINDACO ROMOLI PER DEFINIRE AZIONI POLITICHE PER CONTRASTARE QUESTO MODO DI ACCOGLIERE. INTANTO IN VIA GRABIZIO UN NUOVO ATTO DI VANDALISMO.

Le campagne elettorali fanno miracoli, tanto che la presidente della regione Serracchiani, dopo il continuo pressing portato avanti in questi anni da parte del cento destra, finalmente è riuscita ad ammettere che bisogna ascoltare e supportare i sindaci che rappresentano pressioni dei migranti nei territori.

Questo l'affondo di Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale di Autonomia Responsabile - Civica Per Gorizia.

Visti gli intenti rappresentati della presidente Serracchiani, può subito mettere in pratica le sue parole e venire a Gorizia considerato che sono 3 anni che non la vediamo in città per affrontare una volta per tutte il problema migranti.

L'ultima novità comunicata dalla prefettura - continua Oreti - sa di ennesima beffa visto che gorizia ospita già oltre 300 migranti (al massimo dovrebbe ospitarne 70) ed ora si scopre che dovrà ospitarne altri 30 in alloggi in via Trieste.

Questa è la goccia che fa traboccare il vaso - tuona Oreti - per questo ho chiesto al Sindaco Romoli di convocare con urgenza una riunione di maggioranza per fare un punto di situazione e valutare iniziative politiche a contrasto perché Gorizia va alleggerita drasticamente e non ulteriormente appesantita. A testimonianza dei disagi presenti in città - termina Oreti - ieri sera dei cittadini mi hanno segnalato che due migranti in via Grabizio hanno preso a calci le auto dei residenti parcheggiate nella strada, dell’evento negativo gli stessi residenti hanno informato le forze dell’ordine, ma appare lampante che così non si può andare avanti.

 

ORETI: IL WI-FI COMUNALE SUPERA IL MILIONE DI CONNESSIONI IN MENO DI UN ANNO.

NEL PROSSIMO MANDATO IL WIFI COMUNALE COPRIRA’ ANCHE IL CASTELLO E PARTE DEL BORGO

I risultati sono andati oltre le nostre migliori aspettative, i numeri oggettivi che abbiamo raccolto in questi giorni dimostrano nero su bianco che in 10 mesi (dal 18 maggio 2016 al 30 marzo 2017) la rete internet gratuita che fornisce l’amministrazione comunale ha superato un milione di connessioni.

Questo il commento di Fabrizio Oreti, delegato del Sindaco alla gestione e supervisione del servizio wi-fi comunale.

Un altro dato altrettanto interessante è il numero medio di utenti al giorno che per il solo mese di marzo ha visto 1.109 utilizzatori connessi.

Il merito di questi lusinghieri ed importanti risultati è da attribuire agli uffici informatici dell’amministrazione comunale che in questi anni hanno lavorato tanto e bene a favore di tutta una serie di servizi tecnologici che i cittadini danno per scontati ma che scontati non sono visto quanto lavoro c’è dietro.

Dopo il 18 maggio scorso, a seguito della trasformazione che abbiamo apportato al servizio internet gratuito che fornisce l'amministrazione comunale, abbiamo reso il sistema più facile e veloce ed i riscontri dei cittadini finora sono stati estremamente positivi. Per dare un senso - continua Oreti - su quanto il Wi-Fi è utilizzato ed apprezzato in città basta elencare i numeri dal 18 maggio 2016 al 30 marzo 2017 (10 mesi):

numero connessioni totali: 1.001.547;

numero massimo di connessioni in un giorno: 8.242 (il 24 settembre 2016);

numero massimo di utenti in un giorno: 1.415 (il 24 settembre 2016);

numero medio di utenti al giorno: 882.

Ne approfitto - evidenzia Oreti - per ricordare che sul portale dell’amministrazione comunale abbiamo creato una pagina, gorizia wifi, in cui i cittadini possono trovare tutte le informazioni e coperture del servizio.

Per il prossimo futuro il Wi-Fi pubblico comunale continuerà a crescere mantenendo semplicità di utilizzo e velocità, il tutto, grazie al progetto "agenda urbana" con cui sarà possibile impiegare 295 mila euro per dotare il castello e parte del borgo con la rete pubblica comunale.

Sicuramente un bel fondo - ammette Oreti - anche in chiave turistica, che dovrà essere speso ottimizzando la somma a disposizione con il massimo ampliamento possibile nell'area del castello.

Per il progetto definitivo è ancora presto perché dovrà essere realizzato a seguito degli input che riceveremo dalla sovrintendenza che ci indicherà come poterci muovere nel sito storico.

Per ora, l'indirizzo è di installare un Wi-Fi seguendo le caratteristiche che abbiamo già apportato nel centro città, pertanto, sarà una linea veloce con la password di accesso che sarà richiesta solo la prima volta e poi di volta in volta il segnale si aggancerà automaticamente alla rete.

Tralasciando la parte burocratica che porterà via un po' di tempo - termina Oreti - dal punto di vista pratico sarà importante installare internet senza fili sia all'interno del castello sia all'esterno nell'area circostante visto che, come stiamo mettendo nero su bianco nel programma elettorale di coalizione, il nostro scopo sarà quello di far "vivere" il maniero riempiendolo di contenuti e considerato che il mondo ormai è multimediale, il Wi-Fi è un ottimo strumento per connettere i cittadini creando, nello stesso tempo, un'area di servizi e svago. Magari il Wi-Fi aiuterà anche a far girare le immagini del bellissimo borgo che Gorizia può vantare.

 

ORETI: L’ULTIMO BILANCIO APPROVATO DAL NOSTRO MANDATO E DELL’EPOCA ROMOLI RAPPRESENTA UN PERCORSO RESPONSABILE VICINO ALLE TASCHE DEI CITTADINI

Se non è un miracolo ci siamo quasi perché mantenere la tassazione comunale ai minimi nazionali, aver quasi azzerato l'indebitamento e con l'aliquota IRPEF ancora bloccata a zero rappresenta un impegno importante.

Tra l'altro non dimentichiamo nessun aumento per mense e qualsiasi altro servizio che eroga l'amministrazione comunale, tutto questo si può tranquillamente tradurre come un atto politico di responsabilità.

Questa la sintesi del pensiero di Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale di Autonomia Responsabile - Civica Per Gorizia.

Sono pochissimi i comuni in Italia che possono vantare questo successo. Un successo targato centro destra - evidenzia Oreti - che va oltre il merito politico, si tratta di un traguardo a tutela e a favore dei cittadini visto che la crisi morde e non mettere le mani in tasca i cittadini è un dovere e un merito.

Il grande merito di questo risultato - afferma Oreti - è da attribuire al Sindaco Romoli che ha mantenuto una promessa importante fatta ai cittadini nelle sue campagne elettorali a testimonianza della serietà di portare a termine le promesse fatte sotto elezioni.

Per il futuro la prossima amministrazione, sperando che i cittadini scelgano il centro destra, si troverà in una situazione più che rosea per blindare quanto di ottimo è stato fatto finora e per investire in maniera importante per dare una nuova vocazione alla città.

Una vocazione - termina Oreti - che porterà Gorizia ad essere concorrenziale con gli altri capoluoghi di regione, una città che non avrà nulla da invidiare a Trieste, Udine e Pordenone.

 

ORETI: VIA GRABIZIO IN MANO AL DEGRADO. I CONTAINER DEI MIGRANTI PRECLUDONO LA QUIETE PUBBLICA. I RESIDENTI SONO STANCHI E CHIEDONO DI POTER VIVERE IN SERENITA’

A Gorizia non esistono cittadini di serie A e di serie B.

Seguendo questo principio di uguaglianza, da qualche periodo non mancano le sacrosante lamentele dei cittadini che vivono in via Grabizio, l'ormai famosa arteria dove sono posizionati i container a suo tempo installati da medici senza frontiere a favore dei tanti migranti che è costretta ad ospitare Gorizia.

A dirlo è Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale di Autonomia Responsabile - Civica Per Gorizia.

Dalle foto ed i video che ho avuto modo di visionare, da qualche mese appare lampante la sporcizia ed il degrado che sta subendo la via che porta ai container dove vivono i migranti.

Per tamponare il degrado - tuona Oreti - segnalo periodicamente agli uffici competenti dell'amministrazione comunale di poter effettuare pulizie straordinarie in quella piccola strada.

Non c'è solo la sporcizia in via Grabizio - continua Oreti - anche i continui rumori dei migranti non aiutano a vivere in serenità, considerato il continuo vociare, a tutte le ore, dei profughi al telefono con la loro terra di origine, con l’aggiunta dei fari accesi di notte che non aiutano chi abita lì.

Ora che arriva la bella stagione ed il caldo tornerà, con l'umana necessità di dormire con le finestre aperte, il problema del vociare fino a notte fonda tornerà in auge, non dimenticando il continuo via vai dei troppi migranti che vivono nei container.

L'ultima novità che mi è stata segnalata - stigmatizza Oreti - consiste che in alcune giornate si formano degli assembramenti dove i migranti si scambiano diversi generi, dal mangiare all'abbigliamento, insomma in via Grabizio non ci si annoia.

Per tutta questa serie di problemi a discapito degli incolpevoli cittadini che vivono nella piccola strada, ho rappresentato la vicenda al Sindaco Romoli che ha preso immediatamente l'impegno di segnalare tutte queste criticità al prossimo comitato di ordine pubblico e sicurezza, nonché al direttore dell'associazione che gestisce i container, il tutto, per il rispetto del decoro e delle regole di civile convivenza.

A prescindere dai maggiori e necessari controlli, il problema di fondo resta, vale a dire, che i migranti a Gorizia sono troppi, per questo - termina Oreti - non smettiamo di pretendere che la città ne accolga al massimo 70 e non nei container di via Grabizio. Le nostre richieste vanno avanti nel totale silenzio della giunta regionale a guida Pd e del Ministero dell'Interno.

 

ORETI: APPROVATA DAL SINDACO LA MOZIONE PER CHIEDERE DI CONGELARE L’ENTRATA DELLA POLIZIA LOCALE NELL’UTI COLLIO ALTO-ISONTINO E TUTTI I SERVIZI LEGATI ALL’UNIONE CHE DOVREBBERO PARTIRE IL PROSSIMO 1 LUGLIO

La discussione in aula è stata breve, proprio perché il Sindaco era già in sintonia con la mozione che ho presentato come primo firmatario.

L’unione territoriale intercomunale che unisce 12 comuni limitrofi (Capriva del Friuli, Cormons, Farra, Gorizia, Gradisca, Mariano, Medea, Moraro, Mossa, Roman, San Lorenzo e Villesse), di cui Gorizia è comune capofila, ha dimostrato di essere ferma con le quattro frecce accese.

Questa la premessa di Fabrizio Oreti capogruppo in consiglio comunale di Autonomia Responsabile - Civica per Gorizia.

Per questo motivo prima di presentare il documento in aula ho tenuto a precisare che il nostro movimento politico è in totale accordo con il Sindaco Romoli per congelare le uti fino al prossimo mandato regionale che avrà il compito di condividere questa riforma che ci è stata imposta e calata dalla giunta regionale a guida PD dal duo Serracchiani-Panontin.

La prova provata che le uti sono fallite - attacca Oreti - è data dal fatto che la legge è stata modificata 18 volte finora. Per fare un’assonanza: come se iniziamo un viaggio e prima di arrivare a destinazione cambiamo strada 18 volte, vuol dire che non abbiamo alba di dove stiamo andando.

E’ stata mia cura sottolineare in aula che Gorizia ha dimostrato in questi mesi tutta la buona volontà per partire con le uti, anche se non ci sono mai piaciute le abbiamo approvate per senso di responsabilità nei confronti dei cittadini per evitare i tagli ai fondi che ci avrebbe imposto la giunta regionale e che si sarebbero ripercossi sui servizi della città.

A tal riguardo, ad oggi, il processo di fusione appare senza certezze e regole ben chiare.

In questo quadro - stigmatizza Oreti - per evitare di mettere in seria difficoltà tutti i servizi che il corpo dei vigili deve affrontare a favore della comunità e per evitare un impoverimento dei servizi offerti, il Sindaco Romoli, nonché presidente dell’uti Collio-Alto Isontino, ha fatto propria la mozione che ho presentato con il mandato di verificare le conseguenza attuali penalizzanti per la città, ciò anche in considerazione del fatto che al momento l’iter di costituzione è in alto mare e al momento congelare il passaggio resta la scelta più responsabile.

Non dimenticando poi che il prossimo 11 giugno Gorizia avrà un nuovo Sindaco a cui spetterà la decisione di verificare come muoversi con questo mostro normativo imposto dalla regione. Altro elemento che destabilizzerà l’unione - termina Oreti - sarà la grana per Gorizia di dover prendere in carico anche gli istituti di Monfalcone, un motivo in più per congelare tutto.

 

ORETI-TURCO: NEL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE APPRODA IN AULA LA MOZIONE PER CONGELARE L’ENTRATA DELLA POLIZIA LOCALE NELL’UTI COLLIO-ALTO ISONTINO

Le uti non ci sono mai piaciute più di tanto fin dall’inizio. Le abbiamo votate in consiglio comunale favorevolmente per senso di responsabilità nei confronti dei cittadini per evitare i tagli ai fondi che ci avrebbe imposto la giunta regionale e che si sarebbero ripercossi sui servizi della città. Quando si è al governo di una comunità, molto spesso, bisogna pensare prima al bene comune e poi all’ideologia politica. In quest’ottica, sarà importante che la prossima giunta regionale, sperando sia di centro destra, riveda il provvedimento per uscire da questo imbuto imposto con forza dalla governatrice Serracchiani e dal suo fedele assessore Panontin.

Questa la premessa di Fabrizio Oreti e Celestino Turco, esponenti in consiglio comunale di Autonomia Responsabile - Civica per Gorizia.

Durante il corso di questi mesi - continua Turco - la speranza è stata di veder nascere un quadro normativo chiaro e capillare per far luce su cosa sarebbero dovute diventare queste benedette unioni territoriali intercomunali. Ma com’è sotto gli occhi di tutti così non è stato.

Se parliamo di uti nell’ambito del corpo dei vigili urbani - stigmatizza Oreti -  dal 1 luglio prossimo, così come è stato già sancito, la polizia locale di Gorizia entrerà a far parte dell’uti di riferimento. A tal riguardo, ad oggi, il processo di fusione appare senza certezze e senza regole ben chiare, precise e delineate.

In questo quadro la fusione della polizia locale nell’uti rischia di mettere in seria difficoltà tutti i servizi che il corpo dei vigili deve affrontare a favore della comunità. Al momento, non esistono ne regole ne dotazioni economiche al riguardo, in questo contesto appare estemporaneo affrontare una fusione con questa situazione generale.

Il rischio reale - sottolinea Turco - è di un impoverimento dei servizi offerti considerato poi il numero di personale in servizio presso il corpo della polizia locale, non dimenticando che si tratta di un esperimento che potrà creare potenziali disservizi per la collettività e per la città.

Gorizia, essendo il comune capofila dell’uti Collio-Alto Isontino, ha bisogno di avere certezze organizzative, economiche e normative prima di veder fondere la polizia locale nell’uti di riferimento.

Per tutta questa serie di motivi - termina Oreti - ho depositato una mozione che mi vede come primo firmatario che si discuterà nel prossimo consiglio, calendarizzato per lunedi 20 marzo.

La mozione ha lo scopo di dare formale mandato al Sindaco capofila dell’uti per congelare la fusione della polizia locale nell’unione territoriale Collio-Alto Isontino fino a quando non si avranno le dovute garanzie normative ed economiche, il tutto, al fine di evitare che l’accorpamento provochi disservizi a discapito dei cittadini e della città di Gorizia.

 

ORETI: MILLE MIGRANTI NEL TERRITORIO. DI QUESTI GRAN PARTE A GORIZIA. COLLINI CANDIDATO A SINISTRA PER IL PD PORTERA’ IN CITTA’ LA GOVERNATRICE SERRACCHIANI PER SPIEGARCI L’IMMOBILISMO DA OLTRE 2 ANNI E MEZZO DELLA GIUNTA REGIONALE?

La situazione relativa ai migranti presenti nel territorio isontino oggi più che mai è fuori controllo. Siamo quasi a quota mille e gran parte di questi migranti sono a Gorizia.

L'elemento più imbarazzante oltre ad essere questo è anche un altro. Dove è la governatrice Serracchiani? Dove è il suo assessore all'immigrazione Torrenti? Dove è il candidato sindaco del Pd Collini?

Questi gli interrogativi posti da Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale di Autonomia Responsabile - Civica Per Gorizia.

Tutti rigorosamente in silenzio aspettando non si sa cosa e sperando che nessuno si ricordi di loro che sono al governo della regione e che hanno il dovere istituzionale di intervenire nella vicenda migranti.

Il mio appello - stigmatizza Oreti - è rivolto al candidato della presidente Serracchiani a Gorizia, vale a dire Roberto Collini, chissà se ora che siamo in campagna elettorale avrà il coraggio e la volontà di invitare la governatrice della regione a Gorizia considerato che sono oltre due anni e mezzo che non la vediamo per parlare di immigrazione?

Qualche giorno fa - tuona Oreti - anche il segretario provinciale del Pd Rossi, in maniera infelice, era entrato in pressing sulla regione per il problema migranti dimenticando però che stava parlando del suo stesso partito dimostrando in maniera inequivocabile il suo poco peso politico all'interno del suo gruppo dirigente e soprattutto - termina Oreti - quanto è grande l'imbarazzo a sinistra e nel Pd per un problema che stanno dimostrando giorno dopo giorno di non saper gestire e controllare.

  

ORETI: IL WI-FI IN CASTELLO A GORIZIA COPRIRA’ ANCHE PARTE DEL BORGO, IL PRIMO PASSO PER CREARE UN CONTENITORE DI SERVIZI E SVAGO. INTANTO I NUMERI DEL WI-FI PUBBLICO COMUNALE CRESCONO IN MANIERA ESPONENZIALE.

Grazie ad "agenda urbana" sarà possibile impiegare 295 mila euro per dotare il castello e parte del borgo con il Wi-Fi pubblico comunale.

Sicuramente un bel fondo, anche in chiave turistica, che dovrà essere speso ottimizzando la somma a disposizione con il massimo ampliamento possibile nell'area del castello.

Questo il commento di Fabrizio Oreti, delegato del Sindaco alla gestione e supervisione del servizio internet gratuito senza fili comunale.

In questo quadro, mi preme ringraziare gli uffici informatici dell'amministrazione comunale per l'impeccabile lavoro che stanno portando avanti. Per il progetto definitivo è ancora presto perché dovrà essere realizzato a seguito degli input che riceveremo dalla sovrintendenza che ci indicherà come poterci muovere nel sito storico.

Per ora, l'indirizzo è di installare un Wi-Fi seguendo le caratteristiche che abbiamo già apportato nel centro città, pertanto, sarà una linea veloce con la password di accesso che sarà richiesta solo la prima volta e poi di volta in volta il segnale si aggancerà automaticamente alla rete.

Tralasciando la parte burocratica che porterà via un po' di tempo - sottolinea Oreti - dal punto di vista pratico sarà importante installare internet senza fili sia all'interno del castello sia all'esterno nell'area circostante visto che, come stiamo mettendo nero su bianco nel programma elettorale di coalizione, il nostro scopo sarà quello di far "vivere" il maniero riempiendolo di contenuti e considerato che il mondo ormai è multimediale, il Wi-Fi è un ottimo strumento per connettere i cittadini creando, nello stesso tempo, un'area di servizi e svago. Magari il Wi-Fi aiuterà anche a far girare le immagini del bellissimo borgo che Gorizia può vantare.

Dopo il 18 maggio, a seguito della trasformazione che abbiamo apportato al servizio internet gratuito che fornisce l'amministrazione comunale, abbiamo reso il sistema più facile e veloce ed i riscontri dei cittadini finora sono stati estremamente positivi. Per dare un senso - termina Oreti - a quanto il Wi-Fi è utilizzato ed apprezzato in città basta elencare i numeri dal 18 maggio 2016 al 5 marzo 2017 (10 mesi):

numero connessioni totali: 907.818;

numero massimo di connessioni in un giorno: 8.242 (il 24 settembre 2016);

numero massimo di utenti in un giorno: 1.415 (il 24 settembre 2016);

numero medio di utenti al giorno: 860.

 

ORETI: NON E’ STATO PIACEVOLE ESCLUDERE BERTIN DALLA COALIZIONE DI CENTRO DESTRA. E’ STATA UNA DECISIONE UNANIME DEL CENTRO DESTRA E NON COMPRENDO PERCHE’ BERTIN SE LA SIA PRESA SOLO CON IL SOTTOSCRITTO.

Non è mai piacevole escludere qualcuno a prescindere dall'ambito in cui avviene tale scelta. Seguendo questo principio, la decisone assunta da tutta la coalizione del centro destra unito a supporto di Rodolfo Ziberna di escludere il candidato di fiamma tricolore Bertin non è stata facile.

Queste le affermazioni di Fabrizio Oreti, capogruppo e segretario provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Certamente in questi anni Bertin più volte ha attaccato l'attuale maggioranza in consiglio comunale e per questo siamo rimasti tutti un po' stupiti dalla sua richiesta di volersi unire a noi solo ora che le elezioni sono dietro l'angolo.

Di solito, in politica quando si attacca chi governa non gli si chiede per le elezioni di correre assieme.

Riguardo alla sua esclusione dalla colazione - evidenzia Oreti - non comprendo però perché Bertin se l'è presa con il sottoscritto considerato che è stata una decisione presa in maniera unanime da tutti i partiti che compongono la coalizione e per quanto mi riguarda non ho posto alcun veto specifico per non farlo entrare in squadra.

Se non crede a me - sottolinea Oreti - può chiedere agli altri segretari comunali e provinciali presenti al tavolo assieme al nostro candidato Sindaco Ziberna.

Poi non so se qualche gola profonda gli ha riportato fatti falsi e tendenziosi ma la realtà è ben diversa. Visto che Bertin da lungo tempo si è candidato a sindaco di Gorizia non penso abbia problemi a correre da solo così come aveva annunciato, pertanto - termina Oreti - non penso abbia problemi a continuare sulla strada che ha annunciato di voler percorrere mesi fa.

 

ORETI: L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’ TELESCA A GORIZIA SMARCANDOSI PERO’ DAL CONFRONTO SULLA MOZIONE APPROVATA IN CONSIGLIO CONTRO I TAGLI ALLA SANITA’

Ad un certo punto è sembrata quasi cosa fatta. I requisiti c’erano tutti. La promessa rivolta al sottoscritto dell’assessore regionale Telesca di confrontarsi sulla mozione approvata in consiglio comunale contro i tagli alla sanità. La mozione approvata, in data 30 gennaio, che è espressione di un documento che rappresenta le richieste dei cittadini. Infine, due email inviate dal presidente del consiglio comunale Roldo in cui si sollecita l’incontro.

Questo l’argomentare di Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale di Autonomia Responsabile - Civica per Gorizia.

Nonostante tutte queste premesse e promesse però si sono perse le tracce della rappresentante per la sanità della giunta Serracchiani.

In effetti, l’assessore Telesca è venuta in città per un incontro organizzato dalle Acli per intervenire ad un evento relativo ai percorsi di vita autonomi per persone con disabilità. Sicuramente una partecipazione importante per un argomento importantissimo che merita massima attenzione.

Ma se parliamo della disponibilità dell’assessore Telesca, a suo tempo espressa, ad incontrare il Sindaco Romoli, l'assessore al welfare Romano ed i capigruppo in consiglio comunale, si sono perse le tracce.

Visto quanto è importante l’argomento sanità - tuona Oreti - per un attimo, quando sono stato contattato dalla segreteria dell'assessore Telesca per confermami la disponibilità all'incontro, ho pensato che veramente era giunto il momento di un confronto su un tema sentitissimo nel territorio. Ad oggi però è da registrare il silenzio sull’argomento.

Continuo a non arrendermi - termina Oreti - sarà mia premura contattare, per l’ennesima volta, la segreteria dell’assessore Telesca per capire se c’è o meno la volontà di confrontarsi in maniera trasparente in merito alle richieste che abbiamo approvato in consiglio e che il territorio attende di vedere accolte.

 

ORETI-TURCO: CAMBIO DI DENOMINAZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE DELLA “PER GORIZIA” CHE DIVENTA AUTONOMIA RESPONSABILE – CIVICA PER GORIZIA. DOPO LA PRESENTAZIONE UFFICIALE INIZIA IL PERCORSO ALLE PROSSIME ELEZIONI COMUNALI

Le elezioni sono dietro l'angolo e così per mantenere il senso di trasparenza nei confronti dei cittadini e degli elettori, dopo la presentazione ufficiale in un affollato e riuscito incontro pubblico in cui abbiamo presentato parte del programma, è il momento di ridenominare il gruppo.

Questa la premessa di Fabrizio Oreti e Celestino Turco entrambi esponenti in consiglio comunale di Autonomia Responsabile - Civica Per Gorizia

Negli ultimi 5 anni abbiamo sempre ricoperto il nostro ruolo di consiglieri comunali eletti in maggioranza nelle fila della lista civica "Per Gorizia" interfacciandoci e collaborando quotidianamente con la compagine regionale di Autonomia Responsabile, il movimento civico che, assieme al coordinatore regionale Giulia Manzan, in consiglio regionale esprime 6 consiglieri: Tondo, Santarossa, Sibau, Revelant, Ret e Barillari.

Come è noto a chi conosce i meccanismi della politica, considerato poi che siamo una regione a statuto speciale, alcune tematiche si possono risolvere ed affrontare a livello comunale ed altre a livello regionale, in questo contesto per la nostra lista civica è stata fondamentale l'unione e la fusione, nel 2013, con Autonomia Responsabile FVG al fine di riuscire a rappresentare i problemi del territorio fino in consiglio regionale.

Com'è ormai risaputo - afferma Oreti - da oltre due anni e mezzo, tra l'altro, ricopro per il nostro gruppo sia il ruolo di capogruppo in consiglio comunale sia il ruolo di coordinatore provinciale di AR, pertanto, non si tratta di una scelta dell'ultima ora ma di un percorso affrontato nel tempo inserito in una scelta di crescita fatta assieme al gruppo che ho il piacere di rappresentare.

Alla luce di questo percorso durato un mandato, ci presenteremo alle prossime comunali unendo e fondendo AR con la Per Gorizia in supporto a Rodolfo Ziberna, in questo senso - termina Turco - abbiamo ufficializzato in questi giorni sia agli uffici comunali competenti sia al presidente del consiglio comunale Roldo la nostra ridenominazione come Autonomia Responsabile - Civica Per Gorizia, il nome che ci accompagnerà anche nelle prossime elezioni comunali.

 

ORETI-DEVETAG: MORETTI CON UNA MANO RICORDA I 5 MILIONI DI EURO PER VILLA LOUISE E CON L’ALTRA NON MENZIONA I 20 MILIONI DI EURO DI PATRIMONIO DEI MUSEI CITTADINI CHE ORA GESTISCE LA REGIONE

La lieta novella arriva dritta dritta da Staranzano (uti basso-isontina), nella persona del suo consigliere regionale PD Diego Moretti. A suo dire tornano a piovere su Gorizia i sempiterni cinque milioni di euro per la ristrutturazione di villa louise.

Per parlarci chiaro, la ristrutturazione di villa louise è l’elemosina con cui la giunta regionale vorrebbe farsi perdonare l’immenso patrimonio di arte, cultura e documenti che l’assessore regionale Torrenti insieme all’ex presidente della provincia Gherghetta, con la complicità del PD, hanno portato via da Gorizia a favore di Monfalcone e Trieste.

Questo l'affondo di Fabrizio Oreti e Antonio Devetag, rispettivamente segretario provinciale e comunale di Autonomia Responsabile FVG.

Le opere d’arte dei musei provinciali, che dovrebbero essere di gestione e proprietà di Gorizia e che invece oggi siamo stati obbligati a dividere al 50% con Monfalcone, come premio portato in dote dal PD per le passate elezioni comunali a Monfalcone, non dimenticando che la gestione è stata addirittura trasferita a Trieste, unico caso nazionale in tal senso.

Il valore complessivo del patrimonio artistico-documentale  dei musei si aggira sui venti milioni di euro. Il mercato dell’arte non ci è ignoto - stigmatizza Devetag - e crediamo che il valore è sicuramente maggiore, ma fermiamoci qui.

Dunque, Moretti con una mano ricorda alla città i 5 milioni per villa louise e con l’altra non menziona i 20 milioni di patrimonio che non gestisce più la città. In pratica, concedere 5 milioni per gestirne 20.

 Un affare - tuona Oreti - ma NON per Gorizia che ci ha pesantemente rimesso. Non dimenticando l’incredibile peso di avere sul gobbone lo stipendificio regionale chiamato Erpac (ente regionale patrimonio culturale), il cui direttore, evidentemente persona seria, ha dato le dimissioni qualche mese dopo la nomina.

Sappiamo - sottolinea Devetag - che l’operazione Musei provinciali di Gorizia non possiede neppure una briciolina di spessore culturale ma è stata costruita per togliere autonomia turistico-culturale a Gorizia a favore della regionale. Ricordando a Moretti che lo stesso Pd goriziano, a suo tempo, fu contrario a questo disastro, lo tranquillizziamo - termina Oreti - perché non appena perderanno pesantemente le prossime elezioni regionali a causa del loro fallimentare governo della regione, la prima richiesta e atto che chiederemo sarà quello di spazzare via il carrozzone erpac (copyright Romoli) con tutti i suoi costi di gestione per riportare la proprietà e la gestione dei musei a Gorizia, così come avviene in tutta Italia.

 

ORETI-DEVETAG: ASSIEME ALL’ONOREVOLE CAPEZZONE PRESENTIAMO LE NOSTRE IDDE PER LA GORIZIA DI DOMANI

Passare dalla crisi alle opportunità, rimodulare il futuro sfruttando i tesori nascosti di una città importante e prestigiosa: "Gorizia nuove prospettive" questo è il titolo dell’incontro, aperto alla cittadinanza, che Autonomia Responsabile ha organizzato per sabato, 18 febbraio alle ore 11.15, nella sala Dora Bassi di via Garibaldi 7, per costruire un futuro migliore per una città che è stata gravemente danneggiata negli ultimi anni da una sinistra al governo in regione ed in provincia, i cui ex assessori hanno trovato, tra l'altro, la presunzione di presentarsi alle prossime comunali per dirigere una città che hanno impoverito.

L’incontro, che vedrà la partecipazione dell’Onorevole Daniele Capezzone (Direzione Italia) assieme ai vertici del partito guidato da Renzo Tondo, con la presenza del candidato sindaco del centro destra Rodolfo Ziberna, ruoterà attorno ad alcune proposte sul turismo culturale e sulla possibile piattaforma operativa su cui si possa incardinare un’offerta valida e vincente - spiega Antonio Devetag - sfruttando le peculiarità della cultura goriziana i suoi eventi più eclatanti. Un nuovo sistema museale, un vero e proprio hub teatrale, qualche proposta inedita e rivoluzionaria per creare un flusso costante di turismo durante tutto l’arco dell’anno.

Il nostro impegno, così come è stato in questo mandato, sarà quotidiano e costante per la Gorizia di domani. Il momento economico e sociale - evidenzia Oreti - non è facile, nonostante tutti gli sforzi fatti dal sindaco Romoli, cui va la nostra gratitudine anche per aver lasciato una situazione finanziaria assolutamente sana.

Parleremo di turismo, cultura e commercio - aggiunge Oreti - e lo faremo con la persona che vent’anni fa inventò quell’antica contea che oggi è tornata in auge. Ma parleremo anche di sanità goriziana, di immigrazione, sulle cui soluzioni abbiamo delle idee chiare. Mi preme in particolar modo - aggiunge Oreti - portare avanti la nostra proposta che riguarda una nuova visione di Gorizia, considerato che la città ha bisogno di intraprendere scelte nuove e coraggiose.

Tutte idee - spiega Oreti - che sono già state portate all’attenzione del partito regionale e al nostro segretario politico, Giulia Manzan, che le farà proprie. Parleremo anche del vuoto impressionante di proposte e di programmi che caratterizza una sinistra ormai alla frutta, il cui unico scopo è stabilire chi e come occupare le poltrone ancora disponibili, in un’atmosfera da caduta degli dei. Siamo consci che le prossime elezioni sono, per Gorizia, un'ottima occasione per una nuova vocazione.

 

ORETI: LO STRISCIONE APPARSO IL 10 FEBBRAIO NELLA GIORNATA DEL RICORDO FA MALE ALLA CITTA’, AI CITTADINI E ALLE FAMIGLIE DEGLI INFOIBATI

Trovo inaccettabile lo striscione apparso nel giorno del ricordo davanti all'auditorium di Gorizia.

Non esistono vittime di guerra di serie A e vittime di guerra di serie B, per questo motivo trovo corretto, civile, democratico e rispettoso "ricordare" ogni anno il giorno del ricordo come un tristissimo momento della nostra storia dove tantissimi italiani sparirono nel nulla senza che ancora oggi se ne sappia nulla.

Questo il commento di Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Le vittime sono tali e vanno ricordate tutte a prescindere.

Purtroppo ancora oggi, per scopi elettorali, c'è chi non esita a calpestare la memoria di migliaia di vittime, non esitando a far soffrire ulteriormente le famiglie degli infoibati. 

Questi atteggiamenti di estrema sinistra - stigmatizza Oreti - alimentano solo odio e rancore e chi utilizza questi metodi non meriterebbe nemmeno  di avere il diritto di concorrere alle prossime elezioni amministrative comunali. 

Prima di queste riflessioni - termina Oreti - ho atteso qualche giorno per vedere come si sarebbero comportati i rappresentati della sinistra locale e provinciale ed in merito è da registrare il Terribile ed agghiacciante il silenzio della sinistra goriziana che non è intervenuta ad isolare e condannare questo gesto e queste persone.

 

ORETI: A BREVE INCONTREREMO L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’ IN MODO DA POTERCI FINALMENTE CONFRONTAR E SULLA MOZIONE APPROVATA IN CONSIGLIO RELATIVA AI TAGLI SULLA SANITA’.

Uno spiraglio di luce in merito ad un possibile confronto con la giunta regionale in merito alla riforma sulla sanità sembra iniziare a prendere forma.

Come avevo accennato qualche giorno fa non appena era stata approvata la mozione in consiglio comunale era stata mia premura contattare l'assessore regionale alla sanità Telesca per chiedere un incontro con il Sindaco Romoli, l'assessore al welfare Romano ed i capigruppo in consiglio comunale, considerata la disponibilità in tal senso che mi aveva personalmente espresso l'assessore Telesca nella sua ultima conferenza stampa a Gorizia assieme al direttore generale dell'azienda sanitaria 2.

Questo il commento di Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

In questi giorni sono stato contattato dalla segreteria dell'assessore Telesca per confermami la disponibilità all'incontro e, contestualmente, per poter avere direttamente la mozione approvata in consiglio in merito ai tagli alla sanità in modo da poterla valutare.

Per velocizzare i tempi e organizzare un incontro nel più breve tempo possibile - evidenzia Oreti - il presidente del consiglio comunale Roldo le ha prontamente inviato la mozione, ora non resta che attendere la data di convocazione dell'incontro per un confronto aperto e trasparente in merito alle richieste che abbiamo approvato e che il territorio attende di vedere accolte.

 

ORETI: ORA L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SALUTE TELESCA MANTENGA LA PROMESSA DATA E SI CONFRONTI CON NOI SULLA MOZIONE APPROVATA IN CONSIGLIO COMUNALE

Dopo tante bagarre è passata in consiglio comunale la mozione contro i tagli all'ospedale di Gorizia causati dalla riforma regionale sulla sanità.

Fare un consiglio comunale ad hoc sulla sanità si è reso necessario perché sono due anni che manca dialogo e confronto con la regione in merito a cosa sta accendendo nella struttura ospedaliera della città.

Questo il pensiero di Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale per la lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Ora che la mozione è stata approvata con i voti del centro destra e del movimento 5 stelle è il momento che l'assessore regionale alla sanità Telesca mantenga la promessa che in maniera corretta e cortese mi ha rivolto nella sua ultima conferenza stampa in città. È il tempo che si apra un tavolo alla presenza del Sindaco Romoli, dell'assessore comunale Romano e dei capigruppo in consiglio comunale per analizzare punto per punto le nostre richieste espresse nella mozione appena approvata per calibrare tempistiche e interventi.

È stata mia premura scrivere alla segreteria dell'assessore Telesca per informarla della mozione e chiedere un incontro sul tema sanità.

Un confronto - termina Oreti - una volta per tutte aperto e trasparente al fine di intervenire su settori importanti per garantire al meglio il diritto di salute dei cittadini goriziani.

 

ORETI: PD STERILE ED IMBARAZZANTE HA FINITO GLI SPECCHI SU CUI ARRAMPICARSI, HA GIA’ COMPRESO LA BATOSTA CHE ESPRIMERANNO I CITTADINI AL VOTO CONTRO IL LORO MODO DI FAR POLITICA E COSI’ A 3 MESI DAL VOTO CERCANO DI RIFARSI LA VERGINITA’ POLITICA

Dopo gli sterili attacchi del pd nel consiglio comunale ad hoc sulla sanità c'è poco da dire.

Ormai hanno finito gli specchi e non sanno più su cosa arrampicarsi, ormai il pd non sa più che pesci prendere per spostare l'attenzione sul partito che rappresentano a gorizia e che in regione è espressione della presidente SERRACCHIANI.

Questo l'affondo di Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale per la lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Cercano di girare la frittata in maniera sterile ed infelice come è loro solito. Ma hanno fatto i conti senza l'oste, i cittadini non dimenticano e non sono così distratti come loro pensano. 

I disastri politici della presidente SERRACCHIANI - stigmatizza Oreti - sono ormai un dato di fatto e loro negli ultimi anni hanno appoggiato tutto ciò che la regione ha imposto dall'alto. Ora che sono in campagna elettorale cercano maldestramente di stravolgere le verità.

La politica - tuona Oreti - non si fa con i se e con i ma e bastano i fatti per smentirli, mentre l'ex governatore Tondo nel suo mandato da presidente ha avuto il coraggio e la responsabilità di bloccare e congelare una riforma sanitaria che aveva ancora delle lacune, il pd invece ha cavalcato in maniera impropria l'argomento per poi attuare una riforma infausta che è sotto gli occhi di tutti e che lo stesso pd locale contesta all'apparenza ma che appoggia politicamente visto che nessuno di loro si è dimesso in questi anni dal partito o ha lasciato alcuna tessera così come hanno fatto più coerentemente gli esponenti del Pd di Latisana.

Del governo Tondo è rimasta l'autostrada gorizia-villesse progettata, stanziata, realizzata e inaugurata in 5 anni, inoltre, Renzo Tondo non si è mai sognato ti toccare l'identità della nostra comunità così come in pratica ha fatto il partito democratico.

Il pd spieghi ai cittadini cosa rimane del governo SERRACCHIANI che hanno silentemente appoggiato.

Se non lo vogliono ricordare li aiuto io: più migranti economici, meno sanità con nel mezzo tagli alla cultura vedasi i musei cittadini, svenduti dalla provincia e dalla regione a Monfalcone e ora gestiti da Trieste.

 

ORETI: SARA’ IMPORTANTE UN CONSIGLIO COMUNALE UNITO NONOSTANTE, PER LA PRIMA VOLTA, DISCUTEREMO E VOTEREMO TRE MOZIONI SULLO STESSO ARGOMENTO: LA SANITA’

L'argomento è importantissimo non soltanto da un punto di vista politico. Lunedì 30 gennaio, in consiglio comunale,  saremo chiamati ad esprimerci e votare in merito alle tante lacune della riforma regionale sulla sanità, il tutto, per garantire nel migliore dei modi il diritto di salute a favore della comunità e del territorio. 

Questo il pensiero di Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Siamo ormai giunti a fine mandato e riguardo alla sanità ne abbiamo viste e sentite di tutti i colori, stavolta si gioca una partita importante e la politica ha il dovere di dimostrare massima responsabilità. 

Nonostante le recenti bagarre in commissione sanità - stigmatizza Oreti - questo è uno degli argomenti dove si può dimostrare che la politica può andare oltre ai tecnicismi d'aula e smussando gli angoli può portare avanti atti politici che devono superare i colori e gli schieramenti.

Arriviamo in consiglio comunale con ben tre mozioni sullo stesso argomento. È la prima volta che accade in questo mandato, basta questo elemento per evidenziare quanto la sanità sia delicata e sentita in città.

Gli argomenti da affrontare saranno tanti, partendo dagli ultimi ridimensionamenti della reperibilità del centro trasfusionale, ricordando del centro unico di validazione che dovrebbe trasferirsi a Palmanova e non dimenticando che continuiamo a pretendere un pronto soccorso pediatrico attivo sulle 24 ore e 7 giorni su 7.

Come gruppo consiliare - termina Oreti - certamente appoggeremo e voteremo a favore della mozione presentata dal centro destra, ma restiamo aperti se il centro sinistra o i 5stelle volessero inserire validi contributi al nostro documento.

 

ORETI-DEVETAG: NONOSTANTE L'ACCORDO CON COLLINI ED IL PD LA SINISTRA SOGNANTE DI COSMA E CERNIC SOFFIA SU IN FUOCO GIÀ SPENTO.

Non siamo dei veggenti o dei maghi, ma considerato che abbiamo annunciato mesi fa cosa sta accendendo a sinistra, questo vuole dire soltanto che il teatrino organizzato a sinistra era intuibile ed era già deciso da tempo con lo scopo di confondere i cittadini e serviva a far dimenticare le infauste scelte degli ultimi anni della provincia e della regione targate entrambi Pd.

Questo il pensiero di Fabrizio Oreti e Antonio Devetag, rispettivamente coordinatore provinciale e comunale di Autonomia Responsabile FVG.

Ci riferiamo in primis alla discesa in campo del candidato Collini in una lista civica, avallata ad hoc dal Pd, che maschera il fatto che Collini è prioritariamente un candidato marchiato Partito democratico espressione in regione della governatrice Serracchiani.

Successivamente, come da copione e ancora una volta come da noi previsto, Mara Cernic si unisce in un matrimonio politico con Roberto Collini per tentare di arginare una sconfitta già annunciata.

Ormai le loro mosse politiche sono scontate e la sinistra sognante di Mara Cernic e di Stefano Cosma, soffia su un fuoco già spento.

Stefano Cosma in questa partita cerca di fare il poliziotto cattivo per dimostrare che conta ancora qualcosa e cerca di attaccare il centro destra per mettersi in mostra e per rifarsi la verginità politica.

I suoi infelici attacchi - tuona Oreti - fanno sorridere visto che è difficile prendere con serietà politica un consigliere provinciale uscente che è passato dagli ordini di Fini a quelli di SERRACCHIANI nel giro di un mandato, questo i cittadini lo sanno bene e non lo hanno dimenticato, pertanto, i suoi sterili attacchi lasciano il tempo che trovano.

Riguardo al futuro dei sognanti Cernic e Cosma - sottolinea Devetag - la loro fusione a sostegno del Pd e di Collini, come previsto da noi un mese e mezzo fa, è la dimostrazione che i sogni non funzionano e non sanno più che pesci prendere visto che la sconfitta rischia di diventare giorno dopo giorno sempre più pesante.

Chissà se prima o poi il duo Cernic-Cosma, rispettivamente vicepresidente della provincia e consigliere provinciale spiegheranno ai cittadini il loro immobilismo ed il loro silenzio mentre il pd regionale a guida SERRACCHIANI stava depauperando la città?

Sono scippi in cui la provincia ha avuto un ruolo determinante - affermano Oreti e Devetag - Nei cinque anni in cui la vice presidente Cernic si dedicava  ai sogni infatti, Gorizia veniva scandalosamente depotenziata nel suo settore sanitario, tartassata sulla questione profughi, scippata dei Musei provinciali di sua pertinenza.

La Mara Cernic allora tacque e ora  - terminano Oreti e Devetag - si presenta in appoggio del candidato sindaco Collini per rilanciare la città. Ma se non lo ha fatto negli ultimi 5 anni perché dovrebbe iniziare ora? 

 

ORETI: A 4 MESI DAL VOTO PER LE COMUNALI LA RICHIESTA DI DIMISSIONI PRESENTATA DALLA SINISTRA PER L’ASSESSORE COMUNALE ALLA SANITA’ E’ PURA DEMAGOGIA POLITICA. VISTO I TAGLI ALLA SANITA’ CHIEDANO LE DIMISSIONI PER L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SALUTE TELESCA

La richiesta della sinistra di dimissioni per l'assessore alla sanità Romano?

Pura propaganda politica a 4 mesi dal voto.

Il pd e la sinistra stanno cercando in tutti i modi di nascondere sotto il tappeto il loro completo e totale fallimento in merito alla riforma regionale sulla sanità. Così per distrarre i cittadini si sono inventati la richiesta di dimissioni per l'assessore Romano.

Questo l'affondo di Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale della lista civica "Per Gorizia" e segretario provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Se avessero voluto veramente farlo lo avrebbero potuto fare nel corso dei 5 anni e invece lo fanno solo ora e si appigliano ad una bozza, nemmeno firmata dall'assessore, presentata soltanto come proposta di indirizzo per redigere l'ordine del giorno per il consiglio comunale.

Per onestà - sottolinea Oreti - non ho problemi ad affermare che quella bozza non era completa e andava rivisitata in molte parti ma era solo un punto di partenza che ogni partito doveva correggere e implementare.

Se la sinistra si appiglia a questo vuol dire che già sentono l'ansia della prossima campagna elettorale visto poi i disastri regionali del loro stesso Pd.

Considerati i tanti danni che sta provocando la riforma regionale sulla sanità messa in campo dalla sinistra regionale sarebbe più corretto e opportuno - tuona Oreti - che il pd & c. chiedano le dimissioni all'assessore regionale alla sanità Telesca, ma in quel caso non si vedono iniziative perché si tratta del loro stesso partito.

Nonostante manca poco al voto sarebbe il caso di lasciare argomenti sensibili come la sanità fuori dalla campagna elettorale onde evitare la bagarre che abbiamo vissuto in commissione sanità.

Per carità, la sinistra può presentare tutte le sfiducie che vuole ma, come ben sa, verranno bocciate senza appello in consiglio, pertanto, stanno solo perdendo tempo.

La mia speranza - termina Oreti - resta quella di vedere convocato al più presto il consiglio comunale ad hoc sulla sanità per approvare un documento unanime contro i tagli al diritto di salute dei cittadini, tutto il resto lascia il tempo che trova.

 

ORETI: NELL’EMERGENZA MIGRANTI GORIZIA RESTA CON IL CERINO IN MANO. SERVE UNA PRESA DI POSIZIONE NETTE E CHIARA PER EVITARE DI DOVER GRAVARE SULLA CITTA’. SOSPENDERE IL WIFI PUBBLICO NON RISOLVEREBBE ALCUN PROBLEMA SE NON TOGLIERE UN SERVIZIO AI CITTADINI. LA PREFETTURA PREDISPONGA WIFI PRIVATI NELLE STRUTTURE ALLOGGIATIVE.

Di trasferimenti urgenti di buona parte dei circa 350 migranti presenti in città non c’è traccia; di uno stop da parte del governo all’immigrazione incontrollata nemmeno. Con questi criteri va detto chiaramente: Gorizia resta con il cerino in mano.

In questi due anni e mezzo di emergenza immigrazione, la prefettura è sempre stata disponibile per cercare di arginare i continui afflussi di migranti. Purtroppo però la buona volontà non basta.

A dirlo è Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale della lista civica "Per Gorizia" e segretario provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Continuo a trovare assurdo - stigmatizza Oreti - che siano i comuni a dover pretendere risposte per questioni che sono di pertinenza nazionale e regionale.

Ad oggi, dei 25 comuni della provincia di Gorizia soltanto 8 ospitano migranti e di questi otto soltanto due (Gorizia e Gradisca) hanno presenze consistenti che non stentano a diminuire, anzi!

Ho trovato corretto - evidenzia Oreti - anche l'ultimo tentativo che ha effettuato il prefetto Alberti nell'organizzare, qualche mese fa, un incontro per sensibilizzare i 17 comuni della provincia che non accolgono nessuno.

Nonostante i tanti appelli e l'incontro con le amministrazioni reticenti, l'esito negativo purtroppo era scontato, pertanto, per ora, tutto resta come è stato finora.

Per evitare di dover sempre correre ai ripari è il caso di considerare la situazione come realmente è: di collasso. Una considerazione nel merito sembra doverosa - stigmatizza Oreti -  il Viminale, attraverso la prefettura, deve prevedere con urgenza un piano strutturale permanente per alleggerire i comuni che si trovano nelle condizioni del capoluogo Isontino onde evitare, tra l'altro, disordini di ordine pubblico.

Non è corretto e sostenibile continuare a pretendere sacrifici esclusivamente da Gorizia e Gradisca, tenuto conto poi che la tanto sbandierata equa distribuzione dei migranti sul territorio, presentata dal Pd, non è mai partita e mai partirà.

Per quanto riguarda l'utilizzo da parte dei migranti  del Wi-Fi pubblico comunale, in primis c'è da sottolineare che il servizio e la velocità stanno funzionando molto bene nonostante le tante connessioni, questa è la prova provata che il Wi-Fi comunale funziona e anche bene direi visto che i migranti lo utilizzano anche per fare le video chiamate senza alcun problema.  In questo senso per evitare che stiano tutto il giorno collegati a discapito di altri cittadini abbiamo inserito un tetto massimo di 500 mega al giorno.  Finito il tetto, la connessione si stacca automaticamente. L'eventuale ipotesi del congelamento della linea internet comunale non risolverebbe alcun problema, se non privare i cittadini e gli studenti universitari di un servizio utile, i migranti continuerebbero comunque a girovagare senza meta per la città a prescindere dalla connessione. Il problema è solo uno: sono troppi per una comunità come Gorizia che deve essere sostanzialmente alleggerita. Per arginare il problema Wi-Fi basterebbe che la prefettura, così come aveva promesso al Sindaco qualche mese fa, si attivasse per dotare di connessioni internet private (a spese delle cooperative che gestiscono i profughi) le strutture di accoglienza.

I migranti, tra l'altro, utilizzano non solo internet ma ormai quasi in maniera esclusiva anche le panchine della città, dovremmo togliere pure quelle? Penso e credo proprio di no. Gorizia deve restare una città a misura di cittadino e non di migrante.

La speranza - termina Oreti - resta sempre la stessa ed è data dal fatto che il governo e la regione cambino presto colore politico e si inizi a bloccare i continui afflussi che molto spesso interessano migranti di carattere economico.

 

ORETI: NELLA CONFERENZA STAMPA DELL’ASSESSORE REGIONALE TELESCA OLTRE AI NUMERI SONO EMERSE ANCORA UNA VOLTA LE TANTE LACUNE DELLA RIFORMA SANITARIA. APPREZZABILE L’APERTURA AL CONFRONTO SUL DOCUMENTO CHE A BREVE APPROVEREMO IN CONSIGLIO COMUNALE

Ho apprezzato la conferenza stampa dell'assessore regionale alla sanità Telesca assieme al direttore generale dell'azienda sanitaria 2, Pilati.

Il confronto fa sembra bene.

Purtroppo però, come era già accaduto in passato, ci hanno raccontato una verità a metà, nel senso, che ci hanno fornito tutta una serie di dati che dimostrano solo il bicchiere mezzo pieno.

Questo il pensiero di Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale della lista civica "Per Gorizia" e segretario provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Riassumere un settore delicatissimo come la sanità soltanto attraverso numeri non trasmette e rappresenta completamene la realtà.

Purtroppo, a causa del breve tempo, c'è stato poco spazio per parlare anche dell'importante bicchiere mezzo vuoto.

Per tamponare le tante risposte e interventi a cui deve rispondere la giunta regionale - evidenzia Oreti - la commissione comunale sanità sta lavorando per predisporre nel brevissimo tempo un documento che presenterà in consiglio comunale, con la speranza che venga approvato ad unanimità per pretendere le dovute risposte che dopo due anni il territorio ancora attende.

Tornado alla conferenza stampa - evidenzia Oreti - l'assessore Telesca ci ha informati che stanno lavorando per aumentare i pediatri, il tutto, per estendere l'orario del reparto pediatria ma, attenzione-attenzione, solo dalle ore 18 fino 20 e solo 5 giorni su 7, una soluzione ancora una volta inaccettabile.

Queste elemosine - tuona Oreti - non servono a nulla e soprattutto non servono alle migliaia di bambini e genitori del territorio.

Penso - stigmatizza Oreti - che non sia una spesa o un costo insormontabile per il sistema sanitario regionale fornire per Gorizia un reparto pediatrico attivo 7 giorni su  7 e sulle 24 ore, si tratta solo una decisione politica che resta ad oggi incomprensibile.

Riguardo alla reperibilità del centro trasfusionale ci è stato comunicato che la reperibilità del centro trasfusionale è un argomento prettamente tecnico che dipende da Trieste, secondo il direttore generale Pilati, il servizio in ospedale funzionerà come prima.

Però, proprio in queste ore, secondo rumors, sembra che il trasferimento della reperibilità sia stato spostato dal 16 al 23 gennaio prossimo.

Ho apprezzato - termina Oreti - l'apertura dell'assessore Telesca nell'incontrarci nuovamente a breve con Sindaco, assessore alla sanità comunale e regionale assieme ai capigruppo del consiglio comunale per discutere dell'ordine del giorno che verrà approvato in consiglio comunale per  confrontarci in maniera costruttiva, aperta e trasparente al fine di intervenire su settori importanti per garantire nel migliore dei modi il diritto di salute dei cittadini.

 

ORETI: I MIGRANTI A CACCIA DI CORRENTE ELETTRICA. UN PLAUSO ALLA POLIZIA LOCALE CHE HA BLOCCATO SUL NASCERE UN’INFELICE INIZIATIVA

Che Gorizia ospita un numero spropositato di migrante non è più una notizia; la regione ed il governo continuano a dimenticare che nel capoluogo Isontino esiste una emergenza immigrazione che dura ormai dall'estate del 2014.

A dirlo è Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale per la lista civica "Per Gorizia" e segretario provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Nel frattempo, le abitudini dei tanti migranti presenti a Gorizia si sono modificate, l'ultima in ordine di tempo è da registrare durante il periodo di Natale in una piazza vittoria addobbata a festa. Ormai sembra palese che hanno scelto di creare li (oltre che in corso verdi) il loro quartier generale, per questo ogni giorno ricevo tantissime segnalazioni di cittadini stanchi di vederli bivaccare ovunque attorno alla piazza.

L'ultima novità che mi è stata segnalata - stigmatizza Oreti - è il servizio di ricarica del telefonino fai da te.

Vale a dire, utilizzare i quadri elettrici degli stand espositivi in piazza vittoria per ricaricare i cellulari, utilizzando, tra l’altro, la corrente che pagano gli standisti. Se fosse stato un caso sporadico non avrebbe sollevato alcun malumore ma in pratica era diventato un via vai che ha infastidito in molti oltre a non incentivare i cittadini a frequentare la piazza che sta mano a mano diventando a loro uso e consumo.

Della vicenda - sottolinea Oreti - ho avvisato immediatamente il comandante della polizia locale, Marco Muzzatti, che ringrazio per la celere attivazione considerato che ha inviato immediatamente una pattuglia che ha provveduto ad allontanare le persone non autorizzate e a rendere inutilizzabile l'impianto elettrico provvisorio con del nastro fettucciato bianco/rosso. Per completare l'intervento si è reso

necessario togliere un adattatore di corrente che è stato portato al Comando.

Qualche mese fa, la prefettura aveva assicurato che avrebbe installato (a spese della cooperativa che gestisce i migranti) il Wi-Fi privato nelle strutture dei migranti ma ad oggi non sembra essere cambiato nulla visto che continuano a girare per la città alla ricerca di rete internet ed elettrica.

Chissà - termina Oreti - se con il 2017 e l’avvicinarsi della campagna elettorale, comunale e regionale, la presidente della regione Serracchiani prima o poi verrà a Gorizia per trattare l'argomento migranti?

 

ORETI: PILATI CI ATTACCA DI STRUMENTALIZZAZIONE POLITICA MA CONTESTUALMENTE AMMETTE LA CHIUSURA DEL CENTRO UNICO DI VALIDAZIONE E IL RIDIMENSIONAMENTO DEL CENTRO TRASFUSIONALE

Il direttore generale dell’azienda sanitaria 2, Pilati, parla di strumentalizzazioni politiche da parte del centro destra in merito ai tagli alla sanità cittadina a seguito dell'entrata in vigore della riforma sanitaria. Secondo il direttore non c'è in atto nessuna spoliazione dei servizi ospedalieri anche se, nella stessa intervista, ammette il ridimensionamento e la chiusura di alcuni servizi.

Questo l'affondo di Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale della lista civica "Per Gorizia" e segretario provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Nelle sue parole conferma i miei timori ed i rumors veritieri che giravano in città.

Secondo Pilati però non bisogna parlare di tagli anche se a breve Gorizia perderà il centro unico di validazione che verrà trasferito a Palmanova.

In questo caso - stigmatizza Oreti - visto che si tratta di una eccellenza regionale con macchinari sensibili e delicati, non voglio nemmeno immaginare quanto costerà il trasferimento/trasloco di strumenti importanti da una struttura ad un'altra. Anzi sarebbe interessante saperlo. Sarebbe stato troppo lasciarlo a Gorizia dopo i già tanti tagli subiti dal capoluogo Isontino? Anche la presidente SERRACCHIANI mi aveva tranquillizzato nel merito ma ancora una volta le sue rassicurazioni non hanno trovato riscontro con la realtà dei fatti.

Se parliamo poi del centro trasfusionale - evidenzia Oreti - ancora una volta la chiusura del punto nascita si ripercuote sui servizi ospedalieri visto che anche in questo caso parliamo di depotenziamento del servizio a favore di un ospedale (Monfalcone) che ha il punto nascita in attività. Meno male che dovevano essere potenziati i sevizi.

La mia speranza - termina Oreti - è di potermi confrontare nel consiglio del 16 gennaio prossimo con la presidente SERRACCHIANI e l'assessore regionale Telesca assieme al direttore Generale Pilati, perché è il momento di capire cosa si vuole fare dell'ospedale e non avere più sorprese natalizie, il futuro del nosocomio dovrà essere programmato in maniera chiara e lineare perché è compito della politica tutelare il diritto di salute dei cittadini.

 

ORETI-DEVETAG: OLTRE AD UNA QUESTIONE DI NORME TRANSITORIE E’ UNA QUESTIONE POLITICA. COLLINI NON SI TRINCERI DIETRO AD UNA NORMA DELLO STATUTO DELLA FONDAZIONE CARIGO.

Per quanto ci riguarda non si tratta assolutamente di una questione personale o di rivalità politica. A noi interessa che la fondazione carigo resti totalmente fuori dallo tsunami delle prossime elezioni politiche. Considerato poi che si tratta dell'ultimo baluardo che rappresenta l'autonomia della città.

Questa la secca replica di Fabrizio Oreti e Antonio Devetag, rispettivamente segretario provinciale e comunale di Autonomia Responsabile.

Per tutelare la fondazione dalle prossime elezioni, qualche tempo fa avevamo lanciato l'appello di congelare a dopo elezioni le nomine della fondazione carigo visto che verranno rinnovate poco prima delle amministrative di primavera.

Dopo il nostro appello si erano subito affrettati ad intervenire il Pd con il consigliere regionale Moretti e anche il presidente della fondazione, Chiozza, per ricordarci che la fondazione era un organo al di fuori dalla politica anche se poi le nomine vengono definite anche dalle istituzioni che sono comunque espressione della politica stessa.

Oggi che il vice presidente della fondazione Carigo, Roberto Collini, è candidato Sindaco a sinistra come mai queste figure politiche e istituzionali non entrano nel merito? La fondazione carigo non doveva essere al di fuori della politica?

Per queste motivazioni sarebbe interessante conoscere la posizione del presidente Chiozza anche perché a prescindere dai cavilli e dalle norme transitorie, si tratta di una questione politica che non dovrebbe toccare nemmeno marginalmente la fondazione carigo.

Il Candidato Collini ci rassicura che si dimetterà? Vediamo quando lo farà visto che mancano solo 5 mesi alle elezioni anche perché - terminano Oreti e Devetag - se lo dovesse far a ridosso delle elezioni sarebbe come se non lo avesse mai fatto.

Ci dispiacerebbe tantissimo dover sottolineare due pesi e due misure. 

 

ORETI: INACCETTABILI I RITARDI DELL’ULTIMO BANDO PER L’ASSEGNAZIONE DEGLI ALLOGGI ATER DI GORIZIA

La crisi economico-sociale sta mordendo ormai da diversi anni e come tutte le crisi che perdurano si ripercuotono su tutti le fasce sociali ma per quanto riguarda Gorizia è indirizzata soprattutto per il ceto medio e quello debole. Per queste considerazioni trovo grave che un gruppo di cittadini sia stato costretto a rivolgersi a me perché hanno perso le tracce dell’ultimo bando Ater chiuso ormai mesi fa.

Questa la posizione di Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale per la lista civica "Per Gorizia" e segretario provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Certamente chi fa domanda e richiede una casa Ater non lo fa per hobby, lo fa per un reale e imminente stato di necessità per se e per i propri familiari per questo è importante che le tempistiche di assegnazione siano rispettate e si chiudano nel più breve tempo possibile, ma a quanto mi è stato rappresentato cosi non è.

Arrivando nel cuore del problema - stigmatizza Oreti - l’ultimo bando per l’assegnazione di alloggi Ater a Gorizia si è chiuso ormai nel lontano 6 maggio scorso (oltre 7 mesi fa) ma ancora non è stata nemmeno stilata la graduatoria, si mormora addirittura che la prima graduatoria verrà redatta soltanto il prossimo febbraio 2017 che poi dovrà passare il vaglio della commissione, seguendo questo filo procedurale è facile capire che i tempi si allungheranno ancora e notevolmente.

Appare veramente un paradosso della burocrazia - continua Oreti - non vedere una graduatoria dopo 7 mesi dalla chiusura di un bando.

Considerato poi che questa problematica si ripercuote inesorabilmente sui cittadini goriziani - termina Oreti - sarà mia premura informare il Sindaco sulla vicenda per le verifiche del caso e, contestualmente, portare la richiesta dei cittadini in regione ed in consiglio regionale, in quest’ottica chiederò al capogruppo di Autonomia Responsabile, Renzo Tondo, di richiedere i motivi di cosi tante lungaggini alla giunta regionale a guida PD.

 

ORETI-DEVETAG: COME PREVEDE LO STATUTO DELLA FONDAZIONE CARIGO, E’ COMPATIBILE LA CANDIDATURA DI COLLINI CON LA CARICA DI VICE PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE CARIGO?

Roberto Collini ha ufficializzato di candidarsi a sinistra come Sindaco  di Gorizia. Per carità ognuno è libero di intraprendere le strade che reputa più appropriate. 

Questo il commento di Fabrizio Oreti e Antonio Devetag, rispettivamente coordinatore provinciale e comunale di Autonomia Responsabile FVG.

Con molta probabilità il Pd si metterà a sua disposizione, non avendo tra l'altro trovato di meglio. In questa ottica però a prescindere dai vari schieramenti politici che si stanno delineando, ci permettiamo di ricordare - stigmatizza Devetag - che nello Statuto della Fondazione Carigo, di cui Roberto Collini è vicepresidente, l’articolo 21 recita testualmente: “Non possono essere nominati componenti gli Organi della Fondazione “coloro che siano candidati a ricoprire una delle cariche di cui al precedente comma 9, lettera d (vale a dire: presidenti delle regioni, gli assessori o consiglieri regionali, provinciali e comunali,  presidenti delle province, sindaci, presidenti e i componenti dei consigli circoscrizionali eccetera).

Siamo sicuri che Collini, senz’altro un galantuomo, vorrà onorare questi precetti della Fondazione di cui è importante rappresentante. 

Oppure - evidenzia Oreti - saranno gli stessi organi dirigenti della Fondazione a ricordarglielo, primo fra tutti il presidente Chiozza che sull’apoliticità dell’Istituzione goriziana ci ha recentemente dimostrato di tenere molto. Così facendo, per la corsa a sindaco di Gorizia partiremo tutti dalla stessa linea. Questione di correttezza, oppure di stile, vedete voi. 

Aggiungiamo - terminano Oreti e Devetag - che se il prossimo candidato del Pd, Collini, avesse già consegnato la lettera di dimissioni nelle mai del Presidente Chiozza, ne saremmo sommamente lieti.

 

ORETI: SINGOLARE CHE IL SIG. MAFFEI SI SIA SENTITO ALLARMATO DALLE DICHIARAZIONI DEL CANDIDATO SINDACO DI FORZA ITALIA E NON ABBIA MOSTRATO COSI’ ALTRETTANTO INTERESSE PER LE DICHIARAZIONI DEI CANDIDATI SINDACO DEL CENTRO SINISTRA

Ho avuto modo di leggere la lettera apparsa sulla stampa del sig. Sergio Pratali Maffei e mi ha lasciato molto perplesso il suo sentirsi allarmato solo dalle dichiarazioni di uno dei candidati a sindaco del centro destra, stranamente tanto interesse e attenzione non lo ha mostrato per i tanti candidati a sindaco del centro sinistra già scesi in campo. Che singolare casualità.

Il mio intervento non è a supporto del candidato a Sindaco Ziberna penso che è grande e grosso per difendersi da solo, il mio intervento è come esponente del centro destra goriziano perché comunque il signor Maffei ha tirato fuori argomenti che il centro destra ha affrontato in questi anni e che intenderà portare avanti per il futuro.

Questa la posizione di Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale per la lista civica "Per Gorizia" e segretario provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Dopo aver letto gli interrogativi del sig. Maffei il primo pensiero che mi è venuto in mente è che la negativa e ripetitiva politica del "no se pol" è espressione del suo scritto. Mi sembra lampante - sottolinea Oreti - che la crisi della facoltà di architettura a Gorizia da lui menzionata deriva da una crisi generale del settore edilizio, nel merito gli ricordo che Autonomia Responsabile FVG ha più volte presentato in consiglio regionale progetti per il rilancio dell'edilizia, tutti sempre stoppati dalla giunta Pd a guida SERRACCHIANI. 

Riguardo ai ruderi in giro per la città preme specificare - stigmatizza Oreti - che le autorizzazioni per la demolizione dei ruderi di via morelli, margotti e dell'ex ricovero dei tram sono di competenza della Soprintendenza e non della Regione, pertanto, è un problema nazionale non regionale dove nessun consigliere regionale ha gli strumenti politici per intervenire. Inoltre come amministrazione comunale abbiamo da sempre sollecitato i vari casi arrivando anche ad interessare il ministro Franceschini.

Altro argomento su cui ci sarebbe molto da ridire - continua Oreti - è il suo paragonare architettura con enologia, come si può non sapere che il mercato del vino italiano in Oriente e in Asia è un Eldorado? Un Eldorado che  Gorizia come capitale del Collio non può continuare a farsi scappare e per questo non sarebbe male un corso di laurea per l'enologia in inglese per asiatici. Peccato che non condivida la necessità di investire sull'università e sugli studenti universitari.

Per i tanti altri quesiti che esprime nella sua lettera ci sarà sicuramente modo di approfondirli in campagna elettorale, pertanto, può stare sereno.

Chissà se la presa di posizione del Sig. Maffei non è una anticipazione ad una sua eventuale discesa in campo alle prossime comunali come partecipante o in appoggio esterno di qualche lista civica schierata a sinistra?

A prescindere dalle posizioni politiche - termina Oreti - finché non verrà superato il dogma del "non se pol" e della critica fine a se stessa questa città sarà relegata a vivere e pensare al passato mentre il mondo corre veloce e Gorizia ha necessità di restare al passo con i tempi.

 

ORETI: PRIMA DELLO STOP PER LE FESTIVITA’ DI NATALE IL CONSIGLIO COMUNALE IN MANIERA BIPARTISAN APPROVA DUE REGOLAMENTI SENSIBILI PER LA CITTA’

L'aggiornamento del regolamento comunale per la localizzazione, l'installazione ed il monitoraggio degli impianti di telefonia mobile è passato in aula con i voti di maggioranza e opposizione: 33 favorevoli, nessun contrario e nessun astenuto.

E’ importante sottolineare che questo regolamento è stato l'espressione del buon senso e dell'ottimo lavoro portato avanti da maggioranza e opposizione considerato che qualche settimana fa l'assessore Pettarin, in maniera responsabile, lo aveva ritirato per dare spazio ai corretti emendamenti che ha presentato l'opposizione ed in particolare il capogruppo del Pd Cingolani.

Questo il commento di Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale della lista civica “Per Gorizia e segretario provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Su un argomento così importante è stato fondamentale il lavoro in sinergia che a prescindere dai colori politici ci ha portati ad approvare in aula un regolamento completo che tutela le fasce sensibili della città quali: scuole, asili, ospedali e altre realtà dove è necessario mantenere il più basso impatto possibile dove non potranno più essere costruite o installare antenne di telefonia mobile.

Altro regolamento passato in aula con 25 favorevoli, 3 contrari e 6 astenuti - continua Oreti - è stato quello che disciplina la concessione di uso di immobili comunali da parte delle associazioni. Da molto tempo le tante realtà associative chiedono spazi pubblici per poter dar vita alle loro preziose attività a favore della città. Il regolamento appena approvato prima di tutto mette sullo stesso piano tutte le categorie associative presenti a Gorizia.

Da oggi, così come è specificato nel comma 1 lettera e) art. 64 dello Statuto Comunale, l'amministrazione, compatibilmente con gli spazi disponibili, fornisce alle libere forme associative le strutture disponibili, occorrenti per rendere effettivo l'esercizio del diritto alla partecipazione.

Il regolamento - afferma Oreti - parte dal ragionamento che nell'ambito comunale operano diverse Associazioni, senza scopo di lucro, che concorrono allo sviluppo delle strategie di gestione dei servizi socio culturali e che, al fine di poter realizzare le proprie finalità istituzionali, necessiterebbero di immobili e spazi comunali consoni;

Alla luce di queste esigenze - sottolinea Oreti - è necessario individuare gli immobili disponibili del patrimonio comunale le cui caratteristiche siano compatibili con le necessità e le finalità del Terzo Settore e regolamentarne le modalità di assegnazione. Per quanto riguarda l’assegnazione, ci sarà un punteggio che dipenderà da vari requisiti che verranno richieste alle associazioni.

Se parliamo delle spese di questi spazi - termina Oreti - verranno stabilite con una delibera di giunta che determinerà i costi degli spazi comunali.

 

ORETI-DEVETAG: 100 SOGNI PER GORIZIA? COME MAI QUESTI SOGNI NON C’ERANO QUANDO MARA CERNIC ERA VICE PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E LA SUA SINISTRA HA PENALIZZATO GORIZIA?

Per comprendere meglio la campagna elettorale che si sta delineando, osserviamo con attenzione i vari schieramenti che si stanno costituendo.

Questo per avere le idee chiare su dove sta per andare Gorizia, il tutto, prima di presentare alla città ed al centro destra la nostra proposta politica per le prossime elezioni comunali.

Questo l'argomentare di Fabrizio Oreti e Antonio Devetag, rispettivamente segretario provinciale e comunale di Autonomia Responsabile FVG.

Visto che in politica, fino a prova contraria, valgono le azioni e non solo le parole ovvero i sogni, sinceramene le perplessità sorgono spontanee: Mara Cernic "casualmente" dopo aver appoggiato in toto tutte le scelte della provincia a guida PD, in concomitanza con le prossime elezioni decide di trasformarsi civica e propone 100 sogni per la città. Brava! Sognare fa bene.

Prima di sognare - ironizza Oreti - sarebbe però utile per tutti gli schieramenti politici e soprattutto per la cittadinanza che spiegasse come mai da vice presidente della provincia (cioè la numero due dell'esecutivo dell'ex presidente Gherghetta) non è mai pervenuta sui drastici tagli della sua sinistra alla sanità, oppure non ha mai speso un impegno o una parola sull'immigrazione, avallando la catastrofica tendopoli pro migranti di via Brass.

Per carità - stigmatizza Devetag - sognare è bello ma le azioni politiche restano ed in questi anni Mara Cernic non è mai intervenuta                                                                                 per evitare le spoliazioni che hanno interessato la città, non ha aperto bocca nemmeno quando la sua stessa provincia ha svenduto la gestione e la proprietà dei musei provinciali alla regione e a Monfalcone.

Per quanto riguarda il questionario che sta somministrando ai cittadini, nulla di nuovo all'orizzonte, noi abbiamo iniziato a metà ottobre chiedendo alla popolazione cosa pensa della città in modo da terminare di scrivere il nostro programma elettorale, attento e puntuale alle esigenze della comunità.

Le ultime elezioni a Monfalcone ed il risultato referendario - terminano Oreti e Devetag - hanno dimostrato che i cittadini vogliono impegni chiari, semplici e realizzabili ed è su questo che sarebbe bello confrontarsi.

 

ORETI: IL PARTO IN AMBULANZA A GORIZIA DIMOSTRA CHE LA CITTA’ HA BISOGNO DI UN PUNTO NASICTA. DOPO LE SONORE SCONFITTE ELETTORALI E REFERENDARIE LA SERRACCHIANI ASCOLTI I TERRITORI E RIAPRA IL PUNTO NASCITA

Un fiocco azzurro sventola al pronto soccorso di Gorizia. La giunta Serracchiani ha riaperto il punto nascita? Purtroppo No.

Fortunatamente stiamo parlando di una vicenda andata a buon fine considerato che una donna in dolce attesa ha partorito su una ambulanza in pieno centro città durante la festa di s.andrea.

Questo l'affondo di Fabrizio Oreti capogruppo in consiglio comunale della lista civica "Per Gorizia" e segretario provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Non voglio nemmeno immaginare cosa sarebbe potuto accadere se fosse stato un parto complicato, ringraziando il cielo questa volta è andato tutto liscio così che, tra il 118 ed il pronto soccorso, si è riusciti a gestire l'emergenza

Ancora una volta però emerge la necessità di avere un punto nascita a Gorizia assieme ad una pediatria attiva 7 giorni su 7 e sulle 24 ore, non perché lo afferma il sottoscritto ma perché lo evidenziano i fatti.

34.844 cittadini - stigmatizza Oreti - meritano di vedere garantiti servizi essenziali per la comunità e va superata la menzogna dei tagli a favore dell'assistenza sul territorio considerato che i tagli ci sono stati e l'assistenza non è mai partita.

Vediamo se dopo le sonore e pesanti sconfitte politiche, amministrative e referendarie la Giunta Serracchiani tornerà ad ascoltare i territori e rappresentare le necessità dei cittadini.

A Gorizia la Presidente è scomparsa da due anni e mezzo se parliamo di incontri legati all'immigrazione (siamo arrivati a 400 migranti in città nel suo silenzio più totale) e alla sanità. Sarebbe un bel gesto se ammettesse i gravissimi sbagli e riaprisse  il punto nascita anche perché le ricordo che i cittadini non dimenticano.

Nella vicenda del parto in ambulanza in pieno centro città, un plauso - termina Oreti - va al personale del 118 che nonostante l'infelice riforma sanitaria targata PD operano con grande professionalità e senso del dovere. 

 

ORETI: E’ LEGGITTIMO CHE FORZA ITALIA LANCI LA CANDIDATURA A SINDACO DI ZIBERNA. PRIMA PERO’ PARLIAMO E DEFINIAMO PROGRAMMI E IMPEGNI VERSO I CITTADINI E POI CONDIVIDIAMO IL NOME DEL CANDIDATO DEL CENTRO DESTRA

Trovo legittimo che da Trieste e dai vertici di Forza Italia arrivi la nomina di Ziberna come candidato Sindaco, a testimonianza che la campagna elettorale a Gorizia è già iniziata.

Questa la posizione di Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale della lista civica "Per Gorizia" e segretario provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

C'è però da considerare che, per ora, si tratta di una candidatura di partito che deve ancora essere condivisa con tutto il centro destra.

Non ho mai nascosto - sottolinea Oreti - che Ziberna è il nome che può mettere assieme una coalizione vincente.

In un momento economico-sociale così delicato, i nomi e le coalizioni però non bastano, i cittadini chiedono programmi e impegni realizzabili per una Gorizia che dovrà essere veloce e intraprendente per confrontarsi con le sfide del futuro.

Per questo - continua Oreti - nel centro destra sarà importante prima di tutto discutere sui contenuti che vogliamo presentare alla città e poi sul nome del candidato.

Come Autonomia Responsabile, assieme ad Antonio Devetag, abbiamo già iniziato a lavorare sul programma che la nostra compagine vuol presentare al centro destra e siamo pronti a metterlo sul tavolo degli incontri assieme al nome del candidato sindaco che presenteremo. La nostra compagine - termina Oreti - rivendicando il giusto spazio politico è a disposizione del centro destra perché come insegna Trieste, Pordenone e Monfalcone, l'unione fa la forza e fa governare il centro destra.

 

ORETI: 160 FIRME CONSEGNATE IN CONSIGLIO COMUNALE AL SINDACO ESPRESSIONE DELLE RICHIESTE DEI CITTADINI PER MODIFICARE LA VIABILITA’, I PARCHEGGI ED I MARCIAPIEDI DI VIA SAURO

Il malumore dei cittadini che aleggiava da tempo nell'aria si è trasformato in una raccolta firme che in pochi giorni è arrivata ad esprimere 160 sottoscrizioni di coloro che lavorano, vivono o frequentano l'arteria di via sauro.

L'iniziativa è stata presentata nel corso dell'ultimo consiglio comunale da Fabrizio Oreti, capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e segretario provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Recentemente - afferma Oreti - sono stato contattato ed ho incontrato una rappresentanza di cittadini che mi ha consegnato le numerose firme che ho provveduto a depositare in consiglio dopo aver esposto al Sindaco la problematica ed il disagio rappresentati.

Oltre ai parcheggi venuti meno - evidenzia Oreti - i cittadini hanno lamentato la mancanza del marciapiede davanti all'ex esercizio che vendeva kebab, il tutto costringe i pedoni a dover camminare nella strada in quel tratto, a pochi centimetri dalle auto.

Non solo - sottolinea Oreti - i mezzi di trasporto pubblico passano non agevolmente al termine dello spartitraffico nel nuovo senso di marcia, mentre per chi parcheggia davanti al tabaccaio si rischia il tamponamento perché le auto che sopraggiungono non vedono chi parcheggia.

Ho apprezzato la disponibilità del Sindaco a valutare ed attivarsi per prendere nella dovuta considerazione le richieste dei cittadini per intervenire con i dovuti correttivi al fine di ottimizzare la circolazione, la sicurezza, i parcheggi anche perché - termina Oreti - via sauro ha già sofferto abbastanza nel tempo a causa del manto stradale, ora che è stata ripristinata in maniera ottimale è corretto utilizzarla al meglio.

 

ORETI-TURCO: IL NOSTRO PLAUSO VA ALLE FORZE DELL’ORDINE CHE HANNO SVENTATO LA PROBABILE VIOLENZA SESSUALE DA PARTE DI UN MIGRANTE NEI CONFRONTI DI UN ADOLESCENTE GRADISCANO. LA SITUAZIONE RESTA AL COLLASSO NONOSTANTE I TANTI APPELLI

Il nostro plauso e ringraziamento va alle forze dell'ordine che in questo momento così delicato, a causa del collasso immigrazione, stanno lavorando in silenzio a pieno regime per garantire la sicurezza in un territorio che tra Gorizia e Gradisca è costretto ad accogliere oltre 800 migranti.

Questo il pensiero a caldo di Fabrizio Oreti e Celestino Turco, esponenti per il territorio Isontino di Autonomia Responsabile FVG.

Il nostro intervento non vuole strumentalizzare la vicenda, seppur gravissima. Non vogliamo nemmeno immaginare cosa sarebbe accaduto se una pattuglia delle forze dell'ordine non fosse riuscita ad intervenire nei confronti di un migrante che aveva deciso di tentare di abusare su un adolescente gradiscano.

In questo momento - stigmatizza Oreti - sarebbe facile puntare il dito ma, visto il momento delicato, non bisogna assolutamente generalizzare. Semmai c'è da chiedersi come fa un migrante a disporre di somme di denaro per poi barattarle per altri fini illegali.

Senza nascondersi dietro a falsi moralismi, bisogna ammettere che questi casi creano preoccupazioni e tensioni sociali.

Mi chiedo - continua Oreti - come uno stato civile e democratico, guidato a livello regionale e nazionale, da un Pd tanto attento ai diritti dell'uomo, possa permettere che una comunità piccola come Gradisca sia costretta ad ospitare oltre 400 migranti.

Questo caso dimostra due elementi. Il primo che le forse dell'ordine stanno svolgendo un ottimo lavoro sul territorio. Il secondo elemento è la dimostrazione pratica che essere obbligati ad accogliere numeri spropositati di migranti resta insicuro. 

Chissà quando - termina Turco - governo e regione batteranno un colpo per dare risposte sull'equa distribuzione dei migranti che territori in sofferenza come Gorizia e Gradisca attendono da oltre due anni e mezzo? Nel frattempo oltre alla sacrosanta espulsione auspichiamo che questo migrante non c'è lo ritroviamo tra qualche mese di nuovo in Italia di ritorno con uno dei tanti barconi che attraversano il mediterraneo o attraverso la rotta balcanica.

 

ORETI-DEVETAG: LA SERRACCHIANI VIENE A GORIZIA SOLO PER PROMUOVERE IL SUO PARTITO FAVOREVOLE AL SI AL REFERENDUM. NESSUNA RISPOSTA PERO’  SUGLI ANNOSI PROBLEMI DI SANITA’ E IMMIGRAZIONE. HA SCAMBIATO LA CITTA’ PER IL PAESE DEI BALOCCHI.

La presidente della regione, Debora Serracchiani, arriva in visita ufficiale a Gorizia ma, attenzione-attenzione, la sua presenza è dovuta esclusivamente ad interessi di partito. Ormai ha scambiato la città per il paese dei balocchi visto che invece di affrontare gli annosi problemi della città, due su tutti: sanità e immigrazione, sfrutta qualche evento per fare propaganda al suo tanto amato PD.

Questo l'affondo di Fabrizio Oreti e Antonio Devetag, rispettivamente segretario provinciale e comunale di Autonomia Responsabile FVG.

La sua specialità è diventata il taglio del nastro: vedasi gusti di frontiera, la presa di Gorizia o l'adunata degli alpini.

Questa volta, guarda caso - ironizza Oreti - è giunta a Gorizia per promuovere il sì al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. Ormai si giocano tutto con questo referendum, è diventato la mission impossible del partito democratico, dove la governatrice Serracchiani riveste la carica di vicesegretario nazionale agli ordini del buon Matteo Renzi.

Sono invece 3 anni e mezzo - evidenzia Devetag - che non la vediamo in città per intervenire sul collasso migranti oppure per confrontarsi sulla riforma sanitaria o sul pronto soccorso pediatrico. Eccetto i tagli dei nastri - continua Devetag - è passata qualche volta per “auspicare”, così come poi è stato, la fusione della camera di commercio, purtroppo assorbita da quella di Trieste.

Comodo fare il presidente della regione così.

Nonostante sono stato contattato più volte dalla sua segreteria per concordare un incontro con la governatrice  per parlare a quattr'occhi di sanità - stigmatizza Oreti - anche in questa occasione nessuna risposta all'orizzonte, nemmeno quando la governatrice viene a Gorizia.

Invece di interrogarsi sui motivi per cui il suo partito, il PD, sta perdendo ovunque in questa regione - Terminano Oreti e Devetag - le basterebbe rispondere ai territori e affrontare i problemi delle comunità che rappresenta a livello regionale. Non si meravigli se tra un anno e mezzo i cittadini del territorio FVG la manderanno via con una sonora sconfitta elettorale.

 

ORETI: GENTILE SI RICORDI CHE NON E’ PIU’ A SCUOLA E PER QUANTO RIGUARDA L’ACCOGLIENZA I GORIZIANI SONO STANCHI DI PAROLE E VOGLIONO FATTI

Con il collega Gentile a volte mi sembra di essere all'asilo visto che non accetta una presa di posizione  del sottoscritto e va a tirare la giacchetta al Sindaco per farmi riprendere. 

Questo l'affondo di Fabrizio Oreti capogruppo in consiglio comunale per la lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Oltre a farmi sorridere, Fortunatamente in politica non funziona come a scuola dove arriva la maestra e sgrida l'uno o l'altro.

A me spiace che Gentile vuol continuare a vedere una Gorizia con oltre 300 migranti in giro per la città. 

Anche perché - stigmatizza Oreti - se non sarà la prefettura ad obbligare i comuni reticenti ad accogliere, guarda caso amministrazioni per lo più di sinistra, nel capoluogo Isontino continuerà quello che avviene da due anni e mezzo, vale a dire, il collasso accoglienza e così non si può più andare avanti.

Vista la linea a sinistra del governo Renzi e Serracchiani, che spero cambi al più presto, non prendiamoci in giro i migranti continueranno ad arrivare a Gorizia e Gradisca e per questo dopo tante parole preme trovare reali soluzioni.

L'ideale sarebbe trovare soluzioni tutti assieme - sottolinea Oreti - ma visto che tanti comuni continuano a fare orecchie da mercante, pretendendo accoglienza dagli altri ma non in casa loro, è il caso di mettere nero su bianco e suddividere le incombenze.

Considerato che in condizioni di emergenza (come lo è  da sempre tra Gorizia e Gradisca) la prefettura può obbligare i comuni ad accogliere, dopo due anni e mezzo, è il caso di prendere delle posizioni nette perché i cittadini  - termina Oreti - sono stanchi di parole, incontri e riunioni vogliono vedere una Gorizia che non sia continuamente sotto l'emergenza immigrazione.

 

ORETI: GORIZIA E’ SULLA SOGLIA DEL COLLASSO ACCOGLIENZA. QUESTA E’ EMERGENZA. LA PREFETTURA OBBLIGHI I COMUNI RETICENTI AD OSPITARE PER GARANTIRE L’EQUA DISTRIBUZIONE SUL TERRITORIO. 

In questi due anni e mezzo di emergenza immigrazione, la prefettura è sempre stata disponibile per cercare di arginare i continui afflussi di migranti.

Questo oltre ad essere un dato positivo testimonia la vicinanza di una istituzione fondamentale come è la prefettura che rappresenta lo Stato sul territorio.

A dirlo è Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale della lista civica "Per Gorizia" e segretario provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Ad oggi, dei 25 comuni della provincia di Gorizia soltanto 8 ospitano migranti e di questi otto soltanto due (Gorizia e Gradisca) hanno presenze consistenti che non stentano a diminuire, anzi!

Ho apprezzato - evidenzia Oreti - anche l'ultimo tentativo che ha effettuato il prefetto Alberti nell'organizzare un incontro per sensibilizzare i 17 comuni della provincia che non accolgono nessuno.

Nonostante i tanti appelli e l'incontro con le amministrazioni reticenti, l'esito negativo purtroppo era scontato, pertanto, tutto resta come è stato finora.

Ancora una volta Gorizia resta con il cerino in mano, perché sarà costretta ad ospitare numeri spropositati di migranti.

Basterà qualche arrivo in più per rivedere migranti dormire per la strada o sull'isonzo. Questa è emergenza bella e buona.

Per evitare di dover sempre correre ai ripari è il caso di considerare la situazione come realmente è: di collasso. Una considerazione nel merito sembra doverosa - stigmatizza Oreti - il prefetto può obbligare un comune ad ospitare migranti? La risposta è semplice: Si, in caso di emergenza.

In caso di reale emergenza, la prefettura può requisire strutture e/o obbligare i comuni ad accogliere. Anche se non si dice esplicitamente - sottolinea Oreti - già da un bel pezzo è scattata la “reale emergenza” perché ospitare 300 migranti in una piccola città come Gorizia non è accettabile.

Per questo, dopo i continui solleciti andati a vuoto da parte della prefettura resta solo una strada da intraprendere, vale a dire, obbligare i comuni ad accogliere perché non è corretto continuare a pretendere sacrifici esclusivamente da Gorizia e Gradisca, il tutto, per avviare la tanto sbandierata equa distribuzione dei migranti sul territorio.

La speranza - termina Oreti - resta sempre la stessa ed è data dal fatto che il governo cambi presto colore politico e si inizi a bloccare i continui afflussi che molto spesso interessano migranti di carattere economico.

 

ORETI-TURCO: APPROVATE DAL SINDACO LE NOSTRE RICHIESTE IN MERITO AL CONSIGLIO COMUNALE AD HOC SULLA SANITA’ E SULLA CONVOCAZIONE DELLA COMMISSIONE PARTECIPATE SOCIETARIE PER APPROFONDIRE IL FUTURO DELL’AEROPORTO DI GORIZIA

Ci reputiamo soddisfatti dei lavori del consiglio comunale considerato che il Sindaco Romoli ha accettato entrambi le proposte che abbiamo avanzato riguardo alla convocazione di un consiglio comunale ad hoc sui tagli alla sanità, invitando sia i portatori di interesse in materia sia i rappresentati politici e tecnici che hanno anche fare con la riforma sanitaria.

Queste le considerazioni di Fabrizio Oreti e Celestino Turco, rispettivamente capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", esponenti per il territorio di Autonomia Responsabile FVG.

Oltre alla sanità, abbiamo rappresentato la necessità di conoscere i dettagli relativi ai prossimi passi relativi al futuro dell'aeroporto di Gorizia, per questo il primo cittadino ci ha fornito l’ok per la convocazione della commissione società partecipate, con la partecipazione dell'ente consortile di cui il comune è maggiore azionista.

Riguardo alle due mozioni che abbiamo presentato, entrambe accolte dal Sindaco, siamo soddisfatti - evidenzia Oreti - che il documento sullo stop ai tir in centro sia stato implementato negli interventi da porre in essere sia riguardo ai controlli dell'Arpa, sia per aumentare in maniera sistematica i controlli della polizia locale eventualmente coordinata con altre forze di polizia e, inoltre, il problema verrà portato all’attenzione del comitato ordine e sicurezza pubblica.

A proposito di sicurezza - continua Oreti - altro argomento che abbiamo proposto ed è stato accettato dal Sindaco è relativo al tema migranti, nel merito, verrà rappresentata  in prefettura  la necessità, ormai improcrastinabile, di ridurre sostanzialmente i migranti presenti a Gorizia intensificando, tra l’altro, in maniera importante i controlli al confine per evitare il ritorno dei profughi respinti da altri Paesi UE o provenienti dalla rotta balcanica.

 

ORETI-DEVETAG-TURCO: APPREZZIAMO L’AUTONOMIA DELLA FONDAZIONE CARIGO ED E’ PROPRIO PER QUESTO CHE SIAMO INTERVENUTI NEL MERITO. A MORETTI CONSIGLIAMO DI PENSARE AL NAUFRAGIO DEL PD E ALLA RIFORMA SANITARIA INVECE DI INTERVENIRE IN MANIERA STRUMENTALE

Ringraziamo il presidente della fondazione Carigo, Chiozza, per essere intervenuto nel merito delle prossime candidature e nomine che tra 5 mesi avranno luogo per la composizione del consiglio di amministrazione dell'ultimo baluardo di autonomia che può esprimere la città, anzi, cogliamo l’occasione per ringraziarlo pubblicamente per il lavoro svolto a favore della comunità. A lui riconosciamo di essere stato uno dei pochi, insieme al sindaco Romoli, a difendere alcune istituzioni goriziane (vedi i musei provinciali).

Questo il pensiero di Fabrizio Oreti, Antonio Devetag e Celestino Turco, esponenti di Autonomia Responsabile FVG a Gorizia.

Ci fa piacere che Chiozza ha espresso nero su bianco l'indipendenza della struttura e su questo non abbiamo dubbi e siamo assolutamente tutti d'accordo, ma la nostra preoccupazione è un'altra, non riguarda il presente ma il FUTURO.

Come giustamente ha sottolineato lui stesso, ma lo avevamo già fatto noi, le nomine del CDA saranno effettuate dal consiglio di indirizzo che comunque è composto anche da nomine di comune, provincia e regione che inevitabilmente sono da considerare anche di espressione politica ed è proprio per questo che ci siamo permessi di entrare nel dibattito e avanzare delle importanti riflessioni.

Le nomine della società civile all'intero del consiglio di indirizzo sono altrettanto fondamentali ma comunque convivono con quelle delle istituzioni ed è per questo che abbiamo lanciato un ballon d'essè sulla la questione, vale a dire, se è il caso o meno di attendere le prossime elezioni comunali per il cambio del consiglio di amministrazione della fondazione.

A differenza del passato, la provincia di Gorizia non esiste più e al suo posto sono nate due istituzioni di cui non si ha ancora chiarezza normativa che sono le Uti di Gorizia e Monfalcone.

La scelta del prossimo CDA, come è giusto che sia, dovrà avvenire su curricula, non a caso abbiamo sollevato l’argomento perché la nostra speranza è che giungeranno tante candidature per avere un ampio spettro di scelta.

Al capogruppo Pd Moretti intervenuto nella vicenda con il suo solito modo strumentale di affrontare tematiche così delicate consiglio vivamente - termina Oreti - dopo la disfatta di Ronchi e Monfalcone, di pensare a ricostruire il suo partito, il Pd, ormai lontano e assente dalle reali esigenze della comunità, penso che i cittadini della provincia che rappresenta in consiglio regionale gli abbiamo dato un messaggio ben chiaro. Se proprio vuole intervenire su Gorizia ci aggiorni sulla disastrosa riforma sanitaria che sta penalizzando Gorizia quanto Monfalcone.

 

ORETI: MONFALCONE RESPONSABILMENTE CON I FATTI HA RAGGIUNTO UN LUSINGHIERO 7,18% LA SPERANZA E’ CHE LA COMPAGINE POLITICA OTTENGA IL GIUSTO RICONOSCIMENTO IN GIUNTA

Ora che il centro destra è entrato nella storia politica di Monfalcone, spetta il compito più difficile: GOVERNARE.

Conoscendo Anna Cisint e la coalizione con cui abbiamo vinto le elezioni, il quadro che si delinea è certamente positivo visto che la concretezza e la competenza fa parte del nostro DNA.

Grazie ai cittadini la sinistra ha preso atto dello “Tsunami” politico che l’ha rasa al suolo.

Questo il pensiero di Fabrizio Oreti, segretario provinciale di Autonomia Responsabile FVG, il movimento politico regionale che fa capo a Renzo Tondo che, con i propri iscritti, ha appoggiato la lista civica Monfalcone Responsabilmente con i Fatti.

Le congratulazioni che mi sento di esprimere sono per Anna Cisint e per la passione con cui ha condotto ogni fase della campagna elettorale ma, come segretario provinciale di Autonomia Responsabile FVG, il ringraziamento più grande lo rivolgo a tutti i candidati ed in particolare a quelli di Monfalcone Responsabilmente con i Fatti che hanno raggiunto un lusinghiero 7,18% ed hanno creduto, con entusiasmo e voglia di fare, alla realizzazione di questo successo.

Se pensiamo che Forza Italia, partito presente da anni nella città dei cantieri, ha ottenuto il 7,56% possiamo ritenerci più che soddisfatti della compagine civica che abbiamo appoggiato.

Per tutte queste considerazioni, lo affermo con estrema serenità - evidenzia Oreti - non vedrei nulla di male inserire in giunta un eletto di Responsabilmente con i fatti. Nel frattempo - termina Oreti – apprezzo molto la serenità che sta regnando tra le varie forze di centro destra che sono più che mai vicine ed unite ad Anna.

 

ORETI: IL WI-FI COMUNALE NON VA SPENTO ANCHE SE I MIGRANTI LO UTILIZZANO PER FARE VIDEOCHIAMATE OCCUPANDO TANTA BANDA A DISCAPITO DEI CITTADINI

Con il Sindaco Romoli ne abbiamo discusso più volte e siamo sempre stati in sintonia nel condividere che il Wi-Fi pubblico che fornisce gratuitamente l'amministrazione comunale debba rimanere attivo a favore della comunità. Sono completamente d'accordo e appoggio la richiesta che ha effettuato Romoli al Prefetto per installare Wi-Fi privati nelle aree dove sono ospitati i migranti, il tutto a spese e gestione dalle cooperative che si occupano di profughi.

A dirlo è Fabrizio Oreti delegato del Sindaco alla gestione del servizio internet gratuito senza fili.

Ci sono due motivi per cui sono soddisfatto che si sia sollevata la problematica legata al consumo eccessivo del Wi-Fi pubblico comunale gugliemo da parte dei troppi migranti presenti in città.

Il primo motivo - evidenzia Oreti - perché dimostra che il Wi-Fi pubblico Guglielmo funziona considerato poi che tanti migranti lo utilizzano per fare addirittura video chiamate, uno strumento che consuma molta banda. Per curiosità, ho chiesto personalmente ai migranti se riuscivano a farle e mi hanno confermato che il servizio funziona molto bene.

Questo dato è la prova provata che il Wi-Fi comunale funziona.

In attesa che la prefettura si attivi per dotare di connessioni internet private le strutture di accoglienza, per tamponare la situazione - sottolinea Oreti - per il Wi-FI comunale è previsto un tetto massimo giornaliero di connessione, vale a dire, 500 mb al giorno, un dato che consente comunque ai cittadini di poter utilizzare la rete tranquillamente e  per evitare che i migranti utilizzino tutto il giorno il Wi-Fi occupando la rete a discapito degli altri.

Il secondo dato positivo - continua Oreti - è che dal mese di ottobre abbiamo raggiunto circa 1000 connessioni al giorno e considerato che i migranti in città sono circa 290 vuol dire che internet è comunque utilizzato dai cittadini e dagli studenti universitari anche grazie alle migliorie appena effettuate con cui abbiamo portato la rete a 20 mega e tolto la password di accesso, necessaria solo la prima volta che ci si registra.

Sono il primo a dire che è inaccettabile il degrado che sta prendendo piede nel centro città nelle vie dove è presente Il Wi-Fi comunale, ma nonostante questo - stigmatizza Oreti - va mantenuto tale perché Gorizia deve restare una città a misura di cittadino e non di migrante, anche perché altrimenti dovremo togliere le panchine e altri servizi che sono ad utilizzo collettivo che in questo momento sono invece utilizzati in maniera pressante dai migranti presenti in città. Alleggeriamo Gorizia dai troppi profughi presenti - Termina Oreti - questa è la soluzione, ma non togliamoci i servizi a favore della comunità.

 

TONDO-ORETI: IL CASO PEDIATRIA DI GORIZIA APPRODA IN CONSIGLIO REGIONALE CON UNA MOZIONE.

Autonomia Responsabile FVG passa al contrattacco dopo che la vicenda pediatria ha sollevato il malcontento delle mamme e della politica goriziana.

Dopo che la giunta regionale ha fornito la propria disponibilità per riaprire a Latisana (circa 13 mila abitanti) il pronto soccorso pediatrico sulle 24 ore e 7 giorni su 7, Gorizia (circa 34.844 abitanti) torna alla carica  considerato che lo richiede da due anni senza essere mai stata presa in considerazione.

Ad annunciare la carica è Renzo Tondo, leader di Autonomia Responsabile FVG affiancato da Fabrizio Oreti, segretario provinciale del momento politico regionale.

La riforma sanitaria regionale tanto sponsorizzata dalla governatrice Serracchiani continua a dimostrare tutte le sue lacune e allora per cercare di correre ai ripari stanno tentando di salvaguardare alcuni territori rispetto ad altri.

Gorizia, per l’ennesima volta, si sente presa per il naso - Tuona Oreti - considerata poi la risposta dell’assessore alla sanità Telesca che ha affermato di non poter riaprire pediatria sulle 24 ore per carenza di pediatri. Questa risposta non può essere ne plausibile ne accettabile considerato che stiamo parlando della stessa azienda sanitaria, la numero 2, pertanto, se i pediatri ci sono si mettono a disposizione di tutte le aziende e non soltanto a favore di una.

Per tutte queste valutazioni - evidenzia Tondo - mi sono confrontato con il nostro segretario provinciale Oreti che ci ha aggirato sull'ennesima scelta infelice della giunta regionale che ancora una volta sta cercando di tutelare un comune di sinistra (Latisana) a dispetto di uno di centro destra (Gorizia).

Ad oggi - continua Tondo - il servizio pediatria nel capoluogo isontino è attivo solo fino alle 18 dal lunedì al venerdì, mentre nei week end il servizio è addirittura sospeso. E’ paradossale che non è presente nemmeno una ambulanza dedicata ai bambini che potrebbe trasportarli presso le aziende più vicine, pertanto, in pratica, i familiari sono costretti con i mezzi propri a trasportare i piccoli presso gli ospedali di Monfalcone o Palmanova. Una situazione irragionevole se si pensa che non tutti i nuclei familiari al momento del bisogno possono disporre di autovettura per trasportare in proprio il piccolo paziente. A tale riguardo c’è da considerare che in reale emergenza pediatrica si costringono i nuclei familiari a dover spostarsi con le proprie auto verso Monfalcone o Palmanova, pertanto, per oltre 30 minuti di macchina, tempo che in situazione di emergenza diventa troppo prolungato per lo più con l’autovettura propria e la poca lucidità che ne deriva.

La questione ha provocato una sommossa non solo politica nel capoluogo Isontino - sottolinea Tondo - visto che tante famiglie si sono sentite abbandonate dalla regione. Questi motivi mi hanno portato a presentare una mozione in consiglio regionale per chiedere alla giunta di garantire il pronto soccorso pediatrico a Gorizia 7 giorni su 7 e sulle 24 ore.

La salute - termina Tondo - non deve avere preferenze partitiche e va garantita equità di trattamento a tutti i territori regionali perché il diritto di salute, soprattutto per le fasce deboli, deve essere una priorità della politica.

 

ORETI: A MONFALCONE LA RISPOSTA DEI CITTADINI E’ STATA UNO TSUNAMI POLITICO CHE HA RASO AL SUOLO IL PD E DATO FIDUCIA AD UN CENTO DESTRA VICINO ALLE REALI ESIGENZE DELLA COMUNITA’

A Monfalcone il centro destra è entrato nella storia politica della città. Qualcuno afferma che il vento della politica in regione stia cambiando, io più che di vento parlerei di “Tsunami” considerato che la sinistra nel 2016 è stata rasa al suolo ed ha perso tutte le sue roccaforti, oltre che Trieste e Pordenone.

Questo il pensiero a caldo di Fabrizio Oreti, segretario provinciale di Autonomia Responsabile FVG, il movimento politico regionale che fa capo a Renzo Tondo che, con i propri iscritti, ha appoggiato la lista civica Monfalcone Responsabilmente con i Fatti.

Con piacere mi piace sottolineare che i cittadini non dimenticano e danno fiducia a chi porta avanti le reali esigenze della comunità come nel caso della campagna elettorale di tutto il centro destra.

Le congratulazioni che mi sento di esprimere sono per Anna Cisint e per la passione con cui ha condotto ogni fase della campagna elettorale ma, come segretario provinciale di Autonomia Responsabile FVG, il ringraziamento più grande lo rivolgo a tutti i candidati ed in particolare a quelli di Monfalcone Responsabilmente con i Fatti che hanno raggiunto un lusinghero 7,18% ed hanno creduto, con entusiasmo e voglia di fare, alla realizzazione di questo successo.

Ora - termina Oreti - si governa e l'impegno più grande è legato al risollevamento della città affossata da troppo tempo dalle vecchie ideologie della sinistra.

 

ORETI: CASO PEDIATRIA. VERGOGNOSA LA DISPARITA’ DI TRATTAMENTO TRA LATISANA E GORIZIA

È assolutamente vergognosa la disparità di trattamento tra Latisana e Gorizia. Ennesima scelta fallimentare messa in campo dalla giunta regionale a guida Telesca e Serracchiani in merito al servizio pediatria.

La giunta regionale ha appena deciso che a Latisana si riapre la pediatria ed il servizio sarà garantito sette giorni su sette e 24 ore al giorno. Il tutto alla faccia di Gorizia che lo chiede da 2 anni sempre con risposte negative.

Guarda caso una scelta fatta in una città molto più piccola del capoluogo Isontino ma dove il Sindaco è del PD.

E a Gorizia? Beh a Gorizia no! È una città di centro destra e deve soffrire.

Questo l'affondo di Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Nonostante le vane promesse della Presidente Serracchiani, a Gorizia il servizio pediatria chiude a tutt'oggi alle ore 18 e nei festivi il sevizio è Taboo.

Pertanto, gli oltre 4092 bambini della città  (senza contare tutti i bimbi delle aree limitrofi) in età pediatrica sono di serie B rispetto a quelli di Latisana.

Alla luce di quest'ultima imbarazzante scelta, come consigliere comunale di maggioranza, il mio invito va al Sindaco Romoli, gli rivolgo un appello pubblico per convocare con urgenza (così come aveva promesso in agosto) un consiglio comunale ad hoc sui numerosi tagli alla sanità, perché - termina Oreti - questo ennesimo schiaffo rivolto al diritto di salute dei cittadini non può e non deve rimanere tale.

 

 

ORETI-MANZAN (AR): AL NEO ASSESSORE MARTA BONESSI IL GIUSTO RICONOSCIMENTO PER QUANTO DI BUONO PUO' FARE A FAVORE DELLA COMUNITA' RONCHESE.

Con la vittoria del neo Sindaco, Livio Vecchiet, non nascondiamo una doppia soddisfazione.

La prima è sotto gli occhi di tutti, vale a dire, che l'arroganza politica del Pd non paga ed ha stancato i cittadini ronchesi.

La seconda soddisfazione è per la neo nomina dell'assessore Marta Bonessi, espressione e anima del nostro movimento politico regionale.

Questo il pensiero di Fabrizio Oreti e Giulia Manzan, rispettivamente coordinatore provinciale e regionale di Autonomia Responsabile FVG, il movimento che fa capo a Renzo Tondo strutturato con cinque consiglieri in consiglio regionale.

Per una compagine giovane e snella come la nostra - evidenzia Manzan - è un bel traguardo esprimere in giunta a Ronchi il nostro primo assessore nominato nella provincia di Gorizia, a testimonianza che il nostro gruppo sta crescendo seguendo il canale della concretezza e della competenza.

Ho apprezzato particolarmente - evidenzia Oreti - che tutta la lista Amici per Ronchi, espressione del centro destra, ha supportato in maniera unanime la candidatura della nostra rappresentante nell'esecutivo della città, un merito che può solo che far piacere a tutto il nostro movimento, ma soprattutto dimostra le ottime credenziali di Bonessi.

Oltre a Marta Bonessi però, c'è un'altra figura che ha avuto il merito di tenere le fila e smussare gli angoli per mettere assieme la lista civica Amici Per Ronchi. Nello specifico ci riferiamo a Carlo Muset, il nostro rappresentante sul territorio a cui diamo il merito di aver portato avanti un lavoro oscuro quanto importante per creare i presupposti che ci hanno portato ad un traguardo storico a Ronchi.

Ora - terminano Oreti e Manzan - non resta che governare per rappresentare nel migliore dei modi le esigenze della comunità, il nostro augurio e la nostra disponibilità vanno in tal senso.

 

ORETI: ANNA CISINT E’ IL SINDACO CHE HA SCELTO MONFALCONE AL PRIMO TURNO. MERITO DEL SUO IMPEGNO QUOTIDIANO A FAVORE DELLE REALI ESIGENZE DELLA COMUNITA’. IL PROSSIMO 6 NOVEMBRE VOTIAMOLA AL BALLOTTAGGIO. APRIAMO LE FINESTRE E FACCIAMO CAMBIARE L’ARIA.

La coerenza politica a lungo termine paga sempre. Soprattutto quando questa coerenza va di pari passo con l'impegno quotidiano per rappresentare e risolvere le reali esigenze della comunità.

Questo è il sunto del grande exploit di Anna Cisint.

La coalizione di centro destra ha fatto un ottimo lavoro di squadra che è andato ad avvalorare l'impegno della nostra candidata sindaco.

Questo il punto di situazione di Fabrizio Oreti, coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG, il movimento politico che fa capo a Renzo Tondo, che nella tornata elettorale ha espresso i propri iscritti nella lista civica Monfalcone Responsabilmente con i fatti.

A mente fredda, dopo la soddisfazione degli esiti elettorali - stigmatizza Oreti - si può benissimo affermare che il momento è storico, la sinistra perde campo ovunque, anche nei suoi territori storici, un chiaro e lampante Sollecito di sfratto al PD e alla Serracchiani.

Un plauso lo giro a tutti i componenti della lista civica Responsabilmente con i fatti che ha raggiunto un lusinghiero 7,18%.

Ora viene il momento più difficile, riportare gli elettori ai seggi per confermare Anna e per dimostrare che il cambiamento è possibile.

Non penso ci sia bisogno di apparentamenti - afferma Oreti - perché i cittadini che hanno votato per i 5 stelle e per la lista di Kulier sanno benissimo che l'unica candidata che può ribaltare  la città è la Cisint.

Una missione fattibile - continua Oreti - Non bisogna certo rilassarsi o dare il risultato finale per scontato, certo però i cittadini hanno espresso chiaramente chi vogliono come primo cittadino nella città dei cantieri.

Per il prossimo 6 novembre - termina Oreti – chiediamo alla comunità monfalconese l'ultimo sforzo al ballottaggio per andare al governo della città e rifondare una città affossata e penalizzata dalla sinistra e dal Pd.

ORETI: NELLA FUSIONE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI GORIZIA E TRIESTE SI METTA NERO SU BIANCO L’USO ESCLUSIVO DEL FONDO GORIZIA A FAVORE DEL TERRITORIO ISONTINO

Dopo 166 anni, la camera di commercio di Gorizia non esiste più. In città si è aperto il dibattito: per alcuni si è fusa con quella di Trieste, per altri è stata assorbita dal capoluogo regionale.

Per i prossimi 5 anni la presidenza dell'ente spetterà a Trieste visto che è appena stato nominato Paoletti come presidente, nello stesso tempo, a Trieste spetterà anche la maggioranza numerica del consiglio. 

Questo il commento a caldo di Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Non sono entusiasta di questa fusione, per quanto mi riguarda troppo affrettata, visto che è figlia di un centralismo nazionale renziano che non ha mai avuto ostacoli nella nostra regione a statuto speciale governata dalla sua Vice Serracchiani.

Non è a caso - stigmatizza Oreti - che Udine e Pordenone ancora non hanno ancora ratificato nessuna fusione.

Ci sono enti e istituzioni in cui è giusto e corretto accorpare/ridimensionare - continua Oreti - per altri invece non è proprio così ma, purtroppo, le "mode" e le tendenze esistono anche in politica, facendo passare tutto sotto la parola risparmio e ottimizzazione che in molti casi non c'è.

Ora che la fusione ha avuto atto, così come avevo sottolineato tempo fa, c'è bisogno di una garanzia ben esplicita e definita (nero su bianco) sul fondo gorizia, un fondo che negli anni - termina Oreti - ha elargito 270 milioni di euro alle aziende del territorio che deve continuare ad essere di USO ESCLUSIVO di Gorizia e provincia.

 

ORETI-TURCO: LE PROBLEMATICHE SCOLASTICHE NON TENDONO A DIMINUIRE. A BREVE CONVOCHEREMO LE COMMISSIONI POLITICHE SOCIALI E ISTRUZIONE PER INTERVENIRE SULLE CARENZE CHE SI RIPERCUOTONO SUGLI STUDENTI

Con pacato allarmismo abbiamo preso atto delle dichiarazioni dei rappresentati sindacali Flc-Cgl e della UIL-scuola in merito alla mancanza di personale nelle scuole della nostra città.

Questo il commento di Fabrizio Oreti e Celestino Turco, rispettivamente presidenti della commissione comunale istruzione e politiche familiari.

Il record negativo per il nostro territorio è rappresentato dalla presenza di 11 reggenze su 25 istituti scolastici. 

Purtroppo - afferma Turco - questi dati negativi si ripercuotono anche a livello locale e sulle famiglie che di conseguenza contattano i rappresentati comunali per chiedere soluzioni ai problemi.

In particolare, sottolineiamo che l'istruzione e la sanità rappresentano due punti essenziali che ogni comunità ha il diritto di vedere rispettati.

Sicuramente - stigmatizza Oreti - la mancanza del personale docente ed in particolare dirigente nelle scuole goriziane è diventata una vicenda non più derogabile.

Tutto ciò, inevitabilmente, va ad incidere sulla qualità del percorso formativo degli studenti che vedono lesi assieme alle famiglie i propri diritti legati ad una corretta istruzione.

In questo quadro, considerato che a breve gli istituti superiori dovranno essere gestiti dall'amministrazione comunale è nostra intenzione convocare in maniera congiunta entrambi le commissioni di cui siamo presidenti assieme alle figure istituzionali e tecniche per fare un punto di situazione sulle carenze che da troppo tempo non trovano risposte e soluzioni al fine di trovare valide risposte e spunti da portare avanti sia a livello comunale che regionale.

Le problematiche presenti oggi si riflettono in particolare sulle fasce deboli, studenti diversamente abili.

In questo contesto - terminano Oreti e Turco - è nostra intenzione invitare in commissione i vertici dell'ufficio scolastico provinciale per fare un quadro sulla situazione e sulle criticità attuali, con l'auspicio di poter permettere agli studenti goriziani un sereno e proficuo anno scolastico.

 

ORETI: ANNA CISINT E’ IL SINDACO CHE VUOLE LA CITTA’. MERITO DEL SUO IMPEGNO QUOTIDIANO A FAVORE DELLE REALI ESIGENZE DELLA COMUNITA’ DI MONFALCONE

La coerenza politica a lungo termine paga sempre. Soprattutto quando questa coerenza va di pari passo con l'impegno quotidiano per rappresentare e risolvere le reali esigenze della comunità.

Questo è il sunto del grande exploit di Anna Cisint.

La coalizione di centro destra ha fatto un ottimo lavoro di squadra che è andato ad avvalorare l'impegno della nostra candidata sindaco.

Questo il punto di situazione di Fabrizio Oreti, coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG, il movimento politico che fa capo a Renzo Tondo e che nella tornata elettorale ha espresso i propri iscritti nella lista civica Monfalcone Responsabilmente con i fatti.

A mente fredda, dopo la soddisfazione degli esiti elettorali - stigmatizza Oreti - si può benissimo affermare che il momento è storico, la sinistra perde campo ovunque, anche nei suoi territori storici, un chiaro e lampante Sollecito di sfratto al PD e alla Serracchiani.

Un plauso lo giro a tutti i componenti della lista civica Responsabilmente con i fatti che ha raggiunto un lusinghiero 7,18%.

Ora viene il momento più difficile, riportare gli elettori ai seggi per confermare Anna e per dimostrare che il cambiamento è possibile.

Non penso ci sia bisogno di apparentamenti - afferma Oreti - perché i cittadini che hanno votato per i 5 stelle e per la lista di Kulier sanno benissimo che l'unica candidata che può ribaltare  la città è la Cisint.

Una missione fattibile - continua Oreti - Non bisogna certo rilassarsi o dare il risultato finale per scontato, certo però i cittadini hanno espresso chiaramente chi vogliono come primo cittadino nella città dei cantieri.

Per il prossimo 6 novembre - termina Oreti - gli chiediamo l'ultimo sforzo al ballottaggio per andare al governo della città e rifondare una città affossata e penalizzata dalla sinistra e dal Pd.

 

ORETI: SULLA VICENDA AEROPORTO SI RIUNISCA LA COMMISSIONE COMUNALE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE.

Nonostante a metà settembre è stato siglato a Roma il passaggio di consegne ventennali tra l’Enac e la società consortile, la vicenda aeroporto continua a tenere banco.

Il passaggio di consegne è stato un momento storico e importante visto che la città lo attendeva da circa 70 anni. Purtroppo, nonostante la ratifica ufficiale, all’Enac è spettato l’ultimo sopralluogo prima del “chiavi in mano”. Sembrava un sopralluogo di routine e invece ancora una volta c’è un rallentamento nell’iter di assegnazione.

Questo il commento di Fabrizio Oreti capogruppo in consiglio comunale della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

In ballo non c’è solo il rilancio di un’area vitale per la città, utile per far ripartire il settore industriale e manifatturiero. Sul piatto della bilancia ci sono anche i 250 posti di lavoro che potrebbe offrire la società Pipistrel.

Come è apparso dagli organi di informazione l’apprensione è palpabile anche per il fondatore e amministratore delegato della Pipistrel, Ivo Boscarol, che resta preoccupato dalla burocrazia italiana per il futuro dello stabilimento che la sua azienda ha creato a Gorizia.

L’argomento è sensibile - stigmatizza Oreti - anche perché se non dovesse decollare il progetto Pipistrel, difficilmente altri imprenditori investiranno in quell’area.

E’ compito della politica fare chiarezza nei confronti di tutte le figure coinvolte nella vicenda ma anche nei confronti dei cittadini che attendono da anni la possibilità di vedere qualche posto di lavoro in più in città.

L’ente consortile per il 51% delle quote dipende dall’amministrazione comunale per questo, assieme al collega Celestino Turco, abbiamo richiesto al Sindaco Romoli la necessità di convocare, con urgenza, la commissione comunale partecipazioni societarie, aperta a tutti i consiglieri comunali, per essere messi a conoscenza dell’intera vicenda, considerato tra l’altro che i consiglieri sono a digiuno di informazioni da mesi e soprattutto - termina Oreti - per evitare strumentalizzazioni politiche sulla vicenda visto che l’amministrazione comunale le sta provando tutte per portare a casa lo storico risultato.

 

ORETI: IL NOSTRO PROGRAMMA ELETTORALE STA PRENDENDO FORMA. IL QUESTIONARIO ANONIMO SUL GRADIMENTO DELLA CITTA’ HA RISCOSSO UN OTTIMO RISCONTRO. OLTRE 150 MODULI COMPILATI NELLA PRIMA GIORNATA INFORMATIVA. PORTEREMO AVANTI L’INIZIATIVA FINO A FINE NOVEMBRE.

Ci fa piacere che il gazebo allestito nei giorni scorsi abbia riscosso curiosità.

I cittadini hanno accolto in maniera positiva i questionari anonimi che abbiamo proposto in merito al gradimento della città. Abbiamo iniziato domenica scorsa con un gazebo proponendo ai cittadini 11 domande che riguardano la percezione della città ed i servizi al cittadino.

Questa buona partenza testimonia che, nonostante la disaffezione alla politica, ai cittadini continua a far piacere poter dare il proprio contributo sul presente e futuro della città.

Questo il punto di situazione di Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Il tam-tam informativo che nei giorni precedenti abbiamo lanciato ad amici, cittadini e simpatizzanti ha avuto sviluppi molto positivi considerato che alle 12.30 avevamo già terminato i primi 150 questionari.

Il nostro scopo - evidenzia Oreti - è interpellare i cittadini per chieder loro cosa pensano della città sia negli aspetti positivi che negativi, il tutto per dare un'anima rappresentativa al nostro programma elettorale che abbiamo in buona parte già scritto che potrà essere utile per il nostro gruppo e per il centro destra.

Abbiamo preso atto che l’iniziativa è piaciuta considerato che ci sono pervenute diverse richieste su dove e come possono riempire il questionario. Per questi motivi - termina Oreti - porteremo avanti altre iniziative in cui chiedere il contributo dei cittadini, nel frattempo forniamo l’email a cui è possibile rivolgersi per tutti coloro che sono interessati a compilare il questionario:

autonomiaresponsabilegorizia@gmail.com

 

ORETI: IL NOSTRO PROGRAMMA ELETTORALE STA PRENDENDO FORMA. PRIMA PERO’ CHIEDIAMO DEI FEEDBACK ALLA COMUNITA’. PER QUESTO PARTIAMO CON I NOSTRI GAZEBO PER PROPORRE AI CITTADINI UN QUESTIONARIO ANONIMO SUL GRADIMENTO DELLA CITTA’.

Così come abbiamo fatto quotidianamente negli ultimi quattro anni e mezzo, abbiamo la voglia di continuare un percorso condiviso con la città e soprattutto con i cittadini.

Questo è il motivo trainante dei gazebo che stiamo per allestire in centro. Da qui ai prossimi mesi, daremo vita ad una serie di iniziative tra cui anche dei banchetti  che ci vedranno coinvolti nei week end.

Questo l’annuncio di Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale della lista civica “Per Gorizia” e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

La prima attività in calendario è prevista per domenica 16 ottobre a partire dalle ore 9.45 in corso verdi (sotto i portici della cassa di risparmio).

Saremo presenti con un nostro gazebo e presenteremo un questionario anonimo composto da 11 domande a risposta chiusa e aperta che riguardano a 360 gradi la Gorizia di oggi ma anche quella di domani.

Il nostro scopo - evidenzia Oreti - è interpellare i cittadini per chieder loro cosa pensano della città sia negli aspetti positivi che negativi, il tutto per dare un'anima rappresentativa al nostro programma elettorale che abbiamo in buona parte già scritto che potrà essere utile per il nostro gruppo e per il centro destra. Nel nostro punto informativo di domenica ci sarà spazio anche per informare e confrontarsi sul referendum alla riforma costituzionale del prossimo 4 dicembre per spiegare la nostra posizione improntata sul NO all’ennesima presa per il naso del governo non eletto a guida Renzi.

Tornando al questionario - continua Oreti - abbiamo preso spunto dall'ottima campagna elettorale che ha portato avanti a Romans Stefano Careddu assieme al suo giovane e competitivo gruppo. Visto che la mossa è stata molto apprezzata dai cittadini la proponiamo anche nel capoluogo isontino.

Tra poco meno di 7 mesi, Gorizia avrà un nuovo sindaco e, per come vediamo noi la politica, è corretto che i cittadini conoscano per tempo intenti, programmi, progetti, nomi che hanno intenzione di voler amministrare il bene pubblico. Nonostante i tanti e utili strumenti tecnologici - termina Oreti - l'elemento migliore per confrontarsi con i cittadini resta il porta a porta e tornare nella strada per paragonarsi e proporre come vediamo il futuro della nostra città.

 

ORETI: LA VISITA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA IL GIUSTO RICONOSCIMENTO PER GORIZIA NEL CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA. SI SFRUTTI IL MOMENTO PER CHIEDERE DI POTER CELEBRARE I MATRIMONI IN PIAZZA TRANSALPINA.

La notizia della visita del Presidente della Repubblica Mattarella ha un duplice valore. Il primo quello di avere la massima carica dello Stato presente nella nostra comunità per testimoniare la vicinanza italiana ad una città come Gorizia, medaglia d’oro al valor militare, che nel primo conflitto mondiale in termini di sacrifici ha dato molto. Il secondo valore è che il Presidente Sergio Mattarella si è dimostrato un uomo di parola visto che aveva promesso al Sindaco Romoli di visitare la città e così effettivamente sarà.

Questo il pensiero di Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Il 26 ottobre sarà sicuramente un giorno di festa solenne per tantissime motivazioni, per questo oltre che a dare il giusto e dovuto spazio storico-istituzionale alla visita si potrebbe anche tentare di rappresentargli quelle che sono alcune questioni che hanno uno stretto legame con le istituzioni romane.

Considerato che il Presidente Mattarella è già stato in città ed ha avuto modo di conoscerla, apprezzando tra l’altro la specificità di Piazza Transalpina - evidenzia Oreti - si potrebbe chiedere (e sarà cura del Sindaco doverlo fare, nel merito sarà mia premura girargli tale richiesta) di sensibilizzare l’iter che vede il benestare del Ministero dell’Interno per celebrare i matrimoni nella piazza che rappresenta la Berlino di casa nostra.

Su questa iniziativa mi ero già espresso la scorsa estate - continua Oreti - e continuo a sensibilizzare l’argomento perché è un primo passo importante per tornare a vivere una piazza di cui la città non può fare a meno e così, oltre a dare merito al collega Bianchini che negli anni ha portato avanti l’importanza di celebrare i matrimoni a cavallo dell’Europa, preme continuare a sensibilizzare la vicenda per arrivare ad ottenere il risultato.

Più volte in questi mesi ha tenuto banco l’importanza di iniziare ad unire maggiormente i contatti e le iniziative tra Gorizia e Nova Gorica, due città simbolo della guerra fredda. Per evitare che le parole restino parole per altri 20 anni, è il tempo di iniziare a celebrare i matrimoni sul confine, sarebbe un modo semplice - termina Oreti - per iniziare da piccoli passi per poi allungarsi su passi ben più importanti che il Gect (gruppo europeo di cooperazione territoriale) ha avuto il merito di iniziare.

 

ORETI: GIUSTO E CORRETTO DESTINARE GLI ALLOGGI SPRAR PRESENTI A GORIZIA PER SOS ROSA, PER DONNE E BAMBINI.

Gorizia, giustamente, ha detto NO al numero attuale di rifugiati ospitati negli appartamenti goriziani. Bisogna dire basta ai falsi moralismi legati al sistema immigrazione. Visti i numeri ingestibili di migranti presenti dal 2014 in città, da sempre trovo corretto stringere le presenze dei migranti nel capoluogo isontino. Per questo appoggio in pieno l’iniziativa dell’amministrazione comunale che si è espressa contro la provincia per NON subentrare al progetto Argo che finora ha fornito alloggio (in appartamenti sprar) a 37 richiedenti asilo. E’ il tempo di invertire la tendenza e Condivido lo STOP ai richiedenti asilo che usufruiscono di gli alloggi sprar.

Questo l'affondo di Fabrizio, capogruppo in consiglio comunale per la lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Com’è giusto che sia, come amministrazione comunale, continueremo a fornire la disponibilità di alloggi alle 11 donne con a seguito bambini a cui è doveroso e corretto fornire rifugio ma per gli altri 26 richiedenti asilo di sesso maschile (che sono oltre il 98% degli ospiti in città) che godevano degli alloggi è altrettanto corretto che, da gennaio prossimo, sia il ministero degli interni a indirizzarli altrove.

Altro elemento che sposo pienamente - evidenzia Oreti - è che l’appartamento del comune che oggi ospita alcuni profughi, a seguito di questa decisione verrà liberato e messo a disposizione di SOS ROSA, un’associazione preziosa per la città e per i cittadini che fornisce un ottimo servizio di supporto a favore del mondo femminile.

Dal 2014 - stigmatizza Oreti - a Gorizia sono sempre giunti migranti uomini, giovani, per lo più afghani e pakistani e questo non ha certo aiutato la popolazione nella percezione dell’accoglienza.

Come ho spesso ripetuto se in città fin dall’inizio fossero giunte donne e bambini che realmente scappavano dalla guerra, sicuramente ora staremmo a parlare di un’altra storia e sarei stato tra i primi a proporre centri assistenza per supportarli, ma - continua Oreti - visto che così non è stato e siamo costretti ad ospitare migranti che, come ha a suo tempo affermato l’ex prefetto di Gorizia Zappalorto, non provengono dalla guerra ma da altri paesi UE che li hanno respinti, questo modo di accogliere va bloccato.

Ora che il comune ha esternato la propria linea politica - termina Oreti - la decisione finale spetterà non alla provincia (come l’ente intermedio cerca di far credere) bensì al ministero dell’interno e mi aspetto una risposta di buon senso e di reale equa distribuzione dei migranti.

 

ORETI-DEVETAG: GIUSTO CREARE UN POLO DI SVILUPPO INDUSTRIALE E ARTIGIANALE A GORIZIA. SFRUTTIAMO ANCHE IL GECT PER POTERLO FARE. LE PAURE DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA GHERGHETTA SONO SOLO PERLA SUA CAMPAGNA ELETTORALE A MONFALCONE.

Gorizia in maniera seria, corretta e responsabile risponde “no” alla fusione tra Gorizia e Monfalcone in merito al consorzio di sviluppo industriale e artigianale (CSI).

Su questa fusione è stata da sempre Monfalcone a snobbare Gorizia, pensiamo che chi è colpevole dei propri mali pianga se stesso.

Questo l'affondo di Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale per la Lista Civica "Per Gorizia" e Antonio Devetag, coordinatore comunale di Autonomia Responsabile FVG.

Ancora una volta - stigmatizza Oreti - mi lascia perplesso il comportamento del presidente della provincia Gherghetta che ancora non sazio dell'aver scippato a Gorizia parte della proprietà dei musei vuole ora terminare il suo mandato con un altro regalo per la sua città di origine. 

Più che il presidente della provincia - continua Oreti - ormai Gherghetta sembra il presidente di Monfalcone, forse perché è in piena campagna elettorale con la sua pseudo lista civica nella città dei cantieri?

"Ha fatto bene il sindaco Romoli a sciogliere “d’imperio” questo nodo - sottolinea Devetag - che avrebbe consegnato un altra fetta della sua sovranità a mani esterne, a Monfalcone che sta precipitando nell’orbita triestina, grazie anche alla sudditanza della sindaca Altran ai voleri della Governatrice Serracchiani".

Crediamo soprattutto sia giunto il momento di gettare il cuore oltre l’ostacolo e ipotizzare (perché no tramite gli strumenti del Gect?) una sinergia forte con il comparto industriale della vicina Slovenia, Nova Gorica in primis. Gorizia deve sfruttare le sue caratteristiche internazionali che la potrebbero svincolare dall'abbraccio mortale delle lobbies udinesi e triestine.

"La strategia che come amministrazione comunale si vuole mettere in campo - evidenzia Oreti - è di un reale e fattibile rilancio del consorzio industriale anche a seguito della tanto attesa concessione ventennale che L'Enac ha finalmente accolto all'ente consortile (per il 51% controllata dal comune)".

Come è apparso dagli organi di informazione - afferma Oreti - Il percorso che sta intraprendendo il comune ha già ottenuto l'ok normativo dalla camera di commercio e della regione, pertanto, non comprendo Gherghetta con il suo male di pancia.

Per cercare un reale rilancio in tempi brevi del settore industriale della città la strada da percorrere è costruire il polo goriziano fondendo il consorzio industriale con l'autoporto gestito dalla Sdag e con l'aeroporto gestito dalla consortile per creare un nuovo settore di rilancio, altrimenti rischiamo di continuare a parlare per altri 20 anni di una città deindustrualizzata. 

Una volta terminato l'iter sarà più facile confrontarci verso Udine e Trieste.

Forse a Gherghetta da fastidio che Gorizia si renda autonomia? Beh - terminano Oreti e Devetag - ci ha già tagliato le gambe con i musei ora non continui con il consorzio.

 

ORETI: A GORIZIA E’ VENUTA MENO LA PERCEZIONE DELLA SICUREZZA. DOPO DUE ANNI E MEZZO E’ IL TEMPO CHE STATO E REGIONE METTANO IN CAMPO CON I FATTI L’EQUA DISTRIBUZIONE DEI MIGRANTI

Nonostante siano passati due anni e mezzo dall’inizio dell’emergenza migranti, a Gorizia si continua ad andare avanti a tastoni. Il sistema accoglienza ha fallito su tutti i fronti, la prova provata è quello che sta accadendo in questi giorni dove, per la centesima volta, nel capoluogo Isontino siamo tornati al collasso accoglienza con oltre 270 migranti in città (alloggi sprar inclusi).

Questo l'affondo di Fabrizio, capogruppo in consiglio comunale per la lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Ho Apprezzato gli ultimi interventi della prefettura e della questura in cui si precisava che la situazione sicurezza relativamente ai migranti resta tranquilla soprattutto dopo l'arresto del migrante che molestava le donne in città.

A prescindere però dai casi di questa estate - stigmatizza Oreti -  ospitare quote spropositate di migranti crea inevitabilmente la perdita della percezione della sicurezza, a prescindere se la città sia sicura o meno visto che vedere gruppi consistenti di migranti girovagare continuamente per la città non aiuta.

Analizzando i numeri i conti continuano a NON tornare, l’apparato statale e regionale non riesce in nessun modo a far partire una richiesta che a Gorizia facciamo da sempre: EQUA DISTRIBUZIONE DEI MIGRANTI.

Ormai - tuona Oreti - non si contano più gli appelli della prefettura ai tanti comuni che non accolgono nessun profugo e mi sembra superfluo continuare a farlo visto che non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire. Per dare alcuni numeri a livello regionale, l’accoglienza (obbligata o meno) interessa solo 86 comuni su 216 mentre a livello provinciale riguarda solo da 8 comuni su 25 (tra gli 8 comuni che accolgono solo Gorizia e Gradisca hanno numeri ingestibili). Questi dati valgono più di qualsiasi considerazione.

E’ impensabile - continua Oreti - che dopo due anni e mezzo parliamo sempre delle stesse cose, preme che la questione sia affrontata in maniera pratica e risolutiva dallo Stato in accordo con la Regione. La nostra regione dovrebbe essere il fiore all’occhiello sull’emergenza immigrazione considerato che la governatrice Serracchiani è la numero due del partito del governo Renzi e invece siamo la seconda regione d’Italia per migranti ospitati in base al numero di residenti. Termina Oreti - Quando entrerà a regime un piano di equa distribuzione regionale e provinciale? E’ questa le domanda a cui le istituzioni preposte devono finalmente rispondere visto che le parole sono state tante ed i provvedimenti adottati pochi.

 

ORETI: LA GOVERNATRICE SERRACCHIANI A GORIZIA PER INAUGURARE IL CENTRO DI SALUTE MENTALE? OLTRE A TAGLIARE IL NASTRO SAREBBE UNA BELLA OCCASIONE POTER FARE IL PUNTO DI SITUAZIONE SU TUTTA LA RIFORMA SANITARIA CONSIDERATO CHE NON NE PARLIAMO CON LEI DA 781 GIORNI

Il 30 settembre prossimo saranno 781 giorni che la governatrice Serracchiani non aggiorna la città in merito agli esiti della sua riforma sanitaria. È stata nel capoluogo isontino per le ultime manifestazioni importanti (il raduno degli alpini, la presa di Gorizia e gusti di frontiera) ma se parliamo di sanità la sua assenza è siderale.

Questo l'affondo di Fabrizio, capogruppo in consiglio comunale per la lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Per dirla tutta in città stiamo ancora aspettando che mantenga la parola data in consiglio comunale.

La sua promessa in pubblica piazza suonava così: sarò a Gorizia una volta al mese per aggiornarvi sulla riforma sanitaria e sui suoi benefici. Beh in questo senso manca dal capoluogo Isontino dall'11 agosto 2014.

Ora però - stigmatizza Oreti - appare uno spiraglio di speranza, sembrerebbe che il 30 settembre prossimo sarà a Gorizia per inaugurare il nuovo centro di salute mentale. Beh il taglio del nastro ha sempre il suo fascino, ma oltre a tagliare nastri bisogna dare risposte e risolvere problemi, tipo quelli legati alla salute e scaturiti dalla sua riforma.

Visto che non capita tutti i giorni di avere la governatrice in città per parlare di sanità - ironizza Oreti - sarebbe il caso di sfruttare la visita e fare un punto generale sulla riforma sanitaria visto che ancora aspettiamo (come aveva promesso) che la pediatria sia attiva sulle 24 ore e che l'assistenza sul territorio batta un colpo, tanto per fare un esempio, il centro prelievi dell'associazione "la salute" di Lucinico nonostante le promesse del suo partito, è chiuso da 1 anno e 4 mesi.

Questi sono solo gli iceberg su cui potrebbe aggiornarci ma i quesiti da approfondire sarebbero tanti.

Per questo motivo - termina Oreti - mi è premuto scriverle per chiedere la possibilità di incontrarla durante la sua visita, per fare un punto di situazione generale sulla sanità in modo così da ottimizzare il momento e ricevere i dovuti aggiornamenti che dall'11 agosto 2014 non abbiamo più avuto. Chissà se avrò risposta in merito?

 

ORETI: POSTEGGI GRATUITI PER DONNE IN DOLCE ATTESA E BIMBI FINO AD UN ANNO

Fino a qualche tempo fa i parcheggi gratuiti riservati alle donne in gravidanza o alle mamme con bebè a bordo sembravano più un’iniziativa civile e sensibile ad uso esclusivo del nord Europa ma, fortunatamente, questa consuetudine sta prendendo campo anche dalle nostre parti.

In molte città italiane è già realtà e penso che si possa attuare anche a Gorizia.

A dirlo è Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Tra le ultime città che hanno già aderito all’iniziativa c’è anche Bolzano dove il parcheggio gratuito è previsto in tutti gli stalli blu a favore delle donne dal terzo mese di gravidanza in poi e fino al compimento del primo anno di vita del bambino.

Così come in altre città - evidenzia Oreti - si potrebbe tentare anche nel capoluogo isontino, testando questo servizio in maniera sperimentale per un anno.

Visto poi il bassissimo tasso di natività non si tratterebbe di costi eclatanti.

Per regolarizzare il servizio - sottoliena Oreti -  è previsto che sul tergicristallo dell’auto si esponga un bollino ad hoc (magari di colore rosa per indentificare anche il tipo di iniziativa) da richiedere presso gli uffici comunali competenti che verrebbe rilasciato esibendo il libretto di circolazione dell’auto assieme al certificato medico rilasciato da un ginecologo che attesti la gravidanza e successivamente lo stato di famiglia per dimostrare di poter godere del requisito che va a supporto delle famiglie.

Si tratterebbe di un’iniziativa che andrebbe a supporto delle mamme che hanno necessità di muoversi in città con i loro bimbi sia durante che dopo la gravidanza. Sarà mia cura esporre l’iniziativa al Sindaco Romoli e all’assessore al welfare Romano per chiedere di verificare la fattibilità del servizio.

Si tratterebbe di una scelta di civiltà - termina Oreti - che vorrebbe esprimere la vicinanza dell’amministrazione comunale alle famiglie che hanno deciso di far crescere i propri bimbi a Gorizia.

 

ORETI: AEROPORTO DI GORIZIA. E' IL TEMPO DI FARE CHIAREZZA SULLA SITUAZIONE E SUL RILANCIO DELL’AEROPORTO.

Senza remore di essere smentito posso affermare che dietro all’aeroporto della città negli ultimi 4 anni è avvenuto di tutto. Dalla chiusura alla riapertura delle piste da parte dell’Enac per un eventuale rischio di ordigni bellici; agli atti vandalici subiti dallo stabilimento Pipistrel; passando per lo sfratto trasmesso sempre dall'Ente Nazionale Aviazione Civile (Enac) all'associazione Duca d'Aosta in cui veniva comunicato l'annullamento della concessione in essere con la conseguenza della perdita di 13 aerei nell’hangar e la scomparsa del servizio antincendio che la stessa associazione forniva a favore degli aerei.

A dirlo è Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Insomma la situazione è tutt’altro che semplice.

Ad oggi l'aeroporto resta chiuso in attesa del passaggio di consegne ventennali tra Enac e Ente Consortile.

Come è apparso dagli organi di informazione l’apprensione è palpabile anche per il fondatore e amministratore delegato della Pipistrel, Ivo Boscarol, che resta preoccupato dalla burocrazia italiana per il futuro dello stabilimento che la sua azienda ha creato a Gorizia.

Come ho sottolineato più volte - afferma Oreti - considerata la deindustrializzazione di Gorizia, la città ha vitale bisogno dei 250 posti di lavoro che potrebbe offrire la Pipistrel (un impegno che come amministrazione di centro destra abbiamo assunto anche nella campagna elettorale del 2012) ed è per questo che va fatta chiarezza sullo status quo dei fatti e su come nel breve periodo si può sburocratizzare una vicenda ben ingarbugliata. Anche perché se non dovesse decollare il progetto Pipistrel, difficilmente altri imprenditori investiranno in quell’area.

E’ compito della politica fare chiarezza nei confronti di tutte le figure coinvolte nella vicenda ma anche nei confronti dei cittadini che attendono da anni la possibilità di vedere qualche posto di lavoro in più in città.

Chiederemo, quindi, in un’interrogazione precisa e puntuale - termina Oreti - che il Sindaco Romoli ci informi e faccia chiarezza sulla vicenda e intervenga, ove lo ritenga necessario, per mettere in sicurezza le attività aeroportuali e l’insediamento della Pipistrel.

 

AUTONOMIA RESPONSABILE: RENZO TONDO A MONFALCONE PER SUPPORTARE LA CANDIDATURA DELLA CISINT E BLINDARE IL PROGRAMMA ELETTORALE

“Monfalcone, una città tutta da valorizzare nell’urbanistica, nel settore commerciale e culturale; quasi da reinventare nella ricomposizione del tessuto sociale”.

Così Renzo Tondo, Presidente del movimento civico regionale Autonomia Responsabile FVG, inquadra le linee guida da cui partire per rilanciare Monfalcone. Un inquadramento che anticipa l’incontro con Anna Maria Cisint, candidata a sindaco del centrodestra della Città dei cantieri, fissato per mercoledì 14 settembre alle 18.30. “Una candidatura - continua Tondo - che abbiamo sostenuto per primi, senza se e senza ma, per l'impegno assiduo e puntuale della Cisint nel portare alla luce tutte le problematiche gravi e pesanti che investono questa importantissima realtà regionale e che derivano da una politica di sinistra che giudichiamo assolutamente inconcludente. Un incontro che ci permetterà di confrontarci sulle cose da fare, e sono tante, per rendere Monfalcone centrale in un sistema trasportistico regionale, ancora tutto da costruire e restituire a Monfalcone l’appeal commerciale che gli deriva dalla bravura dei suoi esercenti ma anche dalla sua fortunata posizione geografica”. Il meeting sarà un momento per fare il punto di situazione a cui parteciperà il coordinatore provinciale del gruppo, Fabrizio Oreti, quello territoriale, Carlo Muset, e la responsabile comunale di AR, Tatiana Del Gaiso, oltre che i candidati consiglieri che Autonomia Responsabile ha inserito nella lista civica di sostegno alla Cisint.

Questa volta, come non mai - stigmatizza Oreti - “a Monfalcone si può vincere, questo lo ha compreso bene sia Altran che Gherghetta che da sempre temono l’ottimo operato di Anna Cisint che, a loro differenza, ha sempre portato avanti le questioni sensibili della comunità che non dimentica chi ci ha messo passione, capacità e disponibilità”.

Sarà del gruppo anche la neo coordinatrice regionale di AR, Giulia Manzan, che ricorda: “Porteremo alla nostra candidata Cisint anche proposte concrete per la spinosissima questione dei migranti e dei tanti extracomunitari che lavorano ai cantieri, cercando di superare con il buon senso e con la concretezza le posizioni antitetiche di chi li vorrebbe cacciare  indistintamente e chi ne vorrebbe accogliere senza porre alcun limite, per motivi ipocriti ed elettoralistici”.

 

ORETI: LA PROVINCIA CONTINUA A PREOCCUPARSI DEI MIGRANTI INVECE CHE DEI CITTADINI DEL TERRITORIO

A 3 mesi dalla chiusura ufficiale della Provincia, guidata in questi anni dalla sinistra, l'ente intermedio continua a sprecare occasioni.

Prima che chiudesse, mi sarei aspettato un convegno per informare sul lavoro svolto in questi anni a favore de tantissimi cittadini che hanno perso occupazione con tutte le ricadute negative per se stessi e per i propri nuclei familiari visto poi che la disoccupazione nell'isontino è in continuo aumento. Invece che cosa organizza la sinistra? Una convention per continuare ad alloggiare i migranti in appartamenti facenti parte del progetto sparar.

A dirlo è Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile.

La Provincia, purtroppo, ha perso una buona occasione per dimostrare che l'istituzione è vicina a tutti i cittadini e non soltanto ai migranti così come ha dimostrato, soprattutto negli ultimi 2 anni, partendo dalla famosa tendopoli di via Brass che ha avuto il solo merito negativo di aver creato un passa parola tra i migranti tanto da far definire Gorizia come l'eldorado dei profughi e dei migranti economici.

Sposo pienamente l'assenza del Sindaco a questo inutile convegno - tuona Oreti - considerato che, visto il delicato momento economico-sociale, sarebbe stato più opportuno che la provincia parlasse di lavoro (materia che ha demandato recentemente alla regione) e di cosa ha fatto in questi anni per incrementare posti di lavoro. Invece la preoccupazione dell'ente intermedio restano i migranti. Se proprio ne vuole parlare ne parli con i tanti comuni del loro stesso colore politico che ancora oggi non accolgono nessun migrante. 

Trovo fuorviante voler far passare il messaggio che grazie agli alloggi sprar si potrebbe "contrattare" il numero di migranti presenti in città diminuendo la loro presenza in altre strutture temporanee, ma chi garantirebbe tutto ciò? Non lo garantirebbe Nessuno! Così come non è stato preso in considerazione fino ad oggi! Con il rischio reale che a Gorizia rimarrebbero questi e quelli.

Le chiacchiere stanno a zero - stigmatizza Oreti -  Gorizia (con oltre 250 migranti) e la regione FVG sono al collasso accoglienza. Lo hanno detto chiaramente anche i recentissimi dati nazionali che ci vedono come la seconda regione in Italia come presenza di migranti in rapporto con il numero di abitanti. Come compagine politica, alla luce di questi allarmanti dati e visti i disordini di ordine pubblico avvenuti negli ultimi mesi - termina Oreti - abbiamo depositato in consiglio comunale una mozione per dare mandato al Sindaco di attivarsi con il Prefetto a nome del consiglio (organo di massima rappresentatività popolare) per chiedere ufficialmente e drasticamente la riduzione dei migranti presenti in città.

 

ORETI-TURCO: DEDICARE L’EDIZIONE 2016 DI GUSTI DI FRONTIERA AL SOLIDALE. SAREBBE UN BEL GESTO DEVOLVERE IL 5% DEI RICAVI AI TERREMOTATI DEL CENTRO ITALIA

Il terribile terremoto che ha colpito il centro Italia ha scosso tutti, soprattutto in una regione come la nostra dove il sisma del ‘76 ha lasciato un segno indelebile sia per i danni arrecati sia come sistema da prendere da esempio per una ripartenza e ricostruzione esemplare.

Ad affermarlo sono Fabrizio Oreti e Celestino Turco, rispettivamente capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", alfieri per il territorio Isontino di Autonomia Responsabile, la compagine civica regionale che fa capo a Renzo Tondo.

Ho avuto modo di testare in prima persona la solidarietà di tantissimi cittadini goriziani - afferma Oreti - che mi hanno contattato per sapere come aiutare e supportare le comunità colpite. C’è da considerare - continua Oreti - che dopo i primi giorni sarà importante supportare le comunità nel tempo per evitare che i loro dramma cada nel dimenticatoio.

Il Sindaco e la giunta hanno già portato avanti una prima iniziativa donando ai comuni colpiti 500 euro.

In quest’ottica, sono tante le amministrazioni comunali che si stanno attivando per dare una mano istituzionale ai comuni colpiti - evidenzia Turco – Trieste in collaborazione con il Sindaco di Amatrice ha adottato una struttura crollata per ricostruirla, mentre Udine devolverà alla ricostruzione una parte degli introiti di Friuli doc 2106.

40 anni fa - sottolinea Oreti - quando il terremoto colpì le nostre terre una delle frasi che rimasero nella memoria esprimeva il concetto: “Il Friuli ringrazia e non dimentica” seguendo questa citazione sarà importante che anche da Gorizia parta un messaggio forte e chiaro espressione di solidarietà.

E’ importante dare un contributo istituzionale concreto alla ricostruzione.

Nel corso del prossimo consiglio comunale dei primi di settembre sarà nostra premura - terminano Oreti e Turco - chiedere al Sindaco di prendere in considerazione la possibilità che l’amministrazione comunale, in collaborazione con tutti i collaboratori principali di gusti, si faccia parte attiva per far si che il 5% dei ricavi di gusti di Frontiera venga devoluta ad una delle comunità colpite concordando con uno dei Sindaci dei comuni colpiti come meglio indirizzare questi fondi.

 

ORETI-TURCO: UNA MOZIONE CONSILIARE PER IMPEGNARE IL PREFETTO IN MERITO ALLE QUOTE EXTRA DI MIGRANTI PRESENTI A GORIZIA. I DATI NAZIONALI CI DANNO COME LA SECONDA REGIONE D’ITALIA LEGATA ALL’ACCOGLIENZA.

Nonostante i vari proclami e annunci, Gorizia dal 2014 resta la città dell’accoglienza obbligata considerate le quote extra di profughi ospitati (per buona parte, tra l’altro, migranti di carattere economico). I cittadini, giustamente, continuano a lamentare il numero eccessivo di ospiti, problema che va a collegarsi con la percezione della sicurezza soprattutto dopo i disordini di ordine pubblico che sono avvenuti durante l’estate (la rissa ai giardini pubblici ed il tentato stupro).

Ad affermarlo sono Fabrizio Oreti e Celestino Turco, rispettivamente capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", alfieri per il territorio Isontino di Autonomia Responsabile, la compagine civica regionale che fa capo a Renzo Tondo.

Per qualcuno continua ad essere una situazione normale, come se ospitare con sistematicità oltre 200 profughi può essere considerata prassi. In questo quadro, come più volte abbiamo ribadito,  secondo il piano di equa distribuzione di migranti la città dovrebbe ospitare circa 70 ospiti, una quota che abbiamo da sempre superato.

Recentemente - sottolinea Oreti - gli organi di informazione hanno quantificato i migranti sul territorio nazionale, precisando i migranti in rapporto al numero di abitanti di ciascuna regione.

Da tale classificazione - continua Turco - è risultato che la Regione FVG è la seconda regione italiana per numero di migranti rispetto alla popolazione residente, con una proporzione superiore addirittura alla Sicilia, di gran lunga superiore a quello di Regioni come l’Emilia Romagna e/o il Veneto, nientemeno più del doppio rispetto al Lazio, alla Campania e alla Lombardia.

La situazione così identificata resta del tutto inaccettabile e penalizzante per i cittadini.

Per questo motivo - affermano Oreti e Turco - abbiamo depositato una mozione che verrà discussa e votata nel prossimo consiglio comunale (organo di massima rappresentatività popolare) per dare formale mandato al Sindaco per rappresentare al Prefetto: la contrarietà del Consiglio Comunale in merito al numero eccessivo di migranti presenti in città che ormai perdura da oltre 2 anni; la richiesta che quota parte dei migranti presenti nel territorio di Gorizia sia accolta, una volta per tutte, da altri comune al fine di arrivare ad accogliere un congruo numero di ospiti (70) così come previsto dal piano regionale di equa distribuzione; la richiesta di potenziare i controlli al confine in modo così da evitare ulteriori afflussi di migranti che poi provengono da Paesi UE e facenti parte dell’Area Shengen che, secondo i trattati europei, dovrebbero accogliere loro stessi i migranti che transitano, prima di giungere in Italia, sul loro territorio.

 

AUTONOMIA RESPONSABILE FVG E LA LISTA CIVICA “PER GORIZIA” PROPONGONO LA DISPONIBILITA’ DI ORETI COME CANDIDATO SINDACO PER IL CAPOLUOGO ISONTINO

Amiamo Gorizia e non vorremmo assistere al suo karakiri: per un nuovo e reale rilancio della città e per garantirle un futuro all’altezza della sua storia, della sua posizione geopolitica: Autonomia responsabile FVG e la Lista Civica "Per Gorizia", dopo aver ricevuto il consenso di tanti cittadini che ci hanno espressamente chiesto la candidatura di Fabrizio Oreti, a seguito di alcune riunioni operative, lo indichiamo come disponibile quale prossimo candidato a sindaco di Gorizia.

"Lo facciamo - dice Antonio Devetag coordinatore comunale del movimento che fa riferimento a Renzo Tondo - poiché crediamo che Oreti abbia detto e fatto in questi anni le cose giuste. Insieme a lui e alla squadra che ha saputo creare stiamo lavorando ad un programma innovativo che potrà segnare una svolta nel futuro di questa città che mai, nella storia recente,  è stata così irrilevante nel contesto regionale, con il rischio di una perdita irreversibile di quel ruolo di capoluogo  che ne ha sempre segnato l'importanza. Una decadenza cui i goriziani, questo è il rischio che dobbiamo evitare, non devono assuefarsi. Guai a considerare Gorizia come la giunta regionale vuole essa sia: un paesuncolo di frontiera, senza voce e potere nei centri direzionali e decisionali del Fvg. AR rigetta categoricamente questo scenario".

"Oreti rappresenta un salto di qualità generazionale - aggiunge Celestino Turco consigliere comunale della  lista civica  Per Gorizia - ma anche una persona in grado di rovesciare, speriamo insieme al centrodestra unito, prassi di potere usurate e rendite di posizione che non hanno più nulla da dire nella nostra città.

In questo mandato, con senso di responsabilità, abbiamo sostenuto il sindaco Romoli in tutte le scelte importanti - aggiunge Turco - a lui va dato l'importante merito di aver riqualificato il centro storico, mantenendo la tassazione tra le più basse di Italia.  Ora però preme arricchire la città di contenuti e  renderla accattivante. Con Romoli abbiamo costruito un buon rapporto di fiducia, ma nonostante questo non abbiamo avuto problemi ad evidenziare scelte che non ci hanno trovato d'accordo, spesso frutto di una giunta che, per come la vediamo noi, ha vissuto fin troppo dietro l'ombra del primo cittadino."

“Ad Oreti - evidenzia Francesco Perazza esponente della Per Gorizia - "riconosciamo il merito di aver messo la faccia su questioni scottanti con concretezza e competenza. Gorizia  - continua Perazza - "non ha bisogno di restituzioni di piaceri o di contentini per renderla mansueta, il capoluogo Isontino ha bisogno di svolte epocali che permettano alla città di essere al passo con le sfide del futuro in un mondo estremamente veloce".

Gorizia, negli ultimi anni, è stata massacrata dalla Regione, dalla Provincia e dalla sinistra: è necessario un cambio non solo generazionale ma di contenuti e di vocazioni alla luce della mutevole situazione globale in cui ci troviamo. Convinti che il rapporto con i vicini (e parliamo di Nova Gorica) sia una delle chiavi del futuro sviluppo, un rapporto che va incrementato nel quotidiano affinando tante iniziative in sinergia. Per far questo stiamo preparando un programma, concreto e fattibile, che vada a vantaggio del commercio e del turismo, soprattutto culturale.

In quest’ottica - terminano gli esponenti di Autonomia Responsabile FVG e della lista civica "Per Gorizia" - pensiamo che Fabrizio Oreti, anche per l’impegno dimostrato in questi anni, sia la persona in grado di imprimere una svolta radicale ad una città che ha bisogno di iniziare a farsi conoscere e promuovere fuori dal proprio territorio e cominciare a credere nelle proprie importanti capacità".

 

ORETI: PROFICUO E POSITIVO L’INCONTRO AL PARLAMENTO SLOVENO PER AFFRONTARE L’EMERGENZA MIGRANTI. UN TAVOLO TECNICO TRA ITALIA-AUSTRIA-SLOVENIA PERCHE’ L’EMERGENZA IMMIGRAZIONE VA GESTITA E NON SUBITA

“Il tempo è scaduto”: Abbiamo superato da tempo i 4600 migranti presenti nel territorio FVG, praticamente 1 migrante ogni 261 abitanti, numeri che ci proiettano al secondo posto in Italia tra le regioni con più migranti. Nella provincia di Gorizia la situazione rimane al collasso, considerati gli oltre 650 migranti presenti. Davanti a questo quadro appare evidente e incontrovertibile l’incapacità politica della giunta regionale riguardo l’emergenza immigrazione partita nel lontano 2014.

A dirlo è Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale della lista civica “Per Gorizia” e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

A seguito di questo immobilismo regionale preme portare avanti iniziative di carattere politico per promuovere e proporre soluzioni da mettere in campo nel più breve tempo possibile, prima che i territori diventino dei veri e propri campi profughi.

La questione immigrazione - stigmatizza Oreti - è molto ampia e va affrontata anche uscendo dai confini nazionali per confrontarsi con gli altri paesi UE confinanti con la nostra regione.

Come coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG, assieme ai consiglieri regionali, Valter Santarossa, Giuseppe Sibau e Roberto Revelant, abbiamo iniziato dei confronti con gli Stati vicini, per comprendere meglio come gestiscono la vicenda immigrazione.

In quest’ottica abbiamo incontrato in Parlamento a Lubiana, il Deputato Jozef Horvat, presidente della commissione Affari esteri della camera Slovena, prima ancora con il leader del nostro movimento, Renzo Tondo, avevamo discusso dello stesso tema con Gerhard Doerfler, ex governatore della Carinzia (Austria). 

Nel corso dell’ultima visita, 'Abbiamo potuto conoscere il modus operandi con cui la Slovenia sta affrontando l'emergenza immigrazione - spiega Oreti - tenuto conto del fatto che il territorio sloveno rappresenta il primo punto di accesso nell'area Schengen, con mandato dall'Unione Europea di gestire gli ingressi nell'UE'. Dal confronto sono emerse le criticità legate alla gestione dell'accoglienza.

'Abbiamo appreso - continua Oreti - che in Slovenia l’approccio all’immigrazione è molto più snello e ben organizzato. Tra le tante tematiche affrontate, abbiamo preso atto che nel territorio sloveno ha operato un contingente di oltre 200 poliziotti europei: con un'operazione finanziata dall'UE, elemento finora mai affrontato in Italia nonostante i numeri alle stelle.

Considerati i tanti temi importanti, abbiamo concordato sull'idea di organizzare un tavolo con i rappresentanti di Austria e Slovenia, in virtù di una collaborazione fra Paesi confinanti, per l'elaborazione di una proposta unitaria, risolutiva ed organica per fare fronte all'emergenza in atto. 

'L’emergenza migranti - Termina Oreti - va affrontata e non subita, davanti alla totale assenza di risposte ed alla fallimentare gestione della giunta Serracchiani e del Governo Renzi'. 

 

ORETI-TURCO (AR): PRIMARIE PER IL CENTRO DESTRA. A GORIZIA SARA’ IMPORTANTE CORRERE UNITI CON UN NOME ED UN PROGRAMMA CONDIVISO CHE PIACCIA ALLA CITTA’

Dopo le prime candidature del centro sinistra appare lampante la spaccatura e la confusione che regna sovrana tra i loro ranghi, il caso di dire, poche idee e ben confuse.

Tra qualche mese saremo chiamati ad esprimere il prossimo Sindaco che guiderà la città nel post Romoli. Un compito tutt’altro che facile. Saranno delle elezioni completamente diverse rispetto al 2012, questa volta andrà superata anche la disaffezione alla politica e recuperato il 50% dell'elettorato che probabilmente non si recherà alle urne.

Questa la posizione di Fabrizio Oreti e Celestino Turco, gli alfieri della lista civica “Per Gorizia”, esponenti per il territorio isontino di Autonomia Responsabile FVG.

Se vogliamo superare la disaffezione alla politica e coinvolgere i cittadini - sottolinea Oreti - “per le prossime elezioni comunali sarà importante chiedere la loro opinione su quali figure vedrebbero bene alla guida della nuova amministrazione comunale, una delle poche soluzioni se vogliamo portare i cittadini a chiudersi nelle urne elettorali”.

Nel merito - afferma Turco - ci eravamo già espressi qualche tempo fa, allora avevamo proposto delle primarie nel centro destra per capire l’indirizzo che può arrivare dai cittadini.

Per quanto ci riguarda - stigmatizza Oreti - rimaniamo convinti della necessità di presentare un centro destra unito e si potrebbe anche ragionare su delle primarie aperte. Tanto per intenderci, non delle primarie ristrette all’interno dei partiti politici dove, a volte, basta portare il consenso di quattro simpatizzanti per vincerle.

La nostra proposta è articolata in primarie aperte, magari istituendo un apposito documento, da concordare con tutte le forze politiche di centro destra, in cui i cittadini che vorranno potranno esprimere le loro preferenze in un arco di tempo ben definito.

Serve presentare un nome ed un programma che piaccia alla città o per lo meno allo schieramento di centro destra - terminano Oreti e Turco - perché Gorizia non ha bisogno di esperimenti ed è fondamentale la continuità politica per garantire stabilità e per affrontare nel migliore dei modi le sfide che ci aspettano nel prossimo futuro.

 

ORETI: LA REGIONE INTERVENGA IMMEDIATAMENTE PER SBLOCCARE LO STOP SULLE PATENTI DI GUIDA DELLA MOTORIZZAZIONE CIVILE DI GORIZIA.

È assurdo ciò che sta avvenendo alla motorizzazione civile di Gorizia, nel 2016 l'uomo arriva su Marte mentre nel capoluogo Isontino la motorizzazione (che attualmente è sotto la gestione della Regione) sembra essere legata alla preistoria come nel famoso film "2001 Odissea nello spazio" di Kubrick.

Allucinante che il parco informatico della motorizzazione  sia stato tenuto vetusto per anni (demerito certamente della Provincia che ha gestito l'ente fino a poco tempo fa) senza un previsto e adeguato piano di ammodernamento macchine e che un hard disk rotto non permetta ad oltre 700 cittadini isontini di poter ottenere il foglio rosa per conseguire successivamente la patente di guida.

Questo l'affondo di Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Senza voler fare demagogia - evidenzia Oreti - stanno affiorando le inefficienze gestionali dei trasferimenti istituzionali tra provincia e regione.

Ecco cosa accade quando si stravolgono gli assetti istituzionali e burocratici senza una corretta gestione ed un articolato passaggio di consegne.

Mi chiedo - stigmatizza Oreti - chi rimborserà le 13 scuole guida del territorio e i tanti cittadini che hanno visto il danno oltre la beffa considerato che sono bloccati per arrivare agli esami e ottenere la patente di guida che per qualcuno può essere uno svago ma per molti è utile sia dal punto di vista lavorativo che professionale?

Considerati i demeriti della governance provinciale e regionale che nel tempo hanno avuto la responsabilità di competenze della motorizzazione Chissà - termina Oreti - se ora, con oltre 700 cittadini bloccati, si decideranno in brevissimo tempo a risolvere e rinnovare il parco macchine informatico? 

 

ORETI: IL WI-FI COMUNALE GRATUITO NEGLI ULTIMI 4 ANNI HA FATTO PASSI DA GIGANTE ED I NUMERI LO TESTIMONIANO

Ogni giorno l’amministrazione comunale fornisce dei servizi a favore della collettività. A sorpresa, se analizziamo i numeri (che esprimono il trend e l’utilizzo di un servizio) tra i primissimi servizi erogati direttamente dall’amministrazione comunale, come utilizzo da parte dei cittadini, compare il servizio internet senza fili che fornisce gratuitamente il comune di Gorizia, considerato che viene utilizzato mediamente da 600 cittadini al giorno.

A dirlo è Fabrizio Oreti, delegato dal Sindaco alla gestione e supervisione del servizio Wi-Fi cittadino.

I numeri esprimono un volume notevole che, dal giugno 2011 fino al 17 maggio 2016, ha permesso 350.761 connessioni.

Dal 18 maggio scorso, il sistema guglielmo ha cambiato passo ed abbiamo raggiunto 3 traguardi importanti: abbiamo potenziato la velocità di navigazione portandola da 1 mega a 20 mega; abbiamo tolto la password di accesso al servizio, nel senso che basta inserirla soltanto la prima volta e successivamente il wi-fi si aggancia in automatico alla rete ogni qual volta si è coperti dal segnale internet comunale; forniamo la rete più estesa e veloce del territorio FVG.

Qual’è stato il trend dal 18 maggio 2016 ad oggi? Considerato che stiamo parlando di due mesi e mezzo i numeri sono estremamente positivi:

Numero connessioni totali 164.150;

Numero massimo connessioni in un giorno 3.025 (il 07 luglio 2016);

Numero massimo utenti in un giorno 736 (il 07 luglio 2016);

Numero medio utenti al giorno: 600;

Utenti unici: 3277;

Nuovi utenti: 2873;

Ore totali di connessione alla rete: 53.003;

Traffico generato: output 362.757 MB, input 2.641.038 MB.

Dopo i primi giorni di sperimentazione - evidenzia Oreti - il servizio si è andato a stabilizzare e continuano periodicamente i controlli per migliorare i picchi di navigazione ed evitare che la banda si intasi.

Il Wi-Fi pubblico - stigmatizza Oreti - non funziona come una semplice rete casalinga, ha una struttura molto complessa che non può essere equiparata ai modem che utilizziamo nelle abitazioni, per questo gli speed test non riescono ad esprimere dati realistici.

Considerata la grandissima mole di utenze e connessioni stiamo parlando di una struttura molto articolata.

Riguardo la velocità - sottolinea Oreti - va specificato che la rete gira a 20 mega ed ogni cittadino che entra nel sistema ha una propria velocità per navigare. Tanto per fare un esempio, se l'utente singolo naviga ad un mega non vuol dire che la rete gira ad un mega, è soltanto la navigazione che viene concessa al singolo utente, il tutto per consentire una corretta velocità per tutti.

Per permettere a tutti i cittadini di poter utilizzare tranquillamente il wi-fi pubblico, senza che venga monopolizzato, abbiamo anche inserito un tetto massimo giornaliero di navigabilità che è fissato a 500 mega.

Questo tetto - afferma Oreti - ci è stato imposto in base ai fondi regionali da cui abbiamo attinto per l’ultima estensione ma anche perché 500 mega giornalieri sono un volume di dati importante che consente a tutti di poter usufruire, in comodità, del servizio internet gratuito.

Mi permetto - termina Oreti - di ringraziare il Sindaco Romoli e gli uffici informatici dell’amministrazione comunale che, oltre il wi-fi, seguono una mole di lavoro molto vasta e grazie alla loro preziosa professionalità rendono la nostra amministrazione virtuosa e volano per quanto riguarda i servizi informatici provinciali.

 

ORETI: SONO DUE ANNI CHE SI SUSSEGUONO ALLEGERIMENTI DI MIGRANTI A GORIZIA. NON BASTANO PIU’ QUESTE SOLUZIONI. BISOGNA RISPETTARE LA QUOTA DI 70 MIGRANTI, IL NUMERO CHE SPETTEREBBE ACCOGLIERE AL CAPOLUOGO ISONTINO.

Il presupposto di partenza è che, purtroppo, dopo due anni dai primi arrivi di migranti a Gorizia è venuta meno la sostenibilità legata alla solidarietà. Qualsiasi progetto legato alla solidarietà deve avere basi sostenibili ed i disagi di ordine pubblico avvenuti a Gorizia dimostrano che non è più sostenibile accogliere numeri spropositati di migranti in città, così come gli ultimi eventi di cronaca hanno dimostrato chiaramente.

A dirlo è Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Trovo corrette tutte le iniziative intraprese in questi giorni sia dal Sindaco Romoli sia dal comitato sulla sicurezza, considerato che sono importanti per tamponare i problemi di ordine pubblico apparsi in città che hanno visto i migranti al centro dell'attenzione, pertanto, ben venga l'applicazione restrittiva dell'ordinanza anti bivacchi, di cui mi reputo soddisfatto di esserne tra i promotori, ben venga la polizia locale che vigila sui luoghi sensibili della città, con la speranza, nel più breve tempo, possibile del ripristino delle forze dell'ordine nei quartieri.

C'è un problema però che resta irrisolto e resta alla base - stigmatizza Oreti - Una città come Gorizia non può continuare ad accogliere quote importanti come quelle presenti oggi in maniera sistematica. Non sono gli alleggerimenti di 40 migranti ogni 6 mesi che risolvono il problema (tra un mese saremo di nuovo da punto a capo) ed è per questo che, nonostante lo consenta la legge, sono stato sempre contrario alla permanenza dei container di medici senza frontiere perché automaticamente si è andato a variare il numero dei migranti presenti in città.

Purtroppo, quando si parla di accoglienza lo sport di turno delle istituzioni sembra scaricarli sul capoluogo Isontino.

In questo quadro, in cui appare evidente il fallimento del sistema accoglienza, mi chiedo - termina Oreti - quando prefettura e regione porteranno Gorizia ad accogliere un numero idoneo di migranti che non superi quota 70 così come stabilito da tempo dall'assessore regionale Torrenti?

 

ORETI: MENTRE LA PRESIDENTE SERRACCHIANI VISITA I MIGRANTI DI GORIZIA, L'ASSOCIAZIONE “LA SALUTE” RESTA CHIUSA. ENNESIMO FALLIMENTO DI SERRACCHIANI & C. LO SCOPO E’ PRIVATIZZARE LA SANITA’ REGIONALE ALTRO CHE ASSISTENZA SUL TERRITORIO.

Qual'è stato il motivo per cui, in gran segreto, la presidente della regione Debora Serracchiani ha fatto visita a Gorizia? Per aggiornarci sull'infelice riforma sanitaria? No. Per verificare il motivo per cui l'assistenza sul territorio non è mai partita? Nemmeno. Il motivo è stato complimentarsi con le cooperative che gestiscono gli oltre 600 profughi tra Gorizia e Gradisca. 

Se parliamo di sanità, Ormai è oltre un anno che sono sospesi i prelievi che offriva l’associazione “La Salute” di Lucinico ed in questo lunghissimo frangente di tempo si sono susseguite svariate promesse della politica regionale a guida PD per far ripartire la struttura.

Queste le considerazioni del capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

L’ultima promessa in ordine di tempo è stato un sms del direttore generale dell’Azienda Sanitaria Pilati al Sindaco Romoli in cui lo informava di aver firmato il decreto che approvava la convenzione con La Salute.

Guarda caso però dopo questo annuncio la stessa Azienda Sanitaria si rende conto che c’è una norma dello Stato che vieta i conflitti di interesse visto che, secondo il decreto Madia, il personale che opera gratuitamente nell’associazione no profit non può essere anche dipendente dell’Ospedale così come avviene oggi. Mi chiedo allora come è possibile che il direttore generale firmi un decreto che da il via alla convenzione e subito dopo si fa presente che non sussistono i vincoli normativi previsti?

Ormai - stigmatizza Oreti - la credibilità della riforma regionale è sotto le scarpe.

Il diniego poi del referendum abrogativo sulla sanità da parte della maggioranza in consiglio regionale dimostra la paura di testare, attraverso il voto, il giudizio dei cittadini  in merito agli insufficienti servizi offerti.

Più volte sull’argomento è intervenuto il consigliere regionale PD Diego Moretti, nonché capogruppo in consiglio della presidente Serracchiani, il quale ha espresso il suo impegno per far riprendere il servizio, ma alla luce dei fatti odierni cosa ha da dire in merito? Reputa anche lui idonea e coerente questa situazione? Un suo impegno per portare la presidente Serracchiani a Gorizia per parlare di sanità sarebbe un atto dovuto visto poi - termina Oreti - che ha sempre difeso a spada tratta una riforma regionale che giorno dopo giorno è sempre più imbarazzante. 

 

ORETI: LA MATRIGNA REGIONE NEGA I FONDI AL PROGETTO DEL COMUNE DI GORIZIA PER LE RICORRENZE DEL CENTENARIO DELLA PRESA DI GORIZIA. ENNESIMO SCHIAFFO NEI CONFRONTI DI UNA CITTA’ MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE

La regione ha finalmente reso pubblici i risultati degli ultimi bandi sulla Grande guerra e, purtroppo, appare lampante lo schiaffo a mano aperta nei confronti del capoluogo Isontino.

Questo lo sfogo del capogruppo in consiglio comunale della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG, Fabrizio Oreti.

Per penalizzare in maniera inesorabile una Gorizia che nel tempo ha dimostrato un importante attaccamento alle proprie radici, alla storia e all'identità: non bastava penalizzarla sulla sanità; non bastava abbandonarla con un numero spropositato di migranti economici; non bastava spogliarla della gestione dei propri musei cittadini.

La giunta regionale in quota PD - tuona Oreti - ha preso alla lettera un famoso proverbio che recita: "abbiamo fatto 30, facciamo pure 31".

Seguendo questo proverbio quale miglior occasione se non continuare ad umiliare Gorizia nel centenario della grande guerra e precisamente nel 2016 anno delle celebrazioni della presa di Gorizia?

Registriamo - sottolinea Oreti - l'ennesima offesa politica alla città ed ai cittadini che nella ricorrenza del centenario della presa della città da parte italiana, la matrigna regione ha pensato bene di non fornire alcun contributo al progetto presentato dal Comune "Èstoria 2016", classificato addirittura al 27esimo posto su 44.

Se non fosse un fatto grave - stigmatizza Oreti - sembrerebbe una barzelletta veder concedere fondi regionali per attività di ricorrenza della grande guerra a comunità che storicamente non hanno subito il peso del conflitto che ha affrontato Gorizia.

Ancora una volta - termina Oreti - la giunta regionale ha perso una buona occasione per dimostrare che Gorizia (città medaglia d'oro al valor militare) merita il rispetto istituzionale che finora è venuto meno partendo dalla barbara chiusura del punto nascita, struttura chiusa addirittura prima che entrasse in vigore la riforma sanitaria.

 

ORETI E DEVETAG: MUSEI PROVINCIALI DI GORIZIA.

IL DANNO E LA BEFFA.

Chi l’avrebbe mai detto? Gorizia è così fortunata che LE VIENE REGALATO CIO' CHE GIA' LE APPARTIENE, anche se, ATTENZIONE - ATTENZIONE, diviso salomonicamente con quella terra da riconquistare elettoralmente che è Monfalcone, da sempre in quota PD. 

Questo l'affondo di Fabrizio Oreti e Antonio Devetag, rispettivamente coordinatore provinciale e comunale di Autonomia Responsabile FVG.

Il presidente dell'ormai semi-chiusa Provincia Gherghetta (in versione magnanima) accompagnato dal suo fedele assessore alla cultura Portelli non ancora contenti della disfatta dei musei, portano in dono all’erpac (il nuovo ente regionale che a loro dire gestirà il futuro della cultura sotto la guida dell'assessore regionale Torrenti) la gestione del patrimonio goriziano, con tanto di selfie sul giornale. 

Fuori tutto: i saldi stanno per terminare e così la storia di Gorizia - evidenzia Devetag - sarà gestita da piazza unità a Trieste.

Ecco la “porcheria” (copyright Ettore Romoli): regalano il “tesoretto” che conta realmente per il futuro economico, turistico, culturale e patrimoniale di Gorizia, vale a dire, la Gestione dei Musei ad un carrozzone nuovo di zecca che si chiama Erpac e ci domandiamo - stigmatizza Oreti - perché non hanno sentito ragioni nell'affidare la gestione al Comune di Gorizia come avviene in tutta la regione e in tutta Italia?

Risposta: essendo i goriziani cittadini "diversi" (sicuramente come colore politico) non gli può essere concessa autonomia e capacità organizzativa come fanno gli udinesi, i triestini, i monfalconesi e i pordenonesi è meglio demandare la loro storia, la loro identità che, sempre secondo le decisioni politiche della provincia, è meglio che vengano gestiti da mani esterne, guarda caso, quelle attualmente triestine sotto la guida dei loro stessi colori politici.

 

AUTONOMIA RESPONSABILE: APPOGGIO ALLA COALIZIONE DI CENTRO DESTRA A CORMONS PER RIPORTARE AL CENTRO DELLA VITA POLITICA LE REALI ESIGENZE DELLA COMUNITA’.

Come ho appreso dalla stampa in qualità di coordinatore provinciale mi preme specificare che Autonomia Responsabile non ha e non ha avuto alcun tipo di contatto né con Ettore Ribaudo nè tantomeno con la lista civica da lui rappresentata.

Questo l'argomentare di Fabrizio Oreti, coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile.

Autonomia responsabile ha già attivato dei confronti con le forze del centro destra provinciale per presentare a Cormons un candidato Sindaco che sarà espressione di un'ampia coalizione che rappresenterà il centro destra unito e coeso, considerato che sarà importante presentarsi compatti con un nome ed un programma che possa rappresentare nel migliore dei modi le reali esigenze dei cittadini cormonesi.

 

Autonomia Responsabile (Ar): A Monfalcone il centro destra corre unito e coeso a prescindere dal nome del candidato Sindaco.

È stato un incontro proficuo quello che ha messo a sedere il centro destra e liste civiche del Monfalconese.

Questo l'argomentare di Fabrizio Oreti, Carlo Muset e Tatiana Del Gaiso, rispettivamente segretario provinciale, responsabile sinistra isonzo e coordinatrice comunale per Autonomia Responsabile FVG.

Il dato positivo a differenza del passato è che la coalizione ha preso coscienza che, vista la pessima gestione Altran targata Pd, questa volta è possibile far cambiare rotta alla barca della città dei cantieri. 

La coalizione del cdx (erano presenti all'incontro i rappresentati di: FI, Lega, AR, FDI, pensionati e liste civiche) dopo l'incontro ufficiale di venerdì sera ne è uscita unita e correrà tutta assieme, senza sbavature, a prescindere dal nome che correrà come candidato Sindaco visto e considerato che sul programma e sugli intenti siamo tutti della stessa opinione, vale a dire, far uscire la città da un torpore ed un immobilismo che la sta risucchiando inesorabilmente nelle sabbie mobili.

Sul piatto - evidenzia Muset - abbiamo esposto dei nomi credibili che possono solo far bene e Ci siamo dati appuntamento tra una settimana per ufficializzare, uscire e partire con il candidato ufficiale che sfiderà Altran & C.

Per quanto riguarda la nostra compagine politica - termina Oreti - ci presenteremo a Monfalcone per la prima volta con uomini e donne che hanno voglia supportare il centro destra per governare fondante la città.

 

ORETI: GORIZIA: VERGOGNOSO VEDERE DEL CIBO ANCORA CONFEZIONATO GETTATO NEI CASSONETTI IN CENTRO CITTA’.

All’inizio ho pensato che si trattasse di un caso sporadico, poi con il passare dei giorni ho notato che in via Bellinzona (a pochi metri da piazza Vittoria) vengono gettate delle borse della spesa piene zeppe di cibo ancora confezionato, per intenderci, delle confezioni di cibo simili a quelle che vengono consegnate ai migranti presenti in città.

A dirlo è Fabrizio Oreti, capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile.

Considerato che a Gorizia circa 2400 cittadini goriziani vivono sotto la soglia della povertà (tra questi purtroppo ci sono diverse famiglie con minori a carico) che per la nostra città vuol dire avere redditi al di sotto dei 10.500 euro annui, diventa veramente vergognoso apprendere che dei pasti completi, ancora chiusi e sigillati, vengono gettati in questo modo.

Penso - sottolinea Oreti - che questi pasti potrebbero essere di aiuto a tutti coloro che vivono un momento di difficoltà invece di finire nei cestini delle immondizie.

Per dare un senso a cosa mi riferisco è stata mia premura scattare delle fotografie che ho girato al Sindaco Romoli e agli uffici tecnici comunali competenti per informarli dello spreco che ha preso forma in città e per approfondire le verifiche del caso.

Non vorrei mai - stigmatizza Oreti - che questi casi fossero molti di più di quelli che penso, per questo sarà importante chiedere all’ente che si occupa del ritiro dei rifiuti se hanno segnalazioni di questo tipo da altri cittadini o dagli operatori per comprendere quanti sono questi casi e successivamente trovare un modo per evitare che questo scempio continui ad esistere.

Per ora, non ci sono prove che si tratta dei pasti consegnati ai migranti economici presenti a Gorizia, anche se nel merito un pensiero l’ho fatto e per questo - termina Oreti - rivolgo un appello alle associazioni e a tutte le istituzioni a stretto contatto con gli ospiti in città per sensibilizzarli a non ritirare del cibo se non di loro gradimento che può essere benissimo consumato da chi ne ha bisogno.

 

ORETI: VEDIAMO SE ANCHE DOPO UNA RISSA IN PIENO CENTRO, PREFETTURA E REGIONE LASCERANNO GORIZIA CON UN NUMERO SPROPOSITATO DI MIGRANTI

Era solo questione di tempo, ma visti gli oltre 230 migranti presenti in città non ci voleva la sfera di cristallo per prendere atto che prima o poi ci sarebbero stati problemi di ordine pubblico tra i tanti pakistani e afghani presenti a Gorizia e nel territorio isontino.

A dirlo è Fabrizio Oreti, capogruppo in consiglio comunale della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Come ho appreso dagli organi di informazione, si è trattato di una rissa tra una quindicina circa di migranti, avvenuta ai giardini pubblici, pertanto, in pieno centro città che fortunatamente non ha coinvolto cittadini, donne o bambini di passaggio o magari presenti al parco ma la fortuna è legata all’orario visto che è accaduto di mattina presto.

A prescindere dalle motivazioni che hanno portato a questi scontri - stigmatizza Oreti - mi aspetto sanzioni severe e che tutti i migranti coinvolti vengano espulsi nell’immediato considerato che è inaccettabile in una città tranquilla e serena come Gorizia prendere atto di queste situazioni.

Sono mesi che come centro destra lanciamo continui appelli per una equa distribuzione di migranti visto  poi che senza equa distribuzione non c’è integrazione e senza integrazione si rischiano tensione sociali, il tutto a discapito della sicurezza.

Da oltre due anni invece - evidenzia Oreti - abbiamo visto tutta una serie di figure istituzionali, politiche e associative preoccuparsi soltanto di riempire Gorizia di migranti, tanto che ora con il benestare della permanenza dei container di medici senza frontiere si sono create strutture per cui la città difficilmente scenderà sotto quota 200 migranti quando invece dovrebbe ospitarne al massimo 70.

Certo - afferma Oreti – questa rissa dovrà far riflettere le due figure fondamentali nella gestione dei migranti, vale a dire, la Regione ed il Governo visto che è inconcepibile accogliere  in due comunità a 12 chilometri di distanza (Gradisca e Gorizia) oltre 600 migranti, un mix che va oltre ogni tipo di controllo che non può escludere altre ripercussioni sull’ordine pubblico.

Mi chiedo - termina Oreti - quando la Regione (con il piano di equa distribuzione mai attuato dall'assessore regionale Torrenti) e il Governo, attraverso le Prefetture, daranno il via ad una politica di equa distribuzione dei migranti?

 

ORETI: LA RIFORMA SANITARIA REGIONALE DEL DUO SERRACCHIANI-TELESCA VA CONTRO LE LEGGE VISTO CHE E’ STATA BOCCIATA ANCHE DAL TRIBUNALE DEL LAVORO DI GORIZIA. LO SCOPO E’ PRIVATIZZARE LA SANITA’ REGIONALE ALTRO CHE ASSISTENZA SUL TERRITORIO.

Prima ha iniziato il centro destra, poi hanno continuato i cittadini con la richiesta di referendum abrogativo, ora è intervenuto anche il giudice del Tribunale del lavoro che ha stabilito che i medici del pronto soccorso di Gorizia e Monfalcone, vista la gran mole di lavoro, non posso coprire anche il ruolo di guardia medica dei reparti di medicina così come avviene oggi e cosi come ha imposto la giunta regionale.

Beh, ora si può benissimo dire che la riforma sanitaria va anche contro la legge.

Queste le considerazioni del capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Chissà se serve altro che far cambiare idea al duo Serracchiani- Telesca? La loro colpa è sempre più evidente visto che si sono incaponite nel voler applicare a tutti i costi una riforma inefficiente ed inefficace.

Nel frattempo - stigmatizza Oreti - se parliamo di territorio rimangono ancora irrisolte questioni importante ed essenziali per i servizi sanitari legati al cittadino.

Tra le vicende più annose basta ricordare il centro prelievi “La Salute” ormai chiuso da un anno, nonostante il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Pilati a comunicato al Sindaco Romoli di aver firmato il decreto che approvava la convenzione con La Salute.

Guarda caso però dopo questo annuncio la stessa Azienda Sanitaria si rende conto che c’è una norma dello Stato che vieta i conflitti di interesse visto che, secondo il decreto Madia, il personale che opera gratuitamente nell’associazione no profit non può essere anche dipendente dell’Ospedale così come avviene oggi.

Mi chiedo - tuona Oreti - come è possibile che il direttore generale firmi un decreto che da il via alla convenzione e subito dopo si fa presente che non sussistono i vincoli normativi previsti?

Delle vicende irrisolte fa anche parte il servizio pediatria visto che non funziona sulle 24 ore (così come promesso dalla governatrice Serracchiani all’atto di chiusura del punto nascita) ma il servizio si interrompe alle 18 nonostante a Gorizia risiedono oltre 4 mila bambini in fascia pediatrica.

Alla luce degli ultimi fatti il mio appello è rivolto al consigliere regionale PD Diego Moretti, nonché capogruppo in consiglio della presidente Serracchiani, che tra l’altro si è espresso contro il referendum abrogativo sulla sanità. A lui mi preme chiedergli: Reputa anche lui idonea e coerente questa situazione e queste scelte? Troppo facile restare in silenzio davanti a fatti ormai così eclatanti. Una sua presa di posizione - termina Oreti - sarebbe un atto dovuto visto poi che ha sempre difeso a spada tratta una riforma regionale che giorno dopo giorno è sempre più imbarazzante.

 

ORETI-TURCO: PER DEFINIRE L’ANNOSA VICENDA DEL PASSAGGIO DEI TIR IN CENTRO ABBIAMO PRESENTATO UNA MOZIONE PER CHIEDERE IL VOTO E L’IMPEGNO DEL CONSIGLIO COMUNALE

Abbiamo seguito con attenzione gli sviluppi della vicenda legata alle proteste del comitato NO TIR in centro e per come la vediamo noi, le voci dei cittadini vanno sempre ascoltare e rappresentate, sottolineando il dovuto rispetto per le oltre 1.200 firme raccolte. Per questi motivi abbiamo deciso di aprire un dibattito in consiglio comunale per tornare a parlare della vicenda TIR.

Questo l’impegno di Fabrizio Oreti e Celestino Turco, rispettivamente capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia".

Presentare un’interrogazione al Sindaco non avrebbe ottenuto lo scopo che ci siamo prefissati, vale a dire, aprire un confronto in consiglio comunale e chiedere ad ogni partito di esprimersi sull'argomento attraverso un giudizio ed un voto a cui poi dovrà fare riferimento il Sindaco come impegno politico.

Quando si tratta di argomenti che interessano una buona fetta della città, come in questo caso con i TIR, il modo più corretto è presentare una mozione consiliare per chiedere ad ogni gruppo consigliare di esprimersi sulla vicenda.

Effettivamente - evidenzia Oreti - non si può negare che nelle arterie dove passano i TIR si sono accumulati disagi che provocano ripercussioni negative sul manto stradale, sul traffico e sulla sicurezza stradale, basta guardare il tratto in cui la strada si stringe a collo di bottiglia tra via Giustiniani e via Corsica.

Altro elemento che evidenzieremo - stigmatizza Turco - sarà quello dei controlli che ad oggi risultano troppo sporadici su questo tipo di mezzi.

Tra le soluzioni che abbiamo proposto nella mozione c'è la richiesta per il quartiere Montesanto-Piazzutta di interrompere il transito ai mezzi di oltre 3,5 tonnellate e/o deviare il passaggio dei Tir dove il transito non provoca ripercussioni negative.

Restiamo convinti che la vicenda si risolverà nel migliore dei modi visto che l'amministrazione comunale si è sempre resa disponibile ad accogliere le richieste della comunità.

La nostra mozione - terminano Oreti e Turco - è aperta a tutti gli emendamenti che i colleghi vorranno apporre senza escludere che il Sindaco la faccia propria con l'impegno a risolvere la questione.

 

ORETI: LA MANCATA RIAPERTURA DELL’ASSOCIAZIONE “LA SALUTE” E’ L’ENNESIMO FALLIMENTO DI SERRACCHIANI & C. LO SCOPO E’ PRIVATIZZARE LA SANITA’ REGIONALE ALTRO CHE ASSISTENZA SUL TERRITORIO.

Se non si trattasse di una vicenda seria e delicata sembrerebbe una barzelletta è invece, purtroppo, si tratta della triste realtà.

Ormai è un anno che sono sospesi i prelievi che offriva l’associazione “La Salute” di Lucinico ed in questo lunghissimo frangente di tempo si sono susseguite svariate promesse della politica regionale a guida PD per far ripartire la struttura.

Queste le considerazioni del capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

L’ultima promessa in ordine di tempo è stato un sms del direttore generale dell’Azienda Sanitaria Pilati al Sindaco Romoli in cui lo informava di aver firmato il decreto che approvava la convenzione con La Salute.

Guarda caso però dopo questo annuncio la stessa Azienda Sanitaria si rende conto che c’è una norma dello Stato che vieta i conflitti di interesse visto che, secondo il decreto Madia, il personale che opera gratuitamente nell’associazione no profit non può essere anche dipendente dell’Ospedale così come avviene oggi. Mi chiedo allora come è possibile che il direttore generale firmi un decreto che da il via alla convenzione e subito dopo si fa presente che non sussistono i vincoli normativi previsti?

Ormai - stigmatizza Oreti - la credibilità della riforma regionale è sotto le scarpe. E’ il tempo di dare voce ai cittadini che con il referendum abrogativo sulla riforma sanitaria regionale avranno la possibilità di esprimere democraticamente il proprio giudizio su questa ingenerosa riforma sanitaria.

Più volte sull’argomento è intervenuto il consigliere regionale PD Diego Moretti, nonché capogruppo in consiglio della presidente Serracchiani, che ha espresso più volte il suo impegno per far riprendere il servizio, ma alla luce dei fatti odierni cosa ha da dire in merito? Reputa anche lui idonea e coerente questa situazione e queste scelte? Una sua presa di posizione ed un suo impegno politico - termina Oreti - sarebbe un atto dovuto visto poi che ha sempre difeso a spada tratta una riforma regionale che giorno dopo giorno è sempre più imbarazzante.

 

ORETI: CORDOGLIO PER LA PREMATURA MORTE DEL GIOVANE AFGHANO A GRADISCA CHE TESTIMONIA PURTROPPO CHE ANCHE TRA I MIGRANTI ESISTONO MORTI DI SERIE A (A GORIZIA) E SERIE B (A GRADISCA)

Qualsiasi essere umano a prescindere da colore, razza, età e religione ha un valore importantissimo, pertanto, la morte del migrante afghano annegato qualche giorno fa nel fiume Isonzo nei pressi di Gradisca  deve rattristare tutti. Ogni vita merita un momento di dovuto silenzio legato al cordoglio che ogni persona ha il diritto di veder rispettato.

Questa la riflessione del segretario provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Dalla prima ora - sottolinea il dirigente di Autonomia Responsabile - sono contro questa accoglienza sregolata e non normata, ma ciò non vuole dire che non sono dispiaciuto dalla morte di un giovane ragazzo.

A tal riguardo però non si può far finta di nulla - sottolinea Oreti - da questa tragedia appare evidente che esistono morti di migranti di serie A e serie B.

A cosa mi riferisco? Beh, quando ad agosto scorso il fiume Isonzo ha risucchiato a Gorizia il povero pakistano Tamir i buonisti e buona parte della politica di sinistra ha dato un risalto mediatico e politico importantissimo alla tragedia, strumentalizzandola fino all’inverosimile. Addirittura delle associazioni qualche mese dopo hanno presentato un esposto alla procura della repubblica contro il comune di Gorizia e la Prefettura in cui si è evidenziata la colpa delle istituzioni nella morte del povero pakistano.

Ora che è successo a Gradisca dove sono tutte quelle associazioni e quella politica sempre pronta a puntare il dito?

Forse stavolta nessuno parla perché Gradisca è un comune di sinistra mentre la "cattivissima" Gorizia è a guida centro destra e, pertanto, è corretto strumentalizzare tutto all'ennesima potenza?

Per coerenza - stigmatizza Oreti - mi sarei aspettato lo stesso modus operandi, invece, a quanto pare, esistono stesse modalità in cui trovare la morte ma modi diversi per evidenziarla in base se il comune interessato è di destra o sinistra.

Certo - afferma Oreti - si tratta di un’altra morte che dovrà far riflettere le due figure fondamentali nella gestione dei migranti, vale a dire, la Regione ed il Governo visto che è inconcepibile accogliere  in una comunità come Gradisca circa 400 migranti che aggiungendoli agli oltre 230 presenti a Gorizia formano un mix che va oltre ogni tipo di controllo che non può escludere altre tragedia sulle rive del fiume.

Mi chiedo - termina Oreti - quando la Regione (con il piano di equa distribuzione mai attuato dall'assessore regionale Torrenti) e il Governo, attraverso le Prefetture, daranno il via ad una politica di equa distribuzione dei migranti?

 

ORETI-DEVETAG: NELLA VICENDA MUSEI PROVINCIALI NON POSSIAMO PIEGARE LA TESTA. TUTELIAMOCI ATTRAVERSO LE VIE LEGALI CONTRO L’INFAUSTA SCELTA DEL DUO GHERGHETTA-TORRENTI

Si conclude nel peggiore dei modi la contorta e illogica vicenda dei Musei provinciali di Gorizia che Autonomia Responsabile ha seguito, passo dopo passo, cercando più soluzioni che tenessero conto della storia e dei diritti di Gorizia e dei goriziani. Il sindaco Romoli ha definito una “porcheria” la decisione di dividere al 100% la proprietà degli straordinari beni custoditi nei nostri musei con Monfalcone. Noi oltre a sposare la sua teoria rimarchiamo anche un evidente sfregio storico-istituzionale a discapito di Gorizia.

Questo l’affondo di Fabrizio Oreti e Antonio Devetag, rispettivamente coordinatore provinciale e comunale di Autonomia Responsabile FVG.

“I veri responsabili di questo scippo - stigmatizza Devetag - hanno una sede istituzionale: il Pd; ed hanno nomi e cognomi: si tratta del presidente della provincia Gherghetta; della sua giunta con in testa il suo assessore alla cultura “goriziano” Portelli; non dimenticando l’assessore regionale Torrenti in combutta con la presidente Serracchiani”. Non possiamo trovarci nemmeno d’accordo con le parole del Pd goriziano, che cerca di buttare acqua sul fuoco, che plaude e riferisce: “il nostro pressing ha pagato” soltanto perché le collezioni restano ancora alla città. Ci mancava altro!  A Cingolani e Crocetti va sicuramente dato merito di essersi schierati a favore della città, purtroppo però il loro stesso partito ha fatto spallucce ed ha seguito le dinamiche del duo Torrenti-Gherghetta.

“Non abbiamo remore - afferma Oreti - nel definire questa vicenda legata ai musei come lo scippo più funesto che Gorizia abbia subito nella sua storia culturale, che potrebbe avere conseguenze catastrofiche nell’elaborazione di qualsiasi progetto autonomo e concreto sullo sviluppo del turismo culturale nella nostra città”.

Per quanto ci riguarda siamo fermamente convinti che la gestione e la proprietà spettano alla città di Gorizia, non perché lo affermiamo noi ma perché lo definisce la storia.

Non possiamo piegarci a questa ingiustizia. Per salvare il salvabile - terminano Oreti e Devetag - chiederemo al Sindaco Romoli di convocare la maggioranza politica che governa la città per verificare l'unica via d'uscita, vale a dire, decidere di tutelarsi percorrendo le vie legali nelle sedi istituzionali preposte. 

 

AUTONOMIA RESPONSABILE (AR) SI PRESENTA A GORIZIA E PROVINCIA. PRONTA A CORRERE PER LE PROSSIME ELEZIONI COMUNALI.

Autonomia Responsabile apre a Gorizia la stagione dei congressi per l’elezione dei propri rappresentanti territoriali. Si è tenuta in questi giorni, presso l’Associazione “Convivium”, l’assemblea degli eletti che ha confermato alla guida provinciale del Movimento Fabrizio Oreti ed eletto a capo del coordinamento comunale del capoluogo Antonio Devetag, già apprezzato assessore alla cultura del Comune di Gorizia e direttore generale di Mittelfest per oltre 5 anni.

I due coordinatori saranno coadiuvati da due squadre: Oreti insieme a: Ilva Greatti, Cristina Barletta, Carlo Muset (responsabile sinistra isonzo) e Stefano Careddu (responsabile destra isonzo) formerà il comitato provinciale; mentre Devetag con Celestino Turco e Caterina Oropallo costituirà il comitato comunale goriziano.

Durante l’assemblea i consiglieri comunali Oreti e Turco hanno tenuto a precisare che rimarranno al comando della lista civica “Per Gorizia”, lo scopo sarà quello di proporsi alle prossime elezioni comunali con due liste civiche: Autonomia Responsabile Gorizia e la “Per Gorizia”.

“I recenti risultati elettorali ci dimostrano che Autonomia Responsabile è in grado di giocare un ruolo importante nel contesto politico del centrodestra regionale. Il Sindaco Dipiazza, Consigliere regionale del Movimento, ha saputo riprendersi con autorevolezza Trieste, mentre a Pordenone la lista di Autonomia Responsabile ha ottenuto un ottimo risultato contribuendo alla vittoria del Sindaco Ciriani. Con questa consapevolezza, afferma il leader del Movimento Renzo Tondo, presente ai lavori assembleari a Gorizia, stiamo proseguendo nell’opera di strutturazione territoriale, per poter garantire una presenza capillare e raccogliere le istanze della nostra comunità regionale.”

“Siamo partiti proprio da Gorizia, continua il Consigliere regionale Tondo, perché questa provincia a breve si confronterà con sfide elettorali importanti, a cominciare dalle elezioni comunali di Monfalcone e Ronchi dei Legionari, dove a breve definiremo gli incarichi dirigenziali, per poi confrontarsi con l’importante sfida elettorale nel capoluogo isontino, prevista tra soli 10 mesi.”

“Quella del prossimo anno rappresenta un’occasione importante per Gorizia per confermare la guida del centrodestra, con la responsabilità e la concretezza che ci contraddistingue, Autonomia Responsabile vuole arrivare preparata all’appuntamento ed avere il tempo di presentare i suoi programmi ai cittadini - spiega il coordinatore provinciale Oreti - Siamo aperti al confronto ed al dialogo con tutte le forze del centrodestra per correre in maniera unita e coesa individuando un candidato forte e condiviso”.

“La vera sconfitta del PD, ha concluso Renzo Tondo, sta nel fatto che il duo Renzi e Serracchini si è allontanato inesorabilmente dalle reali esigenze della gente e questo vale soprattutto per il goriziano. Il nostro scopo invece va nel senso opposto: governare per riportare al centro della politica le reali esigenze dei cittadini”.

 

ORETI: MANTENIAMO LA CITTA’ CON IL TRICOLORE FINO ALLE CELEBRAZIONI DELLA PRESA DI GORIZIA

L'accoglienza che ha riservato Gorizia agli alpini è stata unica, alla faccia di quei pochi che hanno cercato di sminuire questo importantissimo appuntamento.

È stata la prova che la città ha voglia di testimoniare la propria storia e la propria identità.

A dirlo è il capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e segretario provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Dopo la tre giorni degli alpini, è sotto gli occhi di tutti che Gorizia con addosso il tricolore ha un fascino in più! Se poi consideriamo che siamo nel pieno delle celebrazioni del centenario della grande guerra diventa ancora più importante valorizzare la nostra italianità.

Seguendo questo ragionamento, dopo la bellissima cornice che si è venuta a creare per il raduno degli alpini, torno a ribadire ciò che avevo chiesto nel corso dell’ultimo consiglio comunale con una interrogazione rivolta al Sindaco (che si è reso disponibile a sensibilizzare la richiesta): in attesa delle ricorrenze della presa di Gorizia che avverrà nei primi giorni di agosto (altro evento clou per le celebrazioni del centenario della grande guerra: 9 agosto 1916 – 9 agosto 2016) sarebbe un bellissimo gesto se in città (nei luoghi pubblici e privati) rimanesse esposto il tricolore.

La richiesta che ho formulato e che torno a formulare non è soltanto una proposta che parte dal sottoscritto - stigmatizza Oreti - negli ultimi giorni sono stati tantissimi i cittadini che mi hanno sollecitato in questo senso, a testimonianza che Gorizia ha voglia di esprimersi al meglio per ricordare un momento storico che ha segnato le nostre generazioni.

Pertanto - termina Oreti - il mio appello è rivolto a tutti: istituzioni, privati, cittadini ed a tutti coloro che hanno la possibilità e la voglia di mantenere lo splendido vestito tricolore che è stato creato per il raduno degli alpini.

 

ORETI: A GORIZIA I CONTAINER DI MEDICI SENZA FRONTIERE CAMBIANO GESTIONE E DAL TITOLO GRATUITO PASSANO AI 35 EURO + IVA PER MIGRANTE ECONOMICO 

Finalmente è stato svelato l'arcano! Dopo l'accoglimento da parte dell'amministrazione comunale della domanda presentata dall'arcidiocesi per estendere la permanenza dei container di medici senza frontiere a Gorizia, le figure che tanto hanno a cuore la permanenza dei moduli abitativi per i migranti economici hanno annunciato agli organi di informazione che a fine mese MSF lascerà la gestione dei moduli a favore di una ben nota cooperativa pronta a stipulare la convenzione con la prefettura che come è noto comporta i “famosi” 35 euro + iva per ciascun migrante accolto.

Questo lo sfogo del capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e segretario provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Appare lampante il quadro che si è venuto a delineare: Sfruttando l’attuale legge (che risulta essere inadeguata e/o non attinente al problema specifico visto che la richiesta per la permanenza dei container per i migranti economici è equiparata ad una normale concessione edilizia di routine) si è garantita la permanenza dei container in città, ed ora ottenuta questa certezza, guarda caso, subentra una cooperativa che attraverso i 35 euro + iva per migrante gestirà il nuovo centro di accoglienza.

Sia chiaro per la giunta regionale (che non ha mai applicato il piano di equa distribuzione dei profughi) e per la prefettura - evidenzia Oreti - che con questo nuovo scenario, Gorizia diventa a tutti gli effetti la città dell'accoglienza obbligata a tutti i costi, visto che considerati i posti disponibili la città difficilmente scenderà sotto quota 200 profughi (mentre dovrebbe accoglierne al massimo 70) alla luce delle troppe strutture di accoglienza presenti a Gorizia che non permetteranno di far scendere questo inaccettabile numero.

Mentre Regione e Governo sembra che abbiano deciso di far assuefare i cittadini di Gorizia a dover percepire quote extra di migranti economici,

Mi aspetto che il Sindaco, come primo cittadino, tiri le fila nella maggioranza per iniziative politiche forti perché - termina Oreti -preme pretendere rispetto per la città e per i cittadini che vengono ancora una volta penalizzati e beffati a discapito dei tantissimi comuni della provincia che non accolgono nessuno.

 

ORETI: GORIZIA CON LA PERMANZENZA DEI CONTAINER DI MEDICI SENZA FRONTIERE RISCHIA DI DIVENTARE UNA CITTA’ A MISURA DI MIGRANTE ECONOMICO E NON PIU’ A MISURA DI CITTADINO

Le leggi sono fatte per essere rispettate e seguendo questo principio il compito delle istituzioni (anche delle amministrazioni comunali) è quello di rispettare e far rispettare le norme.

Ma l'accoglimento da parte dell'amministrazione comunale della domanda presentata dall'arcidiocesi per estendere (per un ulteriore anno) la permanenza dei container di medici senza frontiere a Gorizia dimostra che la legge è inadeguata e/o non attinente al problema specifico visto che la richiesta per la permanenza dei container per i migranti economici non può essere equiparata ad una normale concessione edilizia di routine.

Questo lo sfogo del capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e segretario provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Per correttezza istituzionale e per far lavorare gli uffici comunali nel migliore dei modi è stato corretto che la politica non abbia minimamente interferito sulla domanda anche se la sinistra le ha provate tutte per pressare il comune sull'argomento.

Sia chiaro per la giunta regionale (che non ha mai applicato il piano di equa distribuzione dei profughi) e per la prefettura - evidenzia Oreti - che con questo nuovo scenario, Gorizia diventa a tutti gli effetti la città dell'accoglienza obbligata a tutti i costi, visto che considerati i posti disponibili la città difficilmente scenderà sotto quota 200 profughi (mentre dovrebbe accoglierne al massimo 70) alla luce delle troppe strutture di accoglienza presenti a Gorizia che non permetteranno di far scendere questo inaccettabile numero.

Mentre Regione e Governo sembra che abbiano deciso di far assuefare i cittadini di Gorizia a dover percepire quote extra di migranti economici,

Mi aspetto che il Sindaco, come primo cittadino, tiri le fila nella maggioranza per iniziative politiche forti perché - termina Oreti –preme pretendere rispetto per la città e per i cittadini che vengono ancora una volta penalizzati e beffati a discapito dei tantissimi comuni della provincia che non accolgono nessuno.

 

ORETI (AR): NELLE AFFERMAZIONI DEL SEGRETARIO PROVINCIALE DEL PD ROSSI LE AMMISSIONI DI UN FALLIMENTO POLITICO CHE PORTERA' ALL’ASCESA DEL CENTRO DESTRA NEL TERRITORIO ISONTINO

Dopo gli esiti delle ultime elezioni amministrative, non si può negare la gran confusione politica che sta caratterizzando il PD isontino in merito a scelte e decisioni che stanno mettendo in evidenza uno scontro intestino in un partito che non riesce a trovare una proposta unitaria su tanti temi importanti, non ultimo quello della fusione dei comuni.

Queste le considerazioni da parte di Autonomia Responsabile FVG attraverso Fabrizio Oreti che per il movimento regionale di Renzo Tondo è il coordinatore provinciale. La secca replica arriva a stretto giro di posta a seguito delle considerazioni post elettorali del segretario provinciale del PD, Marco Rossi.

Ormai - tuona Oreti - sono lontani i tempi in cui il PD (che oggi è alla guida della regione) dimostrava un’unità che poi in soli tre anni si è dimostrata essere solo una torre di babele.

La ciliegina sulla torta del disastro PD è l’ultima uscita sulla stampa del segretario provinciale Marco Rossi, in cui in maniera esplicita (gli va dato merito) evidenza il fallimento politico del partito che rappresenta.

Nella sua analisi - stigmatizza Oreti – parla di un centro destra in ascesa nella provincia perché ha alzato le barricate sui temi legati ai profughi. Beh mi viene da rispondergli che il volere dei cittadini va rispettato e rappresentato e che le comunità non dimenticano visto che il PD in giunta regionale ha praticamente chiuso nel cassetto il piano regionale di equa distribuzione dei richiedenti asilo politico, lavandosi letteralmente le mani del problema, lasciando luoghi come Gradisca con circa 410 profughi su una popolazione di 6 mila abitanti. Non deve poi stupirsi se a San Pier (roccaforte rossa) ha prevalso il centro destra guidato dall’ottimo Zandomeni o se a Romans il centro destra ha sfiorato la vittoria con Careddu.

L’autogol migliore di Rossi però è sulle affermazioni in merito alla riforma sanitaria (creata ad hoc sempre dal suo PD) visto che, dopo un anno e mezzo dall’entrata in vigore, la definisce come una riforma che non ha ancora ottenuto risultati tangibili ed ha prodotto esiti non soddisfacenti, beh - sottolinea Oreti - finalmente un dirigente del PD che ammette i fallimenti del proprio partito.

Finalmente nella provincia di Gorizia sta cambiando il vento - termina Oreti - ed i cittadini hanno preso atto che il centro destra si sta unendo per rappresentare nel migliore dei modi le reali esigenze delle comunità.

 

ORETI: L’ENOTECA DELL’IMPERO PUO’ ESSERE UN PROGETTO VALIDO PER RENDERE IL CASTELLO UN LUOGO DI ATTRAZIONE SOCIALE E TURISTICA

Se qualche giorno fa mi sono espresso a favore delle celebrazioni di matrimoni in piazza della transalpina perché la reputo una piazza storica da valorizzare, ancora più importante è, e sarà, "dare vita" all'area che interessa il borgo castello. Un gioiellino che suscita il plauso di coloro che visitano Gorizia.

A dirlo è il capogruppo della lista civica “Per Gorizia” e segretario provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Considerato che, dal punto di vista riqualificazione, l'amministrazione comunale e le ditte che hanno terminato l'opera hanno fatto un ottimo lavoro, ora preme riempire il borgo di contenuti. Oltre alle attività culturali/museali preme creare dei servizi che invoglino gli stessi goriziani a frequentare maggiormente il castello. In questo contesto - evidenzia Oreti - non sarebbe male creare un’enoteca dedicata alla degustazione del vino (un prodotto identificativo per eccellenza del nostro territorio). A cosa mi riferisco? Al progetto dell’Enoteca dell’Impero, un’interessante proposta portata avanti anni fà dall’ex assessore alla cultura Antonio Devetag. Un progetto (realizzato a suo tempo dall’architetto Bruno Brunello) approvato sia dalla sovrintendenza sia dal consiglio comunale che doveva nascere nel bastione del re e avrebbe portato un valore aggiunto all’ambito castellano. L’enoteca dell’impero andrebbe anche a supporto del punto di ristoro-souvernir che a breve aprirà nella torre dell'orologio dentro le mura del castello, il tutto finalizzato a fornire servizi di aggregazione sociale nel cuore del simbolo della città.

L’enoteca - sottolinea Oreti - permetterebbe di creare una vera zona di attrazione turistico-culturale, mettendo in sinergia il castello con la sua bellissima esposizione di strumenti antichi, il Museo della Grande guerra sperando che resti in mani goriziane, il teatro tenda. Un’enoteca in cui sarebbe possibile gustare tutti i vini dell’ex impero asburgico, da quelli sloveni, quelli croati e austriaci, con al centro naturalmente i vini del Collio goriziano e delle altre zone a doc del Friuli Venezia Giulia.

Per verificare l’attuale fattibilità del progetto - termina Oreti - ne parlerò a breve con il Sindaco Romoli considerato che stiamo parlando di un progetto che sicuramente è vincente se vogliamo rendere il castello un luogo vivo e attrattivo per turisti e cittadini.

 

ORETI: ALTRI NUOVI ARRIVI DI PROFUGHI A GORIZIA. INDECENTE MANCANZA DI RISPETTO PER LE QUOTE DI EQUA DISTRIBUZIONE DEI PROFUGHI SUL TERRITORIO FVG

Non ci voleva il genio della lampada per prevedere che con l'arrivo del caldo sarebbero aumentati gli sbarchi e gli arrivi di profughi. Come più volte ho sottolineato durante l'inverno, così è avvenuto.

Questo il commento del capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e segretario provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

In questi mesi invernali la giunta regionale ed il ministero degli interni che piani hanno predisposto per i massicci arrivi dell'estate?

Nessun piano! - stigmatizza Oreti - La dimostrazione è che alla prima nuova emergenza dove vengono dislocati i profughi (stavolta provenienti dall'Africa)? Beh come al solito a Gorizia e Gradisca.

Facile accogliere così, andando a pesare sempre sulle stesse comunità che già ospitano numeri spropositati di richiedenti asilo politico.

Senza equa distribuzione dei profughi sul territorio FVG - sottolinea Oreti - non c'è reale integrazione ma solo malessere sociale, questo concetto non è ancora chiaro né alla giunta Serracchiani, né al governo né ai buonisti di turno.

Ditemi se sono numeri ragionevoli i circa 410 profughi a Gradisca e gli oltre 230 a Gorizia (ricordo che il capoluogo Isontino dovrebbe ospitarne al massimo 70).

Per placare gli animi - tuona Oreti - è già stato detto che si tratta di una situazione temporanea. Beh anche il Nazareno era una situazione temporanea quando ha iniziato ad ospitare i primi 150 profughi nel 2014 e dopo due anni mantiene ancora gli stessi numeri.

Anche stavolta per i 25 nuovi arrivi a Gorizia e gli altrettanti a Gradisca le promesse sono sempre le stesse.

Ne abbiamo abbastanza - Termina Oreti - e penso che i tempi siano maturi perché la città scenda in piazza per dire, in maniera civile e democratica, basta nel voler penalizzare continuamente Gorizia e Gradisca nell'affluenza profughi.

 

ORETI: BASTA PRESSIONI ILLOGICHE E ILLEGALI DA PARTE DEL PARTITO DEMOCRATICO PER LA PERMANENZA A GORIZIA DEI CONTAINER DI MEDICI SENZA FRONTIERA

Trovo fuori luogo, scorrette e non lecite le pressioni a mezzo stampa che sta subendo l'amministrazione comunale di Gorizia ed il Sindaco Romoli in merito alla richiesta in atto, avanzata dall’Arcidiocesi, per estendere il periodo di permanenza di medici senza frontiere a Gorizia.

Questo l'affondo del capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e segretario provinciale per Autonomia Responsabile FVG, Fabrizio Oreti.

Il Pd non sa più come pressare sull'argomento, prima è stato il turno dell'assessore regionale all'immigrazione Torrenti, ora è il turno del segretario provinciale del Pd, Marco Rossi.

Considerato che i container di MSF si trovano su un terreno privato - stigmatizza Oreti - Ricordo a Rossi che la richiesta di prolungare la permanenza di medici senza frontiere in città è da considerarsi a tutti gli effetti come una richiesta tecnica e non politica, pertanto, deve rispettare le normative vigenti in materia e nessun politico ha il "diritto" di influenzare la pratica.

Ricordo sempre a Rossi che per aver influenzato un bando, un Sindaco del suo stesso partito politico (Pd) è finito in carcere.

Se fossi il Sindaco - tuona Oreti - presenterei un esposto alla procura della Repubblica considerate le pressioni a mezzo stampa inopportune e improprie che si stanno susseguendo sull’argomento.

Se parliamo di numeri - evidenzia Oreti - Rossi fa finta di non sapere che secondo l'accordo Stato regione il territorio FVG dovrebbe ospitare 2500 profughi invece ad oggi abbiamo superato i 4200.

Se parliamo, invece, della provincia di Gorizia ospitiamo 670 ma per la quasi totalità tra Gradisca (circa 350) e Gorizia (oltre 210), sottolineo che secondo il piano regionale di equa distribuzione (mai fatto rispettare dalla giunta regioanle) il capoluogo isontino dovrebbe accogliere soltanto 70 profughi.

Considerato che Rossi è il segretario provinciale del PD, partito che amministra tantissimi comuni della provincia, invece di fare richieste illogiche e illecite a Gorizia - termina Oreti - si preoccupasse di pretendere accoglienza dai tanti sindaci del suo partito che non accolgono nemmeno un profugo.

 

ORETI: RIGUARDO AL RIPRISTINO DEI CONSIGLI DI QUARTIERE A GORIZIA, GENTILE (FI) PER L’ENNESIMA VOLTA DIMOSTRA STERILE STRUMENTALIZZAZIONE POLITICA

Che tra il sottoscritto ed il collega Gentile non corra buon sangue è risaputo dall'inizio di questo mandato amministrativo, per quanto mi riguarda lo vedo come un vanto, considerato quanto non apprezzo il suo vecchio modo di fare politica.

Questa la secca replica del presidente della commissione comunale decentramento, Fabrizio Oreti.

Mi spiace però notare che oltre a tanti giri di parole, Gentile nella sua replica non ha fornito alcuna valida proposta per superare i 3 limiti normativi esposti in commissione (costi dei quartierini, cambio dello statuto comunale ed impossibilità di modificare la petizione in argomento).

Gli ricordo - stigmatizza Oreti - che in consiglio saremo chiamati a votare questa petizione così come è stata presentata. Secondo la normativa vigente - sottolinea Oreti - non potrà subire variazioni, pertanto, non comprendo di quali altre ipotesi parla considerato poi che questo documento ha lasciato dei dubbi a più di qualche consigliere comunale, sia di maggioranza che di opposizione.

Ribadisco - evidenzia Oreti - che non ho parlato a titolo personale ma come presidente della commissione decentramento considerato che ho rappresentato ciò che è accaduto in aula, nulla di più e nulla di meno, incluso il mio intervento in cui esponevo le mie motivazioni sull’argomento.

Visto che Gentile è così sensibile al ripristino dei consigli di quartiere ed essendo un ex assessore al decentramento della passata amministrazione, mi meraviglio che in 4 anni non ha mai proposto alcun documento per il ripristino dei quartierini stessi.

Vedremo come voterà sull'argomento il consiglio comunale, per come la vedo io - termina Oreti - e qui parlo a titolo personale, questa petizione così come è non passerà, mentre resto aperto a valutare altri documenti politici di natura diversa per riaprire il discorso sui consigli di quartiere.

 

ORETI: LE COMISSIONI DECENTRAMENTO E STAUTO TARPANO LE ALI ALLA PETIZIONE POPOLARE PER IL RIPRISTINO DEI CONSIGLI DI QUARTIERE DI GORIZIA

Visto quanto è sentito in città il discorso relativo al ripristino dei consigli di quartiere e considerato il dovuto rispetto per le quasi mille firme raccolte è stato importante, prima di portare la richiesta in consiglio comunale, iniziare a discutere della proposta in commissione decentramento e statuto che per l’occasione si sono riunite congiuntamente.

Questo il commento del presidente della commissione comunale sul decentramento, Fabrizio Oreti.

In sostanza la petizione, presentata da alcuni ex presidenti dei "quartierini", chiede il ripristino dei consigli di quartiere che a loro dire permetterebbero una migliore rappresentatività popolare nelle scelte che riguardano i cittadini.

I limiti emersi in commissione - stigmatizza Oreti -  sono stati tre: il primo, che la petizione non può essere modificata o integrata visto che andrà votata così come è stata presentata e allo stato attuale incorpora delle discrepanze sulla suddivisione dei quartieri; il secondo problema è relativo al fatto che non sarà possibile ripristinare i vecchi consigli di quartiere in quattro e quattr’otto ma secondo la normativa vigente bisognerà, prima, modificare lo statuto comunale per dare il via ad un nuovo ente che dovrà ripercorrere gli scopi dei vecchi quartierini. Il terzo limite (non di poco conto) è di carattere normativo regionale, considerato che i consigli non possono essere a titolo gratuito, andrebbero remunerati e rimborsati, al riguardo, ricordo che nel 2011 (l'ultimo anno dei consigli di quartiere a Gorizia) questi sono costati circa 77 mila euro, un costo che, più o meno, ripercorrebbe questo nuovo ente da creare. Nel merito - evidenzia Oreti - come la prenderebbero i cittadini se vedessero nei conti comunali una somma di circa 70 mila euro per mantenere i nuovi consigli di quartiere?

Altri elementi da definire sarebbero i compiti e le competenze che ad oggi non esistono più e andrebbero riesaminati ma soprattutto, quali sarebbero i compiti che già oggi non ricoprono i consiglieri comunali o il consiglio stesso?

Nel corso della commissione mi è premuto sottolineare che eccetto Trieste (che ha oltre 200 mila abitanti) gli altri capoluoghi di provincia della regione hanno già o stanno per abolire questi consigli/circoscrizioni, non dimenticando, che il capoluogo isontino ad oggi è rappresentato in consiglio da 40 consiglieri comunali, almeno uno o più di uno per ogni quartiere della città, che per un luogo come Gorizia di circa 35 mila abitanti è un numero sufficiente se parliamo di rappresentatività popolare.

Dopo l’approfondimento in commissione, che per ora ha tarpato le ali alla petizione, vedremo quale sarà il voto del consiglio comunale, fermo restando - termina Oreti - che la commissione si è conclusa con alcune riflessioni che lasciano il futuro dei “quartierini” aperto ma con delle sostanziali e importanti variazioni che dovrebbero essere ben specificate in altro documento che elimini tutte le criticità ad oggi presenti.

 

ORETI: PER IL FUTURO NON SAREBBE MALE POTER CELEBRARE I MATRIMONI IN PIAZZA TRANSALPINA. PENSO CHE SIA IL MOMENTO DI DISCUTERE SULLA POSSIBILITA’ DI PUNTARE ANCHE SU UNA PIAZZA SIMBOLO

Ad oggi per le coppie che intendono celebrare il proprio matrimonio a Gorizia è possibile scegliere prioritariamente tre luoghi: la sala bianca del palazzo municipale (la più gettonata), la gloriette (il tempietto nel giardino comunale) ed il castello della città.

Tre location di tutto rispetto: accoglienti e suggestive ma se vogliamo promuoverci e proporci in maniera nuova e sicuramente più transfrontaliera, considerato anche  gli importanti passi in avanti del Gect (gruppo europeo di cooperazione territoriale) non possiamo continuare a tenere fuori dai luoghi celebrativi piazza della transalpina, ribattezzata nel tempo anche come “Piazza Europa”.

Questo il pensiero del capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG, Fabrizio Oreti.

Sarebbe anche un modo per promuovere maggiormente la storica piazza visto poi che molto spesso, anche attraverso i social, le foto di un matrimonio fanno il giro del mondo.

Per onestà, va dato merito al collega Bianchini che porta avanti questa richiesta da diverso tempo tanto che è diventato uno dei suoi cavalli di battaglia.

In questi quattro anni di mandato - stigmatizza Oreti -  ho avuto la fortuna di celebrare diversi matrimoni e spesso mi è stata sollevata la curiosità o la possibilità di potersi sposare a ridosso dell’Europa con un piede in Italia e l’altro in Slovenia.

Gorizia - evidenzia Oreti - rappresenta un luogo ed un momento storico sensibile nella guerra fredda. Non tutte le città di confine possono vantare una piazza come la nostra. Per valorizzarla non ci vogliono necessariamente locali ma attrazioni e soprattutto tanta, tanta, tanta promozione che può passare anche attraverso la celebrazione di un matrimonio in un luogo fuori dalla consuetudine.

Penso che - termina Oreti - nei prossimi mesi, ci siano le condizioni per metterci seduti e discutere in maniera propositiva su una eventuale apertura che andrebbe a favore della città e dei cittadini che vorranno scegliere un simbolo della guerra fredda come luogo dove unirsi che oggi rappresenta l'Europa unita.

 

PROBLEMA CINGHIALI E NUTRIE A ROMANS: CAREDDU E GLI AGRICOLTORI INCONTRANO TONDO E ORETI (AR)

Dei danni che provocano i cinghiali e le nutrie se ne parla da tempo, preme però passare dalle parole ai fatti. In quest’ottica è avvenuto l'incontro tra gli agricoltori di Romans e dei territori limitrofi con il movimento regionale di Autonomia Responsabile FVG.

Al confronto hanno preso parte il leader della lista civica regionale, Renzo Tondo, assieme al coordinatore provinciale, Fabrizio Oreti.

Promotore e organizzatore del dibattito è stato il candidato sindaco della lista civica Identità e Progresso, Stefano Careddu, che ha presentato e introdotto un problema che non può essere posticipato e demandato così come è avvenuto ultimamente.

Careddu ha illustrato le ripercussioni che provocano gli animali selvatici sui terreni coltivati. Da qui è partita la richiesta degli agricoltori di azioni realistiche in regione per i continui e ingenti danni provocati dai cinghiali che, tra l'altro, distruggono le preziose piantagioni di asparagi della zona.

Secondo Oreti - nel tempo è mancato l'impegno e la volontà dei Sindaci del territorio a bussare in regione per pretendere impegni e soluzioni ad un problema che tocca nel cuore le tasche ed il lavoro degli agricoltori.

Dopo un articolato confronto le fila della serata le ha tirate il leader di Ar, Renzo Tondo, che ha espresso la necessità di intervenire in maniera incisiva a tutela del territorio, impegnando la giunta ed il consiglio regionale predisponendo, assieme agli stessi agricoltori, una mozione da discutere e votare a Trieste per prolungare ed estendere la caccia per evitare che questo tipo di animali selvatici deturpino il lavoro degli operatori agricoli.

 

ORETI: IL 18 MAGGIO CAMBIANO LE CREDENZIALI DI ACCESSO PER IL SERVIZIO INTERNET GRATUITO CITTADINO CHE FORNISCE L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE. ENTRERÀ IN VIGORE IL “PASSWORD LESS”

Come abbiamo sensibilizzato in questi giorni, sta per cambiare il sistema di accreditamento al servizio internet gratuito che fornisce l'amministrazione comunale. A seguito di questa novità, risulta importante continuare a sensibilizzare l'argomento perché per poter usufruire delle migliorie del servizio Wi-Fi Guglielmo, dal 18 maggio, sarà importante registrarsi come se fosse la prima volta.

Questo l'appello di Fabrizio Oreti, delegato del sindaco alla gestione e supervisione del Wi-Fi cittadino.

Per tutti coloro che utilizzano o vorranno utilizzare il Wi-Fi gratuito Guglielmo (oltre al potenziamento della velocità della rete che passerà da 1 a 20 mega) entrerà in vigore il "password less", vale a dire - sottolinea Oreti - Dal 18 maggio, per la precisione alle ore 10,  la rete wifi azzererà l'attuale database di credenziali, e dunque i goriziani che vorranno utilizzare la rete wifi dovranno registrarsi nuovamente, una sola volta, però, la prima, in quanto il sistema poi riconoscerà automaticamente lo smartphone, il tablet o il computer, ogni qual volta questo entrerà nelle zone coperte dal segnale. E' importante - evidenzia Oreti - che i cittadini siano a conoscenza della novità, per non farsi trovare impreparati e magari pensare che il sistema non funziona più.

Per maggiori informazioni - termina Oreti - abbiamo attivato una pagina sul sito dell'amministrazione comunale:

http://www3.comune.gorizia.it/it/rete-wifi-guglielmo-comune-di-gorizia-attivazione-del-sistema-passwordless-0

in cui sarà possibile approfondire le nuove linee guida e conoscere  il conto alla rovescia che porterà al 18 maggio.

 

ORETI: LA STRUTTURA RELIGIOSA DEL SAN LUIGI SEMBREREBBE ESSERE DIVENTATA UN CENTRO PER RICHIEDENTI ASILO POLITICO MINORI NON ACCOMPAGNATI, E’ STATO RICHIESTO IL CAMBIO DI DESTINAZIONE D’USO?

La struttura religiosa del San Luigi sembrerebbe essere diventata un centro per richiedenti asilo politico minori non accompagnati. A questo punto però una domanda nasce spontanea: è stato richiesto all’amministrazione comunale il cambio di destinazione d’uso?

Questo l’interrogativo posto dal capogruppo della lista civica “Per Gorizia” e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG, Fabrizio Oreti.

Come giustamente hanno sensibilizzato gli organi d’informazione, la gestione dell’ex convitto sembra essere stata affidata all’associazione “La Viarte Onlus” che a quanto pare starebbe utilizzando il San Luigi come struttura di accoglienza per profughi minori non accompagnati.

Una situazione che sembra già in stato avanzato visto che sono già stati spostati i centri estivi a favore dei bambini presso gli oratori dei quartieri di Piazzutta e Straccis.

Vista l'importanza storico-religiosa della struttura - evidenzia Oreti - mi sarei aspettato più comunicazione e trasparenza da parte dell'istituto nei confronti dei tanti cittadini che hanno appreso dalla stampa il cambio di direzione dell'istituito.

Per fare chiarezza e comprendere meglio cosa sta accadendo al San Luigi è stata mia premura - sottolinea Oreti -  prendere carte e penna e, attraverso una interpellanza, chiedere al Sindaco Romoli e all’assessore al welfare Romano se secondo la normativa comunale vigente è legale/fattibile il cambio di destinazione d’uso della struttura senza richiederlo espressamente all’amministrazione comunale considerato che il San Luigi nasce con una destinazione completamente diversa da quella dell’accoglienza di profughi minori, ed è in questo senso che va fatta chiarezza. Staremo a vedere - termina Oreti - perché gira e rigira se si parla di accoglienza sembra che in tutta la provincia esista solo Gorizia, dove continuiamo ad ospitare troppi profughi maggiorenni e, pertanto, trovo fuori luogo creare anche una struttura per profughi minorenni o pseudo tali.

 

TONDO-ORETI (AR): LUNEDI 2 MAGGIO A GORIZIA INCONTRO PUBBLICO CON CITTADINI, POLITICI E ORDINI DI CATEGORIA PER FARE QUADRATO SUL TRIBUNALE DI GORIZIA

E’ previsto per lunedì 2 maggio prossimo, alle ore 18, presso la sala dora bassi, in via Garibaldi 7 a Gorizia l’incontro pubblico organizzato dal coordinamento provinciale del movimento civico regionale Autonomia Responsabile FVG, guidato dal leader del gruppo, Renzo Tondo.

L’incontro pubblico, patrocinato dal comune di Gorizia, ha lo scopo di mettere assieme nella stessa sala: cittadini, politici e ordini di categoria interessati all'indotto che produce una struttura come il Tribunale della città (commercianti, ingegneri, geometri, avvocati, notai, architetti, commercialisti, consulenti del lavoro, periti e forze dell'ordine).

Vista la delicatezza dell’argomento ed il volano economico che produce una struttura come il Tribunale - sottolinea Oreti che per il capoluogo isontino è il coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile - era importante organizzare un incontro pubblico per un confronto utile e costruttivo per ascoltare tutti i contributi, le esigenze e le proposte che ciascun ordine o partecipante ha da esprimere nella sfera della propria specificità, il tutto, al fine di creare un dossier per proporre in regione e successivamente a Roma un documento corposo per blindare il Tribunale a Gorizia. All’iniziativa prenderà parte anche il presidente dell’ordine degli avvocati Silvano Gaggioli che, a seguito delle ultime novità normative, illustrerà i rischi di sopravvivenza del Tribunale.

 

ORETI: SANITA’. SAREBBE IL CASO CHE GLI ISPETTORI DEL MINISTERO DELLA SANITA’ RI-VALUTASSERO LA RIFORMA REGIONALE SULLA SANITA’

Da come ho appreso dagli organi di informazione, trovo inaccettabile che nel 2016 un cittadino telefoni al 118 e gli venga risposto che non ci sono ambulanze disponibili (la mia critica è sicuramente riferita alla riforma regionale e non certo al personale ospedaliero che deve operare con gli strumenti che la politica ha deciso di mettergli a disposizione).

Se consideriamo poi che l'età media nel nostro territorio è alta e tanti cittadini non hanno nemmeno la possibilità di spostarsi con mezzi propri il tutto diventa ancora più inaccettabile.

Purtroppo, ormai ho perso il conto dei ridimensionamenti che sono stati messi in atto dalla riforma sanitaria regionale tanto sbandiera e voluta dalla giunta a guida PD e Serracchiani.

Questo lo sfogo del capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Il primo pensiero che mi viene in mente è esprimere il mio sentito cordoglio per la famiglia della povera signora che non è più tra noi.

Spero che le indagini interne ed esterne facciamo la dovuta chiarezza visto poi che in questi casi è importante capire cosa è accaduto e, nello stesso tempo, sposo appieno il pensiero del figlio della signora che ha informato gli organi di stampa perché - stigmatizza Oreti - questo tipo di casi vanno evidenziati per evitare che si possano in qualsiasi maniera verificare in futuro.

Chissà se in questa regione prima o poi il Ministero della salute invierà gli ispettori per maggiori controlli sulla riforma sanitaria visto poi che il territorio FVG è governato dalla numero due del PD nazionale che sbandiera nei talk show le sue riforme come prima della classe, sarebbe auspicabile - termina Oreti - che il ministero ogni tanto faccia un salutino dalle nostre parti per verificare cosa sta accadendo.

 

ORETI: E’ CONSIGLIABILE PROTEGGERE CON PASSWORD IL SEGNALE INTERNET DI UTENTI PRIVATI ONDE EVITARE CHE POSSA ESSERE UTILIZZATO DA TERZI E DA RICHIEDENTI ASILO POLITICO

Da quando due anni fa è iniziata l'emergenza richiedenti asilo a Gorizia, le segnalazioni di diversa natura non sono mai mancate.

L'ultima in ordine di tempo risulta però una novità. La notizia mi è stata fornita, qualche settimana fa, da alcuni cittadini residenti in via Lasciac.

A dirlo è il capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

La segnalazione, in prima battuta, mi ha lasciato sorpreso visto che riguardava un gruppo sempre maggiore di richiedenti asilo politico che, a suo tempo, hanno individuato un segnale Wi-Fi privato aperto (senza password) e così ad ogni ora del giorno e della sera si riunivano in gruppetti nella strada dove giungeva il segnale per poter connettersi e navigare.

Alcuni abitanti - stigmatizza Oreti - mi hanno evidenziato il disturbo della quiete dovuto dai toni alti della voce (viste le tante video-chiamate) che giungevano direttamente nelle abitazioni dei residenti, oltre a cartacce a terra e la percezione di insicurezza visto il folto numero di profughi che si riuniva nella via.

Anche alcuni negozi si sono ritrovati con i tanti profughi seduti sulla pensilina del proprio locale intenti tutto il giorno nella navigazione e certo questo non ha incentivato i clienti.

Fortunatamente si è riusciti ad individuare il luogo da cui proveniva il segnale e l’ignaro proprietario dell'utenza ha provveduto ad inserire una password per tutelare la rete da accessi non autorizzati.

Al termine di questa vicenda - termina Oreti - il consiglio che mi sento di dare a coloro che hanno un modem Wi-Fi privato nelle proprie abitazioni è di verificare che sia installata una password di protezione anche perché altrimenti fornendo il segnale in maniera libera (senza password) si rischia di assegnare la linea con i propri indirizzi IP a chi non si conosce e, pertanto, non si conosce l'utilizzo che ne fa! 

 

ORETI: VISTA L’ARROGANZA POLITICA DI REGIONE E PROVINCIA, PER TUTELARE LA PROPRIETA’ DEI MUSEI CITTADINI RESTANO SOLO LE VIE LEGALI. DOPO LA PRIVAZIONE DI NASCERE A GORIZIA ORA VOGLIONO METTERE MANO ALL’IDENTITA’ STORICA DELLA NOSTRA COMUNITA’

Nonostante l'assessore regionale Torrenti continua a voler sminuire la querelle sulla proprietà dei musei provinciali, il problema persiste ed è tangibile visto che non sta né in cielo né in terra che Monfalcone (città che non compare in alcun documento di rilievo in merito al suo coinvolgimento passato con i musei) venga inserita al pari di Gorizia nella proprietà museale che la provincia sta per cedere alla regione.

A dirlo è il capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

L'identità di un territorio passa anche attraverso la sua storia e secondo questo principio va rispettato il percorso storico che ha sempre visto Gorizia (e non Monfalcone) inserita nella proprietà dei musei cittadini.

La giunta regionale - evidenzia Oreti - dopo averci privato di nascere a Gorizia ora vuole mettere mano anche all'identità della nostra comunità.

Come dice il proverbio: non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire e, per quanto mi riguarda, il dibattito sui musei provinciali è durato fin troppo, nel senso che ne discutiamo politicamente da settembre scorso e allo stato dei fatti la situazione dallo scorso anno ad oggi è solo peggiorata.

La scelta di condividere al 100% il patrimonio museale con Monfalcone - stigmatizza Oreti - rappresenta una presa di posizione che intende tutelare il PD per accaparrarsi un tesoretto che gli tornerà utile come propaganda politica alle prossime elezioni amministrative nel territorio a discapito della reale valorizzazione che merita e spetta al patrimonio museale goriziano.

Lo avevo già proposto qualche mese fa - termina Oreti - e ancora oggi sono convintissimo che l'unica via d'uscita sulla vicenda è quella di tutelarsi legalmente sulla vicenda percorrendo anche il ricorso al tribunale amministrativo. 

 

ORETI: COSA RISPONDE IL CONSIGLIERE REGIONALE MORETTI (PD) DOPO LA SCELTA DELL’AZIENDA SANITARIA DI RIDIMENSIONARE DRASTICAMENTE I PRELIEVI DELL’ASSOCIAZIONE “LA SALUTE”?

Siamo alla frutta! Sono dieci mesi che sono sospesi i prelievi che offriva l’associazione “La Salute” di Lucinico ed in questo lunghissimo frangente di tempo si sono susseguite svariate promesse della politica regionale a guida PD che, a più riprese, ha tranquillizzato i cittadini di Lucinico sulla ripresa del centro prelievi nel più breve tempo possibile, ma dopo 10 mesi di attesa cosa è successo?

Secondo il capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti,

è successo che l’azienda sanitaria ha espresso finalmente l’intenzione di riattivare il servizio ma, ATTENZIONE-ATTENZIONE, ridimensionando drasticamente l’offerta. L’ennesima scelta infelice a discapito del territorio, giusto per dire lo abbiamo riattivato, senza però preoccuparsi di garantire la mole di prelievi e gli orari che erano in auge prima della sospensione della convenzione.

Alla luce delle scelte che si stanno per assumere - stigmatizza Oreti - appare lampante la scelta di tagliare servizi importanti a favore del territorio, alla faccia dei tanti cittadini che usufruivano di un servizio utile quanto essenziale per una comunità numerosa come quella di Lucinico. A quanto sembra, secondo i nuovi criteri di riapertura, l’associazione sarà messa in condizione di poter espletare solo 60 prelievi a settimana a differenza dei 250 precedenti. Appare netto il ridimensionamento del servizio considerando poi gli orari di apertura che anch’essi saranno ridimensionati con l’aggiunta di molta più burocrazia per la gestione dei prelievi.

Più volte sull’argomento è intervenuto il consigliere regionale PD Diego Moretti, nonché capogruppo pd in consiglio, che ha espresso il suo impegno per far riprendere il servizio, anzi gli va dato merito di averci messo la faccia su questa vicenda, ma alla luce dei fatti odierni cosa ha da dire in merito? Reputa anche lui idonea questa scelta? Una sua presa di posizione ed un suo impegno politico - termina Oreti - sarebbe un atto dovuto visto poi che ha sempre difeso a spada tratta una riforma regionale che giorno dopo giorno è sempre più imbarazzante.

 

ORETI: DIFENDIAMO IL DIRITTO DI VOTO, DIMOSTRIAMOLO DOMENICA CON IL REFERENDUM SULLE TRIVELLE

Domenica 17 aprile 2016 non c’è solo il referendum sulle trivelle da votare, c’è anche l’importanza di attestare l’inviolabilità di un diritto-dovere: il voto. In merito al referendum c’è chi dice Si e c’è chi propone il No ma, nel rispetto di tutte le opinioni, esiste un elemento che diventa più importante della propria opinione sull’argomento: il diritto di impegnare la politica esprimendo il volere popolare.

Questo l’appello del capogruppo della lista civica “Per Gorizia” e coordinatore di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Andare alle urne in maniera informata e consapevole rappresenterà la prima sconfitta per coloro che politicamente hanno interesse a far diventare il nostro paese una oligarchia che pretende di imporre il proprio volere nascondendosi dietro l’alibi che si sta operando per il bene comune.

Il governo a guida Pd di Renzi e Serracchiani - stigmatizza Oreti - sta dimostrando la paura del voto come espressione popolare, lo dimostra la loro campagna politica che consiglia di disertare le urne.

La migliore risposta che possiamo dare domenica prossima sarà quella legata al voto di massa perché attraverso questo strumento abbiamo la possibilità di decidere e scegliere.

Il voto - termina Oreti - è un diritto ed un dovere che ci caratterizza come una comunità democratica dove al centro delle scelte devono obbligatoriamente esserci i cittadini. Teniamoci stretti questi diritti e non demandiamoli ad altri.

 

ORETI: NONOSTANTE LE NUOVE NORME CHE TAGLIANO LE GAMBE AI BILANCI COMUNALI, PER IL 2016 ABBIAMO APPROVATO UN DOCUMENTO DI PREVISIONE COSTRUITO AD OPERA D’ARTE

È stato un bilancio molto importante. Sicuramente diverso dagli altri, non soltanto perché è stato l'ultimo del doppio mandato Romoli, ma soprattutto perché abbiamo approvato un piano finanziario con la nuova normativa imposta dallo Stato che ha complicato non poco la vita, considerato che a livello governativo ci sono state imposte delle regole pazzesche che a chiare lettere vogliono imporre alle amministrazioni comunali di non spendere, alla faccia della tutela che meriterebbero le amministrazioni virtuose con le casse in verde come il comune di Gorizia.

A dirlo è il capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Il legislatore invece di tutelare chi opera e agisce con responsabilità e oculatezza ha preferito mettere tutti sullo stesso piano, guardandosi bene dal penalizzare i comuni che spendono tanto e male.

Lottando contro le mille regole e vincoli imposti a livello governativo possiamo affermare - evidenzia Oreti - di aver approvato un bilancio che per capacità e bravura degli uffici comunali competenti è stato redatto ad opera d'arte.

Per fare un sunto del bilancio di previsione 2016 possiamo dire che l'aliquota irpef rimane pari a zero (un traguardo quasi unico a livello nazionale), ancora una volta abbiamo tutelato le fasce deboli con circa 26 milioni di euro per il sociale e welfare, mentre l'istruzione si è aggiudicata oltre 3 milioni.

Per la tutela dell'ambiente avremo a disposizione circa 6 milioni e mezzo mentre un milione e mezzo sarà investito per i trasporti e la mobilità. Nel bilancio ha inoltre trovato spazio mezzo milione per l'assetto del territorio e l'edilizia abitativa e un altro mezzo per il lavoro e la formazione professionale. Alla cultura oltre 1 milione e mezzo; allo lo sport 1,4 milioni; al turismo 1,3 milioni e l'ordine pubblico 1,7 milioni di euro.

Si poteva fare meglio? Si può sempre migliorare - termina Oreti - ma il bilancio di previsione 2016 è un impegno politico forte e chiaro (in coerenza con gli ultimi 4 anni) per i cittadini perché sappiamo benissimo le difficoltà che stanno attraversando ed intendiamo essergli vicini come meglio possiamo. 

 

ORETI: AL VIA A GORIZIA LA PROPOSTA DI LEGGE POPOLARE PER LA TUTELA DEL DOMICILIO E LA LEGGITTIMA DIFESA

Anche a Gorizia è possibile partecipare alla raccolta di firme per presentare una proposta di legge di iniziativa popolare per difendere la tutela del domicilio e la legittima difesa.

A dirlo è il capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Se a livello nazionale si raggiungeranno le 50 mila firme si potrà dare il via alla presentazione dell'iter per avviare le migliorie normative necessarie per difendere i nostri diritti anche tra le mura di casa.

La speranza - stigmatizza Oreti - è che questa iniziativa  di legge popolare possa andare avanti in considerazione che porterà: all'innalzamento della pena per le violazioni del domicilio altrui; chi si introdurrà in maniera illecita nei domicili privati saprà dunque di pagare severamente e di NON potersi trasformare da aggressore a vittima chiedendo anche un risarcimento danni; non ci saranno più condanne o reati per coloro che difendono la propria casa dai delinquenti.

Finora - termina Oreti - attraverso tante testimonianze ho avuto la percezione che questa proposta è stata ben recepita in città visto che in tanti hanno espresso il desiderio di firmare questa iniziativa popolare.

 

TONDO-ORETI (AR): IL TRIBUNALE E’ LA SECONDA AZIENDA PIU’ GRANDE E IMPORTANTE PER GORIZIA CHE NEL 2018 CON MOLTA PROBABILITA’ SALUTERA’ LA CITTA’

Non è una battaglia degli avvocati di Gorizia o del presidente dell'ordine Silvano Gaggioli. È una battaglia che coinvolge prioritariamente tutti, partendo dall'indotto cittadino.

Per questo preme sensibilizzare la cittadinanza, l'opinione pubblica e la politica, considerato che per ora il problema è stato percepito in maniera marginale.

Questo il pensiero del leader di Autonomia Responsabile Renzo Tondo e del coordinatore provinciale del movimento civico regionale, Fabrizio Oreti.

In questi giorni abbiamo incontrato il presidente dell'ordine degli avvocati, Silvano Gaggioli, con cui abbiamo  esaminato nel dettaglio il  testo della commissione "vietti" che ridisegna la geografia giudiziaria nazionale che con molta probabilità porterà alla chiusura del tribunale di Gorizia tra un anno e mezzo, vale a dire, nel 2018.

In questi giorni - sottolinea Renzo Tondo - è stata importante la presa di posizione dei vari ordini che sono coinvolti dalla mole di lavoro che produce il tribunale (ingegneri, architetti, periti, geometri e altre categorie che vivono grazie all'indotto), non dimenticando che anche il commercio beneficia della struttura se consideriamo bar, ristoranti, alberghi, tabaccai e tanti altri.

Così come diciamo da tempo, l'unica soluzione reale e percorribile (anche per i diversificati ordini di categoria) resta l'accorpamento del tribunale di Gorizia con la bassa friulana a testimonianza che questa è una scelta condivisa da tutto il territorio.

Visto che la governatrice Serracchiani si è da tempo lavata le mani sul problema - stigmatizza Oreti - non volendo intervenire sulla vicenda, portare l'argomento in consiglio regionale vorrebbe dire trattarlo con superficialità non fornendo risposte e impegni concreti, così come ha trattato le tante questioni di Gorizia e provincia (musei, immigrazione e sanità).

Per questo - termina Renzo Tondo - stiamo pianificando nel breve periodo una serie di iniziative forti a Gorizia che dovranno far riflettere il territorio, la politica regionale e i nostri esponenti politici a Roma per far comprendere che dietro il tribunale si gioca il futuro della seconda azienda (la prima è l'ospedale) più grande che ad oggi offre Gorizia.

 

ORETI: L’ENTE NAZIONALI AVIAZIONE CIVILE (ENAC) HA COMUNICATO IL BENSERVITO ALL’HANGAR ALL’ASSOCIAZIONE DUCA D’AOSTA

Non abbiamo fatto in tempo a metabolizzare gli attacchi vandalici allo stabilimento pipistrel che un'altra brutta notizia si è abbattuta sull'aeroporto di Gorizia.

Nel merito, mi riferisco alla comunicazione inviata dall'Ente Nazionale Aviazione Civile (Enac) all'associazione Duca d'Aosta ed al presidente Fulvio Chianese in cui viene comunicato l'annullamento della concessione in essere e, contestualmente, viene intimato di liberare, in tempi brevi, l'hangar che l'associazione ha creato negli anni con tanto sacrificio e impegno che ad oggi ospita circa 13 aerei.

A dirlo è il capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Sicuramente una fredda comunicazione che ferisce e disorienta coloro che hanno sempre creduto nel rilancio dell'aeroporto spendendo tempo e denaro anche quando (a differenza di oggi) non c'erano progetti e programmi per il futuro dell'aerocampo.

La spiegazione a questa vicenda - evidenzia - potrebbe essere un vincolo burocratico previsto dalla norma considerato che a breve l'enac concederà alla società consortile il passaggio di consegne e la gestione ventennale per il rilancio dell'aeroporto.

Se questa fosse la chiave di lettura - sottolinea Oreti - sarà importante che l'ente consortile (di cui l'amministrazione comunale detiene il 52% delle quote) appena subentrerà nella gestione dell'aeroporto tuteli nel miglior modo possibile tutte quelle figure associative (tra cui l'associazione Duca d'Aosta) che lavorano e operano nell'aeroporto.

In questi giorni - termina Oreti - alla luce di queste notizie tutte le associazioni che operano in aeroporto hanno chiesto un incontro con il Sindaco Romoli ed il presidente dell'ente consortile Medeot per un punto di situazione ed avere delucidazioni su ciò che accadrà nel brevissimo tempo.

 

ORETI: ANCHE DOPO L’INTERVENTO DELL’ILLUSTRE VITTORIO SGARBI RESTA INACCETTABILE CHE IL PATRIMONIO MUSEALE VENGA CONDIVISO TRA GORIZIA E MONFALCONE

Con il massimo e dovuto rispetto che merita un uomo intelligente e capace come Vittorio Sgarbi, non mi sento però in alcun modo di condividere la sua opinione sul fatto che sia una buona idea condividere al 100%  la proprietà dei musei provinciali tra Gorizia e Monfalcone.

A dirlo è il capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Uno degli elementi che deve far riflettere è in chiave futura. Per fare un esempio pratico - evidenzia Oreti - Mettiamo il caso che tra qualche tempo ci siano dei lavori di manutenzione da fare all'interno delle strutture museali, che interesse avrebbe una città come Monfalcone, appartenente tra l'altro ad una UTI (Unione territoriale intercomunale) diversa da quella di Gorizia, a spendere dei soldi per un patrimonio che non fa parte del suo ambito territoriale e non fa parte della sua comunità? 

Così come vorrebbero confezionare il pacchetto musei, senza l'avallo di Monfalcone si rimarrebbe al palo su tantissime scelte e decisioni, sarebbe un vero e proprio controsenso visto che il patrimonio culturale è un valore storico, patrimoniale, turistico, identitario prettamente goriziano e non monfalconese.

Considerato che si continua a voler tutelare Monfalcone nella vicenda musei cittadini, mi chiedo e lo chiedo alla politica regionale e provinciale - termina Oreti - perché voler blindare così tanto la città portuale di Monfalcone e non comunità come Gradisca e Cormons che storicamente sono più legate ai musei? Il discorso del presidente della provincia Gherghetta legato al numero di abitanti e alle disponibilità economiche di un comune più grande certamente non regge!

L'unica risposta che mi sento di dare è di carattere politico ed è legata a blindare il Pd Monfalconese per le prossime elezioni amministrative.

 

 

ORETI: VA FATTA IMMEDIATAMENTE CHIAREZZA IN MERITO AGLI ATTI VANDALICI ALLA PIPISTREL PER RIPRENDERE AL PIU’ PRESTO I LAVORI

Purtroppo non è la prima volta, bensì la quarta che la Pipistrel viene fatta oggetto di danneggiamenti.

Vista la ripetitività è il caso di iniziare a pensare male considerato che quattro danneggiamenti metterebbero il tarlo del dubbio a chiunque.

Questo il pensiero del capogruppo della lista civica “Per Gorizia” e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

In attesa che le forze dell'ordine concludano le indagini, con la speranza che questi danneggiatori seriali o casuali vengano identificati e sanzionati in maniera esemplare, trovo correttissimo che la Pipistrel corra ai ripari attuando una sorveglianza del capannone anche come  deterrenza per altri eventuali raid.

La partenza della produzione degli aerei Pipistrel nello stabilimento dell'aeroporto di Gorizia - evidenzia Oreti - sarà un passo veramente molto importante sia per il rilancio dell'aeroporto stesso sia per l'indotto che procurerà all'intera città, anche in termini di posti di lavoro.

Per questo trovo assurdi quanto in malafede questi atti di "teppistaggio" che potrebbero avere avuto anche lo scopo di rallentare o spaventare.

40 vetrate completamene distrutte e circa 50 mila euro di danno non sono un fatto da poco e penso che questo gli autori del gesto lo sapevano benissimo.

Come ho appreso dagli organi di informazione - sottolinea Oreti -  mi spiace però che quest'ultimo assalto abbia avuto, momentaneamente, l'effetto del blocco dei lavori  da parte della dirigenza Pipistrel.

In questo momento la fiducia è altissima nei confronti delle forze dell'ordine per far luce su ciò che è accaduto in aeroporto, per poter ripartire al più presto e lasciarsi alle spalle questa infelice e incivile vicenda.

Per lo stabilimento, per la città e per non darla vinta a colui o coloro che hanno realizzato un atto stupido quanto deprecabile sarà importante - Termina Oreti - che i lavori della struttura riprendano prima possibile in modo così da inaugurare questo importante polo dell'aviazione che sicuramente farà bene alla città e alla Pipistrel stessa.

 

ORETI: I LAVORI PER IL POTENZIAMENTO DEL SEGNALE WI-FI CITTADINO SONO APPENA CONCLUSI. A BREVISSIMO SI DARA’ IL VIA AL WI-FI 2.0

Lo avevamo annunciato già nel 2015 e così, grazie all'importante mole di lavoro portata avanti dagli uffici informatici dell'amministrazione comunale, abbiamo mantenuto la tabella di marcia per dare il via nei primi mesi del 2016 al “nuovo” Wi-Fi cittadino che gratuitamente fornisce l'amministrazione comunale.

A dirlo è Fabrizio Oreti, consigliere comunale delegato dal Sindaco alla gestione e supervisione del Servizio internet gratuito della città.

I lavori per il potenziamento delle linee sono appena terminati.

Nel merito mi preme specificare che, per ottimizzare l'utile al dilettevole, abbiamo posto particolare attenzione anche nello sfruttare i lavori stradali di via Sauro per evitare così dover "bucare" altre strade cittadine appena ripristinate e, contestualmente, alloggiare la  fibra prima del termine del cantiere stradale.

In questi giorni - evidenzia Oreti - stiamo effettuando dei test per verificare il potenziamento e la velocità del nuovo segnale internet. Per dare una tempistica, nel giro di venti giorni, una volta superati i test, renderemo ufficiale il lancio del Wi-Fi cittadino 2.0

Attualmente ci sono 4 linee adsl collegate a 4 gateway.

A questi 4 gateway sono collegati 34 hot-spot (antenne) per

servire le zone dove finora abbiamo esteso il segnale.

Dal giugno 2011 ad oggi abbiamo superato abbondantemente le 320 mila connessioni, mentre se parliamo del solo 2015 le connessioni sono state oltre 90 mila.

Per i primi mesi del 2016, grazie al Wi-Fi che abbiamo installato alla biblioteca statale e civica, i numeri stanno mantenendo un trend sempre più elevato.

In questo quadro - sottolinea Oreti - considerato l'utilizzo sempre maggiore di Internet il potenziamento della rete era diventato un passo obbligato, così una volta reperiti i fondi necessari ci siamo attivati per garantire un servizio utile a favore del cittadino.

A breve, assieme al Sindaco ed agli uffici informatici organizzeremo una conferenza stampa dove in maniera dettagliata spiegheremo i cambiamenti che abbiamo posto in essere che vanno: da un sostanziale e importante potenziamento della velocità di segnale; all'eliminazione della password che andrà inserita soltanto al primo accesso, così come avviene nelle nostre abitazioni private.

 

ORETI: LA RIFORMA REGIONALE SULLA SANITA’ CONTINUA A ESSERE INEFFICACE. STAVOLTA LA TEGOLA E’ CADUTA SUL PERSONALE DELL’OSPEDALE.

La riforma regionale sulla sanità continua ad essere inefficace. Stavolta mi riferisco ad un brutta notizia che sembrerebbe aver colpito il personale medico e paramedico dell’ospedale.

In questi giorni sono stato informato di alcuni "rumors" in merito ad una situazione anomala, quanto kafkiana, visto che secondo quanto mi è stato rappresentato si sta dando il via ad un azzeramento di tutte le ore lavorative in più svolte negli anni precedenti del personale che opera  nell’ospedale di Gorizia e Monfalcone.

A dirlo è il capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Secondo quanto trapela, in particolare, vengono colpiti i Medici. Sarebbe a dir poco paradossale voler togliere il lavoro in più svolto a favore dell’assistenza e cura dei pazienti dei due ospedali. Il motivo, tra l’altro, resta un mistero.

Così facendo, se le notizie giunte fossero veritiere, si potrebbe inoltre ipotizzare che quelle ore cancellate fossero svolte illegittimamente da parte dei medici.

Se quest’ottica non fosse smentita, colui che pagherà il prezzo più caro sarà ancora una volta il paziente che si vedrà accolto solamente nelle poche ore nelle quali l’Azienda Sanitaria costringerà i medici a svolgere il proprio lavoro. Medici, che ricordo, già sotto organico per il blocco del turn-over.

Se questa notizia fosse confermata dall'azienda sanitaria - stigmatizza Oreti - darebbe il via all'ennesimo caso che mette in luce il fatto che da quando è entrata in vigore la riforma regionale sulla sanità, vale a dire, un anno e tre mesi fa ne stiamo vedendo di tutti i colori.

Per comprendere, conoscere ed eventualmente intervenire su questa notizia - termina Oreti - ho già interessato, con una interpellanza scritta, il Sindaco Romoli e l'assessore alla sanità Romano per avere le dovute delucidazioni in merito a questi fatti che se confermati sarebbero gravi.

 

ORETI: CON LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA PER CONSENTIRE AI CONTAINER DI MSF DI RESTARE IN CITTA’ SI VUOLE CONTINUARE A PENALIZZARE GORIZIA ED I SUOI CITTADINI

In tempi da record, tutte le figure legate alla vicenda container di medici senza frontiere sono riuscite a presentare la domanda per richiedere agli uffici tecnici dell'amministrazione comunale la licenza edilizia per consentire ai moduli abitativi riservati ai profughi di poter restare a Gorizia per un periodo superiore a tre mesi. Se tutte queste figure invece di incaponirsi col voler penalizzare la città in tutti i modi, considerate le troppe strutture di accoglienza concentrate nello stesso comune, avessero profuso lo stesso impegno per pretendere disponibilità da tante altre strutture (anche religiose) presenti nei 25 comuni della provincia non staremmo qui a parlare sempre e solo di Gorizia. 

Questo l'argomentare del capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Lo scopo dell'accoglienza dovrebbe essere anche legato alla suddivisione, in maniera equa, di tutti i profughi presenti nel capoluogo Isontino.

A quest'ora, dopo due anni dall'inizio dell'emergenza (anche con la totale assenza della giunta regionale) il territorio Isontino non è riuscito a mettere in campo una suddivisione equa dei richiedenti asilo politico e siamo ancora qui a farci la guerra dei poveri.

Ora vedremo - stigmatizza Oreti - quale sarà l'esito della domanda e se la documentazione depositata è completa e corrisponde ai requisiti previsti per legge.

Nel caso la domanda dovesse andare in porto - sottolinea Oreti - mi aspetto una presa di posizione anche della prefettura visto che con l'arrivo della bella stagione inizieranno di nuovo gli arrivi corposi che finora non sono avvenuti per via dell'inverno.

Con queste condizioni e con tutte queste strutture di accoglienza, a Gorizia sarà impossibile scendere sotto i 200 profughi, un numero che dopo due anni è IMBARAZZANTE visto che si sta cercando di tappare i buchi di un sistema accoglienza che fa acqua da tutte le parti, privo di soluzioni stabili e strutturali.

Mi chiedo - termina Oreti - come sia possibile che ad una città come Gorizia di quasi 35 mila abitanti si lasci l'obbligo di avere tutte queste strutture di accoglienza e non vengano decentrate nei 25 comuni della provincia che non ospitano alcun profugo.

 

ORETI: NELLA RACCOLTA DELLE 2491 FIRME A TUTELA DELLA SANITA’ ISONTINA NON SIAMO STATI INVITATI E NON SI E’ MENZIONATO DELLE 300 FIRME RACCOLTE DALLA NOSTRA COMPAGINE

Mi spiace dover intervenire a seguito della consegna delle 2491 firme incassate a difesa della sanità Isontina e consegnate dal centro destra Monfalconese alla consigliera regionale Barbara Zilli.

Per dovere di cronaca mi preme però precisare che all'evento, tra le fila del centro destra, c'era un assente.

Questo l'argomentare del coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Gli assenti eravamo noi, vale a dire, la compagine regionale che rappresento nell'isontino. La nostra assenza è scaturita non per nostra mancanza o volontà ma perché non siamo stati invitati e non ci è stato comunicato nulla in merito alla consegna delle firme, nonostante abbiamo partecipato in maniera fattiva alla raccolta firme.

Non vorrei mai pensare - stigmatizza Oreti - che la nostra presenza in qualche modo poteva dare fastidio a qualcuno anche perché non abbiamo mai percepito criticità sulla nostra partecipazione alla raccolta.

Sempre per dovere di cronaca - evidenzia Oreti - come compagine (anche grazie alla lista civica Per Gorizia) abbiamo raccolto circa 300 firme che in un totale di 2491 comunque andrebbero per lo meno menzionate.

Questa dimenticanza comunque non intacca i buoni rapporti con gli organizzatori della conferenza stampa e con il centro destra monfalconese, ho trovato solo corretto - termina Oreti - precisare in maniera dettagliata tutte le figure politiche che hanno provveduto a chiedere ai cittadini il loro pensiero in merito all'ingiusta riforma della sanità che sta penalizzando la nostra comunità in maniera inesorabile.

 

ORETI: LA GOVERNATRICE SERRACCHIANI A GORIZIA PER TRATTARE SUL CAOS DELLE UTI CHE LEI STESSA HA CREATO E VOLUTO! MA NESSUN ACCENNO SULLE TANTE RISPOSTE CHE IL TERRITORIO ASPETTA DA 3 ANNI!

La governatrice della regione FVG, Debora Serracchiani, non si smentisce mai! È tornata a far capolino a Gorizia, ma qual è stato il motivo che l’ha spinta a raggiungere il capoluogo isontino?

Bisogna fare attenzione - A prendere posizione è il capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti - Non è venuta per aggiornarci sull’infelice riforma sanitaria che ha approvato, visto poi che aveva promesso di incontrarci in consiglio comunale ogni due mesi per confrontarsi! Non è venuta per parlare dell'emergenza immigrazione e del suo piano regionale mai partito sull'equa distribuzione dei profughi! Non è venuta per confrontarsi sulla svendita dei musei provinciali di Gorizia! Non è venuta in città nemmeno per parlare di lavoro!

Il motivo della sua visita - tuona Oreti - è stato molto più semplice quanto cinico, ha messo seduti i sindaci dell'Unione Collio-Alto Isontino per cercare di risolvere a suo vantaggio i casini creati dall'imbuto UTI (unioni territoriali intercomunali) e per cercare di partire prima possibile (il 15 aprile) con i comuni che hanno approvato la legge, in modo così da dimostrare che la sua ennesima riforma è partita, funziona e, contestualmente, mette all’angolo i comuni dissidenti.

Prima di parlare delle unioni dei comuni (UTI), sarebbe il caso di pretendere dalla regione l’apertura di un tavolo politico per ricevere risposte ed ottenere impegni su problemi che gravano sulle spalle dei cittadini, rispose che la governatrice non ha finora fornito, forse perché troppo impegnata nella sua carica romana come numero due del PD che la impegna non poco per la creazione del prossimo governo dove, molto probabilmente, la vedremo seduta con un incarico di rilievo.

 

ORETI: I MUSEI CITTADINI IN COMPROPRIETA’ CON MONFALCONE UNA SCELTA POLITICA INFELICE CHE NON RISPETTA L’IDENTITA’ STORICA DI APPARTENENZA

Finalmente la Provincia ha svelato l’arcano riguardo agli esiti dell’incontro con il Ministero dei beni e attività culturali per accertare il futuro dei musei cittadini!

La giunta regionale, avallata dalla provincia stessa, è pronta attraverso una ennesima legge a passare la proprietà dei beni culturali dei musei provinciali a Gorizia e Monfalcone per un valore di circa 94 milioni di euro.

A questo punto però una domanda sorge spontanea: cosa c'entra Monfalcone con i musei goriziani? Semplicemente nulla! A prescindere da quale angolatura si tratti l’argomento.

A dirlo è il capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Una chiave di lettura potrebbe essere politica se il presidente della provincia si candidasse come prossimo sindaco di Monfalcone, porterebbe con sé una buona dote a favore del suo territorio, a prescindere dalla sua ipotetica candidatura rimarrebbe un valore importante ottenuto dal PD utile in campagna elettorale.

Non va dimenticato poi - stigmatizza Oreti - che a giugno ci sarà il referendum sulla fusione dei comuni tra Monfalcone, Staranzano e Ronchi, se passasse il sì la proprietà museale passerebbe non a Monfalcone ma al maxi comune che si sta creando.

In questo quadro - evidenzia Oreti - altro elemento negativo resta la gestione dei musei che viene accentrata dalla Regione attraverso l’obbrobrio dell’Erpac un nuovo ente pronto a mettere seduti altri colletti bianchi. Insomma diventiamo ospiti in casa nostra!

Le mie rimostranze non aspirano a creare campanilismi ma vogliono evidenziare che quando c'è da pescare si apre a Monfalcone, tra l’altro in chiave futura appartenente ad un’altra UTI, una città in cui la politica di sinistra ha sempre aperto a Trieste (vedasi l'unione dei due porti) e chiuso a Gorizia (vedasi l'unione dei poli industriali), se ci fosse volontà di unire i territori si dovrebbe farlo a 360 gradi e non solo quando conviene.

Le scelte del Pd provinciale e regionale sono palesi - termina Oreti - e si articolano secondo il principio che: “tutto ciò che è mio resta mio e tutto ciò che è tuo diventa nostro”.

 

ORETI: IN ATTESA DEI SEGRETI DI PULCINELLA DI PROVINCIA E REGIONE, IL CONSIGLIO COMUNALE ESCE UNITO E RAFFORZATO PER TUTELARE IL PATRIMONIO E LA GESTIONE MUSEALE CITTADINA.

In attesa che provincia e regione svelino alla città i segreti di pulcinella sulla loro missione romana avvenuta per far chiarezza sul futuro museale goriziano, in consiglio comunale abbiamo approvato ad unanimità (destra, sinistra e grillini) la mozione con cui, come organo di massima rappresentatività popolare, chiediamo alla giunta regionale che il patrimonio e la gestione dei musei cittadini restino a Gorizia.

Questo il pensiero del capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Il consiglio comunale ha dimostrato maturità e responsabilità confrontandosi in maniera trasversale su un argomento in cui l'unico scopo dovrà essere la valorizzazione di un "tesoretto" che non possono vantare tutti.

Resta da vedere, partendo dalla governatrice Serracchiani per arrivare all'assessore Torrenti, come verrà recepita la mozione a livello regionale considerato poi che è stata approvata anche dal PD, vale a dire, dal loro stesso partito locale.

Ora - sottolinea Oreti - sarà importante, ciascun per il proprio gruppo consiliare, coinvolgere i nostri rispettivi partiti di appartenenza in regione per pretendere che venga ascoltato il volere del territorio, per un argomento fondamentale per lo sviluppo turistico-culturale cittadino.

Parlo di coinvolgimento politico non a caso - termina Oreti - visto che finora l'elemento che ha contraddistinto il futuro museale è stata proprio la mancanza di confronto messa in campo dalla giunta regionale che ha impostato il futuro del patrimonio museale cittadino secondo il principio che tutto ciò che è mio resta mio e tutto ciò che è tuo diventa nostro.

 

ORETI: A GORIZIA NON C’E’ POSTO PER TUTTI! O RESTA MEDICI SENZA FRONTIERE O LE ALTRE COSTOSE STRUTTURE DI ACCOGLIENZA! ALTRIMENTI CON L’ARRIVO DELLA PRIMAVERA LA CITTA’ RISCHIA DI DIVENTARE UN CAMPO PROFUGHI.

Siamo alle solite! Si torna a voler pretendere l’accoglienza profughi esclusivamente a Gorizia! Secondo “rumors” che girano in città, sembra che avrà luogo la richiesta di licenza edilizia per prolungare oltre i tre mesi la permanenza di MSF nel capoluogo isontino. Questa però è la goccia che fa traboccare il vaso! Per fortuna che avevano affermato che la loro permanenza in città era solo per brevissimo tempo!

Questo l’argomentare del capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale per Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Anche se il numero dei richiedenti asilo è diminuito, comunque le cifre su Gorizia restano alte, lo ricordo anche all’assessore provinciale Cecot che fa finta di non saperlo, considerato che ad oggi sono presenti circa 180 richiedenti asilo e ce ne dovrebbe essere una 70ina secondo il piano regionale di equa distribuzione (mai attuato dalla giunta Serracchiani). Sarebbe il tempo per Gorizia di ospitare numeri ragionevoli ma finché avremo troppe strutture di accoglienza tutto questo non potrà accadere.

Se MSF vuol restare a Gorizia oltre il 19 marzo - stigmatizza Oreti - si abbia il buon senso di chiudere le altre costose strutture di accoglienza presenti in città e lasciare un solo centro di accoglienza nei moduli abitativi di MSF senza mai superare il tetto dei 70/80 richiedenti asilo politico, considerato che con l’arrivo della primavera torneranno i massicci arrivi di profughi.

Altrimenti, nulla vieta all’organizzazione internazionale di dislocarsi altrove, se lo reputeranno opportuno - termina Oreti - potranno trasferirsi sempre in provincia di Gorizia ma nei tanti comuni che ad oggi non accolgono nemmeno un profugo!

 

TONDO-ORETI (AR): LA SERRACCHIANI INESISTENTE NELLA VICENDA TRIBUNALE DI GORIZIA, NONOSTANTE IL SUO RUOLO DI RILIEVO NAZIONALE

Il tribunale di Gorizia è purtroppo giunto ad una situazione di non ritorno. Gli organici sono arrivati all'osso e non consentono la funzionalità della struttura,  ne deriva che giustamente gli avvocati sono pronti ad alzare le barricate. L’unica soluzione percorribile per garantire un futuro alla struttura Isontina resta l'accorpamento del tribunale di Gorizia con quello di Palmanova.

Questo l'argomentare del leader di Autonomia Responsabile, Renzo Tondo e del coordinatore Provinciale della compagine civica regionale, Fabrizio Oreti.

Nel corso delle elezioni regionali del 2013 ho avuto modo - evidenzia Renzo Tondo - di incontrare il presidente dell'ordine degli avvocati goriziani, Silvano Gaggioli, che mi aveva già rappresentato quello che nel giro di due anni e mezzo è poi avvenuto vista la mancata unificazione con la struttura palmarina.

A tal proposito - precisa Oreti - sono da registrare dopo due anni e mezzo i tanti, troppi silenzi sull'argomento della presidente Serracchiani che a parte i giochi di parole non ha smosso un bel nulla!

Considerato, tra l'altro, che stiamo parlando della numero due del Pd del governo Renzi, penso non serve aggiungere altro!

Ciò che sta avvenendo a Gorizia - dichiara il leader di Ar Renzo Tondo - l’ho già vissuto in prima persona in Carnia a seguito della chiusura del tribunale di Tolmezzo.

Posso affermare - stigmatizza Tondo - che la chiusura sarebbe una iattura per tutto il territorio isontino con una ricaduta negativa per tutto l'indotto cittadino.

Sarà nostra cura pretendere dalla Serracchiani un impegno e una presa di posizione sull'argomento - terminano i due esponenti di AR - visto che la governatrice ormai è sempre più attenta alle vicende politiche romane e sempre più distratta e assente da quelle locali, vedasi: sanità, immigrazione e patrimonio museale-culturale isontino.

 

ORETI: SE MEDICI SENZA FRONTIERE INTENDONO RICHIEDERE DI PROLUNGARE LA LORO PRESENZA A GORIZIA SI CHIUDANO TUTTI GLI ALTRI CENTRI DI ACCOGLIENZA PER RICHIEDENTI ASILO POLITICO

Nella vicenda relativa al prolungamento della presenza dei container di medici senza frontiere nel capoluogo Isontino ancora una volta non riusciamo a trovare una soluzione unitaria per gestire la situazione.

La Prefettura non esclude un possibile prolungamento, come amministrazione comunale abbiamo già fatto presente che oltre i 90 giorni i moduli abitativi saranno considerati abusivi, mentre come è suo solito l’Ente Provincia sta tifando per la permanenza dei container in città.

Questo l’argomentare del capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale per Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Anche se il numero dei richiedenti asilo è diminuito, comunque le cifre su Gorizia restano alte, considerato che ad oggi sono presenti circa 180 richiedenti asilo e ce ne dovrebbe essere una 70ina secondo il piano regionale di equa distribuzione. Sarebbe il tempo per Gorizia di ospitare numeri ragionevoli ma finché avremo troppe strutture di accoglienza tutto questo non potrà accadere.

Il 19 marzo - stigmatizza Oreti - saranno trascorsi tre mesi dall’insediamento in città di MSF e, secondo le normative comunali vigenti, i loro container dovranno essere smontati e portati altrove.

Nulla vieta che l’organizzazione internazionale può benissimo dislocarsi altrove, se lo reputeranno opportuno potranno ridislocarli sempre in provincia di Gorizia ma nei tanti comuni che ad oggi non accolgono nemmeno un profugo.

L’unica eccezione che potrebbe trovarci d’accordo con il mantenere i contanier in città - termina Oreti - potrebbe essere chiudere tutti i punti di accoglienza sparpagliati a Gorizia e lasciare un solo centro di accoglienza nei moduli abitativi di MSF senza mai superare il tetto dei 70/80 profughi.

 

AUTONOMIA RESPONSABILE - LEGA NORD - RIVOLTA L’ITALIA: SIAMO PRONTI A CORRERE ASSIEME PER LE IMMINENTI ELEZIONI GRADESI

La nostra intenzione è quella di voltare pagina a Grado, a questo giro di boa una volta per tutte.

Queste sono le motivazioni che stanno muovendo l'iniziale gruppo di alleati: Lega Nord, Autonomia Responsabile e Rivolta L'Italia assieme ad un gruppo fuoriuscito da Forza Italia, aperto anche a nuovi contributi civici.

Siamo in piena sintonia sugli intenti con cui affronteremo il momento elettorale che ci porterà al prossimo 5 giugno - evidenziano Elia Miani commissario Lega Nord a Grado, Fabrizio Oreti coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile e Manlio Sai per Rivolta l'Italia - tanto da aver già redatto un programma di massima con cui a breve ci presenteremo ufficialmente in conferenza stampa e, contestualmente, stiamo ragionando in perfetta armonia sul candidato sindaco con cui correremo alle imminenti amministrative.

I tempi sono stretti, pertanto, nel giro di qualche settimana saremo pronti per partire in maniera ufficiale a favore di una campagna elettorale sicuramente diversa dal passato volta a portare avanti il cambiamento che tanti cittadini si aspettano per il futuro di Grado considerato poi - terminano i tre esponenti - che parliamo di una comunità che in termini di importanza e rilevanza turistica dovrà fare la differenza.

 

ORETI: NONOSTANTE GLI ARRIVI DEI PROFUGHI SONO IN DIMINUZIONE GORIZIA CONTINUA AD ACCOGLIERE UN NUMERO ECCESSIVO DI OSPITI CONTRARIAMENTE AI TANTI COMUNI DELLA PROVINCIA CHE NON ACCOLGONO NESSUNO

Ho sempre apprezzato l’impegno che la Prefettura ha messo in campo per evitare che Gorizia diventasse un campo profughi, ma la notizia che ho appreso dagli organi di informazione in merito alle dichiarazioni del viceprefetto vicario che auspica che i container di medici senza frontiere restino a Gorizia per un periodo superiore a tre mesi non possono trovarmi d’accordo. Anche se il numero dei richiedenti asilo è diminuito, comunque le cifre su Gorizia restano alte, considerato che ad oggi sono presenti circa 180 richiedenti asilo e ce ne dovrebbe essere una 70ina secondo il Piano regionale di equa distribuzione.

Questo l’argomentare del capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale per Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

A fine marzo - stigmatizza Oreti - saranno trascorsi tre mesi dall’insediamento in città di MSF e, secondo le normative comunali vigenti, i loro container dovranno essere smontati e portati altrove.

Nulla vieta che l’organizzazione internazionale può benissimo dislocarsi altrove, se lo reputeranno opportuno potranno ridislocarli sempre in provincia di Gorizia ma nei tanti comuni che ad oggi non accolgono nemmeno un profugo.

L’unica eccezione che potrebbe trovarci d’accordo con il mantenere i contanier in città - termina Oreti - potrebbe essere chiudere tutti i punti di accoglienza sparpagliati a Gorizia e lasciare un solo centro di accoglienza nei moduli abitativi di MSF senza mai superare il tetto dei 70/80 profughi.

 

ORETI: PRONTI A SUPPORTARE IL CENTRO DESTRA MONFALCONESE ALLE PROSSIME ELEZIONI AMMINISTRATIVE

In attesa di conoscere gli esiti del referendum sulla fusione dei comuni che vedrà coinvolti Monfalcone, Ronchi e Staranzano, visti i tanti fallimenti politici dell'amministrazione Altran, appare lampante per il centro destra la possibilità di arrivare a raggiungere il timone che guiderà l'esecutivo comunale per i prossimi cinque anni.

Questo il pensiero del coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Visto l'importante traguardo da conquistare, su cui non possiamo sbagliare, sarà essenziale presentare uno schieramento oltre che unito anche trasversale che rappresenti tutte le anime del centro destra.

Su Monfalcone, Ronchi e Staranzano - evidenzia Oreti - stiamo lavorando da qualche tempo per formare una compagine all'altezza dell'importante traguardo da perseguire che possa andare in supporto della Lega, FI e UDC, oltre alle altre compagini civiche che nasceranno.

Visti i buoni rapporti che mi legano ai coordinatori provinciali di Forza Italia, Rodolfo Ziberna e Lega Nord, Walter Sepuca, non sarà difficile preparare un programma politico di peso e, contestualmente, individuare un candidato rappresentativo.

Siamo pronti - termina Oreti - a supportare uno schieramento unito e coeso che potrà avere certamente ottime possibilità di vincita, a prescindere dal candidato che presenterà il PD.

 

ORETI: GORIZIA CAVIA DA ESPERIMENTO DELLA REGIONE!

DOPO LA SANITA’ ORA LA CULTURA! CON L’APPROVAZIONE DELL’ERPAC LA REGIONE HA DICHIARATO GUERRA A GORIZIA DETURPANDOLA DEI PROPRI MUSEI

La giunta regionale con tanta fretta (dettata dalla malafede con cui vuole accaparrarsi del tesoretto museale) ha approvato la legge che ha dato il via all’erpac (ente regionale patrimonio culturale) che già come sigla somiglia più ad una malattia infettiva che ad un ente di promozione.

Questo il commento del capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Questo Erpac avrà sede legale nel capoluogo isontino mentre a Passariano rimarrà la direzione generale. La location di Gorizia altro non sarà che degli uffici con un po’ di colletti bianchi all’interno (alla faccia della spending review) che non produrrà alcun indotto alla città, tanto per lasciare un contentino, mentre la giunta regionale si impadronisce della gestione del tesoretto cittadino. Altro che valorizzazione!

Visti gli intenti ormai conclamati della regione nei confronti di Gorizia (ricordiamoci la chiusura del punto nascita e la totale assenza nella gestione immigrazione) ne abbiamo abbastanza - evidenzia Oreti - la nostra cultura e la nostra identità non si toccano! Ce ne è abbastanza per dare il via ad una battaglia politica che non può terminare prima che la regione la smetta di usare la città come cavia da esperimento. Per fare un esempio su tutti, ricordo che il 99% dei musei civici italiani sono gestiti e di proprietà delle amministrazioni comunali e a Gorizia? No a Gorizia no non se pol! C’è bisogno della giunta Serracchiani!

Per questo e per tutta una serie di altri fattori - stigmatizza Oreti - nel prossimo consiglio comunale del 29 febbraio ho deciso di presentare nuovamente la mozione per la tutela del patrimonio museale della città e del territorio che avevo a settembre congelato in attesa della commissione cultura con l'assessore Torrenti.

La ripropongo, modificata in alcune parti, per due semplici motivi. Il primo dare man forte all'ottimo documento che la giunta comunale ha approvato in merito al patrimonio e alla gestione del tesoretto storico della città, in maniera che il Sindaco possa avvalersi del documento che ha redatto l'esecutivo ma che possa contare anche su un documento che esprime il volere del consiglio comunale (organi di massima rappresentatività cittadini) che rappresenta non solo la maggioranza che governa la città ma anche i partiti politici di opposizione.

Il secondo motivo - Termina Oreti - è relativo al fatto che sarebbe ora che tutti i partiti politici si esprimano in consiglio su cosa pensano su questo argomento non ultimo il PD che a Gorizia sembra a favore della tutela dei musei ed in regione invece li svende!

 

ORETI: A GORIZIA I CONSIGLI DI QUARTIERE NON HANNO PIU’ SENSO DI ESISTERE

Per non essere frainteso premetto che ho massimo rispetto per gli intenti e la raccolta firme che hanno intrapreso alcuni ex presidenti circoscrizionali per ripristinare i consigli di quartiere. Sicuramente aver raccolto quasi mille firme dimostra che c’è ancora molta sensibilità sull’argomento, nonostante sia passato qualche anno dalla loro abolizione.

A dirlo è il capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale per Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Per quanto riguarda la posizione del gruppo consiliare che ho il piacere di rappresentare, per ora, non siamo in accordo per ripristinare i “quartierini”.

Mi sembra un discorso abbastanza superato, in controtendenza con quanto sta avvenendo a livello regionale e nazionale.

Che piaccia o meno - stigmatizza Oreti - negli ultimi anni è diminuito il numero dei consiglieri regionali, a breve chiuderanno le provincie, il tutto per cercare di snellire gli organigrammi politico-istituzionali.

In questo quadro riaprire i consigli di quartiere servirebbe solo per tornare a rendere il sistema decisionale cittadino più frammentato, ripristinando di fatto dei piccoli doppioni del consiglio comunale in vari quartieri della città.

Mi sento di dire che per una cittadina come Gorizia 40 consiglieri comunali sono un numero più che sufficiente per rappresentare all’amministrazione comunale le esigenze e le necessità della nostra popolazione.

Non a caso qualche tempo fa ho fatto attivare una pagina nel sito del comune (http://www3.comune.gorizia.it/it/consiglio-comunale) in cui è possibile conoscere ogni amministratore comunale con i relativi punti di contatto e le competenze specifiche di ognuno proprio per sensibilizzare la disponibilità dei consiglieri ad essere interessati dai cittadini per ascoltare e/o rappresentare in consiglio o commissione le loro istanze.

A prescindere dal mio pensiero - termina Oreti - sarà importante avviare un confronto nella maggioranza che governa la città, nonché in consiglio comunale per analizzare nel migliore dei modi la richiesta.

 

ORETI: GORIZIA. A FINE FEBBRAIO DEVONO ESSERE SMONTATI I MODULI ABITATIVI DI MEDICI SENZA FRONTIERE. SECONDO L’EQUA DISTRIBUZIONE DEI RICHIEDENTI ASILO SUL TERRITORIO ALLESTISCANO I CONTAINER NEI TANTI COMUNI “ROSSI” DELLA PROVINCIA.

Continuo a rimanere perplesso dal comportamento del presidente dell’ente intermedio Gherghetta che invece di impegnare la sua giunta nei compiti istituzionali previsti la lascia spaziare a suo libero arbitrio. Tanto per essere chiaro, mi riferisco alle ultime accuse mosse nei confronti della prefettura in merito all’accoglienza immigrazione. Per fare un po’ di chiarezza, va precisato tra l’altro che la provincia non ha alcuna competenza in merito e sarebbe ora che la smettesse di mettersi in mezzo con iniziative infelici (vedasi la tendopoli allestita in pieno centro due estati fa).

A dirlo è il capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale per Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Le ultime insinuazioni lanciate dalla provincia all’organo che rappresenta lo Stato sul territorio, altro non sono che una richiesta esplicita per impegnare la prefettura nei confronti del comune per mantenere i container di medici senza frontiere in città oltre il tempo previsto.

A fine febbraio - stigmatizza Oreti - saranno trascorsi tre mesi dall’insediamento in città di MSF e, secondo le normative comunali vigenti, i loro container dovranno essere smontati e portati altrove.

Nel prossimo consiglio comunale del 29 febbraio, come gruppo consiliare torneremo a ribadire a chiare lettere che i container di MSF devono lasciare la città in tempo debito e l’organizzazione internazionale può benissimo dislocarsi altrove, se lo reputeranno opportuno potranno ridislocarli sempre in provincia di Gorizia ma nei tanti comuni “rossi” che pretendono l’accoglienza ma non a casa propria, considerato che sono moltissimi, MSF avrà sicuramente l’imbarazzo della scelta.

Torno a ribadire - termina Oreti - che, secondo il piano regionale (mai applicato) della giunta regionale, Gorizia non può e non deve accogliere più di 70 profughi.

L’unica eccezione che potrebbe trovarci d’accordo con il mantenere i contanier in città sarebbe chiudere tutti i punti di accoglienza sparpagliati a Gorizia e lasciare un solo centro di accoglienza nei moduli abitativi di MSF senza mai superare il tetto dei 70/80 profughi.

 

ORETI: AUTONOMIA RESPONSABILE PRONTA A CONFRONTARSI A GRADI CON I PARTITI DEL CENTRO DESTRA

A quanto pare, non soltanto Autonomia Responsabile, Lega Nord e Rivolta l'Italia sono rimasti esterrefatti della scelta del coordinamento regionale di Forza Italia, assolutamente non condivisa, in merito all'ufficializzazione della candidatura di Roberto Marin come candidato a sindaco di Grado.

Come ho già sottolineato, non entro nel merito e non mi permetto di sindacare le decisioni di Forza Italia, certo hanno scelto il momento meno opportuno per spaccare il centro destra a Grado.

A dirlo è il coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Un'ulteriore curiosità che mi ha notevolmente sorpreso è che, in queste ore, sono stato contattato da più di qualche appartenente di Forza Italia a Grado che mi ha rappresentato che buona parte del partito stesso non ha ben digerito le decisioni prese dall'alto e che l'intendimento di una parte di Forza Italia sarebbe correre con una lista civica a fianco di Autonomia Responsabile, Lega Nord, Rivolta l'Italia con un candidato che NON sia Marin.

Come Autonomia Responsabile - evidenzia Oreti - siamo disponibili a confrontarci e supportare tutti coloro che non si sentono rappresentati dalla candidatura scelta da FI regionale.

In questi giorni - termina Oreti - oltre a confrontarmi con Lega e Rivolta, sarà mia premura contattare anche Luigi Ferone (partito dei pensionati) per verificare assieme con gli altri partiti del centro destra una condivisione di intenti, candidati e programmi per includere anche i pensionati nella corsa alle prossime amministrative gradesi.

 

ORETI: NELLA VICENDA MUSEI PROVINCIALI DOVE SONO E COSA PENSANO GLI ASSESSORI REGIONALI ISONTINI PANARITI E VITO?

Nella vicenda musei provinciali ci sono due figure di spicco regionale che nonostante rappresentano l’isontino nella giunta a guida Serracchiani, per ora, come in passato, stanno mantenendo un profilo anonimo quasi con la speranza che nessuno si ricordi di loro e le tiri in ballo.

Tanto per essere chiaro, mi riferisco agli assessori regionali isontini, Loredana Panariti e Sara Vito.

A dirlo è il capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale per Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Per fare un piccolo excursus storico della loro tutela per il territorio in cui sono state elette, non posso dimenticare che sono le stesse che nell’estate del 2014 avevano espresso il loro più totale “assenteismo” politico nella vicenda che ha visto poi chiudere in un mese e mezzo l’unico punto nascita della regione, soprattutto poi se si considera che l’assessore Sara Vito aveva incentrato, solo qualche mese prima, la propria campagna elettorale a tutela delle nascite in città.

Seguendo lo stesso modus operandi - tuona Oreti - anche sul futuro dei musei provinciali, Vito e Panariti stanno mantenendo l’anonimato più totale, sedute comodamente sulle poltrone di mamma regione. Ricordo ancora la soddisfazione della governatrice Serracchiani quando nella composizione della propria giunta regionale aveva sottolineato a caratteri cubitali che finalmente l’isontino avrebbe avuto due assessori in giunta che avrebbero valorizzato e rappresentato il territorio in regione. Beh - termina Oreti - finora i loro risultati sono sotto gli occhi di tutti e sicuramente si può affermare che NON hanno ne valorizzato ne rappresentato le richieste del territorio visto che nelle vicende importanti dell’Isontino non sono mai pervenute. Chissà se avremo il piacere di vederle in commissione cultura il prossimo 12 febbraio (ricordo che sarà un incontro aperto al pubblico e alla cittadinanza) per capire cosa pensano dello scippo della regione al patrimonio museale, storico, patrimoniale e turistico della città.

 

ORETI: IL 12 FEBBRAIO POTREBBE ESSERE IL MOMENTO PER UN CONFRONTO IN COMMISSIONE CULTURA SUI MUSEI PROVINCIALI ASSIEME ALL’ASSESSORE REGIONALE TORRENTI

Nella vicenda che sta caratterizzando il futuro dei musei provinciali di Gorizia (considerato che a giugno dovranno essere ceduti dall’ente intermedio guidato da Gherghetta ed ancora non si sa a favore di chi) l’elemento che ho trovato fuori luogo è che gli intenti della giunta Serracchiani, che prevedono la gestione delle strutture museali da parte della regione, sono stati comunicati agli organi di informazione e non alle sedi istituzionali interessate (provincia e comune) dove il dibattito politico avrebbe dovuto portare ad una giusta soluzione che salvaguardi il “tesoretto” cittadino e territoriale. Nel merito, democrazia sospesa in Friuli Venezia Giulia?

Questo il pensiero del capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale per Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

In questi frangenti un elemento che non va assolutamente sottovalutato è il fattore tempo. Purtroppo è pochissimo visto che per il 30 marzo il “dado sarà tratto” e la regione deciderà in maniera ufficiale il futuro del nostro patrimonio storico-culturale-economico-turistico, a cui la regione ha dimostrato di voler mettere mano.

Per essere chiaro - stigmatizza Oreti - sono dell’opinione che gestione e proprietà spettano ad una fondazione che rappresenti il “sistema gorizia”, nessun’altra soluzione può essere ritenuta accettabile.

E’ notizia di queste ore che l’assessore regionale Torrenti ha fornito la propria disponibilità per essere presente in commissione comunale cultura il prossimo 12 febbraio, pertanto, stiamo già verificando la fattibilità della visita che sarà un appuntamento essenziale per un confronto aperto e leale.

Tra gli spunti che sarà importante proporre in commissione ce ne saranno tanti che sono stati forniti dal comitato culturale Gopolis (goriziagorizia su facebook). Sulla questione il comitato, attraverso il suo portavoce Antonio Devetag, rappresenta giustamente da mesi che dietro ai musei si gioca il futuro di Gorizia. Condivido pienamente - evidenzia Oreti - il pensiero di Devetag quando sottolinea che: “mentre istituzioni e movimenti politici cominciano a muoversi vediamo latitare in pieno il sedicente “mondo culturale goriziano”, che sull’argomento non osa entrare per non urtare la suscettibilità di Mamma regione. Dove sono le associazioni, organizzazioni, comitati sempre pronti ad alzare il ditino per criticare qualsiasi iniziativa comunale? Il loro silenzio sull’argomento musei provinciali è realmente imbarazzante”.

 

ORETI: SOLIDARIETA’ ALLA SIGNORA GORIZIANA CHE HA RICEVUTO UNO SPUTO GRATUITO IN PIENO CENTRO CITTA’.

Senza voler creare falsi allarmismi o voler fare di tutta l'erba un fascio è importante però segnalare lo squallido evento che mi è stato comunicato dalla figlia di una signora di circa 65 anni che, qualche giorno fa, nei pressi della galleria bombi, è stata oggetto di uno sputo che sembra esserle stato indirizzato da parte di un ragazzo di origini straniere.

A dirlo è il capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Per come mi è stata rappresentata la storia, la signora mentre girava in bicicletta per la città ha incrociato, nel senso inverso, un ragazzo alto e magro con tratti somatici medio orientali. Non appena arrivata a distanza ravvicinata con questo giovane, senza alcun motivo plausibile, quest'ultimo si è permesso di sputarle addosso, fortunatamente senza colpirla.

La signora impaurita, che fortunatamente era in bicicletta, ha iniziato a pedalare più velocemente per allontanarsi prima possibile dal ragazzo, ma l'evento l'ha scossa anche nei giorni successivi.

Il caso - evidenzia Oreti - è stato giustamente denunciato alle forze dell'ordine e l’auspicio è che si tratti di un gesto incivile e isolato.

Questi eventi negativi - termina Oreti - vanno sempre denunciati e segnalati alle forze dell'ordine per avviare delle indagini approfondite ed evitare che casi simili si verifichino nuovamente.

 

ORETI: LA RIFORMA REGIONALE SUI MUSEI PROVINCIALI DI GORIZIA, ENNESIMO BIDONE A SFAVORE DI GORIZIA

Dopo le critiche a “mamma regione” da parte dell’amministrazione comunale e provinciale sul futuro museale di Gorizia, l’assessore regionale alla cultura Gianni Torrenti si limita a parare il colpo e per sviare alle disapprovazioni si limita a dire che non è ancora ben deciso da chi verrà gestita la proprietà ed il patrimonio museale cittadino. Purtroppo per lui, le notizie che giungono dal palazzo della regione affermano il contrario dando già per scontata la guida regionale.

Il termine utilizzato per definire la riforma regionale fa effetto: “governance della cultura isontina” che può essere benissimo tradotto nell'ennesimo "bidone" che vuol essere appioppato al capoluogo Isontino.

A dirlo è il capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale per Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Tanto per parlare chiaro - sottolinea Oreti - a Gorizia verrebbe creata la sede del Erpac (ente regionale patrimonio culturale) che ingloberebbe sia l'istituto per il patrimonio culturale FVG (Ipac) e l'azienda speciale Villa Manin. Questo nuovo ente a Gorizia altro non sarebbe che un ufficio di rappresentanza con qualche dirigente dentro, tanto per dire che alla città è stato lasciato qualcosa mentre, secondo gli intenti della giunta Serracchiani, la regione vorrebbe aggiudicarsi il patrimonio culturale, turistico, storico della città.

Come ciliegina sulla torta - stigmatizza Oreti - i musei provinciali di Gorizia verrebbero assorbiti in un circuito museale regionale in cui si inserirebbero Villa Manin ed il museo della civiltà contadina nella destra Tagliamento. Considerata l'importanza e la valenza regionale di Villa Manin non ci vuole un guru per capire che le risorse andrebbero per lo più a favore di Villa Manin. Alle strutture museali di Gorizia rimarrebbero le briciole accompagnate da questa sede Erpac che altro non è un contentino per tenerci buoni.

Anzi - tuona Oreti - mi permetto di avanzare una provocazione all'assessore regionale Torrenti: perché questo nuovo modello di governance visto che è così efficiente e funzionale non lo propone a Udine, Trieste e Pordenone? Vediamo come reagiscono gli altri capoluoghi che (a differenza di Gorizia) gestiscono in proprio il tesoretto museale della città.

La soluzione più semplice, lineare e fattiva - termina Oreti - l'ha proposta il Sindaco Romoli e resta la creazione di una fondazione ad hoc (composta da: Comune, Fondazione Carigo, Camera di Commercio) che gestisca i musei provinciali ed il castello di Gorizia.

 

ORETI: COS’E’ IL NUOVO MODELLO REGIONALE DI GOVERNANCE PER  GESTIRE LA CULTURA ISONTINA? ENNESIMO BIDONE A SFAVORE DI GORIZIA

Finalmente l'assessore regionale all'immigrazione e alla cultura Torrenti è uscito allo scoperto e, come avevamo già immaginato da qualche mese, sta perorando la causa per un nuovo modello di governance per la cultura Isontina, udite - udite, gestito dalla regione. Una bellissima frase che può essere benissimo tradotta nell'ennesimo "bidone" che vuol essere appioppato al capoluogo Isontino.

A dirlo è il capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale per Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Ancora una volta a Gorizia si sta propinando l'ennesimo fumo con pochissimo arrosto.

Tanto per parlare chiaro, in maniera semplice e comprensibile - sottolinea Oreti - a Gorizia verrebbe creata la sede del Erpac (ente regionale patrimonio culturale) che ingloberebbe sia l'istituto per il patrimonio culturale FVG (Ipac) e l'azienda speciale Villa Manin. Questo nuovo ente a Gorizia altro non sarebbe che un ufficio di rappresentanza con qualche dirigente dentro, tanto per dire che alla città è stato lasciato qualcosa, mentre il patrimonio culturale, turistico, storico passerebbe sotto la gestione regionale. Ennesima presa in giro alla città da parte della regione - stigmatizza Oreti - dopo lo scippo del punto nascita.

Come ciliegina sulla torta i musei provinciali di Gorizia verrebbero assorbiti in un circuito museale regionale in cui si inserirebbero Villa Manin ed il museo della civiltà contadina nella destra Tagliamento. Considerata l'importanza e la valenza regionale di Villa Manin non ci vuole un genio per capire che le risorse andrebbero per lo più a favore di Villa Manin. Alle strutture museali di Gorizia rimarrebbero le briciole accompagnate da questa sede Erpac che altro non è un contentino per tenerci buoni.

Non possiamo permetterci ulteriori schiaffi da parte della regione. Il patrimonio museale che lascerà a giugno la provincia spetta gestirlo, custodirlo ed amministrarlo a Gorizia.

Anzi - tuona Oreti - mi permetto di avanzare una provocazione all'assessore regionale Torrenti: perché questo nuovo modello di governance visto che è così efficiente e funzionale non lo propone a Udine, Trieste e Pordenone? Vediamo come reagiscono gli altri capoluoghi che (a differenza di Gorizia) gestiscono in proprio il tesoretto museale della città.

La soluzione più semplice, lineare e fattiva - termina Oreti - l'ha proposta il Sindaco Romoli e resta la creazione di una fondazione ad hoc (che metta assieme Comune, Fondazione Carigo, Camera di Commercio) che gestisca i musei provinciali ed il castello di Gorizia.

 

ORETI: UNA SOLA AUTOMEDICA CHE SUPPORTI GORIZIA E MONFALCONE PER LA FASCIA NOTTURNA (20-8) E’ L’ENNESIMA SCELTA INFELICE CHE SCONTENTA TUTTI

La riforma regionale sulla sanità anche per il 2016 torna in evidenza per il ridimensionamento dei servizi offerti al cittadino nonostante qualche politico, ormai solo ed isolato, continua a cercare di affermare il contrario.

Questo il pensiero del capogruppo della lista civica “Per Gorizia” e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Ancora una volta, per l’ennesima volta, sta per cambiare l’organizzazione del soccorso di emergenza sul territorio.

Da febbraio, purtroppo, tornerà in auge la vicenda dell'automedica - tuona Oreti - che di giorno (dalle 8 alle 20) sarà disponibile su due sedi ospedaliere (Gorizia e Monfalcone) mentre per la fascia notturna (20-8) ne resterà solo una (come affermava un famoso film anni '80) che stazionerà a Gradisca d’Isonzo.

Queste sono le classiche scelte poste in essere per cercare di accontentare tutti ma, praticamente, non accontentano proprio nessuno.

Come gruppo consiliare torneremo a riproporre questa vicenda in commissione sanità - evidenzia Oreti - perché ogni cittadino può avere necessità dell'automedica sia di giorno che di notte e, soprattutto nell’arco notturno, non è assolutamente sufficiente una sola automedica per due ospedali in un territorio che, considerando soltanto Gorizia e Monfalcone senza le comunità limitrofi, supera i 60 mila abitanti. Ancora una volta si vuole risparmiare su servizi essenziali per il cittadino. Se ancora non fosse chiaro a qualcuno - termina Oreti - l'automedica spetta sulle 24 ore ad entrambi gli ospedali, altre decisioni fuori da questi canoni non sono accettabili.

 

ORETI-TURCO: A GORIZIA IL SABATO PARCHEGGI GRATUITI SE VOGLIAMO INCENTIVARE E RAVVIVARE LA CITTA’

Il dicembre goriziano ha sicuramente dato una buona luce alla città dove abbiamo visto un certo fermento che non può che far piacere.

Tra le tante iniziative che come amministrazione comunale abbiamo messo in campo è stato certamente utile il parcheggio gratuito durante i giorni antecedenti le festività e visto la buona risposta di visitatori perché non provare a lasciare i parcheggi gratuiti il sabato durante tutto l’anno?

Questo l'esordio del capogruppo e del consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti e Celestino Turco.

Lo avevamo già chiesto qualche mese fa in commissione mobilità urbana durante la discussione dei nuovi orari delle zone blu ma all’epoca la proposta non aveva avuto seguito.

Considerato che reputiamo l’argomento ancora attuale e sensibile torniamo e toneremo a riporre la nostra richiesta in commissione, anche in chiave di una possibile sperimentazione che si potrebbe provare a mettere in campo magari soltanto per qualche mese al fine di verificare se l’iniziativa potrebbe essere utile all’indotto cittadino.

Durante i tavoli tecnici che hanno visto trattare l’argomento - evidenziano i due esponenti della civica - ci è premuto sottolineare l’importanza di supportare gli esercenti goriziani, sempre più stretti nella morsa di tassazioni folli, ed in tal senso intervenire per annullare le zone blu relativamente al sabato e rendere la città sempre più aperta a tutti, pure in chiave turistica, anche per chi eventualmente arrivasse da fuori, tutto ciò per essere competitivi rispetto ai centri commerciali e alla vicina Slovenia. Sicuramente stiamo parlando di un sacrificio per le casse dell’amministrazione comunale, visto però che siamo un comune virtuoso con un bilancio più che sano, preme provarle tutte per migliorare lo status quo!

Ricordiamo che il 2016 è anche l’anno della presa di Gorizia dove gli eventi di celebrazione della ricorrenza del centenario della grande guerra porteranno in città un flusso importante di visitatori ed è per questo che preme presentarci nel migliore dei modi anche supportando con i parcheggi gratuiti i turisti che giungeranno nei week end.

Secondo Oreti e Turco - in un momento di crisi come quella che stiamo attraversando, dove anche pochi euro fanno la differenza, la giusta direzione è quella di stimolare a frequentare maggiormente il capoluogo Isontino anche sotto il profilo legato ai parcheggi in città.

 

ORETI: COLLIO O BRDA? I NOMI VALGONO FINO AD UN CERTO PUNTO. CIO’ CHE FA LA DIFFERENZA SONO GLI INTENTI ED I PROGETTI AUSPICANDO NELLA CANDIDATURA DELL’UNESCO.

Collio contro Brda ovvero Collio sloveno? Non è sicuramente il momento di mettersi in contrapposizione con la Slovenia per valorizzare un territorio di confine che si contraddistingue da sempre per gli ottimi vini prodotti.

Nella vicenda, tutta di confine, per la promozione turistico-culturale del territorio un elemento però mi ha lasciato perplesso, vale a dire, la totale assenza di Gorizia che non entra nel merito visto poi che dovrebbe essere la “capitale” del Collio.

Questo il pensiero del capogruppo della civica “Per Gorizia” e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Sono mesi che si parla di aumentare l’efficacia turistica del capoluogo isontino e certo la valorizzazione deve passare anche accomunando le ricchezze del territorio provinciale, partendo dall’antica contea, passando per il Collio, fino ad arrivare a Grado.

Sarebbe stato compito della provincia unire il turismo provinciale creando itinerari “importanti” che avrebbero permesso ad un turista di permanere una settimana nelle nostre terre e scoprire le specificità che sappiamo offrire, ma a causa dei colori politici (Gorizia e Grado di centrodestra, Monfalcone di centrosinistra) tutto ciò non è stato realizzato, dovrà essere però fatto nel prossimo futuro soprattutto se le UTI andranno in porto e Gorizia sarà il comune capo fila dell’unione.

Auspico - dichiara Oreti - che la candidatura Unesco del collio italiano e sloveno vada a termine ed a buon fine visto poi l’ottimo impegno profuso dalle comunità interessate, un traguardo importante dove Gorizia dovrebbe fare da “train d’union” per il futuro turistico provinciale.

Ho avuto modo di approfondire l’argomento anche con Antonio Devetag, portavoce dell’associazione turistico-culturale Gopolis, ci è apparso lampante che l’amministrazione comunale di Gorizia è parte integrante del territorio del Collio e sarà indispensabile il suo coinvolgimento per creare la promozione turistica locale.

Nella querelle sorta per la citazione del nome Collio Sloveno in una pubblicità d’oltre confine - evidenziano Oreti e Devetag - ci soffermiamo solo a ricordare che Collio non è più solo un nome geografico ma anche un marchio assolutamente prestigioso che appartiene al territorio collinare che va da Gorizia a Dolegna. Il vero problema resta promuovere il tesoro delle nostre colline nella sua identità produttiva e qualitativa che, come dice giustamente Roberto Felluga, è soprattutto il risultato del lavoro di bravissimi viticoltori nel corso di decenni di storia. Per adesso Brda e Collio hanno sistemi e regole di produzione diverse, quindi non assimilabili.  Ne deriva - terminano Oreti e Devetag - che in Slovenia esiste la Brda, che possiamo chiamare anche Collio, in uno spot, però, correttamente con accanto la denominazione “sloveno” e non dobbiamo lamentarci della concorrenza della vicina repubblica, il demerito è italiano che ancora non ha identificato la chiave giusta per promuoversi.

 

ORETI: A GORIZIA L’ESTREMA SINISTRA CHIEDE TOLLERANZA PER I PROFUGHI MA NON NE HA PER I CADUTI

E’ curioso come coloro che chiedono tolleranza per i richiedenti asilo politico e per i migranti in genere, sono i primi poi a non essere tolleranti con chi la pensa differentemente da loro.

Vedere quelle poche bandiere “rosse” mi ha fatto tanta tristezza visto che molti anni fa rappresentavano un alto valore di tutela a favore di una classe popolare che andava difesa e valorizzata e vederle sventolare nei nostri giorni per una contro manifestazione fuori luogo e senza senso può far solo tanta tristezza.

A dirlo è il capogruppo della lista civica “Per Gorizia” e coordinatore provinciale per Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Le provocazioni in piazza municipio, davanti all’ingresso del comune, hanno avuto luogo a causa della deposizione di un omaggio floreale al lapidario dei dipendenti comunali caduti in guerra o deportati in Jugoslavia dalle truppe titine che ha visto radunarsi gli ex appartenenti alla Decima flottiglia Mas.

Gli screzi avvenuti dimostrano la totale mancanza di rispetto dell'estrema sinistra per delle vittime della guerra che a prescindere dalle posizioni rimangono vittime.

La cerimonia della X mas - stigmatizza Oreti - voleva soltanto ricordare i dipendenti comunali caduti nella seconda guerra mondiale che sono ricordati in una targa nell'atrio comunale e le provocazioni gratuite che hanno messo in campo i manifestanti di estrema sinistra sono la dimostrazione della mancanza di rispetto per chi vuol ricordare momenti tristi e delicati della storia che dovrebbero provocare riflessione e non scontro.

Ancora una volta - termina Oreti - l'estrema sinistra ha dimostrato di voler essere tollerante e attenta all'integrazione solo se si è richiedenti asilo politico per il resto la loro intransigenza dimostra solo una chiusura politica che non merita nemmeno di essere presa in considerazione.

Un grazie va rivolto alle forze dell’ordine che, in maniera impeccabile, hanno assicurato lo svolgimento della cerimonia e mantenuto l’ordine pubblico.

 

ORETI: A GORIZIA, MENTRE LA SINISTRA VA IN ISTRIA PER DIRE NO AL FILO SPINATO, NESSUNA TESTIMONIANZA DI SOLIDARIETA’ ALLE DONNE CHE HANNO SUBITO VIOLENZA NEL NORD EUROPA. DOVE SONO FINITI I GRUPPI DI CITTADINI SENSIBILI AI DIRITTI DELL’ESSERE UMANO?

Seguendo un filo logico legato alla coerenza mi sarei aspettato che tutti coloro che in questi mesi hanno più volte manifestato a favore dei diritti di uomini e donne (non ultima la manifestazione dei piedi scalzi) condannassero e manifestassero con la stessa fermezza i fatti di Colonia e del nord Europa che hanno visto coinvolti per la maggior parte immigrati e richiedenti asilo politico contro delle donne inermi nella notte di San Silvestro.

A dirlo è il capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

In città l'indifferenza di coloro che si proclamano come salvatori dei diritti umani non è passata inosservata come se ci fossero dei gesti da condannare di serie A e serie B.

Ho atteso qualche giorno prima di esprimere le mie opinioni - stigmatizza Oreti - proprio perché ero curioso di vedere le reazioni di tutti quei gruppi di cittadini così sensibili ai diritti dell'essere umano, ma il silenzio l'ha fatta da padrone.

Nessuna frase, nessuna testimonianza, a favore di tante donne che hanno subito una violenza di gruppo inaccettabile.

Così mentre tanti politici di sinistra vanno in Istria per dire no al filo spinato che incanala i profughi in entrata nell'Unione Europea, si fa finta di non vedere i fatti di Colonia, a testimonianza che anche alle tragedie si danno colori politici e la sinistra è sensibile solo a ciò che coinvolge il mondo dell''immigrazione.

La mia vicinanza e solidarietà va alle troppe donne che hanno subito un gesto ignobile in un momento che doveva essere di festa e con la stessa fermezza - termina Oreti - mi sento di condannare i barbari atti compiuti da "ronde" tedesche che, qualche giorno dopo, hanno cercato vendetta contro profughi e immigrati che nulla avevano a che vedere con i fatti di capodanno.

 

ORETI: A GORIZIA LA CARDIOLOGIA E’ AL TRACOLLO! DOPO OLTRE 24 ORE AL PRONTO SOCCORSO NON SIAMO RIUSCITI NEMMENO A FARE UN ELETTROCARDIOGRAMMA SOTTO SFORZO PER CARENZA DI PERSONALE!

Che la riforma regionale della sanità non funziona è cosa risaputa ormai ma con l'odissea che ha visto coinvolto un mio familiare ne ho avuto l’ennesima conferma. Mi spiace soltanto che dietro ad infelici scelte politiche chi ne paga le conseguenze sono i medici che devono lavorare in precarietà e gli utenti/cittadini.

A dirlo è il capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Nei giorni passati a seguito di forti dolori al petto, per maggiori controlli, abbiamo preferito accompagnare un nostro familiare all'ospedale San Giovanni di Dio, dove il personale è stato fin da subito professionale e cortese ma il caos organizzativo si è contraddistinto per tutta la durata della degenza ospedaliera.

Per farla breve e non dilungarmi nella cronistoria, mi soffermo a sottolineare che dopo oltre 24 ore di attesa non siamo riusciti a fare un elettrocardiogramma sotto sforzo a causa di carenza di personale (questa è stata la risposta che ci siamo sentiti fornire ogni volta che abbiamo chiesto informazioni in merito alla visita).

Proprio così - tuona Oreti - un giorno intero in ospedale per sentirci dire la chiameremo noi per la prova, purtroppo non c'è personale!

Per correttezza di informazione - evidenzia Oreti -  il personale in turno ha svolto tutta una serie di controlli collaterali per verificare il caso ma se parliamo  dell'elettrocardiogramma sotto sforzo la lentezza e la mancanza di personale l'hanno fatta da padrone.

Come se non bastasse - stigmatizza Oreti - le 24 ore di attesa sono state trascorse in una stanza aperta del pronto soccorso con un bagno per sei persone (cinque uomini ed una donna) e privacy pari a zero!

Alla luce dell’esperienza che abbiamo vissuto - termina Oreti - non ci vuole un genio per comprendere che cardiologia al San Giovanni di dio è in sofferenza organizzativa e di personale. Ci rivolgeremo al tribunale del malato perché è inaccettabile uscire da un ospedale dopo oltre 24 ore e sentirsi dire la richiamiamo noi per l'elettriocardiogramma sotto sforzo perché non c'è personale!

 

ORETI: A GORIZIA SERVE UN PIANO STRUTTURATO CHE PREVEDA LO SPOSTAMENTO MENSILE DEI PROFUGHI

Anche nel 2016 continuo a dire NO all'immigrazione economica ed incontrollata come quella che vede coinvolti i nostri territori!

A gennaio tornerà a riunirsi il consiglio comunale, nel suo ultimo anno intero di mandato, e tra i primissimi argomenti che affronteremo in aula troverà certamente spazio l'ormai annosa vicenda dei richiedenti asilo.

Questo l'argomentare del capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Purtroppo, il consiglio comunale non si riunisce da novembre e l’aula non ha potuto ancora esprimersi su cosa è accaduto in questo frangente di tempo soprattutto per quanto riguarda l’immigrazione.

Come maggioranza in consiglio comunale, considerato poi che l'opposizione è sparita ormai da diverso tempo - stigmatizza Oreti - dobbiamo continuare a pretendere che Gorizia resti una città a misura di cittadino e non di profugo visto l'incessante flusso che la vede da oltre un anno e mezzo al centro dell'emergenza immigrazione.

Quasi certamente torneremo a parlare della denuncia penale a carico del Sindaco, presentata da alcune associazioni pro profughi, per la morte di un giovane profugo sulle rive dell'isonzo dal chiaro connotato politico e sarà mia premura chiedere cosa ne pensa sia il partito democratico che la minoranza slovena visto che non sono giunte posizioni da parte loro.

Come gruppo consiliare - evidenzia Oreti - torneremo a chiedere che regione e governo si attivino in maniera permanente su Gorizia e non soltanto a spot alleggerendo la città con delle corriere quando il numero diventa oltre modo ingestibile. Considerati i flussi quotidiani in entrata, preme che si attivino dei trasferimenti standardizzati mensili.

Per quanto riguarda medici senza frontiere - termina Oreti - continua ad incuriosirmi il loro modus operandi considerato che sono presenti a Gorizia ma, da come si evince dal sito internet dell’organizzazione, non compaiono nei territorio caldi dei balcani (se non in Serbia) dove gli arrivi sono migliaia al giorno, chissà secondo quali criteri la dirigenza reputa più importante restare nel capoluogo isontino che intervenire a monte dove si concentrano i maggiori flussi migratori.

 

ORETI: AL VIA NEL 2016 IL WIFI 2.0

Nel 2011 quando si è dato il via al wifi gratuito che fornisce l’amministrazione comunale non potevamo immaginare che avrebbe riscosso così tanto successo tanto da passare dalle circa 15 mila connessioni del primo anno alle 90 mila del 2015. 

Se poi analizziamo le connessioni totali dal 2011 ad oggi, notiamo che hanno superato le 308 mila, questo macro dato la dice lunga sull’importante quantità di dati che ha supportato il sistema gugliemo. 

Questo l’argomentare del delegato del Sindaco alla gestione e supervisione del sistema wifi cittadino, Fabrizio Oreti.

Vista la gran mole di utilizzo nell’anno passato la linea ha subito dei rallentamenti considerato poi che non era stata concepita per così tanti accessi, per questo nel giro di pochi mesi, grazie all’ottimo operato degli uffici informatici, abbiamo messo a punto un progetto che permetterà alla linea di essere più veloce e di più semplice utilizzo per rendere il wifi più fruibile per tutti i tipi di utenti. 

In merito al wifi cittadino - evidenzia Oreti - nei primi mesi del 2016, daremo il via al wifi 2.0. 

In particolare, verrà:

- potenziata la velocità del segnale in considerazione che dopo aver raggiungo il record di estensione regionale è importante renderlo anche veloce;

- verrà eliminata la password di accesso ad ogni utilizzo della rete grazie al sistema “password less" (basterà inserire le credenziali solo la prima volta e poi verrà riconosciuta automaticamente dal sistema per tutti i futuri accessi, così come avviene per i wifi che abbiamo installati nelle nostre abitazioni private).

Un grazie sentito - termina Oreti - mi sento di rivolgerlo agli uffici informatici del comune che hanno lavorato tanto e bene, fornendo sempre un contributo fondamentale in tutti i settori in cui hanno operato, non ultimo nei miglioramenti continui e costanti alla rete wifi cittadina.

 

ORETI: IL 2016 SARA’ L’ANNO DELL’ASSEGNAZIONE DEI MUSEI PROVINCIALI. IN COMMISSIONE CULTURA PARTIRA’ IL CONFRONTO CON LA GIUNTA REGIONALE

Nonostante se ne parla da mesi, la querelle sul futuro dei musei provinciali continua a tenere banco in città, creando di fatto una frattura tra l’amministrazione comunale e l’ente provinciale intermedio.

Nel corso dell’ultimo incontro sull’immigrazione promosso dai cinque stelle, ho avuto modo di poter scambiare due chiacchere con l’assessore regionale Torrenti in merito alla sua prossima presenza a Gorizia in commissione cultura per discutere su ciò che ne sarà del patrimonio museale provinciale che, tra circa 6 mesi, dovrà essere ceduto dalla provincia.

Questo l'argomentare del vice presidente della commissione comunale cultura e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Il presidente della provincia a chi dovrà cedere il tesoretto cittadino? Se il passaggio di amministrazione avvenisse oggi, il patrimonio passerebbe alla regione secondo quanto ha ribadito in più occasioni l'assessore Torrenti e considerato che si tratterebbe dell’ennesima beffa di mamma regione, preme sederci dietro un tavolo con i referenti regionali per comprendere se ci sono margini di manovra per lasciare a Gorizia la discrezionalità di gestire il proprio patrimonio culturale, storico e turistico.

La particolarità - sottolinea Oreti - nasce dal fatto che in Italia esistono soltanto due esempi di strutture museali gestite da enti provinciali che si possono individuare a Gorizia e Sassari, da questa peculiarità, a seguito della soppressione delle provincie, nasce l’esigenza di vedere i musei passare di dipendenza. Se il piano regionale andasse a buon fine, Gorizia sarebbe l’unico capoluogo di provincia con questa anomalia visto che Udine, Trieste e Pordenone gestiscono in proprio le strutture museali.

Prima di tornare in consiglio comunale per la discussione della mozione che ho presentato come primo firmatario in merito al futuro museale - termina Oreti – entro gennaio ci riuniremo in una commissione ad hoc alla presenza dell’assessore Torrenti per verificare i margini di manovra per mantenere la gestione del tesoretto museale in città, considerato che si tratta di una risorsa importante per il capoluogo isontino.

 

ORETI: NELLA VERTENZA SIAP BISOGNA RICORDARE IL DISINTERESSE DELLA GIUNTA REGIONALE

La mozione per il mantenimento a Gorizia della Siap, presentata dal sottoscritto in consiglio comunale, potrebbe sembrare tardiva considerato che è stata presentata i primi di settembre in una vertenza partita a maggio che avrebbe portato la chiusura delle attività questo dicembre.

Per fornire la mia versione sui fatti, visto che sono stato tirato in ballo, mi preme specificare che la vicenda Siap si è evoluta seguendo dinamiche politiche che hanno coinvolto regione, provincia e comune.

Questo l'argomentare del capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale per Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

La chiusura dello stabilimento era già approdata in consiglio comunale a maggio con la partecipazione dei tanti lavoratori del gruppo, in quella sede tutto il consiglio si era schierato a favore del mantenimento dello stabilimento in città.

Subito dopo erano partiti i confronti tra le istituzioni, che hanno visto coinvolti il vice presidente della regione Bolzonello, il presidente della provincia Gherghetta, il Sindaco Romoli ed i sindacati, contrapposti ai vertici aziendali in un clima fin da subito difficile.

Presentare una mozione in quel momento - sottolinea Oreti - sarebbe servito solo a creare ulteriore polverone in un momento in cui serviva sedersi dietro un tavolo e confrontarsi.

Purtroppo, come si evince dai fatti, la vicenda si è conclusa nel peggiore dei modi dove la regione non ha fatto valere il proprio peso specifico come in altre situazioni (elettrolux) ed è da questo comportamento superficiale che è scaturita la volontà del sottoscritto di presentare un documento che impegnava nuovamente sindaco e giunta nei confronti della regione.

Intanto - evidenzia Oreti - tra tira e molla eravamo giunti ad agosto, ed in quel momento ho ritenuto importante tentare l'ultima carta riportando la questione in consiglio comunale con una mozione visto poi che, nel frattempo, il gruppo Carraro aveva reso pubblico sul proprio sito web una crescita in netto miglioramento rispetto la marginalità dell'esercizio precedente che rappresentava una ripresa del gruppo.

In aula il sindaco Romoli ha inteso far propria la mozione per tornare a bussare alle porte della regione ma come è evidente le porte erano già chiuse.

La vicenda Siap - termina Oreti - poteva risolversi in maniere sicuramente diversa con un intervento più deciso da parte della giunta regionale che ha preferito liquidare in quattro e quattr’otto la questione.

 

ORETI: L’ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA CONTRO SINDACO E PREFETTO NON HA ALCUNA ATTINENZA CON LA REALTA’ SERVE SOLO AD INGOLFARE GLI UFFICI GIUDIZIARI

Massima vicinanza e supporto al Sindaco di Gorizia, Romoli ed al Prefetto Alberti. L’esposto in procura presentato da una serie di associazioni e volontari pro profughi rappresenta un attacco senza alcuna attinenza con la realtà.
A sottolinearlo è il capogruppo della lista civica “Per Gorizia” e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.
La denuncia ha connotazioni molto gravi - stigmatizza Oreti - visto che viene menzionata anche l’accusa di omicidio colposo per la morte di un profugo annegato lungo le rive del fiume isonzo. 
In merito alla morte del migrante, la magistratura ha già ovviamente, a suo tempo, fatto i dovuti accertamenti, giungendo alla conclusione di morte accidentale, non evidenziando colpe a persone fisiche o istituzioni.
Riproporre ora la questione - evidenzia Oreti - senza aggiungere alcun elemento nuovo, significa solo ingolfare ulteriormente gli uffici giudiziari per il proprio tornaconto politico, ponendo sulla graticola mediatica sindaco e prefetto. 

Se questo esposto volesse essere realmente privo di colore politico (cosa che non sembra affatto) perché la denuncia non è stata esposta anche contro i tanti comuni della provincia che non accolgono nessun profugo? Quella si che è reale accoglienza negata!

Fortunatamente, grazie all’operato dell’amministrazione comunale e alla maggioranza che ne guida il governo, di cui mi vanto di far parte, siamo riusciti più volte a dialogare con le istituzioni preposte e siamo riusciti ad evitare che la città sia diventata nell’arco di due anni un campo profughi all’aperto.

Nell’attesa che la giustizia faccia il proprio corso, considerando che i fatti dimostrano la partenza della prossima campagna elettorale, auspico che Romoli passi subito al controattacco perché la città e la sua maggioranza sono con lui, purtroppo - termina Oreti - ci sono persone che per far parlare di se sono disposte a tutto!

 

ORETI: NELL’ISONTINO E’ RIMASTO SOLO IL CONSIGLIERE REGIONALE MORETTI A CERCARE DI GIUSTIFICARE I TAGLI ALLA SANITA’ CONTINUANDO AD ARRAMPICARSI SUGLI SPECCHI 

Appare sempre più evidente che il consigliere regionale Diego Moretti, capogruppo del partito democratico, è rimasto solo a cercare di guidare la barca di un Pd regionale alla deriva.

La sua ultima uscita sulla stampa con cui difende a spada tratta il disastro sanitario che sta vedendo coinvolto l'isontino è l'ennesimo tentativo di voler tutelare il pessimo operato politico del suo partito a guida Serracchiani, volendo far passare una riforma sanitaria catastrofica per un gioiello innovativo.

A dirlo è il capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Parlo di Moretti come capogruppo regionale non a caso perché com’è apparso chiaramente sugli organi di informazione il Pd comunale e quello provinciale hanno preso le distanze già da un pezzo sui tagli alla salute messi in campo dalla giunta regionale.

Per cercare di arginare i disastri della sua presidente della regione, Moretti sta cercando di buttare acqua sul fuoco sminuendo i troppi problemi creati dalla loro riforma regionale. Gli consiglio - stigmatizza Oreti - di farsi un giro in ospedale sia a Gorizia che Monfalcone e parlare con gli utenti e poi capirebbe le tante insufficienze in atto.

Anzi colgo l'occasione - tuona Oreti - per evidenziargli che oltre 4 mila bambini a Gorizia non hanno il servizio pediatria attivo sulle 24 ore, oltre al personale infermieristico sotto organico e una assistenza sul territorio mai partita.

Sempre perché a Moretti piace arrampicarsi sugli specchi ha cercato di additare al precedente mandato ed a Renzo Tondo la chiusura del punto nascita di Gorizia, in merito gli ricordo che l'ex governatore della regione aveva congelato ed evitato la chiusura del punto nascita mentre con la giunta Serracchiani e con due assessori Isontini in giunta (Vito e Panariti) il punto nascita si è chiuso immediatamente, nonostante le promesse a mantenerlo aperto in campagna elettorale dalla Vito.

Consiglio a Moretti - Termina Oreti - di iniziare a parlare di sanità attraverso dati oggettivi che, purtroppo per lui, dimostrano quando il suo partito sta distruggendo il diritto di ogni cittadino di godere in serenità della salute pubblica.

 

ORETI: TROPPI ATTI VANDALICI NELL’ULTIMO ANNO. BENEFITS COMUNALI A CHI SEGNALA QUESTI ATTI.

Come tutti gli atti vandalici sicuramente va condannato anche questo che ha visto come vittima il distributore Tamoil di via lungo isonzo argentina. Le scritte comparse non meritano nemmeno di essere commentate. Purtroppo però nell’ultimo anno ci ritroviamo per l’ennesima volta a condannare atti ignobili che non accennano a diminuire e che ciclicamente continuano a colpire la città ed il territorio.

A dirlo è il capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Dobbiamo decidere se continuare a esprimere solidarietà e vicinanza a tutti i gesti incivili compiuti da persone meschine e frustrate oppure intervenire sensibilizzando anche la cittadinanza.

Le telecamere in giro per la città - stigmatizza Oreti - sono un valido supporto ma non risolvono tutti i mali visto che basta coprirsi il volto, andare a piedi, seguire alcune "regole" per non lasciare traccia e c'è buona possibilità di non essere scoperti.

Il controllo capillare del territorio da parte delle forze dell'ordine già avviene, anzi a breve avremo anche l'esercito lungo i valichi di confine, quello che a volte può fare la differenza è il senso civico dei cittadini che segnalano in maniera tempestiva questi teppistelli da strapazzo che si aggirano soprattutto di notte.

Come avevo già proposto in occasione di altri deturpamenti - termina Oreti - non bisogna dimenticare di puntare ad una soluzione in  condivisione assieme alle varie associazioni ed alla cittadinanza: dove ad ogni utile segnalazione, il Comune potrebbe mettere a disposizione, come riconoscimento, dei benefits a favore dei cittadini che si sono preoccupati della comunità e della collettività.

 

ORETI: 18 PROFUGHI “GORIZIANI” DENUNCIATI A TERAMO. ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DI UNA ACCOGLIENZA INCONTROLLATA. CE NE POTREBBERO ESSERE ALTRI NELLE STESSE CONDIZIONI A GORIZIA? 

Ora che 18 profughi ospitati a Teramo e provenienti da Gorizia sono stati denunciati per possesso di documenti falsi, chissà quali giustificazioni o alibi si inventeranno coloro (politici e associazioni pro profughi) che da sempre hanno difeso i richiedenti asilo politico volendo far passare il messaggio che sono tutti bravi ragazzi e scappano dalla guerra.

Questo l'argomentare del capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Senza voler strumentalizzare la notizia, sicuramente non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, ma questa vicenda è la prova provata che stiamo accogliendo ed ospitando per buona parte persone di cui non sappiamo nulla rispetto al loro passato ed i motivi che li spingono a sostare nei nostri territori.

I controlli e le indagini delle forze dell'ordine - sottolinea Oreti - sono state necessarie a seguito di una informativa del gruppo speciale dei carabinieri che hanno visto alcuni profughi del gruppo sospettati di fiancheggiare l'estremismo islamico, auspico che venga fatta luce nel più breve tempo possibile perché in una Europa sotto attacco attentati non possiamo permetterci di avere dubbi su coloro che stiamo ospitando in Italia.

Per quanto riguarda l'accoglienza in regione ed in provincia di Gorizia - stigmatizza Oreti - stiamo pagando il prezzo di una accoglienza incontrollata e sregolata che ha permesso di far entrare nel territorio FVG troppi migranti di cui sappiamo troppo poco.

Alla luce dei fatti emersi in Abruzzo, come è possibile che a Gorizia non ci si sia accorti del possesso di documenti falsi di questi richiedenti asilo?

Non a caso - evidenzia Oreti - per la maggior parte l'ex prefetto di Gorizia aveva definito un buon numero di profughi presenti a Gorizia come "furbetti" visto che molti non scappano dalla guerra ma giungono qui dopo essere stati respinti da altri Paesi UE.

Vista la vicenda di Teramo - Termina Oreti - sarà il caso di tornare a parlare di sicurezza anche nel corso del prossimo consiglio comunale, nel frattempo un ringraziamento va rivolto alle forze dell'ordine che, nonostante una burocrazia imbarazzante, stanno svolgendo una mole di lavoro importantissima.

 

ORETI: CHI HA TRADIZIONI DIVERSE NON DOVREBBE MINIMAMENTE ESSERE INFASTIDITO DALLA NOSTRA CULTURA. VALORIZZIAMO IL NATALE

Massimo rispetto per tutte le culture e religioni, ma il nostro percorso antropologico non può essere messo in discussione per non suscitare eventuali malumori o scontenti per coloro che hanno radici diverse dalle nostre.

Purtroppo con l'avvicinarsi delle feste natalizie e cristiane, iniziano le polemiche sui crocifissi nelle scuole e per le recite di fine anno a carattere religioso e come ogni anno non mancano mai coloro che vorrebbe vedere annullato il nostro retaggio legato alla tradizione.

Per quanto mi riguarda, sempre rispettando il culto altrui, le nostre origini con cui siamo nati e cresciuti hanno la priorità e vanno valorizzate!

A sottolinearlo è il capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile FVG.

Perché dover tenere un profilo basso sulla nostra cultura e sulle nostre tradizioni?

In questi giorni gli esempi negativi (troppi in ambito scolastico) non sono mancati, è successo a Brazzano, poi in provincia di Treviso, ma sono sicuro che di esempi simili c'è ne sono stati molti altri, soltanto che non sono arrivati all'attenzione dei media.

Siamo arrivati al paradosso - evidenzia Oreti - sminuire festeggiamenti per noi importanti per paura di infastidire chi ha tradizioni diverse dalle nostre, quasi per non voler “disturbare”.

A volte, queste fobie sono addirittura immotivate visto che non trovano nemmeno giustificazioni perché avvengono senza che si verifichino lamentele da parte chi ha origini e storie lontane dalle nostre e questo la deve dire lunga su quando la nostra cultura sta lasciando miseramente il passo alla paura di mettere in rilievo “chi siamo” e da “dove veniamo”.

Auspico che esempi simili non avvengano mai a Gorizia e nella sua provincia!

Chi ha origini diverse dalle nostre - termina Oreti - non dovrebbe minimamente essere infastidito dalle nostre tradizioni anche perché se fosse così verrebbe meno quel senso di integrazione e rispetto per la nostra cultura che hanno deciso di condividere vivendo nel nostro bel paese.

 

ORETI-COCCO (AR): DOPO I FATTI DI PARIGI LA SICUREZZA DEI CITTADINI PRIORITARIA RISPETTO ALL’ACCOGLIENZA

Dopo i fatti di Parigi e lo stato di allerta in Belgio, la sicurezza europea è messa a dura prova. La preoccupazione non si è fermata solo in Francia ma aleggia anche nei nostri territori anche a seguito delle notizie apparse in questi giorni sugli organi di informazione che parlano di indagini avviate dalla questura di Gorizia in merito alle visite della cellula jihadista di Merano al Cara.

Questo il pensiero del coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti assieme al rappresentante gradiscano per AR, Walter Cocco.

Abbiamo appreso che la prefettura ha subito tenuto a precisare che si tratta di una “pista fredda” e che da mesi i controlli sono intensificati, però non ci vuole molto per comprendere che questa novità ha aumentato le paure ed i dubbi di tanti cittadini sui troppi profughi presenti tra Gradisca e Gorizia che grazie ad una accoglienza incontrollata e sregolata ha creato una situazione dove è praticamente impossibile riuscire a controllare un numero così sproporzionato di ospiti.

A cosa siano state dovute le visite da parte di una cellula di estremisti ai profughi alloggiati al Cara lo accerterà la Digos attraverso le proprie indagini - evidenzia Cocco - rimane però il fatto che si apre un interrogativo relativo alla sicurezza e al controllo capillare del territorio che, a causa dei troppi profughi nella destra Isonzo, non è facile portare avanti.

Ricordo - sottolinea Oreti - che per la maggior parte stiamo accogliendo profughi che l'ex prefetto di Gorizia non a caso aveva definito "furbetti" visto che molti non scappano dalla guerra ma sono in Europa per svariati motivi. Spero che questa vicenda faccia riflettere perché là sicurezza e l'incolumità dei nostri cittadini deve avere la priorità rispetto all'accoglienza.

Auspichiamo - terminano i due esponenti di AR nell’isontino - che le indagini della Digos facciamo il proprio corso nel più breve tempo possibile e, contestualmente, regione e governo alleggeriscano finalmente la comunità gradiscana e goriziana che nel frattempo sono arrivate quasi a quota 800 ospiti.

 

ORETI: NELL’EMERGENZA PROFUGHI GORIZIA NON SI FA MANCARE NULLA .. DOPO LE TENDOPOLI ORA ARRIVANO ANCHE I CONTAINER! BASTA PENALIZZARE GORIZIA CON SCELTE INFAUSTE

Siamo alle solite! Pensavo che le fantasiose soluzioni per continuare a riempire la città di richiedenti asilo politico fossero terminate, invece le brutte sorprese sono sempre dietro l’angolo. Dopo le tendopoli ora si parla addirittura di allestire container in luoghi di proprietà privata, limitrofi al San Giuseppe, per continuare ad avallare una situazione da troppo tempo non più sostenibile.

Questo il pensiero del capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Come appare dagli organi di informazione, l'accordo sembra vedere coinvolte la Caritas e Medici Senza Frontiere, un accordo che se fosse confermato ufficialmente ha superato ogni limite. Anche in questa vicenda, la domanda che deve far sorgere tanti dubbi è sempre la stessa: perché sempre e solo a Gorizia bisogna trovare questo tipo di situazioni estreme? Perché non si allestiscono container in spazi pubblici o privati nei tanti comuni della provincia che non ospitano nemmeno un profugo?

Non bastano i quasi 800 richiedenti asilo politico tra Gorizia e Gradisca, ora servono i container così qualcuno sarà contento di superare sicuramente quota 1000.

Da oltre un anno e mezzo un dato sensibile e democratico sembra però non interessare a nessuno, vale a dire, la volontà della maggioranza dei cittadini che hanno il sacro santo diritto di vedere rispettati i loro diritti e non vedere la città diventare un campo profughi.

Questo è uno dei casi dove come maggioranza in consiglio comunale dobbiamo alzare le barricate per evitare che ancora una volta sia Gorizia a dover pagare il prezzo di una cattiva gestione nazionale e regionale.

Per questo sarà importare contrastare politicamente in maniera ferma e determinata questa ennesima irresponsabile scelta.

 

ORETI: L’ASSESSORE REGIONALE TORRENTI A GORIZIA PER IL FUTURO DELLE STRUTTURE MUSEALI DELLA CITTA’.

La querelle sul futuro dei musei provinciali continua a tenere banco in città, creando di fatto una frattura tra l’amministrazione comunale e l’ente provinciale intermedio.

Si è tenuta in questi giorni la commissione comunale cultura, alla presenza del sindaco Romoli, per confrontarci sulle strategie da porre in essere per blindare la gestione e la proprietà dei musei che, tra circa 6 mesi, la provincia sarà costretta a cedere.

Questo l'argomentare del vice presidente della commissione comunale cultura, Fabrizio Oreti.

Il presidente della provincia a chi cederà il tesoretto cittadino? Se il passaggio di amministrazione avvenisse oggi, il patrimonio passerebbe alla regione secondo quanto ha ribadito in più occasioni l'assessore Torrenti e considerato che si tratterebbe dell’ennesima beffa di mamma regione, preme sederci dietro un tavolo con i referenti regionali per comprendere se ci sono margini di manovra per lasciare a Gorizia la discrezionalità di gestire il proprio patrimonio culturale, storico e turistico.

La particolarità - sottolinea Oreti - nasce dal fatto che in Italia esistono soltanto due esempi di strutture museali gestite da enti provinciali che si possono individuare a Gorizia e Sassari, da questa peculiarità, a seguito della soppressione delle provincie, nasce l’esigenza di vedere i musei passare di dipendenza. Se il piano regionale andasse a buon fine, Gorizia sarebbe l’unico capoluogo di provincia con questa anomalia visto che Udine, Trieste e Pordenone gestiscono in proprio le strutture museali.

Prima di tornare in consiglio comunale per la discussione della mozione che ho presentato come primo firmatario in merito al futuro museale - termina Oreti - abbiamo concordato di riunire una commissione ad hoc alla presenza dell’assessore Torrenti per verificare i margini di manovra per mantenere la gestione del tesoretto museale in città, considerato che si tratta di una risorsa sensibile per il capoluogo isontino.

 

ORETI: CON LE TENDOPOLI CONTINUA L’INCORAGGIAMENTO PER I PROFUGHI A RAGGIUNGERE IL CAPOLUOGO ISONTINO

 Mentre le Nazioni confinanti blindano i confini con strumenti tecnici (filo spinato) .. con grande gioia per i nostalgici delle tende pro-profughi, tornano a Gorizia le strutture mobili per accogliere gli interminabili flussi di profughi.

Stavolta si ha avuto almeno il buon senso di non allestirle in pieno centro, rimane però per lo meno irrealizzabile riuscire a supportare i continui arrivi con delle tende che assieme ad altri fattori alimentano nuovi arrivi.

Questo il pensiero del capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale per Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Purtroppo, Gorizia è già conosciuta come un luogo ideale dove stazionare e non soltanto per la commissione territoriale per richiedere lo status da profugo, soprattutto perché il nome del capoluogo Isontino è ormai conosciuto in mezza Europa per l'accoglienza a prescindere visto che qui una soluzione si trova sempre: se non sono alberghi, sono ricoveri messi a disposizione dagli enti religiosi ovvero centri di accoglienza, altrimenti ora son tornate di moda le tende.

Evidenzia Oreti - Considerato che la gran parte dei profughi passa le giornate al telefono per comunicare con i propri cari ma anche con gli altri profughi in giro per l'Europa, non mi meraviglio che menzionino le nostre zone come meta ideale da raggiungere dal nord e sud Europa (Austria, Germania, rotta balcanica).

Le organizzazioni sensibili all’accoglienza continuano a sottolineare di non aver più posto per accogliere, sicuramente le tendopoli non risolvono tali problemi visto che queste decisioni finiscono per incentivare nuovi flussi in arrivo.

Con il nuovo contesto geopolitico in atto - conclude Oreti – Gorizia rimane in attesa, da oltre un anno e mezzo, che la regione batta un colpo su un piano celere e attuabile di equa distribuzione dei richiedenti asilo sul territorio considerando che, nonostante gli alleggerimenti sporadici, i numeri crescono di ora in ora.

 

ORETI: LA MOZIONE “CARBURANTE” SMENTISCE ANCORA UNA VOLTA LE TRISTI STRUMENTALIZZAZIONI DI UNO STANCO GENTILE.

Purtroppo, ancora una volta, appare evidente che al collega Gentile è rimasta la sola strumentalizzazione politica per tentare di mettersi in luce.

Questo il pensiero del capogruppo in consiglio comunale della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Riguardo al suo attacco gratuito nei confronti del sottoscritto in merito alla vicenda bonus benzina - stigmatizza Oreti - gli vorrei ricordare che l'unico atto amministrativo reale e concreto di questo mandato a tutela dei benzinai goriziani e dei bonus benzina è proprio la mozione "carburante" che ho presentato in consiglio comunale, ritenuta più che valida, tanto che è stata fatta propria dal sindaco Romoli per impegnare la giunta regionale sul mantenimento degli incentivi sul costo del carburante. Per chi lo avesse dimenticato - evidenzia Oreti - si tratta della stessa mozione che in consiglio comunale Gentile ha cercato di ostacolare in tutti i modi cercando di volerla discutere e fare propria in mia assenza, sfortunatamente per lui è andato vano il suo gesto.

Sugli sconti benzina - termina Oreti - la mia posizione rimane chiara e lineare: mantenere il bonus benzina solo nelle zone confinanti (per esempio Trieste e Gorizia ovvero a ridosso dell’Austria) dove c'è esigenza reale di contrastare la concorrenza oltre confine, per il resto sarebbe il caso di investire queste risorse in altri settori, vedasi l'edilizia ed il suo indotto, messa in ginocchio da una crisi senza precedenti che ha mandato a casa intere famiglie senza più un posto di lavoro.

 

ORETI: MENTRE L’EUROPA SI TUTELA CON IL FILO SPINATO A GORIZIA I “BUONISTI” ALLESTISCONO TENDE PER UN’ACCOGLIENZA SREGOLATA ED INCONTROLLATA

 L'Europa della libera circolazione, giorno dopo giorno, si sta trasformando nell'Europa del filo spinato (politicamente definito: "strumento tecnico").

A blindare i confini ha iniziato l'Ungheria ed ora, passo dopo passo, si stanno aggiungendo altri paesi UE ormai saturi (Slovenia ed a breve anche l'Austria).

Questo l'argomentare del capogruppo della lista civica "Per Gorizia" e coordinatore provinciale per Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Vista la trasmigrazione biblica, appare lampante come i migranti in arrivo sono troppi e tutti assieme diventano ingestibili.

In Slovenia - evidenzia Oreti - da metà ottobre sono giunti oltre 170 mila migranti e come se non bastasse ha già avuto inizio il contro flusso verso i nostri confini nazionali sia dalla Germania che dall'Austria. Gorizia ne sa qualcosa visto che gli ultimi corposi arrivi giungono proprio dal nord Europa.

Sono saltate regole e schemi in merito all'accoglienza nostrana, non c'è "sistema" da parte delle istituzioni preposte (governo-prefettura-regione) e le continue riunioni dove alla fine si esce con un pugno di mosche sono la testimonianza che non si ha alba su come gestire il problema.

Ci ritroviamo con una presidente della regione che sui talk show nazionali si vanta come il Friuli Venezia Giulia è un esempio di accoglienza mentre nella realtà esistono luoghi come Gradisca e Gorizia dove sono abbandonanti oltre 600 profughi.

In questo sistema fallito - sottolinea Oreti - ci sono ancora organizzazioni che permangono convinte che allestendo tendopoli si riesca ad attenuare l'emergenza migrazione quasi a voler sperare, in maniera filosofica, che con poche tende si riesca a gestire flussi incontrollati di profughi. Cambierà qualcosa ora che giungeranno ondate di profughi dal nord e sud Europa verso i nostri territori? Le istituzioni preposte avranno il coraggio di dire stop ad un flusso migratorio ingestibile? Gorizia e Gradisca intanto rimangono in attesa che stato e regione battano un colpo!

 

ORETI: IL FUTURO DEI MUSEI PROVINCIALI TORNA IN CONSIGLIO COMUNALE. CON GOPOLIS CHIEDIAMO RISPOSTE CHIARE DALLA REGIONE  

A breve il consiglio comunale tornerà a discutere la mozione che mi vede come primo firmatario inerente il futuro dei musei provinciali, la prossima settimana ci sarà il passaggio in commissione cultura, alla presenza del Sindaco Romoli, prima della discussione in assise. Purtroppo, nonostante i vari incontri e appelli la giunta regionale nella figura dell'assessore Torrenti, non ha ancora manifestato alcun intento di demandare la gestione all'amministrazione comunale, nonostante questo già avviene a Udine, Trieste e Pordenone, ed i silenzi in tal senso non promettono nulla di buono. 

A sottolinearlo è il capogruppo della lista civica “Per Gorizia” e coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Ritengo per lo meno strano che l’assessore regionale Torrenti non senta il dovere istituzionale di intervenire pubblicamente sull’argomento Musei provinciali di Gorizia, ampiamente dibattuto sui giornali, spiegando ai cittadini goriziani le ragioni e magari rispondendo alle domande, secondo me pertinenti, che il giornalista Devetag gli ha posto sul sito gopolis.it e su Facebook: goriziagorizia. Con gopolis - evidenzia Oreti - ne abbiamo discusso a fondo: non possiamo e non vogliamo credere che il destino di Gorizia si stia compiendo nelle silenziose stanze della regione, mantenendo un profilo molto basso per poi accoltellare alle spalle il capoluogo isontino.  

Ma sembra una prassi in voga nel palazzone triestino di Piazza Unità: finora su argomenti sensibili e delicati, vedasi la sanità oppure il flusso migratorio, la regione non ha mai fornito risposte chiare e, pertanto, sarà importante pretendere risposte dirette per un argomento che merita massima chiarezza. Auspico - stigmatizza Oreti - che la mozione venga votata all’unanimità e, all'interno del documento approvato, sarà importante porgere alla giunta regionale quesiti ben definiti per impegni schietti e trasparenti. Per tutte queste ragioni, chiederò al sindaco Romoli di invitare l'assessore Torrenti nel corso della discussione in aula.

L'argomento Musei provinciali è troppo importante per Gorizia, per il suo comparto turistico-culturale: il patrimonio museale goriziano rappresenta un'assoluta  eccellenza di carattere patrimoniale e garantirebbe un indotto importante a favore del capoluogo Isontino. L’argomento dovrà essere trattato tenendo presenti anche le altre strutture museali ed espositive presenti a Gorizia, per le quali mi sono già attivato per pretendere risposte chiare, sia sede comunale che regionale, dalla giunta regionale targata Serracchiani.

 

ORETI- TURCO: NEL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE CHIEDEREMO LUMI IN MERITO AGLI ESITI DELLA MOZIONE CONTRO IL GIOCO D’AZZARDO APPROVATA DUE ANNI FA

I numeri valgono più di tante parole e secondo le ultime statistiche il gioco d’azzardo, soprattutto sotto forma di vizio incontrollato, è diventato una piaga sociale che ha superato alcol e droga.

Sta prendendo sempre più campo perché è percepito meno rispetto ad altre dipendenze e non intacca la salute fisica bensì quella mentale che rende assuefatti e succubi, nell’attesa che la prossima giocata sia quella buona.

A sottolinearlo sono il capogruppo ed il consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti e Celestino Turco.

Il dato nazionale è allarmante visto che parliamo nel solo 2015 di 144 milioni di euro.

La piaga della ludopatia non nasce certo oggi - evidenzia Oreti - ed in questa ottica considerando che i mali vanno estirpati sul nascere nel novembre 2013 il collega Turco aveva presentato in consiglio comunale un documento importante che impegnava Sindaco e giunta per attivarsi nei confronti della giunta regionale per tutta una serie di interventi a contrasto di un malessere sociale che deve essere incanalato in paletti normativi ben definiti onde evitare che la dipendenza incontrollata si allarghi a macchia d’olio.

La mozione - sottolinea Turco - aveva trovato buoni consensi sia nella maggioranza che in opposizione ed era stata approvata e fatta propria dal Sindaco Romoli. Nella mozione chiedevo di impegnare la giunta regionale per: aumentare i poteri di intervento dell’amministrazione comunale; l’obbligatorietà di un parere del Sindaco prima dell’apertura di sale slot; la possibilità di concedere agevolazioni fiscali ai fini IRAP per chi rinuncia nella propria attività commerciale alle slot ed espone il marchio regionale NO SLOT; campagne di sensibilizzazione sulla febbre del gioco prima che diventi dipendenza. Torneremo nel prossimo consiglio a chiedere lumi in merito all’evoluzione della mozione presentata due anni fa proprio perché non si può abbassare la guardia su queste tematiche.

Sicuramente - terminano gli esponenti della “Per Gorizia” - per coloro che sono dipendenti dal gioco la vicinanza dei casinò sloveni non aiuta, ma più che vicinanze e lontananze preme porre in essere degli interventi che agiscano sulla presa di coscienza che il gioco, se non affrontato in maniera responsabile, provoca danni irrecuperabili che come amministratori cittadini abbiamo il dovere di sensibilizzare invece che giustificare solo perché porta indotti alle attività commerciali.

 

ORETI-COCCO (AR): GORIZIA E GRADISCA AL COLLASSO ACCOGLIENZA. MORETTI E ZANOLLA (PD) CONTINUANO A NASCONDERSI DIETRO UN DITO PER GIUSTIFICARE LE CARENZE DEL PD SULL’IMMIGRAZIONE

La replica degli esponenti Pd regionale e locale (Moretti e Zanolla) dimostra che abbiamo colpito nel segno in merito alla denuncia che abbiamo lanciato relativa all'eccesso di richiedenti asilo politico nella comunità gradiscana.

Questa la secca replica del coordinatore provinciale per Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti assieme al rappresentante gradiscano per AR, Walter Cocco.

Avrei auspicato – stigmatizza Oreti - di essere smentito magari con un impegno da parte del consigliere regionale Moretti di alleggerire le presenze di ospiti nella fortezza, anzi, colgo l’occasione per ricordargli che rimangono 350 profughi presenti attualmente sul territorio comunale gradiscano. 

Moretti - sottolinea Oreti - continua a perorare il modus operandi della giunta regionale, di cui è capogruppo, cercando di lavorare secondo il principio del "divide ed impera" volendo mettere in contrapposizione Gorizia contro Gradisca, cercando di far passare il messaggio che Gorizia non ospita ed allora è costretta a farlo Gradisca al suo posto. Niente di più falso! Come ben sa anche nel capoluogo isontino abbiamo superato quota 200 profughi, pertanto, classiche giustificazioni di chi vuole ridimensionare il problema cercando di innescare una guerra tra poveri.

Non voglio entrare nel merito delle affermazioni del consigliere regionale Moretti - rimarca Cocco - in quanto essendo in regione dovrebbe sapere meglio di altri che il piano per la distribuzione equa dei profughi non funziona, mentre per quanto riguarda Gradisca il capogruppo del Pd Zanolla dovrebbe sapere che il piano di riparto non è rispettato considerando poi che il suo partito è al comando della regione. Fortunatamente appartengo ad una lista civica e rispondo solo ai cittadini e non anche alle direttive di partito e quindi richiedere il rispetto di quanto stabilito per l'accoglienza credo rispecchi l'interesse di Gradisca e dei suoi cittadini.

Il Pd continua a nascondere le evidenze, sarebbe finalmente ora di iniziare una distribuzione dei profughi su tutti i 25 comuni della provincia di Gorizia. In merito - termina Oreti – ribadisco, se ancora non fosse chiaro, che tra Gorizia e Gradisca abbiamo oltre 600 profughi mentre nella parte di territorio (Monfalcone e comuni limitrofi) tanto cara al consigliere regionale Moretti ne ospitano circa 15. Questi dati valgono molto più di mille argomentazioni che testimoniano le troppe carenze del Pd sull'emergenza immigrazione.

 

ORETI: GORIZIA - IL RESTYLING DI CORSO ITALIA UTILE E NECESSARIO ANCHE IN CHIAVE TURISTICO-OMMERCIALE.

E ti pareva che il progetto del nuovo restyling di corso Italia a Gorizia non provocava malumori?

Dopo la presentazione del nuovo look di una delle arterie principali, l’assessore provinciale Portelli sta tentando di cavalcare l'onda cercando di fomentare le criticità dei lavori di riqualificazione, dimenticando che non è più il tempo di criticare soltanto perché i colori politici sono diversi.

A sottolinearlo è il coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile e capogruppo della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Gorizia, volendo puntare sul turismo, ha voglia di mettersi in gioco ed uno dei primi passi è rendere la città più accogliente e moderna, mantenendo sempre lo stile che la contraddistingue.

Non sono molte le città in Italia che possono permettersi di modernizzare le proprie strade e piazze, se qualcuno lo avesse dimenticato - sottolinea Oreti - nonostante il patto di stabilità, il capoluogo Isontino è uno dei pochi in Italia ad avviare lavori pubblici che vengono prontamente saldati non appena conclusi.

Invece di apprezzare il giusto e corretto rinnovamento dei viali principali della città - evidenzia Oreti - si sta cercando di dare il via alle proposte più fantasiose che purtroppo però in alcuni casi non rappresentano il giusto connubio tra lo spazio a disposizione e la giusta dimensione degli spazi da suddividere tra pedoni, clienti delle attività commerciali e ciclisti.

Per quanto mi riguarda, considerando gli spazi a disposizione, trovo l'ammodernamento interessante e pertinente che finalmente dividerà chi vuol passeggiare da chi vuole giustamente girare in bici. Termina Oreti - Si poteva fare meglio? Certo! Si può fare sempre meglio ma in una città dove a volte si perde più tempo a criticare che fare, direi iniziamo ad apprezzare le migliorie che saranno a disposizione della nostra comunità.

 

ORETI: INACCETTABILE DOVER FAR PAGARE AI CITTADINI LE SPESE PER I PROFUGHI MINORI NON ACCOMPAGNATI CHE SI VANNO AD AGGIUNGERE ALLE SPESE PER RIPULIRE PERIODICAMENTE LE AREE FREQUENTATE DAI RICHIEDENTI ASILO POLITICO

L'allarme lo avevo già lanciato questa estate e riguardava i costi dei profughi minori non accompagnati a carico dell’amministrazione comunale. La normativa prevede che il comune e di conseguenza i cittadini devono rimetterci di tasca propria ben il 20% dei costi totali, considerando che la regione ne rimborsa solo l'80, tutto ciò però solo per i comuni sopra i 15 mila abitanti, mentre per quelli al di sotto i rimborsi corrispondono al 100%.

A sottolinearlo è il coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile e capogruppo della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

In pochissimi mesi, dall’estate ad oggi, siamo passati da 600 mila euro a circa 900 mila, di questi il 20% saranno a carico dei cittadini, facendo due conti, stiamo parlando ad oggi di circa 180 mila euro. Come ha già sottolineato giustamente il Sindaco Romoli il rischio sarà di dover aumentare le tasse comunali per coprire queste cifre, scelta che incrementerà i malumori tra i cittadini che oltre ad essere stufi dei troppi profughi in città dovranno pure rimetterci di tasca propria.

Come se già non bastasse - evidenzia Oreti - per mantenere il decoro e l'igiene pubblica, l'amministrazione comunale è stata costretta a stipulare una convenzione per ripulire due volte a settimana, alla presenza di agente della polizia locale e quattro operatori ecologici, le aree frequentate dai profughi, pertanto, ulteriori costi a carico della collettività. Beh se la pazienza ha un limite direi che questo limite è colmo. Per questi motivi - termina Oreti - sarà il caso di verificare la fattibilità di richiedere a governo e regione, anche come atto di protesta, degli stanziamenti ad hoc come rientro delle spese in più a carico dei cittadini.

 

ORETI-COCCO (AR): LA REGIONE CONTINUA A PENALIZZARE GRADISCA D’ISONZO (GO). L’IDEA DELLA CASA DELL’INTEGRAZONE PER PROFUGHI SAREBBE L’ENNESIMA BEFFA. 

Gradisca ed i suoi abitanti vogliono veramente diventare la città dell'accoglienza in un sistema regionale di gestione dei migranti che sta facendo acqua da tutte le parti? Purtroppo gli oltre 400 profughi presenti nella fortezza sono la prova provata che il piano regionale sull’immigrazione ha palesemente fallito prima ancora di partire.

Questo l’argomentare del coordinatore provinciale per Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti assieme al rappresentante gradiscano per AR, Walter Cocco.

A seguito del summit di qualche giorno fa che ha visto coinvolto il direttivo cittadino del Pd con l'assessore regionale Torrenti in merito all'eccessiva presenza di profughi, ci saremmo aspettati soluzioni a lungo termine per evitare che casi simili avvengano nuovamente. Da quanto compare dagli organi di informazione invece spunta dal nulla l’idea di rendere gradisca "refugees friendly", volendo trasformare il CARA come una sorta di casa dell’integrazione. Rimango basito - sottolinea Oreti - come la politica cittadina potrebbe accettare una soluzione simile. Invece di puntare sul turismo considerando le immense potenzialità di Gradisca, inserita tra l'altro nei 100 borghi più belli d'Italia, la regione sta pensando di farla diventare il capoluogo dell'accoglienza, spero che gli amministratori cittadini alzino le barricate. Sicuramente questa ipotesi toglierebbe le castagne dal fuoco alla matrigna regione, immobile in questa emergenza, e si farebbe ancora una volta leva sui comuni, trasformando una signorile comunità come quella gradiscana in un campo profughi a tutti gli effetti.

Non vorrei - evidenzia Cocco - che le promesse dell’assessore Torrenti rimanessero tali, così come già avvenuto a Gorizia dove la  situazione si è risolta solo con un intervento deciso del prefetto e quindi la promessa di spostare da Gradisca solo 135 profughi su 400 va verificata con i fatti visto che finora abbiamo notato solo appelli! La paura è che questo spostamento, se mai avverrà, sia la caramella per poi scaricare sulla cittadina della fortezza un numero spropositato di profughi solo perché è presente il CARA.  Per evitare l'ennesima beffa a carico del territorio Isontino - termina Oreti – sono in contatto con il capo gruppo in consiglio regionale di Ar, Renzo Tondo, per verificare le intenzioni regionali che penalizzerebbero una splendida comunità come quella gradiscana. 

 

ORETI: PER INCENTIVARE IL TURISMO PREME MIGLIORARE ANCHE L’AREA CAMPER DELLA CITTA’

Il turismo è uno dei punti di forza nel quale Gorizia dovrà scommettere nei prossimi anni, considerando poi la ricaduta positiva che ne ricaverebbe la città ed il tessuto economico-commerciale.

Analizzando i numeri, anche grazie ai visitatori per il centenario della grande guerra, a Gorizia nell’ultimo anno il turismo è cresciuto del 127% relativamente agli arrivi in città.

A sottolinearlo è il capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Parlando di turismo a 360 gradi, sembra essersi rimesso in moto anche quello a quattro ruote. I dati che emergono dal recente rapporto regionale sul turismo in libertà con caravan e camper, rappresentano un quadro con 60 aree di sosta ben equipaggiate in tutto il territorio FVG, un risultato raggiunto anche attraverso gli incentivi che la regione mette a disposizione dei comuni per la creazione e rinnovo delle aree di sosta. Ad oggi - sottolinea Oreti - la provincia di Udine è quella più “camper friendly”, con 33 piazzole, mentre quella di Gorizia si distingue per le sue 8 aree sparse tra i 25 comuni della provincia.

Nel 2014, hanno visitato la regione ben 153 mila camperisti (tra cui tanti austriaci e tedeschi), ed è questo il dato che deve far riflettere in merito alla necessità di creare in città una piazzola accogliente per i turisti che sceglieranno il capoluogo isontino come meta da visitare. Non possiamo permetterci di non essere equipaggiati in maniera impeccabile per ospitare un tal volume di potenziali turisti. Considerati i numeri che gravitano attorno al mondo camperistico - Termina Oreti - è mia intenzione rappresentare al Sindaco l’importanza di ridisegnare una zona dedicata ai camperisti, moderna e attrezzata con nuove tecnologie (con attuali sistemi di scarico delle acque reflue ed un efficiente servizio di rifornimento idrico; con un impianto di illuminazione adeguato; un’area pulita ed accogliente con segnaletica stradale che identifichi bene la zona fin dall’entrata in città).

 

ORETI-TURCO: UNA CLASS ACTION COMUNALE NEI CONFRONTI DI ENI. INCONCEPIBILI I TROPPI DISSERVIZI A CARICO DEI CITTADINI 

La mancanza di comunicazione ed informazione è iniziata all’inizio dell’estate nel momento in cui è avvenuto il passaggio di gestore tra Isogas ed ENI. Era quasi naturale che i primi giorni sarebbero stati delicati e caratterizzati da qualche mancanza, ma nessuno immaginava il caos che sarebbe successo nel giro di pochi mesi. Abbiamo ricevuto tantissime segnalazioni negative su problematiche di diversa natura ed il comune denominatore è stato sempre uno: le forniture erogate di gas ed elettricità non sono ancora in grado di offrire un servizio chiaro, veloce e trasparente a seguito del passaggio del fornitore.

Questo l’argomentare del capogruppo e del consigliere comunale della lista Civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti e Celestino Turco.

Così, come giustamente hanno sottolineato gli organi di informazione, in pochi mesi è accaduto di tutto: dalle difficoltà nel contattare il servizio clienti, dove praticamente non risponde mai nessuno, alle bollette poco comprensibili.

C’è abbastanza carne al fuoco per dire basta! - sottolinea Oreti - Finora tanti cittadini ci hanno rimesso del tempo e tanta pazienza ed hanno perso fiducia in merito ai costi da versare, da considerare poi che a Gorizia il 55% della popolazione ha superato i 65 anni e, pertanto, tanti cittadini non hanno dimestichezza con tutto il complicato modus operandi che è stato messo in campo nel passaggio tra Isogas ed ENI, non è accettabile lasciarli per ore ed ore allo sportello informazioni per quesiti che si potrebbero risolvere al telefono.

Per tutta questa serie di motivi preme verificare la fattibilità di attivare una “class action comunale” nei confronti di ENI per pretendere che finalmente il servizio sia chiaro e trasparente, ma soprattutto che cessino i disservizi sorti finora, non ultimo che il call center inizi finalmente a rispondere ai cittadini. Pertanto - Termina Turco - la nostra richiesta nel prossimo consiglio comunale andrà in questa direzione perché i cittadini hanno perso la pazienza ed è corretto tutelarli rappresentando il loro senso di disagio.

 

ORETI: BASTA PROVOCARE GORIZIA ED I CITTADINI LA PAZIENZA HA UN LIMITE. NESSUNA TENDOPOLI PER RICHIEDENTI ASILO POLITICO A GORIZIA

Basta provocazioni e strumentalizzazioni sugli immigrati così si rischia di promuovere razzismo e malessere in una città come Gorizia che ha dimostrato e sta dimostrando tanta pazienza ed educazione, ma non si può tirare troppo la corda sennò rischia di spezzarsi.

A sottolinearlo è il coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile e capogruppo della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Rimango basito in merito a come certe figure istituzionali provochino palesemente e gli venga anche consentito di farlo. Mi riferisco all'ultima trovata al congresso della Cgil dove si è veramente superato il limite! All'incontro erano presenti l'assessore regionale al l'immigrazione Torrenti, l'assessore provinciale al Welfare Cecot, don Pierluigi Di Piazza ed il presidente del consorzio italiano per la solidarietà dott. Schiavone. Cosa ne è venuto fuori da un incontro di questo tipo? .. creare un’altra tendopoli a Gorizia, gestita da medici senza frontiere, per ospitare i profughi. La soluzione per ovviare ai migranti privi di alloggio per il dott. Schiavone sarebbe una tendopoli bis! Allucinante e infelice soluzione, che possono benissimo dimenticare! Trovo poco consono tra l’altro che l’assessore regionale Torrenti si presti a questo tipo di incontri. La provincia di Gorizia - sottolinea Oreti - ha 25 comuni di cui soltanto due stanno accogliendo numeri sproporzionati (Gorizia e Gradisca arrivate a quasi 600 profughi) e così la politica di sinistra e le figure tanto sensibili e attente sui profughi invece di farsi parte in causa con i troppi comuni che non vogliono accogliere nessuno cercano di affossare ancora una volta Gorizia. Non è bastata la prima tendopoli che è stata da richiamo per i richiedenti asilo di mezza Europa, ora vogliono il bis. Basta provocare la città ed i cittadini, che ospitassero i tanti profughi nei comuni vicini ai loro colori politici che stranamente non sono poi così aperti ed ospitali nei confronti dei profughi. E' giunto il momento che la città faccia sentire la sua voce con azioni civili e democratiche ma eclatanti. È facile - Termina Oreti - voler obbligare l'accoglienza a casa di altri. Iniziassero a costruire tendopoli nei tanti comuni che non accolgono nessuno!

 

AUTONOMIA RESPONSABILE (AR): L’ELIMINAZIONE DELL’AUTO MEDICA A GORIZIA DECISIONE INACETTABILE DELLA REGIONE CHE VA IMMEDIATAMENTE REVOCATA.

Ormai si sta rasentando il ridicolo, solo qualche giorno fa l'assessore regionale alla salute Telesca, in commissione sanità, ci rassicurava che non erano previsti altri tagli alla salute pubblica cittadina invece, come per magia, dal nulla compare il taglio dell'auto medica a discapito dei cittadini goriziani. Appare evidente che la regione in merito a sanità e immigrazione sta dando il meglio di se nel capoluogo isontino.

Questo l’argomentare del coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Quale miglior modo per affossare un territorio se non tagliare continuamente risorse e servizi alla sanità e lasciare che oltre 500 richiedenti asilo politico (155 dormono da mesi all'aperto) vengano ospitati in due  sole comunità (Gorizia e Gradisca) a pochi chilometri una dall'altra? Beh, il disegno ormai pare chiaro visto poi che a prescindere dalle ideologie politiche è quello che sta accadendo.

Pensavo che la giunta Serracchiani fosse sazia di tagliare la salute cittadina - evidenzia Oreti - visto già lo scempio che hanno portato a termine con i tanti tagli messi in atto dalla riforma sanitaria, ma come il proverbio insegna: l'appetito vien mangiando; ed ora si è giunti addirittura a voler eliminare il servizio dell'auto medica, prezioso e fondamentale in casi di reale emergenza per salvare vite umane. Questo è puro accanimento nei confronti della città e della salute pubblica di cui hanno diritto tutti i cittadini della regione a prescindere che siano di Gorizia o meno.

Per questi motivi - sottolinea Oreti - è il momento che tutte le forze politiche cittadine inizino a organizzare con i propri referenti regionali degli incontri per far quadrato sui servizi essenziali da mantenere sul territorio.

In questo senso mi sono confrontato con il capogruppo di Autonomia Responsabile, Renzo Tondo, ed abbiamo concordato un incontro pubblico il prossimo 19 ottobre a Gorizia, a cui parteciperanno tutti e cinque i consiglieri  di AR, anche per conoscere ciò che bolle in pentola in regione e andare in pressing costante su Serracchiani & C. per non lasciare spazio alle loro scellerate scelte e controbattere colpo su colpo.

 

AUTONOMIA RESPONSABILE (AR): MAI PIU’ CASI COME QUELLO DELLA CASA DI RIPOSO DI FARRA. PALETTI PIU’ RIGIDI PER COLORO CHE OPERANO CON LE FASCE DEBOLI COME BIMBI E ANZIANI

Le indagini della magistratura e delle forze dell'ordine stanno portando alla luce tutta una serie di raccapriccianti maltrattamenti posti in essere da continue vessazioni indirizzate ai poveri ospiti della casa di riposo di Farra D'Isonzo. Questo tipo di notizie non solo lasciano scioccati ma creano un certo senso di rabbia considerato quanto è ingiusto prendersela con persone di una certa età che non hanno modo di potersi difendere.

Questo il pensiero del coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Non oso immaginare lo stato in cui si trovano i parenti dei familiari alloggiati nella struttura. Mi sembra doveroso sottolineare che i noti fatti non hanno scosso  solo i circa 1700 abitanti di Farra ma tutto il territorio Isontino e regionale.

Le indagini stanno facendo il proprio corso e vista la gravità dei fatti spero che, una volta accertate le responsabilità, arrivino pene severe ed esemplari. In attesa del corso della giustizia preme però che la politica si metta subito al lavoro - evidenzia Oreti - per incrementare maggiori controlli ed evitare che casi come quello di Farra possano avvenire in futuro.

Per questi motivi non appena appresa la notizia è stato istantaneo confrontarmi con il capogruppo il consiglio regionale di Autonomia Responsabile, Renzo Tondo che mi ha confermato massimo impegno per farsi promotore per un indispensabile rafforzamento dell'attività ispettiva e sanzionatoria da parte della regione che deve essere sicuramente intensificata. Non basta il rafforzamento previsto dalla regione, servono paletti più rigidi per coloro che operano a contatto con le fasce deboli come bimbi  e anziani.

Nel confrontarmi con Renzo Tondo, che ringrazio per massima disponibilità dimostrata, abbiamo condiviso - Termina Oreti - la responsabilità che deve dimostrare la politica in questi casi che ha il sacro santo dovere di garantire massimo controllo, sicurezza ed efficienza in strutture importanti come quelle che ospitano i nostri nonni.

 

ORETI: L'ENNESIMA BEFFA DEI RICHIEDENTI ASILO POLITICO MINORI NON ACCOMPAGNATI TRASFERITI DA TRIESTE AL SAN LUIGI DI GORIZIA

 Come se non bastassero le presenze arrivate alle stelle da parte dei richiedenti asilo politico presenti in città, nonostante le innumerevoli promesse della regione di distribuire in tutta la provincia gli oltre 150 profughi che continuano a dormire all’aperto, l'ennesima beffa ha preso forma a carico di Gorizia che ha visto arrivare nuovi profughi minori non accompagnati, stavolta addirittura trasferiti da Trieste a Gorizia.

 Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

 In comune non è stato comunicato nulla a nessuno. Nel merito, gli interrogativi sono molti: decisione presa da chi? Autorizzata da chi? Il San Luigi è in possesso di un accreditamento regionale per ospitare minori non accompagnati? Oltre ad un’importante carenza di comunicazione che non dovrebbe mai venire meno, soprattutto in questi casi, è inammissibile trasferire in questo modo minori da un comune all'altro senza informare le istituzioni sul territorio (prefettura, questura e comune).

Come avevo già sottolineato questa estate, preme stoppare immediatamente l’arrivo di profughi minori, ricordo che stiamo già accogliendo minori di questo tipo, oltre a quelli del San Luigi (che attualmente non sono in carico al comune) e va detto che hanno un costo per la collettività - sottolinea Oreti - visto che dobbiamo attingere dalle casse comunali il 20% dei loro costi di gestione considerando che la regione rimborsa solo l'80% delle spese sostenute e questo mi sembra a dir poco paradossale e scorretto.

Relativamente al San Luigi - Termina Oreti - visto che dopo 120 anni è stato ceduto dai Salesiani ad una onlus, ancora avvolta nel mistero di un silenzio imbarazzante, se il buongiorno si vede dal mattino c'è da mettere immediatamente dei rigidi paletti per bloccare chi vorrebbe creare un centro immigrazione nella struttura religiosa visto poi che ad oggi non può accogliere immigrati visto che andrebbe prima fatta una variante al piano urbanistico comunale che, per quanto mi riguarda, non voterò mai!

 

ORETI: TROPPE DOMANDE INEVASE NELLA COMMISSIONE SANITA’. ANCORA UNA VOLTA LA REGIONE HA SCHIVATO IL CONFRONTO

Anche stavolta la Governatrice Serracchiani è riuscita ad evitare Gorizia proprio quando la sua presenza sembrava cosa fatta. Partecipare a “porta a porta” su rai uno per lei è stato sicuramente più importante che parlare di salute pubblica a Gorizia.

Riguardo al confronto in aula durante i lavori della commissione sanità, mi sarei aspettato tante risposte visto i tanti quesiti posti all’assessore regionale Telesca ma ancora una volta, così come era già accaduto per il punto nascita, sono venute meno tante spiegazioni utili e, per l’ennesima volta, ci è stata raccontata la favola di come è bella e buona questa infelice riforma regionale.

A sottolinearlo è il capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Conoscendo il modus operandi regionale, per evitare divagazioni ho posto domande chiuse (secche e mirate) a cui non si poteva tergiversare, ma nonostante ciò ho trovato imbarazzante il non aver alcuna risposta a nessuna domanda! 

Nessuna risposta in merito a: costi e servizi relativi al passaggio dei malati SLA e vegetativi da Villa San Giusto all'Ospedale di Gorizia; alla delibera apparsa sul sito dell'azienda sanitaria in merito alla chiusura della guardia medica notturna; alla possibilità di confronto con associazioni accreditate sul territorio come Il Nido Delle Cicogne a cui partecipa Maria Teresa Braidot per far nascere bimbi all'ospedale di Gorizia in attesa della casa del parto transfrontaliera.

Le uniche certezze - sottolinea Oreti - sono venute solo dai ridimensionamenti, vale a dire, nessun passo indietro nel trasferimento dei malati di SLA e vegetativi da Villa San Giusto all’Ospedale San Giovanni di Dio e la conferma che i circa 4092 bambini di Gorizia non avranno la copertura del servizio pediatrico nelle 24 ore.

Un incontro surreale che ha lasciato irrisolti i tanti, troppi, dubbi riguardo alla funzionalità della riforma sanitaria regionale sul territorio, a testimonianza delle troppe lacune ancora presenti. La prossima commissione sanità - Termina Oreti - la proporrò sicuramente a porta a porta così saremo sicuri di poterci finalmente confrontare anche con la Presidente Serracchiani ed avere risposte precise sul futuro della nostra sanità.

 

ORETI: UN CONSIGLIO COMUNALE AD HOC INVITANDO I VERTICI REGIONALI PER TUTELARE IL TESORETTO MUSEALE DELLA CITTA’

Vista l’ambiguità con cui si sta esponendo ed esprimendo la giunta regionale in merito al futuro dei musei provinciali era importante affrontare questo argomento anche in consiglio comunale, organo di massima rappresentatività cittadina. In questo senso è da intendere la mozione che ho presentato all’assise nel corso dell’ultima seduta.

A sottolinearlo è il capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Ho apprezzato i tanti spunti emersi dall’aula e ringrazio i colleghi che hanno pienamente condiviso l’importanza dell’argomento, a testimonianza che il consiglio ha a cuore il “tesoretto” culturale, turistico, patrimoniale, economico che deve essere blindato e gestito a Gorizia.

Nel corso del dibattito in aula, visti i tanti argomenti all’ordine del giorno in calendario, il collega Obizzi ha proposto di dedicare un consiglio comunale “ad hoc” per trattare esclusivamente la mozione sul patrimonio museale della città a cui dedicare uno spazio importante del dibattito politico.

In quest’ottica, condividendo lo spirito dei colleghi in aula, come presentatore del documento, è stata mia premura presentare una mozione d’ordine, votata poi favorevolmente, per spostare l’argomento in un consiglio comunale specifico invitando anche i vertici della regione per far quadrato sul patrimonio che spetta di diritto alla città.

Il prossimo passo - termina Oreti - sarà convocare la commissione cultura per definire le linee guida e le figure che prenderanno parte al consiglio comunale dedicato al futuro museale cittadino.

 

ORETI: DI NUOVO GRAZIE AGLI UOMINI E DONNE IN DIVISA CHE HANNO TUTELATO E GARANTITO L’ORDINE PUBBLICO A GORIZIA

Ancora una volta (così come era accaduto per le manifestazioni di  casapound e antagonisti comunisti lo scorso 23 maggio per le celebrazioni della grande guerra)  il mio più sincero apprezzamento e ringraziamento va agli uomini e alle donne in divisa spiegati sul campo che hanno garantito in maniera impeccabile l'ordine pubblico nel pieno centro città, in occasione dell'inaugurazione della nuova sede di casapound e della contro manifestazione di protesta degli antifasciti

A sottolinearlo è il capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Non oso immaginare cosa poteva accadere se, dopo le scintille e le avvisaglie di scontri scattati tra i due gruppi di estrema destra e sinistra, non fossero intervenute in maniera immediata e risolutiva le forze dell'ordine.

Trovo aberrante - evidenzia Oreti - il triste spettacolo che ha avuto luogo davanti a piazza municipio dove sono avvenuti i tafferugli. Purtroppo ciò che è accaduto dimostra che ancora oggi esistono persone che non riescono o non vogliono superare gli scheletri del passato.

A causa di una crisi economico-sociale mondiale, paragonabile solo al new deal dei primi anni del secolo scorso, mi aspetterei cortei e manifestazioni per rappresentare, in maniera democratica e civile, le difficoltà del momento, invece c'è ancora chi scende in piazza e si scontra volendo utilizzare la forza per tirare fuori reminiscenze del passato. Il passato lasciamolo alla storia e andiamo avanti creando una società sempre più democratica e civile! Auspico - termina Oreti - che quanto accaduto faccia riflettere e coloro che hanno creato disordini vengano sanzionati dalle autorità giudiziarie competenti.

 

ORETI: SONO PASSATI OLTRE 402 GIORNI DALL’ULTIMA VISITA IN CITTA’ DELLA PRESIDENTE DELLA REGIONE SERRACCHIANI! VILLA SAN GIUSTO SARA’ LA PROSSIMA VITTIMA SACRIFICALE!

Sono passati circa 402 giorni dall’ultima presenza in consiglio comunale della Presidente della Regione Serracchiani. Un bell’arco di tempo visto che aveva promesso di essere presente ogni mese. L’ultima volta che l’abbiamo vista era l’11 agosto 2014 dove aveva incamerato tutta una serie di richieste e risposte di cui il territorio aveva bisogno e ci aveva espresso il suo impegno a fornircele nel più breve tempo possibile.

Questo l'argomentare del capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Considerato quanto tempo è passato, rimaniamo in attesa di numerose risposte auspicando, prima o poi, di poterci confrontare con lei. Purtroppo preme constatare che non riusciamo più a farla tornare in consiglio comunale, nonostante - evidenzia Oreti – la città ha bisogno di un confronto costruttivo con la presidente della regione, sempre presente tra Udine e Trieste ma mai a Gorizia!

L’ultimo segnale da parte della giunta regionale - sottolinea Oreti - è giunto i primi di agosto scorso, precisamente dalla segreteria della presidente stessa, relativa all'invito che la commissione sanità le aveva formulato per partecipare all'assise comunale che avrebbe trattato i servizi ospedalieri a seguito dell'entrata in vigore della riforma regionale sanitaria e della conseguente chiusura del reparto SLA e vegetativi di Villa San Giusto a favore dell'ospedale della città.

Penso che la lingua italiana sia complessa ma, nello stesso tempo, chiara e sulla missiva appariva chiaro il suo impegno a concordare prima possibile una data per una sua presenza in città. Nonostante ciò il silenzio è tornato a farla da padrone, considerando poi che il 30 settembre avrà luogo un ulteriore impoverimento della sanità cittadina con lo spostamento dei malati di SLA e vegetativi da Villa San Giusto (eccellenza nel settore) all’azienda ospedaliera che ancora risulta non essere pronta per offrire pari offerta logistica-alloggiativa e assistenziale, ma a quanto pare nessuno in regione ha intenzione di dare risposte nel merito.

 

ORETI: TELEMARE A RISCHIO CHIUSURA. UNA MOZIONE CONSILIARE PER VERIFICARE LO STOP DEI FONDI REGIONALI

Nell’ambito delle emittenti tv locali si è accesso un allarme rosso che nel giro di qualche anno potrebbe portare ad una offerta informativa dimezzata rispetto a quella odierna. Nei territori medio piccoli come il nostro, l’informazione locale (sia tv che stampa) rappresenta un veicolo promozionale importante per quanto riguarda la valorizzazione delle comunità e la divulgazione su ciò che avviene nei nostri luoghi.

Questo l'argomentare del capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Ciò che sta gravitando attorno a questa crisi di settore delle emittenti tv è legato a plurimi fattori: mercati pubblicitari, gravi ritardi nell’erogazione dei contributi pubblici, l’esplosione del problema delle frequenze di confine e delle interferenze estere che possono portare a breve allo spegnimento di decine di emittenti e tanti altri fattori concomitanti.

A causa dello stop dei fondi regionali - evidenzia Oreti - TELEMARE, l’unica emittente locale che trasmette da Gorizia (fondata negli anni ’80) si trova a dover affrontare degli annosi sacrifici di carattere economico, lavorativo e di impiego del personale. Il taglio dei contributi regionali è stato netto, imminente e deciso, visto che sono venuti meno oltre 13 mila euro relativamente alla lingua slovena, mentre è stato attualmente sospeso il fondo di oltre 6 mila euro previsto per la lingua friulana a causa dell'errore nel regolamento che prevede la figura del produttore indipendente, come da TU 177/2005, inesistente nella regione FVG.

All’interno dell’emittente TV sono impiegati e lavorano 4 (quattro) dipendenti, che non percepiscono stipendio dallo scorso dicembre, pertanto circa 8 mesi, con il rischio di essere licenziati se la situazione non migliorerà.

In considerazione che gli organi di informazione svolgono per legge un servizio di interesse generale nel rispetto delle rigide norme che regolano la materia e, pertanto, va tutelata in ogni sua forma il diritto all’informazione, ho presentato - termina Oreti - una mozione, che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale, per far luce sui tagli dei fondi regionali. 

 

ORETI: MENTRE PISCOPO E GENTILE PERDONO TEMPO A POLEMIZZARE E’ PRONTO IL WIFI 2.0

Come ho sempre sostenuto, i servizi internet come tutti i servizi informatici in generale devono essere aggiornati continuamente visto quanto è veloce la tecnologia ed il suo sviluppo. Questo spesso non collima con i tempi di intervento e con la normativa a cui devono attenersi le pubbliche amministrazioni che hanno invece tempistiche diverse. A Gorizia però grazie all'ottimo lavoro che stanno portando avanti gli uffici informatici ci stiamo riuscendo.

Questo l’argomentare del delegato del Sindaco alla gestione e supervisione del servizio wifi, Fabrizio Oreti.

Per questo, da oltre un anno, il sottoscritto con gli uffici comunali e l'avallo da parte del Sindaco stiamo lavorando su tre linee guida su cui probabilmente verrà modificato il Wi-Fi:

- Entro novembre verrà inserito il “password less” (si inserisce la password una volta soltanto e rimane a vita nel telefono o pc senza doverla continuamente digitare);

- verrà bloccato il “peer to peer” (non si potrà scaricare dal web ma potrà solo essere consultato);

- entro i primi mesi del 2016 verranno potenziate le linee e la velocità di navigazione grazie ai 5 mila euro che ho chiesto e ottenuto nell'ultimo bilancio.

Visti gli interventi - sottolinea Oreti - potremmo parlare di una piccola rivoluzione nel servizio internet senza fili cittadino, tanto da poterlo definire il Wi-Fi 2.0.

Per dare un senso attraverso i numeri di quanto il Wi-Fi è utilizzato in città basta ricordare che: dal 2011 ad oggi ha ottenuto oltre 277 mila connessioni, mentre dall’inizio dell'anno abbiamo concesso la navigazione ad oltre 59 mila utenti, con picco massimo di 376 connessioni in un giorno.

Per tutti questi motivi - evidenzia Oreti - la mozione "Gentile-Piscopo" risulta essere tardiva e non a conoscenza delle migliorie che si stanno portando avanti, bastava informarsi e chiedere prima presentarla, poi se lo scopo è prendersi meriti futuri per aver chiesto di risolvere interventi già in essere quello non è un problema un pò di gloria non si nega a nessuno nemmeno a due personaggi come loro.

A me spiace che ancora una volta gli esponenti di Forza Italia Gorizia, che dovrebbero far parte della maggioranza anche se così non sembra, non sono riusciti a mettermi in difficoltà. Appare lampante - conclude Oreti – più che un attacco al Wi-Fi è un attacco alla mia persona, ci hanno provato con la mozione presentata dal sottoscritto sulla benzina agevolata sui territori confinari e non ci sono riusciti, ci provano ora e non ci stanno riuscendo. Visto che non c'è due senza tre speriamo per loro che la prossima volta saranno più fortunati!

 

ORETI: UNA MOZIONE CONSILIARE PER CHIEDERE ALLA REGIONE DI RIVEDERE GLI ACCORDI SULLO STABILIMENTO SIAP DI GORIZIA

La prossima e imminente chiusura della Siap - stabilimento di Gorizia - sembra ormai cosa fatta. L'azienda che produce semi-assi cesserà l'attività il 31 dicembre prossimo. Da quanto si è appreso, quella parte dei 77 lavoratori che accetterà di prestare la sua opera nei centri produttivi di Maniago o Campodarsego avrà diritto a qualche agevolazione (comunque saranno costretti a vivere di pendolarismo con spese di viaggio che peseranno sullo stipendio), sarà incentivata sia la mobilità che i prepensionamenti, mentre per gli altri dipendenti è stata assicurata la cassintegrazione.

Questo l’argomentare del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

L’elemento però che lascia l’amaro in bocca è che la giunta regionale si è impegnata in maniera ben diversa per altre realtà industriali del territorio FVG (per fare un esempio su tutti il caso Elettrolux) invece per quanto riguarda Gorizia - sottolinea Oreti - in quattro e quattr’otto (precisamente nel giro di due ore) si è trovato un concordato che sicuramente non aiuta e supporta né la città di Gorizia né i lavoratori dipendenti.

Le motivazioni a suo tempo prodotte dall’azienda Carraro - evidenzia Oreti - era dovute a nuovi scenari di mercato che non garantivano la sostenibilità economica del sito di Gorizia neppure in prospettiva e per questo in FVG si era preferito privilegiare uno stabilimento unico con sede in Maniago.

Nell’ultimo periodo però sono apparse delle novità che la Regione dovrebbe per lo meno approfondire visto che, come si evince dal sito web del gruppo Carraro e come sottolineato dagli organi di informazione, sono stati approvati dal CDA i risultati del primo semestre 2015 ed il fatturato risulta essere stabile rispetto al 2014 ed in linea con le attese. Pertanto, appare importante la crescita di Carraro Agritalia (+50%), in netto miglioramento la marginalità rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.

Per questi motivi - termina Oreti - ho presentato una mozione consiliare per chiedere alla Giunta Regionale di predisporre un nuovo confronto con il gruppo Carraro per verificare se, a seguito dell’approvazione da parte del CDA dei risultati aziendali del primo semestre 2015, appaiono nuove possibilità per salvare lo stabilimento di Gorizia ed i  rispettivi dipendenti, ovvero verificare nuove soluzioni per mantenere comunque in vita lo stabilimento anche sotto una dipendenza diversa dal gruppo Carraro.

 

ORETI: LE UTI (UNIONI TERRITORIALI INTERCOMUNALI) UN ESEMPIO DEL REGIME DITTATORIALE CHE HA IMPOSTO LA GIUNTA REGIONALE AI COMUNI

E’ ufficiale, siamo sotto un regime assolutista. Le UTI ne sono la prova provata. A cosa mi riferisco? Al modus operandi con cui la giunta regionale sta obbligando i comuni ad attuare questo stravolgimento epocale. L’approvazione o meno di questa riforma scalderà i banchi del prossimo consiglio comunale, convocato per il 14 settembre prossimo e se alla fine dell'iter previsto non venisse votata, la regione interverrebbe commissariando “ad acta” il comune, vale a dire, saremmo sostituiti da un commissario regionale per il tempo necessario in cui approvare la riforma stessa.

Questo l’argomentare del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Di fatto, un allontanamento forzato dei rappresentati dei cittadini, democraticamente eletti, per imporre in maniera non democratica una scelta che spetta esclusivamente ai Comuni.

Fin dalla prima ora - evidenzia Oreti - sono stato contrario alle UTI. La matrigna regione sta per eliminare quattro provincie e di fatto sta per creare diciassette mini provincie (tante sono le UTI), sta creando organi e sub ambiti che comunque avranno dei costi e burocratizzeranno ancor più il sistema, sta spaccando dei territori ed accorpando servizi essenziali tra più comuni. Gorizia, per i prossimi dieci anni, dovrebbe diventare una “piccola provincia” ma nello stesso tempo, visto che sarà il comune più grande, dovrà suddividere tanti “suoi” servizi a favore di tutti gli altri 14 comuni dell’unione Alto Isontino con possibili ricadute negative sui cittadini goriziani.

Per tutta questa serie di motivi - termina Oreti - sarà un consiglio comunale difficile, dove nessuna decisione è scontata nemmeno il voto negativo alla riforma che vorrebbe dire il successivo commissariamento del comune per l’approvazione dell’UTI per mano di un commissario regionale nominato ad hoc dalla giunta Serracchiani.

ORETI: SOLIDARIETA’ ALL’ASSESSORE CECOT CONTRO LE OFFESE DEL BLOGGER MILANESE. NON TROVO CORRETTA LA STRUMENTALIZZAZIONE DEL GRUPPO SALVIAMO GORIZIA.

Come Amministratore della pagina “salviAmo Gorizia” è stata mia premura dissociarmi e condannare fortemente colui che ha pubblicato il filmato web con attacchi gratuiti e violenti che nulla hanno a che vedere con la politica e con il voler affrontare in modo corretto le varie problematiche della città. Per questo ho rimosso immediatamente il video e bloccato l'utente. Contestualmente ho sensibilizzato tutti i membri del gruppo di attenersi scrupolosamente a quando ho indicato negli scopi del gruppo stesso, perché la civiltà, la correttezza e la democrazia non devono mai venire meno a prescindere dagli orientamenti di ognuno.

Questo l’argomentare del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Per dovere di informazione mi preme precisare che questo sedicente blogger era già stato bloccato ed allontanato dalla pagina nello stesso giorno di pubblicazione dell’ultimo video (non avevo nemmeno visionato il contenuto del clip in argomento visto che ne avevo già visti altri pubblicati sulla pagina che non erano nemmeno commentabili e, pertanto, li avevo cancellati subito dopo la pubblicazione e lo avevo bloccato a prescindere).

Non appena ho appreso dalla stampa che nell’ultimo video veniva offesa l’assessore Cecot - sottolinea Oreti - e si provocava incitamento a disordini in città ho telefonato ad Ilaria per testimoniarle la mia vicinanza e solidarietà contro attacchi violenti che non fanno che scaldare in maniera irresponsabile un argomento delicato come quello dei profughi.

E’ risaputo che tra il sottoscritto e l’assessore Cecot abbiamo orientamenti politici diversi in merito all’accoglienza e gestione dei richiedenti asilo politico ma i nostri confronti sono stati sempre contraddistinti da prese di posizioni corrette nel rispetto dei ruoli reciproci, non è accettabile che nessuno scavalchi i limiti del democratico confronto.

Per quanto riguarda invece coloro che cercano di mettere in cattiva luce il gruppo “SalviAMO Gorizia” volendolo strumentalizzare e forzatamente definirlo come un gruppo di destra, ricordo loro che nel gruppo stesso sono iscritti oltre 2.200 cittadini tra cui tanti esponenti politici e cittadini di sinistra (che postano quotidianamente scritti e pensieri) ed il confronto sano e corretto è sempre stato lo stimolo migliore del gruppo per trattare gli argomenti di interesse della città.


ORETI: IL SONDAGGIO DEL COLLEGA TRAINI SUL WIFI CITTADINO NON HA OTTENUTO IL RISULTATO SPERATO!

Il sondaggio proposto dal collega Traini in merito all’efficienza del servizio wifi che fornisce gratuitamente l’amministrazione comunale, mi spiace per lui, ma non ha ottenuto lo scopo che si era prefissato visto che non ha avuto quella adesione di massa che sperava.

Il suo sondaggio però mi da modo di snocciolare alcuni dati. Premetto che rispetto il parere di ognuno, sia nei commenti negativi che positivi, in merito però mi preme fare due considerazioni.

Questo l’argomentare del delegato del sindaco alla gestione e supervisione del servizio wifi, Fabrizio Oreti.

La prima. Gorizia ha 35 mila abitanti e circa 130 commenti negativi (in una pagina di 6 mila membri) non mi sembra un dramma (tra l'altro ho notato su alcuni commenti che sono sempre gli stessi pronti a criticare su qualsiasi cosa si faccia a Gorizia). Secondo. Se il sistema non funzionasse non sarebbe usufruito da nessuno. Invece i numeri smentiscono questa teoria. Da giugno 2011 a maggio 2015 abbiamo registrato 256.445 connessioni con picchi anche di 183 utenti connessi contemporaneamente in un giorno. Mentre se parliamo soltanto da inizio 2015 a maggio abbiamo già registrato oltre 38 mila connessioni. I numeri insomma - sottolinea Oreti -smentiscono un po' qualche esponente politico che cerca come sempre di distruggere invece che costruire. Questo non vuol dire che il sistema è al top ed è impeccabile. Si può e si deve sempre migliorare. Per questo, assieme agli uffici informatici del comune che non smetterò mai di ringraziare per l'ottimo lavoro che portano avanti, siamo in continua ricerca per migliorarlo, stiamo cercando, tra l’altro, di togliere le credenziali di accesso ma in questo campo c'è da combattere con la normativa nazionale per quanto riguarda il wifi pubblico che è molto più restrittiva rispetto al wifi privato (quello dei locali per esempio). Inoltre nell'ultimo bilancio 2015 è stato approvato un emendamento che ho presentato in aula pertanto, avremo dei fondi per migliorare la potenza del segnale wifi in modo da rendere il servizio più veloce visto che da quando abbiamo installato il wifi anche nella biblioteca statale e civica c'è una utenza maggiore che si collega.

Ricordo che per maggiori informazioni - evidenzia Oreti - è stata creata una pagina all'interno del sito web del comune (wifi Gorizia), accessibile direttamente dall'home page, in cui si possono estrapolare tutti i dati e le funzionalità del servizio, tra cui i vari modi per mettere le credenziali di accesso soltanto una volta e lasciarle memorizzare nei pc/tablet in modo da non doverle inserire ogni volta. Pertanto - termina Oreti - diamo spazio alle cose positive che si fanno e lasciamo da parte i soliti disfattismi, visto poi che se qualcuno lo avesse dimenticato Gorizia ha il primato in regione relativo al servizio wifi gratuito.

 

AUTONOMIA RESPONSABILE (AR): LE TANTE ANIME DEL PD ISONTINO SOTTO SCACCO DELLA GOVERNATRICE SERRACCHIANI

 

Non si può negare la gran confusione politica che sta caratterizzando il PD isontino in merito a scelte e decisioni che stanno mettendo in evidenza uno scontro intestino in un partito che non riesce a trovare una proposta unitaria su tanti temi importanti, non ultimo quello della fusione dei comuni. Ciò che è accaduto a Staranzano, dove è prevalso il NO alla fusione, è l’apoteosi di un imbarazzo politico in merito a decisioni non condivise, dove è venuta meno la rappresentazione della volontà popolare. Non si è fatta attendere l’analisi politica di Autonomia Responsabile attraverso il capogruppo in consiglio regionale Renzo Tondo, assieme al coordinatore provinciale di Gorizia Fabrizio Oreti e l’esponente Isontino Celestino Turco. I tre in un incontro a Gradisca hanno rappresentato il punto di situazione sulle incongruenze politiche del partito maggioritario nell’Isontino che sta perdendo consistenza nella propria roccaforte.

Era importante - afferma Tondo - analizzare ciò che sta accadendo nella provincia che rappresenta lo specchio di un partito regionale spaccato che cerca di nascondere le evidenze.

Appare sempre più rilevante - affonda Renzo Tondo - che il PD si sta nascondendo dietro una finta democrazia, costretto a obbedire ad una governatrice capricciosa a cui da fastidio il confronto.

Secondo Oreti – evidenziando i tanti controsensi del PD basta osservare il presidente della provincia Gherghetta, tanto soddisfatto della fusione dei consorzi industriali che definisce rivoluzionaria, forse lo sarà, ma parliamo di progetti a lungo termine che nell’immediato non provocano un bel nulla, mentre la crisi continua e l’Isontino, con due suoi assessori strategici nella giunta regionale come ambiente e lavoro (Sara Vito e Loredana Panariti), non si accorge della loro esistenza visto che non si vede un posto di lavoro in più. Se Gherghetta esulta per la fusione esulti pure, noi di AR rimaniamo con i piedi per terra e registriamo che l’Isontino perde sempre più posizioni e servizi alla faccia delle due assessore in giunta, di cui la Vito diretta emanazione dello stesso presidente della Provincia.

Parlando sempre di controsensi, il PD - sottolinea Turco - sventola come un successo la riforma delle UTI (unioni territoriali intercomunali) ma nasconde che la stessa riforma non è  condivisa dai suoi stessi amministratori locali, costretti a tacere per equilibri di partito, infischiandosene delle reali esigenze dei cittadini.

Per concludere - terminano i tre esponenti di AR - non si può dimenticare, la sindaco di Monfalcone Altran, che anziché preoccuparsi della sua città sotto l’occhio del ciclone tra processi amianto, degrado e integrazione, si diverte con i libri gender come se l’argomento bastasse per distrarre i cittadini dalle tante lacune della sua amministrazione comunale.

 

ORETI: NON AVVENGA A GORIZIA CIO’ CHE E’ ACCADUTO A STUDENA. TRASPARENZA E CHIAREZZA IN MERITO ALLA NUOVA ONLUS CHE HA ACQUISTATO IL SAN LUIGI.

Conoscendo un pò il sindaco Romoli, se esterna dubbi e preoccupazioni in merito alla futura destinazione d’uso del centro religioso San Luigi (un eventuale centro di accoglienza per profughi) potrebbe voler dire che qualche notizia già si aggira nell’aria.

In una città come la nostra esausta e strapiena di profughi, una notizia come questa fa scattare subito il campanello di allarme.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Non vorrei mai che avvenga in città quello che è capitato qualche tempo fa a Studena, una frazione di Pontebba, dove in quattro e quattr’otto, un pakistano ha acquistato un albergo dismesso per aprirlo all’accoglienza dei suoi stessi connazionali!

Vista la situazione è importante rimanere con le antenne dritte fino a che non si avrà chiarezza e trasparenza in merito agli intenti di questa onlus che sta rilevando il complesso del San Luigi, per ora, non giova tutto questo alone di mistero  e silenzio!

Per essere chiari - sottolinea Oreti - e non lasciare spazio alle interpretazioni: Gorizia non vuole, non può e non riesce ad accogliere, anzi dobbiamo continuare a sensibilizzare governo, prefettura, e regione per alleggerire notevolmente i numeri di una accoglienza non più sopportabile visto che va avanti da oltre un anno e mezzo e mediamente non siamo mai scesi sotto i 250 richiedenti asilo politico, un numero non accettabile per una città come Gorizia.

 

ORETI: POSTAZIONI FISSE DELLE FORZE DELL’ORDINE NEI LUOGHI “CALDI” DI GORIZIA DIVENUTI LE DIMORE DEI RICHIEDENTI ASILO POLITICO

Gorizia, se ancora non fosse chiaro, non ha nessuna intenzione di diventare una città a misura di profugo ma vuole continuare ad essere una città a misura di cittadino. Il capoluogo Isontino, dopo oltre un anno e mezzo dai primi arrivi, continua ad essere l'eldorado per i richiedenti asilo politico, abbiamo visto che addirittura alcuni di loro dopo essere stati trasferiti in altre regioni sono rientrati in città con il treno, forse affezionati dall’indulgenza di quelle poche figure che ancora difendono questo sregolato modo di accogliere.

Questo l'argomentare del capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Se non avessimo messo dei “paletti” (l’ordinanza anti-bivacco) non voglio immaginare cosa sarebbe diventata la città visto poi l'atteggiamento irresponsabile di una parte della politica che vorrebbe far diventare Gorizia un campo profughi, tra l’altro, nel centenario della grande guerra con i turisti che visitano il capoluogo Isontino.

Oltre ai vari sgomberi di accampamenti abusivi costruiti dai profughi - evidenzia Oreti - preme dare continuità a questo tipo di attività altrimenti nel giro di un paio di giorni gli spazi pubblici torneranno ad essere ad esclusiva disposizione dei richiedenti asilo politico. Ultimamente la fontana del parco della rimembranza è divenuta una piscina dove lavarsi e asciugare i panni mentre i cespugli sul territorio dei bagni naturali dove espletare bisogni fisiologici.

Per mantenere la città in maniera civile e decorosa - termina Oreti - proporrò al Sindaco di valutare l’importanza di richiedere alla questura ed al comando provinciale dei carabinieri di attivare delle postazioni fisse di polizia e carabinieri nei luoghi "caldi", presi di mira dai troppi profughi in modo così da scoraggiare il continuo accamparsi e, contestualmente, far rispettare in maniera sistematica l'ordinanza anti bivacco, tutelare la salute e l’igiene pubblica, verificare che tra i richiedenti asilo politico non si nascondano clandestini visti gli interminabili arrivi quotidiani.

 

ORETI: RIGUARDO AL CASO DI LUCA ZUTTIONI L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE HA DIMOSTRATO LA DOVUTA SENSIBILITA’ E ATTENZIONE

E’ bastato pochissimo perché la notizia di un cittadino goriziano accampato davanti alla prefettura circolasse per la città.

Ho avuto la fortuna di apprendere immediatamente della notizia in modo così di verificare l’esattezza dei fatti chiamando subito l’interessato e chiedendo la veridicità delle informazioni presenti sul social che lo vedevano dormire davanti il palazzo del governo perché nell’abitazione gli erano state staccate le utenze e non riusciva più a vivere in quel modo.

L’elemento che da subito mi ha colpito in merito alla vicenda di Luca è legato alla sua dignità, visto che non chiedeva soldi a nessuno, ma rappresentava soltanto che non gli era stato concesso un piano di rateizzazione dei pagamenti che doveva.

Questo l’argomentare del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Con l’assessore comunale alla sanità Silvana Romano, che si è attivata immediatamente divenendo il fulcro risolutivo del caso - evidenzia Oreti - che ringrazio nuovamente per la sensibilità dimostrata, abbiamo incontrato in brevissimo tempo Luca Zuttioni. In base alla ricostruzione della vicenda stiamo verificando il modus operandi migliore per supportarlo. Al momento attendiamo i documenti relativi ai tagli delle utenze, ma è già assodata la promessa da parte dell’amministrazione comunale che provvederà, attraverso i servizi sociali, a supportare il momento di difficoltà in modo così che potrà aver nuovamente le utente nella abitazione in cui risiede.

Zuttioni non si era mai rivolto in comune per chiedere alcun tipo di aiuto nonostante avesse buoni motivi per farlo, ecco perché nessuno era a conoscenza del suo caso, questo per stigmatizzare l’ennesima uscita infelice del presidente della provincia Gherghetta che attaccava il comune di non essere intervenuto e di non aver stanziato abbastanza fondi a difesa della fasce deboli. Penso che ad un presidente ormai in dirittura di arrivo come lui, la risposta migliore sia attraverso i fatti: nell’ultimo anno l’amministrazione comunale ha aumentato gli stanziamenti del 9,2% per i fabbisogni dei cittadini arrivando a quota 26 milioni di euro a favore dell’assistenza, tutto il resto solo tentativi sterili di critica da parte di una amministrazione provinciale alla deriva.

 

ORETI-TURCO: I MORTI NON HANNO COLORE POLITICO!

 

Trovare colpe sarebbe facile in questo momento da parte di tutti gli  schieramenti politici, strumentalizzando la vicenda che ha visto il giovane pakistano morire nel fiume isonzo.

Premerà riflettere ancora di più sul fatto che così non si può andare avanti e restringere i flussi dell'accoglienza a Gorizia visto ancora i tanti profughi accampati lungo le rive del fiume, il tutto per evitare che questi eventi accadano ancora. 

Questo il pensiero del capogruppo e del consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti e Celestino Turco.

A prescindere dalle varie posizioni a favore o contro l'accoglienza queste vicende fanno male a tutti.

Dalla prima ora - sottolineano gli esponenti della civica - siamo contro questa accoglienza sregolata e non normata, ma ciò non vuole dire che non siamo dispiaciuti dalla morte di un giovane ragazzo.

Preme lavorare perchè questo non accada più.

Qualsiasi vita umana a prescindere da colore, razza, età e religione ha un valore importantissimo, pertanto, speriamo che questo profugo ora riposi in pace. Appare evidente però che le baraccopoli sull'isonzo sono pericolose. Visto che oltre il bagno li cucinano, mangiano e dormono, considerando il caldo non ci meraviglierebbe se nell'accensione di un fuoco scoppiasse un incendio. Per questo - termina Oreti - l'ordinanza anti bivacco ha la funzione di tutelare i cittadini ma gli stessi profughi! Il tutto nella lentezza più totale da parte di governo e regione nel regolamentare i flussi dei richiedenti asilo, letteralmente abbandonati ai comuni e per la strade.

 

ORETI: UNA MOZIONA CONSILIARE PER BLOCCARE LA SPOLIAZIONE DEI MUSEI PROVINCIALE VERSO MATRIGNA REGIONE

Afferma il proverbio: tra i due litiganti il terzo gode! Ed è proprio quello che sta accadendo per accaparrarsi il patrimonio museale che a breve verrà ceduto dall’ente intermedio provinciale. Così mentre il comune e la provincia si confrontano in merito al futuro del patrimonio turistico-culturale che riguarderà le strutture museali locali, la matrigna regione è già pronta a far bottino e portare a casa un “tesoretto” che spetta invece di diritto alla città.

A sottolinearlo è il capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Per smentire le varie figure politiche della sinistra locale e regionale che vedrebbero bene i musei della provincia passare alla regione basterebbe ricordargli che qualche giorno fa lo stesso assessore regionale alla cultura Torrenti nel presentare i principi della prossima riforma regionale sulle strutture museali ha specificato che la gestione dei musei spetta ai comuni.

Mi fa specie - sottolinea Oreti - che quando si parla di Gorizia la sinistra sia provinciale che regionale è sempre pronta a tirar fuori tutte le norme, i meccanismi più infernali legati a costi, divieti e impossibilità per evitare che la città si appropri di ciò che le spetta. Per tagliare la discussione che il centro sinistra tira fuori in merito ai costi troppo elevati che secondo loro il comune non potrebbe permettersi basterebbe ricordargli: come mai Udine, Pordenone e Trieste gestiscono attraverso i comuni il proprio patrimonio turistico-culturale? O forse - termina Oreti - solo a Gorizia che poi è tra i comuni più virtuosi in Italia ed in regione non vuol essere data questa facoltà visto che rappresenterebbe donare alla città un patrimonio che rappresenta anche una ricchezza che da sola garantirebbe una autonomia economico-turistico-culturale che potrebbe dar fastidio?

Per tutta questa serie di motivi ho depositato qualche settimana fà una mozione consiliare che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale come un atto dovuto che consentirà al Sindaco di esprimersi in tutte le sedi dovute a nome dell’organo di massima rappresentatività dei cittadini.

 

ORETI: NELLA COMMISSIONE STRAORDINARIA SULLA SANITA’ DEL PROSSIMO 11 AGOSTO PER TUTELARE I DIRITTI DEI MALATI DI SLA E VEGETATIVI E’ STATA INVITATA ANCHE LA GOVERNATRICE SERRACCHIANI. TORNERA’ SUL LUOGO DEL DELITTO DOPO UN ANNO ESATTO DALLA SUA ULTIMA VISITA IN CITTA'?

Per il rispetto dei pazienti, dei loro familiari e per la tranquillità che deve contraddistinguere Villa San Giusto ho apprezzato il profilo basso che ha mantenuto l’ente religioso finora, nonostante il 30 settembre è prossimo ed è già stato deciso, senza alcun tipo di confronto, che i malati di SLA e vegetativi saranno trasferiti (senza considerare nemmeno un impatto emotivo importante visto che si tratta di persone mentalmente lucide) dalla struttura religiosa all’ospedale San Giovanni di Dio.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Lo scopo primario del fatebenefratelli è fornire un servizio di eccellenza che spetta giustamente a dei pazienti particolari come quelli che ospita (malati di SLA e vegetativi tra gli altri), per questo ho trovato oculato e responsabile il momento di condivisione che hanno organizzato in questi giorni i vertici della struttura religiosa, invitando le istituzioni regionali, provinciali e comunali.

Nel corso dell’incontro abbiamo deciso all’unanimità - evidenzia Oreti - di convocare con urgenza il prossimo 11 agosto, alle ore 16, una commissione sanità aperta al pubblico, presieduta dal collega Turco, alla presenza dei consiglieri comunali e regionali Isontini in cui sono stati invitati i vertici dell'azienda sanitaria per cercare un confronto tra i servizi offerti dalla struttura fratebenefratelli e quelli che l'azienda sanitaria vorrà fornire, in considerazione che sarà importante capire come l’azienda sanitaria riuscirà a fornire servizi migliori con minor costi così come espressamente enunciato dall’assessore Telesca.

Trovo importante sottolineare - termina Oreti - che all’incontro è stata invitata anche la governatrice Serracchiani che potrebbe tornare sul luogo del delitto esattamente ad un anno dalla sua ultima visita in città (11 agosto 2014), chissà se una sua conferma potrà far cambiare idea all’assessore regionale alla sanità Telesca che ha già fatto sapere che non parteciperà ai lavori della commissione.

 

ORETI: IL PROSSIMO 11 AGOSTO 2015 CONSIGLIERI COMUNALI E REGIONALI ISONTINI IN COMMISSIONE SANITA’ PER UN CONFRONTO CON L'AZIENDA SANITARIA E L'ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA' IN MERITO ALLA TUTELA DEI MALATI DI SLA E VEGETATIVI

Per il rispetto dei pazienti, dei loro familiari e per la tranquillità che deve contraddistinguere Villa San Giusto finora ho molto apprezzato il profilo basso che ha mantenuto l’ente religioso.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Lo scopo primario del fatebenefratelli è fornire un servizio di eccellenza che spetta giustamente a dei pazienti particolari come quelli che ospita (malati di SLA e vegetativi tra gli altri), per questo ho apprezzato particolarmente il momento di condivisione che hanno organizzato in questi giorni i vertici della struttura religiosa, invitando le istituzioni regionali, provinciali e comunali (presidente della provincia, assessori, consiglieri regionali isontini e capigruppo in consiglio comunale).

Al termine dell'incontro, è stato deciso all’unanimità di convocare con urgenza il prossimo 11 agosto la commissione sanità, presieduta dal collega Turco, alla presenza dei consiglieri comunali e regionali Isontini, aperta al pubblico, in cui verrà invitata l'assessore regionale alla sanità Telesca ed il suo staff, assieme ai vertici dell'azienda sanitaria per cercare un confronto tra i servizi offerti dalla struttura fratebenefratelli e quelli che l'azienda sanitaria vorrà fornire, in considerazione che sarà importante capire come l’azienda sanitaria riuscirà a fornire servizi migliori con minor costi così come espressamente enunciato dall’assessore Telesca.

 

ORETI: NECESSARIO PER LA SALUTE DEI CITTADINI FAR RISPETTARE SCRUPOLOSAMENTE L’ORDINANZA ANTI BIVACCO. AL PARCO DELLA RIMEMBRANZA AGGIUNGERE UNA POSTAZIONE FISSA DELLE FORZE DELL’ORDINE

E’ necessario per il bene della comunità e della salute dei cittadini far rispettare scrupolosamente l’ordinanza anti bivacco per questo trovo corretto il comportamento dell’amministrazione comunale nel voler ripulire in maniera capillare il parco della rimembranza. L’unico errore commesso è stato nella mancanza della presenza di un ufficiale di pubblica sicurezza della Prefettura, in modo da evitare le solite e tristi lamentele della provincia così tanto vicina e sensibile alle esigenze dei profughi più che dei cittadini goriziani.  

A sottolinearlo è il capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Se qualcuno volesse celarlo e bene metterlo subito in chiaro, dall’operazione di pulizia da parte degli operatori ecologici è uscito fuori di tutto, dagli escrementi ai rifiuti di tutti i generi. Con il caldo questo mix rischia di essere pericoloso per la salute dei cittadini visto poi che si tratta di un parco pubblico con un’area giochi per bambini all’interno.

Il parco della rimembranza - sottolinea Oreti - non è un ostello tantomeno un albergo e non si possono lasciare oggetti personali incustoditi vale per gli italiani e perché non dovrebbe valere anche per i richiedenti asilo politico? Mi meraviglio anzi di come i profughi lascino effetti personali sensibili all’aperto, questo può solo testimoniare che il parco è divenuto una loro proprietà.

Ricordo, perché non vado mai dimenticato, che se ci ritroviamo con oltre 350 profughi in città di cui 150 senza alloggio, il merito è della provincia stessa che con la sua geniale trovata di oltre un anno fa ha creato una tendopoli in pieno centro che ha fatto conoscere la città come l’eldorado per i profughi.

Pertanto, ben vengano le pulizie periodiche del parco in modo da renderlo un bene a favore di tutti e non solo dei profughi. Anzi - termina Oreti - per tutelare maggiormente un’area con un valore storico-culturale non vedrei male nemmeno una postazione fissa delle forze dell’ordine.

Certo che la provincia ci sta mettendo tantissimo impegno per non farsi rimpiangere, se vogliamo ricordare solo le sue ultime prese di posizione  basta ricordare: centrale biomasse, profughi, musei, sanità. Chissà cosa altro combinerà fino a fine mandato?

 

INCONCEPIBILE VOLER CHIUDERE IL REPARTO SLA E DEI MALATI VEGETATIVI DI VILLA SAN GIUSTO. RENZO TONDO A GORIZIA PER CONOSCERE I DETTAGLI DEL CASO

Penso che la pazienza abbia un limite e che la giunta Serracchiani lo ha superato abbondantemente per quanto riguarda Gorizia e la sua provincia. Non le è bastato, grazie alla sua riforma sanitaria, chiudere il punto nascita, ridimensionare i servizi dell’ospedale della città: ricordo che per luglio e agosto abbiamo addirittura chiusi per ferie due reparti: cardiologia e nefrologia. Non soddisfatta, ora sta distruggendo una convenzione avviata soltanto tre anni fa che garantisce ai malati di SLA e quelli vegetativi di poter avere una struttura dedicata per poter curare al meglio i pazienti per queste specifiche patologie.

Questo l’argomentare del coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Per questo motivo, nelle ultime settimane mi sono confrontato quotidianamente con il capogruppo di Autonomia Responsabile, Renzo Tondo, che ricordo sotto il suo mandato da presidente della regione aveva creduto e attivato l’attuale convenzione con la clinica san giusto che garantisce le migliori cure per i malati di SLA e quelli vegetativi.

Dopo l’ennesima beffa a danno della salute cittadina, abbiamo chiesto ed ottenuto per i prossimi giorni un incontro con i vertici della clinica San Giusto per comprendere nei dettagli il futuro della struttura, anche in chiave occupazionale, a seguito della scelta regionale. Il tutto, per valutare un’azione comune di tutto il centro destra per evitare il peggio e soprattutto l’ennesimo depauperamento a discapito dei cittadini del territorio.


ORETI: BILANCIO COMUNALE AVALLATO TACITAMENTE ANCHE DALL’OPPOSIZIONE

Penso che l'approvazione bulgara ed il brevissimo tempo di accettazione del bilancio comunale targato 2015 sia un record non soltanto a livello comunale ma anche a livello regionale. Alle 21.30 si è votato e approvato avendo già conclusi tutti gli emendamenti, gli ordini del giorno e le raccomandazioni al Sindaco.

A sottolinearlo è il capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

 

Quando passa un bilancio come quello appena approvato in consiglio comunale - evidenzia Oreti - è uno dei momenti dove i fatti valgono più delle lunghissime arringhe politiche dell’aula. Come è consuetudine nello scacchiere politico comunale, la maggioranza ha votato compatta ma quello che ha più stupito è stata l'opposizione visto i soli quattro voti contrari. Il bilancio di previsione è l’unico momento dell’anno dove realmente l’opposizione può contrastare in maniera capillare l’operato del governo dell’amministrazione comunale. Averlo concluso in quattro e quattr’otto è l'espressione migliore per dire che per quanto riguarda il bilancio di quest'anno meglio di così non era umanamente possibile fare. Ancora una volta, per l'ennesima volta, è un bilancio vicino al cittadino e a tutti coloro che sono in difficoltà vista poi la crisi economica, non ci saranno aumenti di tasse e tributi, aliquota irpef ancora pari a zero, ma l’elemento che testimonia l’ottimo operato perseguito e raggiunto - conclude Oreti - è l’importantissimo risultato del debito dell’ente, passato in sei anni, da 23 milioni di euro a 4,5 milioni.  

 

 

 

ORETI: OSPEDALE DI GORIZIA: CARDIOLOGIA E NEFROLOGIA CHIUSE PER FERIE. TUTTI IN MEDICINA GENERALE

In questi giorni, se qualcuno lo avesse dimenticato, è trascorso il primo anniversario per un evento "luttuoso" che ha riguardato la sanità cittadina. Era l'11 luglio scorso quando la presidente della Regione Serracchiani giungeva in città per decretare, formalmente, la chiusura del punto nascita della città.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

A prescindere dall'infausta scelta che ha lasciato, lascia e lascerà il segno sulla nostra comunità, ricordo ancora in maniera nitida le sue promesse in un consiglio comunale stracolmo di cittadini: la sanità Isontina non subirà ulteriori tagli, anzi, verrà potenziata anche con l'assistenza sanitaria sul territorio e nessun altro reparto subirà riduzioni. Beh a distanza di un anno si può affermare tranquillamente che si trattava di vere e proprie promesse non mantenute. In quest'anno abbiamo vissuto l'entrata in vigore della riforma sanitaria regionale e la conseguente entrata in campo del piano attuativo locale (PAL), il tutto con un unico denominatore: tagli, tagli, tagli. Direi - sottolinea Oreti – che la lista sarebbe lunga ma basta ricordare che l'assistenza sul territorio non è mai decollata e trovo emblematico, così come hanno sottolineato gli organi di informazione e verificato telefonicamente direttamente con l’ospedale, che i reparti di cardiologia e nefrologia resteranno chiusi per il mese di luglio, i pazienti verranno dirottati in medicina generale. Quasi come che l'ospedale fosse diventato un negozio di commercio al dettaglio che può permettersi, con una popolazione di 35 mila abitanti che per il 55% ha superato i 65 anni, di poter dire: scusate siamo chiusi per ferie, vi dirottiamo al negozio più vicino. Non avrei mai pensato che un ospedale inaugurato soltanto sette anni fa, in cui sono stati spesi milioni di euro, venisse ridimensionato in questo modo. In attesa di conoscere il nome che a settembre sostituirà il dimissionario direttore generale Pilati, non penso cambierà molto visto gli indirizzi politici che sta fornendo l'assessore regionale alla sanità Telesca. Ormai - termina Oreti - per quanto riguarda Gorizia direi che sarebbe il caso di non parlare più di mamma regione bensì di matrigna regione. 

 

ORETI: SCUOLA DI MUSICA, PRONTO IL BANDO PER AGGIUDICARE PALAZZO DE GRAZIA PER I PROSSIMI CINQUE ANNI

In commissione cultura, organo politico consultivo propedeutico ai lavori del consiglio comunale, è emerso in maniera pressoché unanime l'auspicio che palazzo de grazia venga assegnato e gestito da tutte le figure musicali che finora hanno espresso interesse a gestire e ripartire dalle ceneri della scuola di musica della città.

Questo il pensiero del vice presidente della commissione cultura, Fabrizio Oreti.

Il bando per l'assegnazione della struttura per i prossimi cinque anni è pressoché  pronto, lo abbiamo sviscerato e implementato secondo i contribuiti di ciascun membro della commissione. I tempi sono stretti - afferma Oreti - visto che la scadenza per partecipare al bando dovrebbe coincidere con fine agosto e chi si aggiudicherà il bando lo vedrà proprio dal 1 ottobre prossimo.

Ora che sono chiari i termini del bando, preme superare tutti i tipi di ostacoli: mentali, interpersonali, organizzativi e burocratici per creare una vera e propria casa della musica dove diverse realtà musicali possano convivere per il bene degli studenti e dei cittadini in considerazione poi che palazzo de grazia è un edificio pubblico comunale, pertanto, a favore di tutti che costa tra l'altro oltre 150 mila euro l'anno. Le premesse sembrano buone visto che in commissione abbiamo appreso che le tre figure che finora hanno dimostrato interessate al bando, i maestri: Grandi, Pistore e Liviero, a breve si incontreranno per verificare la possibilità e la fattibilità di partecipare uniti al bando come una unica associazione capofila. Un'ottima notizia - termina Oreti - che se andasse in porto vorrebbe dire partite tutti assieme, un bel messaggio alla città a dimostrazione che l'unione fa la forza sia come offerta musicale che come forza di intenti. 

 

ORETI: I CITTADINI SONO FAVOREVOLI AD ACCOLLARSI 120 MILA EURO RELATIVI AI COSTI PER LE SPESE DEI PROFUGHI MINORI NON ACCOMPAGNATI?

Quanti cittadini saranno favorevoli ad un probabile aumento delle tasse comunali per coprire le s

pese sempre crescenti dei richiedenti asilo politico minori non accompagnati? Questa è la domanda da cui bisogna partire perché la funzione del comune è quella di rappresentare, amministrare e tutelare la volontà dei cittadini.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Se si volesse dar voce al volere cittadino basterebbe attivare sul sito del comune un sondaggio gratuito per conoscere cosa ne pensa la città. 

Per quanto mi riguarda - evidenzia Oreti - posso benissimo affermare che la regione ci sta mettendo tantissimo impegno per mettersi in cattiva luce nell’emergenza immigrazione. Per il capoluogo Isontino si potrebbe dire che è il caso di parlare di “cornuti e mazziati” questo è il termine più corretto per riassumere la vicenda profughi in città.

Appare sempre più evidente che il capoluogo Isontino è stato abbandonato a se stesso riguardo al continuo flusso di richiedenti asilo politico e, come se non bastasse, ora arriva anche l’abbandono economico riguardo ai costi dei richiedenti asilo minorenni e non accompagnati visto che dobbiamo rimetterci di tasca nostra ben il 20% considerando che la regione ne rimborsa solo l'80, tutto ciò però vale solo per i comuni sopra i 15 mila abitanti, mentre per quelli al di sotto i rimborsi corrispondono al 100%. Fatto sta che a Gorizia le spese stanno salendo alle stelle e dei 600 mila euro finora accumulati ben 120 mila circa saranno sulle spalle dei goriziani e questo mi sembra a dir poco paradossale e scorretto. Penso - termina Oreti - che ci siano tutti gli estremi per scendere in piazza e protestare visto come la regione sta gestendo e trattando la città.

 

ORETI: UN RINGRAZIAMENTO DA PARTE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE E’ DOVUTO PER IL PIZZAIOLO GORIZIANO CHE HA CONTRIBUITO A REALIZZARE LA PIZZA PIU’ LUNGA DEL MONDO ALL’EXPO DI MILANO

Un record mondiale è sempre un traguardo per pochi, si può raggiungere solo grazie al duro impegno e acquisita professionalità. Se poi questo obiettivo viene raggiunto all’expo di Milano vetrina mondiale dell’italianità, sicuramente assume ancora più rilievo.

Questo l'argomentare del capogruppo e consigliere comunale della civica per Gorizia, Fabrizio Oreti.

Mi riferisco ad Antonio Ferraro, il 43enne pizzaiolo conosciuto da molti in città che vive nel capoluogo Isontino dal 1989 che, come rappresentate della NIPFOOD (nazionale italiana pizzaioli), assieme ad altri professionisti del settore ha realizzato la pizza più lunga del mondo di ben 1595,45 metri.

Nella considerazione che il suo nome è stato avvicinato dagli organi di informazione anche alla città in cui vive da tanti anni, dando lustro al capoluogo Isontino mi è parso corretto - sottolinea Oreti - rappresentare al Sindaco, nell’ultimo consiglio comunale, che alcune amministrazioni (non ultima Francavilla) hanno già provveduto a chiamare i loro concittadini per ringraziarli, in primis per l’ottimo traguardo raggiunto e successivamente per aver portato il nome della città oltre i confini nazionali, pertanto - sottolinea Oreti – è doveroso che anche Gorizia, per voce del Sindaco, dica grazie ad un proprio concittadino che si è contraddistinto in un obiettivo importante. Ho, pertanto, apprezzato l’apertura che ha dato il Sindaco valutando positivamente la proposta del sottoscritto ed ora non resta che attendere il dovuto grazie che spetta ad un concittadino recordman mondiale.

 

ORETI: I NUOVI PARCOMETRI DI NUOVO SOTTO ATTACCO! MEGLIO TORNARE AI GRATTINI O PAGARE ATTRAVERSO SMS

Lo avevo sottolineato la scorsa estate che per quanto riguarda i parcometri avrebbero continuato a far gola a chi prova piacere a realizzare atti di vandalismo. Il costo per il ripristino delle tante macchinette messe fuori uso in passato sicuramente è stato importante, il tutto a carico dell’amministrazione comunale, sarebbe stato sicuramente meglio utilizzarli per la sicurezza stradale in generale. A seguito dell'ennesimo attacco ad uno dei parcometri della città, bisogna avviare una seria riflessione se è il caso di continuare ad aggiustare per poi trovare distrutto.

Questo l'argomentare del capogruppo e consigliere comunale della civica per Gorizia, Fabrizio Oreti.

Secondo Oreti - Nell'ultimo anno i vandali che girano per la città, soprattutto di notte, non si sono fatti mancare proprio nulla. Hanno deturpato in ordine: giochi per i bambini nei giardini pubblici, bike sharing, piscina pubblica, associazioni sportive e di protezione animali, negozi, immobili in generale e infine i parcometri (sedici circa, in un anno).

Purtroppo, riguardo ai parcometri, dopo aver speso una somma elevata, dobbiamo nuovamente mettere mani al portafoglio comunale. Al fine di evitare nuovi furti o danneggiamenti converrebbe tornare ai vecchi ma infallibili “grattini di parcheggio” attivando inoltre la possibilità di poter pagare la sosta anche attraverso un semplice sms, così come già avviene in tante città.

Termina Oreti – Nella considerazione che i mali vanno estirpati sul nascere, preme considerare tutte le variabili del caso per evitare di continuare a spendere soldi ed essere vittime di spregevoli atti di vandalismo.

 

ORETI: COSA FARA’ GORIZIA DA GRANDE?

Cosa farà Gorizia da grande? E’ una domanda che viene posta ormai da tanto tempo, ma mai come ora, a causa di svariati fattori concomitati, la città non può più aspettare.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti in merito al sondaggio lanciato in questi giorni dal Piccolo sul futuro della città.

Per ora la città rappresenta il “NI” su alcuni aspetti che potrebbero portare benessere e positività nel capoluogo Isontino, nel senso che potrebbe essere: universitaria (esprimere quattro facoltà in una comunità di 35 mila abitanti non è da tutti) ma bisogna accogliere e coinvolgere in maniera diversa gli studenti universitari per potersi definire città universitaria; turistica, ma manca ancora una capillare visibilità nazionale e un sistema di rete che fornisca i servizi essenziali e funzionali ai visitatori che giungono in città. Nel merito basta osservare borgo castello (poche città posso vantare un castello splendidamente riqualificato come quello di Gorizia) per notare che non esistono i servizi primari che dovrebbe fornire una città storica come la nostra.

Considerando che circa il 55% della popolazione ha superato i 65 anni - sottolinea Oreti - si può comprendere che questa è una città che non vuole scossoni e per questo in futuro sarebbe importante pensare a Gorizia divisa in spazi che non cozzino l’uno contro l’altro. Come già avviene in blasonate città europee vedasi Budapest (divisa come servizi in Buda e Pest) sarebbe il caso di pensare ad una Gorizia a doppia velocità, con spazi che supportino i più giovani ed i meno giovani senza così dover vivere disagi di convivenza così come avviene oggi.

Mi soffermo su questi aspetti perché penso che bisogna partire proponendo e lavorando su interventi “facili” e di veloce realizzazione in considerazione che soprattutto le università ed il turismo sono due entità che, assieme, portano un ritorno importante in termini economici e di prestigio per dare un nuovo slancio ad una città che non deve assopirsi su se stessa.

Riguardo ai progetti già in atto - termina Oreti - stanno procedendo in senso positivo e daranno sicuramente risultati importanti nel medio e lungo termine, vedasi il GECT (gruppo europeo di cooperazione territoriale) che grazie ai consistenti fondi europei  finalmente unirà i servizi tra due città (Gorizia e Nova Gorica) che hanno bisogno di vivere assieme, superando i confini mentali. Per il polo aeronautico sarà la punta di diamante da cui si potrà rilanciare un settore importante e di nicchia che porterà una ricaduta positiva su tutta la comunità.

 

ORETI: DOPO L’ORDINANZA ANTI-BIVACCO SAREBBE IL CASO DI ATTIVARE ANCHE L’ORDINANZA ANTI-ACCATTONAGGIO

Dopo settimane di silenzi assordanti riguardo al collasso accoglienza dei richiedenti asilo politico a Gorizia, finalmente l’assessore regionale all’immigrazione Torrenti si è impegnato ad alleggerire il capoluogo Isontino che, nel frattempo, ha raggiungo il record dei record di presenze. Per come sono andate le cose nell’ultimo anno e mezzo non posso definirmi soddisfatto di questo possibile alleggerimento soprattutto perché sappiamo tutti che tra un mese saremo di nuovo punto e a capo, visto che non esiste in pratica un programma regionale sull’immigrazione.

Questo l'argomentare del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Come se non bastassero i vari problemi legati a questa accoglienza obbligata, negli ultimi giorni mi è stato rappresentato da più di qualche cittadino che tra i richiedenti asilo politico c’è ne è più di qualcuno che si aggira chiedendo sistematicamente l’elemosina, a questi poi vanno aggiunte delle nuove figure che in maniera itinerante chiedono comunque l’elemosina ma soltanto dopo aver tentato di vendere abusivamente materiale vario di consumo.

Per arginare sul nascere queste cattive abitudini – evidenzia Oreti - se i casi evidenziati dovessero perdurare, sarà mia intenzione promuovere l’inserimento di una ordinanza anti-accattonaggio, da integrare alla già vigente anti-bivacco! Funzionerà, non funzionerà, sicuramente sarà uno strumento in più! Nel merito, l’art. 18 del vigente regolamento comunale di polizia urbana - sottolinea Oreti - prevede il divieto della questua. Va comunque tenuto conto che questa disposizione, a sua volta, deve essere riadeguata alla luce di risalenti prese di posizione della Corte Costituzionale (sentenza n. 115 del 7 aprile 2012), in forza del quale la pratica dell’accattonaggio è lecita soltanto in via di principio. Pertanto, andrebbe rivisto anche il regolamento comunale che andrebbe rimodulato con delle varianti normative a tutela del cittadino, tenuto conto che i goriziani sono stufi di essere bloccati per le vie del centro per i motivi più svariati.

Termina Oreti - Penso che sia nel diritto dei cittadini poter passeggiare in città senza essere fermati frequentemente con richieste di vario genere.

 

ORETI-TURCO: CORRETTO SOSPENDERE I LAVORI PER LA REALIZZAZIONE DI UNA NUOVA ANTENNA A SANT’ANNA

Con un sospiro di sollievo, per ora, è avvenuta la sospensione dei lavori che avrebbero portato alla realizzazione di un ulteriore ripetitore nel quartiere di sant’anna. Le tante firme raccolte in pochi giorni la devono dire lunga su quanto una parte della città stia vivendo con preoccupazione l’eventuale installazione di una antenna per un ripetitore telefonico. Il compito della politica, mai come in questo momento, deve essere quello di operare nel rispetto delle leggi vigenti ma soprattutto rappresentando il volere della collettività.

Questa la posizione del capogruppo e del consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti e Celestino Turco.

Questi argomenti vanno affrontati a prescindere dai colori politici e pensiamo che l'installazione e la realizzazione dell'ennesima antenna nello stesso quartiere debba eventualmente avvenire dopo tutta una serie di certezze che per ora non si hanno e, pertanto, a carattere cautelativo è corretto temporeggiare sulla sua realizzazione.

Il “regolamento sulle antenne” che abbiamo approvato soltanto qualche mese fa in consiglio comunale - sottolinea Oreti - in questa vicenda non riesce ad imprimere le ristrettezze necessarie visto la vigente normativa nazionale molto dettagliata nel merito. Per questo motivo preme, con urgenza, non appena sarà disponibile tutta la documentazione relativa all’installazione dell’antenna riunire la commissione e, successivamente, discuterne in consiglio comunale al fine di evitare per il futuro eventuali casi simili. 

Secondo Turco - In considerazione che nella zona di sant’anna a pochi metri da dove potrebbe sorgere questo nuovo ripetitore esiste già un’altra antenna è il caso, ove la normativa lo consenta ed ove sia fisicamente fattibile la realizzazione, di verificare la possibilità di installare eventualmente il nuovo ripetitore in “co-society”, vale a dire, nella stessa antenna già presente a sant’anna senza doverne creare un’altra.

 

AUTONOMIA RESPONSABILE (AR): SU IMMIGRAZIONE, LAVORO E SANITA’ GORIZIA NON HA RISPOSTE DALLA REGIONE!

Immigrazione, lavoro e sanità. Sono state queste le direttrici dell’incontro organizzato a Gorizia dal gruppo di Autonomia Responsabile in Consiglio Regionale FVG a cui hanno preso parte molti cittadini, amministratori locali e associazioni, accompagnati dal coordinatore provinciale del movimento, Fabrizio Oreti.

“Il peso dell’ospitalità degli immigrati - ha sottolineato il capo gruppo Renzo Tondo - è eccessivamente gravoso per Gorizia ed il suo territorio. Senza seguire le sirene populiste e demagogiche di alcuni è tuttavia innegabile che, anche su questo tema legato alla disperazione delle persone, la Giunta Serracchiani sta perseguendo solo un obiettivo politico privo di razionalità ed efficacia.

I dati parlano chiaro - ha sottolineato Oreti - nell’Isontino ad essere maggiormente gravati dalla presenza dei profughi sono i Comuni amministrati dal centrodestra (ad eccezione di Gradisca, ma soltanto perché ospita il CIE/CARA) come sta per avvenire a Dolegna a cui stanno per essere assegnati  addirittura 50 richiedenti asilo. Un numero eccessivamente elevato in rapporto alla popolazione (389 abitanti). Questa situazione, ci piaccia o no, deve essere gestita in modo collegiale e di reciproco aiuto e come hanno anche indicato i prefetti, i profughi non possono essere concentrati solo su alcuni Comuni ma devono avere una equa distribuzione sul territorio. “Autonomia Responsabile continuerà a chiedere che questo venga messo in pratica”

“Lavoro, lavoro, lavoro. Questa dovrebbe essere la priorità della Giunta Serracchiani - ha continuato Tondo - e nonostante le situazioni di forte criticità che stanno vivendo la Detroit e la Siap Carraro il silenzio dell’assessore regionale al Lavoro, per giunta isontino, è assordante. Stesso discorso vale anche per la sanità goriziana continuamente depauperata di strutture e professionalità, nonostante la presenza di due assessori del territorio in Giunta. Con la riforma in atto, inoltre, si perderanno altre eccellenze e non si garantiranno le emergenze”.

In questo contesto - ha concluso Renzo Tondo - è opportuno applicare la nostra autonomia statutaria in un contesto di regionalizzazione. Questo è il percorso che Autonomia Responsabile ha deciso di percorrere a difesa dei nostri valori e di ciò che negli anni abbiamo costruito e che ora si sta svendendo. I consiglieri regionali di AR sono al servizio del territorio Isontino come in altre realtà del FVG.

 

ORETI-TURCO: PER LE ELEZONI POST ROMOLI BASTA NOMI CALATI DALL’ALTO! PRIMARIE PER IL CENTRO DESTRA

Come gli organi di informazione hanno giustamente sottolineato in questi giorni sono già partiti, sia a destra che sinistra, i primi contatti per verificare possibili accordi sui prossimi candidati  sindaco da presentare alle elezioni comunali del post Romoli.

Questa volta, per la prima volta, andrà superata anche la disaffezione alla politica e recuperato il 50% dell'elettorato che probabilmente non voterà (per buona parte elettorato di moderati di centro destra).

Questa la posizione del capogruppo e del consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti e Celestino Turco.

Serve proporre un nome ed un programma che piaccia alla città o per lo meno allo schieramento di centro destra, pertanto, basta nomi e scelte calati dall'alto - sottolinea Oreti - preme soprattutto nel centro destra goriziano, istituire le primarie dove in maniera democratica si può dar scelta per il candidato che più rappresenta la volontà degli elettori votanti. 

Secondo Turco - Vista l'esperienza e le scelte che abbiamo vissuto in questo mandato se dovesse esserci proposto un “nome” che non rappresenti la volontà popolare di centro destra non avremmo problemi a valutare la possibilità di correre da soli, magari con il supporto di un'altra lista civica che esprima i valori che abbiamo intrapreso in questo primo mandato.

Gorizia, se qualcuno lo avesse dimenticato, è a rischio fisiologico visto il secondo mandato di centro destra e basterebbe notare cosa è accaduto dopo due mandati Valenti per capire che non si può sbagliare come fatto in passato. Fortunatamente - terminano i due esponenti della “Per Gorizia” - erano altri tempi e altra politica ma questo la deve dire lunga su quanto la città in questo momento non ha bisogno di sorprese e per evitarle la maniera migliore è chiedere all'elettorato chi preferirebbe votare alle prossime votazioni.

ORETI: CORRETTO DENUNCIARE I RICHIEDENTI ASILO POLITICO CHE BIVACCANO ALL’APERTO

Finalmente i richiedenti asilo che bivaccano all’aperto vengono denunciati! Mi riferisco ai circa 40 profughi che hanno subito la sanzione perché occupavano i luoghi pubblici del capoluogo Isontino. Beh, trovo giusto e corretto tutelare gli spazi destinati a tutti i cittadini e non solo ad uso esclusivo degli ospiti afghani e pachistani.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Fortunatamente abbiamo introdotto un’ordinanza anti-bivacco, di questo vado fiero di essere stato tra i promotori di questa iniziativa ed è giusto che venga rispettata, altrimenti il rischio è di far diventare la città un campo profughi soprattutto in spazi come il parco della rimembranza e la galleria bombi, spero che i controlli e le sanzioni a tappeto continuino nel quotidiano.

Soprattutto il parco della rimembranza, valore storico della città per il ricordo dei caduti, dei deportati, tutelato dalla sovrintendenza che all’interno ospita anche un parco giochi per bambini è diventato una tendopoli a tutti gli effetti. Negli ultimi dieci giorni sono stati tantissimi i cittadini che hanno contattato il sottoscritto e le forze dell’ordine per segnalare l’estremo degrado e soprattutto che mentre i bambini giocano notano i profughi lavarsi, stendere panni ed espletare bisogni fisiologici alla luce del sole.

Ho notato - termina Oreti - che c'è qualche solito politico, come l’assessore provinciale Cecot, che trova le denunce come un atto assurdo e non consono, nel merito le ricordo che la sua comunità Romans d'Isonzo non ne ospita nemmeno uno, trovo giusto che se reputa le denunce un eccesso nei confronti dei profughi se li porti nella zona industriale della sua comunità visto che di spazio c'è ne è tanto.


AUTONOMIA RESPONSABILE SI RIUNISCE A GORIZIA SUI TEMI CALDI DELL’ISONTINO. ORETI NUOVO SEGRETARIO PROVINCIALE

Che il territorio Isontino sia sempre più distante dalla considerazione dell’attuale giunta regionale, ormai appare chiaro agli occhi di tanti.

I risultati del team Serracchiani e dei due assessori Isontini (Vito e Panariti) sono stati finora drammatici; la chiusura del punto nascita della città di Gorizia è l’esempio eclatante, mentre non si ha traccia di loro interventi risolutivi in merito alle attuali problematiche che stanno vivendo Gorizia e la sua provincia, in termini di disoccupazione e crisi economica (caso SIAP e Detroit i più recenti).

Questo l’argomentare del nuovo segretario provinciale di Autonomia Responsabile, Fabrizio Oreti.

Per fare un punto di situazione e trovare valide soluzioni a favore del nostro territorio abbiamo organizzato, con il capogruppo in consiglio regionale Renzo Tondo, lunedì 8 giugno, alle ore 18, presso il palazzo della regione a Gorizia in via Roma 9 in un incontro aperto al pubblico e agli organi di informazione per mettere sotto i riflettori le criticità di una fetta del FVG in sofferenza.

Come se non bastasse - Spiega Oreti - il territorio sta subendo un afflusso di richiedenti asilo politico senza precedenti, concentrando nel capoluogo Isontino ed a Gradisca d’Isonzo le due uniche comunità che stanno accogliendo la quasi totalità degli arrivi, nell’immobilismo più totale espresso dall’assessore regionale all’immigrazione Torrenti.

Dall’inizio della sua legislatura la giunta Serracchiani si è contraddistinta per imporre senza ascoltare con il risultato che i veri penalizzati sono stati esclusivamente i cittadini. Finora abbiamo ricevuto soppressioni e tagli trasversali mai avuti nel passato (cultura, sanità, welfare).

Come sottolinea lo stesso Tondo nella nota stampa - Visto quanto la giunta regionale è assente, preme un’attenzione maggiore riguardo al territorio Isontino.

In quest’ottica - termina Renzo Tondo - nell’incontro di lunedì verrà formalmente ufficializzata la nomina di Fabrizio Oreti come segretario provinciale isontino per Autonomia Responsabile. Fabrizio che sarà la nostra antenna e la nostra voce sul territorio e porterà all’attenzione dei consiglieri regionali e del comitato del movimento le questioni riguardanti Gorizia e provincia. 

 

ORETI: UN GRAZIE VA ESPRESSO ALLE FORZE DELL’ORDINE IN CAMPO PER LE MANIFESTAZIONI POLITICHE DEL 23 MAGGIO

Riguardo alle manifestazioni di estrema destra e di estrema sinistra che hanno caratterizzato e scaldato il sabato goriziano, se tutto è andato nel verso giusto sicuramente non è stato per caso. Il merito va esternato alle forze dell’ordine che hanno garantito la sicurezza della città, dei cittadini e degli eventi principali, pertanto, agli uomini e alle donne in divisa che hanno gestito l’evento, va il più vivo e sincero ringraziamento.

Questo il pensiero del consigliere comunale e capogruppo della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Gorizia, fortunatamente, non è abituata a vivere giornate come quella del 23 maggio ed era naturale sentire la tensione e la paura palpabile nell’aria.

E’ andato tutto per il verso giusto e la giornata si è conclusa in tranquillità con un sospiro di sollievo da parte dei cittadini, dei politici e degli organizzatori dell’associazione culturale èstoria.

Per onestà intellettuale - sottolinea Oreti - bisogna dare “a cesare quel che è di cesare” ed in questo senso un plauso va girato al questore ed al prefetto che hanno mantenuto la calma e attraverso il capillare controllo del territorio hanno tutelato città e cittadini.

Un bell’esempio è giunto dai goriziani visto che tutti gli spazi e gli stand di "èstoria" sono risultati strapieni, la migliore risposta a tutela dell’evento culturale più importante dell’anno che vive la città.

Termina Oreti – Secondo il principio del tutto è bene quello che finisce bene, dispiace però che a rimetterci siano stati i tanti commercianti che hanno chiuso le serrande per evitare eventuali danni.

 

LA NUOVA SFIDA DI AUTONOMIA RESPONSABILE NEL TERRITORIO ISONTINO. ORETI NUOVO SEGRETARIO PROVINCIALE 

E’ avvenuto in questi giorni l’incontro tra il capogruppo in Consiglio regionale di Autonomia Responsabile, Renzo Tondo ed il capogruppo della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Era importante - afferma Tondo - fare un punto della situazione in merito a ciò che sta accadendo sia a Gorizia che nel territorio isontino.

Analizzata la situazione sia Tondo che Oreti hanno sottolineato alcuni elementi che ancora una volta mettono a nudo quanto il territorio isontino sia in sofferenza a seguito delle scelte dell’attuale giunta regionale.

In campagna elettorale la Serracchiani aveva proposto e promesso che il territorio isontino avrebbe avuto un rappresentate nella giunta regionale per aumentare il suo peso specifico: ne ha nominate addirittura due, Vito e Panariti, ed i risultati sono stati finora drammatici; negli ultimi due anni i fatti contano più delle parole e la chiusura del punto nascita della città di Gorizia rimane sotto gli occhi di tutti, mentre non si ha traccia di loro interventi risolutivi in merito alle attuali problematiche che stanno vivendo Gorizia e la sua provincia, in termini di disoccupazione e crisi economica. Come se non bastasse, il territorio sta subendo un afflusso di richiedenti asilo politico, senza precedenti, concentrando nel capoluogo isontino ed a Gradisca d’Isonzo le due uniche comunità che stanno accogliendo la quasi totalità degli arrivi. Nel merito, più volte è stato richiesto un piano regionale di distribuzione equa dei profughi ma finora la giunta regionale ha fatto finta di non sentire.

Spiega Oreti – Dall’inizio della sua legislatura nel nostro territorio la giunta Serracchiani si è contraddistinta per imporre senza ascoltare con il risultato che i veri penalizzati sono stati esclusivamente i cittadini. In politica la differenza la fanno i fatti e non le promesse elettorali ed in questo si può benissimo affermare che di Renzo Tondo a Gorizia resta la realizzazione del tratto Villesse-Gorizia mentre dalla Presidente Serracchiani finora abbiamo ricevuto soppressioni e tagli trasversali mai avuti nel passato (cultura, sanità, welfare).

L’incontro è stato fruttuoso anche per quanto riguarda il futuro di Autonomia Responsabile nel territorio isontino - come ha sottolineato lo stesso Tondo - Visto quanto la giunta regionale è assente preme un’attenzione maggiore riguardo a tutte le problematiche che stanno subendo Gorizia e provincia e, pertanto, Autonomia Responsabile con i suoi 5 consiglieri regionali vuole porre maggiore ascolto alle reali esigenze del territorio. In quest’ottica al fine di dare una voce dinamica alla nostra componente politica, con il comitato regionale del nostro movimento abbiamo concordato di nominare Fabrizio Oreti come coordinatore provinciale isontino per Autonomia Responsabile. Fabrizio che sarà la nostra antenna e la nostra voce sul territorio e porterà all’attenzione dei consiglieri regionali e del comitato del movimento le questioni riguardanti il territorio che rappresenta.

 

ORETI: PER IL 23 MAGGIO PENSIAMO A “E’ STORIA”

Quest’anno “E’ storia” (manifestazione culturale per eccellenza che vive la città) doveva essere l’evento più importante a cui dare la massima visibilità e attenzione, considerando poi il centenario della grande guerra invece, purtroppo, è costretta ad essere influenzata da eventi collaterali, visto le manifestazioni politiche di casapound e antifascisti-antimilitaristi.

Questo il pensiero del consigliere comunale e capogruppo della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Penso che uno sprovveduto non sia preoccupato in merito ai tanti eventi che vivrà la città il prossimo 23 maggio (platea cibis, è storia, casapound e antifascisti e militaristi).

Non nascondo - sottolinea Oreti - che sono stato combattuto sul voto relativo alla mozione che ha presentato il collega Traini, visto che ho trovato importante che il consiglio si esprimesse e discutesse sul sabato “caldo” che sta per vivere il capoluogo Isontino.

L’elemento che ha fatto scattare il voto negativo da parte della componente politica che rappresento è scaturito dal fatto che il Sindaco aveva già provveduto a sensibilizzare le autorità preposte sulla fattibilità del rilascio delle dovute autorizzazioni, ricevendo rassicurazioni e controllo sulla gestione degli eventi politici, in quest’ottica la mozione era già stata anticipata dal primo cittadino. Come avevo sensibilizzato nel consiglio precedente, votando a favore per anticipare la discussione della mozione Traini, era importante comunque che il consiglio discutesse in modo così da avere tutte le informazioni necessarie sugli eventi.

Termina Oreti – Sicuramente Questura e Prefettura, enti competenti a rilasciare le dovute autorizzazioni agli eventi politici, se hanno mantenuto entrambe le manifestazioni hanno valutato che, con il supporto delle forze dell’ordine, riusciranno a gestire al meglio senza incidenti la giornata. Dispiace però che questo clima non ha giovato ne a “è storia”, tantomeno ai commercianti della città visto che alcuni saranno chiusi a titolo di preventivo a prescindere da come andrà la giornata.


ORETI: APPROVATO IN CONSIGLIO UN REGOLAMENTO INNOVATIVO A TUTELA DELLE STRADE DELLA CITTA’

Tra i regolamenti innovativi e interessanti che abbiamo discusso e approvato nell'ultimo consiglio comunale, ha trovato spazio il documento per l'esecuzione degli scavi e manomissione del suolo pubblico nel territorio cittadino.

Da consigliere comunale, spesso capita di ascoltare delle corrette e giustificate lamentele da parte dei cittadini in merito ad alcune vie delle città ridotte in pratica a colabrodo e spesso può capitare che il capro espiatorio diventi l'amministrazione comunale.

Questo il pensiero del consigliere comunale e capogruppo della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

In alcuni casi è così, ma in tantissimi altri casi il comune come i tanti cittadini della comunità subisce i lavori da parte di ditte che vanno a intervenire sulle strade per migliorie varie sul territorio, senza però dopo ripristinare il manto stradale esattamente così come era precedentemente. 

Finalmente - sottolinea Oreti - con l'approvazione di questo regolamento  coloro che interverranno sulle strade, sui marciapiedi e sulle vie della città dovranno recuperare e ripristinare il manto stradale nella forma originale. 

Termina Oreti - In quest’ottica si tratta di un regolamento innovativo di cui la città aveva bisogno a tutela della comunità, pertanto, il voto del sottoscritto e del collega Turco, è stato sicuramente positivo come quello della maggioranza dell’aula, per un documento che avrà dei riflessi positivi per la viabilità e la sicurezza della città.

 

ORETI: UN EMENDAMENTO NELLA MOZIONE SULLA SANITA’ DEL PD RIGUARDO AL PIANO ATTUATIVO LOCALE (PAL) A FAVORE DELL’ASSOCIZIONE GIE.CO (GENITORI CONSAPEVOLI PER BAMBINI DISABILI)

Nella mozione, presentata dall’opposizione, che andremo a discutere nel prossimo consiglio comunale del 18 maggio, si discuterà del piano attuativo locale (PAL) che riguarderà le future funzionalità dell’ospedale della città. Una mozione condivisibile visto che tocca le lacune che si andranno a creare se la regione non effettuerà i giusti correttivi, a meno che non si voglia ridurre il nosocomio goriziano in un ospedale privo di servizi essenziali.

Questo l'argomentare del capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Trovo la mozione corretta e pertinente - afferma Oreti - sarà mio intento però richiedere di inserire un emendamento relativo  alla necessità di maggiori servizi erogati da parte dei pediatri a favore dei bambini disabili della città. Dopo aver parlato con alcuni genitori dell’associazione gie.co (genitori consapevoli per bambini disabili), che rappresenta circa 25 bambini disabili, sono venuto a conoscenza che per quanto riguarda i pediatri della città ci vorrebbe più sensibilità visto che relativamente alle visite presso i rispettivi studi medici, per la maggior parte, sono situati in stabili poco comodi per l’accesso sia per bambini disabili ma anche tutti gli altri pazienti che devono di volta in volta “combattere” con carrozzine e passeggini tra tante rampe di scale e/o ascensori troppo piccoli per contenerli.

In quest’ottica sarebbe utile e molto più accessibile riunire i pediatri del capoluogo Isontino in strutture al piano terra o per lo meno in stabili dove gli ascensori possano contenere bambini e carrozzine assieme, sensibilizzando maggiormente gli stessi pediatri per essere più solerti in merito alle visite mediche domiciliari che a volte avvengono dopo giorni e non più utili alla necessità del momento.

Al di fuori della mozione, per quanto riguarda invece l’ambito comunale sarebbe utile e fruttuoso, compatibilmente con le risorse e gli spazi dell’amministrazione comunale, fornire all’associazione Gie.co una sede per garantire a chi opera per un’attività così delicata luogo visibile dove poter offrire consigli e confronti con genitori che vivono nella quotidianità le difficoltà dei bimbi diversamente abili.

 

ORETI: ANCORA SCRITTE RAZZISTE A GORIZIA! IL CLIMA CHE SI STA CREANDO IN CITTA’ NON VA SOTTOVALUTATO

La stupidità umana a volte sembra non avere limiti. Come se non bastasse l’offesa non ancora assorbita che ha colpito la città con scritte ignobili al lapidario dei 665 deportati goriziani, la ciliegina sulla torta è arrivata la scorsa notte, alle porte di Gorizia (località gardisciutta), dove ecco apparire nuove scritte razziste, stavolta rivolte alla minoranza slovena (“slavi di merda” con l’incisione di una svastica), nei terreni di un tranquillo e stimato produttore agricolo.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Il clima che si inizia a respirare in città da qualche tempo non mi piace affatto e sarebbe un errore sottovalutare per l’ennesima volta questo genere di atti vandalici.

Auspico - sottolinea Oreti - che il titolare dell’azienda agricola sporga regolare denuncia in modo così da attivare formalmente le forze dell’ordine visto che questi gesti vanno presi nelle dovute considerazioni e un’indagine potrebbe portare risvolti nei confronti dei vandali che altrimenti rischierebbero di passarla sicuramente liscia. Il nostro territorio non è un luogo dove possa attecchire il razzismo e per questo motivo credo che rimuovere nel più breve tempo possibile queste ignobili e oltraggiose scritte vorrebbe dire togliere ulteriore visibilità a dei teppisti razzisti il cui scopo è proprio far parlare di loro, offendendo e creando disordini nella nostra tranquilla e quiete comunità.

 

ORETI: NON CI SONO PAROLE PER DESCRIVERE I TRISTI FATTI ACCADUTI AD UNA MAMMA GORIZIANA AL QUARTO MESE DI GESTAZIONE  

Dopo l’ultimo triste caso di una nostra concittadina che, a seguito di un’emorragia avvenuta al quarto mese di gravidanza, versa in gravi condizioni con la tristissima conseguenza di aver perso il proprio bimbo, penso che ci siano tutte le motivazioni per evidenziare che i servizi attualmente erogati a Gorizia non sono sufficienti per le mamme in dolce attesa. Vista la gravità dei fatti non farò alcun tipo di strumentalizzazione politica, fermo restando che così non si può andare avanti visto che è già il secondo caso in pochi mesi e questo purtroppo è finito nel peggiore dei modi.

Considerata la gravità dei fatti - secondo Oreti - è importante trovare valide e veloci soluzioni per i casi di reale emergenza per mamme in dolce attesa che a seguito della celere chiusura del punto nascita non sono state trovate. In questo senso ho già chiesto la fattibilità di presentare un’interrogazione in consiglio regionale all’assessore regionale alla sanità Telesca in merito a come devono essere gestiti i casi di emergenza visto che Monfalcone e Palmanova si trovano a trenta minuti di macchina dal capoluogo Isontino e come dimostrato dagli eventi purtroppo troppo distanti in casi di pericolo. Credo che non ci voglia il genio della lampada per capire che la convenzione stipulata dalla giunta Serracchiani con l’ospedale sloveno di San Pietro abbia ancora troppe lacune visto che non è mai stato preso in considerazione di utilizzarlo per i casi urgentissimi.

Termina Oreti - Tra i tanti dubbi che rimangono aperti c’è poi da sottolineare che Gorizia con i suoi quattro mila bambini non può avere il reparto pediatrico dell’ospedale San Giovanni di Dio chiuso dalle 18 lasciando letteralmente abbandonati bambini e genitori nella fascia serale e notturna che sono costretti, in casi di urgenza, a viaggi della speranza verso Monfalcone e Palmanova.

 

ORETI: PIU’ TRASPARENZA SUI CONSIGLIERI COMUNALI NELLA NUOVA PAGINA DEL SITO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

La comunicazione e la trasparenza sono alla base della corretta informazione che ogni amministrazione pubblica deve garantire alla propria comunità, in un momento poi in cui la disaffezione nei confronti della politica è alta, preme coinvolgere ed informare il più possibile su tutto ciò che riguarda le “figure” che rappresentano i cittadini nelle sedi istituzionali comunali.

Questo l'argomentare di Fabrizio Oreti, delegato del Sindaco alla gestione e supervisione del sito internet del capoluogo Isontino.

Spiega Oreti – Dopo essermi confrontato con il Sindaco, che ringrazio per la disponibilità dimostrata e con gli uffici tecnici comunali preposti, ho appurato la fattibilità di fornire maggiori informazioni in merito ai consiglieri comunali che rappresentano i cittadini nella sede del consiglio comunale e nelle dodici commissioni consiliari a carattere permanente che di volta in volta si riuniscono per trattare gli argomenti di specifico interesse.

Nella sezione realizzata è possibile apprendere per ciascuno dei quaranta eletti: curriculum vitae, commissioni in cui si interviene, mozioni presentate, totale delle votazioni a cui si è partecipato, eventuali deleghe concesse da parte del Sindaco in settori specifici. Il tutto al fine di fornire ai cittadini una buona quantità di informazioni nel caso abbiamo bisogno di rivolgersi ai loro rappresentati in comune.

In questo ambito è stata creata la sezione consiglio comunale, accessibile attraverso il seguente link del sito dell’amministrazione comunale (www.comune.gorizia.it), dove cliccando sui vari nominativi si potranno conoscere maggiori dettagli su ciascun consigliere:

http://www3.comune.gorizia.it/it/consiglio-comunale

Termina Oreti – Dopo la diretta streaming dei consigli comunali, dopo i verbali on line del consiglio comunale, si aggiunge quindi un altro strumento a disposizione del cittadino al fine di rendere sempre più partecipe l’opinione pubblica alla vita politica cittadina.

 

ORETI: AL PARCO DELLA RIMEMBRANZA ATTI IGNOBILI E VANDALICI CHE DEVONO FAR RIFLETTERE ALLA LUCE DELLE PROSSIME MANIFESTAZIONI IN CONCOMITANZA CON "E’ STORIA"

Che il parco della rimembranza soprattutto nell'ultimo anno ha perso il suo valore storico, ricreativo e culturale è ormai sotto gli occhi di tutti.

I troppi profughi lo avevano scambiato come una casa all’aperto dove poter dormire,  mangiare, bere ed espletare bisogni fisiologici. 

Questo l'argomentare del capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Fortunatamente con l'ordinanza anti bivacco (di cui rimango un convinto sostenitore visto poi che sono stato tra i primi a sensibilizzarne l'attuazione) la situazione è migliorata, anche se nell'arco diurno rimane comunque il territorio dei richiedenti asilo che non sapendo dove andare stazionano lì.

Come se non bastasse - sottolinea Oreti - la ciliegina sulla torta è arrivata la scorsa notte dove sul lapidario che ricorda i 665 deportati goriziani da parte di forze titine sono comparse scritte  ignobili e raccapriccianti (“FASCI IN FOIBA” assieme alla falce e martello) che a prescindere dalle ideologie rappresentano vandalismo e barbarie pura ed in quanto tale vanno condannate e perseguite penalmente, spero che le telecamere dislocate in città abbiamo ripreso gli autori di questi infausti gesti.

Non vorrei mai - continua Oreti - che questi imprecabili atti fossero un anticipo o un avvertimento relativo alla manifestazione di casapound del prossimo 23 maggio dove a quanto sembra dai social e dai rumors potrebbe arriverà in città anche l'estrema sinistra, il tutto in concomitanza con l'evento culturale "è storia" nel mezzo e questo deve far riflettere sull'importanza di tutelare e blindare un'attività fondamentale per la città che non deve essere assolutamente tirata in ballo.


ORETI: CONVOCHIAMO IN CONSIGLIO COMUNALE L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’ TELESCA PRIMA DI ULTERIORI TAGLI ALL’OSPEDALE DI GORIZIA

Sin da gennaio, subito dopo l'entrata in vigore della legge regionale sulla sanità (ricordiamoci le file chilometriche del pronto soccorso nei primi giorni dell'anno), l'ospedale di Gorizia è in netta riorganizzazione interna e da quello che trapela i tagli la stanno facendo da padrone. 

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Il timore di tanti è che il peggio non sia ancora arrivato - sottolinea Oreti - in quest'ottica, considerando che prevenire è meglio che curare, nella conferenza dei capigruppo dello scorso febbraio avevo già chiesto e rimarcato la fattibilità di convocare un consiglio "ad hoc" alla presenza dell'assessore regionale alla sanità Telesca e del direttore generale dell'azienda sanitaria Pilati, per capire dove sta andando e cosa sta diventando il nostro ospedale. Visto il peggioramento della situazione a seguito dell'approvazione del PAL (piano attuativo locale) ed il paventato rischio di una drastica riduzione dei servizi del reparto di cardiologia, non possiamo continuare ad attendere e tornerò nuovamente a chiedere al presidente del consiglio comunale che si convochi, con urgenza, un consiglio specifico sulla sanità cittadina perché la regione sta spogliando, giorno dopo giorno, il nostro nosocomio e non dobbiamo rimanere inermi a guardare. 

Continua Oreti - Perché convocare il consiglio comunale e non la commissione sanità? Secondo il mio punto di vista si tratta di un argomento estremamente delicato che tocca la salute e la pelle dei cittadini e sicuramente merita di essere sviscerato e approfondito da tutti e 40 i consiglieri comunali nell'organo di massima rappresentatività della città, pertanto, la sede più ufficiale e idonea è quella del consiglio. 

Termina Oreti – Considerato che, tra le quattro province, abbiamo il record in regione come minor numero consigli comunali convocati e di maggior risparmio per le casse comunali non penso sia uno scandalo o un dramma riunire l'assise per tutelare la salute della nostra comunità, magari con l'aggiunta di una delibera da votare per essere in regola anche con eventuali controlli da parte della corte dei conti. 

 

ORETI: SCANDALOSO CHE NEL PROGRAMMA IMMIGRAZIONE REGIONALE NESSUN PROVVEDIMENTO PER I TROPPI RICHIEDENTI ASILO POLITICO A GORIZIA

Sono passati più di tre mesi dall’incontro organizzato in consiglio comunale dal collega Cingolani in merito a possibili soluzioni riguardo i troppi richiedenti asilo politico presenti in città e nel territorio.

All’incontro erano presenti tutte le figure interessate nella vicenda: il prefetto Zappalorto, l’assessore regionale all’immigrazione Torrenti, il presidente della provincia Gherghetta, il sindaco Romoli e tanti consiglieri comunali del territorio.

Questo l’argomentare del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

L’esito dell’incontro era stato categorico: nel brevissimo periodo soluzioni semplici e veloci per svuotare Gorizia e Gradisca dai troppi profughi.

Da gennaio ad oggi cosa è cambiato in città? Beh, praticamente nulla, siamo ancora “obbligati” ad ospitare oltre 200 richiedenti asilo politico!

Mi sembra grottesco - sottolinea Oreti - che in un mese e mezzo la regione ha chiuso il punto nascita di Gorizia per motivi a dir loro di sicurezza mentre, dopo più di un anno, considerato che parliamo anche qui di sicurezza e pericolo igienico-sanitario, la regione non ha ancora mosso un dito per cercare di alleggerire la città da un incessante afflusso di profughi. 

In questi giorni a Trieste - termina Oreti - è finalmente in discussione il programma regionale d’immigrazione e scandalosamente non menziona nessun provvedimento o iniziativa imminente per snellire i profughi nelle comunità di Gorizia e Gradisca, sommerse ormai da un’emergenza interminabile.

Nello stesso documento però, vengono stanziati da parte della stessa regione 2,3 milioni di euro per l’accoglienza e l’integrazione, il tutto ancora una volta a discapito dei tanti cittadini che vivono di stenti, pagano le tasse e non ottengono gli stessi privilegi. Assurdo!!

   

ORETI: LA RIFORMA SANITARIA REGIONALE STA IMPOVERENDO GIORNO DOPO GIORNO L’OSPEDALE DI GORIZIA! DOVE SONO LE PROMESSE DI SERRACCHIANI & TELESCA?

Era il consiglio comunale dell’11 luglio scorso quando, a chiare lettere, la presidente della regione Serracchiani con la sua fedele assessore alla sanità Telesca si esprimevano in merito la chiusura del punto nascita, ribadendo però che non  sarebbe stata l’equivalenza di un impoverimento dell’ospedale di Gorizia che nel brevissimo periodo sarebbe stato potenziato in alcuni settori e reso ancora più efficiente.

Beh, a distanza di nove mesi soltanto, non solo i cittadini si sentono privati ingiustamente del loro punto nascita, con il rischio di dover nascere in ambulanza cosi come già avvenuto qualche settimana fa, ma i servizi sul territorio così tanto sbandierati non sono mai partiti!

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

La conferma a questo incerto scenario viene dall’attuazione del Piano attuativo locale (PAL) che vedrà coinvolto anche l’ospedale San Giovanni di Dio, dove in merito al “rischio” di forti ridimensionamenti la lista è lunga: terapia intensiva cardiologica, neurologia, chirurgia, senza dimenticare la beffa sulla trombolisi (servizio mai partito, che mai partirà, ma promesso soltanto qualche mese fa).

La ciliegina sulla torta - sottolinea Oreti - è fornita dal dato inconfutabile che la neo nata azienda sanitaria bassa friulana-isontina è tra le ultime posizioni, per non dire l’ultima, in merito agli stanziamenti previsti. Per i più attenti, basterebbe questo segnale per riassumere gli intenti della regione per il prossimo futuro sul territorio.

Alla luce della situazione che si sta delineando - termina Oreti - saranno due le categorie che subiranno maggiormente problemi e disagi: i cittadini ed il personale medico/sanitario dell’ospedale. Appare sempre più evidente che questa riforma sanitaria, tanto voluta dalla presidente Serracchiani e difesa a spada tratta nel territorio isontino soltanto dal consigliere regionale PD Moretti sempre più solo e isolato sull’argomento, sta trasformando un ospedale di una città di 35 mila abitanti, inaugurato solo 7 anni fa, in una struttura sempre più povera di servizi per i propri utenti/cittadini. Chissà se la presidente della regione tornerà mai in consiglio comunale, così come aveva promesso, per aggiornarci su questa imbarazzante riforma?

 

ORETI: E’ TUTELATA LA SICUREZZA IGIENICO-SANITARIA DEI CITTADINI? SARA’ IL QUESITO CHE RIVOLGERO’ NEL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 MARZO PROSSIMO

La città in questo momento non ha alcun bisogno di psicosi varie in merito alle condizioni igienico-sanitarie dei richiedenti asilo politico, soprattutto perché ce ne sono sempre di più che privi di alloggio si accampano dove trovano spazio. Certo però che il caso di tubercolosi riscontrato da un profugo presente a Gorizia deve far riflettere seriamente sullo scenario che si sta delineando!

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Sottolinea Oreti - Purtroppo non mi ha meravigliato la notizia del giovane afghano di 23 anni “ospitato” in città (ora ricoverato a Trieste), a cui è stata riscontrata una lesione cavernosa di tipo tubercolare. Dietro a questo evento però, oltre all’informazione trapelata sulla stampa, non mi sembra che la politica e le istituzioni preposte si siano interrogate più di tanto sulla tutela sanitaria che dobbiamo garantire alla nostra comunità.

In considerazione che la Tubercolosi si trasmette per via aerea attraverso goccioline di saliva - continua Oreti - sono stati tutelati i nostri ignari cittadini che in giro per la città sono stati a contatto con questo richiedente asilo politico? I quesiti da porre sarebbero tanti, per esempio: a carico di chi sono i costosi controlli sanitari da effettuare a tappeto ai troppi richiedenti asilo politico in città? Nel prossimo consiglio comunale del 30 marzo prossimo formulerò all’assessore alla sanità Romano alcune domande per avere maggiori informazioni di dettaglio e per comprendere quali sono i possibili rischi che corrono i cittadini della nostra comunità.

Intanto - termina Oreti - la popolazione in città ha perso la percezione della sicurezza e non solo da un punto di vista sanitario, pertanto, come amministratore comunale trovo assurdo, paradossale e poco rispettoso dover ancora essere “obbligati” ad ospitare oltre 260 richiedenti asilo in una città di 35 mila abitanti che da mesi lancia SOS di aiuto e intervento a tutte le Istituzioni preposte, senza ottenere valide, semplici e fattive soluzioni. Così non si può andare avanti!

 

ORETI: VA RIAPERTO IL PUNTO NASCITA DI GORIZIA. LA MAMMA GORIZIANA CHE HA PARTORITO IN AMBULANZA E’ UNO DEI PRIMI EFFETTI DELLE SCELTE DEL DUO SERRACCHIANI-TELESCA

Era luglio scorso quando, senza ascoltare niente e nessuno, la giunta Serracchiani chiudeva inesorabilmente il punto nascita della città adducendo la scelta alla mancanza di sicurezza.

Alla luce dei fatti avvenuti in questi giorni che hanno visto una mamma goriziana partorire in ambulanza, è da chiedere all’assessore alla sanità regionale Telesca: sono forse più sicure questo tipo di situazioni?

Questo l'argomentare del capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Fortunatamente è andato tutto bene ed un grande plauso va al personale del 118 che, nonostante i tagli, opera impeccabilmente ma se dovesse succedere nuovamente in presenza di complicazioni? 

In consiglio comunale - sottolinea Oreti - avevo chiesto alla presidente della Regione chi si sarebbe assunto la responsabilità politica e morale nel caso in cui una mamma avrebbe partorito in auto nel tragitto Gorizia - Monfalcone, in quella sede non ho avuto risposta, chissà ora se vorranno trovare giustificazioni sull’accaduto?

Va ricordato che la regione non ha mai comunicato i dati in merito alla sicurezza dei punti nascita in regione e resta il fatto che Gorizia, con circa 4 mila bambini (da 0 a 14 anni) iscritti all'anagrafe, non può essere priva di un punto nascita italiano, stato in cui viviamo e paghiamo le tasse, con i reparti di ginecologia e pediatria non operativi nella fascia serale e notturna. Spero vada sempre tutto bene - termina Oreti - ma 30 minuti di macchina o ambulanza in caso di reale emergenza, sia per le mamme che per i bambini sono troppi, come dimostrato dal caso della mamma che ha partorito in ambulanza. Continua a non essere concepibile privare di questi servizi essenziali una città di 35 Mila abitanti. Considerato che la chiusura del punto nascita è stata definita dalla regione con una sospensione del servizio, alla luce dei noti fatti, Sarebbe un gesto di responsabilità politica riaprire il punto nascita e rendere operativi sulle 24 ore i reparti di ginecologia e pediatria.

 

ORETI: DAL CONSIGLIERE REGIONALE PD MORETTI MI ASPETTO MENO PROPAGANDA AL SUO PARTITO E PIU’ IMPEGNO POLITICO

Non è la prima volta che il consigliere regionale PD Diego Moretti la spara grossa su Gorizia, tutto ciò testimonia quanto sia distante e poco informato su quello che avviene nel capoluogo Isontino. Gli consiglio vivamente di farsi un giro in città e parlare con la gente in modo così di evitare di scrivere sulla stampa sterili provocazioni poco attinenti alle reali esigenze della comunità goriziana. Forse per lui esiste solo il territorio del monfalconese da tutelare e valorizzare!

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

È curioso come questa volta l’impavido Moretti si esprima contro la creazione della casa del parto che a suo dire è uno spreco di denaro, beh se il suo stesso partito non avesse chiuso il punto nascita non sarebbe stato necessario avviare progetti e fondi per la realizzazione della casa del parto transfrontaliera, pertanto, non comprendo le sue affermazioni che sembrano una ammissione dell’infausta scelta di chiusura del punto nascita a Gorizia!

Le scelte del suo partito e della sua giunta regionale - sottolinea Oreti - non soltanto hanno escluso barbaramente le nascite a Gorizia (città di 35 mila abitanti) ma hanno anche ridotto drasticamente i reparti di ginecologia e pediatria che non sono operativi nella fascia serale e notturna e questo per una città che esprime circa 4 Mila bambini (dai 0 ai 14 anni)  non può essere né accettabile né comprensibile. 

Pensavo che dopo il caso della mamma goriziana che ha partorito in ambulanza, cercando di arrivare da Gorizia a Monfalcone (evento che ha provocato una brutta esperienza per la mamma così come la stessa ha dichiarato sulla stampa) il partito democratico di Moretti, Vito, Telesca e Serracchiani, facesse un po' di "mea culpa" invece, come già successo in passato, hanno fatto finta di nulla!

Ora, lo stesso Moretti se ne esce anche contro la casa del parto a Gorizia! Fortunatamente il progetto è avviato e il Gect (gruppo europeo di cooperazione territoriale), contrariamente a Moretti, ha le idee chiare. Se Moretti vede la casa del parto come uno sperpero di denaro perché non si attiva con la sua giunta per rivedere la sospensione della chiusura del punto nascita in modo così da bloccare la creazione della casa del parto e risparmiare fondi da investire in altro modo?

Termina Oreti - Certo nessuna casa del parto potrà mai sostituire il punto nascita della città. Per lo meno però potrà essere un valido supporto per le future mamme, ribadendo sempre la necessità di attivare sulle 24 ore i reparti di pediatria e ginecologia.


ORETI: NONOSTANTE LE RASSICURAZIONI, DOPO IL CASO TUBERCOLOSI A GORIZIA E’ TUTELATA LA SICUREZZA LEGATA ALLE CONDIZIONI IGIENICO-SANITARIE? 

La città in questo momento non ha alcun bisogno di psicosi varie in merito alle condizioni igienico-sanitarie dei richiedenti asilo politico, soprattutto perché ce ne sono diversi che privi di alloggio si accampano dove trovano spazio. Certo però che il caso di tubercolosi riscontrato da un profugo presente a Gorizia deve far riflettere seriamente!

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Sottolinea Oreti - Purtroppo non mi meraviglia la notizia apparsa in questi giorni sugli organi di informazione in merito ad un giovane afghano di 23 anni “ospitato” in città (ora ricoverato a Trieste), a cui è stata riscontrata una lesione cavernosa di tipo tubercolare. Dietro a questo evento però, una volta per tutte, la politica e le istituzioni preposte devono interrogarsi sulla tutela sanitaria che dobbiamo garantire alla nostra comunità.

In considerazione che la Tubercolosi si trasmette per via aerea attraverso goccioline di saliva - continua Oreti - sono stati tutelati i nostri ignari cittadini che in giro per la città sono stati a contatto con questo richiedente asilo politico? I quesiti da porre sarebbero tanti, per esempio: chi paga tutti questi costosi controlli sanitari da effettuare a tappeto ai troppi richiedenti asilo politico in città? Nel prossimo consiglio comunale formulerò all’assessore alla sanità Romano alcune domande per avere maggiori informazioni di dettaglio e per comprendere quali sono i possibili rischi che corrono i cittadini della nostra comunità. 

Intanto - termina Oreti - la popolazione in città ha perso la percezione della sicurezza e non solo da un punto di vista sanitario, pertanto, come amministratore comunale trovo assurdo, paradossale e poco rispettoso dover ancora essere “obbligati” ad ospitare oltre 260 richiedenti asilo in una città di 35 mila abitanti che da mesi lancia SOS di aiuto e intervento a tutte le Istituzioni preposte, senza ottenere valide, semplici e fattive soluzioni. Così non si può andare avanti!


ORETI: PARTONO I LAVORI NELLA BIBLIOTECA STATALE E CIVICA PER L’INSTALLAZIONE DEL WIFI GRATUITO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Lo avevamo accennato nel dicembre scorso che in breve tempo sarebbero partiti i lavori per l’installazione alla biblioteca statale e civica del servizio internet senza fili (wifi) che fornisce l'amministrazione comunale a favore della comunità cittadina.

Per iniziare mancava soltanto l'autorizzazione della sovrintendenza ai beni architettonici che è pervenuta in questi giorni e, pertanto, siamo pronti a dare il via ai lavori che consentiranno per i tanti studenti che frequentano la biblioteca di poter navigare nelle sale principali della struttura.

A dare l'annuncio è il delegato del Sindaco alla gestione del servizio internet senza fili (Wifi) del capoluogo Isontino, Fabrizio Oreti.

Ricordo che si tratta di un servizio gratuito messo a disposizione dall'amministrazione comunale - spiega Oreti - a favore della nostra comunità che dalla sua nascita, dal giugno 2011, ha già superato le 234 mila connessioni (oltre 15 mila dall’inizio dell’anno), dato importante che assieme al primato regionale di estensione del segnale testimonia quanto i cittadini usufruiscano di questa comodità.

Continua Oreti - ringrazio il Sindaco Romoli per la sensibilità e la disponibilità che ha messo in campo a favore del servizio internet cittadino e gli uffici tecnici del comune, a cui va un plauso per la velocità di esecuzione. Grazie a queste sinergie abbiamo concretizzato la possibilità di fornire ai tanti studenti delle varie realtà scolastiche e universitarie di un servizio in più, considerato che il web è utile anche nello studio.

Termina Oreti - Stiamo già contattando la società che fisicamente installerà la rete e nel giro di un mese inizieranno i lavori. I progetti associati al Wifi rimangono legati e sviluppati a favore della comunità al fine di garantire una città funzionale anche dal punto di vista multimediale. Si aggiunge, quindi, un’ulteriore estensione di segnale a disposizione della collettività nella considerazione di quanto l’amministrazione comunale è sensibile a migliorare un servizio gratuito.

 

ORETI: NELLA FUSIONE DELLA CAMERA DI COMMERCIO (GORIZIA-TRIESTE) SIA GARANTINO IL FONDO GORIZIA AD USO ESCLUSIVO DEL CAPOLUOGO ISONTINO

Sinceramente non mi aspettavo una così repentina accelerazione nella fusione della camera di commercio di Gorizia con quella di Trieste, in considerazione comunque che era un passo obbligato da portare a termine e l’accorpamento con il capoluogo di regione risulta essere il male minore.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Sicuramente visto che la nostra camera di commercio gode di una salute migliore di quella triestina avrei aspettato un po’ di più al fine di salvaguardare nel migliore dei modi ogni clausola che possa venire a vantaggio del capoluogo Isontino.

Ripetutamente, nel corso degli anni - afferma Oreti – sia Trieste che Udine hanno cercato di dividere il nostro territorio già massacrato con la perdita dei 2/3 di area dopo la seconda guerra mondiale ed a quanto pare con gli alibi della spending review siamo arrivati alla resa dei conti.

Non metto in dubbio le parole del presidente della camera di commercio di Gorizia - continua Oreti - in merito alla sicurezza che il fondo Gorizia rimanga esclusivamente a disposizione della città. L’elemento che mi preoccupa è relativo al futuro che nell'economia come nella polita è labile e le sicurezze di oggi non sono quelle di domani, considerando poi la voglia di espansione di Trieste.

Non nascondo, pertanto, una certa preoccupazione in merito al fatto che Trieste, considerando che è il capoluogo di regione, farà sue buona parte delle risorse e nonostante le attuali rassicurazioni non vi è certezza sul futuro del fondo Gorizia considerando che nel momento in cui la fusione sarà completata non sarà facile tutelare una risorsa che dovrà obbligatoriamente essere ad uso esclusivo della città goriziana.

Termina Oreti – Auspico per il bene della città che il fondo Gorizia venga blindato a favore del capoluogo Isontino per poter continuare a dare il supporto necessario di cui il tessuto produttivo ed economico della città ha bisogno.

 

ORETI: BISOGNA CONVOCARE UN CONSIGLIO COMUNALE AD HOC SULLA SANITA’ CITTADINA. IL 55% DELLA POPOLAZIONE GORIZIANA HA SUPERATO I 65 ANNI NON SONO ACCETTABILI FILE INTERMINABILI AL PRONTO SOCCORSO

Da qualche mese è entrata in vigore la tanto discussa legge regionale in merito alla riforma sulla sanità, il tutto dopo mesi e mesi di proteste da parte di tantissime amministrazioni comunali perché dietro alla parola riforma è celato purtroppo il sinonimo di ridimensionamento.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Per carità - sottolinea Oreti - nessuno si è mai aspettato miracoli da questo nuovo riordino della sanità visto poi che Gorizia ha pagato, tra l’altro, con la chiusura dell’unico punto nascita della regione ed il ridimensionamento di ginecologia e pediatria nonostante i circa 4 mila bambini (da 0 a 14 anni) iscritti all’anagrafe della città.

L’elemento che continua a lasciarmi a dir poco esterrefatto - continua Oreti - è dato dal fatto che l’assistenza sul territorio così tanto sponsorizzata dall’assessore regionale alla sanità Telesca non è ancora partita e continuano a verificarsi file interminabili al pronto soccorso. Considerando che dei 35 mila abitanti della città il 5% ha superato gli 85 anni ed il 55% circa ha superato i 65 anni, a prescindere dai codici di accesso, il pronto soccorso deve garantire una celerità che purtroppo oggi non è presente, tutto ciò per carenze organiche e non certo per demeriti del personale medico e paramedico.

Termina Oreti - Rappresenterò alla conferenza dei capigruppo la necessità di convocare un consiglio comunale ad hoc sulla sanità cittadina per invitare il nuovo direttore generale dell’ospedale san giovanni di dio, l’assessore regionale Telesca, alla presenza di tutti i consiglieri comunali, del sindaco e della giunta per confrontarci sulle criticità ancora presenti, al fine di prevenire eventuali disservizi, penso che dopo il caso del ragazzo morto a Cividale sia il momento di fare un’analisi seria su ciò che non va al fine di evitare disorganizzazioni a scapito dei cittadini.

 

ORETI: DOPO LA SPLENDIDA RIQUALIFICAZIONE DI BORGO CASTELLO SAREBBE IDEALE VEDERE RINASCERE IL BAR NELLE MURA DELLA FORTEZZA

La riqualificazione di borgo castello è stata condotta nel migliore dei modi, questo sicuramente per merito dell’amministrazione comunale e della ditta che ha realizzato i lavori.

Non sono molte le città italiane con 35 mila abitanti che possono vantare un borgo castello come il nostro.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

I dati parlano chiaro - afferma Oreti - nel 2014 sono state ben 36 mila le persone entrate in castello, contro i 20 mila accessi registrati nel 2013. Di questi, nel 2014 hanno pagato il biglietto 28 mila turisti, contro i 19.652 dell’anno precedente. Da evidenziare poi che nei dati non rientrano i turisti che hanno visitato il castello in occasione di appuntamenti e manifestazioni.

Considerato l’aumento radicale delle visite al luogo simbolo della città - continua Oreti - in vista anche dell’affluenza dovuta al centenario della grande guerra sarebbe auspicabile, al fine di fornire sempre più servizi al turista che visita le strutture comunali, dare nuovamente vita al bar dentro le mura del castello dove tutt’ora purtroppo si possono ammirare soltanto tristi distributori automatici che sembrano un pugno in un occhio di un ambiente splendidamente medioevale.

Termina Oreti - Per questo motivo rappresenterò al Sindaco, nei prossimi giorni, di valutare la possibilità di trovare una soluzione che possa consentire ai turisti ma anche agli stessi cittadini goriziani di poter consumare un buon caffè o un buon aperitivo nelle mura della fortezza, sospesi nel tempo, con una splendida veduta a picco sulla città.

 

ORETI: CON L’ESODO DALLA LIBIA VOGLIAMO CONTINUARE AD ACCOGLIERE IN MANIERA APPROSSIMATIVA COME FATTO FINORA? QUALE E’ LO SCOPO DELLA REGIONE NEL VOLER STANZIARE 200 MILA EURO PER PROGETTI A FAVORE DELLA SOCIALIZZAZIONE DEI RICHIEDENTI ASILO POLITICO

Dobbiamo continuare ad accogliere chi non ha i requisiti per essere accolto e chi arriverà a causa del conflitto in Libia considerando poi il rischio di infiltrazioni jihadiste? Questa è la domanda a cui mi aspetterei una risposta semplice e veloce ma soprattutto negativa visto che qualsiasi Stato di diritto dovrebbe essere intento a far rispettare oltre che le leggi anche la sicurezza nazionale. Nel frattempo, la risposta che arriva dalla Regione è diametralmente opposta visto che la giunta ha appena stanziato 200 mila euro per un programma di socializzazione dedicato ai richiedenti asilo politico.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

In Italia - sottolinea Oreti – l’irresponsabilità dello Stato in materia immigrazione ha reso possibile la creazione di casi come quelli di Gorizia e Gradisca, dove oramai siamo arrivati oltre i 500 richiedenti asilo politico, non manca giorno che ne arrivino di nuovi, considerando però che per la grande maggioranza di loro (circa il 75%) non hanno nemmeno diritto di pretendere alcuno status perché già chiesto e negato in giro per l’Europa. Il Prefetto, cioè il rappresentante dello Stato sul territorio, in questi giorni ha dichiarato di non sapere più dove metterli, sarebbe auspicabile che anche lui, nel rispetto della legalità, iniziasse a prendere in considerazione azioni eclatanti nei confronti di Roma perché di questo passo verremo letteralmente invasi. Ora che l’estremismo islamico è arrivato in Libia, mi aspetterei che lo Stato corresse ai ripari chiudendo momentaneamente i confini quale strumento di autotutela, appare però chiaro che il rimbalzo delle responsabilità la sta facendo da padrone.

Le Istituzioni italiane - Termina Oreti - sono ferme in un immobilismo imbarazzante, come se la parola sicurezza non facesse parte del loro vocabolario. In quest’ottica chiederò al Sindaco Romoli di scrivere direttamente in Europa e presso le Nazioni Unite rappresentando l'abbandono delle istituzioni nostrane più volte sensibilizzate sulla vicenda. Chissà se altri organismi sovra nazionali saranno più concreti dei nostri e “inviteranno” l'Italia a prendere finalmente una posizione chiara su questo afflusso continuo ed incontrollato?

 

ORETI: DOPO IL COLPO BASSO DI GENTILE UN CHIARIMENTO E’ NECESSARIO NELLA MAGGIORANZA

Dopo l'imbarazzante mozione d'ordine presentata in consiglio comunale dal collega Fabio Gentile per tagliare le gambe al documento presentato dal sottoscritto a tutela dei distributori di carburante della città, penso sia necessario un chiarimento all'interno della maggioranza, considerando però che negli ultimi due anni e mezzo chi ha fatto veramente e realmente opposizione all'interno della maggioranza stessa è stato proprio Gentile.

Questo l’argomentare del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Ricordo a Gentile - afferma Oreti - che la mozione consiliare che ho depositato fa parte degli impegni assunti in campagna elettorale con cui l'attuale maggioranza governa la città, pertanto, volendola stroncare è stato proprio lui a non portare avanti un impegno di maggioranza, fortunatamente ha prevalso il buon senso in aula tra i colleghi. 

Al collega Gentile ha dato fastidio di non essere riuscito nel suo intento, ora cerca altre motivazioni per uscire da un colpo basso che poteva benissimo evitare, non tanto per il sottoscritto, ma nei confronti di una categoria (i "benzinai") che con la prossima sentenza di infrazione della corte di giustizia europea rischiano di essere spazzati via dalla città.

Termina Oreti – Mi fa piacere aver conquistato in consiglio uno spazio civico che è lontano da dinamiche partitiche appartenenti al vecchio sistema ed il fatto che li stiamo infastidendo vuol dire che stiamo andando nella direzione giusta.

Auspico per il futuro più confronto e condivisione che tecnicismi politici che hanno nauseato i tanti cittadini che si aspettano più fatti e meno polemiche.

 

ORETI: RIFORMA DEGLI ENTI LOCALI? CHIAMIAMOLA LEGGE VISTO CHE LE RIFORME VANNO A FAVORE DELLA COLLETTIVITA’ E NON E’

QUESTO IL CASO!

Per quanto riguarda la legge regionale sugli enti locali, ci andrei molto cauto a definirla riforma. Mi preme specificare che la riforma è un atto che va a favore della collettività e questa legge certo non va in questa direzione, pertanto, è un’altra scelta affrettata della giunta Serracchiani che ha il solo scopo di cambiare lo status quo andando in supporto di alcuni territori, penalizzandone altri, il tutto a discapito dell’utente finale: il cittadino.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Cosa è che non va in questa legge che sta per trasformare i nostri comuni per i prossimi 10 anni? - Secondo Oreti - la lista è lunga ma volendo riassumere si può benissimo dire che: crea molteplici centri di spesa, crea decine di sub ambiti, elimina 4 provincie e forma un sistema di tante “mini provincie”. Con questo nuovo modello - continua Oreti - sicuramente i servizi saranno meno efficienti visto che dovranno essere divisi tra più comuni, la burocrazia aumenterà e le spese cresceranno, tutto ciò cosa dovrebbe snellire e far risparmiare? Questa legge è soltanto un’altra scelta politica che va a supporto dei territori che da sempre hanno avuto mire espansionistiche.

Nel progetto regionale ha preso il sopravvento il principio del “divide et impera” (letteralmente: dividi e comanda). Trieste diventa una città metropolitana con tutto ciò che ne deriva; Monfalcone spera di riuscire ad ottenere una sua autonomia territoriale e diventare capofila staccandosi dal capoluogo isontino; Udine mira alla destra dell’isonzo, di cultura friulana, mentre Gorizia resta con il “cerino in mano”.

Con la lista civica che ho il piacere di rappresentare lo avevamo già scritto in tempi non sospetti, esattamente 2 anni e mezzo fa in campagna elettorale, ora appare chiaro che attraverso questa rimodulazione degli enti locali si sta dando l’operatività ad un progetto che dura da anni. Ancora una volta la giunta Serracchiani verrà ricordata nel capoluogo Isontino, dopo la chiusura del punto nascita, per aver realizzato un ulteriore impoverimento della città e del territorio. Termina Oreti - A Gorizia, con l’attuazione di questa legge, spetta la partita più dura cioè farsi forte del GECT (gruppo europeo di cooperazione territoriale) e creare una piccola oasi di virtuosità tra Italia ed Europa, in questo ambito dovrà essere posto in essere l’impegno maggiore della politica.

 

ORETI: A GORIZIA DA SETTEMBRE POTREBBERO INIZIARE A SPARIRE I DISTRIBUTORI DI CARBURANTE. UNA MOZIONE SPECIFICA APPRODA IN CONSIGLIO COMUNALE

Il 2015 sarà un anno importante per i distributori di benzina della città, verosimilmente agosto prossimo sarà il mese della sentenza sulle procedure d’infrazione al contributo regionale sui carburanti e, in caso di decisione sfavorevole, la corte di giustizia europea potrebbe condannare l'Italia a sanzioni pesantissime per aiuto di stato, fino a centinaia di milioni di euro.

Questo l’argomentare del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Afferma Oreti – siamo in pratica con una bomba finanziaria ad orologeria tra le mani, tenuto conto che oltre alle importanti penali da pagare, gli sconti finirebbero d'un colpo e si pagherebbe ovunque il prezzo ad accisa piena. Ciò rappresenterebbe il colpo mortale per tutti i distributori di carburante che sono una parte importante del tessuto economico-produttivo della città.

La situazione attuale dei distributori - sottolinea Oreti - testimonia il momento di estrema difficoltà visto che dei 15 presenti in città  in pochi anni ne sono rimasti soltanto 8 e non sono da escludere ulteriori chiusure nel corso dell’anno corrente.

Non pensavo che la mozione che presenterò in consiglio il prossimo 23 febbraio suscitasse un gran polverone visto che per due anni e mezzo ne in commissione ne in consiglio ho mai sentito parlare dell’argomento, nonostante facesse parte del programma elettorale dell’attuale maggioranza in consiglio comunale. Sicuramente per caso, appena ho depositato il documento, magicamente alcuni colleghi son divenuti subito sensibili alla questione.

La mozione è aperta per essere integrata da tutti gli emendamenti che rappresentino le esigenze di categorie in difficoltà pertanto anche i tabaccai.

Mi è stato chiesto di portarla prima in commissione, ma sarebbe l’ennesima perdita di tempo visto che dovrebbe tornare indietro per ritornare poi in consiglio con una perdita di 2 mesi di tempo con il rischio di approvare poi un documento che non serva più a nessuno.

Ognuno è libero di non votarla, certo si assume le proprie responsabilità nei confronti degli elettori visto che la mia mozione si rifà al programma elettorale e se non erro le promesse vanno mantenute se si vuole essere credibili, altrimenti non ci lamentiamo poi della disaffezione della politica da parte dei cittadini.

Preme portare in regione un documento urgente che impegni la Giunta Serracchiani affinché vengano creati le urgenti e legittime condizioni per la realizzazione di validi strumenti di armonizzazione fiscale e normativa definibile come “fascia zero”, il tutto a supporto di categorie in via di estinzione nonché dell'intero indotto comparto del commercio della città di Gorizia.


ORETI: DOBBIAMO CONTINUARE AD ACCOGLIERE CHI NON HA DIRITTO DI ESSERE ACCOLTO ?

Dobbiamo continuare ad accogliere chi non ha i requisiti per essere accolto? Questa è la domanda a cui mi aspetterei una risposta semplice e veloce ma soprattutto negativa visto che qualsiasi Stato di diritto dovrebbe essere intento a far rispettare le leggi e i diritti a favore della propria nazione. 

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Invece in Italia - sottolinea Oreti - l'assenza dello Stato in materia immigrazione ha reso possibile la creazione di casi come quelli di Gorizia e Gradisca che sono sotto gli occhi di tutti, dove oramai siamo arrivati oltre i 500 richiedenti asilo politico, considerando però che per oltre il 70% di loro non hanno nemmeno diritto di pretendere alcuno status perché già chiesto e negato altrove o perché fanno parte dei “furbetti” che vogliono solo vivere bene in occidente. Mi aspetterei che le istituzioni si preoccupassero maggiormente di tutelare la legalità, la sicurezza e di essere presenti a favore di chi veramente ha i requisiti e sta vivendo reali difficoltà e tra questi non dimentichiamolo ci sono tantissimi cittadini che, a prescindere dalle nazionalità, lavorano, pagano le tasse e sono stretti nella morsa di una crisi economica lunga e per ora senza fine. Visto che le Istituzioni italiane sono ferme in un immobilismo imbarazzante - Termina Oreti - Chiederò al Sindaco Romoli di scrivere direttamente in Europa e presso le Nazioni Unite rappresentando l'abbandono delle istituzioni, chissà se altri organismi sovra nazionali saranno più sensibili dei nostri e “inviteranno” l'Italia a prendere finalmente una posizione su questo afflusso continuo ed incontrollato che non aiuta ne chi arriva in Italia ne tantomeno chi vuol vivere rispettando le regole, cittadini inclusi!

 

ORETI: MENTRE I DISTRIBUTORI DI CARBURANTE GORIZIANI SONO A RISCHIO CHIUSURA A FABIO GENTILE (FORZA ITALIA) PREFERISCE LE STERILI PROVOCAZIONI POLITICHE

Nel giro di pochi giorni il collega Fabio Gentile (FI) per ben due volte ha tentato di tirarmi in ballo cercando di improntare le argomentazioni solo su sterili polemiche e strumentalizzazioni politiche. Mi spiace per lui ma, in entrambi i casi, ha rappresentato una realtà tutta sua difforme in gran parte dallo stato dei fatti. Facendo così, potrebbe sembrare che dopo essere stato vice sindaco a Gorizia, peraltro non riconfermato nella carica dal Sindaco Romoli (pertanto dal suo stesso partito di Forza Italia), stia cercando di provocare chi potrebbe cominciare ad avere troppa visibilità che sembra inspiegabilmente infastidirlo.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

In merito alla posizione dei Consiglieri Regionali di Autonomia Responsabile (AR) sul “bonus benzina” credo che non ci sia nulla di male ad avere posizioni diverse anche all’interno dello stesso Movimento e le dichiarazioni del Consigliere Dipiazza che non ha condiviso la questione con i colleghi lo dimostri, pertanto, spazio alla democrazia a differenza di partiti che operano a livello piramidale dove uno pensa e tutti gli altri eseguono.

Credo e porto avanti - ribadisce Oreti - la mozione che ho presentato a tutela dei distributori di carburante della mia città che ricordo è stata condivisa dalla lista civica che ho il piacere di rappresentare e dalla quasi totalità dei distributori di carburante di Gorizia, pertanto, continuo a sostenerla e ad augurarmi che venga accolta in consiglio comunale visto che poi fa parte degli impegni assunti in campagna elettorale dall’attuale maggioranza in consiglio comunale. Di questo ho già discusso con i Consiglieri regionali di AR proprio in occasione dell’incontro di Gradisca d’Isonzo (dove ho appreso della loro mozione) e con loro siamo in sintonia per fare un ragionamento complessivo sulla questione carburante e sulla necessità di tutela le zone di confine creando delle “zone cuscinetto” a difesa non solo dei distributori di benzina ma anche del commercio d’indotto, in considerazione anche della procedura d’infrazione con la quale la commissione europea ha messo in mora l’Italia per i contributi sulla benzina applicati nella nostra Regione e che ad agosto prossimo potrebbe distruggere gli 8 distributori di carburante presenti in città se la corte di giustizia europea decidesse di togliere il costo agevolato del carburante.

Non ho problemi a dire che per coerenza tiro dritto per la mia strada, ed è sempre nella tutela di Gorizia e della nostra comunità che è improntato il mio operato. Per questo motivo ho offerto il mio contributo nella definizione di una serie di proposte volte ad adottare strumenti di fiscalità di vantaggio per le aree di confine, che possano avere effetti reali di rilancio del tessuto produttivo ed economico e possano incidere concretamente e maggiormente a favore del capoluogo Isontino (se Gentile non se fosse accorto gli ricordo che nel 2014 a Gorizia hanno chiuso 200 aziende e l’edilizia non è in condizioni migliori).

Penso sia positivo - sottolinea Oreti - che il Consiglio regionale inizi a ragionare sul tema e mi auguro che da questa discussione nascano proposte costruttive, che vadano oltre le invidie tra partiti, a favore dei territori di confine ed in particolare di Gorizia e della sua provincia, che credo abbiano già dato tanto, troppo e vada ricostruita e rivalutata.

Termina Oreti – Mi spiace che a Gentile dia fastidio chi propone, o chi è dinamico, sinceramente me ne farò una ragione e sicuramente continuerò a farlo!


ORETI: INSERIRE NELLE MENSE SCOLASTICHE GORIZIANE  L’USO DELLA “DOGGY BAG”

Gli americani lo chiamano “doggy bag” e consiste in un sacchetto per portare a casa gli “avanzi” del ristorante o della mensa, così quel che resta sul tavolo non verrà sprecato. Questa consuetudine nel mondo ed in Italia sta prendendo sempre più campo e si tratta di una iniziativa che a mio parere dovrebbe essere inserita anche all’interno delle nostre mense scolastiche cittadine per evitare che cibo fresco e commestibile vada buttato nelle immondizie.

Questo l’argomentare del consigliere comunale e presidente della commissione comunale istruzione, Fabrizio Oreti.

Per fare un esempio pratico: questa iniziativa ha già avuto un ottimo successo per i 65 mila bambini che mangiano nelle mense scolastiche milanesi.

Dal punto di vista normativo - spiega Oreti - la consuetudine di portare via dai tavoli di ristoranti e mense è stata avallata anche dalla Cassazione con la recente sentenza n. 29942 dell’8 luglio 2014.

Va considerata come una guerra allo spreco alimentare anche a scuola, soprattutto in un momento in cui le famiglie fanno difficoltà ad arrivare a fine mese. Oltre che a Milano questa iniziativa è stata intrapresa anche dal comune di Jesi con il nome di “good food bag” e prevede per i bambini la distribuzione di borse termiche colorate per portare a casa ciò che non mangiano durante il pranzo.

Nel merito Legambiente ha avviato una vera e propria campagna di sensibilizzazione che si basa su semplici ma importanti constatazioni: in Italia i pasti serviti nelle mense scolastiche sono circa 49milioni al mese e non va sottovalutato l'obiettivo di educare alla corretta alimentazione i nostri figli.

Visto il notevole successo che sta riscuotendo perché non adottarla anche nelle mense scolastiche goriziane? - continua Oreti - Presenterò questa iniziativa nella prossima commissione istruzione, del 29 gennaio prossimo, in modo così da verificare la fattibilità di creare un sistema che consenta agli alunni di avere delle buste all'interno delle quali potranno riporre il cibo non consumato in mensa.

Termina Oreti - Potrà essere per i nostri bimbi un insegnamento culturale, ambientale e sociale e perché no anche economico visto il momento di crisi economica in cui versano sempre più famiglie.

 

ORETI: NONOSTANTE IL PREFETTO CONTINUA A LANCIARE ALLARMI SU UN FLUSSO INTERMINABILE DI PROFUGHI “FURBETTI” LA PROVINCIA CONTINUA A VOLER OBBLIGARE IL TERRITORIO AD ACCOGLIERGLI

Mi complimento con il prefetto Zappalorto perché nella vicenda richiedenti asilo politico ha sempre parlato chiaro, rappresentando le criticità che hanno portato il capoluogo Isontino al centro di un afflusso continuo di profughi. Grazie ad un passa parola europeo tra rifugiati, Gorizia ormai è conosciuta come il luogo dove si viene accolti in albergo o in strutture di tutto rispetto, pertanto, perché andare a richiedere asilo altrove?

Questo l’argomentare del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

E’ indiscutibile che tutto ciò è merito del binomio provinciale Gherghetta-Cecot visto che hanno scambiato una tranquilla città di provincia per un campo profughi di migranti che per la maggior parte di loro non hanno nemmeno diritto a richiedere lo status di rifugiato.

Continua Oreti - La domanda che si deve porre la politica e tutte le istituzioni coinvolte nell’emergenza è soltanto una: i migranti non cesseranno di arrivare ed è impensabile riuscire ad accoglierne tutti e allora che si farà? Al riguardo, non ci sono tante soluzioni se non bloccare questo “costoso” sistema di accoglienza. Siamo al collasso e qui non si accoglie più nessuno!

In merito, qualche giorno fa - sottolinea Oreti - la sala del consiglio comunale è tornata a riempirsi per trovare soluzioni praticabili all’emergenza. In tutto il dibattito ho trovato imbarazzante la non risposta dell'assessore regionale Torrenti (assessore regionale all'immigrazione della giunta Serracchani) a cui ho chiesto: visto che in un mese e mezzo la regione ha preso l'infausta scelta di chiudere il punto nascita di Gorizia per motivi a dir loro di sicurezza come mai dopo più di 10 mesi, visto che parliamo anche qui di sicurezza e pericolo igienico/sanitario, la regione ancora non ha redatto un piano regionale sull’immigrazione? - Termina Oreti - La risposta è stata lapidaria .. nel senso che non ha risposto!

 

ORETI: LA FIACCOLATA CONTRO I TRAGICI EVENTI PARIGINI UN MOMENTO DI PACE E VICINANZA CHE DEVE AVVIARE UNA RIFLESSIONE PER MAGGIORI POTERI ALLE PREFETTURE

Ci sono momenti importanti in cui la solidarietà deve essere manifestata in tutti i modi possibili ed immaginabili, pertanto, in quest’ottica ho apprezzato l'iniziativa intrapresa dal Sindaco di voler organizzare, per martedì 13 alle ore 18 da piazza municipio, una fiaccolata per testimoniare la strage avvenuta a Parigi. 

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Concordo appieno nel voler concludere la manifestazione in piazza Vittoria, sotto la sede della prefettura - afferma Oreti - proprio a testimonianza che i fatti di Parigi non solo hanno scosso tutte le comunità del mondo, tra cui anche la nostra, ma hanno cambiato il modo di percepire la sicurezza da parte dei cittadini. Una sicurezza che, ora più che mai, deve essere garantita dalla presenza dello Stato sul territorio attraverso lo strumento esecutivo posto in essere dalla prefettura. I livelli di allerta rimarranno alti per qualche giorno e poi? Quello che però deve cambiare è il modo di gestire la sicurezza dei cittadini dove la prevenzione deve essere uno strumento a garanzia della sicurezza delle nostre famiglie. 

Termina Oreti - Pertanto, basta attendere attentati come quelli di Parigi per correre ai ripari, bisogna che lo Stato fornisca alle prefetture maggiore libera d'azione e prevenzione, abbattendo la burocrazia perché la sicurezza è un valore fondamentale da tutelare.

 

ORETI: A GORIZIA CI SONO CIRCA 300 RICHIEDENTI ASILO POLITICO E LA REGIONE COSA FA? TAGLIA DEI PROGETTI SULLA SICUREZZA

La giunta Serracchiani non è ancora sazia di tagliare su Gorizia, non le è bastato, in un solo anno e mezzo: chiudere il punto nascita; ridimensionare drasticamente tanti reparti dell'ospedale rendendolo simile ad ambulatorio; non muovere un dito in merito al continuo afflusso di immigrati in città; tagliare drasticamente i fondi alla cultura.

Questo l’argomentare del capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – Gli organi d’informazione in questi giorni hanno dato evidenza alla divisione da parte della Regione di 1 milione di euro circa a favore di Trieste, Udine e Pordenone per sostenere dei progetti tra prefetture e comuni a favore della sicurezza dei territori. E Gorizia? Beh al capoluogo Isontino nulla! Troppa grazia sarebbe stata! Come mai non si è voluto investire sulla sicurezza in un territorio che ha il maggior flusso di richiedenti asilo della regione?

Qualche giorno fa – continua Oreti - il consigliere regionale (PD) Moretti ha tentato di stupirci con l’ennesima strumentalizzazione, direi mal riuscita, visto che ha tenuto a bacchettare gli amministratori comunali Goriziani perché, a suo dire, si lamentano ingiustamente dei tagli regionali ed ha tenuto a ribadire in maniera dettagliata tutti gli stanziamenti regionali su Gorizia per il prossimo futuro. 

In tutto il suo scritto - continua Oreti - ha enunciato fondi in tutta la provincia di Gorizia, da Medea a Grado, e menzionato il capoluogo Isontino soltanto una volta per i fondi alla ristrutturazione di Villa Louise, quasi a far volere passare il messaggio che i fondi arriveranno tutti a Gorizia quando poi così non é!

Colgo l'occasione - termina Oreti - per chiedere a Moretti di ricordare alla sua presidente Serracchiani che la città la sta ancora attendendo da luglio scorso, assieme ad un piano regionale che argini l’emergenza immigrazione visto che, se lo avessero dimenticato, Gorizia fa parte del territorio regionale!

 

ORETI: IL CONSIGLIERE REGIONALE (PD) MORETTI NON SMETTE MAI DI SORPRENDERE.

Ancora una volta il consigliere regionale (PD) Moretti riesce a stupire e sorprendere. Ho avuto modo di leggere la sua nota stampa dove ha tenuto a bacchettare gli amministratori comunali Goriziani perché, a suo dire, si lamentano ingiustamente dei tagli regionali ed ha tenuto a ribadire in maniera dettagliata tutti gli stanziamenti regionali su Gorizia per il prossimo futuro. 

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Beh leggendo l'articolo vien da sorridere - continua Oreti - in tutto il suo scritto enuncia fondi in tutta la provincia di Gorizia, da Medea a Grado, e menziona il capoluogo Isontino soltanto una volta per i fondi alla ristrutturazione di Villa Louise, quasi a far volere passare il messaggio che i fondi arriveranno tutti a Gorizia quando poi così non é!

Dopo che la sua giunta regionale, in un solo anno e mezzo, ha chiuso il punto nascita, ridimensionato drasticamente tanti reparti dell'ospedale rendendolo più un ambulatorio che altro, non hanno mosso un dito in merito al continuo afflusso di immigrati in città, considerato poi che sempre la sua giunta non ha ancora nemmeno redatto un piano regionale immigrazione, non ultimo ha tentato di chiudere il tavolare in bilico fino a qualche settimana fa,  non penso ci sia nulla da vantarsi, anzi!. 

Colgo l'occasione - termina Oreti - per chiedere cortesemente a Moretti di ricordare alla sua presidente Serracchiani che nonostante la promessa fatta di essere presente a Gorizia una volta al mese è scomparsa dal capoluogo Isontino dall'11 luglio scorso, se può ricordarle che la città la sta ancora attendendo!

 

ORETI: GORIZIA ABBANDONATA A SE STESSA!

Uno dei compiti della politica è quello di saper guardare avanti, nel senso riuscire a prevedere quello che avverrà e intervenire in maniera preventiva a favore della comunità e della gestione del bene pubblico.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Seguendo questo filo logico - continua Oreti - la domanda che rivolgo alle Istituzioni (partendo dalla regione fino ad arrivare al governo) è molto semplice: chi si assume la responsabilità politica e morale di quello che sta avvenendo nel capoluogo Isontino visto che, se ancora non si fosse capito, la città è al collasso in merito all’accoglienza di richiedenti asilo? Appare sempre più evidente che nel territorio isontino si sta applicando un’accoglienza a senso unico (Gorizia e Gradisca) mentre altre amministrazioni fanno finta di nulla.

Spiega Oreti – Purtroppo chi dovrebbe normare non norma vedasi la regione che ancora non ha nemmeno redatto un piano regionale di accoglienza immigrati, la Presidente Serracchiani nonostante le promesse di essere presente una volta la mese in consiglio comunale non si è più vista in città da luglio scorso, mentre a Roma il presidente del consiglio ed il ministro dell’interno, più volte sollecitati dal Sindaco, non danno risposte certe ed esaustive.

In quest’ottica, l’ordinanza anti bivacco era indispensabile visto quanti richiedenti asilo ospitiamo in città per evitare la creazioni di campi profughi all’aperto, ma certo può tamponare ma non risolvere! Dove sono le istituzioni che hanno il dovere ed il potere normativo per intervenire? E’ giusto abbandonare i comuni ed i cittadini a loro stessi?

Termina Oreti – Con l’ulteriore estensione dell’ex Nazareno, siamo arrivati a 220 ospiti in città, lo Stato per il capoluogo Isontino ogni giorno spende circa 5 Mila euro più le spese dell’Hotel Internazionale, mi chiedo quando si attiveranno delle politiche per scongiurare quella che rischia di diventare una emergenza incontrollata?

Termina Oreti – Volendo prevedere il prossimo futuro, considerato che il flusso in entrata in citta non si ferma, i prossimi ospiti dove li metteremo? In merito, la giunta Serracchiani dove è? 

ORETI: FLOP DELLA COMMISSIONE CULTURA ASSENTI IL SINDACO E LA DOTT.SSA BON DELL’ACCADEMIA DI MUSICA

Rimango contrariato e deluso in merito all'ultimo incontro della commissione cultura in cui si dovevano riunire i tre presentatori di progetti (Bon, Pistore, Liviero) per fare un punto della situazione in merito al rilancio dell’ex scuola di musica, il tutto alla presenza del Sindaco.

Purtroppo, con disappunto, devo annotare tra gli assenti sia il Sindaco che la dott.ssa Bon, presidente dell'accademia di musica.

Questo l’argomentare del vice presidente della commissione cultura, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti - Con il presidente, Luca Cagliari, abbiamo atteso più tempo del dovuto per convocare l'assise perché ci premeva riunire la commissione, così come avevamo stabilito già da fine luglio, alla presenza della dott.ssa Bon che aveva dato disponibilità da fine novembre in poi (ci ha comunicato invece in questi ultimi giorni che la sua partecipazione slitterà a gennaio ... sarà la volta buona?) e del Sindaco che tra l’altro è anche assessore alla cultura, assieme agli altri due progettisti (Liviero e Pistore che ringrazio invece per aver partecipato) per avere un quadro generale della situazione e maggiori chiarezze sul rilancio dell’ex scuola di musica.

Continua Oreti - Era importante capire in maniera dettagliata chi sta facendo cosa e chi potrebbe portare un valore aggiunto a favore di una realtà musicale che sicuramente sarà utile a tutta la comunità.

Purtroppo le assenze importanti del Sindaco e di una dei tre progettisti (la dott.ssa Bon), che attualmente  sta usufruendo di palazzo de grazia, ha tagliato le gambe alla commissione dove non siamo riusciti ad avere le informazioni di cui avevamo bisogno.

Termina Oreti - Ricordo che ad oggi la commissione cultura e tutto il consiglio comunale non sono a conoscenza di come l'accademia di musica stia gestendo una struttura pubblica comunale (che costa circa 180 mila euro l’anno) e non sappiamo nemmeno quanti alunni attualmente ci sono all'interno, quanti insegnanti e con quali criteri è gestita l'accademia, questo lo trovo inaccettabile.


ORETI: CECOT (SEL) E ROSSI (PD) CHIEDONO A GORIZIA ULTERIORI SFORZI PER L’ACCOGLIENZA IMMIGRATI PER NASCONDERE LA LORO INCAPACITA’ DI NON RIUSCIRE A COINVOLGERE GLI ALTRI SINDACI DEL TERRITORIO

Penso che i numeri parlano chiaro: Gorizia e Gradisca ospitano 416 richiedenti asilo su 431 presenti sul territorio provinciale e ci sono ancora politici che hanno il coraggio di chiedere al capoluogo Isontino di siglare ulteriori accordi per l'accoglienza? Siamo al paradosso! 

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Continua Oreti - Appare evidente che il segretario provinciale del Pd Marco Rossi e l'assessore provinciale Cecot, debbano farsi un bell'esame di coscienza e invece di continuare a pretendere che Gorizia accolga e gestisca ancora richiedenti asilo politico, si preoccupino maggiormente di tutti i comuni del loro stesso colore politico che non accolgono alcun ospite, ovvero, questo atteggiamento è sintomatico per spostare l'attenzione e voler occultare che non riescono a gestire e convincere  le altre amministrazioni comunali della provincia che non ne vogliono sapere di ospitare? 

Quando ci sarà una suddivisione equa in tutto il territorio la sinistra, che sia Sel o il Pd, potrà inoltrare tutte le richieste che vuole fino a quel momento si impegnino di più a sensibilizzare i sindaci dei loro stessi partiti politici sul territorio.

Termina Oreti - Dimostrino in fatti che le loro scelte sono realmente condivise dai tanti primi cittadini di sinistra altrimenti è solo una loro questione personale, dove non capisco il motivo per cui ad accogliere deve essere solo Gorizia e Gradisca, la trovo una mancanza di rispetto per i tanti cittadini delle due comunità che sono stanchi e stufi di queste strumentalizzazioni e di questa situazione.

 

Oreti: IN CONSIGLIO COMUNALE PASSANO CON VOTO UNANIME LE MOZIONI DI TUTELA E SALVAGUARDIA DEL TAVOLARE E LA RICHIESTA DI RIPRISTINO DEL BONUS BEBE’

Non abbiamo avuto remore, anche attraverso gli organi di informazione, a spiegare il nostro malumore per i troppi silenzi della maggioranza in questi ultimi mesi. Seguendo questo filo conduttore dopo 2 mesi e mezzo lo abbiamo ribadito anche in aula nel corso del consiglio comunale, dove abbiamo sottolineato che ultimamente i consiglieri comunali di maggioranza sono stati dimenticati e visto che non vogliamo essere equiparati a degli “yes man”, utili solo al voto  favorevole in assise, è fruttuoso per tutti un maggiore coinvolgimento alla condivisione di scelte importanti.

Questo l’argomentare del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Continua Oreti – Ho apprezzato le parole del Sindaco Romoli che si è impegnato per il 2015 a coinvolgere maggiormente coloro che sono la sua stessa maggioranza al fine di ottimizzare i lavori e le scelte dell’amministrazione comunale.

Spiega Oreti – Mi reputo soddisfatto e ringrazio tutti i colleghi consiglieri per aver votato all’unanimità le due mozione che ho presentato all’aula come primo firmatario (a testimonianza che certi argomenti non hanno collocazione politica e grazie agli emendamenti presentati e integrati abbiamo approvato documenti ancora più incisivi). La prima mozione ha riguardato la richiesta da inoltrare alla regione di ripristino del bonus bebè, allacciandomi anche al comitato di mamme del FVG che in questi giorni ha depositato in consiglio regionale 2700 firme. La seconda mozione votata favorevolmente dall’assise ha riguardato la tutela e salvaguardia del tavolare per evitare l’imminente trasferimento da Gorizia a Gradisca.

Termina Oreti - Al termine del voto è giunta dal Sindaco Romoli la buona notizia che la presidente Serracchiani si è espressa per sospendere l’imminente trasferimento e studiare una location per mantenere la struttura tavolare nel capoluogo Isontino.

 

ORETI: TROPPI FONDI PER SUPPORTARE I RICHIEDENTI ASILO E POCHI PER COLORO CHE VIVONO VERAMENTE DI STENTI

Per quanto riguarda l'accoglienza e l'immigrazione, Gorizia sembra essere diventata l'ombelico di tutto il territorio e così invece di snellire i tanti richiedenti asilo politico, questi rischiano di aumentare e non di uno o due unità ma di 70 alla volta.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

L'ex Nazareno sta diventando sempre più un CARA visto i tanti richiedenti che ospita e che a breve rischia di ospitarne un numero ancora maggiore e tutto questo sicuramente non può far felici i tanti cittadini che sono stanchi, stufi e preoccupati riguardo a questa vicenda che va di male in peggio! 

Spiega Oreti – Appare evidente che soltanto Gorizia e Gradisca per ora stanno realmente ospitando numeri importanti con costi di gestione elevatissimi. Dai dati espressi dagli organi di informazione, ad oggi, lo Stato ogni giorno spende quasi 3 Mila euro soltanto per l’Ex Nazareno e se a breve dovesse accogliere altri 70 richiedenti si arriverebbe a 5 Mila euro al giorno più le spese degli ospiti dell’Hotel Internazionale. Lo stesso Stato però per i cittadini del nostro territorio che, a prescindere dalle nazionalità, lavorano, pagano le tasse e vivono ormai di stenti fornisce sempre meno supporti sociali lasciando tanti casi soli ai loro destini. Purtroppo sono queste le scelte che creano tensioni sociali, malessere e rabbia. I cittadini hanno il sentore che i fondi ed i supporti per chi richiede lo status di asilo politico ci sono e si trovano, mentre per i cittadini sempre più tartassati tra tasse e pressioni fiscali si debbano arrangiare. Ormai siamo al paradosso! Vogliamo aiutare tutto il mondo ma non riusciamo a supportare coloro che nascono e vivono qui. Il sistema fa acqua da tutte le parti!

Termina Oreti – Intanto in città sempre più aree pubbliche sono diventate luoghi di bivacco quotidiano. Tornerò nuovamente a chiedere al Sindaco di trovare una formula che sia un’ordinanza o qualsiasi altro sistema, anche a supporto delle forze dell’ordine, perché così non si può andare avanti, per evitare che gli spazi pubblici cittadini diventino terra di nessuno.

 

Oreti: RIGUARDO AL WI-FI ALLA BIBLIOTECA CIVICA E STATALE ANCORA UNA VOLTA SONO COSTRETTO A DOVER CORREGGERE L’ASSESORE DEL SORDI

Nell'importante passo in avanti che sta per compiere il servizio internet gratuito senza fili, fornito dall'amministrazione comunale a favore della collettività che a breve giungerà anche nella biblioteca civica e statale, mi spiace essere di nuovo costretto e dover correggere l'assessore Del Sordi visto che se avessi dovuto aspettare gli intenti del passato mandato riguardo segnale wifi in biblioteca non sarebbe arrivato ne ora ne mai!

Questo l'argomentare del delegato del Sindaco alla gestione del servizio internet gratuito senza fili (Wifi) del capoluogo Isontino, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti - Sono costretto a rettificare le parole dell'assessore visto che  in merito al segnale internet che arriverà presto in biblioteca si tratta di un esempio di buona collaborazione tra enti pubblici, visto che qualche mese fa sono stato contattato dal direttore della biblioteca civica che mi ha sottolineato, vista l'ottima affluenza di studenti, l'importanza di fornire del Wi-Fi libero anche nella loro struttura. Confrontandomi con il Sindaco Romoli, che ringrazio per la sensibilità e la disponibilità che ha riposto nel servizio internet gratuito, abbiamo concretizzato la possibilità di fornire ai tanti studenti delle varie realtà scolastiche e universitarie di un servizio in più, considerato che il web è utile anche nello studio. In pochi mesi così gli uffici tecnici del comune, che ringrazio, hanno realizzato il progetto che prima non esisteva ed è stato approvato in giunta.

Termina Oreti - se tutti i passaggi burocratici andranno a buon fine, le tempistiche saranno relativamente brevi in modo così da poter navigare dalla biblioteca civica e statale, entro il prossimo febbraio. Finora, dal 2011 ad oggi, siamo giunti a 200 Mila connessioni internet gratuite, la biblioteca sicuramente sarà un bacino che farà lievitare in maniera consistente l'utilizzo del servizio wifi pubblico.

 

Oreti: IL WI-FI GRATUITO SENZA FILI DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE ARRIVERA’ PRESTO ANCHE ALLA BIBLIOTECA CIVICA E STATALE

Il Wi-Fi Guglielmo, compie un altro importante passo in avanti ed a breve sarà possibile navigare nella rete anche dalla biblioteca civica e statale della città.

A dare l'annuncio è il delegato del Sindaco alla gestione del servizio internet gratuito senza fili (Wifi) del capoluogo Isontino, Fabrizio Oreti.

Continua Oreti - Ricordo che si tratta di un servizio gratuito messo a disposizione dall'amministrazione comunale a favore della nostra comunità e della collettività che dalla sua nascita, dal giugno 2011, ha già superato le 200 mila connessioni, dato importante che assieme al primato regionale di estensione del segnale testimonia quanto i cittadini usufruiscano di questa comodità.

Spiega Oreti - In questo caso, si tratta di un esempio di buona collaborazione tra enti pubblici, visto che qualche mese fa sono stato contattato dal direttore della biblioteca in cui mi sottolineava, vista l'ottima affluenza di studenti, l'importanza di fornire il Wi-Fi libero anche nella loro struttura. Confrontandomi con il Sindaco Romoli, che ringrazio per la sensibilità e la disponibilità che ha riposto nel servizio internet gratuito, abbiamo concretizzato la possibilità di fornire ai tanti studenti delle varie realtà scolastiche e universitarie di un servizio in più, considerato che il web è utile anche nello studio. In pochi mesi così gli uffici tecnici del comune, a cui va un plauso per la velocità di esecuzione, hanno realizzato il progetto che successivamente è stato approvato in giunta.

Termina Oreti - se tutti i passaggi burocratici andranno a buon fine, le tempistiche saranno relativamente brevi in modo così da poter navigare dalla biblioteca civica e statale, entro il prossimo febbraio.

 

ORETI: A GORIZIA CI VOGLIONO PIU’ CONSIGLI COMUNALI SENNO’ I DIBATTITI PUBBLICI NON HANNO IL DOVUTO VALORE CHE DOVREBBERO AVERE

Ho apprezzato l’incontro pubblico a tutela del tavolare, è stato un confronto importante con le categorie professionali per informare riguardo le sfaccettature del caso. Purtroppo però non basta come strumento per evitare una chiusura imminente.

Questo l'argomentare del capogruppo e consigliere comunale della civica Per Gorizia, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti - In merito al problema del tavolare posso sicuramente affermare che la situazione la conosco bene e per questo che, già da oltre un mese, ho presentato una mozione in consiglio comunale, l'organo massima rappresentatività dei cittadini che impegna politicamente e ufficialmente il Sindaco ad evitare la scelta regionale di spostamento il tavolare da Gorizia a Gradisca.

Mi sarei aspettato, visto che dai primi di novembre ci sono già delle delibere da approvare assieme a tante mozioni, la convocazione di un consiglio comunale già a novembre ma cosi non è stato visto che è mancata la volontà politica di farlo.

Purtroppo a Gorizia il vero problema, che ho già più volte sottolineato, è dato dal fatto che non si riunisce il consiglio comunale, nel 2014 ci sono state solo 4 convocazioni (la quinta avverrà il 15 dicembre con ben 14 punti all’ordine del giorno) e così impegni e scelte politiche inerenti il consiglio sono bloccate in comune da 2 mesi e mezzo. 

Visto che la matematica non è una opinione ho provveduto a reperire i dati regionali dei consigli comunali ed ho scoperto che anche Dolegna del Collio ha superato Gorizia. Per dare un senso al mio argomentare penso che i numeri possano chiarire le idee: Trieste 40 convocazioni, Udine 13 convocazioni, Pordenone 15 convocazioni, Monfalcone; 27 convocazioni, Cormons; 8 convocazioni, Gradisca 8 convocazioni, Dolegna che con i suoi 387 abitanti circa è arrivata a 6 convocazioni.

Termina Oreti - con tutto il dovuto rispetto dei dibattiti pubblici, a cui a prescindere da questo ho sempre partecipato, purtroppo no hanno la forza politica di evitare nulla, sono i consigli comunali quelli che mancano se vogliamo portare avanti una politica credibile ed evitare di dover trattare in due giorni 14 punti in una volta sola come se fosse un tour de force.     

 

ORETI: RICORDO AL CONSIGLIERE REGIONALE MORETTI CHE GORIZIA NON E’ IL PAESE DEI BALOCCHI. BASTA SOPPRESSIONI VOLENDO UTILIZZARE L’ALIBI DELLA SICUREZZA.

Ringrazio il consigliere regionale Moretti (PD) per avermi dato del rappresentante del pensiero del centro destra goriziano e mi permetto di rispondergli per le rime senza voler alzare alcuna polemica ma solo per rappresentargli che a Gorizia non siamo né ciechi né tantomeno crediamo più alle favole che ci vogliono raccontare lui e la presidente Serracchiani.

Questo l'argomentare del capogruppo e consigliere comunale della civica Per Gorizia, Fabrizio Oreti.

Continua Oreti – Mi aspetterei da una giunta che governa la regione più chiarezza e sincerità. Purtroppo ancora non ho potuto prendere atto di tutto ciò! Stavolta Moretti interviene sulla stampa per difendere il trasferimento del tavolare da Gorizia a Gradisca volendo far credere che ancora una volta si tratta di scelte legate alla sicurezza. Ha forse scambiato Gorizia per il paese dei balocchi? Questa storia ormai è vecchia, la sua presidente Serracchiani l’ha già tirata fuori per chiudere ingiustamente il punto nascita di Gorizia, pertanto, mi aspetterei una motivazioni più credibile che la solita solfa che usano per continuare ad annichilire la città. Visto che parla di sicurezza gli ricordo che a Gradisca nella sede dove dovrebbe sorgere il prossimo tavolare si trova in un punto a rischio esondazione che in caso di un eventuale e malaugurato evento, causerebbe la perdita di preziose informazioni sui diritti reali, con danni incalcolabili e con problemi gravissimi di ordine pubblico.

Termina Oreti – Colgo l’occasione per chiedere una cortesia al consigliere Moretti cioè di farsi portavoce e rappresentare alla presidente Serracchiani che Gorizia la sta ancora aspettando dall’11 agosto scorso visto che aveva promesso di essere presente in consiglio comunale ogni mese  per affrontare il rilancio del capoluogo isontino.    

 

ORETI: HO SCRITTO ALLA PRESIDENTE SERRACCHIANI PER RICORDARLE CHE A GORIZIA NON C’E’ SOLO IL CIRCOLO PD DA VISITARE

Tra i motivi principali che hanno portato alla disaffezione della politica ci sono le promesse non mantenute espresse puntualmente in campagna elettorale dove si promettono mari e monti ma, come per magia, appena ottenuti i consensi ci si dimentica degli impegni assunti. Seguendo questo filo logico direi che la presidente della Regione Serracchiani ha già raggiunto un buon numero di promesse disattese.

Questo l'argomentare del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Continua il fiume in piena Oreti - Malgrado è scomparsa da Gorizia dall'11 agosto scorso, nonostante la promessa espressa dalla presidente in persona di tornare in città ed in consiglio comunale ogni mese per ascoltare le richieste del capoluogo Isontino, la Serracchiani è tornata nel capoluogo Isontino in gran segreto per chiudersi dentro il circolo del suo stesso partito, il PD, per ascoltare le proposte esclusivamente dei suoi fedelissimi. Ennesima dimostrazione che non ama il confronto ma soprattutto non apprezza chi le mette sul piatto della bilancia i problemi che non ha ancora risolto. Per questi motivi, ho preso carta e penna e scritto alla presidente della regione rappresentandole le promesse fatte ad oggi non mantenute e, pertanto, la invito nel capoluogo Isontino in maniera aperta ed ufficiale viste le tante problematiche a cui la Regione deve ancora dare risposte (tavolare, immigrazione, lavoro, sanità e chi più ne ha più ne metta)

Termina Oreti – Mi aspetto una sua visita in città per confrontarsi con la politica locale per conoscere nei dettagli gli interventi che la Regione da lei amministrata vorrà porre in essere considerando che il territorio isontino fa parte della regione che lei dovrebbe governare!

 

Oreti: BASTA FAR FINTA DI NON VEDERE! IL SINDACO ATTIVI SUBITO UN’ORDINANZA ANTI BIVACCO A TUTELA DEGLI SPAZI PUBBLICI COMUNALI!

Fino a quando gli spazi verdi della città saranno abbandonati a loro stessi? Un’ordinanza anti bivacco a tutela degli spazi pubblici l'avevo già proposta e richiesta nella mozione che ho presentato in aula contro l'invasione immigrazione nell'ultimo consiglio di due mesi e mezzo fa, visto che era già qualche periodo che i parchi erano diventati terra di nessuno dove il bivacco ed il degrado la stanno facendo da padroni.

Questo l'argomentare del capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Purtroppo, visto che a Gorizia i consigli comunali non sono tenuti nella giusta considerazione preso atto che per il 2014 l'aula è stata convocata solo 4 volte (la quinta seduta avverrà il 15 dicembre) si può capire quanta volontà di dare voce in capitolo ai rappresentanti dei cittadini ci sia!

Continua Oreti - Spero che il Sindaco valuti due elementi: il primo è che la sua stessa maggioranza è stanca di vedere così poche riunioni che siano di maggioranza o che siano consigli comunali, il tutto poi si ripercuote sulle varie problematiche della città visto che da solo certo non può arrivare a risolvere tutto. Inoltre visto i tanti impegni e assessorati in cui è impegnato penso che nessuno si offenderebbe se iniziasse a demandare. Il secondo elemento che non va sottovalutato è dato dal fatto che tanti cittadini continuano a chiedere e si aspettano che si attivi un’ordinanza anti bivacco che a più riprese è stata chiesta, ed ho chiesto, visto che gli spazi pubblici cittadini vanno mantenuti tali sia per un discorso legato alla sicurezza, al decoro e perché in questo stato i cittadini sono i primi a non volerli più frequentate. Volendo poi lanciare una provocazione: come la mettiamo se uno dei clochard del parco durante la notte muore in uno spazio pubblico comunale ?

Termina Oreti - Il comune in primis identifichi chi realmente dorme nei parchi, ed in base ai casi provveda a smistarli nelle strutture apposite e previste.

 

ORETI: I COMUNI LE VITTIME SACRIFICALI DEL GOVERNO RENZI

Viste le tante proposte dal Governo Renzi, mi sarei aspettato che arrivasse in Italia un nuovo modo di fare politica, purtroppo a solo pochi mesi dal suo insediamento appare chiaro che cambiano i nomi, ma le cattive abitudini rimangono sempre le stesse.

Questo lo sfogo del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Continua Oreti – La favola degli 80 euro, prima per i lavoratori e poi con i bonus bebè, appare sempre più come un discorso d’immagine, dove il governo si fa bello e come dice lui "regala" 80 euro al paese e poi, contestualmente, obbliga i comuni ad aumentare le tasse agli stessi cittadini in modo così da far passare il governo come il salvatore della patria ed i comuni come dei tassatori senza scrupolo.

Non solo, lo stesso governo tratta tutti i comuni allo stesso modo infischiandosene dei comuni virtuosi come Gorizia. Insomma nuovo governo ma stesso modus operandi degli ultimi 20 anni, pertanto, ancora una volta i cittadini sono i primi ad essere penalizzati con l’aggravante di volergli far credere di essere stati pure aiutati.

Per far chiarezza con i numeri, dall’insediamento del governo Renzi, prima abbiamo subito il prelievo forzato che ha obbligato Gorizia, attraverso il contributo di solidarietà, a versare a Roma 3,6 milioni di euro annui rispetto a 1,2 milioni che la città versava fino a qualche mese fa. Ora altra beffa dell’imu addirittura per i terreni,  da dover versare immediatamente entro il 16 dicembre, il giusto modo per rovinare le feste natalizie a tanti cittadini!

Termina Oreti - Sembra che anche stavolta si debba parlare dell’arte dell’arrangiarsi ed un modo per fare velocemente cassa, aggirando l'opinione pubblica visto che in pratica dovranno essere i comuni a dover ritoccare le tassazioni e fare i mandanti obbligati dello Stato sempre più nel baratro dell’oblio.

 

ORETI: L’UFFICIALITA’ DEL MANTENIMENTO DELLA PRESENZA MILITARE A GORIZIA UN RESPIRO DI SOLLIEVO PER LE TANTE FAMIGLIE DI MILITARI PRESENTI IN CITTA’

La notizia del mantenimento della presenza militare in città era già da qualche mese nell'aria negli ambienti politici, fortunatamente ora attraverso le conferme del consigliere del ministro della difesa, è tutto nero su bianco. 

Questo l'esordio del capogruppo e consigliere comunale della lista civica per Gorizia, Fabrizio Oreti.

Non dimenticherò mai il giorno in cui 2 anni fa (gennaio 2013) ho appreso della chiusura della brigata Pozzuolo a Gorizia. L'amaro più grande era nel vedere le tante famiglie dei militari ormai integrate da anni in città perse in un senso di smarrimento con l'incognita dell'imminente futuro chissà dove e chissà quando.

Continua Oreti - Rimarrà indelebile anche il ricordo della tensione che aleggiava in città nei momenti in cui presentavo in consiglio la mozione per la tutela e salvaguardia della presenza militare. Per un lungo periodo Gorizia ha rischiato l'ennesima ingiustizia considerando che stiamo parlando di una città medaglia d'oro al valore militare, alla soglia del centenario della grande guerra (combattuta e avvenuta qui), il tutto trasformato in un dato economico sarebbe voluto dire anche perdere il 6% del PIL della città.

Termina Oreti - Beh fortunatamente, tutto è bene quello che finisce bene! La notizia giunta dal Ministero della Difesa ha fugato ogni dubbio in merito alla vicenda Pozzuolo. In città i militari continueranno a vivere e lavorare a prescindere dalle varie tipologie di nome che acquisiranno. Vorrei ringraziare tutti coloro  che come il sottoscritto in questi 2 anni non hanno mai smesso di crederci e hanno lavorato in tal senso, perché Gorizia ed i suoi militari nel tempo sono diventati un tutt'uno, uno imprescindibile dall'altro!

 

Oreti: NELLA CURIOSA VICENDA DELL’AEROPORTO DI GORIZIA, UN ALTRO SCHIAFFO ALL’ASSOCIAZIONE DUCA D’AOSTA CHE GESTISCE LA STRUTTURA.

In una giornata che doveva essere vissuta come un momento di gioia e soddisfazione per l’attesa riapertura dell’aeroporto di Gorizia, purtroppo non è mancata l’ennesima brutta notizia per chi attraverso un’associazione ha investito tempo, passione e denaro per coronare un sogno.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti - A sorpresa l’Enac (Ente Nazionali Aviazione Civile) contestualmente all’inaugurazione di riapertura ha comunicato che a giorni farà pervenire all’associazione Duca d’Aosta la comunicazione con la quale si ritiene non valida per vizi di forma la concessione demaniale dell'hangar e, pertanto, verranno applicati canoni diversi e più onerosi che con molta probabilità costringeranno ad abbandonare l'attività da parte dei componenti dell’associazione.

L’elemento curioso, che mette ancora una volta alla luce una burocrazia a dir poco imbarazzante, è che soltanto un anno fa veniva concessa, dall’Enac all’Associazione di Fulvio Chianese, la concessione degli spazi per dieci anni, invece dopo un lasso di tempo brevissimo un ente pubblico si rimangia la parola data, rideterminando i costi ed i contenuti del contratto, dopo aver preteso dall’associazione stessa delle spese onerose per la messa a norma dell’hangar.

Così l’Enac dopo aver chiuso l’aeroporto senza informare nessuna autorità sul territorio, dopo aver poi messo in dubbio l’agibilità delle piste, la ciliegina sulla torta quale poteva essere? L’annullamento della convenzione con ridetermina dei canoni.

Continua Oreti – La beffa più grande però è data dal tanto lavoro, i tanti fondi investiti dall’Associazione per realizzare un sogno, vale a dire, fare di Gorizia uno scalo importante dell’aviazione civile per il sud d’Europa ed il nord Italia, pertanto, uno schiaffo a mano aperta a tutti coloro che hanno messo anima e cuore ad un progetto. Come meravigliarsi poi della disaffezione della gente alla burocrazia e alle istituzioni che dovrebbero tutelare invece che distruggere?

Termina Oreti – Da oggi l’aeroporto di Gorizia è formalmente aperto e si può tornare a volare, certo rimane il dubbio che chissà per quanto tempo questo potrà avvenire. 


ORETI: MOZIONE CONSILIARE PER TENTARE L’ULTIMA CARTA PER SALVARE IL TAVOLARE DI GORIZIA.

Tra gli ordini del giorno che verranno trattati nel prossimo consiglio comunale ci sarà anche la mozione che ho depositato in questi giorni come primo firmatario a tutela e salvaguardia del Tavolare di Gorizia per cercare di scongiurare l’ennesima beffa a danno della città, siglata dalla giunta Serracchiani.

Questo l’argomentare del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

La mozione verrà discussa non appena sarà convocato il prossimo consiglio, in merito ricordo che nel 2014 l’aula si è riunita soltanto 4 volte (per un totale di 8 giorni), a mio giudizio un dato nettamente insufficiente se consideriamo che stiamo parlando di un capoluogo di provincia, pertanto, mi aspetterei che l’opposizione tuonasse già da tempo, macché invece a Gorizia pure chi dovrebbe fare opposizione è assopito! A volte mi sembra che la maggioranza in consiglio svolga anche i compiti che dovrebbero essere peculiari dell’opposizione stessa!

Continua Oreti – Tornando alla mozione a favore del Tavolare, l’auspicio è di ottenere il voto unanime dell’assise. Sembrerò ripetitivo ma purtroppo la musica è sempre la stessa, “mamma regione” continua a svuotare la città, ancora una volta senza un motivo plausibile. 

Spiega Oreti – Con la chiusura del tavolare, sta per prendere forma l’ennesimo e/orrore della presidente Serracchani. Alla luce delle ragioni indicate nella delibera della giunta regionale, appare non veritiero il fatto che i locali di Gorizia non siano in grado di accogliere ulteriori atti tavolari, in quanto lo scantinato ha una capienza che consente ancora per moltissimi anni di conservare documenti. Inoltre, il beneficio economico dell’operazione sarebbe fittizio, essendo i locali della sede di Gorizia di proprietà della Regione, pertanto, nessun affitto da dover pagare a nessuno ed essendo lo stesso immobile in parte utilizzato dalla Scuola Merletti.

Termina Oreti - C’è poi da considerare che la nuova sede di Gradisca si trova in un punto a rischio esondazione che in caso di un eventuale e malaugurato evento, causerebbe la perdita di preziose informazioni sui diritti reali, con danni incalcolabili e con problemi gravissimi di ordine pubblico.

 

Oreti: DOPO LA RIFORMA DELLA SCUOLA, L’ASSESSORE PROVINCIALE CECOT SI DIMETTA PER EVITARE ULTERIORI DANNI A CARICO DEL CAPOLUOGO ISONTINO

Appare curioso come l’operato dell’assessore provinciale Cecot passi sempre alla cronaca per penalizzare la città di Gorizia ed i cittadini goriziani, sarà un caso ?  Basta lasciarla operare e magicamente son tuti scontenti a prescindere che si tratti di profughi o di studenti! Dopo la vicenda richiedenti asilo politico, dove ha dato il peggio di se stessa, ora è stata bravissima a deludere tutti anche nella riforma scolastica goriziana, a testimonianza che le sue priorità non sono certo i cittadini, gli studenti e il capoluogo Isontino.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti - Ancora una volta, seguendo le orme della governatrice regionale Serracchiani, giustifica accorpamenti, fusioni e chiusure addebitando il tutto al risparmio e alla sicurezza, quando poi di risparmio e sicurezza c'è ben poco se non nulla!

Per i cittadini goriziani, rimarrà bene impresso nella mente che, nonostante le promesse fatte, tutto ciò che riguarda i colori politici di sinistra equivale a chiusure e ridimensionamenti, così dopo il punto nascita chiuso dalla presidente regionale Serracchiani (PD) ora tocca alla scuola per mano dell’assessore Cecot (SEL).

Sui Social network, tra la gente in giro per la città, lo scontento per l'ultima obbrobriosa riforma della provincia è tanta, come tante sono state le testimonianze che chiedono le sue dimissioni.

Termina Oreti - Mi chiedo solo quando in consiglio provinciale le forze politiche che fanno opposizione presenteranno una mozione di sfiducia per l’operato dell’assessore Cecot e del presidente della provincia Gherghetta, perché la pazienza ha un limite e la pazienza della gente nei loro confronti è terminata! 

 

Oreti: SECONDO IL PREFETTO ALMENO LA META’ DEI PROFUGHI PRESENTI A GORIZIA SONO DEI FURBETTI, COME VA DEFINITO ALLORA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA CHE STA SPENDENDO ENERGIE E SOLDI PUBBLICI A FAVORE DI QUESTI FURBETTI ?

Appare sempre più lampante che il presidente della provincia Gherghetta ormai vive una realtà difforme dalla quotidiana invasione che sta subendo il capoluogo Isontino. 

Il buon Gherghetta sta tentando in ogni modo di autopromuoversi visto che afferma che il suo operato a favore dei profughi sta riscuotendo consensi (forse gli unici consensi li ha tra i volontari che premia con nomination qua e là), gli chiedo in proposito di farsi un giro in città e parlare con i cittadini così vediamo dove sono tutti questi consensi!

Questo l'argomentare del capogruppo e consigliere comunale per la lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Secondo Oreti – Gherghetta dimostra poi tutti i suoi controsensi quando afferma che non è stato lasciato solo dai sindaci del territorio del suo stesso colore politico, purtroppo per lui i dati lo smentiscono quotidianamente considerato che nessun primo cittadino (eccetto Cormons) accetta di accogliere questi profughi. Forse questa strategia serve per non parlare e non spiegare il perché non vuole utilizzare la struttura della provincia di bagni di lusnizza pronta e idonea per accogliere i profughi fuori città ? Anzi colgo nuovamente l'occasione per chiederglielo ancora una volta se intende illustrare la motivazione del suo non utilizzo, chissà che prima o poi risponda!

Un plauso invece va esternato al prefetto di Gorizia Zappalorto per la sua forte presa di posizione e per aver detto a chiare lettere la realtà dei fatti, vale a dire, che questi profughi prima di arrivare qui hanno girato l'Europa con carte di credito al seguito.

Termina Oreti - Una domanda sulla vicenda richiedenti asilo politico mi sorge spontanea: ma se il prefetto (rappresentanza del governo sul territorio) avendo in possesso i dati di tutti questi profughi li definisce, per buona parte, dei furbetti come va definito il presidente della provincia Gherghetta con il suo assessore Cecot che stanno spendendo energie e soldi pubblici a favore di questi personaggi ?

 

ORETI: LA SERRACCHIANI TORNA A GORIZIA IN GRAN SEGRETO PER CONFRONTARSI SOLO CON IL SUO CIRCOLO PD! PERCHE’ NON SI CONFRONTA CON LA CITTA’ COSI’ COME AVEVA PROMESSO?

Tra i motivi principali che hanno portato alla disaffezione della politica ci sono le promesse non mantenute espresse puntualmente in campagna elettorale dove si promettono mari e monti ma, come per magia, appena ottenuti i consensi ci si dimentica degli impegni assunti. Seguendo questo filo logico direi che la presidente della Regione Serracchiani ha già raggiunto un buon numero di promesse disattese.

Questo l'argomentare del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Continua il fiume in piena Oreti - Malgrado è scomparsa da Gorizia dall'11 agosto scorso, nonostante la promessa espressa dalla presidente in persona di tornare in città ed in consiglio comunale ogni mese per ascoltare le richieste del capoluogo Isontino,  è comparsa qualche giorno fa sugli organi di informazione la notizia che la Serracchiani è tornata nel capoluogo Isontino in gran segreto per chiudersi dentro il circolo del suo stesso partito per ascoltare le proposte esclusivamente dei suoi fedelissimi. Beh il colmo direi! ... ennesima dimostrazione che non ama il confronto ma soprattutto non apprezza chi le mette sul piatto della bilancia i problemi che non ha ancora risolto. Per questi motivi le ho inviato una email (di cui allego il testo alla fine del presente comunicato) in cui le rappresento le promesse fatte che ad oggi non sono state mantenute e, pertanto, la invito nel capoluogo Isontino in maniera aperta ed ufficiale onde evitare che si chiuda in segreto in qualche circolo per incontrare i suoi fedelissimi per poi dire in futuro che è stata a Gorizia!

Termina Oreti – Mi è premuto tra l’altro ricordarle che tra Gorizia e Gradisca ci sono attualmente più della metà dei profughi che stazionano in tutta la Regione ed in questa ottica mi aspetto una sua visita in città per confrontarsi con la politica locale tutta per prendere atto sul terreno dell’invasione che sta avvenendo nella nostra comunità e per conoscere nei dettagli gli interventi che la Regione da lei amministrata vorrà porre in essere considerando che il territorio isontino fa parte della regione che lei dovrebbe governare!

 

 

Testo integrale della email inviata alla presidente FVG Serracchiani.

Presidente Serracchiani buon pomeriggio,

Mi permetto di scriverLe in virtù delle promesse che aveva espresso nel consiglio comunale di Gorizia avvenuto in data 11 luglio u.s., sede in cui si era impegnata ad essere presente ogni mese in città per rendere conto dei vari passi della riforma sanitaria ma soprattutto per confrontarsi con il consiglio comunale in merito al futuro e alle proposte che Gorizia avrebbe portato avanti. Mi preme sottolineare che nel primo mese è stata puntualissima visto che l’11 agosto è tornata nuovamente in città, purtroppo però da quella data non abbiamo più sue notizie in merito.

Nel frattempo, la riforma sanitaria è stata approvata e nel capoluogo Isontino tra le varie problematiche che le abbiamo rappresentato e che le ho rappresentato personalmente ne sono sorte altre che richiedono un intervento regionale. In particolare, mi riferisco alla questione dei richiedenti asilo politico che stanno corposamente giungendo in città, basta pensare che tra Gorizia e Gradisca ce ne sono più della metà che stazionano in tutta la Regione, in questa ottica mi aspetto una sua visita in città per confrontarsi con la politica locale tutta e non solo con quella appartenente al suo stesso partito politico e per prendere atto sul terreno dell’invasione che sta avvenendo in città e per conoscere nei dettagli gli interventi che la Regione da Lei amministrata vorrà porre in essere.

In occasione dell’ultimo evento del suo partito (La Leopolda), nel corso di una intervista ha affermato che era li ad ascoltare i tanti amministratori locali e consiglieri comunali ed in questa ottica penso che anche a Gorizia abbiamo lo stesso diritto di farlo alla luce poi delle sue promesse espresse nel consiglio comunale di luglio scorso.

Resto in attesa di un suo cortese riscontro e conto di vederLa presto a Gorizia.

Grazie, distintamente saluto.

 

 

Fabrizio Oreti

Capogruppo e consigliere comunale Lista Civica "Per Gorizia"

www.oretifabrizio.it

facebook: Fabrizio Oreti

Twitter: Oreti Fabrizio

oreti@me.com

 

GORIZIA. CAPIGRUPPO DI MAGGIORANZA IN CONSIGLIO COMUNALE: INVECE DI FARE PIAGNISTEI L’ASSESSORE CECOT SPIEGHI PERCHE’ NON SI UTIILIZZANO STRUTTURE DELLA PROVINCIA EXTRA COMUNALI PER LA GESTIONE IMMIGRATI.

In quanto a strumentalizzazioni politiche, ci arrendiamo agli insegnamenti dell’assessore provinciale Cecot, maestra in piagnistei e che della vicenda afghani ha ormai detto e strumentalizzato di tutto e di più, pur di farsi conoscere al di fuori della sua Romans. Non si fa attendere la dura replica dei capigruppo comunali di maggioranza a Gorizia (Fabio Gentile, Oreti Fabrizio, Riccardo Stasi, Stefano Ceretta, Mario Comelli, Luca Cagliari, Emilio Baiocchi) alle affermazioni dell’assessore provinciale.

Spiegano i Capigruppo - Attendiamo ancora di sapere che risposta tangibile ha dato la comunità dove la Cecot era capogruppo di maggioranza nel PD prima di diventare assessore all’emergenza profughi, ormai sua delega effettiva a cui dedica ogni istante della sua giornata. A quanto ci consta di strutture disabitate ce ne sono pure a Romans, così come pure capannoni industriali inutilizzati.

Se la struttura di Bagni di Lusnizza, di proprietà della Provincia, attivabile solamente girando l’interruttore della luce, è diventata un ossessione, vorremo capire il perché ancora la Cecot non ha spiegato le ragioni del suo inutilizzo, salvo passarla per una nostra fisima. Così come è utilizzabile il centro visite Gradina di Doberdò del Lago, sempre della Provincia, ma gestita da una associazione la cui presidente è sorella della Vicepresidente della Provincia Mara Cernic. Eppure la Provincia, in prima fila per questa emergenza, non le vuole utilizzare.

Dopo gli ultimi arrivi, e tanti altri continueranno ancora, ormai i goriziani hanno capito –l’affondo dei capigruppo goriziani- che il disastro causato dal duo Gherghetta/Cecot non avrà mai fine. La creazione di “Gorizia, città dei profughi” è solo ed esclusivamente merito loro e non saranno pochi quelli che lo ricorderanno a lungo.

La Cecot –ancora sottolineano i rappresentanti comunali- si oppone alla conversione del Cie di Gradisca in un altro Cara, presentando dati numerici che ovviamente condividiamo. Ma se il principio ispirante della Provincia è quello di aiutare i profughi, allora a nostro avviso, è meglio un ex Cie, attrezzato ovviamente per ospitare oltre duecento persone, che una ex concessionaria senza bagni, senza cucine e che si scalda a fatica. Un luogo dove dovevano stare 40 persone ed ora ce ne sono 100! Se il problema dell’ex Cie è togliere recinti o filo spinato, non si preoccupi Cecot perchè a quasi distruggerlo ci hanno già pensato i precedenti “ospiti” –e gli italiani a pagare con le loro tasse- ed attualmente, come confermatoci dal Prefetto, sono in corso dei lavori di sistemazione. I richiedenti asilo, ovviamente, cercano di “fare gruppo” anche per poter scambiare le loro difficoltà e le loro esperienze. In questo ambito abbiamo rappresentato una serie di soluzioni oltre a quelle che abbiamo sottolineato sugli organi di informazioni proprio per fermare un flusso che ormai è incontrollabile!

L’impressione finale è che –concludono i capigruppo goriziani- sia Cecot che Gherghetta siano stati lasciati soli da tutti i sindaci dei loro partiti, che non ne vogliono sapere di ospitare profughi di nessun posto e che più volte sollecitati, hanno già risposto di non avere posto o di avere già dato abbastanza. Per ora stranamente i comuni che “Devono ospitare” sempre secondo la Provincia sono Gorizia, Dolegna del Collio e Grado guarda caso tutti comuni di centro destra. Grazie Cecot, Grazie Gherghetta.

 

ORETI: PER LA NASCITA DEL NOSTRO FILIPPO UN RINGRAZIAMENTO SENTITO PER MARIA TERESA BRAIDOT E LO STAFF MEDICO DELL’OSPEDALE DI PALMANOVA

La nostra volontà sarebbe stata quella di far nascere il nostro primo erede all’ospedale San Giovanni di Dio di Gorizia, purtroppo le scelte della presidente della regione Serracchiani non hanno reso possibile tutto ciò.

Questi i primi pensieri da genitore del consigliere comunale, Fabrizio Oreti a seguito del lieto evento relativo alla nascita del figlio Filippo.

Racconta Oreti – Con mia moglie Cinzia, nonostante avessimo iniziato il percorso con l’ospedale di Gorizia, a seguito della chiusura del punto nascita abbiamo deciso così di indirizzarci verso la sede dell’ospedale di Palmanova come luogo dove far nascere nostro figlio. Siamo felici di aver seguito, nei nove mesi di gestazione, i corsi di preparazione al parto dell’instancabile Maria Teresa Braidot, storica ostetrica dell’ospedale goriziano, che attraverso la sua associazione, con tutta la sua competenza, esperienza e capacità ha reso il nostro passo più consapevole e responsabile, pertanto il nostro ringraziamento va a lei per tutta la passione che imprime nel suo volontariato.

L’esperienza della nascita di nostro figlio, come del resto lo è per tutti i genitori, è stata un’emozione unica non quantificabile attraverso le parole, ma dopo la gioia dei primi momenti, assieme a mia moglie ci preme ringraziare l’ospedale di Palmanova, il Dott. Pierino Boschian Bailo con tutto il suo staff, per quanta professionalità e serenità ci hanno trasmesso per la nascita del nostro Filippo.

 

Oreti: GHERGHETTA E CECOT RIMASTI IMPANTANATI ED ISOLATI NELLA VICENDA DEI RICHIEDENTI ASILO SUL TERRITORIO

Giorno dopo giorno appare sempre più chiaro che il presidente della provincia con il suo fedele assessore Cecot sono rimasti impantanti in una vicenda per altro gestita male da loro stessi. Politicamente sono rimasti isolati visto che i tanti comuni del territorio del loro stesso colore politico si sono espressamente rifiutati di perseguire le volontà del buon Gherghetta, non ultima la sua stessa città, Monfalcone.

Questo l'argomentare del capogruppo e consigliere comunale per la lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti - Per quanto riguarda l’assessore Cecot immaginava che scrivendo alla presidente della camera Boldrini di avere l’asso nella manica per risolvere la questione mentre la risposta della stessa Boldrini testimonia in primis di aver scritto all’interlocutore sbagliato e che il problema è molto più complesso di come vorrebbe risolverlo l’assessore Cecot.

Nel frattempo grazie al loro modus operandi Gorizia è conosciuta dai tanti profughi in giro per l’Italia e di prossimo arrivo come la città dove stazionare per lungo tempo visto che vengono accolti anche negli alberghi. Purtroppo sia il presidente della provincia che il suo assessore Cecot hanno dimenticato un elemento fondamentale, vale a dire, che sono stati eletti e rappresentano una provincia intera che a chiare lettere gli ha rappresentato di non volere i profughi sul proprio territorio. Mi chiedo come mai si sono incaponiti tanto non volendo ascoltare chi gli ha concesso di poter ricoprire i ruoli che attualmente ricoprono.

Termina Oreti – Intanto l’Isonzo è tornato a ripopolarsi di profughi e il flusso certo non diminuirà, nel merito mi chiedo dove sia la regione che ancora non ha nemmeno elaborato un piano regionale di gestione dei richiedenti asilo politico non dimenticando il Prefetto in considerazione che la città si aspetta nel brevissimo tempo un suo intervento risolutivo su questa vicenda durata fin troppo.

 

Oreti: CULTURA: LA REGIONE PREDILIGE LE INNOVAZIONI ALLE TRADIZIONI CON CONSEGUENTE MESSA AL PALO PER GORIZIA

Sembrerà una strana coincidenza ma anche nella distribuzione dei fondi regionali relativi alla cultura la giunta Serracchiani chiude i rubinetti alla cultura Goriziana e alla sua tradizione culturale.

Nell'ultima commissione comunale, tra i vari punti all'ordine del giorno, abbiamo discusso e affrontato le novità del recente modus operandi dell’assessore Torrenti di finanziare la cultura regionale attraverso la presentazione di progetti.

Questo l'esordio del vice presidente della commissione comunale cultura, Fabrizio Oreti.

Continua Oreti - Ancora una volta, la regione opera seguendo canoni a dir poco opinabili visto che, secondo i criteri regionali messi in campo per la distribuzione dei fondi per la cultura, si valorizza chi nella cultura propone innovazione rispetto a chi propina tradizione! 

Secondo i nuovi requisiti sono stati premiati i progetti culturali innovativi, a cui sono stati concessi dei punti di merito molto più elevati rispetto ad altri, ma per tutti gli enti e gli associazionismi che portano avanti la cultura rappresentata in maniera “tradizione” che fine li aspetta ? Beh sicuramente non una bella fine! Trovo assurdo che coloro che tramandano le tradizioni vengano discriminati per progetti che si definiscono innovativi! Soprattutto come e chi definisce ciò che è innovativo nella cultura ? 

Termina Oreti - Tante sono state le realtà culturali goriziane che sono rimaste al palo e, pertanto, a tutela della cultura e della tradizione locale, un atto dovuto di cui la commissione dovrà farsi carico sarà confrontarsi e comprendere se tali opinabili criteri avranno un seguito e cosa dovrà fare chi con fatica porta avanti la tradizione e la cultura invece che l'innovazione.

 

 

ORETI: RIFORMA SANITARIA FVG: LA PRESIDENTE DELLA REGIONE A GORIZIA ? CHI L’HA VISTA ?

Era il consiglio comunale dell’11 luglio scorso quando il palazzo comunale era fitto di cittadini che contestavano l’infausta decisione della presidente della Regione Serracchiani che giungeva nel capoluogo Isontino per comunicare la chiusura del punto nascita, secondo valutazioni e criteri ancora non comprensibili, volendo far passare una scelta prettamente politica come una scelta legata alla sicurezza per i cittadini.

Questo l'argomentare del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – In quella sede, viste le tante contestazioni sia da parte della politica che della cittadinanza, si era impegnata ad essere presente ogni mese in città per rendere conto dei vari passi della riforma sanitaria ma soprattutto per confrontarsi con il consiglio comunale in merito al futuro e alle proposte che Gorizia avrebbe portato avanti per evitare di veder trasformato un ospedale nuovo, in cui si sono investiti notevoli soldi pubblici, inaugurato soltanto qualche anno fa, in un ambulatorio allargato. Beh nel primo mese, la Serracchiani ha sorpreso tutti con una precisione direi svizzera visto che l’11 agosto era di nuovo a Gorizia per confrontarsi sulle richieste della città, purtroppo eccetto quella comparsa poi nulla più!

Termina Oreti – Settembre è passato, ottobre sta passando e della presidente della regione si sono perse le tracce. La stiamo ancora aspettando in considerazione che siamo in attesa di sue risposte. Purtroppo inizia a prendere forma l’ennesima promessa non mantenuta! Beh, spero tanto di essere smentito ma ora che la riforma sanitaria è stata firmata in consiglio regionale a tempo di record, addirittura con il supporto di alcuni partiti politici di opposizione, della presidente FVG vedremo solo le foto sui giornali e tv, al massimo saltuariamente incontreremo l’assessore regionale alla sanità Telesca, per continuare ad ascoltare promesse che non avranno mai alcun seguito, esattamente come è avvenuto fin ora!

 

ORETI: I VERBALI DEI CONSIGLI COMUNALI ON LINE SUL SITO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

La comunicazione e la trasparenza sono alla base della corretta e celere informazione che ogni amministrazione pubblica deve garantire alla propria comunità, in un momento in cui la disaffezione nei confronti della politica è alta, preme coinvolgere ed informare il più possibile la cittadinanza in merito alle scelte e alle decisioni che vengono adottate durante i consigli comunali.

Questo l'argomentare del delegato dal Sindaco alla gestione del sito internet dell’amministrazione comunale, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – Dopo essermi confrontato con gli uffici tecnici comunali preposti, ho appurato la fattibilità di condividere tutto ciò che avviene in aula nel corso dei consigli comunali, pertanto: le presenze e le assenze dei consiglieri e degli assessori, gli interventi di ciascun consigliere ed i vari dibattiti in aula. Per tutti i cittadini che ne fossero interessati, da qualche giorno, è possibile prendere atto dei verbali che vengono redatti durante le fasi del consiglio comunale da cui è possibile evincere le decisioni che di volta in volta vengono prese e portate avanti in aula.

I verbali sono disponibili nella sezione consiglio comunale – verbali delle sedute, accessibile attraverso il seguente link del sito dell’amministrazione comunale:

http://www3.comune.gorizia.it/it/consiglio-comunale-verbali-delle-sedute.

Termina Oreti – Dopo la diretta streaming dei consigli comunali, si aggiunge quindi un altro strumento a disposizione del cittadino al fine di rendere sempre più partecipe l’opinione pubblica alle decisioni della vita politica cittadina.

 

Oreti: IN MANCANZA DI ARGOMENTAZIONI PER TUTELARE I RICHIEDENTI ASILO POLITICO A BIANCHINI E’ RIMASTO SOLO DI PARLARE DELLA MIA LETTURA CON PAPA FRANCESCO.

L’attacco gratuito del collega Bianchini purtroppo evidenzia soltanto la mancanza di argomentazioni utili per tutelare la sua posizione a favore dei richiedenti asilo in città e allora resta facile attaccare su fatti personali ed appigliarsi alla mia lettura nella messa di Papa Francesco.

Questo l'esordio del capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti - In consiglio comunale durante il dibattito ha tenuto a sottolineare che i richiedenti asilo attualmente alloggiati in città sono poveri  e vivono di stenti e pertanto vanno supportati. Mi spiace smentirlo, ma basta andare su alcuni dei loro profili pubblici di Facebook per notare i loro viaggi in giro per l'Europa non certo in condizioni di povertà in cerca dello status di richiedente asilo che alla fine ottengono solo qui in Italia.

L’amico Bianchini è riuscito addirittura a creare delle similitudini tra i nostri emigranti nel dopo guerra e gli attuali richiedenti asilo, purtroppo mi preme ricordargli che i nostri avi andavano all'estero per lavorare in paesi dove c'era la possibilità di lavoro e si portavano dietro le rispettive famiglie, non come accade oggi che stranamente nella maggioranza dei casi si tratta di uomini giovani e soli, anzi nel merito mi chiedo come questi richiedenti asilo riescano a lasciare donne, anziani e bambini in guerra ed essere lontani da loro, soprattutto rimane ancora un mistero dove trovano i soldi per girare  senza lavoro in Europa.

Termina Oreti - Tornando all'attacco gratuito di Bianchini mi preme ricordargli che in qualità di amministratori cittadini abbiamo il dovere di tutelare in primis i cittadini che, a prescindere dalle nazionalità, pagano le tasse, vivono di stenti e fanno fatica ad arrivare a fine mese, che hanno tutto il diritto di non volere dei campi profughi in centro città. Sembra poi che interessi a pochi l’aspetto sicurezza visto che ci permettiamo di lasciare persone di cui non conosciamo il passato, in molti casi con permessi respinti da altri Paesi Ue, in pieno centro città o negli alberghi. Questa caro Bianchini si chiama irresponsabilità politica che nulla ha a che vedere con la mia lettura nella messa con Papa Francesco.

 

Oreti: A GORIZIA 8 PUNTI CHE IMPEGNANO IL SINDACO A TUTELARE GORIZIA DAL CONTINUO FLUSSO DI RICHIEDENTI ASILO POLITICO

Mentre non si interrompe il continuo flusso dei richiedenti asilo politico verso il capoluogo Isontino, la mozione sull’emergenza immigrazione che ho presentato come primo firmatario, finalmente è approdata in aula. Dopo averla introdotta al consiglio comunale per l’approvazione mi è premuto sottolineare l’importanza di tamponare la situazione attuale e soprattutto evitare che in futuro avvengano cattive gestioni dell’emergenza immigrazione come l’infelice scelta politica del presidente della provincia di voler creare una tendopoli in centro città.

Questo l’argomentare del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – Come avevo già accennato nei giorni precedenti mi premeva che la mozione non passasse come una iniziativa del sottoscritto presentata a scatola chiusa, ma era importante riuscire a realizzare un documento più condiviso possibile. Con queste premesse sia la giunta che l’opposizione hanno presentato a loro volta delle proposte da unire al documento iniziale, il tutto per evitare che Gorizia diventi un campo profughi a cielo aperto.

Termina Oreti – Al termine del confronto tra le tre proposte di mozione da approvare è stato elaborato un documento unico che vede impegnato il Sindaco a farsi promotore per:

·        richiedere che la regione realizzi un piano per l’accoglienza dei richiedenti asilo in modo da uscire dalla continua emergenza che porta alla ricerca di soluzioni improvvisate;

·        sollecitare il prefetto a verificare la possibilità di utilizzare qualcuna delle diverse caserme dismesse presenti nel territorio extra comunale;

·        attivare un numero adeguato di commissioni territoriali per la concessione dello status di rifugiato onde evitare che la richiesta duri anni;

·        armonizzare i criteri per la definizione dello status di rifugiato politico evitando che ogni Stato interpreti la normativa in modo discrezionale;

·        applicare rigorosamente la legge Dublino 1,2,3 che impedisce che il richiedente asilo che ha già presentato domanda in altri Paesi UE reiteri la stessa istanza in Italia;

·        nel rispetto delle norme di legge vigenti, su base volontaria, a titolo gratuito, per alcune ore al giorno, impiegare i cittadini stranieri richiedenti asilo per porre in essere la pulizia di locali dati loro in uso;

·        distribuire omogeneamente i richiedenti asilo in tutti i comuni della regione, rispettando un’equa proporzione fra ospiti e residenti;

·        chiudere al più presto la tendopoli di via brass e trasferire in altri siti della regione i richiedenti asilo.

Il Sindaco Romoli, al termine del dibattito politico, ha fatto proprio il presente documento e si attiverà in tutte le sedi istituzionali per far valere l’atto in questione.

 

Oreti: NEL CONSIGLIO DEL 29 SETTEMBRE PORTERO’ IN VOTAZIONE UNA MOZIONE PER ATTIVARE UN’IMMINENTE ORDINANZA PER TUTELARE GLI SPAZI PUBBLICI DELLA CITTA’ ONDE EVITARE LA CREAZIONE DI RIFUGI DI FORTUNA. 

Nell’ultima conferenza dei capigruppo abbiamo definito che il prossimo consiglio comunale avrà luogo il 29 settembre prossimo. Finalmente, dopo qualche mese, riuscirò a presentare ed argomentare la mozione in merito all’emergenza immigrazione che avevo già presentato lo scorso 7 maggio scorso che, a causa di una burocrazia a volte troppo lunga, avrò modo di discutere circa 4 mesi dopo.

Questo l’argomentare del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti - All’epoca quando presentai il documento qualche collega mi rispose che a Gorizia non c’era un problema immigrazione, sfortunatamente il tempo ed i fatti mi hanno dato ragione per un problema per troppi mesi sottovalutato. In questi giorni sono stato definito poco tollerante e mi preme ribadire che io non ho nulla contro i richiedenti asilo politico, nello stesso tempo devo e voglio tutelare i cittadini di una piccola comunità che rischia di diventare un campo profughi. Considerando che nessuno conosce il passato di questi cittadini stranieri in egual modo nessuno può garantire in merito a chi sono, da dove vengono e cosa hanno fatto, pertanto, in un momento in cui l'allarme terrorismo internazionale è alto chi ci assicura che all’interno non ci siano cellule dormienti? O basta solo credere alle loro parole? Anche per queste considerazioni è scellerato alloggiarli in centro città a due passi da una scuola e da una sinagoga. Lo stesso Ministro dell’interno Alfano ha specificato che nei prossimi mesi arriverà un corposo numero di immigrati in tutta Italia, pertanto, i prossimi dove li mettiamo in borgo castello oppure in piazza vittoria? Beh eventualmente chiederemo alla provincia visto che sono tanto bravi a scegliere il posto meno adatto dove installare delle tendopoli.

Termina Oreti - La mozione che chiederò al consiglio di votare e approvare verterà sulla richiesta di impegnare il Sindaco a provvedere, anche attraverso il Prefetto, di far chiarezza e attivare controlli relativi agli aspetti igienico-sanitari dei richiedenti asilo politico che stazionano a Gorizia. Inoltre, attivare un’imminente ordinanza per tutelare gli spazi pubblici della città onde evitare la creazione di rifugi di fortuna. Infine poter impiegare, su base volontaria, a titolo gratuito, per alcune ore al giorno, i cittadini stranieri richiedenti asilo per porre in essere opere di ripristino dei locali dati loro in uso (es. ex Nazareno), al fine di evitare di vederli girovagare tutto il giorno senza scopo e senza meta.

 

Oreti: GHERGHETTA E CECOT ACCOLGANO I RICHIEDENTI ASILO POLITICO A MONFALCONE E ROMANS D’ISONZO INVECE CHE A GORIZIA

Come è ben noto in questi giorni, è arrivata l’ordinanza di sgombero dell’area sull’Isonzo alle porte di Gorizia, dove da alcuni mesi ha preso forma una corposa baraccopoli di cittadini stranieri richiedenti asilo politico, il tutto in un momento in cui l’allarme terrorismo internazionale è molto alto e visto che non conosciamo il passato di questi cittadini, finalmente è arrivata più attenzione su questi casi. Ricordo che le segnalazioni di degrado dell’area nel tempo sono state numerose, quella inviata dal sottoscritto alla prefettura, ai vigili del fuoco, all’amministrazione comunale e alla polizia locale si aggiunge alle tante inviate da cittadini ed amministratori locali nel corso di questi ultimi mesi.

Questo l'argomentare del capogruppo e consigliere comunale per la lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – Rimango basito dall’accanimento politico del presidente della provincia Gherghetta e del suo assessore Ilaria Cecot, in merito al fatto che stanno mettendo anima e corpo per far si che questi cittadini stranieri richiedenti asilo politico rimangano a Gorizia alloggiati in strutture apposite. In merito mi preme evidenziare che la maggioranza dei Sindaci dell’Isontino del loro stesso colore politico non ha accettato di accogliere questi cittadini stranieri nei loro rispettivi comuni di appartenenza e, pertanto, appare chiaro che all’interno della sinistra le idee in merito alla gestione immigrati sia molto varia, nel senso, aiutiamoli, ma non a casa nostra!

Termina Oreti – In considerazione che il Presidente della Provincia Gherghetta ed il suo assessore Cecot non risiedono a Gorizia, perché non si impegnano per accoglierli nelle rispettive amministrazioni comunali dove vivono, tra l’altro amministrate dalla sinistra, vale a dire a Monfalcone e Romans d’Isonzo? Oppure è forse troppo comodo ospitarli a casa di altri invece della propria?

 

Oreti: MANCA UN PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI CITTADINI STRANIERI RICHIEDENTI ASILO POLITICO. NEL FRATTEMPO ATTIVARE UN’ORDINANZA PER TUTELARE GLI SPAZI PUBBLICI DELLA CITTA’.

In merito alla baraccopoli che ha preso forma sulle rive dell’Isonzo alle porte di Gorizia, dove hanno trovato rifugio un corposo gruppo di ragazzi stranieri, finalmente inizia a muoversi la macchinosa organizzazione della burocrazia. Le segnalazioni di degrado dell’area non sono tardate ad arrivare e penso che quella inviata dal sottoscritto ultimamente alla prefettura, ai vigili del fuoco, all’amministrazione comunale e alla polizia locale sia una delle tante. Ora che il caso è nelle mani dell’opinione pubblica tutti faranno i salti mortali per risolvere il problema, per far giungere il messaggio che l’emergenza è stata arginata.

Questo l'argomentare del capogruppo e consigliere comunale per la lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Il problema reale è dato dal fatto che in Regione manca una politica reale di accoglienza e gestione dei cittadini stranieri richiedenti asilo politico, il tutto si ripercuote con effetto domino sui territori, Gorizia e Gradisca sono un esempio pratico. In mancanza di un piano ben specifico cosa si fà? Beh si naviga a vista!

Spiega Oreti - Davanti a queste situazioni il fattore tempo è fondamentale anche da un punto di vista igienico-sanitario, in questo caso mi chiedo ed ho chiesto in quali condizioni igienico-sanitarie stiano vivendo e girando per la città questi ragazzi, il tutto a discapito della loro salute ma anche dei cittadini che quotidianamente sono a contatto con loro.  C’è poi da considerare che un'area verde pubblica deve poter essere utilizzata da tutti e così come sta andando la situazione tanti cittadini non frequentano più l'area perché non la sentono né controllata né tantomeno di tutti. 

Termina Oreti - In considerazione dei tanti stranieri che stanno giungendo nel territorio non si può continuare a gestirli con tanta approssimazione, altrimenti il caso della baraccopoli sull’Isonzo sicuramente non sarà né il primo né l’ultimo! Per questo chiederò in questi giorni un’imminente ordinanza per tutelare gli spazi pubblici della città onde evitare la creazione di rifugi di fortuna.

 

Oreti: AEROPORTO DI GORIZIA. RISOLTA LA QUESTIONE BONIFICA ORA COMPARE IL RISCHIO AGIBILITA’ DELLE PISTE

Purtroppo le brutte sorprese a volte sono come gli esami: non finiscono mai! Seguendo questo filo logico la vicenda della chiusura dell'aeroporto di Gorizia rischia di diventare una scatola cinese dove alla risoluzione di un problema subito dopo ne compare un altro che precedentemente non era presente.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti - In quest’ottica, all'inizio della vicenda che ha portato alla chiusura dell’aeroporto, il “problema” sembrava una mancata bonifica dell'area oltre che alla messa in sicurezza di alcune zone. Per ovviare a queste motivazioni, nel breve, il presidente dell'associazione “Duca d’Aosta”, Fulvio Chianese, aveva inviato all'Enac tutte le rassegne stampa che testimoniavano che l'area era stata bonificata negli anni novanta in modo da ottimizzare i tempi per una riapertura veloce per lo meno delle piste (in modo cosi da non perdere i velivoli nell’hangar) in modo così da effettuati i lavori interni di messa in sicurezza in maniera graduale.

La risposta dell'Enac, a seguito di riscontri tecnici effettuati in questi giorni dalla direzione operazioni nord, non è tardata ad arrivare e purtroppo ha evidenziato che nell’imminente non è possibile riaprire a causa di nuovi pregiudizi di natura tecnica sull’agibilità delle piste.

Continua Oreti - Alla luce di questa risposta, la domanda sorge spontanea: come mai questi pregiudizi tecnici in merito alle piste non sono stati riscontrati in questi anni in cui gli aerei hanno continuato ad atterrare e decollare sulle piste ? Ovvero gli aerei hanno atterrato e decollato con dei pregiudizi tecnici sulle piste ?

Termina Oreti - La speranza è di trovare in tempi stretti il bandolo della matassa sulla vicenda per evitare che l’area dell’aeroporto, rimbalzando da un problema all'altro, diventi una cattedrale nel deserto.

 

ORETI: INCONCEPIBILE NEL 2014 CONSIDERARE GLI ANIMALI DI AFFETTO COME BENI IMMATERIALI!

Nonostante, negli ultimi anni, sono stati fatti passi da gigante nella tutela degli animali, c’è ancora tanta strada da dover percorrere in tal senso. Mi riferisco nello specifico alla normativa vigente che consente ai nostri cagnoloni e cagnolini (per il tramite del passaporto e microchip di riconoscimento) di poter essere “intestati” ad un proprietario unico ed esclusivo. Cosa accade però a coloro che li vivono ed accudiscono, senza averli intestati, e poi per varie motivazioni (separazioni, litigi ecc.) viene preclusa la facoltà di vederli ? Beh la beffa è duplice, sia per l’animale domestico che si affeziona sia per coloro che ci hanno messo cuore e anima nel vivere una splendida esperienza di vita.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – Alcuni cittadini mi hanno chiesto come comportarsi in queste sgradevoli situazioni e sicuramente in questo campo l’amministrazione comunale non ha alcuna discrezionalità. Rimasto basito dalla normativa vigente, tempo fa, avvalendomi della velocità del canale facebook, ho sensibilizzato l’argomento anche sulla pagina dell’Onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente e fondatrice della lega italiana per la difesa degli animali (LEIDA), per rappresentare la specifica questione al fine di modificare la normativa nazionale.

Oltre il valore affettivo c’è da considerare anche il punto di vista legale dove il cane è ancora considerato come un bene immobile, pertanto, la legislatura valuta i nostri animali domestici come “res” (cose) e quindi non detentori di diritti o sentimenti. ASSURDO!

Termina Oreti – A seguito di questo status giuridico, nelle aule giudiziarie accade che gli animali domestici vengano pignorati e messi all’asta e finiscano nelle mani di chiunque, esattamente come succede per beni immateriali. Per questi motivi preme sensibilizzare l’argomento, per un impegno maggiore della politica anche in questo settore che sicuramente non va dimenticato!

 

Oreti-Turco: PROPONIAMO ALLA POLITICA LOCALE E REGIONALE DI DARE IL VIA ALL’ICE BUCKET CHALLENGE PER SENSIBILIZZARE E COMBATTERE LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA (SLA)

L’intento della nostra proposta non vuole essere una provocazione ma realizzare una iniziativa che ha preso il via in tutto il mondo ed in Italia. Potrebbe essere un suggerimento che merita di essere portato avanti anche nel nostro territorio locale e regionale, sia per trovare un modo per rendere noi politici meno istituzionali e più umani che per sensibilizzare la prevenzione e la ricerca sulla SLA (sclerosi laterale amiotrofica).

Questa la proposta del capogruppo e del consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti e Celestino Turco.

Spiegano i due esponenti della Per Gorizia - In cosa consiste questo evento ? Beh, come è possibile vedere nei tanti video della rete, consiste nel rovesciarsi o farsi rovesciare una secchiata d’acqua fredda “di beneficienza” sul capo per dare visibilità ed effettuare una donazione per combattere la sclerosi laterale amiotrofica, una volta assorbita la secchiata colui che si è prestato all’iniziativa ne nomina un altro a sua scelta! Perché proprio una secchiata d’acqua per la SLA ? Perché sommariamente ricorda i sintomi della malattia e cioè i muscoli rimangono bloccati mentre la mente resta lucida.

Per fare qualche nome fra i tanti che hanno già partecipato all’iniziativa mondiale possiamo nominare: il regista Spielberg, il creatore di microsoft Bill Gates, l’ex presidente statunitense Giorgio W. Bush, personaggi della cultura e dello spettacolo, divi di hollywood e tanti attori e cantanti italiani. Tra i personaggi politici italiani il primo che per ora ha accettato la sfida è il presidente del consiglio Matteo Renzi sensibilizzato da Fiorello.

Certamente, per avere un seguito importante, la catena di beneficienza deve essere avviata da politici in vista e blasonati che a loro volta ne nominano altri, sennò rischia di restare un buco nell’acqua!

Concludono Oreti e Turco – Speriamo che questa nostra iniziativa che proponiamo attraverso gli organi di informazione sia accolta dalla politica comunale, provinciale e regionale.

 

Oreti: GORIZIA CONTRO MALPENSA VALE A DIRE DUE PESI E DUE MISURE. PERCHE’ MENTRE L’AEROPORTO DI GORIZIA CHIUDEVA A MALPENSA SONO STATE RINVENUTE 52 BOMBE E NON SI E’ PROVVEDUTO ALLA CHIUSURA?

E’ Singolare come a volte il destino sia beffardo. Così può accadere che mentre l’Enac, per motivi di “sicurezza” secondo la loro versione, chiudeva l’aeroporto di Gorizia perché tra le varie cause si faceva menzione anche alla possibilità di eventuali ordigni bellici dell’ultimo conflitto mondiale, a Milano e precisamente a Malpensa, una settimana fa, durante gli scavi all’interno del cantiere per la realizzazione del collegamento ferroviario tra due terminal dell’aeroporto, sono state rinvenute esattamente 52 bombe degli anni ‘40 del peso di 250 chilogrammi ciascuno.

Questo lo sfogo del capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – Queste 52 bombe in linea d’area sono vicinissime all’aeroporto milanese, pertanto, chiunque davanti a tale notizia penserebbe ad una chiusura dello scalo milanese alla luce poi di quello che sta avvenendo a Gorizia, e invece ? Invece no… l’aeroporto non è stato chiuso in quanto secondo gli artificieri gli ordigni sono inermi e, pertanto, non si è chiuso nulla!

L’Italia continua ad essere il Paese dell’interpretazione e del paradosso visto che a Gorizia per la sola paura di un eventuale ipotetico ritrovamento di ordigni bellici si chiude e, contestualmente, a Malpensa si trovano 52 bombe e, anche se inermi, si continua a volare. Perché due pesi e due misure ? Perché gli Enti e le Istituzioni sono così zelanti sono nel capoluogo Isontino ?

Termina Oreti – Davanti a tali notizie certo è difficile trovare spiegazioni razionali e plausibili da giustificare la chiusura dell’aeroporto di Gorizia che sempre di più diventa una scelta a dir poco inconcepibile!

 

Oreti: BRANDOLIN, MARAN E FASIOLO INTERVENGANO IN PARLAMENTO A FAVORE DELL’AEROPORTO DI GORIZIA.

Quando avvengono “fulmini a ciel sereno” come nel caso della vicenda dell’imminente chiusura dell’aeroporto di Gorizia, preme avviare una campagna di tutela che deve superare le barriere dei colori politici, lo scopo che deve accomunare l’agire politico è quello legato alla risoluzione del problema anche perché mai come in questi casi vale il detto: l’unione fà la forza.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – Per questi motivi, ho contattato i nostri referenti locali in parlamento a Roma, vale a dire: l’Onorevole Brandolin ed i Senatori Maran e Fasiolo, a cui ho inviato un promemoria al fine di far luce su questa vicenda e portarla nelle aule del Parlamento per comprendere meglio se ci sono gli estremi per questa imminente chiusura dell’aeroporto per mancanza di una bonifica post conflitti bellici per evitare, ancora una volta, l’ennesima beffa alla città. Mi ha fatto molto piacere la celere risposta dell’instancabile Senatrice Laura Fasiolo che si è detta pronta a mettersi in moto per far chiarezza sul caso.

Termina Oreti - Ricordo che dal dopoguerra ad oggi sulle piste dell’aeroporto sono passati oltre che veicoli e velivoli anche carri pesanti come per esempio quelli dello stralcio dell’erba che avviene periodicamente con macchine agricole enormi e di notevolissimo peso, pertanto,  mi appare curioso che solo ora diventa incombente questa chiusura per questioni di sicurezza tanto da ravvisare l’urgenza di chiudere in 7 giorni, durante il ferragosto, e non sia avvenuta negli anni, prima che l’aeroporto diventasse un potenziale punto di riferimento per l'aviazione civile del nord Italia e del sud Europa.

 

Oreti: BASTA CHIUSURE A GORIZIA. FACCIAMO UN FRONTE COMUNE TRA LE ISTITUZIONI LOCALI PER BLOCCARE LA CHIUSURA DELL’AEROPORTO CHE DIVERREBBE L’ENNESIMO SCIPPO ALLA CITTA’

Basta seguire le vicende di Gorizia negli ultimi due anni per capire che il capoluogo Isontino non sta attraversando un periodo fortunato dove quando si parla di Enti ed Istituzioni sempre più spesso il nome "Gorizia" è sinonimo di chiusure e soppressioni (presenza militare, tribunale, punto nascita e sanità in generale, soltanto per fare l'excursus delle vicende principali che hanno caratterizzato l'ultimo periodo).

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti - La ciliegina sulla torta poi è arrivata, con una curiosa casualità, sotto il periodo di ferragosto dove in una settimana circa l'Enac (Ente nazionale Aviazione civile) sembra avrebbe scritto, all'associazione "Duca d'Aosta" che gestisce l'aeroporto del capoluogo Isontino, di chiudere la struttura sia agli addetti ai lavori con i loro aerei che ai tanti cittadini che solitamente frequentano la struttura, in quanto l'area non è bonificata da ordigni bellici della prima e seconda guerra mondiale.

Il colmo... Anche perché soltanto qualche mese fa tutta la città alla presenza delle istituzioni locali e regionali era presente all'inaugurazione del nuovo Hangar dell'aeroporto, in tal senso perché l'Enac non è intervenuta in quel frangente per rappresentare l'emergenza bonifica ed ha lasciato i tanti soci dell'associazione operare con sacrifici economici e personali tanto da rendere la struttura come un fiore all'occhiello per la città ? Dal dopoguerra fino ai giorni nostri soltanto ora l'Enac si rende conto di questa "emergenza" ? Questa vicenda mi sembra tanto uno schiaffo a coloro che stanno mettendo anima e corpo per creare un gioiellino alle porte di Gorizia.

Termina Oreti - Per comprendere le ragioni di questa decisione e per bloccare questa ennesima chiusura (che a quanto sembra dovrebbe avvenire martedì 19 agosto), mi aspetto che nel brevissimo periodo comune, provincia, regione e prefettura si confrontino in un tavolo tecnico per salvare una struttura che può far diventare Gorizia un punto di riferimento per l'aviazione civile del nord Italia e del sud Europa. Ancora una volta sarà importante che tutti noi politici locali ci diamo una mossa e chiediamo a tutte le figure di riferimento di dare spiegazioni e di risolvere lo specifico problema.

 

Oreti: PRIMO EVENTO REGIONALE NEL CAPOLUOGO ISONTINO A SETTEMBRE: GORIZIA RAYLIGHT FESTIVAL IN PIAZZA VITTORIA.

Sono molto contento e soddisfatto che l'idea, presentata davanti ad un caffè al sottoscritto dall’instancabile ingegnere goriziano Flavio Chianese, volta a realizzare in piazza Vittoria il primo evento in cui video, immagini e suoni della grande guerra verranno proiettati sui palazzi della città, sia stata accolta in maniera positiva non appena l’ho proposta all’amministrazione comunale e sta prendendo sempre più forma, riunione dopo riunione.

Questo l'esordio del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – mi ha da subito colpito la novità dell’idea di creare in una piazza sempre sotto l’occhio del ciclone, un evento innovativo dove il nome è già un programma: Raylight Gorizia festival. Sarà il primo evento regionale e dovrebbe aver luogo il prossimo 12 settembre alle ore 21, tempo permettendo, attualmente in Italia viene svolto qualcosa di simile soltanto a Firenze dove son giunti alla quarta edizione, per il resto è un’ attività che in nord Europa ha preso tanto campo e tanti consensi negli ultimi anni.

Termina Oreti - Nonostante abbiamo creato un gruppo con cui quotidianamente ci confrontiamo, mi spiace soltanto aver notato nel comunicato stampa di presentazione dell'evento di non essere stato menzionato dalla nota stampa inviata dall’amministrazione comunale dove compare soltanto l'assessore Ceretta tra le figure comunali che stanno seguendo l'evento, spero sia stata soltanto una svista visto che finora in comune certo non possono dire di non aver notato tutte le richieste organizzative che ho presentato per portare avanti questo evento in città!

 

ORETI: I NUOVI PARCOMETRI SARANNO A PROVA DI SCASSO? ALTRIMENTI MEGLIO TORNARE AI GRATTINI DI PARCHEGGIO!

E’ notizia di questi giorni che i tanti parcometri vetusti e distrutti dai vandali verranno sostituiti, in parte con dei nuovi, con un costo sicuramente importante di 100 mila euro circa a carico dell’amministrazione comunale. Notizia sicuramente positiva per cui però bisogna prima avviare una seria riflessione riguardo agli atti di vandalismo in crescendo nel capoluogo Isontino.

Questo l'argomentare del capogruppo e consigliere comunale della civica per Gorizia, Fabrizio Oreti.

Secondo Oreti - Negli ultimi mesi i vandali che girano per la città, soprattutto di notte, non si sono fatti mancare proprio nulla. Hanno deturpato in ordine: giochi per i bambini nei giardini pubblici, bike sharing, piscina pubblica, associazioni sportive e di protezione animali, negozi, immobili in generale e infine i parcometri (una ventina circa in un anno).

Non vorrei mai che dopo aver speso una somma così elevata, da li a poco, ci dovessimo ritrovare a dover nuovamente mettere mani al portafoglio comunale. I nuovi parcometri per lo meno dovrebbero essere blindati o in possesso di grate di protezione, al fine di evitare nuovi furti oppure, senza spendere una somma così alta che potrebbe essere indirizzata altrove (nel sociale per esempio), tornare ai vecchi ma infallibili “grattini di parcheggio”.

Termina Oreti – Qualcuno tempo fa mi ha sottolineato che questi problemi vanno superati con il senso civico! Beh se avvengono certi fatti vuol dire che lo stesso senso civico e venuto meno da tempo, pertanto, nella considerazione che i mali vanno estirpati sul nascere, preme considerare tutte le variabili del caso per evitare di spendere soldi e non risolvere lo specifico problema.

 

ORETI: QUALE E’ IL FUTURO DEI SERVIZI SANITARI CITTADINI INCLUSO IL CENTRO UNICO DI VALIDAZIONE BIOLOGICA? I CITTADINI HANNO IL DIRITTO DI SAPERE!

Come ha espressamente richiesto la governatrice della regione Serracchiani, come gruppo consiliare abbiamo provveduto a redigere una serie di quesiti, spunti e proposte al fine di ottimizzare l’incontro di un’ora, previsto per il prossimo 11 agosto, tra l’amministrazione comunale e quella regionale, con lo scopo di far chiarezza su quale futuro è previsto per la sanità cittadina.

Questo l'esordio del capogruppo e consigliere comunale della lista civica Per Gorizia, Fabrizio Oreti.

Secondo Oreti – Se consideriamo che la convenzione stipulata tra la regione FVG e la struttura sanitaria slovena di Sempeter riguardo alle nascite italiane oltre confine, da un punto di vista comunicativo rivolto all’utente finale (cittadino), è stata curata in maniera sommaria e non esaustiva, pertanto, ci preme far chiarezza ed informare la comunità sul modus operandi da intraprendere per le mamme che dovessero decidere di far nascere i loro figli oltre confine. Le domande in merito sarebbero tante ed è stato difficile centellinarle per non rubare tempo agli altri, sperando di ricevere risposte concrete a tutela delle mamme italiane (nel file in pdf allegato al presente comunicato stampa si trovano nel dettaglio tutti i quesiti posti alla governatrice regionale). Le nostre preoccupazioni sono rivolte in merito a: cosa è previsto per integrare la lingua italiana a quella slovena, visto che non tutto il personale operante al punto nascita parla italiano e non tutte le mamme goriziane parlano sloveno?; Soprattutto nel caso di complicazioni ed eventuale trasferimento dall'ospedale sloveno ad uno italiano, come farà la struttura ospedaliera italiana a leggere ed interpretare le cartelle cliniche scritte in lingua slovena con codici sanitari diversi?

Termina Oreti – Mi aspetto che la presidente evidenzi delle strutture che meriterebbero di vedere Gorizia come luogo in cui investire e mi riferisco, per esempio, al territorio Isontino-Giuliano visto che non è presente alcun centro sanitario specializzato per la prevenzione e la cura dell’ alzheimer, visto poi che il 55% della popolazione cittadina ha superato i 65 anni di età e la malattia in questione affligge, secondo le statistiche, circa una persona su venti tra quelle che hanno superato i 65 anni di età,  e meno di una persona su mille al di sotto di tale età. Auspico risposte certe anche riguardo al Centro Unico di Validazione Biologica, un’eccellenza regionale, visto che nella riforma sanitaria in atto non compare da nessuna parte, che futuro è previsto per tale Centro? Mi aspetto che venga mantenuto e potenziato nel Capoluogo Isontino.

 

ORETI: VERGOGNOSI E RACCAPRICCIANTI GLI INSULTI COMPARSI ALLA SINAGOGA DI GORIZIA

Che in città da qualche tempo l’aria stia cambiando non è soltanto una considerazione personale del sottoscritto, ma comincia ad essere un dato di fatto alla luce dei tanti atti di vandalismo (non ultimo il parcometro in via Roma)  che, tra l’altro, hanno un costo molto elevato per l’amministrazione comunale. Viste però le scritte apparse in questi giorni alla Sinagoga della città, da cui si evince un forte odio razziale, bisogna cominciare ad interrogarsi se continuare a guardare sperando che non accada più, oppure intervenire.

Questo l'argomentare del capogruppo e consigliere comunale della civica per Gorizia, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – Qualche mese fa ho sensibilizzato l’argomento, proponendo un vertice congiunto tra amministrazione comunale, questura e prefettura per avviare una serie d’iniziative a contrasto. Al posto dell’occhio elettronico che comunque avrebbe un costo, integrare al capillare controllo del territorio da parte istituzioni preposte, il dialogo tra soggetti qualificati (associazioni di categoria, forze dell’ordine e pubblica sicurezza, enti locali), allo scopo di istituire e tenere aggiornata una banca dati riservata, di tutti i possibili obiettivi sensibili del capoluogo Isontino.

Non bisogna dimenticare di puntare ad una soluzione in  condivisione assieme alle varie associazioni ed alla cittadinanza: dove ad ogni utile segnalazione il Comune potrebbe mettere a disposizione, come riconoscimento, dei benefits a favore dei cittadini che si sono preoccupati del bene pubblico.

Termina Oreti – Qualcuno tempo fa mi ha ricordato che questi problemi vanno superati con il senso civico! Beh se avvengono vuol dire che lo stesso senso civico e venuto meno da tempo, pertanto, nella considerazione che i mali vanno estirpati sul nascere, preme attivarsi in maniera ferma e immediata.

 

ORETI-TURCO: SAREBBE UN ERRORE NON CONCEDERE IL SABATO I PARCHEGGI GRATUITI IN CITTA’

Che le commissioni comunali hanno un ruolo consultivo è chiaro a tutti, per questo abbiamo apprezzato l’apertura che l’assessore Ceretta ha voluto intraprendere confrontandosi con noi in merito ai nuovi orari dei parcheggi a pagamento in città. Purtroppo però, non comprendiamo ancora i motivi per cui è stata bocciata la scelta di voler rendere i parcheggi cittadini gratuiti il sabato. Ora l’iter prevede il passaggio alla ragioneria del comune e per fine agosto i nuovi orari dei parcheggi a pagamento giungeranno sul tavolo dell’esecutivo comunale. In quel frangente, ci aspettiamo che la giunta continui a tenere in considerazione e avalli la proposta, avanzata dal nostro gruppo consiliare e da altre forze politiche,  in merito all'annullamento dei parcheggi a pagamento per il sabato.

Questo l'esordio del capogruppo e del consigliere comunale della lista civica Per Gorizia, Fabrizio Oreti e Celestino Turco.

Spiegano i due esponenti della civica - Secondo la nostra posizione avevamo preferito indirizzarci sulla fascia oraria a pagamento che andava dalle 0930 alle 13 e nell'arco pomeridiano dalle 15 alle 1930 e avevamo sottolineato l’importanza di supportare il commercio cittadino, ravvivando le vie del centro, concedendo il sabato la sosta libera ed attraverso l'ausilio del disco orario permettere a tutti di poter risparmiare qualche euro al fine di rendere la città più competitiva rispetto ai centri commerciali e alla vicina Slovenia. Sicuramente sarebbe un sacrificio per le casse dell’amministrazione comunale e del bilancio, ma se vogliamo ravvivare Gorizia è una tappa obbligata!

Concludono il loro argomentare Oreti e Turco – In passato l’esperimento del sabato con i parcheggi gratuiti non è andato a buon fine ma erano altri tempi, tempi dove la crisi non aveva morso come morde ora e dove la concorrenza non era ancora così serrata. Con una buona campagna promozionale sarebbe l’incentivo giusto per vedere il sabato cittadino più vivo. 

 

Oreti: UN’ORA DI DOMANDE CON LA SERRACCHIANI PER RISPONDERE AI TANTI DUBBI DELLA RIFORMA SANITARIA E PER NON DIMENTICARE I MALATI DI ALZHEIMER

Dopo una settimana piena di riunioni fiume dove abbiamo impiegato fin troppo tempo per definire i termini e le condizioni con cui accogliere la presidente Serracchiani, sembra ormai tutto definito per l’11 agosto dove c’è grande curiosità per snocciolare ancor meglio i dettagli di una riforma sanitaria che per ora non ha entusiasmato proprio nessuno, anzi …!

Questo l'argomentare del capogruppo e consigliere comunale della civica per Gorizia, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti - Il tempo che ha deciso di dedicarci non fa sorridere nessuno considerando che stiamo parlando di un’ora soltanto, comunque sia è un inizio per aprire un confronto ampio sulla sanità e che servirà alla governatrice per rispondere alle nostre proposte e alle esigenze di un territorio intero. Come avviene a scuola, per essere ben preparata la presidente ha chiesto di essere messa a conoscenza delle domande almeno 5 giorni prima, pertanto, ci aspettiamo delucidazioni chiare ed esaustive. La speranza sarà di vedere un consiglio comunale pieno quanto la volta precedente ma per coloro che non riusciranno ad essere presenti, potranno seguire comunque i lavori attraverso la diretta streaming, direttamente dal sito dell’amministrazione comunale.

Termina Oreti – Per quanto mi riguarda le rappresenterò una serie di domande sulle nascite transfrontaliere ma soprattutto che nel territorio Isontino-Giuliano non è presente alcun centro sanitario specializzato per la prevenzione e la cura dell’alzheimer, che potrebbe prendere forma a Gorizia visto poi che il 55% della popolazione cittadina ha superato i 65 anni di età e la malattia in questione affligge, secondo le statistiche,circa una persona su venti tra quelle che hanno superato i 65 anni di età.

 

Oreti: LA GOVERNATRICE DELLA REGIONE TORNA A GORIZIA. QUESTA VOLTA RISPONDERA’ ALLE NOSTRE DOMANDE?

Come recitano le trame di tanti film horror: l’assassino torna sempre sul luogo del delitto. Così falsando questo copione la governatrice della regione, dopo aver chiuso il punto nascita, tornerà nel capoluogo Isontino nel pomeriggio dell’11 agosto prossimo.

Il periodo che ha scelto per tornare in città sicuramente non è felicissimo visto che si tratta della settimana di ferragosto, ma la politica cittadina la sta aspettando a braccia aperte per aprire un confronto ampio sulla sanità che auspico non sia un suo esclusivo mettersi in mostra ma sia dovuto al voler ascoltare le nostre proposte e le esigenze di un territorio intero.  La speranza sarà di vedere un consiglio comunale pieno quanto la volta precedente ma per coloro che non riusciranno ad essere presenti, potranno seguire comunque i lavori attraverso la diretta streaming, direttamente dal sito dell’amministrazione comunale.

Questo l'argomentare del capogruppo e consigliere comunale della civica per Gorizia, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – Nella conferenza dei capigruppo, in maniera unanime, abbiamo scelto di riceverla come  commissione sanità allargata a tutti i consiglieri per non gravare l’amministrazione comunale di costi eccessivi e per dare la giusta ufficialità alla visita.

La speranza è che questa volta con la presidente Serracchiani si riesca ad aprire un corretto confronto dove a guadagnarci non saranno ideologie o posizioni di partito ma la città intera visto che i servizi sanitari nel capoluogo Isontino stanno venendo sempre meno.

Termina Oreti – Per quanto mi riguarda le rappresenterò una serie di domande che tutt’ora non hanno ancora avuto risposta ne da lei ne dall’assessore regionale alla sanità Telesca e sicuramente rimarcherò che la sua presenza in città avrà un senso se esprimerà la volontà di risolvere i tanti problemi della sanità cittadina perché ove la sua visita fosse a titolo di autopromozione sul territorio, riguardo ad una riforma sempre meno condivisa da tutti, vorrebbe dire che ha sbagliato luogo dove poterlo fare.

 

ORETI-TURCO: IL SABATO PARCHEGGI GRATUITI SE VOGLIAMO INCENTIVARE E RAVVIVARE IL CENTRO CITTA’

Va il merito all'assessore Ceretta di aver riunito la commissione mobilità urbana per discutere in merito ai nuovi orari delle zone blu che dall'autunno (probabilmente) entreranno in vigore in città. Considerando che sono decisioni e atti che spetta all'esecutivo porre in essere, merito a Ceretta di aver voluto mettere l'argomento a disposizione dell'ente collegiale e consultivo, anche alla presenza di un esponente dell’Ascom, per confrontarsi in maniera aperta e più condivisa possibile sui futuri orari che riguarderanno i parcheggi cittadini a pagamento. 

Questo l'esordio del capogruppo e del consigliere comunale della lista civica Per Gorizia, Fabrizio Oreti e Celestino Turco.

Secondo i due esponenti della civica - I contributi espressi da tutti i commissari in aula sono stati tanti e sicuramente tutti condivisibili, secondo la nostra posizione abbiamo preferito indirizzarci sulla fascia oraria a pagamento che va dalle 0930 alle 13 e nell'arco pomeridiano dalle 15 alle 1930. Abbiamo inoltre sottolineato, sia in questa che nelle commissioni passate al fine di supportare gli esercenti goriziani, sempre più stretti nella morsa di tassazioni folli, di annullare le zone blu relativamente al sabato e rendere la città sempre più aperta a tutti anche per chi eventualmente arrivasse da fuori, tutto ciò per essere competitivi rispetto ai centri commerciali e alla vicina Slovenia. Sicuramente stiamo parlando di un sacrificio per le casse dell’amministrazione comunale e del bilancio, ma preme provarle tutte per migliorare lo status quo!

Secondo Oreti e Turco - in un momento di crisi come quella che stiamo attraversando, dove anche pochi euro fanno la differenza, la giusta direzione è quella di incentivare a frequentare maggiormente il capoluogo Isontino anche sotto un profilo legato ai parcheggi in città.

 

ORETI: ANCHE I TURISTI POTRANNO ACCEDERE PIU’ COMODAMENTE AL SEGNALE INTERNET GRATUITO SENZA FILI (WIFI) DELLA CITTA’

Dopo BabelTen, applicazione scaricabile gratuitamente dallo store dello smartphone o da internet, che consente agli utenti della città di poter essere sempre avvisati automaticamente della disponibilità del segnale internet gratuito senza fili presso qualsiasi hot spot Guglielmo e che consente di memorizzare il proprio account (user e password) senza doverlo di volta in volta digitare per agganciarsi alla rete (attualmente fruibile per sistemi windows e android, si sta lavorando anche i per sistemi apple), ora abbiamo semplificato l’accesso anche per tutti i turisti provenienti dall’estero con SIM telefoniche non registrate o anonime.

Questo l'argomentare del delegato dal Sindaco alla gestione della rete internet gratuita cittadina, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti - In chiave turistica e di miglioramento del servizio internet gratuito senza fili al fine di supportare le richieste delle strutture ricettive e dei visitatori stranieri che giungono nel capoluogo Isontino, ci siamo resi conto che in tanti stati esteri la SIM telefonica viene venduta in maniera anonima cioè senza che sia associata ad alcuna persona fisica o giuridica. La normativa nazionale vigente che regola il wifi gratuito per le amministrazioni pubbliche prevede la registrazione corrispondente ad una persona fisica nel caso di dover risalire a tutti coloro che accedono al servizio. Come uscire da questo rompicapo? Consentendo a tutti i turisti stranieri di poter accedere gratuitamente al servizio internet cittadino utilizzando come documento di riconoscimento la propria carta di credito.

Per maggiori dettagli legati alla connessione gratuita cittadina è possibile consultare il sito dell’amministrazione comunale (www.comune.gorizia.it) nella sezione Gorizia wifi.

Termina Oreti - I progetti associati al Wifi rimangono legati e sviluppati sempre più a favore dei cittadini e dei turisti al fine di garantire una città accogliente anche dal punto di vista multimediale. Si aggiunge quindi un altro strumento a disposizione della collettività nella considerazione di quanto l’amministrazione comunale è sensibile a migliorare ed integrare un servizio gratuito.

 

Oreti: L’ARROGANZA DELLA PRESIDENTE SERRACCHIANI NON LASCIA SCAMPO AL CONSIGLIO COMUNALE PER SALVARE IL PUNTO NASCITA

Per la prima volta da quando ho memoria di Gorizia ho visto una città ed una politica unita nel consiglio comunale straordinario per tentare di salvare la sanità cittadina. 

Questo l'esordio del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Continua Oreti - ci siamo ritrovati davanti ad una presidente della regione venuta a Gorizia non per ascoltare e condividere ma per imporre e propinare le sue scelte sempre più politiche e poco attinenti alle esigenze del territorio e della sanità cittadina stessa. Ancora una volta è apparsa chiara l'arroganza politica della presidente Serracchiani dove, secondo lei, o si fa così oppure niente! Con questo modus operandi invece di trovare tutti assieme un punto d'accordo per mantenere un ospedale cittadino che possa essere tale di questo nome, ha propinato le sue regole senza lasciare scampo a niente e nessuno. 

Termina Oreti - Finché sarà questa la politica fatta di promesse in campagna elettorale che vengono smentite soltanto un anno dopo, Non meravigliamoci della disaffezione alla politica.

 

Oreti: SANITA’. ABBIAMO PERSO UNA BATTAGLIA MA LOTTEREMO PER NON PERDERE LA GUERRA.

A sangue freddo dopo il consiglio straordinario sulla sanità, in cui non le abbiamo mandate a dire alla presidente Serracchiani, preme trarre le prime considerazioni. Abbiamo trovato davanti a noi una governatrice sempre più arrogante e saccente convinta di avere la discrezionalità di fare e disfare come meglio crede senza voler comprendere che riveste il suo ruolo per rappresentare le esigenze della collettività e non per portare avanti decisioni incomprensibili (che nemmeno ieri ha saputo spiegare nel dettaglio) ed impuntarsi su scelte non condivise da nessuno, nemmeno dal suo stesso partito, quasi a voler emulare i capricci dei bambini quando vogliono ottenere qualcosa.

Questo l'argomentare del capogruppo e consigliere comunale della civica per Gorizia, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti - la forza politica che abbiamo espresso, a prescindere dai colori che rappresentiamo, è arrivata dalla città e dai cittadini che da quando ho memoria di Gorizia ho visto finalmente uniti e combattivi. Questi hanno dimostrato la volontà di una comunità di non voler scomparire. Per quanto hanno fatto va il mio ringraziamento più sincero e solidale e deve servirci da lezione per imporci e batterci per le prossime sfide che ci aspetteranno.

Nonostante i dubbi dei giorni precedenti il consiglio, senza voler far polemica ma da considerare come lezione appresa, sarebbe stato un consiglio ancora più incisivo se si fosse svolto, come proposto da me e da colleghi come Fabio Gentile, in un luogo all'aperto facendo sentire la presidente Serracchiani la voce della città intera, visto che il consiglio era strapieno, l'ingresso del comune altrettanto considerando poi i tanti cittadini che visto la tanta affluenza hanno seguito in diretta streaming.

Termina Oreti - da questa esperienza ne dobbiamo dedurre che i mali di Gorizia derivano da un ventennio di mancate barricate della città dove a prescindere dai colori politici si è sempre scelto il capoluogo Isontino per effettuare tagli. Il mio auspicio è che da domani ogni qual volta chicchessia voglia spogliarci della nostra identità dovrà faticare per farlo! Per ora abbiamo perso una battaglia ma l'abbiamo combattuta, con questa giunta regionale dovremo lottare per non perdere la guerra.

 

 

Oreti: IMBARAZZANTI LE PAROLE DEL CONSIGLIERE REGIONALE PD DIEGO MORETTI

La pazienza ha un limite e così dopo aver ascoltato venerdì scorso in consiglio le frasi a dir poco colorite della presidente Serracchiani in aula dove, per un attimo, mi è sembrato di ritrovarmi al mercato di Testaccio a Roma, il giorno dopo è stato il turno del consigliere regionale Pd Diego Moretti.

Questo l'argomentare del capogruppo e consigliere comunale della civica per Gorizia, Fabrizio Oreti.

Continua Oreti - sono rimasto basito in merito a quanto è apparso sugli organi d’informazione dove è stato sottolineato che Moretti riguardo alle contestazioni alla sua presidente, aveva riscontrato un comportamento della città non civile con proteste derivanti da organizzazioni di stampo squadristico.

Io ero nell’aula a discutere della riforma ed avevo il pubblico proprio alle mie spalle e di squadristi o di organizzazioni tali non ne ho viste! Ho visto tanti cittadini (mamme, gente comune e lavoratori) delusi, traditi che non ci stanno a veder morire la propria città lentamente, a causa poi di decisioni a dir poco imbarazzanti.

Ora basta! Sicuramente definire tutti i cittadini che hanno partecipato con termini così forti e offensivi non fa bene alla città e serve solo per far passare la contestazione non come una protesta della città ma solo di alcuni gruppi politici. Così si stanno offendendo tutti i cittadini, che come consigliere rappresento in aula. Il colmo poi appare perché, a differenza di quanto afferma Moretti che nemmeno era presente a Gorizia, la cittadinanza giustamente ha fatto sentire la propria voce per testimoniare lo sdegno a scelte a dir poco inopportune (va sottolineato che L'assessore regionale Sara Vito era presente tra il pubblico e non ha rappresentato nulla di ciò che afferma Moretti).

Termina Oreti - Capisco che il partito democratico regionale non è abituato ad essere criticato ma da qui ad offendere una città intera ce n'è sta di strada. In questo contesto da rappresentante dei cittadini e stufo di sentire frasi scabrose sulla città ho inviato una email al sindaco e a tutti i capigruppo in consiglio chiedendo di redigere una lettera a firma del sindaco e di tutti i capigruppo in consiglio in cui invitiamo fermamente il consigliere regionale Diego Moretti a scusarsi con la cittadinanza goriziana ed eventualmente circoscrivere i fatti che dichiara.

 

Oreti: PER IL CONSIGLIO COMUNALE DELL’11 LUGLIO L’APPELLO E’ ALLA CITTADINANZA PER LA BATTAGLIA FINALE PER SCONGIURARE LA MORTE DELLA SANITA’ CITTADINA

Dopo alcune settimane di incontri, proposte, proteste, visite e riunioni siamo giunti al momento fatidico. Sembrava così distante qualche giorno fa la data dell’11 luglio alle 1630, data in cui avremmo rappresentato il nostro sdegno alla presidente Serracchiani. Il momento finalmente è arrivato!

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Continua Oreti – Dopo tanti anni di contrapposizioni politiche, la città forse per la prima volta ha trovato un’unità trasversale che sicuramente infastidisce gli ambienti regionali, ma questo sicuramente testimonia quanto, in questo momento, Gorizia veda in pericolo la sua posizione ed il suo futuro legato alla sanità cittadina.

In consiglio comunale ci troveremo davanti una presidente abituata a confrontarsi con palcoscenici molto più importanti del nostro, pertanto, sarà decisa a far valere le sue infauste scelte che ancora una volta vedranno penalizzato il capoluogo Isontino. A prescindere dalle validissime motivazioni che rappresenteremo a tutela delle nascite in città, la differenza sostanziale sarà data dalla presenza dei cittadini visto che in politica l’opinione pubblica e quella degli elettori vale molto più di valide motivazioni.

Termina Oreti – In questi giorni, a differenza del passato, ho visto cittadini spaventati visto poi che la sanità è uno di quegli argomenti che toccano nel vivo le coscienze della gente, per questo sono convinto e auspico che il consiglio straordinario sulla sanità dell’11 luglio sia pieno di goriziani a supporto della politica, soltanto così la giunta Serracchiani riuscirà a prendere atto che le richieste che stiamo portando avanti non sono solo politiche ma rappresentano la voglia di esistere di una comunità di 35 mila abitanti.

 

Oreti: GORIZIA ANCORA PENALIZZATA A FAVORE DI MONFALCONE! RAMMARICO PER LA VISITA LAMPO A GORIZIA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Il rammarico che mi porta oggi a scrivere è veramente intenso. Mi rendo sempre più conto di quanto il capoluogo Isontino sia sempre più sottovalutato.

Questo lo sfogo del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Continua Oreti - Mi riferisco alla visita del presidente della repubblica Giorgio Napolitano (massima figura istituzionale, garante della democrazia in Italia). Doveva essere una visita attraverso i luoghi simbolo del Friuli Venezia Giulia ma, stranamente, questa visita si è trasformata in un tour dove Monfalcone ha avuto un ruolo principale tanto da occupare tutto il pomeriggio della domenica e lasciare al capoluogo Isontino le briciole. Come mai il programma ha previsto solo una manciata di minuti per Gorizia ? Abbiamo avuto giusto il tempo di ascoltare l’inno nazionale italiano e sloveno e poi in un lampo in piazza Transalpina non c’era più nessuno. Il Sindaco Romoli ha avuto giusto il tempo di consegnare la lettera a sua firma e di tutti noi capigruppo per chiedere di mantenere in vita il punto nascita.

Spiega Oreti - Non conosco chi ha redatto il programma della visita ma considerando quanto è amata dagli italiani la figura del presidente della repubblica mi sarei aspettato un trattamento equo per tutti i luoghi inseriti nell tour in regione. La delusione non è soltanto mia ma anche di tanti cittadini che in piazza hanno tratto le mie stesse considerazioni. Alcuni vorrebbero raccogliere delle firme da inviare al presidente per testimoniare la delusione della visita lampo, ma con il rammarico che oggi ho in corpo mi chiedo: cambierebbe lo stato dei fatti ? 

Termina Oreti - Visto che a pensare male a volte non si sbaglia, mi permetto di fare una considerazione a voce alta: ci sarà forse lo zampino della regione dietro a queste scelta di valorizzare Monfalcone invece che Gorizia in considerazione che a Monfalcone l'attuale amministrazione è di centro sinistra mentre a Gorizia è di centro destra ? Dopo aver visto nell'ultimo anno la considerazione che la giunta Serracchiani ha riservato a Gorizia non mi meraviglierebbe!

 

Oreti: INCONTRO IN REGIONE TRA CAPIGRUPPO IN CONSIGLIO COMUNALE E REGIONALE PER EVITARE LA CHIUSURA IMMINENTE DEL PUNTO NASCITA DI GORIZIA

La politica goriziana in modo trasversale, attraverso i capigruppo in consiglio comunale (maggioranza e opposizione), si è recata questa mattina in Regione dove ha avuto un confronto serrato con i capigruppo regionali. La visita nonostante annunciata è sembrata cogliere un po' di sorpresa le forze politiche regionali. Così il presidente del consiglio Gabrovec, su richiesta di alcuni consiglieri di opposizione, ha sospeso i lavori dell'aula per ascoltare il consiglio comunale goriziano.

Spiega Oreti della lista civica per Gorizia - I Capigruppo, dopo aver espresso tutte le validissime motivazioni per cui il punto nascita deve rimanere in vita e non chiudere il prossimo 21 luglio, hanno ascoltato le risposte fornite dal presidente della commissione sanità Rotelli che sono state a dir poco imbarazzanti volendo far passare la chiusura del reparto come una valorizzazione futura della città.

Continua il fiume in piena Oreti - a seguito delle nostre rimostranze lo stesso Rotelli ha temporeggiato confermandoci la presenza della presidente Serracchiani e dell'assessore alla sanità Telesca nel prossimo consiglio comunale a Gorizia (l'11 luglio alle ore 1630 in un luogo pubblico che concorderemo a breve) dove potremo condividere e far sentire tutte le validissime motivazioni che la città ha da rappresentare al fine di scongiurare l'imminente chiusura del reparto nascita.

Il punto fermo che ne deriva dall'incontro è dato dal fatto che Rotelli non ha saputo giustificare ne perché la chiusura del punto nascita è così imminente da creare un provvedimento ad hoc soltanto per Gorizia e nemmeno perché il punto nascita deve chiudere visto il tasso di incidenti e mortalità tra i più bassi in regione e in Italia 

Termina Oreti - Ne consegue che l’alibi legato alla non sicurezza del punto nascita è a dir poco molto opinabile, appare sempre più chiara una scelta politica vincolante per il territorio e per la comunità goriziana, pertanto, l'invito che rivolgo a tutta la città è di presenziare in massa il prossimo consiglio comunale dell'11 luglio per far capire alla presidente della Regione Serracchiani che Gorizia non ci sta! 

 

Oreti: IMBARAZZANTI E INOPPORTUNI SARA VITO E DIEGO MORETTI (PD) SUI TAGLI A GORIZIA. SI DIMETTANO!

Entrambi gli esponenti regionali del Pd mi lasciano ancora una volta basito in merito al loro sfogo sugli organi di informazione. Nel loro scrivere definiscono vergognoso il comportamento della destra goriziana di voler bloccare la chiusura del punto nascita.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della civica "per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti - Mi permetto di ricordare ad entrambi, se ancora non lo avessero capito o se stanno facendo finta di non capire, che è tutta la città contro la loro scellerata decisione, sia la destra che la sinistra, con il Pd goriziano incluso. Può bastare loro per comprendere una volta per tutte che non è un discorso di colori politici ma di giustizia di un territorio sempre più abbandonato ? 

Mi viene poi anche da pensare che hanno, forse, compreso che stavolta Gorizia è unita e visto che questo a loro fa paura cercano di dividerci come nel famoso detto "divide et impera", dividerci per governare ma stavolta siamo esausti, non funziona!

Termina Oreti - Mi permetto poi ti ricordare alla Vito che solo un anno fa in piena campagna elettorale era in prima linea contro Tondo per difendere le nascite in città ed ora seduta in regione ha già cambiato idea, bel modo di fare politica! a testimonianza di quanto il dire sia diverso dal fare! Le sue dimissioni sarebbero ben gradite e sarebbero il primo gesto opportuno dopo un anno di mandato.

 

Oreti: ALTRAN E BLASIG PENSINO AI LORO PROBLEMI DI INTEGRAZIONE A MONFALCONE INVECE DI CRITICARE GORIZIA. Sit-in in regione ad oltranza per far fare dietro frunt alla regione

Che a Gorizia si sia oltrepassato il limite ormai è chiaro e per questo motivo il nervosismo che aleggia in città è altissimo.

Rimango basito delle parole del Sindaco di Monfalcone Altran e del suo consigliere comunale Blasig, con le loro giustificazioni in merito alla scelta plausibile di chiusura del punto nascita di Gorizia in virtù del numero di parti più basso rispetto alla stessa Monfalcone e del loro bacino industriale, entrambi dimostrano soltanto le paure della loro comunità di vedere il capoluogo Isontino pronto a voler convertire, attraverso proteste politiche e cittadine, il volere della sempre più imbarazzante giunta Serracchiani. Mi permetto di consigliare vivissimamente ad entrambi gli esponenti monfalconesi di concentrarsi maggiormente sui loro grandi problemi di integrazione che alla sanità goriziana.

Questo lo sfogo del capogruppo e consigliere comunale della civica "per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Basti pensare che Gorizia sarebbe il primo capoluogo di provincia italiano privo di punto nascita, ma soprattutto privo di pediatria che verrebbe chiusa subito dopo la chiusura del reparto, con una popolazione di circa 35 mila abitanti, circa 10 mila in più rispetto a Monfalcone.

Spiega Oreti – i cittadini in questi giorni hanno ragione a sentirsi delusi e traditi dalla politica in generale, ora però è il momento in cui bisogna restare tutti uniti, per le polemiche ci sarà spazio più avanti, e stavolta Gorizia non deve fare lo sbaglio di parlarsi addosso pensando che lo status quo cambi. Bisogna andare in regione e quando dico in regione intendo tutto il consiglio comunale in un sit-in ad oltranza finché non ascolteranno le validissime motivazioni che Gorizia ha da dimostrare e far fare dietro frunt ad una scelta a dir poco scellerata.

Termina Oreti - La mia non vuole essere una semplice provocazione ma una richiesta che rivolgerò a tutto il consiglio comunale. Andiamoli a cercare a casa loro e pretendiamo che tornino indietro. Sarà capace il consiglio comunale e la città di trovare questa forza ? La mia disponibilità in merito è assoluta.

 

Oreti: la regione e la serracchiani hanno toccato il Fondo. NESSUNO NASCERA’ PIU’ A GORIZIA

Ormai abbiamo toccato il fondo ed il progetto della regione appare chiaro: annichilire il territorio Isontino. La prossima chiusura del punto nascita di Gorizia è l'ennesima testimonianza che il capoluogo Isontino non interessa alla regione e visto che è l'ultimo baluardo di centro destra in un territorio di centro sinistra, va distrutto. Quale modo migliore se non toglierli ogni risorsa a favore della collettività ? 

Questo lo sfogo del capogruppo e consigliere comunale della civica "per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti - Sono mesi che la regione sta facendo terrorismo psicologico e finalmente ha raggiunto il suo scopo: nessuno nascerà più a Gorizia! Politicamente la giunta Serracchiani ha prodotto un doppio danno a Gorizia visto che sono ormai anni che lavoriamo sulla sanità transfrontaliera e la casa del parto, pertanto, chiudendo il punto nascita vengono meno anche i progetti ed i fondi sanitari europei legati al GECT (gruppo europeo di cooperazione territoriale). Colgo l’occasione per ringraziare vivissimamente gli assessori Isontini: Vito e Panariti per non aver mai mosso un dito per difendere la sanità locale, mi spiace solo per chi le ha votate alle passate elezioni regionali, visto quello che hanno prodotto finora.

Continua il fiume in piena Oreti - Ad ottobre avrò la fortuna e la gioia di diventare papà e nonostante le decisioni prese non mi arrendo all'idea di voler far nascere mio figlio a Gorizia, così come tanti futuri papà e mamme Isontini e per questo motivo, come ho già ripetuto più volte, preme che il consiglio comunale e la cittadinanza tutta, in un momento così drammatico, si presentino in consiglio regionale e non ne escano finché la regione non ascolterà le valide motivazioni del capoluogo Isontino visto che il punto nascita di Gorizia è il più sicuro della regione e tra i più sicuri in Italia.

Termina Oreti - Sarà capace stavolta il consiglio comunale e la città di trovare questa forza ? La mia disponibilità in merito è assoluta.

 

ORETI: BASTA DEMAGOGIA POLITICA DIETRO ALLA CASA DI RIPOSO COMUNALE ANGELO CULOT

Ancora una volta la casa di riposo comunale viene utilizzata come propaganda politica invece di pensare al benessere ed alla sicurezza dei nostri nonni in città.

Questo l’argomentare del capogruppo e consigliere comunale della Civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – Mi spiace dover sottolineare che si sta facendo della questione Culot pura strumentalizzazione politica all’interno del partito democratico visto che la Regione non ha ancora stanziato il famoso milione di euro necessario per il ripristino della struttura, nonostante si era impegnata a farlo attraverso una lettera dell’assessore regionale alla sanità Telesca al Sindaco Romoli (novembre 2013). In quest’ottica il Pd cittadino che tra l’altro esprime gli stessi colori politici in Regione cosa fa ? Invece di tirare le orecchie alla propria giunta Serracchiani sbandiera che giungeranno gli sperati fondi, di cui non vi è traccia da nessuna parte.

A questo punto mi chiedo: a che gioco stiamo giocando ? All'interno del pd si parlano qualche volta ? Il tempo intanto scorre inesorabile e gli ospiti dell’istituto diminuiscono sempre più, il tutto crea problemi sia alla cooperativa che opera all’interno della struttura visto che il personale inizia ad essere in esubero sia ai tanti nonni che hanno fatto richiesta per essere accolti nella casa di risposo in modo di aumentare il numero di ospiti visto che così non si può andare avanti!

Termina Oreti - La politica tradizionale non ha ancora compreso che i cittadini hanno bisogno della risoluzione dei problemi della collettività e non di proclami demagogici. Fin quando questo non avverrà, come in questo caso, che nessuno si stupisca della disaffezione verso  questa Politica.

 

ORETI-TURCO: LA REGIONE SEMPRE PIU’ DISTANTE DALLE RICHIESTE DEL TERRITORIO! E’ CONTRARIA ANCHE AI VOLI LOW COST DA RONCHI CON IL SUD ITALIA

E’ di questi giorni la notizia che grazie ad un accordo tra Alitalia e Poste verranno integrate e create nuove tratte aree che vedranno coinvolto l’aeroporto di Ronchi verso Nizza (Costa Azzurra), Catania e Roma, una notizia positiva però a costi pieni che sicuramente, vista la crisi economica, saranno proibitivi per molti cittadini.

Questo l’argomentare del capogruppo e del consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti e Celestino Turco.

Come spesso accade, poi, dietro una bella notizia se ne nasconde sempre una negativa che non è tardata ad arrivare! Il consiglio regionale, sempre in questi giorni, ha discusso ed in breve tempo bocciato la mozione per integrare dall’aeroporto di Ronchi dei voli a basso costo di collegamento verso il Sud Italia (Campania e Sicilia), ne deriva dalla bocciatura che lo stesso consiglio regionale ha ancora una volta dimostrato che la politica continua a non ascoltare le richieste del territorio.

Continuano i due esponenti della “Per Gorizia” – Vorremmo ricordare al consiglio regionale che la maggior parte dei cittadini non vive di stipendi importanti come quelli dei politici regionali, pertanto, valorizzare ed aiutare noi cittadini, comuni mortali, garantendo dei collegamenti a costi abbordabili dovrebbe essere una questione che ci aspetteremmo portassero avanti, purtroppo, i fatti parlano chiaro e così non è!

Secondo Oreti e Turco – Tutto questo avviene poi in un momento dove la Regione ammette di voler migliorare e incentivare il turismo alla soglia delle ricorrenze del  centenario della grande guerra e poi scarta una scelta che potrebbe invogliare tanti italiani che dal sud Italia potrebbero giungere in regione anche per fini turistici. A questo discorso dobbiamo poi aggiungere che in tutto il territorio Friuli Venezia Giulia sono tanti coloro che negli anni si sono trasferiti dal Meridione in questa splendida regione e, pertanto, potrebbe essere anche un aiuto economico alle famiglie per ricongiungersi con le rispettive terre di origine.

Continua Oreti – Scommettiamo che se fossero stati voli per aiutare cittadini stranieri per farli tornare in visita alle proprie famiglie di origine nei diversificati luoghi del mondo si sarebbero già attivati! Ancora una volta noi cittadini italiani ci dobbiamo accontentare e rimanere al palo.

Termina Turco – Mantenere in modalità monopolistica, con alte tariffazioni, alcune tratte aeree è fuori qualsiasi concetto di libero mercato. Inoltre, basti pensare che l’impegno richiesto da parte della Regione sarebbe stato a costo zero. La politica tradizionale non ha ancora compreso che le richieste che provengono dal territorio vanno ascoltate e portate avanti. Fin quando questo non avverrà, come in questo caso, che nessuno si stupisca della disaffezione verso questa Politica.

 

ORETI: VOGLIO FAR NASCERE MIO FIGLIO A GORIZIA PRIMA CHE LA STRAMPALATA RIFORMA SANITARIA REGIONALE ENTRI IN VIGORE

Che la riforma sanitaria regionale sia sempre più un argomento scomodo e privo di un criterio razionale ormai appare chiaro. In questi giorni è intervenuto in merito anche il consigliere regionale di maggioranza Diego Moretti (PD) per chiedere di scongiurare il taglio di un’ulteriore ambulanza nel territorio Isontino.

Questo lo sfogo del capogruppo e consigliere comunale per la lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Questo la deve dire lunga su quanto questa riforma sia non condivisa ed imposta dall’alto visto che anche un consigliere di maggioranza è costretto a fare un appello di sensibilizzazione sugli organi di informazione alla sua stessa maggioranza.

A Gorizia, purtroppo, si continua a tagliare e non sono tagli superflui ma tagli a servizi di emergenza come quelli relativi alle ambulanze. Ricordo che ne è già stata tagliata una a febbraio mentre a breve (entro luglio) ne sarà tolta un'altra per l'arco notturno. Se per la giunta regionale questi non sono tagli, mi chiedo cosa ci aspetta per il futuro. 

Continua Oreti - Parlando sempre di tagli, non nascondo una certa inquietudine riguardo al punto nascita in considerazione che la regione facendo giungere voci di corridoio sempre più insistenti riguardo alla chiusura del reparto goriziano sta mettendo in campo un terrorismo psicologico che procura un allarmismo da non sottovalutare nel territorio. Tanti genitori, infatti, per paura di un servizio non all’altezza in considerazione di una prossima chiusura preferiscono andare a far nascere altrove i propri figli, ne è testimonianza il calo dei parti riguardo al mese di maggio. Non mi meraviglierebbe che questa strategia serva per poter, da un giorno all'altro, mettere in atto un colpo di mano della stessa regione sulle nascite a Gorizia, considerato che se anche non lo hanno ancora esternato, un'idea sul da farsi la giunta Serracchiani se la è già fatta!

Termina Oreti - Tra qualche mese avrò la gioia e la fortuna di diventare papà e la voglia è senza dubbio di farlo nascere a Gorizia la stessa voglia di tantissimi altri futuri papà e mamme della città che vorrebbero vedere i loro figli nascere nelle terre di appartenenza, certo tutto questo se la giunta Serracchiani non continuerà con tagli senza senso e senza criterio.

 

ORETI: PER ARGINARE I VANDALISMI IN CITTA’ RINNOVO LA PROPOSTA DI ORGANIZZARE UN TAVOLO TECNICO CON: PREFETTURA, QUESTURA E COMUNE

La lista in merito agli atti vandalici che stanno colpendo la città tende ad allungarsi sempre più, il tutto in un arco di tempo molto breve. Se si analizzano gli obiettivi dei vandali, si nota che non si sono fatti mancare proprio nulla. Hanno deturpato: giochi per i bambini nei giardini pubblici, bike sharing, piscina pubblica, associazioni sportive, negozi, auto, immobili, associazioni animali, colonnine dei parcometri e per ultimo la galleria bombi. Penso che a seguito di questa corposa lista si possa dare il via a misure “ad hoc” da mettere in campo per estirpare questo malessere sempre più incombente.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Nei giorni passati sull’argomento si sono espressi sia l’assessore Ceretta che il Sindaco Romoli ed hanno sottolineato l’amarezza di aver le mani legate dalle normative che non consentono di poter ripristinare i danni causati ed il bisogno di maggiori controlli sul territorio da parte delle forze dell’ordine e di tutti i cittadini.

Continua Oreti – a supporto dell’appello del Sindaco Romoli, che evidenzia un malessere tangibile del capoluogo Isontino, a mio modesto avviso preme però organizzare un vertice con questura e prefettura per avviare una serie d’iniziative a contrasto.

Una proposta potrebbe essere quella di aumentare il dialogo tra soggetti qualificati (associazioni di categoria, forze dell’ordine e pubblica sicurezza, enti locali), allo scopo di istituire e tenere aggiornata una banca dati riservata, di tutti i possibili obiettivi degli atti vandalici da tenere maggiormente sotto controllo.

Non bisogna dimenticare di puntare ad una soluzione in  condivisione assieme alle varie associazioni ed alla cittadinanza: dove ad ogni utile segnalazione il Comune potrebbe mettere a disposizione dei benefits o riconoscimenti simbolici a favore di coloro che si sono preoccupati del bene pubblico, così da incentivare il valore morale alla base di un corretto comportamento civico.

Termina Oreti – Nella considerazione che i mali vanno estirpati sul nascere, preme attivarsi in maniera ferma e immediata.

 

ORETI: L’ASSESSORE DEL SORDI PENSI A GESTIRE IL SUO ASSESSORATO INVECE DI PENSARE AL WIFI DELLA CITTA’

La fretta e la velocità con cui l'assessore Del Sordi si è affannato a dare notizia del termine dei lavori di estensione del segnale internet gratuito cittadino mi ha ancora una volta sorpreso e spiazzato.

Dico ancora una volta perché tutto ciò è già accaduto in passato e ci eravamo già chiariti sull’argomento.

Questo l’argomentare del delegato del Sindaco alla gestione del servizio internet gratuito di Gorizia, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – Non ho gradito e trovo fuori luogo la sua intromissione non per una questione di gelosia, o perché pretendo lo spazio relativo ad internet gratuito tutto per me e tantomeno non è vietato parlare di wifi, anzi  l'informazione la deve fare da padrone soprattutto sui servizi a favore della cittadinanza. La questione però è un’altra: con il suo voler informare, senza nemmeno aver condiviso la decisione, ha bruciato una notizia importante visto che avevo già concordato con il Sindaco un evento legato al termine dei lavori di estensione del segnale wifi di cui Del Sordi, in considerazione che non è il gestore, non ne era a conoscenza.

Dopo l’ultimo chiarimento di qualche mese fa pensavo di essere stato esaustivo sul non gradire sue interferenze, purtroppo siamo di nuovo punto a capo.

Mi permetto di sensibilizzare l’amico Francesco Del Sordi di dedicarsi maggiormente alle varie tematiche che riguardano il proprio assessorato, visto poi che non passa giorno in cui non gli invio una segnalazione di intervento per migliorare situazioni di degrado in città, non ultimo qualche giorno fa un water in un area verde dietro lo stadio biamonti.

Termina Oreti - Spero che questi sgradevoli fraintendimenti non avvengano più in futuro onde evitare di fornire informazioni parziali e non complete, non concordate ne tantomeno richieste.

Fabrizio Oreti

ORETI: IMBARAZZANTE VOLER CANCELLARE LA STORIA INVECE DI PRENDERNE ATTO PER UN FUTURO MIGLIORE

Cosa penso della proposta avanzata da rifondazione comunista, italia dei valori e sel di discutere in consiglio comunale la proposta di togliere la cittadinanza onoraria di Gorizia a Benito Mussolini ? Beh se devo essere proprio sincero, la vedo esclusivamente come una richiesta demagogica alle soglie del voto alle europee per accaparrarsi qualche voto in più nell’area di sinistra.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Continua Oreti – Se non fosse una trovata elettorale, trovo la proposta come un modo di voler cancellare la storia invece di prenderne atto per creare un futuro migliore. Purtroppo nonostante siamo nel 2014 c’è ancora chi in politica è convinto che annullando l’onorificenza a Mussolini e come se questa non fosse mai avvenuta. Ma così non è! La storia ha la sua importanza ed i fatti storici a prescindere da quale ideologia vengono osservati vanno conservati perché, che piaccia o no, rappresentano un determinato periodo storico che l’Italia ha vissuto intensamente.

Termina Oreti - Trovo invece fuori luogo tirare in ballo il GECT (gruppo europeo di cooperazione territoriale) - di cui ho il piacere di essere presidente della specifica commissione comunale – perché all’interno del gruppo si sta lavorando benissimo a prescindere della cittadinanza onoraria di questo o quel personaggio storico del passato, a testimonianza che la proposta avanzata dalla sinistra lascia veramente il tempo che trova! Pertanto, se ancora non fosse stato chiaro, se la discussione dovesse approdare in aula il voto della lista civica Per Gorizia sarebbe certamente contrario.

 

ORETI: IL GOVERNO RENZI SI FA BELLO CON GLI 80 EURO ED OBBLIGA I COMUNI A TASSARE I CITTADINI

In Italia, mentre i governi cambiano più rapidamente delle previsioni meteo, le cattive abitudini invece rimangono sempre le stesse. Con queste premesse il governo Renzi, per il tramite del Ministro Del Rio (che ha già dimenticato di essere stato Sindaco fino a poco tempo fa), attraverso una legge approvata il 5 maggio scorso, obbliga gli enti locali a rideterminare, nel brevissimo tempo, le tassazioni comunali.

Questo lo sfogo del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Continua Oreti - Penso che ancora una volta si stia giocando più su un discorso d’immagine che di sostanza, dove il governo si fa bello e come dice lui "regala" 80 euro al paese e poi contestualmente obbliga i comuni, con una tempistica pazzesca ed imbarazzante, a tassare gli stessi cittadini in modo così da far passare il governo come il salvatore della patria ed i comuni come dei tassatori senza scrupolo.

Non solo, lo stesso governo ancora una volta tratta tutti i comuni allo stesso modo infischiandosene dei comuni virtuosi come Gorizia e tassa tutti allo stesso modo a prescindere da chi è in attivo o passivo di bilancio. Com’è consuetudine, poi, per complicare la comprensione e la chiarezza cambia nome alle tassazioni dove noi stessi amministratori dobbiamo romperci la testa per capire di volta in volta le evoluzioni, il tutto al fine di aumentare la confusione, col vecchio trucco di distrarre gli aumenti di tassazione occultati da nuovi nomi e accorpamenti di tassazione.

Insomma nuovo governo ma stesso modus operandi degli ultimi 20 anni, pertanto, ancora una volta i cittadini sono i primi ad essere penalizzati con l’aggravante di volergli far credere di essere stati pure aiutati.

Ne è testimonianza l’ aumento sostanziale del contributo di solidarietà che la città dovrà versare nelle casse dello stato.

Per far chiarezza con i numeri, fino all'anno scorso Gorizia versava a Roma 1,2 milioni di euro. Magicamente da quest'anno dovremo versare 3,6 milioni con conseguente obbligo per l'amministrazione comunale di rivedere le tassazioni comunali. 

Ma dove è la tanto sbandierata pianificazione e programmazione del governo Renzi ? A me sembra che anche stavolta si debba parlare dell’arte dell’arrangiarsi ed un modo per fare velocemente cassa, aggirando l'opinione pubblica visto che dovranno essere i comuni a dover ritoccare le tassazioni.

 

ORETI: PER ARGINARE I VANDALISMI IN CITTA’ RINNOVO LA PROPOSTA DI ORGANIZZARE UN TAVOLO TECNICO CON: PREFETTURA, QUESTURA E COMUNE

La lista in merito agli atti vandalici che stanno colpendo la città tende ad allungarsi sempre più, il tutto in un arco di tempo molto breve. Se si analizzano gli obiettivi dei vandali, si nota che non si sono fatti mancare proprio nulla. Hanno deturpato: giochi per i bambini nei giardini pubblici, bike sharing, piscina pubblica, associazioni sportive, negozi, auto, immobili, associazioni animali e per ultimo le colonnine dei parcometri. Penso che a seguito di questa corposa lista si possa dare il via a misure “ad hoc” da mettere in campo per estirpare questo malessere sempre più incombente.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

In questi giorni sull’argomento si sono espressi sia l’assessore Ceretta che il Sindaco Romoli ed hanno sottolineato l’amarezza di aver le mani legate dalle normative che non consentono di poter ripristinare i danni causati ed il bisogno di maggiori controlli sul territorio da parte delle forze dell’ordine e di tutti i cittadini.

Continua Oreti – a supporto dell’appello del Sindaco Romoli, che evidenzia un malessere tangibile del capoluogo Isontino, a mio modesto avviso preme però organizzare un vertice con questura e prefettura per avviare una serie d’iniziative a contrasto.

Una proposta potrebbe essere quella di aumentare il dialogo tra soggetti qualificati (associazioni di categoria, forze dell’ordine e pubblica sicurezza, enti locali), allo scopo di istituire e tenere aggiornata una banca dati riservata, di tutti i possibili obiettivi degli atti vandalici da tenere maggiormente sotto controllo.

Non bisogna dimenticare di puntare ad una soluzione in  condivisione assieme alle varie associazioni ed alla cittadinanza: dove ad ogni utile segnalazione il Comune potrebbe mettere a disposizione dei benefits o riconoscimenti simbolici a favore di coloro che si sono preoccupati del bene pubblico, così da incentivare il valore morale alla base di un corretto comportamento civico.

Termina Oreti – Nella considerazione che i mali vanno estirpati sul nascere, preme attivarsi in maniera ferma e immediata.

 

ORETI: RIFORMA SANITARIA: LA REGIONE CHIUDA UNA DELLE DUE CLINICHE UNIVERSITARIE E LASCI IN PACE IL PUNTO NASCITE DI GORIZIA

Ringrazio gli assessori regionali Vito e Telesca delle celeri risposte sugli organi di stampa in merito alla non imminente chiusura del punta nascita di Gorizia.

Leggendo i loro scritti, però, certo non posso considerarmi nè sereno, né soddisfatto in merito alla situazione che da qui a poco rischia di delinearsi nel capoluogo Isontino visto che nessuna delle due ha definito fuori pericolo la struttura sanitaria.

Questo lo sfogo del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Ancora una volta, come è buon uso in politica, gli assessori Vito e Telesca, per aggirare le difficoltà del momento, fanno riferimento a importanti tagli giunti da Roma. Purtroppo sono alibi che troppe volte abbiamo sentito negli anni, dove ogni amministrazione che arriva parla di problemi pregressi e tagli inaspettati. Mi aspetterei invece una politica credibile, fattiva e dinamica che mantenga gli impegni stretti con i cittadini in campagna elettorale.

Continua Oreti – A tal proposito, ricordo agli assessori della giunta Serracchiani che a Gorizia, cosi come in tutta la Regione, siamo ancora in attesa del taglio del ticket sanitario che era uno dei loro cavalli di battaglia.

Tornando alla riforma sanitaria, ancora una volta, appare chiaro che i tagli non saranno omogenei per tutti.

A cosa mi riferisco ?

Beh ai doppioni delle due realtà più grandi: Udine e Trieste. Due aziende unite nel nome ospedaliero-universitarie, ma con doppi reparti tra ospedale e cliniche universitarie. Come mai Udine e Trieste non si toccano?  Sicuramente bisogna “tagliare” ed in quest’ottica trovo inconcepibile che, in una regione piccola come la nostra, continuiamo a mantenere in vita due cliniche universitarie identiche a pochi chilometri di distanza l’uno con l’altra.

Rimango basito quando l’assessore Sara Vito afferma che Gorizia invece di fare le barricate dovrebbe essere propositiva e collaborativa.

Beh, tutto ciò già avviene attraverso il GECT (gruppo europeo di cooperazione territoriale) dove, già da tempo, stiamo lavorando sul punto nascita transfrontaliero e nonostante ciò la regione continua a considerare Gorizia a rischio. Davanti a questi atteggiamenti trovo scontato ergere le barricate.

Termina Oreti – Nelle risposte sia di Telesca che di Vito mi aspettavo certezze, sicurezze e pianificazione riguardo al punto nascita di Gorizia, purtroppo le risposte che ci forniscono confermano, nemmeno tanto velatamente, che Gorizia continua a rimanere nell’occhio del ciclone.

 

ORETI: AGGIORNARE IL REGOLAMENTO COMUNALE PER PREVENIRE L’ACCATTONAGGIO IN CITTA’

Secondo il dizionario l’accattonaggio consiste nel chiedere l’elemosina per mestiere e questa brutta abitudine rischia di diventare una consuetudine anche per il capoluogo Isontino. A cosa mi riferisco? Beh al fatto che in città sta prendendo largo questo vezzo. Girando tra il centro e la periferia ho notato che ci sono diverse tipologie di accattonaggio: fuori dai supermercati, ai bordi delle vie del centro accompagnati dai cani e durante le manifestazioni cittadine.

Questo l'argomentare del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – A seguito di diverse segnalazioni da parte di cittadini, ho avviato delle verifiche, sia con la commissione tutela animali che con il comando della polizia locale, in merito alla normativa che gestisce questo tipo di problematica.

Come spesso accade, ne è venuto fuori che l’Italia e la sua normativa rappresentano il paese dell’interpretazione e del contrasto.

Per quanto riguarda i mendicanti che utilizzando gli animali di affetto, secondo l’art. 5 (comma 1 lettera b) della legge regionale 2012, è vietato l’accattonaggio solo nei casi in cui gli animali svolgano un ruolo attivo. Come stabilire però il ruolo attivo o passivo di un animale? Pertanto in questo senso la normativa non chiarisce un bel nulla.

Continua Oreti – Per quanto riguarda l’art. 18 del vigente regolamento comunale di polizia urbana è previsto il divieto della questua. Va comunque tenuto conto che questa disposizione, a sua volta, deve essere riadeguata alla luce di risalenti prese di posizione della Corte Costituzionale (sentenza n. 115 del 7 aprile 2012), in forza del quale la pratica dell’accattonaggio è in via di principio lecita e come tale è da considerarsi superata. Ne consegue che il regolamento comunale va rimodulato visto che la normativa locale non può discostarsi da quella nazionale.

Alla luce di quanto è emerso, ho preso carta e penna ed ho chiesto al presidente della commissione polizia locale di inserire all’ordine del giorno l'adeguamento del regolamento comunale in materia di anti-accattonaggio che, successivamente, dovrà essere presentato e approvato dal consiglio comunale.

Sempre seguendo i criteri applicativi nazionali, preme aggiornare il regolamento per consentire di salvaguardare i cittadini e gli animali da chi mendica di professione, tutelando alcune aree di interesse collettivo con l’inserimento, lo spero, di sanzioni amministrative pesanti e che diano un segnale forte a chi volesse trasgredire. Termina Oreti - Aggiornando il regolamento, si potranno così tutelare le aree sensibili della città: dalle intersezioni stradali, all’interno ed in prossimità dei mercati, in occasione dello svolgimento di fiere e riunioni in genere, in prossimità degli uffici pubblici, delle scuole, degli ospedali, dei cimiteri  e dei luoghi di culto.

 

ORETI: LA REGIONE COMPRENDA UNA VOLTA PER TUTTE CHE GORIZIA NON E’ DISPOSTA A PERDERE IL PUNTO NASCITA

Siamo alle solite, ORA BASTA, con cadenza periodica precisissima arrivano proclami dalla regione in cui si sottolinea che stiamo per perdere il punto nascita, una struttura fondamentale per la sanità Goriziana e Isontina. Con frequenza sempre maggiore la regione ci prova e lancia il sassolino nello stagno per vedere quanta resistenza trova sul territorio, poi in base alle lamentele politiche e cittadine lascia tutto in “stand by”. Possiamo andare avanti così ?

Questo lo sfogo del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Continua Oreti - Con il Gect (gruppo europeo di cooperazione territoriale) e qui lo affermo da presidente della commissione comunale fondi europei, stiamo lavorando per realizzare beni e servizi transfrontalieri, tra cui anche la sanità ed il punto nascite, ma se la regione ha deciso di sopprimerlo a cosa servono questi sforzi ? Considerando il modus operandi che si sta scegliendo mi viene da pensare che alla regione non interessi questo tipo di progetto che però stranamente poi sbandiera a Roma e con la Slovenia come fondamentale. A che gioco stiamo giocando ?

Soprattutto dove è l’assessore regionale Sara Vito che un anno fa in campagna elettorale in tutte le salse difendeva a spada tratta il punto nascite della città ? Ha forse cambiato idea da quando è seduta in regione, visto che di lei a tutela di Gorizia si sono perse le tracce ?

Termina Oreti - Considerando come sta andando la vicenda possiamo dire che la città è veramente stanca, questa è una battaglia che non deve avere colori politici ma deve essere intrapresa semplicemente a tutela della città e preme, a supporto del sindaco Romoli, che tutto il consiglio comunale (massima espressione della rappresentatività cittadina) organizzi un incontro con il consiglio regionale per far capire che la città di Gorizia è stanca di subire tagli che stranamente in altri capoluoghi di provincia non avvengono.


ORETI: IMPROVVISAZIONE REGIONALE E NAZIONALE PER L'EMERGENZA IMMIGRAZIONE

Siamo alle solite, ed i 15 cittadini stranieri ospiti al Nazareno sono la dimostrazione che in un modo o nell'altro era già deciso che doveva essere Gorizia a dover ospitare i richiedenti asilo politico. Un primo approccio si era già tentato nemmeno un mese fa quando si era individuata la casa di riposo comunale Culot, poi a seguito delle pressioni politiche della maggioranza il tutto era caduto nel dimenticatoio, fino alla sorpresa di martedì scorso. Come apprendo dagli organi di stampa, la prefettura tranquillizza e parla di una situazione temporanea, ma visti i tanti sbarchi si fa fatica a crederlo.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – Come comunicato dal Ministro dell'Interno sono previsti numeri importanti in merito agli arrivi di poveri sfortunati dalle parti più disastrate del mondo e dove verranno alloggiati ? quali saranno le aree in giro per l'Italia ? La politica nazionale rimbalza le responsabilità e chiede aiuto all'Europa che finora ha fatto orecchie da mercante nei confronti di questa tragedia mediterranea. Dalla regione invece non giungono né indirizzi né pianificazione né altro. Cosa ne consegue da queste deduzioni ? Che si naviga a vista sperando che magicamente qualcosa cambi da un giorno all'altro. Il rammarico è dovuto alla politica nazionale che ha creato "Mare Nostrum" e si sarebbe dovuta aspettare un sostanziale aumento di sbarchi ma purtroppo vista la situazione in cui ci troviamo vuol dire che così non è stato. Sarebbe il caso, nel brevissimo tempo, che prefetture e regione istituiscano un tavolo tecnico a cui dovranno partecipare le provincie ed i comuni in cui provvedere a gestire la specifica situazione. 

Termina Oreti – Gli immigrati che sbarcano sono persone che hanno sofferto e sarebbe auspicabile un percorso ben definito per loro, mentre con il modus operandi che si sta mettendo in campo non stiamo aiutando né loro né i cittadini italiani, il tutto con costi di gestione altissimi che fanno demotivare e stizzire gli italiani che a causa della crisi vivono un malessere e una rassegnazione non accettabile, purtroppo l'improvvisazione la sta facendo da padrone.      

 

ORETI: IN CONSIGLIO COMUNALE PASSA IL RENDICONTO DI GESTIONE 

Anche quest’anno il consiglio comunale ha approvato il rendiconto di gestione riferito al 2013, i voti espressi parlano chiaro, 25 favorevoli contro 15 sfavorevoli.

A prescindere dal gioco delle parti tra maggioranza e opposizione dove c’è sempre la sfida per dimostrare chi è il più bello del reame, nel quadro generico di approvazione va sicuramente considerata l’ingessatura del bilancio dove tra: patto di stabilità, tasse, imposte e tagli che giungono sia dalla regione che da Roma, sicuramente va considerato come un bilancio positivo dove attraverso la “parsimoniosità” di gestione riesce a chiudere con un segno +.

Questo l’argomentare del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – In considerazione del momento storico che stiamo vivendo va tenuto conto che la città non si trova in una bolla di sapone de-contestualizzata da quella che è la crisi nazionale e regionale. Nel bilancio in toto, gli elementi che abbiamo apprezzato e, pertanto, abbiamo votato favorevolmente il bilancio ci sono i numeri che vedono il 40% del bilancio impiegato per la sanità e welfare che tradotto vuol dire fondi alle famiglia, ai bambini e ai nostri anziani per una cifra di 15 milioni di euro circa, mentre oltre 3 milioni di euro a favore dell’istruzione, in un momento così delicato certi accorgimenti non sono così scontati.

Termina Oreti – L’auspicio è dato dal fatto che dal prossimo anno grazie ad un volano positivo promesso e sbandierato dal governo Renzi ci troveremo ad approvare un bilancio diverso da quello odierno dove i comuni avranno finalmente una discrezionalità di movimento che attualmente è preclusa.

 

ORETI: UNA NUOVA APPLICAZIONE PER ACCEDERE PIU’ COMODAMENTE AL SEGNALE INTERNET GRATUITO (WIFI) DELLA CITTA’

Mentre i lavori di ulteriore estensione del segnale internet gratuito in città stanno per terminare, considerando che si può sempre far meglio e migliorare i servizi al cittadino, è disponibile una nuova applicazione al fine di agevolare la comodità di accesso al segnale wifi. Questa nuova applicazione consente (per ora soltanto per sistemi windows e android, si sta lavorando anche per sistemi apple) di poter inserire le proprie credenziali di accesso alla rete Guglielmo una volta soltanto in modo così da rendere l’accesso ad internet sempre più intuitivo e veloce.

Questo l'argomentare del delegato dal Sindaco alla gestione della rete internet gratuita cittadina, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – Per tutti i cittadini che ne fossero interessati, da qualche giorno, è possibile utilizzare BabelTen Guglielmo, studiata specificatamente per accedere più comodamente alla rete wifi cittadina. Grazie a BabelTen Guglielmo, scaricabile gratuitamente dallo store dello smartphone o da internet, gli utenti della città potranno essere sempre avvisati automaticamente della disponibilità del segnale presso qualsiasi hot spot Guglielmo e potranno memorizzare il loro account (user e password) senza doverlo di volta in volta digitare per agganciarsi alla rete, in modo da rimanere memorizzato nei pc e tablet per le successive navigazioni.

Per maggiori dettagli legati alla connessione gratuita Guglielmo è possibile consultare il sito comunale (www.comune.gorizia.it) nella sezione Gorizia wifi.

Termina Oreti - Si aggiunge quindi un altro strumento a disposizione del cittadino nella considerazione di quanto l’amministrazione comunale è sensibile a migliorare ed integrare un servizio gratuito sicuramente apprezzato dalla collettività che rende la città sempre più multimediale e connessa.

 

ORETI: NEL PROSSIMO CONSIGLIO L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO COMUNALE ALL’INSEGNA DELLA ORMAI CONSOLIDATA DIRETTA STREAMING

E’ confermato per il prossimo 28 e 29 aprile il secondo consiglio comunale del 2014, confidando che visto i due consigli di questo mese il prossimo non sia a distanza di troppo tempo. In quest’ottica, la speranza è di vedere approvata, nel breve, la proposta che ho presentato in commissione di instituire un “question time” mensile, gratuito (senza gettone di presenza), che consentirebbe di trattare esclusivamente le interrogazioni alla giunta e permetterebbe di snellire i lavori del consiglio per evitare che l’aula diventi esclusivamente il luogo dove segnalare inefficienze e non porre in essere una fattiva politica che migliori lo status quo della città.

Questo l’argomentare del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – Questo consiglio si preannuncia sicuramente tecnico quanto fondamentale visto che tra gli 8 punti all’ordine del giorno ci sarà da approvare il rendiconto di gestione dell’amministrazione comunale.

L’approvazione da parte del consiglio del rendiconto di gestione rappresenta un atto importante e vincolante per l’amministrazione comunale visto che è l’unico momento dell’anno in cui, praticamente, il consiglio vota il proseguimento della vita dell’attuale amministrazione in considerazione che nel momento in cui il rendiconto non venisse approvato comporterebbe la decadenza dell’attuale giunta e l’arrivo in città di un commissario per la gestione degli atti di ordinaria amministrazione, fino a nuove elezioni.  

Termina Oreti – Mi preme ricordare, così come già avviene da diversi mesi, che sarà possibile poter seguire i lavori dell’aula attraverso la diretta streaming a cui sarà possibile connettersi entrando nel sito del comune (www.comune.gorizia.it)  nella sezione comunicazioni, sotto la voce diretta streaming.

 

ORETI: GIUSTO E CORRETTO CONTROLLARE LE STRUTTURE CIRCENSI CHE GIUNGONO IN CITTA’

Le locandine del circo che sta per giungere nel capoluogo Isontino hanno già occupato buona parte della città. Sicuramente nella mente di molti goriziani affiorano i ricordi del passato, dove questo tipo di attività era percepita come uno dei pochi svaghi che ci si poteva concedere. Negli anni, la società e le normative fortunatamente si sono modificate, evolute, consentendoci di elevare la considerazione verso gli animali e verso i lavoratori che svolgono lavori specifici come quelli circensi.

Questo l’esordio del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – sono molto soddisfatto della decisione intrapresa dal Sindaco Romoli di effettuare, tramite la polizia locale, dei controlli capillari alle strutture circensi che giungono in città, anche per quanto riguarda tutta la cartellonistica pubblicitaria.

Come stabilisce una legge dello Stato, le amministrazioni comunali non possono vietare alle strutture circensi di sostare, esibirsi e svolgere la propria attività. Quello che però si può e si deve fare è intensificare i controlli da parte degli enti preposti al fine di verificare lo stato degli animali in gabbia ma anche di tutto il personale che opera e lavora all’interno del circo, controllando che sia in regola dal punto di vista sanitario e, contestualmente, anche dal punto di vista normativo e sicurezza sul lavoro. Nel corso delle due ultime commissioni tutela animali ho sensibilizzato l’argomento in considerazione che ciascuna struttura territoriale preposta al controllo avvii sistematicamente dei controlli capillari ogni qualvolta giunga una struttura circense in città, al fine di verificare che siano garantite le normative vigenti, con l’auspicio che questo diventi un modus operandi permanente che coinvolga anche le aziende sanitarie.

Termina Oreti – Il mio rammarico è legato al fatto che nonostante si siano fatti passi da giganti nell’ambito della tutela degli animali (non ultima la concessioni per gli animali domestici, a prescindere dalla stazza, di viaggiare in treno) lo Stato non intervenga ancora in questo specifico settore.

 

ORETI: LA REGIONE RESTA IN SILENZIO ANCHE PER L’UNIONE GINNASTICA GORIZIANA (UGG)

Sembra quasi di essere nella trama di un thriller dove le cattive notizie non mancano mai. Se dovessi fare delle assonanze potrei assegnare il ruolo del cattivo alla regione e alla giunta Serracchiani visto che continua a disinteressarsi a tutto ciò che riguarda il capoluogo Isontino.

La lista del disinteresse politico regionale continua inesorabilmente ad allungarsi. Eravamo partiti con la scuola di musica, a cui la giunta regionale ha negato il finanziamento di 200 mila euro per salvare lo storico Istituto fondato nel 1825; poi sono giunti i tagli alla sanità Isontina per 16 milioni di euro; nel frattempo è toccato a "figure in festa" dove sono stati negati 20 mila euro con conseguente cancellazione della manifestazione; ora come ciliegina sulla torta c’è il silenzio per l’Unione Ginnastica Goriziana (UGG).

Questo lo sfogo del capogruppo e consigliere comunale della civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – Ricordo che l’UGG, fondata nel 1868, è tra le società più longeve in Italia che, per tentare di sopravvivere, sta vagliando una serie di interventi in collaborazione con la Società Ginnastica Triestina (SGT) per cercare di cavarsela con i costi di gestione, ma senza un intervento regionale sarà difficile vedere la luce alla fine del tunnel. Nel merito, in questi giorni si è espresso anche il presidente dell’Unione Ginnastica, Sfiligoi, che ha rappresentato tutta la sua l’amarezza per i silenzi regionali riguardo alla situazione dell’ente che non lavora solo per lo sport ma anche per la cultura cittadina.

Continua Oreti - Ancora una volta, quando si parla di Gorizia diventa problematico reperire fondi che poi così proibitivi non sembrano, mentre se si parla, ad esempio, di città come Trieste la giunta Serracchiani riesce a “donare” 14 milioni di euro per salvaguardare il Teatro Verdi.

Termina Oreti - Il dato oggettivo che continua a lasciarmi esterrefatto è il comportamento politico degli assessori Isontini in giunta (Vito e Panariti) che, in campagna elettorale, avevano promesso che finalmente avrebbero valorizzato il nostro territorio. Beh, strano modo di dimostrarlo visto che da quando sono state elette non si sono più espresse su alcuna questione.

 

ORETI: PISCOPO NON PERDE OCCASIONE PER CONTRADDIRSI

Le sorprese a volte sono come gli esami … non finiscono mai. Così qualche sera fa navigando tra le pagine di facebook mi è apparso agli occhi un articolo pubblicato sulla bacheca del collega Piscopo, a suo dire, inviato agli organi d’informazioni goriziani e non tenuto in dovuta considerazione.

Questo il commento del vice presidente della commissione cultura, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – ancora una volta (per l’ennesima volta) mi è apparso di leggere una certa contraddizione nel suo argomentare. Nel suo comunicato venivano esposte le sue rimostranze per cui, nell’ambito della nomina del coordinamento della commissione comunale cultura, era più pertinente votare in aula la collega di opposizione Tucci che l’attuale presidente Cagliari in considerazione dei requisiti dell’una rispetto all’altro e fin qui nulla di strano, un giudizio personale e pertinente. L’elemento che mi ha lasciato a dir poco sbalordito, deriva dal fatto che lo stesso Piscopo in aula ha votato il collega Cagliari, ed in questo contesto che la domanda sorge spontanea: ma per quale motivo lo ha fatto allora ?

Nel suo scrivere poi spiega come sia importante per le presidenze delle commissioni dare rilievo a chi ha già esperienza nel settore, anche qui giudizio all’apparenza personale e pertinente ma nello stesso tempo un’altra domanda sorge spontanea: con quali competenze specifiche ha accettato, a suo tempo, la nomina di coordinatore della commissione ambiente ?

Ricordo al collega Piscopo, se non lo avesse ancora assimilato durante la sua breve esperienza da presidente, che il compito del coordinatore della commissione è di esclusiva convocazione della seduta e direzione dei lavori in aula, pertanto, la collega Tucci, così tanto a cuore nel suo scritto, potrà comunque far valere tutta la sua esperienza e capacità in commissione a favore della città e della collettività.

Termina Oreti – Dal suo esporsi lo vedo sempre più vicino alla lista civica di opposizione, magari a breve passerà dall’altra parte, staremo a vedere. Ancora una volta mi risulta difficilissimo decodificare il collega Piscopo, l’auspicio e la speranza è data dal fatto che in futuro sia altrettanto sensibile tanto quanto lo è riguardo a cariche e nomine.

 

ORETI: UN GRANDE SBAGLIO DA PARTE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE VOLER CONVOGLIARE I RICHIEDENTI ASILO POLITICO DEL CARA ALLA CASA DI RIPOSO COMUNALE “ANGELO CULOT”

Ho appreso dagli organi di stampa la volontà da parte dell’amministrazione comunale di prendere in considerazione uno studio di fattibilità che vede la possibilità di portare a breve nella sede della “Culot” un certo numero d’immigrati richiedenti asilo. Già questo modus operandi mi lascia perplesso visto che mi aspetterei che certe decisioni delicate e sensibili venissero prima discusse da tutta la maggioranza politica cittadina, considerando però che ci riuniamo e confrontiamo sempre meno, ormai non mi sconvolge più nulla.

Questo l'argomentare del capogruppo e consigliere comunale della civica “per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Spiega esterrefatto Oreti - purtroppo invece di implementare i servizi per i nostri anziani, si valuta sempre di aiutare prima gli altri e poi noi cittadini che dobbiamo sempre adeguarci.

A quanto pare Prefettura e Comune stanno ragionando non soltanto in una prospettiva di breve termine, legata all’attuale emergenza: secondo quanto spiega l’assessore comunale al welfare Silvana Romano quella di ospitare immigrati alla “Culot” potrebbe rappresentare una soluzione stabile o comunque da attuare su un periodo più lungo.

Continua il fiume in piena Oreti - Ci stiamo preoccupando di come ospitare i richiedenti asilo politico, ma allo stesso tempo, nonostante i fondi destinati al welfare non riusciamo a soddisfare le esigenze delle famiglie goriziane che non riescono a pagare l’affitto a fine mese, perché allora non concediamo a loro la possibilità di usufruire della casa di riposo ?

Termina Oreti - non sono assolutamente d'accordo con la strada intrapresa, visto che non si possono accomunare le esigenze di persone anziane a quelle di richiedenti asilo politico. I nostri nonni, dopo una vita di sacrifici, meritano luoghi dedicati a loro dove nella tranquillità più totale condividere percorsi socio-sanitari esclusivi senza doversi ancora una volta adeguare alle esigenze altrui. Chiederò lunedì prossimo in consiglio comunale spiegazioni dettagliate all'assessore Romano.

 

ORETI: LA MANCANZA DELL’ILLUMINAZIONE IN VIA BRIGATA GRANATIERI DI SARDEGNA, UNA QUESTIONE GIA’ RISOLTA DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Ringrazio dell'interessamento Roberto Franco, ex presidente del consiglio circoscrizionale, in merito al suo sfogo riguardo al fatto che il quartiere madonnina, precisamente nella via brigata granatieri di Sardegna, si trova al buio. Secondo Franco sono venuti meno tutti quei requisiti che rendono la via sicura con maggiori rischi per i pedoni e  per eventuali atti predatori da parte di malintenzionati.

Questo il commento del capogruppo e consigliere comunale della civica Per Gorizia, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti - mi permetto però di contraddire il suo argomentare visto che la problematica era già nota all'amministrazione comunale infatti, giorni fa, grazie alla segnalazione di una cittadina, mi ero attivato per segnalare il disservizio all'assessore Del Sordi che prontamente si è attivato per la risoluzione della vicenda.

In quest'ottica, ieri sono stato contattato da alcuni cittadini della madonnina che hanno ringraziato l'amministrazione comunale per aver risolto un disservizio che sicuramente procurava malumori.

Termina Oreti - Mi spiace notare nello scritto di Franco una certa polemica riguardo al fatto che si spendono soldi per il centro città e non si prendono a cuore le vie periferica di Gorizia, per quanto mi riguarda non esiste ne un centro ne tanto meno una periferia, ma una città che si chiama Gorizia che a prescindere dalle zone merita attenzione, per intervenire ove opportuno per risolvere le problematiche che di volta in volta si presentano.

 

ORETI: LA NOMINA DI CAGLIARI COME COORDINATORE DELLA COMMISSIONE CULTURA, UNA SCELTA PONDERATA VOTATA ANCHE DALL’OPPOSIZIONE

 Mi sorprende tanto attaccamento a questa commissione da parte della componente civica di minoranza “Gorizia è tua” visto che da parte loro tanto accanimento non è avvenuto per la nomina di tutte le altre commissioni comunali permanenti. Mi spiace che i colleghi Bressan e Prignano si sentano risentiti per le decisioni prese, per lo meno ho il piacere di conoscere il loro punto di vista in considerazione che in consiglio si esprimono così poco.

Questo il pensiero del vice presidente della commissione comunale cultura, Fabrizio Oreti.

Secondo Oreti - la nomina di Cagliari è stata una scelta non casuale, anche considerando il suo percorso universitario e la sua formazione, il ruolo del coordinatore è da collettore tra il Sindaco (assessore alla cultura), già pieno d’impegni a causa delle tante cariche che ricopre, e la commissione stessa e com’è normale che sia il tutto diventa più snello, lineare e veloce se avviene all’interno della maggioranza con cui si condividono intenti e programmi, a meno che la componente civica di minoranza non si sente già parte della maggioranza stessa prima del termine di questo mandato.

A validare la scelta di Cagliari c'è stata anche la coerenza con quelle che sono state fin dall’inizio le linee guida della maggioranza, visto che in politica come nella vita vale il detto: “oneri e onori” e spetta all’attuale coalizione che gestisce la città, votata due anni fa dai cittadini, portare avanti tutti i lavori che l’aula dovrà affrontare.

Termina Oreti - Ricordo all'opposizione visto e considerato che parla di decisioni prese nelle stanze del potere della maggioranza che a votare l'attuale presidente di centro-destra c'è stato anche Livio Bianchini esponente e capogruppo di Sel che certamente non fa parte della maggioranza. Sinceramente noto una certa confusione nell’opposizione visto che una parte vota per il centro-destra, il pd non si esprime e la lista civica cerca di perorare le proprie cause portando avanti una opposizione molto moderata che di volta in volta si modella in base alle proprie aspettative.

 

ORETI: AD APRILE IL PRIMO CONSIGLIO COMUNALE DEL 2014 SEMPRE ALL’INSEGNA DELLA ORMAI CONSOLIDATA DIRETTA STREAMING

Non nascondo una certa emozione nel vedere nella mia casella di posta elettronica il messaggio che ufficialmente, dopo 4 mesi, sancisce la conferma del prossimo consiglio di previsto svolgimento il prossimo 7 e 8 aprile e visto che la comunicazione è giunta il primo aprile ho sorriso vista la casualità che vede arrivare la notizia nella giornata legata al pesce d’aprile in considerazione poi che le date in cui si riunirà il consiglio ricordano un famoso film commedia di Ficarra e Picone.

Questo l’argomentare del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Secondo Oreti – sarà sicuramente un full immersion politico visto che gli argomenti da trattare saranno tanti, soprattutto riguardo le interpellanze al Sindaco e alla giunta, visto che la commissione statuto e regolamento non si è ancora riunita per discutere la richiesta che ho presentato riguardo l’introduzione di un “question time” mensile, gratuito (senza gettone di presenza) che consentirebbe di snellire i lavori del consiglio per evitare che l’aula diventi esclusivamente il luogo dove segnalare inefficienze della città e non porre in essere una fattiva politica che migliori lo status quo della città. Tornando al consiglio, sono inseriti nell’ordine del giorno 10 punti (nel dettaglio oltre alle comunicazioni del sindaco e interpellanze varie, si discuteranno: 3 delibere, 4 mozioni ed una approvazione di verbale). Il mio auspicio è che ciascun argomento venga trattato con la dovuta tempistica e non come una corsa contro il tempo per rispettare la tabella di marcia visto che dopo tanti mesi di assenza mi aspetto un confronto politico serio, fruttuoso e costruttivo e non una corsa ad ostacoli, per tale motivo rappresenterò al presidente del consiglio di dedicare il giusto spazio ad ogni punto e non come ultimamente accade di velocizzare troppo i lavori dell’aula perché è più importante rispettare la "time line" che ascoltare in aula le esigenze della città.

Termina Oreti – Mi preme ricordare a tutta la cittadinanza, nella considerazione dei tanti mesi di astinenza dal consiglio, che sarà possibile poter seguire i lavori dell’aula attraverso la diretta streaming a cui sarà possibile connettersi entrando nel sito del comune (www.comune.gorizia.it)  nella sezione comunicazioni, sotto la voce diretta streaming.

 

ORETI: LUCA CAGLIARI (UDC) NUOVO COORDINATORE COMUNALE PER LA CULTURA

Dopo tanta bufera sulla commissione cultura, finalmente è avvenuto il tanto atteso cambio alla presidenza. Era il 6 marzo scorso quando mi sono state comunicate le dimissioni del collega Piscopo da presidente della commissione, rimanendo comunque membro della stessa come espressione del popolo di Gorizia in aula. Così dal giorno successivo, come vice presidente della commissione, mi sono messo a lavoro per riunire prima possibile tutti i colleghi consiglieri componenti della commissione per eleggere il nuovo presidente in considerazione che in ambito cultura gli argomenti ed i lavori da affrontare non mancano e non vanno mai sottovalutati.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – In quest’ottica giovedì 27 marzo ha avuto luogo in aula la votazione del nuovo presidente della cultura comunale. Com’ è giusto che avvenga nel gioco delle parti della politica, l’opposizione ha proposto in aula la candidatura della collega Rosy Tucci, che indubbiamente ha esperienza nel settore cultura, ma considerando che nel breve periodo saranno tanti i temi da affrontare, basta pensare a tutto ciò che riguarda le ricorrenze e l’organizzazione legata alla grande guerra, la prossima stagione teatrale, la vicenda della fondazione scuola di musica, soltanto per ricordare alcuni aspetti, è apparso da subito necessario che la commissione nominasse un presidente, espressione della maggioranza, che faccia da collettore tra il Sindaco (assessore alla cultura) e la commissione stessa per affrontare di volta in volta gli argomenti di specifico interesse. Seguendo queste considerazioni la maggioranza (eccetto il nuovo gruppo di Forza Italia di Fabio Gentile che non ha votato) ha proposto e votato la nomina del consigliere Luca Cagliari come coordinatore comunale alla cultura, eletto con 24 voti contro i 12 di Rosy Tucci, una scelta non casuale ma ponderata anche sotto un punto di vista legato alla coerenza con quelle che sono state fin dall’inizio le linee guida della maggioranza, visto che in politica come nella vita vale il detto: “oneri e onori” e spetta all’attuale coalizione che gestisce la città, votata due anni fa dai cittadini, portare avanti tutti i lavori che l’aula dovrà affrontare.

Termina Oreti – Mantenendo la carica di vice coordinatore della commissione cultura posso sicuramente ribadire che gli impegni non mancheranno in commissione, per tale motivo spero che la nomina del nuovo presidente porti una doverosa serenità, vincolante per il buon proseguo dei lavori.

 

ORETI: SI RIUNISCE LA COMMISSIONE CULTURA PER ELEGGERE IL PRESIDENTE DEL DOPO PISCOPO

Era il 6 marzo scorso quando, soltanto venti minuti prima dell’inizio della commissione cultura in cui si sarebbe votato riguardo la sfiducia  al collega Piscopo, mi sono state comunicate le sue dimissioni da presidente della commissione rimanendo comunque membro della stessa come espressione del popolo di Gorizia in aula. Così dal giorno successivo, come vice presidente della commissione, mi sono attivato per riunire prima possibile tutti i colleghi consiglieri componenti della commissione per eleggere il nuovo presidente. In quest’ottica il 27 marzo, alle ore 16, nella sala riunioni del primo piano del palazzo comunale verrà eletta la figura del nuovo coordinatore della cultura comunale.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – considerando che nel breve periodo saranno tanti i temi da affrontare, basta pensare a tutto ciò che riguarda le ricorrenze e l’organizzazione legata alla grande guerra, la prossima stagione teatrale, la vicenda della fondazione scuola di musica, soltanto per ricordare alcuni aspetti, appare necessario che la commissione nomini un presidente motivato che faccia da collettore tra il Sindaco (assessore alla cultura) e la commissione stessa per affrontare di volta in volta gli argomenti di specifico interesse, pertanto, penso che sia importante che il futuro coordinatore rimanga espressione dell’attuale maggioranza visto che in politica, come nella vita, vale il detto oneri e onori e spetta all’attuale coalizione che gestisce la città, votata due anni fa dai cittadini, portare avanti tutti i lavori che l’aula dovrà affrontare.

Termina Oreti – Gli impegni non mancheranno in commissione, per tale motivo spero che la nomina del nuovo presidente porti una doverosa serenità, vincolante per il buon proseguo dei lavori.

 

ORETI: IN COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA’ SI SENSIBILIZZA IL CONGEDO PARENTALE

Se il consiglio comunale non si riunisce da 3 mesi a causa della mancanze di delibere da approvare (nell’attesa dell’esito della proposta che ho presentato di instaurare un “question time” che vedrebbe la politica cittadina riunirsi più spesso a titolo gratuito) per lo meno le commissioni permanenti stanno procedendo a pieno ritmo. Nel corso della commissione pari opportunità, presieduta dal collega Hassek, è stata discussa la proposta avanzata dalla provincia di Gorizia riguardo ad un progetto finanziato dalla Regione per sensibilizzare il congedo parentale.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – la finalità del progetto della provincia è legata alla valorizzazione del congedo parentale, entrato in vigore con la legge 53 del 2000, che coinvolge genitori con figli da 0 a 8 anni che a tutt’oggi, soprattutto nel settore privato, vede pochi papà e mamme farne richiesta. Questa legge consente ai genitori di poter usufruire del tempo libero dal lavoro in considerazione dell’importanza di accudire i propri figli nei primi anni di vita senza doverli necessariamente affidare a strutture apposite per la maggior parte della giornata. In un’ottica di buona e fruttuosa collaborazione tra amministrazione comunale e provinciale, in commissione comunale il presidente ci ha sensibilizzato sull’iniziativa e riguardo alla possibilità per ciascun componente della commissione di individuare delle famiglie da proporre alla provincia che, a sua volta, organizzerà delle tavole rotonde con al massimo 8 genitori ed avranno luogo nel tardo pomeriggio per favorire una maggiore diffusione e conoscenza dell’utilizzo del congedo parentale e incoraggiare soprattutto i padri ad essere maggiormente presenti nel lavoro educativo e familiare. Nella seconda fase del progetto sono previsti dei laboratori sperimentali di time management & family budgeting per ottimizzare i tempi per la condivisione tra lavoro e famiglia e migliorare la gestione del budget familiare.

Termina Oreti – La struttura sociale è in continuo mutamento e movimento e vede le mamme ed i papà sempre più impegnati a gestire problematiche al di fuori della famiglia con il rischio di trascurare il nucleo familiare, in questo contesto prendono valore alcune leggi, come quella del congedo parentale, che consentono ai genitori di poter vivere maggiormente la famiglia.

 

ORETI: PUNTO DI SITUAZIONE IN COMMISSIONE TUTELA ANIMALI

Secondo alcuni doveva essere una commissione interminabile, visti gli 8 punti all’ordine del giorno, tanto che si era paventata la possibilità di suddivederla in due parti, ma cosi non è stato tanto che si è riusciti a terminare tutti gli argomenti entro le 18, senza nemmeno dover richiedere lo straordinario al personale comunale verbalizzante in aula.

Questa l’argomentare del capogruppo della civica “Per Gorizia” e, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti nel suo bilancio sulla commissione - Si è spaziato a 360° gradi sul mondo animale e su come l’amministrazione comunale può garantire più servizi ai cittadini a prescindere che siano amanti o meno degli animali, senza tralasciare il giusto spazio e importanza per i nostri amici a 4 zampe.

Si è partiti dall’area sgambamento cani, in considerazione che attualmente ne esiste una soltanto in via rocca nell’area nord della città, mentre prossimamente (prima dell’estate), una nuova zona  sorgerà al parco baiamonti,  con accesso da via lantieri che coprirà l’Area centro sud. Rimane all'attenzione il parco castello (tra piazza vittoria e via giustiniani) sempre in base alla fattibilità dei fondi pisus (piani integrati di sviluppo urbano sostenibile), il problema è legato alla proprietà comunale in centro, in considerazione che non ci sono tanti parchi comunali dove la normativa, nel rispetto dei vincoli ambientali e storici, prevede la costruzione di un’apposita area sgambamento.

Riguardo ai Controlli più severi delle strutture circensi che giungono in città.

Va tenuto conto che, in virtù di una legge nazionale, non si può vietare ai circhi di stazionare nelle città, ed in quest’ottica la polizia locale ha in fase avanzata uno studio per il controllo e la gestione delle strutture circensi che giungono nel capoluogo Isontino, che verterà anche nel rispetto delle norme vigenti per il personale che opera in queste strutture oltre la tutela degli animali.

Particolare attenzione è stata posta riguardo all’aggiornamento del regolamento comunale del 2005 sul benessere animale vista l’entrata in vigore alla legge regionale del 2012. Nonostante la legge sia già esecutiva, si è in attesa dei decreti attuativi della legge 20/2012 che porteranno al superamento dei regolamenti comunali.

Interessante è stato invece il punto presentato dal presidente della commissione Comelli in cui si è discusso di un inceneritore per carcasse di animali.

E’ allo studio un’iniziativa privata per la creazione di un cimitero per animali di affetto con inceneritore annesso. L’area potrebbe essere quella comunale del cimitero dei bruti nella zona sud ovest al confine con Farra.

Nel momento in cui questa cooperativa avanzasse richieste concrete, il comune potrebbe modificare il piano regolatore e chiedere una somma forfettaria per l’utilizzo del terreno. 

Il punto della situazione più importante è stato quello rivolto al canile comunale.

Il Trasferimento del canile da via degli scogli a Lucinico, dopo tante polemiche, sembra essere sempre più vicino.

E’ stato illustrato dall’assessore Del Sordi il modus operandi che porterà al termine dei lavori: 

Dai primi di gennaio il comune è proprietario delle aree laterali del canile di Lucinico. E’ già realizzato il progetto esecutivo tarato al finanziamento regionale disponibile. Il prossimo passo sarà bandire la gara d’appalto per terminare i lavori nelle aree laterali espropriate. La speranza sarà nel vedere l’inaugurazione al massimo entro fine anno.

Sarà un canile all'avanguardia, i locali saranno climatizzati con ricircoli d'aria, sarà una struttura che metterà in sicurezza i cani da alcune malattie specifiche come per esempio la leishmaniosi, sarà presente un pozzo ed un sistema di depurazione e servirà anche ai comuni limitrofi.

 

ORETI: SI RIUNISCE LA COMMISSIONE TUTELA ANIMALI PER AGGIORNARE LE NORMATIVE DI TUTELA

A metà gennaio, come membro della commissione tutela animali, avevo preso carta e penna ed avevo scritto al presidente della commissione tutela animali per riunire la specifica commissione per discutere e aggiornare le normative comunali a favore dei nostri amici animali. A testimonianza della necessità di riunire la specifica commissione, lunedi 17 marzo alle ore 16, si discuteranno numerosi punti all’ordine del giorno, ben 8.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti - nello specifico premerà mettere in atto o per le meno dare tempistiche e concretizzare gli impegni riguardo:

i controlli più ferrei per le strutture circensi che giungono in città (visto che la normativa nazionale definisce che i comuni non possono opporsi ad ospitare circhi),

criteri per la creazione di un’area sgambamento cani in centro città, visto anche l’arrivo dei prossimi fondi pisus (piani integrati di sviluppo urbano sostenibile),

aggiornamento del regolamento comunale del "benessere animale" del 2005, visto che nel frattempo sono uscite delle nuove leggi al livello nazionale e regionale (legge regionale 20/2012).

Termina Oreti – affermava Ghandi: "la grandezza di una nazione ed il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui essa tratta gli animali". In quest’ottica penso che vadano migliorate le normative al fine di regolarizzare, in maniera ottimale, i rapporti tra gli esseri umani e animali.

 

ORETI: “FIGURE IN FESTA” ENNESIMO TAGLIO DELLA REGIONE A CARICO DI GORIZIA.

Ancora una volta Gorizia rimane al palo. Sembrerò ripetitivo ma la musica è sempre la stessa, così dopo che “mamma regione” ha negato il finanziamento per 200 Mila euro per salvare l'ex scuola di musica di Gorizia, dopo i tagli alla sanità Isontina per 16 milioni di euro, stavolta tocca alla manifestazione "figure in festa" dove vengono negati 20 Mila euro per far svolgere la manifestazione. 

Questo lo sfogo del capogruppo e consigliere comunale della civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti - Quest'anno l'attività non verrà svolta, vista anche l'esigua tempistica per recepire il denaro necessario, nella considerazione che comune e provincia con tagli del 20% circa su tutti i settori non hanno la disponibilità di intervento. Verrà meno tutto il percorso di attività per i bambini delle scuole dell'infanzia e primarie che sarebbe terminato con la festa finale in centro città che quest'anno avrebbe coinvolto 1500 bambini.

Purtroppo, ancora una volta, si taglia a Gorizia e sembra quasi che ultimamente il disco si sia incantato visto che per altre città della regione così non è! Trieste in primis ha avuto un "regalo" di 14 milioni di euro per salvare il teatro verdi, mentre per il capoluogo Isontino diventa sempre più problematico reperire anche somme che così proibitive non sembrano.

A testimonianza di quanto è sentita l'iniziativa in città, si sono attivate delle rappresentanti di mamme interessate all'evento che hanno avuto la capacità e il merito di mettere assieme i rappresentanti regionali (Ziberna), provinciali (Cecot) e comunali (Oreti, Cagliari, Tucci e Cingolani), il presidente del Cta Piaggio ed il suo staff. 

Assieme alla rappresentanza di genitori si sono valutate diverse strade da intraprendere per il futuro per non dire addio definitivamente alla manifestazione, ma per la festa di quest'anno purtroppo è apparso subito chiaro che le probabilità di realizzazione dell’evento erano vaghissime. L'atto dovuto sarà inviare una lettera siglata da parte di tutte le cariche cittadine, provinciale e regionali Isontine avvalorata dalla raccolta firme già avviata.

Certamente far sentire la voce dell’Isontino attraverso documenti ufficiali è un ottimo passo, un atto dovuto, purtroppo rimango perplesso dell’efficacia visto anche l'esito delle altre lettere o mozioni inviate in regione (scuola di musica, tribunale, pozzuolo, sanità ecc.) dove si attendono, da tempo, risposte concrete.

Contestualmente non si può e non si deve rimanere con le mani in mano visto che a "figure in festa" partecipano 82 classi e 36 scuole del territorio (Gorizia, Farra, Gradisca e Cormons), pertanto, il 9 maggio prossimo (data in cui si dovrebbe svolgere la manifestazione)  qualcosa in piazza bisognerà fare lo stesso, anche come gesto di protesta positiva e costruttiva per dimostrare alla regione che l'evento ha una importanza rilevante per i bambini in primis e per la città come conseguenza.

Termina Oreti - Il dato oggettivo che rimane e che continua a lasciarmi esterrefatto è il comportamento politico della presidente Serracchiani e dei suoi assessori Isontini in giunta (Vito e Panariti)  che, in campagna elettorale, avevano promesso che finalmente avrebbero valorizzato l'isontino beh, strano modo di dimostrarlo.

 

ORETI: ANCORA UNA VOLTA I CAMPANILISMI E L’ASSENTEISMO FRENANO LA RIBELLIONE DELL’ISONTINO AI TAGLI ALLA SANITA’

 Ancora una volta il territorio Isontino ha dimostrato che quando ci sono da tirare fuori gli attributi per tutelare le proprie risorse dimentica i propri artigli nel cassetto. Era già successo circa un anno fa quando tutto il territorio Isontino si era dato appuntamento in piazza cesare battisti a Gorizia per tutelare la chiusura della brigata Pozzuolo e anche li, così come più o meno è accaduto ieri, si erano presentati esclusivamente i sindaci del territorio in rappresentanza dei propri cittadini e amministratori, si era arrivati a 500 persone quasi per miracolo come se fosse una inaugurazione da benedire.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Continua il fiume in piena Oreti - Così, visto che il lupo perde il pelo ma non il vizio, ieri davanti ad una riunione innovativa che voleva raccogliere tutto un territorio per approvare un documento a tutela della sanità di Gorizia e Monfalcone ci siamo ritrovati in un’aula con 80 politici a fronte dei 364 che dovevano occupare l'aula e ancora una volta si è evidenziato il dualismo Gorizia contro Monfalcone in considerazione del documento presentato dal Sindaco Altran che altro non è che una presa di posizione di Monfalcone nei confronti di Gorizia. Ma con questi atteggiamenti da politica di vecchia generazione dove pensiamo di andare ? L'iniziativa era importante, un atto dovuto, che doveva far sentire con forza la stanchezza di un territorio che a prescindere dai colori politici che si susseguono in regione è comunque penalizzato rispetto a Udine e Trieste. La speranza è che, prima o poi, si prenda coscienza che il territorio ha bisogno di fatti e non solo di parole (fatte a volte dalla politica locale al bar dove tutti diventano i salvatori della patria con le corrette ricette per risolvere le specifiche questioni), e che ci sono occasioni in cui non si può mancare, ieri era una di quelle.

Termina Oreti - Alla fine di questa travagliata storia comunque il documento è stato approvato, anche se a causa delle defezioni non in modo unanime. Fossi nei panni del presidente della provincia e dei sindaci di Gorizia e Monfalcone inizierei a pensare ad un piano B visto che, come già è accaduto dal 2008 ad oggi, questo rimarrà l’ennesimo intento che non troverà i riscontri sperati. L’unico rammarico è dato dal fatto che questo documento (che verrà consegnato alla presidente della regione Serracchiani) non contiene alcun riferimento riguardo il centro per l’amianto, un altro aspetto su cui bisognerebbe porre maggiore attenzione e sensibilità.

 

ORETI: SI RIUNISCE LA COMMISSIONE COMUNALE ISTRUZIONE PER ASCOLTARE L’ASSESSORE PROVINCIALE CECOT.

E’ prevista per martedì 25 febbraio 2014, alle ore 1500, la commissione comunale istruzione, con la presenza dell'assessore provinciale Cecot, per fare un punto della situazione riguardo la riforma del polo liceale goriziano.

Questo l'argomentare del presidente della commissione comunale istruzione, Fabrizio Oreti.

Secondo Oreti – l’assessore Cecot, dopo un inizio burrascoso, ha avviato un corretto percorso informativo nel quale sta proponendo gli intenti legati al riordino che sta portando avanti. In quest’ottica preme confrontarsi in maniera fruttuosa al fine di avere tutti gli strumenti necessari per l'amministrazione comunale al fine di esprimere prossimamente un corretto parere sulla riforma che, come previsto, verrà elaborato dalla commissione comunale istruzione, pertanto, la presenza dell’assessore provinciale in aula diventa un valore aggiunto per conoscere in maniera dettagliata la funzionalità di questa riforma.

Termina Oreti – Reputo fondamentale il confronto tra l’amministrazione comunale e quella provinciale in considerazioni che la buona sinergia tra i due enti può solo che far bene al cittadino visto che lo scopo di entrambi è di essere al servizio della collettività, in più, visto quanto scalpore ha suscitato questa trasformazione del polo liceale goriziano, preme avere un quadro chiaro e trasparente su quale riordino aspetta alle scuole superiori della città, visto che il tutto deve essere finalizzato per agevolare gli studenti e non per avviare una delle tante riforme che ha subito la scuola in questi anni.

 

ORETI: AL VIA I LAVORI DI AMPLIAMENTO IN CITTA’DEL SEGNALE INTERNET GRATUITO SENZA FILI.

Dopo il benestare da parte della sovrintendenza dei beni architettonici, ultima autorizzazione necessaria per poter dare il via all’ampliamento del segnale internet gratuito senza fili in città (wifi gratuito), lunedi 24 febbraio 2014 inizieranno i lavori di ampliamento di “Guglielmo”.

Questo l’esordio del consigliere comunale con delega del Sindaco al wifi e supervisione del sito internet del capoluogo Isontino, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti - Mi preme evidenziare che il collegamento alla rete per il capoluogo Isontino è stato messo a punto tramite “Guglielmo”, un sistema efficiente che garantisce in Italia circa 3 mila hotspots, che sta dimostrando, giorno dopo giorno, la sua stabilità.

Grazie al Sindaco Romoli e al prezioso operato del personale dell’amministrazione comunale abbiamo capito, già da tempo, che internet ormai è uno strumento necessario non soltanto per divagarsi ma anche per lavorare ed informarsi ed è questa la motivazione per cui stiamo lavorando al suo continuo ampliamento, come un servizio gratuito al servizio di tutti i cittadini e turisti che vivono la città, in quest’ottica ricordo che al capoluogo Isontino spetta il primato regionale di estensione del segnale.

A seguito dell’ampliamento, le nuove aree da dove sarà possibile navigare gratuitamente saranno:

-      corso verdi (dai giardini pubblici al mercato coperto);

-      piazza Cavour;

-      parte di piazza S. Antonio;

-      stazione ferroviaria;

-      sala bianca del comune (anche in chiave di luogo dove si celebrano i matrimoni e attività comunicative);

-      piano terra del palazzo comunale.

Termina Oreti – In considerazione che in un solo anno e mezzo, nonostante le poche risorse disponibili nello specifico settore, si è riusciti a fare passi in avanti, il mio auspicio è che in futuro il segnale possa coprire gran parte del capoluogo Isontino, valorizzando anche pezzi di città non centrali.

 

ORETI-TURCO: VISTO CHE I CONSIGLI COMUNALI NON BASTANO ISTITUIRE UN “QUESTION TIME” GRATUITO

L’ultimo consiglio comunale si è svolto nel 2013, precisamente il 17 dicembre. Questa, però, non vuole essere una polemica ma soltanto un dato di fatto visto che, secondo le normative vigenti, per convocare un consiglio ci devono essere delle delibere da approvare e cosi non essendoci da dicembre, di conseguenza il consiglio non si riunisce. In questo frangente di tempo, sicuramente da consiglieri comunali abbiamo portato nella sede del palazzo comunale le problematiche, i contributi o le esigenze che la cittadinanza di volta in volta ha rappresentato, ma in quest’ottica perché non ottimizzare il tutto senza costi aggiuntivi per l’amministrazione comunale ? Come ? La soluzione non è poi cosi difficile da trovare, vale a dire instituire, così come se ne era già parlato in passato, un “question time”, tradotto in termini pratici un incontro al mese tra consiglieri, assessori e Sindaco per confrontarci sui problemi della città, al fine di non ritrovarsi dopo mesi di assenza in consiglio comunale e dover dedicare 4 o 5 ore di seduta esclusivamente alle interrogazioni, questo snellirebbe il consiglio comunale e finalmente si riuscirebbe a parlare più di politica dando il giusto spazio alle esigenze della cittadinanza, creando il giusto connubio tra i due elementi.

Questo l’argomentare del capogruppo e del consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti e Celestino Turco.

Continua Oreti – In questo contesto, giorni fa ho scritto al presidente della commissione statuto e ordinamento, informando anche il Sindaco ed il presidente del consiglio comunale, chiedendo di inserire all’ordine del giorno della prossima commissione che si occupa di modificare il regolamento comunale di inserire la variante della creazione del question time.

Secondo Turco - Il dato da cui bisogna partire è che mediamente nello scorso anno si è convocato un consiglio comunale al mese e visto che Gorizia con i suoi di 35 mila abitanti si trova a contrastare i tagli nazionali e regionali (tribunale, pozzuolo, sanità e cultura) in questo momento ha tanto da discutere e pianificare al fine di salvaguardare le realtà territoriali ed il silenzio in questo momento non fa bene a nessuno.

Secondo i due esponenti della civica, in un momento socio-economico così delicato, preme velocizzare e snellire le istanze che la cittadinanza fa quotidianamente senza attendere che si convochi di volta in volta il consiglio comunale.

 

ORETI: NORMATIVA DA INCREMENTARE RIGUARDO LA TUTELA DEGLI ANIMALI

Nonostante, negli ultimi anni, si siano fatti passi da gigante nella tutela degli animali ci sono ancora delle migliorie importanti da apportare. Mi riferisco nello specifico alla normativa vigente che consente ad un animale domestico (per il tramite del passaporto e microchip di riconoscimento) di poter avere un “proprietario” unico ed esclusivo. Ma per coloro che li crescono, senza averli intestati e poi, per varie motivazioni, viene preclusa loro la facoltà di vederli ? beh la beffa è duplice, sia per l’animale domestico che si affeziona sia per coloro che ci hanno messo cuore e anima nel vivere una splendida esperienza di vita.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – come membro della commissione comunale di tutela animali il mio intento è perorare anche questa causa visto che le richieste in questo senso non tardano ad arrivare.

Per questo motivo, ho già provveduto a contattare l’Onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente e fondatrice della lega italiana per la difesa degli animali (LEIDA), al fine di modificare la normativa nazionale per far si che, a prescindere dalla persona a cui è intestato il microchip, si conceda la possibilità a chi ha un legame affettivo di poter vivere l’animale.

Da un punto di vista legale il cane è considerato come un bene immobile, in assenza di vincoli giuridici o ereditari (es. matrimonio o legami familiari) non si da importanza all'affetto e amore di coloro che l’hanno cresciuto ma solo a chi è intestato il microchip di riconoscimento.

Sempre più spesso i rapporti interpersonali mutano e capita quindi con frequenza che l’intestatario del microchip non ci pensa due volte a fare delle cattiverie gratuite verso coloro che comunque, nonostante non hanno nessun diritto legale sull’animale, hanno vissuto e cresciuto l’animale.

Termina Oreti – affermava Ghandi: "la grandezza di una nazione ed il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui essa tratta gli animali". In quest’ottica penso che vadano migliorate le normative al fine di regolarizzare, in maniera ottimale, i rapporti tra gli esseri umani e animali e non precludere ad entrambi rapporti di affetto che inevitabilmente si instaurano.

 

ORETI: LA SERRACCHIANI CONTINUA A NON DARE RISPOSTE AL TERRITORIO ISONTINO

Leggendo le affermazioni di questi giorni della presidente della regione Serracchiani (renziana) che ha trovato il coraggio di chiedere le dimissioni del ministro dello sviluppo economico Zanonato (bersaniano) per deviare le sue responsabilità sulla vicenda electrolux c’è da riflettere! In quest’ottica, se la legge è uguale per tutti, Gorizia potrebbe avanzare nei suoi confronti e dei suoi assessori Isontini (Sara Vito e Loredana Pintoni) la stessa richiesta di dimissioni visto che finora per il territorio isontino hanno fatto più niente che poco.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – Perché la città dovrebbe chiedere le dimissioni della giunta regionale ? Beh c’è l’imbarazzo della scelta: dai tagli alla sanità Isontina per 13 milioni di euro, taglio paradossale visto le promesse in campagna elettorale dove, non solo affermava di voler salvare la sanità di Gorizia e Monfalcone, ma prometteva addirittura di togliere il ticket di 10 euro su ciascuna ricetta in tutta la regione, purtroppo la realtà è ben diversa visto che sono rimaste promesse elettorali per accaparrarsi voti; ai tagli alla cultura visto che la giunta regionale ha preferito “donare” 14 milioni di euro al teatro verdi di Trieste e non aiutare con uno “sforzo” di 200 mila euro la storica scuola di musica fondata nel 1825; riguardo poi la presenza militare e la vicenda della Pozzuolo non ha mai mosso un dito nonostante le tante interrogazioni in merito; infine riguardo il mancato accorpamento del tribunale di Palmanova a Gorizia non si è mai espressa, potrei continuare oltre ma per ora è meglio che mi fermi qui.

Termina Oreti – L’auspicio è che altre forze politiche locali e regionali (a prescindere dai colori) sposino questa considerazione e assieme iniziare a chiedere delle risposte concrete alla giunta regionale, in considerazione che la città è stufa di essere il fanalino di coda della regione.

 

ORETI: LA SERRACCHIANI CONTINUA A NON DARE RISPOSTE AL TERRITORIO ISONTINO

Leggendo le affermazioni di questi giorni della presidente della regione Serracchiani (renziana) che ha trovato il coraggio di chiedere le dimissioni del ministro dello sviluppo economico Zanonato (bersaniano) per deviare le sue responsabilità sulla vicenda electrolux c’è da riflettere! In quest’ottica, se la legge è uguale per tutti, Gorizia potrebbe avanzare nei suoi confronti e dei suoi assessori Isontini (Sara Vito e Loredana Pintoni) la stessa richiesta di dimissioni visto che finora per il territorio isontino hanno fatto più niente che poco.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – Perché la città dovrebbe chiedere le dimissioni della giunta regionale ? Beh c’è l’imbarazzo della scelta: dai tagli alla sanità Isontina per 13 milioni di euro, taglio paradossale visto le promesse in campagna elettorale dove, non solo affermava di voler salvare la sanità di Gorizia e Monfalcone, ma prometteva addirittura di togliere il ticket di 10 euro su ciascuna ricetta in tutta la regione, purtroppo la realtà è ben diversa visto che sono rimaste promesse elettorali per accaparrarsi voti; ai tagli alla cultura visto che la giunta regionale ha preferito “donare” 14 milioni di euro al teatro verdi di Trieste e non aiutare con uno “sforzo” di 200 mila euro la storica scuola di musica fondata nel 1825; riguardo poi la presenza militare e la vicenda della Pozzuolo non ha mai mosso un dito nonostante le tante interrogazioni in merito; infine riguardo il mancato accorpamento del tribunale di Palmanova a Gorizia non si è mai espressa, potrei continuare oltre ma per ora è meglio che mi fermi qui.

Termina Oreti – L’auspicio è che altre forze politiche locali e regionali (a prescindere dai colori) sposino questa considerazione e assieme iniziare a chiedere delle risposte concrete alla giunta regionale, in considerazione che la città è stufa di essere il fanalino di coda della regione.

 

ORETI-TURCO: UN ALTRO SCHIAFFO MORALE E POLITICO PER UNA CITTA’ MEDAGLIA D’ORO AL VALORE MILITARE

Rimaniamo fermi del fatto che i proverbi non sbagliano mai, ed in questo caso quello più attinente è: volere è potere. Un proverbio portato avanti questa volta dall’Onorevole del PD D’Arienzo (eletto nel colleggio del Veneto) che, come comunicano gli organi di informazione, è riuscito all’interno della commissione difesa della camera a depennare il trasferimento di un comando militare da Verona a Roma.

Questo l’esordio di Fabrizio Oreti e Celestino Turco, capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”.

Secondo i due esponenti della lista civica goriziana, questo non è il primo caso, anzi cominciano ad essere tante le città dove sembrava che la presenza militare dovesse sparire ed invece, quasi per magia, non si chiude nulla almeno per ora, un esempio ? A Maniago in questa settimana sono stati in visita gli On. Zanin e Scanu, quest’ultimo capogruppo dei democratici in commissione difesa, per scongiurare un eventuale prossimo trasferimento. Invece a Gorizia ? Beh qui è il paese delle contraddizioni, nessuno parla, in pochissimi si muovono ma si è tutti pronti sempre a dire che la città è una "città morta". Se i militari, cosi come sembra, dovessero andar veramente via sarà sicuramente in coma farmacologico e non si sa per quanto tempo, visto che non sarà semplice ammortizzare il 4% del PIL comunale.

Tornando all’On. D’Arienzo, merito a lui per la sua caparbietà, per D'Arienzo la decisione del Governo: «non teneva conto delle esigenze di centinaia di famiglie che sarebbero costrette a trasferirsi. Quel Comando è un tutt'uno con la storia del dopoguerra di Verona».

Invece perché per Gorizia questo non dovrebbe essere valido ? Beh a favore di Gorizia ci sarebbe anche una medaglia d’oro al valore militare per i sacrifici subiti nella prima guerra mondiale e come per uno scherzo del destino, la città durante le ricorrenze per il centenario dal primo conflitto mondiale (che avranno inizio dal prossimo anno) rischia di essere l’unico capoluogo di provincia privo dei suoi militari. Purtroppo ormai sull’argomento il muro di gomma che si è alzato in città e nell’Isontino sta diventando veramente insormontabile e il modus operandi che tutti stanno ponendo in atto è il silenzio, nessuna risposta da nessuno, parlando di altro come se qui questo problema non esistesse.

Termina Turco – la proposta che nuovamente faremo al Sindaco Romoli sarà, assieme a tutto il consiglio comunale, di riconsegnare al Prefetto (presenza dello Stato in un territorio) la medaglia d’oro al valore militare, alla luce di quanto sta accadendo, visto quanto rispetto sta meritando la città in questa vicenda.

 

ORETI: L’AUSPICIO E’ CHE LAPROVINCIA CHIARISCA LA SITUAZIONE LEGATA AGLI ACCESSI PER DISABILI DEL LICEO SLATAPER

Come ideatore e co-fondatore del comitato salviAMO Gorizia è mia abitudine, quando ne ho tempo, interagire con i 1112 cittadini goriziani che anche attraverso la pagina facebook del gruppo esprimono le proprie esigenze e opinioni, un luogo dove la critica costruttiva, gli apprezzamenti ed i contributi per migliorare la città non mancano mai. Proprio in quest’ottica, mi ha contattato una cittadina che mi ha rappresentato di verificare un fatto accaduto qualche giorno prima al liceo “Scipio Slataper” di Gorizia.

Questo l’esordio del presidente della commissione comunale istruzione, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti - La mamma ha rappresentato che la figlia tornando a casa l’aveva informata che un bimbo disabile era caduto fuori scuola perchè non riusciva ad entrare nell’istituto. Il giorno successivo mi sono informato ed i fatti non corrispondevano sicuramente all’episodio che mi era stato rappresentato visto che il fatto era avvenuto in classe e per una serie di sfortunate casualità, e comunque non era grave quanto descritto.

Nel frattempo, nel gruppo sono venuti fuori tanti commenti, sono intervenuti anche dei docenti stessi dell’istituto e tra questi comunque l’elemento che si è contraddistinto è dato dal fatto che al liceo è possibile l’accesso per studenti disabili tramite l’ascensore ma se questo smette di funzionare come già successo in passato ? Beh a questo punto nel gruppo è intervenuta Donatella Gironcoli, assessore ai lavori pubblici della pronvicia (ente che gestisce l’istituto), rispondendo che esiste lo scoiattolo (mezzo che permette di trasportare le carrozzine) peccato che non riesce a trasportare due disabili con carrozzine del peso di 130 kili. Ma dovendo ipotizzare casi di emergenza, come uscirebbero dalla scuola gli studenti disabili ? Con delle piattaforme mobili che non garantiscono però immediatezza di evacuazione, in caso di incendio potrebbe essere troppo tardi. La soluzione più semplice e ovvia ? beh una rampa in ferro. Peccato che davanti a questa richiesta Donatella Gironcoli non ha più risposto.

Termina Oreti – L’auspicio è che la richiesta fatta alla Provincia di acquistare una rampa in ferro per consentire agli studenti disabili l’accesso, a prescindere dalla presenza dell’ascensore, vada a buon fine visto poi che non si tratta di costi proibitivi, anzi mi meraviglio di come non se sia ancora provvista.

 

ORETI: L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE E’ INTERVENUTA IMMEDIATAMENTE ALLA SCUOLA FUMAGALLI

Questa volta il motivo che mi porta a scrivere sugli organi di informazione è per ringraziare tutti i genitori che mi hanno contattato riguardo al freddo che ha visto coinvolta la scuola Fumagalli al rientro dalle vacanze natalizie. Questo a testimonianza di quanto sia importante il contatto diretto tra cittadini e amministratori locali al fine di risolvere nel più breve tempo possibile le specifiche questioni. Ora però, mi preme rassicurarli. La causa del freddo è derivata da un blocco della caldaia (peraltro nuova), il problema è stato risolto sostituendo una membrana della caldaia in questione che ha smesso di funzionare venerdì scorso (soltanto tre giorni prima della riapertura della classi).

Questo l’esordio del presidente della commissione comunale istruzione, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti, appresa la notizia da parte di alcuni genitori, mi sono subito confrontato con il Vice Sindaco Roberto Sartori che, come sempre mi ha aggiornato sulla vicenda, e come sempre si era già attivato come suo solito in maniera positiva per risolvere la vicissitudine e consentire agli studenti di seguire le lezioni al rientro dalle vacanze natalizie. Questo per testimoniare che l'amministrazione comunale si è attivata immediatamente per risolvere il malfunzionamento. In questi casi d’inefficienze e malfunzionamenti è fondamentale che i presidi degli Istituti ci attivino immediatamente come amministrazione comunale, infatti dal momento della segnalazione al momento della risoluzione dello stesso è intercorso un giorno soltanto, se l’avessimo saputo prima non avremmo esitato ad intervenire ancor prima.

 

ORETI: BASTA VANDALISMI IN CITTA’

Negli ultimi mesi i vandali che girano per la città, soprattutto di notte, non si sono fatti mancare proprio nulla. Hanno deturpato in ordine: giochi per i bambini nei giardini pubblici, bike sharing, piscina pubblica, associazioni sportive, negozi, immobili in generale e giusto per dimostrare il loro squallido modus operandi nella notte di capodanno hanno colpito anche l’AIPA (associazione isontina protezione animali).

In merito a questi atti seriali, sicuramente la soluzione più ovvia può sembrare installare nuove telecamere, ma come monitorare ogni centimetro del capoluogo Isontino con le video riprese visto che questi delinquenti colpiscono ovunque senza un criterio ben preciso ?

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Continua Oreti – nel prossimo consiglio comunale, inderogabilmente, chiederò che l’amministrazione comunale tutta, si attivi come promotore per organizzare un vertice con questura e prefettura per avviare una serie d’iniziative a contrasto. Rimane importante avviare le discussioni nella sede del consiglio, organo di massima rappresentazione cittadina, e li iniziare una seria riflessione su come e cosa fare per estirpare questo male che sta nascendo in città.

Per dissuadere eventuali vandali e tenere la situazione sotto controllo, una proposta potrebbe essere, al posto dell’occhio elettronico che comunque avrebbe un costo, integrare al capillare controllo del territorio che devono svolgere le istituzioni preposte, il dialogo tra soggetti qualificati (associazioni di categoria, forze dell’ordine e pubblica sicurezza, enti locali), allo scopo di istituire e tenere aggiornata una banca dati riservata, di tutti i possibili obiettivi degli atti vandalici.

Non bisogna dimenticare di puntare ad una soluzione in  condivisione assieme alle varie associazioni ed alla cittadinanza: dove ad ogni utile segnalazione il Comune potrebbe mettere a disposizione, come riconoscimento, dei benefits a favore di coloro che si sono preoccupati del bene pubblico, al fine così di incentivare il valore morale alla base di un corretto comportamento civico che ultimamente sta venendo sempre meno.

Termina Oreti - Sicuramente nell'ambito della sicurezza bisogna fare una riflessione più ampia visto che all’origine della deturpazione del bene pubblico c’è spesso una sintomatologia di un malessere sociale che comunque non deve mai diventare una giustificazione.

Nella considerazione che i mali vanno estirpati sul nascere, preme attivarsi in maniera ferma e immediata.

 

Oreti: per l’ultimo consiglio comunale dell’anno, la diretta streaming supporterà anche i sistemi apple.

La prima della diretta streaming, trasmessa a novembre, è andata sicuramente positivamente soprattutto se calcoliamo che nel picco più alto è stata seguita da più di 200 utenti e non ricordo un consiglio comunale con così tanti cittadini partecipanti negli ultimi anni, pertanto, un dato positivo da cui partire che deve essere letto però come un elemento di partenza e non di arrivo.

Questo l'esordio del consigliere comunale, con delega del Sindaco Romoli al wifi, alla comunicazione web e supervisione del sito internet del capoluogo Isontino, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti, come tutte le prime però c’è sempre qualcosa da aggiustare e visto che sono giunte alcune segnalazioni riguardo la mancanza di audio riguardo ad alcuni sistemi operativi IOS, per essere più chiari i sistemi apple si è provveduto, grazie al valido supporto del personale preposto, a risolvere la specifica questione in modo che già nel consiglio comunale di martedì 17 dicembre, che avrà inizio alle 1730, sarà possibile seguire la diretta streaming del consiglio comunale sia per sistemi windows che apple. Tutto ciò per rendere sempre più semplice l’accesso ai dibattiti in aula visto poi le interessanti mozioni che verranno presentate che vanno dalle azioni a contrasto del gioco d’azzardo, alle linee di gestione del servizio sanitario regionale che ancora una volta vede Gorizia deturpata della propria sanità, voli low cost regionali, e difesa del made in Italy. In quest’ottica l’invito è rivolto a tutti a seguire i lavori dell’aula. 

Termina Oreti – ricordo che l’accesso sarà possibile entrando nel portale istituzionale del comune di Gorizia (www.comune.gorizia.it) e una volta dentro, a metà pagina, troverete nel menù comunicazioni un link che mi rimanderà alla diretta streaming.

 

ORETI: RENZI VUOLE CHIUDERE LE PROVINCIE E GHERGHETTA SUPPORTA RENZI COME TROVARE LA SOLUZIONE A QUESTO ROMPICAPO ?

Da qualche giorno il nuovo segretario del partito democratico è Matteo Renzi e la speranza un po’ di tutti è che mantenga gli ottimi propositi per cui è stato eletto, ma fin qui non sto dicendo nulla di strano. La mia  curiosità invece sorge dal fatto che il presidente della provincia non ha mai smesso di fare il tifo per la vittoria dell’attuale segretario del partito democratico.

Questo l'esordio del capogruppo e consigliere comunale della civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Continua Oreti - nei giorni passati Gherghetta non ha mai smesso di supportare il nuovo che avanza (Renzi), in tal senso si è espresso sugli organi di stampa e sui social network, ma tutto questo tifo porta ad un curioso interrogativo, vale a dire, come si comporterà Gherghetta quando Renzi metterà in atto la sua ferma volontà di chiudere le provincie ? L’attuale segretario del partito democratico l’ha ribadito in tutte le salse ed in tutte le sedi in cui ha avuto modo di esprimere le sue idee, precisando più volte la sua ferma volontà di sopprimere le provincie. Ora che ha vinto come la mettiamo ? Per quale motivo il presidente della provincia supporta colui che vuole chiudere l’ ente che lo stesso Gherghetta rappresenta e governa ? 

Secondo Oreti – il comportamento politico sostenuto ultimamente dal presidente della provincia è, a dir poco, non codificabile visto che, se analizziamo le sue iniziative politiche negli ultimi mesi, in ordine cronologico, prima ha attaccato il suo stesso partito nella figura della presidente della regione, poi ha attaccato i commercianti goriziani, successivamente ha presentato la riforma del polo liceale goriziano e, per concludere, ha supportato Matteo Renzi che appena ne avrà modo chiuderà le province. Quest’analisi che ho voluto esternare è per esprimere un auspicio e una preoccupazione, legati al fatto che il presidente della provincia tornerà a mettere in atto provvedimenti di carattere politico a favore del capoluogo Isontino o terminerà il suo mandato sponsorizzando continuamente Tiare shopping ? Se ancora non lo avesse capito la città è stanca dei suoi comportamenti.

 

ORETI: DOVE SONO I NOSTRI RAPPRESENTATI PER L’ISONTINO IN PARLAMENTO ? 

Ancora una volta mi trovo costretto a dover esprimere un plauso per l'operato di un onorevole di Pordenone e non riesco mai a farlo per nessuno dei nostri due rappresentati in parlamento per l’Isontino, vale a dire, l’onorevole Brandolin ed il Senatore Maran. Stavolta mi complimento con l’onorevole Giorgio Zanin (PD) il quale, a tutela del proprio territorio, non ha avuto remore a presentare un ordine del giorno in parlamento a tutela del mantenimento del battaglione logistico ariete a Maniago che, successivamente, è stato accolto dal Governo.

Questo l'esordio del capogruppo e consigliere comunale della civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Continua Oreti - Si evince dall'articolo la caparbietà di Zanin che ha rappresentato nella sede parlamentare i riflessi negativi che comporterebbe per l’indotto di Maniago la dipartita del reparto militare che si ritroverebbe senza un terzo della popolazione, nonostante la permanenza nella vicina città di Pordenone della brigata ariete. Davanti a queste premesse il Governo ha approvato l’ordine del giorno e si è impegnato a valutare in maniera approfondita la questione che sembrava ormai disperata, in modo così da aprire uno spiraglio ed un primo passo per la salvezza del reparto militare.

La mia domanda a questo punto sorge spontanea. Perché Brandolin e Maran non hanno mai portato avanti alcuna iniziativa simile a quella del loro collega Zanin ? Per essere precisi, tempo fa il Senatore Maran aveva presentato un ordine del giorno riguardo la salvaguardia della presenza militare  a Gorizia che, successivamente, è caduto nel dimenticatoio visto che non se ne è saputo più nulla. L’aggravante è data dal fatto che entrambi conoscono bene le validissime motivazioni di carattere economico, sociale e storico che legano la presenza militare al capoluogo Isontino, medaglia d’oro al valore militare.

Il colmo sorge proprio perché se il Governo ha preso in considerazione le valide giustificazioni esposte da Maniago potrebbe benissimo valutare nello stesso modo anche la questione della presenza militare in città che rappresenta, tra l'altro, il 6% del Pil e se Gorizia dovesse perdere i suoi militari sin dal prossimo bilancio si risentirebbe inevitabilmente della dipartita di un corposo numero di famiglie. 

Termina Oreti – Quello rappresentato dell’onorevole Zanin non è un caso sporadico visto che la stessa battaglia la sta portando avanti anche la Senatrice Magda Zanoni (PD) che ha riaperto il caso riguardo al trasferimento del reggimento nizza cavalleria da Pinerolo a Bellinzago Novarese. In quest'ottica le considerazioni sono sotto gli occhi di tutti e sia Maniago che Pinerolo, grazie all’intervento politico in parlamento dei loro rappresentanti territoriali a Roma, le stanno tentando tutte a differenza dei nostri.

 

ORETI: INDEBOLIRE E DISTRUGGERE GORIZIA, QUESTO LO SCOPO DELLA GIUNTA SERRACCHIANI

Ormai, dopo soli sette mesi d’insediamento, il piano della giunta Serracchiani appare chiaro: indebolire per poi affossare il capoluogo Isontino. Il tutto è iniziato con il regalo che la Regione ha concesso a Trieste concedendogli 14 milioni di euro per salvare il teatro verdi, un bel salvataggio direi, in una città gestita dalla sinistra dove tra poco più di un anno si andrà al voto. Mentre per Gorizia non si è voluta trovare la volontà di reperire 200 mila euro che assieme al “sistema gorizia” avrebbe voluto dire salvare la scuola di musica, fondata nel 1825.

Questo l’esordio del capogruppo della civica “Per Gorizia” e ideatore del comitato salviAMO Gorizia, Fabrizio Oreti.

Continua il fiume in piena Oreti - Ma la ciliegina sulla torta doveva ancora arrivare. Così per fare un bel regalo di natale al capoluogo Isontino ed accelerare i tempi, visto che il consiglio comunale si è espresso in maniera unanime contro i tagli della giunta Serracchiani, ha aspettato lo stesso giorno di presentazione della mozione a tutela della nostra sanità per rendere noto che il punto nascita cesserà di esistere il 28 febbraio e che la sanità Isontina nel prossimo 2014 avrà 13 milioni di euro in meno per poter gestire le proprie strutture sanitarie. Beh se questo se non è un progetto per distruggere un territorio cosa altro è ? Alle ultime elezioni regionali, per tutelarsi sul territorio, la Serracchiani ha ben pensato di nominare ben 2 assessori Isontini e sbandierava a tutti la sua volontà di salvare e far rinascere il territorio Isontino a differenza di quello che aveva fatto il presidente uscente Tondo. Beh allo stato dei fatti, finora possiamo dire che la Serracchiani in pochi mesi ha fatto molto peggio di quello che ha fatto Tondo in 5 anni. La polemica poi nasce perché la politica goriziana (maggioranza e opposizione) ci sta mettendo anima e corpo per tutelare le proprie risorse, purtroppo però anche questa volta il campanilismo la fa da padrone visto poi che in contrapposizione ci sono soggetti politici che rimangono in silenzio e per essere chiari mi riferisco all’amico Stefano Cosma che oltre ad attaccare la persona dell’attuale Sindaco Romoli non sta facendo altro e all’assessore Sara Vito che si è chiusa in un mutismo a dir poco imbarazzante visto le promesse che aveva fatto in campagna elettorale a tutela del punto nascita di Gorizia. Il mio auspicio è che i goriziani facciano tesoro di questa esperienza per trarre le dovute considerazioni. 

Termina Oreti – In questo momento è importante reagire e far capire che non siamo più disposti a questi giochetti politici di basso livello, come ideatore e co-fondatore del comitato salviAMO Gorizia sarà mia premura coordinare, assieme alle altre figure che si renderanno disponibili, iniziative sul territorio e perché no, come ha proposto il collega Bianchini, andare anche tutti assieme in consiglio regionale per far comprendere alla regione che Gorizia non è il paese dei balocchi.

 

ORETI: SERRACCHIANI E GHERGHETTA SNOBBANO LA CERIMONIA DI RIENTRO DELLA POZZUOLO

Con l’asse astrale che si è creato dopo le ultime elezioni regionali, provincia e regione sono allineate sotto la stessa costellazione cioè a sinistra e, nonostante le promesse elettorali, Gorizia continua a non essere al centro degli interessi della Regione e della Provincia. Un esempio pratico a questa teoria ? Beh alla cerimonia di rientro dal Libano della brigata pozzuolo non erano presenti ne la presidente Serracchiani tantomeno il presidente Gherghetta.

Questo l’argomentare del capogruppo e consigliere comunale della civica “per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Secondo Oreti – quello di quest’anno non era un rientro ed un saluto come tanti, potrebbe essere l’ultimo e visto questa importante particolarità mi aspettavo una corposa partecipazione da parte dell’amministrazione regionale e provinciale, a testimonianza del loro grande impegno che hanno sempre affermato di mettere in campo a favore della salvaguardia della presenza militare in città. Invece cosa è accaduto ? Che l’unico che non ha delegato nessuno e si è presentato di persona è stato il Sindaco Romoli, forse tra i pochi ancora a credere nel miracolo. Per carità, non mi permetto di sminuire i rispettivi rappresentanti, inviati da Gherghetta e dalla Serracchiani, ma questa è la testimonianza della loro priorità riguardo alla salvaguardia dei militari in città. L'elemento che fa scaturire il mio dissenso è legato dal fatto che qualche mese fa, sia la presidente della regione che il presidente della provincia, erano in prima linea alla manifestazione per mantenere i militari in città, ma eccetto per questa parentesi successivamente si è persa traccia del loro impegno politico. Anzi colgo l’occasione per chiedergli pubblicamente i loro sforzi per far si di scongiurare l’annullamento della presenza militare in città. Tornando al saluto della pozzuolo in piazza vittoria, sicuramente la loro assenza sarà stata scaturita da impegni più importanti da rispettare ed in quest’ottica, mentre per la presidente della regione non conosco gli impedimenti che non le hanno consentito di essere presente, conosco bene quelli che hanno portato Gherghetta a non presenziare la cerimonia e mi riferisco alla sua presenza all'inaugurazione del centro commerciale Tiare targato Ikea.  

Termina Oreti – Non entro nel merito se è stato giusto o sbagliato non partecipare ma, sicuramente il non essere presenti, forse per l’ultima volta, è una scelta politica che includendo anche la riforma del polo liceale goriziano, è la dimostrazione pratica di quanto Serracchiani e Gherghetta siano disinteressati e distanti dal capoluogo Isontino.    

 

ORETI: SALTATA LA COMMISSIONE COMUNALE ISTRUZIONE CON L’ASSESSORE PROVINCIALE CECOT.

Era prevista per lunedì 2 dicembre alle ore 1530 la commissione comunale istruzione, dove era stata invitata l'assessore provinciale Cecot per fare un quadro della situazione, riguardo ai dettagli legati al congelamento della riforma del polo liceale goriziano.

Purtroppo così non è stato, perché soltanto qualche ora prima di riunirsi è giunta una email con cui si avvisava che per tutta una serie di motivi, alcuni di carattere burocratico ed altri di carattere formale, l'assessore provinciale Cecot ha preferito non essere presente nella sede comunale.

Questo l'argomentare del presidente della commissione comunale istruzione, Fabrizio Oreti.

Continua il fiume in piena Oreti - Nonostante il congelamento, il modus operandi di questa riforma continua a far parlare di se è sicuramente non in senso positivo.

Il mio rammarico è dettato da una duplice motivazione. La prima perché è venuto meno un momento legato all'informazione che sarebbe stato fruttuoso per l'amministrazione comunale e per tutti i componenti della commissione (tra amministrazioni pubbliche reputo il confronto molto importante a prescindere dalle competenze esecutive o consultive). La seconda motivazione è legata all'auspicio che l'incontro che era in previsione si possa ripetere nell'immediato futuro, come tra l'altro cortesemente evidenziato nella email in argomento, visto che non concordo con lo scritto della provincia dove si evince che la commissione comunale istruzione per ora può attendere in considerazione che non ha competenza specifica, mentre così non è, visto che anche l'amministrazione comunale dovrà esprimere un parere sulla riforma che sicuramente passerà anche dalla commissione preposta ed è per questo motivo che reputo importante informare riguardo ai prossimi passi che ha intenzione di fare la Provincia. 

Termina Oreti - Questo comportamento ha lasciato sbigottiti tanti componenti della commissione istruzione sia di maggioranza che di opposizione che, a prescindere dai colori, mi hanno contattato a dir poco sdegnati per la mancanza di considerazione. Il dubbio che rimane è dato dal fatto che questa defezione dell'ultima ora, rappresentata da parte dell'Assessore Cecot, sia stato un modo per evitare delle domande scomode che potevano esserle rappresentate visto poi che gli impegni che non hanno consentito la sua presenza in commissione, menzionati nella email ricevuta tra l'altro alle 11, erano già a conoscenza dell'assessore anche quando ha accettato per le vie brevi l'invito rivoltole dall'amministrazione comunale.

 

ORETI: NONOSTANTE LO STREAMING E L’ASSESTAMENTO DI BILANCIO L’OPPOSIZIONE RIMANE STERILE

Ancora una volta l’opposizione riesce a sorprendermi e non in senso positivo. Nella serata in cui c’è stato il battesimo della diretta streaming, che ha coinvolto buona parte dei cittadini, mi aspettavo un confronto serrato con l’opposizione. Un confronto pieno di emendamenti visto l’approvazione dell’assestamento di bilancio, ricordo un momento fondamentale per l’amministrazione comunale, e invece nulla di tutto ciò.

Questo il pensiero del capogruppo della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti - In virtù dell’importanza della seduta pensavo di trovarmi davanti un’opposizione vigile, attenta, invece cosa è accaduto ? Una parte dell’opposizione si è limitata a fare le dovute interrogazioni senza intervenire nell’assestamento di bilancio, come se fosse un consiglio come tanti, mentre un’altra parte non ha presentato alcun tipo di emendamento e si è limitata a votare contro senza nemmeno proporre valide alternative, ad eccezion fatta per i grillini. Per carità da consigliere di maggioranza certo non mi lamento di tale atteggiamento, però non è coerente con quello che scrivono sugli organi di stampa dove l’opposizione demonizza i passi e le scelte della maggioranza, addirittura mesi fa chiedeva le dimissioni della giunta Romoli, e poi nella sede preposta non mette in pratica ciò che è tanto brava a sbandierare ai quattro venti ? Per rendere l’idea, è stato presentato un solo emendamento di variazione presentato dal movimento cinque stelle. 

E così, con il passare delle ore, l’opposizione si è spenta inesorabilmente in attesa del termine della seduta consiliare, mentre il bilancio veniva approvato.

 

ORETI: LUNEDI LA COMMISSIONE COMUNALE ISTRUZIONE CON L’ASSESSORE PROVINCIALE CECOT PER COMPRENDERE I DETTAGLI DEL CONGELAMENTO

Tra gli argomenti che in questi giorni stanno tenendo banco in città sicuramente compare quello che coinvolge la ristrutturazione del polo liceale goriziano. Dopo il consiglio provinciale del 28 novembre, Il Presidente Gherghetta ha reso noto che la riforma verrà momentaneamente congelata per quest’anno e portata in atto tra il 2015 e il 2016, dopo i dovuti confronti con le parti in causa. Va tenuto in considerazione però che la riforma non è stata abrogata e, pertanto, l’eventuale pericolo non è cancellato ma soltanto spostato di dodici mesi, magari per far sbollire un po’ i bollenti spiriti di questi giorni da parte della quasi totalità della città.

Questo l’argomentare del presidente della commissione istruzione comunale, Fabrizio Oreti.

Continua Oreti - considerato che il pericolo non è ancora scongiurato, bisogna capire le prossime mosse della Provincia. In tale ambito, come ho già accennato nello scorso consiglio comunale, lunedì 2 dicembre con inizio alle ore 1530 nella sala riunioni posta al piano terra del palazzo municipale, ho convocato nuovamente la commissione istruzione, che ricordo è aperta al pubblico, dove assieme all’assessore Sartori, ascolteremo l’assessore Cecot preposta alle politiche di istruzione e formazione provinciali, per fare una quadro della situazione.

Continua Oreti – Per fare un po’ di ordine sulla questione va premesso che le figure che avranno potere decisionale saranno la giunta Provinciale e quella Regionale. Tenuta conto però la contrarietà a questa riforma da parte dell’amministrazione comunale, visto che sembra paradossale toccare qualcosa che funziona bene, vogliamo vederci chiaro in considerazione che prossimamente la Provincia chiederà al Comune di esprimere un parere riguardo all’accorpamento dei poli liceali goriziani.    

 

ORETI: DAL CONSIGLIERE PROVINCIALE COSMA MI ASPETTO PIU’ INIZIATIVE CHE STERILI PROVOCAZIONI

Ma quando finiranno le sterili provocazioni di alcuni schieramenti politici dell’opposizione goriziana ?

Capisco che bisogna cavalcare l’onda per tentare di mettere in difficoltà la maggioranza che governa la città ma questo è un vecchio gioco delle parti dove, maggioranze e opposizioni si confrontano e scontrano per dimostrare chi è più bello del reame, ma sicuramente bisogna avere motivazioni valide e non gridare al lupo al lupo, sennò poi si perde di credibilità.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Continua Oreti - Mi riferisco alle provocazioni degli ultimi tempi portate avanti dal consigliere provinciale Stefano Cosma secondo il quale l’attuale maggioranza comunale dovrebbe dimettersi alla luce della situazione politica in città e non ammette in modo semplice e lineare che il capoluogo Isontino sta subendo dei tagli drastici e inaspettati da parte della giunta Serracchiani.

Spiega Oreti – ricordo a Cosma che i cittadini un anno e mezzo fa hanno espresso con il loro voto la volontà che la città venga gestita e amministrata dalla attuale coalizione di maggioranza e pertanto non saranno le sue richieste a sovvertire il volere della città. Non più tardi di un mese fa sono rimasto senza parole quando Cosma consigliava di non approvare il bilancio comunale e far commissariare la città, ma stiamo scherzando ? Spero lo abbia affermato soltanto come provocazione. A differenza di quanto auspicava il bilancio è stato approvato, ma immaginiamo per ipotesi che in un momento di crisi socio-economica nazionale come quello che stiamo vivendo che la città fosse stata commissariata, cosa sarebbe accaduto ? La paralisi totale per il capoluogo Isontino potendo portare avanti soltanto gli atti di ordinaria amministrazione e togliere qualsiasi possibilità di difesa lasciando il campo libero a chi dalla regione ha l’intenzione di allargare le proprie mire sull’Isontino, come per esempio sta accadendo alla sanità e cultura. E’ forse questo il suo scopo ?

Perché lo stesso Cosma non si mobilita contro i suoi stessi colori politici, così come in questi giorni hanno fatto altri esponenti della sinistra goriziana, a favore della sanità e della cultura e invece punta il dito esclusivamente sull’amministrazione comunale che attualmente sta subendo i tagli della giunta Serracchiani ?

Le critiche serrate e continue di Cosma appaiono sempre più come un semplice attacco alla persona Romoli ma non al suo operato visto poi che i fatti gli danno torto considerando che Gorizia negli ultimi mesi è balzata agli occhi dell’opinione pubblica nazionale per la sua capacità di gestione, ricordo che il primo cittadino di Gorizia è l’unico sindaco in Italia, assieme al fiorentino Matteo Renzi, ad aver diminuito le tasse considerando tutti i 117 capoluoghi di provincia. Ma quello goriziano risalta come un primato solitario se si pensa che l’addizionale Irpef in riva all’Isonzo nel 2013 è stata azzerata, mentre a Firenze si è passati dallo 0,3 allo 0,2. 

Termina Oreti – visto le tante polemiche che ultimamente hanno colpito la provincia e l’ala rossa che ne guida il timone, consiglio all’amico Stefano Cosma di concentrarsi di più sulla provincia e di tirare le orecchie alla Regione, visto i corposi tagli che sta mettendo in atto soltanto al capoluogo Isontino.

 

ORETI-TURCO: A GORIZIA MANCA UN RICAMBIO GENERAZIONALE

Nell’apprendere dagli organi di stampa riguardo le neo cariche del consorzio per lo sviluppo del polo universitario di Gorizia sicuramente come lista civica rimaniamo a dir poco perplessi.

Questo il pensiero del capogruppo e del consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti e Celestino Turco.

Secondo i due esponenti della “Per Gorizia” – il nostro dissenso non è legato ai ruoli o alle persone appena elette nel consorzio, non è nostra intenzione alzare il polverone e giudicare gli eletti, visto i loro importanti curriculum, il nostro argomentare è diverso ed è legato al discorso che in città non esiste un ricambio generazionale, creando così un circolo vizioso che sicuramente non è positivo per quanto riguarda figure e stimoli nuovi che non riescono ad emergere, ed in questo caso non parliamo certo dei sottoscritti, ma di tante altre figure giovani che gravitano in città. In merito ci sorge un interrogativo: a Gorizia non ci sono volti nuovi con i giusti requisiti oppure si preferisce farli crescere fino a quando non raggiungono una certa maturità ? Per noi la risposta corretta è sicuramente la seconda ed in questo ambito basta fare un confronto con i vicini paesi UE del nord Europa per capire quando in questo campo siamo distanti, se facciamo un confronto sia nella sfera pubblica che privata ci rendiamo conto che un giovane dai 28 anni in su riesce a ricoprire cariche e ruoli che in Italia se tutto va bene si ricoprono non prima dei 45/50 anni.

Lo stesso discorso riguarda la politica locale, dove tanti giovani si affacciano con timidezza e sconforto visto che anche li, per la maggior parte, le figure sono sempre le stesse. Quando la città aprirà le porte alle nuove leve e soprattutto in che modo ?

 

Oreti: Il consiglio comunale in diretta streaming. Un altro passo avanti a dimostrazione della trasparenza dell'operato dell'amministrazione comunale.

È stato ufficializzato nella riunione dei capigruppo di qualche giorno fa che il prossimo consiglio comunale avrà luogo il 25 novembre a partire dalle ore 18. E fin qui tutto nella norma. La differenza sostanziale è data dal fatto che questo, a differenza di tanti altri, sarà trasmesso in diretta streaming.

È avvenuta alle 1530 del 30 settembre 2013 la prima prova per testare la funzionalità della diretta streaming del consiglio comunale a Gorizia. In questo ambito, dal prossimo lunedì, sarà possibile prendere visione del consiglio comunale tramite il web entrando nel portale istituzionale del comune di Gorizia (www.comune.gorizia.it) e una volta dentro troverete un link che mi rimanderà alla diretta streaming.

Questo l'esordio del consigliere comunale con delega al wifi, alla comunicazione web e supervisione del sito internet del capoluogo Isontino, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti - Gli esiti della prova streaming sono stati positivi e più che accettabili. Questo sarà un ulteriore servizio che consentirà a qualsiasi cittadino, senza essere presente nella sede del consiglio, di poter seguire l'operato dell'amministrazione comunale. Un altro passo in avanti riguardo la trasparenza dell'amministrazione comunale dopo il test sulla soddisfazione del cittadino. Ora si potrà controllare e informarsi riguardo all'andamento ed ai lavori che il consiglio di volta in volta porterà avanti. Questo dato sarà positivo sia come dato informativo a cui potrà attingere qualsiasi cittadino ma anche per rendere più partecipi i goriziani con proposte, idee e contributi per implementare lo status quo della città. Se vogliamo aggiungere un po' di pepe al discorso, dal prossimo 25 novembre sarà anche più semplice e comodo notare chi in consiglio comunale è più attivo e chi lo è meno, in modo da poter giudicare direttamente l'operato di coloro a cui è stata demandata la fiducia con il proprio voto nelle passate elezioni amministrative.

Termina Oreti - più di un anno fa ricevuta la delega dal Sindaco Romoli, tra i primi punti della bozza di lavoro che ho presentato al primo cittadino, compariva proprio quello di rendere il consiglio comunale realmente aperto a tutti, e lo streaming è un modo tangibile per riuscire ad entrare nelle case dei cittadini goriziani, così in collaborazione con l'assessore Del Sordi che qualche giorno fa ha portato in giunta per l’approvazione del servizio, si è portato a termine l'iter per la realizzazione dello streaming. Lo scopo, oltre che nell'informare, è anche legato al fatto di riavvicinare una buona parte della popolazione all'operato politico visto che negli ultimi tempi a causa delle vicissitudini politiche nazionali c'è sempre più distacco tra cittadino e mondo politico.

 

ORETI: BASTA VANDALISMI SUL BIKE SHARING IN CITTA’

In merito agli ennesimi atti di vandalismo che hanno riguardato in questi giorni il bike sharing cittadino, sicuramente la soluzione più ovvia può sembrare installare nuove telecamere, ma praticamente basta coprirsi il volto con una sciarpa ed un berretto e nemmeno con le stazioni di controllo si riescono a scovare coloro che non hanno di meglio da fare nella società, visto poi che è sufficiente qualche minuto soltanto per deturpare il bene pubblico e dileguarsi nel nulla. 

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Continua Oreti - Ascoltando le parole dell'assessore Del Sordi di spostare una postazione al parcheggio in via giustiniani mi sembra che sia un altro luogo che soprattutto di notte lascia spazio a eventuali vandalismi alle bici comunali.

Personalmente, al posto dell’occhio elettronico che comunque avrebbe un costo, è mia intenzione proporre nel prossimo consiglio comunale una soluzione a costo quasi zero. Penso che per dissuadere eventuali vandali e tenere la situazione sotto controllo, bisogna mettere in campo un capillare controllo del territorio e questo avviene senz’altro da parte delle istituzioni preposte, ma non bisogna dimenticare di puntare su una soluzione in condivisione, dove una parte importante potrebbe essere svolta dai cittadini stessi, dove ad ogni utile segnalazione, come riconoscimento il Comune potrebbe mettere a disposizione dei benefits.

Occorre ricordare che il Bike Sharing, oltre a limitare il traffico automobilistico e ridurre drasticamente l'inquinamento da polveri sottili, permette una maggiore vivibilità dell'intero sistema urbano cittadino con percepibili benefici per l'ambiente e le persone, senza dimenticare sensibili riduzioni dei costi di mantenimento della viabilità e un chiaro intento educativo rivolto alle giovani generazioni.

Termina Oreti - Sicuramente nell'ambito della sicurezza bisogna fare una riflessione più ampia visto che, ultimamente non sono soltanto le bici obiettivo dei vandali, e lo scopo non è soltanto rubare l’oggetto di turno al servizio della collettività, ma l’obiettivo è la deturpazione del bene pubblico e questo modus operandi, fortunatamente ancora con casi sporadici, si sta verificando anche su auto, giardini pubblici e esercizi pubblici.

Nella considerazione che i mali vanno estirpati sul nascere, nel prossimo consiglio chiederò degli interventi in cui il comune dovrà essere promotore di maggiore controllo della città.

 

ORETI: IN UN MOMENTO DI CRISI SOCIO-ECONOMICA MI ASPETTO PIU’ INIZIATIVE DA PARTE DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA INVECE DI STERILI PROVOCAZIONI SUI SOCIAL NETWORK

La situazione socio-economica che sta attraversando il sistema Italia miete vittime quotidianamente e certo il capoluogo Isontino non è estraneo a questo discorso. In questo contesto mi aspetterei anche che tutti i politici si attivino in tal senso proponendo e cercando soluzioni, ma purtroppo non sempre è cosi.

Questo l’argomentare del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – nello specifico mi riferisco al presidente della provincia Gherghetta che, ultimamente, eccetto per alcuni sarcastici e provocatori commenti sui social network, prima contro la presidente della regione poi contro i commercianti goriziani, non ho memoria di sue iniziative politiche per supportare il commercio del territorio provinciale per cui è stato eletto presidente, o per lo meno, le sue iniziative non coinvolgono il capoluogo Isontino.

Rimane poco comprensibile il suo ultimo scritto su facebook, dove afferma: “oggi leggo che c'è chi chiama a raccolta i commercianti per difendersi dal Tiare di Villesse, ma caro mio mica tutti possono vivere come se fossero in una boutique. Ecco, quando si parla del sistema Italia bisognerebbe che tutti si mettano una mano sulla coscienza”.

Continua Oreti - Se la matematica non è un’opinione, visto che in questi giorni è stato pubblicato un mio articolo in merito alla tutela del commercio goriziano contro il colosso ikea potrei sentirmi chiamato in causa ed in considerazione che il buon presidente della provincia parla di mettersi una mano sulla coscienza beh chiedo la stessa cosa a lui e soprattutto gli chiedo più dinamismo per favorire il commercio a Gorizia oppure il fatto che la provincia avrà uno stand di “promozione turistica” al centro commerciale Tiare di Villesse gli ha già fatto perdere di vista il capoluogo Isontino ? L’auspicio è che si occupi del commercio a Gorizia non come ha fatto per la tutela della presenza militare in città dove ho avuto il piacere di vederlo alla manifestazione a favore della pozzuolo, con un toccante discorso, e poi si son perse le tracce delle sue iniziative a tutela del mantenimento dei militari in città. 

 

ORETI: COSOLO EVITI STRUMENTALIZZAZIONI IN MERITO ALLA MESSA IN NORMA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI

Leggendo gli organi di stampa in questi giorni, mi sono imbattuto in un articolo dell’associazione essere cittadini, a dir poco contradditorio, mi è balzata subito agli occhi un pò di confusione da parte del presidente Cosolo e cosi non ho potuto evitare di intervenire nel merito.

Questo l’esordio del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – dall’articolo si evinceva che il presidente di essere cittadini poneva degli interrogativi riguardo dei controlli e migliorie relativi alle infrastrutture scolastiche, e fin qui tutto bene.

Continua Oreti - Mi ha colpito invece il contradditorio di quanto rappresentava nel suo scritto visto che all’inizio del pezzo si riconosceva alla Provincia e al Comune il loro impegno con diversi interventi per mettere in sicurezza le scuole, invece qualche riga sotto cambiava repentinamente i toni e le valutazioni rimarcando il fatto che la Provincia ed il Comune potrebbero fare di più, a questo punto mi chiedo se non si sia fatta un po’ di confusione.

Come presidente della commissione istruzione per il comune di Gorizia mi sono confrontato più volte con l’assessore preposto e mi preme sottolineare che non è proprio come testimonia il presidente Cosolo.

Per quanto riguarda l’amministrazione comunale si stanno veramente facendo i salti mortali anche alla luce dei fondi a disposizione e dei limiti di spesa legati al patto di stabilità e gli interrogativi che pone l’associazione essere cittadini sono ben conosciuti, la messa a norma degli edifici scolastici è una delle priorità dell’amministrazione comunale e questo l’associazione lo sa molto bene, visto che sempre nell’articolo il presidente menziona i numerosi interventi di adeguamento e messa a norma che il comune di Gorizia sta portando avanti da tempo proprio nell’ambito dell’edilizia scolastica.

La dimostrazione pratica che l’amministrazione comunale non ha nulla da farsi perdonare e si sta impegnando con il massimo delle risorse è data anche dall’apertura che ha dimostrato incontrando in questi giorni l’associazione essere cittadini spiegando punto per punto la situazione attuale e gli interventi sostenuti e da sostenere. Mi spiace soltanto che ancora una volta si cerchi più la strumentalizzazione delle problematiche che la fattiva collaborazione al fine di risolvere le specifiche questioni.    

 

ORETI: INTENSIFICARE I CONTROLLI SULLE STRUTTURE CIRCENSI CHE GIUNGONO IN CITTA’

Come è consuetudine ogni anno, è giunto in città il circo. Sicuramente nella mente di molti goriziani affiorano i ricordi del passato, dove questo tipo di attività era vista come uno dei pochi svaghi che ci si poteva concedere. Negli anni, la società e le normative fortunatamente si sono modificate, evolute, consentendoci di elevare la considerazione verso gli animali e verso i lavoratori che svolgono lavori specifici come quelli circensi.

Questo l’esordio del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – sicuramente l’amministrazione comunale non può vietare alle strutture circensi di sostare ed esibirsi, visto che c’è una legge dello Stato che gli consente di svolgere la propria attività, nella considerazione che ogni anno questi tipi di strutture versano nelle casse statali congrui fondi. Ricordo il caso di un comune del centro Italia dove, l’anno scorso, il Sindaco ha vietato la sosta alla struttura circense e come conseguenza ha dovuto addirittura risarcire del danno il circo.

Ma quello che si può e si deve fare è sicuramente intensificare i controlli da parte delle strutture sanitarie preposte al fine di controllare che tutto il personale che opera e lavora all’interno del circo sia in regola dal punto di vista sanitario e, contestualmente, anche dal punto di vista normativo e sicurezza sul lavoro, non ultimo estendere i controlli anche agli animali che sono costretti in gabbia per scopi di lucro. Ed è proprio per questa ragione che ho chiesto di riunire la commissione comunale permanente tutela degli animali, di cui sono membro, per rappresentare, una volta per tutte, che queste strutture circensi vengano controllate in maniera minuziosa. E’ mia intenzione richiedere che ciascuna struttura territoriale, preposta al controllo di queste strutture circensi, effettui dei controlli capillari al fine di verificare che siano garantite le normative vigenti. Preme, pertanto, attivare un modus operandi (un protocollo d’intesa) permanente che consenta di attivare una serie di controlli a tappeto ogni qual volta una struttura circense è presente nel capoluogo Isontino.

Termina Oreti – Il mio rammarico è legato al fatto che nonostante si siano fatti passi da giganti nell’ambito della tutela degli animali (non ultima la concessioni per gli animali domestici, a prescindere dalla stazza, di viaggiare in treno) lo Stato non intervenga in questo specifico settore.

 

ORETI: (CIVICA PER GORIZIA) GORIZIA CONTRO TIARE COME DAVIDE CONTRO GOLIA.

Tra venti giorni circa avrà vita il nuovo centro commerciale Ikea shopping, basta passare dalle parti di Villesse per capire come ormai l’inaugurazione è alle porte. E com’ è inevitabile in questo periodo, compaiono i primi numeri riguardo le assunzioni che, per ora, sembrano 214 circa per un totale di 165 negozi.

Questo l’argomentare del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Continua il fiume in piena Oreti – sicuramente questo può sembrare un numero positivo a favore del territorio Isontino in cui sorge la mega struttura commerciale, ma come tutti i dati molto spesso cela una realtà che non corrisponde a verità e il quesito che pongo è molto semplice:

A seguito di questi numeri (200 assunzioni circa) bisognerà vedere quanta gente delle città limitrofi andrà casa a seguito di questo centro commerciale e quante attività commerciali chiuderanno nei centri abitati vicino a Villesse, tra cui anche Gorizia. Allora sarà possibile fare una statistica più concreta.

Gorizia, commercialmente e non solo, verrà messa a dura prova da questa grande catena che ha deciso di investire in un territorio strategico dove facendo un giro di compasso sulla carta geografica ci si rende conto che in un raggio di 100 chilometri circa copre due regioni italiane (Veneto e Friuli Venezia Giulia) e 3 nazioni estere (Austria, Slovenia e Croazia), ma per il capoluogo Isontino lo sbaglio più grande, in questo momento, sarebbe quello di leccarsi le ferite e piangersi addosso.

Ormai il danno è fatto, quello che deve fare il territorio è “combattere”. Come ? Sicuramente ridisegnando l’offerta commerciale e offrire una specificità che nessun centro commerciale può offrire visto le loro strutture asettiche e tutte standardizzate.

Dall’apertura del centro Tiare, l’unico fattore positivo può essere dato dal fatto che in provincia di Gorizia giungeranno tantissimi utenti, molti di più rispetto al passato, ed è da questo elemento che bisogna ripartire attirando i visitatori di Ikea anche a Gorizia vista l’estrema vicinanza.

Una ripartenza importante può essere data dai prossimi fondi PISUS (piani integrati di sviluppo urbano sostenibile) che porteranno a Gorizia diversi milioni di euro da investire a favore della città (per renderla ancora più accogliente) e nel commercio, garantendo a chi volesse aprire nel centro città del capoluogo Isontino degli incentivi veramente unici (per fare un esempio, parlo di incentivi che possono arrivare fino all’80% a fondo perduto a favore di coloro che intenderanno aprire una attività nel cuore del capoluogo Isontino).

Termina Oreti – ancora una volta il territorio Isontino è davanti ad un bivio ma l’elemento che stavolta deve contraddistinguere la nostra città deve essere uno spirito positivo per rilanciare una città che, nonostante la crisi socio-economica nazionale che sta mietendo vittime ovunque, ha voglia di non tirarsi indietro e mettersi in gioco.

 

ORETI-TURCO (CIVICA PER GORIZIA): PIU’ SPAZIO AGLI ASSOCIAZIONISMI CHE OPERANO SUL TERRITORIO A FAVORE DELLA COLLETTIVITA’

Nel leggere le affermazioni di qualche giorno fa di Gianluigi Chiozza, presidente della fondazione Carigo che, in merito agli associazionismi legati alla cultura, rappresentava che il comune di Gorizia, a causa dei tagli imposti dall'alto, non può più sovvenzionare economicamente come in passato questi tipi di realtà e, pertanto, auspicava supporti di diverso genere, ad esempio, concedendo le strutture del Teatro Verdi e Auditorium, non abbiamo potuto fare a meno di intervenire esprimendo la nostra vicinanza al suo auspicio proprio perchè se si vuole mantenere un minimo cultura il passo obbligato è venire incontro a questo tipo di richieste. 

Questo il pensiero del capogruppo e del consigliere comunale della civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti e Celestino Turco.

Spiega Oreti - Venendo incontro agli associazionismi, con aiuti di tipo non economico ma con dei supporti legati alla realizzazione dei loro eventi, sarà il modus operandi che porteremo avanti anche in consiglio comunale al fine di consentire anche alla cultura di poter effettuare le proprie manifestazioni.

Sicuramente l'amministrazione comunale è già all'opera in tale senso ma preme, in questo delicato momento socio-economico, non abbassare la guardia sulla cultura dove con dei correttivi è possibile comunque venire incontro alle esigenze delle associazioni,  anche perché le loro iniziative stanno diventando uno strumento sempre più prezioso visto che i tagli stanno rendendo sempre più difficile la realizzazione di attività, eventi e manifestazioni da parte di comuni, provincie e regioni e per tale motivo prende sempre più valore il lavoro svolto da tutti i tipi di associazionismo che attraverso l'operato dei propri componenti sta diventando un valore in più a favore della collettività. In questa ottica supportare le loro iniziative, anche soltanto concedendo delle strutture comunali, può essere un ottimo connubio per mantenere la cultura nonostante i fondi a disposizione e, pertanto, diviene importante supportarli. 

Termina Turco - Ricordiamo che questi tipi di realtà, nonostante i tanti sacrifici, riescono ancora a portare avanti le loro attività e per questo vanno premiate, ci sembra giusto e comprensibile trovare una soluzione che consenta ad entrambi (associazionismi e comune) di riuscire a supportarsi a vicenda per continuare a portare avanti il "pacchetto cultura" che in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo può sicuramente essere prezioso ad alleviare le difficoltà che quotidianamente siamo costretti a dover superare, visto poi che la cultura è uno di quegli elementi imprescindibili alla base di ogni società democratica e civile.

 

ORETI (CIVICA PER GORIZIA): PER LA PRESENZA MILITARE A GORIZIA CI POTREBBE ESSERE ANCORA UNO SPIRAGLIO DI SPERANZA

La storia infinita che lega il capoluogo Isontino alla presenza militare sembra avere un ultimo spiraglio di speranza. E così dalla pagina internet del senato (www.sentato.it) compare il documento, datato 9 ottobre, della 4° commissione permanente difesa che proprio in questi giorni si sta riunendo in merito alle scelte legate al riordino della difesa e conseguentemente della soppressione della presenza militare a Gorizia.

Questo l’esordio del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – dal documento reso pubblico dalla commissione stessa, che ho letto attentamente, appare scritta a chiare lettere all’ultima pagina, la richiesta del deputato Pegorer che chiede, in virtù dell’importanza della ristrutturazione e degli effetti negativi che potrebbe provocare sui territori interessati, di poter ascoltare le motivazioni degli enti locali. Merita sicuramente un plauso il deputato friulano per aver compreso (a differenza di altri) che nel progetto di ristrutturazione della difesa un ruolo fondamentale è quello degli enti locali che rischiano ancora una volta (dopo il patto di stabilità) di essere penalizzati e messi in ginocchio. Finalmente un deputato che una volta giunto a Roma non è stato risucchiato dal modus operandi parlamentare che dietro alla famosa frase “per il bene del paese” limita sempre più i comuni ed i territori che in fin dei conti sono il cuore pulsante italiano.  Sempre dallo stesso documento si evince che il presidente della stessa commissione, il Senatore LATORRE, ha accolto con piacere la proposta che vista l’importanza dei provvedimenti da adottare merita sicuramente di essere messa in atto.

Termina Oreti – il mio auspicio è che tutti i politici che appartengono alla commissione difesa tengano in considerazione tutte le validissime motivazioni economiche, sociali e storiche che il capoluogo Isontino ha da far valere.

 

ORETI-TURCO: TUTTI I CITTADINI SONO UGUALI A PRESCINDERE DAL LUOGO DI PROVENIENZA

Ancora una volta i social network si dimostrano il luogo dove gli scambi di opinione avvengono con più velocità che altrove. E questa volta ci riferiamo ad una infelice, a dir poco, affermazione di un ex consigliere regionale del PDL Roberto  Marin.

Questo l'esordio del capogruppo e del consigliere comunale della civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti e Celestino Turco.

Spiegano entrambi, il tutto nasce sulla pagina del consigliere regionale Rodolfo Ziberna dove in un commento informava di portare avanti l'instaurazione di una tratta low cost Ronchi-Napoli a favore dei tanti pendolari della regione, un incremento della ricettività anche in un'ottica di attivare in seguito voli low cost per altre tratte italiane, e rendere la regione sempre meno isolata. E fin qui tutto bene. Anzi un plauso a Ziberna per i tanti interventi a favore del territorio Isontino. I commenti a questo post da parte degli utenti di Facebook sono stati tanti alcuni a favore altri meno, come è giusto che sia d'altronde, fino ad arrivare poi al commento dell'ex consigliere regionale Roberto Marin dove dietro a tre puntini sospensori affermava che i voli per Napoli è giusto che ci siamo ma per sola andata. Beh se mentre per un cittadino normale un commento simile può passare così nel dimenticatoio per un ex consigliere regionale rimane veramente un’affermazione a dir poco infelice ma che soprattutto poteva risparmiarsi visto che un politico dovrebbe comunque tutelare tutti i tipi di cittadini e non soltanto quelli provenienti da grado e dintorni. 

Continuano Oreti e Turco, siamo rimasti basiti davanti a questo commento che non lascia adito a fraintendimenti che un politico comunque non dovrebbe non soltanto dire ma nemmeno pensare. Terminano I due esponenti della civica - Proprio perché pensiamo che sia un’affermazione del tutto personale ed incresciosa chiederemo al PDL di Gorizia, con cui tra l’altro abbiamo sempre avuto ottimi rapporti, che si distacchi come partito da certe cadute di stile.

 

ORETI (CIVICA PER GORIZIA): IN UN PERIODO COME QUESTO CI VUOLE RESPONSABILITA’ POLITICA

In un momento di crisi economica e sociale come quello che stiamo vivendo è importante avere amministratori che abbiano in testa il senso della responsabilità, partendo dal principio di salvaguardia dei cittadini e con il modus operandi di non aumentare le tasse, tutto questo a prescindere dai colori politici. Per questo leggendo la classifica di “Libero” non mi ha sorpreso vedere sia Romoli che Renzi come i due Sindaci in Italia che finora non hanno alzato le tasse ai propri concittadini.

So che questa può apparire una provocazione politica ma racchiude due modus operandi diversi che rappresentano però due modi concreti di concepire la politica come strumento più legato ai fatti che alle parole.

Questo l’esordio del capogruppo e consigliere comunale della Civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Continua Oreti - Del Sindaco di Firenze si possono apprezzare le aperture e la "non demonizzazione" nei confronti del centrodestra, la praticità nell’affrontare burocratizzazioni ormai datate, il buon agire nella gestione comunale e la sua proposta di modificare la legge elettorale (e di conseguenza le istituzioni del paese) per eleggere, come lo chiama lui, il Sindaco d'Italia.

Significherebbe adottare un sistema simile a quello delle città e delle regioni, che garantisce maggioranze ampie e governi stabili. 
La Germania, ad esempio, ha saputo fare importanti riforme: abbiamo visto un cancelliere socialista che ha abbassato le tasse, ridotto la spesa pubblica e migliorato la competitività del suo paese mettendo in difficoltà gli altri paesi dell'Europa, tra i quali il nostro.

A Gorizia Romoli, nonostante il periodo di crisi europea e mondiale, tra le opere più importante tra primo e secondo mandato, ha saputo investire più 55 milioni di euro in opere pubbliche, aumentato del 20% gli aiuti per le famiglie, ridotto i costi della politica, attivato la rete wifi gratuita, aumentato del 20% i posti negli asili nido e non ultimo dal 2009 bloccato le tariffe per i cittadini dei servizi comunali, che vuol dire non aver aumentato le tasse, anche nell’ultimo bilancio di previsione dove tra l’altro è stato approvato che l’addizionale Irpef sarà pari a zero. Ma lo sforzo maggiore è stato fatto per il welfare aumentando i fondi per il settore in un momento socio-economico così delicato.

Termina Oreti - Il mondo è cambiato, non è più quello di venti anni fa, e bisogna prendere atto che l’agire politico deve essere finalizzato a garantire delle priorità tangibili di tutela nei confronti dei cittadini.

 

ORETI: GUSTI DI FRONTIERA SARA’ PRESENTE ANCHE SUI SOCIAL NETWORK

Con oltre 40 mila visitatori è appena terminato il festival vegetariano e già si pensa al prossimo evento nel capoluogo Isontino. Dal momento in cui il calendario segna settembre per noi abitanti di Gorizia viene normale associare questo mese alla splendida kermesse enogastronomica di gusti di frontiera, giunta ormai al decimo anno, che quest’anno avrà luogo dal 26 al 29 settembre prossimo e per Gorizia sarà il primo evento dell’autunno.

Questo il pensiero del consigliere comunale, con delega del Sindaco al wifi, comunicazione web e supervisione del sito internet del capoluogo Isontino, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – Alla luce del successo dello scorso anno, con oltre 245mila presenze in quattro giorni, Gusti di Frontiera torna con tante novità, nuove nazioni e tantissime sorprese che non sta a me svelare in questo momento. Mi preme però informare già da ora, visto il pienone che si aspetta in città, che sarà una manifestazione anche multimediale visto che è attiva la pagina facebook dedicata all’evento con il nome di: “gusti di frontiera – pagina ufficiale” mentre da quest’anno Gusti di Frontiera è anche su twitter: potete seguire followando @GustiFrontiera, mentre l'hashtag per commentare la manifestazione sarà #Gusti10. In entrambe le pagine si può prendere visione d’informazioni, eventi, orari, commenti, foto e video. Pertanto sarà possibile trasmettere online, in tempo reale, il sentore dell’evento. In quest’ambito ogni cittadino può segnalare la manifestazione ai propri amici sui social network in modo da dare risalto in maniera capillare alla festa e, come è risaputo, il passa parola è la migliore pubblicità che si può fare soprattutto per eventi di questo genere.

Termina Oreti – Per Gorizia è la kermesse enogastronomica per eccellenza che attira in città visitatori anche da fuori regione, il mio auspicio è che sia una manifestazione dove ci si diverta senza sballarsi e che il buon gusto rimanga il canone per eccellenza non solo a tavola.    

 

ORETI: (PER GORIZIA) il caso dell’architetto Zera deve far scattare un campanellino d’allarme e va ascoltato.

Mesi fa quando sono stato nominato vice coordinatore della commissione pari opportunità avevo immediatamente sottolineato sugli organi di stampa sia che non si trattava soltanto di un settore esclusivamente femminile sia lo stato di difficoltà in cui vivono molti padri separati sotto un profilo economico e sociale.

Questo il commento del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Continua Oreti - leggendo del caso dell’architetto Zera che a causa della perdita del lavoro e della separazione dalla moglie è costretto da due anni ormai a vivere in un camper, non riuscendo più nemmeno a sostentare se stesso visto che consuma i pasti alla mensa della caritas e da questo inverno non potrà permettersi il riscaldamento nel camper e di conseguenza non potrà sostenere nemmeno moglie ed i due figli, non si può rimanere in silenzio.

Purtroppo sempre più spesso, nell’ambito della separazione, leggi e consuetudini portano la parte maschile della coppia a dover “pagare” più di quanto dovuto e non soltanto in termini economici ma anche in termini di affetto, visto che molto spesso, soprattutto in presenza dei figli, si è relegati a viverli soltanto per qualche giorno a settimana.

Come vice coordinatore della commissione pari opportunità sarà mia premura durante il corso della prossima riunione sensibilizzare la situazione e le condizioni in cui vivono i padri separati in città al fine di porre in atto delle iniziative che possano alleviare lo stato di disagio dei tanti papà separati e soli.

Conclude Oreti – mi preme esprimere tutta la mia solidarietà nei confronti dell’architetto Zera sia per la delicata situazione che sta vivendo sia perché attraverso il suo sfogo sulla stampa ha dimostrato tutto l’orgoglio e la dignità di un uomo che vuole rialzarsi dallo stato di difficoltà in cui sta vivendo.

Purtroppo il caso Zera non è l’unico in città per questo motivo preme correre ai ripari prima che qualche padre preso dallo sconforto e dall’isolamento faccia qualche gesto inconsulto.    

 

ORETI: (PER GORIZIA) il senatore Russo si esporrà fattivamente a favore della presenza militare a Gorizia ?

Ancora una volta i social network riescono a veicolare in maniera veloce e capillare i messaggi che si intendono trasmettere. Nello specifico mi riferisco alla pronta risposta che mi ha inviato il senatore Francesco Russo del partito democratico attraverso facebook a seguito dei tanti interrogativi che attraverso la carta stampata gli avevo posto visto che era sceso in campo a tutela della presenza militare a favore di Trieste a discapito di Gorizia.

Questo il commento del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti, l’interrogativo che gli ponevo era legato al fatto che da un senatore eletto nella circoscrizione Friuli Venezia Giulia mi auspicavo la tutela nei palazzi romani di tutta la regione a 360 gradi e non soltanto di un territorio (a prescindere se si tratta di quello di appartenenza), visto che si era prontamente attivato con le istituzioni romane non appena aveva avuto il sentore di un eventuale trasferimento del reparto militare da Trieste a Gorizia.

Cosi dopo un paio di giorni non è tardata ad arrivare la risposta sul canale internet, dove il senatore Russo mi ha elencato tutti i suoi interventi a tutela del territorio regionale (dalla terza corsia al tribunale di Tolmezzo) che sicuramente non mi son mai permesso di mettere in dubbio. L’unico dubbio che rimane, anche dopo il suo scritto, è dato dal fatto che era a conoscenza del rischio per Gorizia di perdere la presenza militare, e non ha messo in atto alcuna iniziativa per tutelare il capoluogo Isontino. Si è soltanto attivato a seguito delle voci che mormoravano riguardo ad un trasferimento di uno dei due reparti militari presenti nel capoluogo regionale. Davanti a queste affermazioni è stata mia premura, in primis ringraziarlo per la cortese risposta, dopodiché al fine di evitare di polemizzare sul passato perché non sarebbe fruttuoso per nessuno in questo momento, gli ho proposto di attivarsi in modo dinamico e fattivo anche per cercare di salvaguardare la presenza militare in una città, a differenza di altre, medaglia d’oro al valore militare. Comprendo che queste riconoscenze ormai non contano più molto per nessuno ma per lo meno per il rispetto di tutti quei ragazzi che hanno sacrificato la loro vita per un territorio che oggi chiamiamo Italia. Mi permetto di ricordare al senatore Russo che nei giorni scorsi, precisamente l’8 agosto, a Roma nell’ambito del decreto del fare (che sempre più sembra il decreto del disfare) il consiglio dei ministri ha sancito la chiusura ufficiale della brigata Pozzuolo, pertanto, il tempo stringe per cercare di mantenere la presenza militare nel capoluogo Isontino. Purtroppo da lunedì scorso ad oggi non ho ancora avuto un suo cenno di risposta agli interrogativi posti, spero sia dovuto soltanto ai suoi tanti impegni ma visto che la speranza è l’ultima a morire, auspico un intervento a favore di Gorizia.

 

ORETI: (PER GORIZIA) I campanilismi politici rendono il territorio sterile.

Se il Friuli Venezia Giulia vuole realmente ottenere qualcosa da Roma, questo non è proprio il momento di campanilismi. Mi chiedo, quando s’inizierà a fare fronte comune con una politica dinamica priva di faziosità partitiche a favore della tutela delle risorse della Regione ?

Questo l’interrogativo del capogruppo e consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti, non voglio entrare nel merito delle vicende di questi giorni riguardo alla possibilità di mantenere la presenza militare a Gorizia. Nelle dovute sedi se ne sta già parlando abbastanza. Prendo atto, però, che in questa regione è più importante smentire l’antagonista politico di turno invece che affrontare, in maniera costruttiva, le problematiche. Nella fattispecie, mi riferisco al senatore Francesco Russo del partito democratico che ricordo è stato eletto al senato della repubblica nella circoscrizione del Friuli Venezia Giulia, pertanto, mi aspetterei nei palazzi romani una tutela a 360 gradi di tutta la Regione. Invece ancora una volta i campanilismi locali sono più importanti delle vicende regionali visto che appena ha udito “voci” riguardo ad un eventuale spostamento del reparto militare presente a Trieste a favore di Gorizia è subito intervenuto contattando tutte le istituzioni politiche nazionali per avere delucidazioni di merito e salvaguardare il capoluogo di regione. Alla luce di questa sua preoccupazione, la domanda sorge spontanea: perché non si è attivato così fattivamente anche quando ha saputo che la presenza militare era in dubbio a Gorizia (città medaglia d’oro al valore militare) ? Oppure non era importante visto che la questione non sfiorava minimamente Trieste ?

Termina Oreti - Comprendo l’attaccamento alla sua città di appartenenza, mi aspetterei però da un senatore eletto nel collegio Friuli Venezia Giulia una tutela di tutta la regione e non soltanto di un determinato territorio. Invece nonostante il momento di crisi nazionale, che dovrebbe ancora di più unire a tutela delle risorse locali, a prescindere dai colori politici e dai territori di appartenenza, i campanilismi ancora la fanno da padrone. 

 

ORETI (PER GORIZIA): PERCHE’ DARE COSI TANTA IMPORTANZA A QUALCHE PARCHEGGIO CONCESSO ALLE FORZE ARMATE E DELL’ORDINE ?

Comprendo benissimo il periodo estivo e capisco che bisogna trovare argomenti che invoglino i lettori ad acquistare i giornali, anche alla luce dell’ultimo aumento dei quotidiani stampa, però definire le forze armate e dell’ordine delle caste e dei privilegiati mi sembra veramente un po’ troppo visto che rappresentano lo Stato, purtroppo in Italia il valore nazionale sta venendo sempre meno e per questo non fanno più scalpore certi aggettivi.

Questo il pensiero del capogruppo e consigliere comunale dalla civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Continua Oreti - Per onore di replica riguardo all’articolo pubblicato sul vostro quotidiano locale mi preme sottolineare che capisco la fretta nel vedere la presenza militare fuori dalla città di Gorizia ma almeno si attenda la data ufficiale che sancirà l’addio dei militari dal capoluogo Isontino per decidere su come utilizzare i pochissimi parcheggi, circa una trentina, visto che ancora si sta cercando politicamente di salvare il salvabile. Oppure è diventato cosi vitale per la città definire già ora come impiegare 30 parcheggi ?

Sicuramente il centenario della grande guerra è una ricorrenza importantissima per la città, a cui tengono tutti i cittadini a prescindere se siano in divisa o meno visto che ricordare la storia è dare un senso alle nostre origini, per questo già da tempo, l’amministrazione comunale è partita per definire fattivamente i dettagli della manifestazione, ma sicuramente il buon esito della riuscita dell’evento non dipenderà, come si vuole far credere, da 56 mila euro in più o in meno.

Termina Oreti - Il vero problema non sono i luoghi comuni o i pochi, sottolineo pochi, parcheggi concessi ma il fatto che in Italia siamo sempre predisposti a guardare l’erba del vicino guardandola sempre più verde, anche quando non lo è. In questo sistema mentale ci accontentiamo di vedere e giudicare gli altri, e per dare valore al fatto che l’erba del vicino è sempre più verde, molte volte si cade in falsi moralismi e populismo generalizzato, come il fatto che c’è sempre qualcuno che sta peggio, ma queste sono soltanto le guerre dei poveri, dove i poveri diventano sempre più poveri, ed ricchi sempre più ricchi.

 

ORETI: LA FEDELTA’ SENZA FILI COMPIE ULTERIORI PASSI IN AVANTI 

Nelle frasi di uso comune che sono entrate nel nostro vocabolario c’è ne è una che ultimamente mi è particolarmente familiare. Mi riferisco al wifi, che per chiarire l’etimologia della parola esprime “wireless fidelity” cioè fedeltà senza fili. Questo termine anglosassone, molto utilizzato ma altrettanto giovane, nasce per la prima volta nel 1999. Il wifi parte in Italia negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie, da qualche anno anche in alcune amministrazioni pubbliche, che definirei virtuose, e tra queste compare anche Gorizia.

Questo l’esordio del consigliere comunale con delega del Sindaco al wifi, comunicazione web e supervisione del sito internet del capoluogo Isontino, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti - Questo tipo di tecnologia sta prendendo il sopravvento rispetto ad altre, ne è un esempio il fatto che, a breve si potrà “navigare” anche in aereo. E’ già possibile in Nord America e Medio Oriente, la previsione per l’Europa è per il 2014 data in cui dimenticheremo cosa vuol dire volare in modalità offline.

Parlando di Gorizia, mi preme evidenziare che il collegamento alla rete per il capoluogo Isontino è stato messo a punto tramite “Guglielmo”, (un sistema efficiente che garantisce in Italia circa 3 mila hotspot, che sta dimostrando, giorno dopo giorno, la sua stabilità) che a seguito di registrazione gratuita (in attesa che si chiarisca con il “decreto del fare” se il collegamento sarà aperto senza nemmeno inserire alcun dato di registrazione) garantisce di essere online in internet e sui social network nelle tante vie della città. E’ già risaputo che Gorizia è riuscita ad usufruire del fondo regionale per l’ampliamento della rete wifi di 10 mila euro ed in quella circostanza avevo esternato, vista l’esiguità della somma, che il segnale sarebbe stato ampliato in modo da ottimizzare costi e copertura wireless visto poi che al capoluogo Isontino spetta il primato regionale di estensione del segnale. In considerazione a questi principi oltre alle zone già note che usufruiranno dell’ampliamento di segnale wifi cioè nell’area della stazione ferroviaria e nel tratto di strada dei giardini pubblici e corso verdi fino al mercato coperto, ora, si aggiunge anche piazza Cavour e parte di piazza S.Antonio proprio per rendere i “salottini” presenti in città oltre che accoglienti anche connessi multimedialmente.

Termina Oreti – In considerazione che in un solo anno, nonostante le risorse disponibili nello specifico settore, si è riusciti a fare passi in avanti il mio auspicio è che in futuro il segnale possa coprire gran parte del capoluogo Isontino, valorizzando anche pezzi di città non centrali.

 

Oreti (Per Gorizia): boom di adesioni da parte dei cittadini per il questionario di soddisfazione.

Qualche giorno fa avevo espresso tutta la mia soddisfazione a seguito della collaborazione tra l’amministrazione comunale ed il laboratorio ROC (relazioni, organizzazione e comunicazione) della facoltà udinese di Relazioni pubbliche al fine di trasmettere alla cittadinanza condivisione nel modus operandi dell’operato comunale attraverso il “citizen satisfaction” dove rispondendo a delle  semplici domande è possibile giudicare l’operato della casa bianca comunale.

Questo il pensiero del consigliere comunale con delega del Sindaco al wifi, comunicazione online e supervisione del sito web del capoluogo Isontino, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – Non mi aspettavo però, attraverso il sito web e Facebook, un boom di adesioni così elevato per giudicare l'operato dell'amministrazione comunale nonostante siano passati soltanto sette giorni (considerando anche il week end in un mese in cui la città si accinge ad avvicinarsi alle ferie estive) la cittadinanza sta rispondendo ottimamente, a testimonianza di quanto gli utenti gradiscano essere coinvolti nell’esprimere il proprio giudizio per contribuire a migliorare lo status quo o manifestare il loro gradimento sui servizi emanati. Il contatore che gestisce i questionari per la pagina facebook e del sito web aggiorna con costante frequenza i numeri ogni volta che un cittadino inizia la compilazione delle semplici risposte.

A questi numeri poi andranno aggiunti i questionari cartacei, disponibili presso gli uffici aperti al pubblico e nell’atrio del palazzo comunale, che verranno successivamente contati. 

Si tratta di una sperimentazione che sta avendo un ottimo successo sicuramente da riproporre in un prossimo futuro.

In un momento in cui da parte della gente è in atto un una sfiducia ed un rifiuto negli “affari politici” diventa premiante, anche in questo modo, trasmettere trasparenza ma soprattutto condivisione per dimostrare in modo tangibile la vicinanza dell'amministrazione comunale alle esigenze della popolazione di Gorizia.

Conclude Oreti - Il mio invito è rivolto a chi ancora non ha compilato il questionario di soddisfazione ad esprimere le proprie opinioni al fine di ottenere un feedback finale ampio su cui lavorare.    

 

ORETI (PER GORIZIA): FALSO ALLARME O CASO DI AVVELENAMENTO ?

A testimonianza di quanto i social network riescano a veicolare qualsiasi tipo di informazione in maniera capillare ed estremamente veloce mi preme raccontare la vicenda che mi è accaduta ieri sera.

Queste le esternazioni del consigliere comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Continua Oreti – ieri sera sulla mia bacheca di facebook è comparso un avviso riguardo al fatto che all’aerocampo della città il giorno precedente erano stati avvelenati due cani, Bill di poco più di un anno e Argo di 7 anni, che avevano ingerito, secondo il proprietario, del cibo avvelenato. In questi casi sicuramente non bisogna creare allarmismi fuori luogo, ma nemmeno sottovalutare l’informazione che potrebbe salvare la vita ad altri amici a quattro zampe. Come precauzione, in attesa di verificare la veridicità dell’atto, al fine di evitare ove fosse stato veritiero che altri cani venissero avvelenati nello stesso modo, ho subito pubblicato un avviso sulla mia bacheca facebook in cui avvisavo di fare attenzione.

 

Termina Oreti – Questa mattina, tramite facebook, ho provveduto a contattare il proprietario del cane per avere delucidazioni di merito su quanto affermato sul social network mentre, visto che si tratta di una procedura anomala, ho chiesto informazioni ai carabinieri ed ho avvisato i cinovigili della città sulle procedure da attivare in questi casi, che in maniera professionale e collaborativa mi hanno spiegato che hanno bisogno di analizzare il corpo degli animali e della denuncia del proprietario per avviare le verifiche del caso. Nel frattempo, il mio appello è rivolto a tutti i cittadini, in attesa che si definisca la veridicità del caso, nel prestare attenzione nella condotta dei propri animali negli spazi verdi. 

 

ORETI (PER GORIZIA): PERCHE’ DARE COSI TANTA IMPORTANZA A QUALCHE PARCHEGGIO CONCESSO ALLE FORZE ARMATE ?

Per onore di replica riguardo all’articolo pubblicato sul vostro quotidiano locale mi preme evidenziare che, come si evince dal pezzo pubblicato, oltre ad i cassaintegrati  ci sono in Italia tantissime altre categorie professionali che vivono una situazione economica peggiore di quella degli uomini in divisa, ci sono anche i disoccupati e la nota dolente dell’altissimo tasso di disoccupazione giovanile vera piaga del nostro sistema ma questi sono altri argomenti a cui sicuramente la politica nazionale dovrà provvedere nel breve periodo, purtroppo centrano poco con il personale delle forze dell’ordine o delle forze armate o che il compenso di qualche soldo in più percepito all’estero possa ripagare i sacrifici fatti dai militari e dalle proprie famiglie visti i continui trasferimenti e i continui allontanamenti dal proprio nucleo familiare non dimenticando il rischio della propria vita. Per questo non penso assolutamente si possa parlare di caduta di stile ma soltanto di evitare falsi moralismi e populismo generalizzato in considerazione che si parla di uomini che rappresentano lo Stato stesso.

Queste le esternazioni del capogruppo in consiglio comunale della lista civica “Per Gorizia” Fabrizio Oreti.

Termina Oreti - Il vero problema non sono i luoghi comuni o i pochi, sottolineo pochi, parcheggi concessi ma il fatto che in Italia siamo sempre predisposti a guardare l’erba del vicino guardandola sempre più verde, mentre molte volte cosi non è. Ed in questo sistema mentale invece di migliorare cercando ogni giorni di elevare le nostre situazioni economiche e sociali ci accontentiamo di vedere e giudicare gli altri.

 

ORETI (PER GORIZIA): LE FORZE ARMATE E DELL’ORDINE PRIVILEGIATE ? PETERIN (PD) PONDERI BENE LE PROPRIE AFFERMAZIONI!

Rimando basito davanti alle richieste avanzate dal consigliere comunale PD Peterin, che ha avuto addirittura il coraggio di presentare un’interrogazione al Sindaco, riguardo al fatto che secondo la sua personalissima opinione le forze armate e dell’ordine abbiano dei privilegi per il semplice fatto di aver qualche parcheggio vicino al luogo di lavoro.

Questo l’esordio del capogruppo in consiglio comunale della lista civica “Per Gorizia” Fabrizio Oreti.

Come mai Peterin si preoccupa di questi “vantaggi” (cosi come li chiama lui) ininfluenti per la città e non fa presente che tanti uomini in divisa sono assenti dalla città per lunghissimi periodi (mediamente 7 mesi in un anno) o addirittura anni e continuano a pagare le tasse comunali senza usufruire di alcun servizio ? O se facesse presente questa variabile poi non riuscirebbe a fare demagogia ?

Leggendo il suo scritto mi sembra di tornare indietro di 60 anni quando gli uomini in divisa, per alcuni, erano visti come un ostacolo più che un vantaggio per la comunità, ma fortunatamente questa sua infelice esternazione rappresenta soltanto un suo semplicissimo pensiero visto, tra l’altro, che da una recentissima indagine c’è sempre più fiducia per gli uomini e le donne in divisa.

Continua Oreti - In merito gli ricordo che il personale in divisa è una risorsa per il Paese (ricordiamoci: strade sicure, le missioni internazionali di pace, strade pulite, terremoti, il controllo capillare del territorio ecc. ecc.) ed il tricolore che indossano sulle uniformi non è un gadget ma è l’espressione dello Stato, della Patria sul territorio, e molte volte il solo vederli girare per la città provoca deterrenza nei confronti di male intenzionati. Inoltre mi preme fargli presente che gli uomini in divisa rappresentano l’unica categoria professionale dove all’interno del loro contratto di lavoro è previsto il sacrificio della propria vita per il bene comune.

Visto che reputa le forze dell’ordine e le forze armate come dei privilegiati gli consiglio di evitare di ricordarlo alle mamme, ai papà, alle mogli ed ai figli di tutti quegli uomini e donne che sono morti per la salvaguardia della collettività per uno stipendio sicuramente umile lontano dalle ricchezze su cui vivono tanti dirigenti e manager in Italia, con il rischio di continui trasferimenti in giro per l’Italia, pertanto, gli suggerisco di evitare certe richieste ed esternazioni cosi infelici per il rispetto dei tanti caduti in ottemperanza del servizio per cui stavano operando, e non facesse il moralista facendo voler credere che qualche decina di parcheggi cambino la situazione economica della città. 

Termina Oreti – nella considerazione che Peterin ha tanto a cuore il sociale, lo esorto a focalizzare i suoi sforzi all’interno del suo partito e di recarsi in regione a sollecitare la sua stessa area politica al fine di tutelare sicuramente la casa di cura Culot visto che a Gorizia il pd promette una cosa ed in regione ne fa un’altra non concedendo il milione di euro necessario per ripristinare la struttura.

 

Oreti: il giudizio dei cittadini è il miglior modo per verificare l’operato dell’amministrazione comunale.

 

A seguito dell’incontro avvenuto tra l’amministrazione comunale ed il laboratorio ROC (relazioni, organizzazione e comunicazione) della facoltà udinese di Relazioni pubbliche, è stata chiesta una mia opinione in merito. Beh penso che un’amministrazione che lavora in maniera efficiente e trasparente non ha problemi nel chiedere ai propri utenti un giudizio sul proprio operato, perché per migliorare bisogna sicuramente confrontarsi e non aver certo timore dei commenti della cittadinanza.

Questo il pensiero del consigliere comunale con delega del Sindaco al wifi, comunicazione online e supervisione del sito web del capoluogo Isontino, Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti – l’obiettivo di questa indagine sperimentale è percepire la soddisfazione del cittadino, l’appellativo anglosassone è “citizen satisfaction”, questo tipo di ricerca prende ora più che mai importanza a causa del disagio economico-sociale che attanaglia tutto il territorio nazionale e l’Europa intera al fine di essere vicini alle esigenze degli utenti, visti i tempi lo definirei un modo coraggioso per dimostrare che lo scopo dell’operato comunale è quello di essere al servizio degli utenti. Il metodo scelto di mettere a disposizione della cittadinanza, sia online che in formato cartaceo, dei questionari con dieci domande in forma anonima, riservato a personale maggiorenne, per far sapere ai piani alti del Municipio come operano le “figure” della casa bianca goriziana, è un sistema vincente che consente un giudizio a 360° sull’andamento dell’organizzazione comunale. Rimarco il fatto che i questionari in argomento saranno a disposizione, tra domani e dopodomani al massimo, in tutti gli sportelli comunali aperti al pubblico, sul sito internet e sulla pagina facebook dell’amministrazione comunale.

Termina Oreti - In merito alle pagine dei social network, colgo l’occasione per invitare tutta la cittadinanza a mettere mi piace e seguire le comunicazioni di interesse del  comune, in modo di essere sempre informati, visto che per quanto riguarda facebook siamo a 4019 amici e nonostante l’esponenziale crescita dell’ultimo anno lo scopo è, in maniera capillare, informare il maggior numero di cittadini, mentre ricordo che è attiva anche la pagina twitter ma qui è ancora un discorso di comunicazione di nicchia e siamo a 739 “seguaci”.

 

Oreti (Per Gorizia): La casa di cura Culot è un valore per la città e non deve essere strumentalizzata.

Leggo in questi giorni, sugli organi di stampa, le giuste preoccupazioni riguardo alla vicenda della Casa di riposo Culot, dove a causa del numero esiguo dei pazienti (attualmente 44 per una capienza di 127 posti previsti) e dello stato di stand by riguardo i lavori di ripristino della struttura, sono diminuiti anche i servizi erogati a favore degli ospiti della casa. In questo contesto però, ancora una volta mi spiace dover sottolineare che si sta facendo della questione una strumentalizzazione politica visto che il sindacato mentre da una parte, giustamente chiede un intervento di tutela all’amministrazione comunale, dall’altra è rimasto in silenzio davanti alle affermazioni del consigliere regionale del partito democratico Moretti sul fatto che dalla Regione, probabilmente, non verrà stanziato il famoso milione di euro.

Queste le esternazioni del capogruppo in consiglio comunale della civica "Per Gorizia", Fabrizio Oreti.

Spiega Oreti - Vengo subito al dunque, qualche giorno fa Moretti si è pronunciato riguardo la casa di riposo angelo Culot affermando che a suo avviso non sarà stanziato il famoso milione di euro necessario per il ripristino della struttura.

A dare seguito a questa notizia, come se non bastasse, si è espresso anche l'esponente Pd a Gorizia, Cingolani che invece di tirare le orecchie al proprio consigliere regionale sia per l’ affermazione a dir poco infelice sia per richiedergli più impegno per la specifica questione, ha cercato di sviare la vera problematica additando il problema al fatto che alla Culot ci sono attualmente pochi pazienti. Sicuramente se la regione non stanzierà il denaro richiesto e se non si faranno i dovuti lavori di ripristino della struttura i pazienti saranno sempre meno! 

A questo punto mi chiedo: a che gioco stiamo giocando ? All'interno del pd si parlano qualche volta ? Il Pd goriziano, anche in maniera demagogica, aveva preso a cuore il problema garantendo il massimo impegno per la salvezza della  Culot, purtroppo per loro, sono stati anticipati in consiglio comunale visto che il problema è stato sentito da tutte le forze politiche, e la maggioranza aveva già provveduto a trovare la giusta soluzione al problema. Ora il Pd regionale nega Il denaro alla Culot ? Un controsenso a dir poco visto che la sinistra goriziana si era espressa diversamente!

Secondo Oreti, dietro a certe problematiche, la Culot ne è un esempio, c’è soltanto un mettere in evidenza dei colori politici a discapito di altri invece di preoccuparsi della reale risoluzione della vicenda. Mi spiace soltanto per dipendenti e pazienti della casa di cura che si erano fidati ciecamente delle speranze date dalla sinistra goriziana. Come esponente della civica per Gorizia ho preso, a suo tempo, a cuore il problema e la proposta che faccio a tutto il consiglio comunale è di presentarsi in regione, sia dall’assessore preposto sia dalla Presidente Serracchiani, e chiedere la salvaguardia delle risorse dell'Isontino, ripeto tutti assieme perché queste vicende non hanno colore politico.

Termina Oreti - Rimango deluso da questa nuova guida regione perché in campagna elettorale si erano presentati come i paladini del bene con spot importanti tipo: "alziamo la voce".. Beh per quello che ho visto finora è meglio che abbassino la voce visto che hanno fatto come è usanza fare nell politica nazionale negli ultimi 20 anni ... Promettendo in campagna elettorale la salvezza della regione e una volta eletti scaricando le responsabilità alla gestione precedente. Ora il timone è il loro, dimostrassero cosa sanno fare. 

 

ORETI (“PER GORIZIA”): IL TERRITORIO ISONTINO E’ PRIVO DI ARTIGLI A TUTELA DELLE PROPRIE RISORSE   

Vista la gravità della situazione che si sta per abbattere, in primis, su Gorizia e sul territorio circostante come conseguenza, la domanda sorge spontanea: ma l’Isontino quando tirerà fuori i propri artigli per difendere le proprie risorse ?

Mi pongo questa domanda soprattutto perché, vista ormai l’ufficialità della partenza, entro l’autunno prossimo, dei militari dal capoluogo isontino in città tutto tace come uno struzzo che mette la testa sotto la sabbia per non vedere.

Qualche mese fa il Sindaco Romoli aveva sollecitato il territorio uscendo sugli organi di stampa scrivendo: Gorizia si mobiliti!

Beh finora non ho visto alcun tipo mobilitazione, se non la famosa marcia su piazza cesare battisti organizzata dal comune mesi fa.

Queste le osservazioni del capogruppo in consiglio comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

A prescindere dalla politica, mi chiedo: dove sono finite tutte le categorie professionali, commerciali, industriali, associazionismi (più o meno blasonati che ultimamente vedo solo in occasione di feste e mostre) e chi più ne ha ne metta ? O si pensa che a seguito della partenza dei militari dalla città non avvenga un crollo del mercato commerciale, immobiliare, sportivo, scolastico e tanto altro visto che, nel medio periodo, partiranno centinaia di famiglie ?

Oreti è rammaricato e continua nel suo argomentare – Praticamente si è demandato tutto alla politica, come se le questioni politiche non si ripercuotessero praticamente sulla città, mentre in questi frangenti è la voce della città, del territorio, che può dare quella marcia in più alla politica locale e nazionale, proprio come avviene durante le partite di calcio, quando una squadra è in difficoltà ed è il tifo che alla fine fa la differenza. Non ho visto alcuna categoria intraprendere alcuna iniziativa. La città è assopita, sembra quasi assuefatta dall’idea della perdita di centinaia di famiglie a breve, magari pronti tra qualche tempo a rammaricarsi sulla perdita della presenza militare, come ancora oggi accade per la storia della mancata apertura della scuola della guardia di finanza, dove non si perde occasione per tirar fuori l’argomento. La politica con i suoi tempi macchinosi sta tentando di salvare il salvabile e qui è meglio esprimere un “no comment” visto che, una buonissima parte della classe politica forse è troppo presa da riunioni, incontri, vedremo e faremo.., lasciando cosi la nota vicenda militare in mano a quei politici di buona volontà che stanno cercando di ottenere un favorevole risultato, certo l’unione fa la forza ma qui sono ancora troppo importanti i colori e le ideologie politiche per arrivare a fare deduzioni simili. Ma questo non è il momento delle polemiche, ci sarà tempo più avanti dove, esplicitamente, farò un’analisi politica che metterà in evidenza coloro che hanno cercato di intervenire a tutela e coloro invece che hanno soltanto fatto finta e quello sarà il momento in cui mi divertirò ad ascoltare le tante giustificazioni del caso visto che ho tracciato l’operato dei “buoni e dei “cattivi”. In questo momento di quiete prima della tempesta il territorio dovrebbe essere il supervisore dell’agire politico e invece tutti tacciono, mi aspettavo un impegno, una sollecitazione da tutte quelle “figure” svincolate dalla politica che potrebbero fare la differenza.

Il collega Turco qualche giorno fa è uscito sugli organi di stampa sollevando la questione anche per sensibilizzare la cittadinanza, beh sinceramente non ci aspettavamo un silenzio assoluto da tutte quelle categorie che dalla dipartita dei militari ne subiranno un notevolissimo danno, e poi ci chiediamo perché la città negli ultimi 7 anni ha perso più di mille abitanti ? A volte penso che potrebbero portar via anche il castello e in pochi batterebbero ciglio. Sento tanto parlare del depauperamento commerciale dovuto ai complessi commerciali sorti in zona (Villesse, ampliamento outlet Palmanova e Qlandia), sicuramente cambieranno gli assetti attuali, e bisognerà combattere queste strutture globalizzate creando una “specificità” della città che nessun centro commerciale potrà proporre, nel senso di un commercio ed una città  come due luoghi che convivono e condividono intenti, fabbisogni e necessità, di certo, praticamente, anche la dipartita di ulteriori mille utenti non migliorerà lo status quo.

Termina Oreti – Già quest’anno come amministrazione comunale abbiamo fatto i salti mortali per approvare un bilancio di previsione privo di aumenti, mantenendo le tariffe più basse della Regione e investendo nel welfare, con l’esodo che a breve avrà luogo non so se questo sarà possibile il prossimo anno.

Nel prossimo futuro Gorizia dovrà fare i conti con una città ben diversa da come è ora, visto che in termini economici andrà via il 6% del Pil e, pertanto, il capoluogo isontino non sarà proprio uguale a come lo vediamo ora. Concludo, pronto a scommettere che nonostante questo mio sfogo non cambierà proprio nulla, in città a tutti i livelli, si leggerà l’articolo attendendo che qualcun altro faccia qualcosa al nostro posto.

 

Al via la collaborazione tra il comune di Gorizia e l'AIP onlus (Associazione Immunodeficienze Primitive onlus) per sensibilizzare il territorio sullo specifico problema.

Qualche giorno fa è avvenuto il primo incontro tra il Comune di Gorizia e l’associazione immunodeficienze primitive onlus . Nello specifico l'assessore alla sanità Silvana Romano, assieme ai due esponenti e consiglieri comunali della civica "Per Gorizia" Fabrizio Oreti e Celestino Turco (quest'ultimo delegato dal Sindaco Romoli per i rapporti tra istituzione comunale e aziende sanitarie Isontine), hanno incontrato il rappresentante territoriale per l'AIP, Andrea Gressani.

Alla fruttuosa tavola rotonda si è fatto un punto della situazione sulle problematiche legate a questo tipo di rarissime patologie e come il Comune può venire in aiuto dell'associazione stessa.

Nel corso del tavolo tecnico si sono approfonditi gli aspetti legati a: cosa sono le immunodeficienze primitive,
 come si manifestano, come si arriva alla diagnosi, come si curano e, non ultimo, gli importantissimi aspetti socio-familiari.

Per rendere un’idea di cosa stiamo parlando va ricordato che

le immunodeficienze primitive costituiscono un gruppo eterogeneo di malattie causate da difetti delle cellule e delle molecole del sistema immunitario. Sono malattie caratterizzate da abnorme suscettibilità alle infezioni causata da un difetto genetico dei normali meccanismi della risposta immunitaria.

I soggetti con immunodeficienza soffrono soprattutto di infezioni ricorrenti, tuttavia possono presentare anche sintomi di altre malattie associate e possono essere sintomi così evidenti e importanti da “mascherare” quelli della sottostante immunodeficienza. Le malattie associate più frequenti sono quelle autoimmuni o reumatiche e quelle che colpiscono l’intestino o il sangue.

Di fronte ad un bambino con infezioni ricorrenti o con i sintomi di una malattia che può far sospettare una immunodeficienza vanno pianificati esami molto semplici, evitando di procedere affrettatamente a troppi esami i cui risultati possono essere confondenti.

L’obiettivo della terapia per le immunodeficienze, come per ogni altra malattia, è ovviamente quello di guarire.
 Trattandosi di malattie genetiche, l’obiettivo probabilmente si potrà raggiungere con la terapia genica, con la sostituzione cioè del gene carente o difettivo con un gene sano.

In questo ambito opera l’AIP, fondata da un gruppo di pazienti, di familiari e di medici interessati alla diffusione dell’informazione ed alla promozione della ricerca nel campo delle immunodeficienze primitive.

Se nel campo delle immunodeficienze primitive progressi notevoli sono stati fatti dal punto di vista clinico e terapeutico, sul versante sociale ed informativo resta ancora molto da fare ed in questo ambito l’AIP indirizza i propri sforzi.

L'associazione ha rappresentato le difficoltà legate al fatto che sia in ambito sanitario che in ambito paziente ci sia ancora pochissima informazione legata ai sintomi e disturbi che questo tipo di malattia può provocare, basti pensare che in età infantile può provocare addirittura la morte se non diagnosticata e curata correttamente per tempo. 

Alla luce delle fruttuosissime informazioni raccolte durante l’incontro dall’assessore Romano e dai consiglieri Oreti e Turco, si è preso atto che preme avviare una campagna di sensibilizzazione su due livelli separati. Il primo informazione per la cittadinanza, il secondo una campagna di sensibilizzazione per le aziende e comuni del territorio Isontino non ultimo i medici di base, i primi a contatto col paziente per cui è vitale il riconoscimento della patologia sintomatica sin dai primi controlli. In questa ottica a breve partirà una collaborazione tra AIP (per maggiori informazioni www.aip-it.org) e Comune di Gorizia al fine di rendere questa patologia sempre meno sconosciuta e di più facile individuazione al fine di salvaguardare la salute di tante persone che potrebbero esserne interessate.

 

ORETI (“PER GORIZIA”): ALLE FARMACIE COMUNALI MANCA LA MARCIA IN PIU’

E’ indubbio che le farmacie comunali Goriziane sono in difficoltà e nonostante l’ultimo bilancio in attivo, approvato in consiglio comunale, va comunque preso in considerazione lo stato dei fatti attuale e cioè che c’è stata una importante flessione verso il basso nell’ultimo periodo. Ragionando secondo i numeri nazionali, In Italia, le farmacie comunali sono 1600 e sono dislocate, per la maggior parte nel centro nord.

Queste farmacie sono quasi tutte in attivo come aziende municipali, ma se, nonostante il periodo di crisi, a Gorizia è avvenuto un netto peggioramento rispetto al passato, questo deve far riflettere.

Queste le osservazioni del capogruppo in consiglio comunale della civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Continua Oreti - L’importanza dell’Azienda Speciale Farmaceutica di Gorizia non sta solo nell’utile, per quanto importante sia non è l’unico scopo di questa struttura.

Anche quest’anno, se pur soggetta alla crisi generale, l’azienda è riuscita a dare un utile con il segno positivo, riversandolo alle casse del comune. 
Un’azienda questa impegnata, soprattutto, per la salute e il benessere di “tutti” i cittadini della città.

Ricordo che l’azienda speciale è composta dalla Farmacia di Sant'Andrea e da quella di Sant’Anna, ed a seguito del calo dell’ultimo anno, si sono dotate della Fidelity Card e del sito internet, inoltre, dispongono del CUP (centro unico di prenotazione) per prenotare tutte le visite specialistiche e radiologia, ecografie, mammografie e doppler.

Si tenga conto che nel popoloso quartiere di S. Anna è stato chiuso l’unico sportello bancario, non si dispone di un ufficio postale e mi risulta che ci sia un unico ambulatorio medico.

Pertanto propongo di dare maggior visibilità soprattutto a quest’ultima struttura con le opportune modalità che il nuovo marketing permette di svolgere, un esempio: la cartellonistica pubblicitaria posta nelle diverse zone della città, pagine nei social network (facebook e twitter), apertura di nuovi ambulatori e sponsorizzare le offerte che di volta in volta verranno proposte.

Termina Oreti – nonostante questi accorgimenti la vera chiave di svolta sta nel rivalutare l’importanza che il personale sia opportunamente gestito, con le metodologie del “Problem Solving” (soluzioni di problematiche) e della comunicazione efficace, con riunioni di gruppo in modo da renderlo un team coeso e soprattutto deciso a conseguire tutti gli obiettivi economici e statutari, con l’impegno sempre dimostrato.

E’ dunque urgente che la direzione si muova e individui le strategie per affrontare la situazione, visto il cambiamento dello scenario sociale, alla luce anche degli ottimi input proposti finora dal Presidente Roberto Silli.

La dirigenza deve entrare nell’ottica che qui si sta parlando della buona immagine e andamento del servizio pubblico comunale. 

Pertanto, alla luce di questa mia analisi il mio auspicio è che, nel breve periodo, ci sia un cambio di rotta e obiettivi all’interno della dirigenza degli enti farmaceutici comunali goriziani.

 

ORETI (“PER GORIZIA”): VISTA LA CARENZA DI ARGOMENTI DA ESPORRE ORA I GRILLINI SI APPIGLIANO AL SITO WEB DEL COMUNE

Leggendo le affermazioni della collega Botteghi riguardo alla non facile navigazione del sito web del comune di Gorizia la prima reazione che mi ha provocato è stata un sorriso, sia in virtù del fatto che in consiglio comunale la vedo sempre presa tra notebook, tablet e quant'altro, pertanto, davo per scontata una certa dimestichezza informatica, sia perché proprio qualche giorno fa parlavo in centro città con persone di non più giovane età ed affermavano esattamente il contrario cioè di come la web page del comune consenta di accedere, con semplici passaggi, ad una miriade di informazioni che giorno dopo giorno si aggiornano. 

Queste le prime affermazioni del capogruppo in consiglio comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti con delega al wifi della città e supervisione del sito web comunale.

Continua Oreti - Ho provato anche io a fare la stessa ricerca della collega e, come per magia, ho trovato i documenti in questione, pertanto, mi offro al prossimo consiglio comunale o quando ce ne sarà occasione di propormi come “guida virtuale” per la collega Botteghi.

Ricordo che la struttura di un sito deve, di massima, essere costituita per venire incontro a tutte le tipologie di utenti dai più ai meno esperti ed in questo contesto il sito comunale mi sembra un buon compromesso.

Sicuramente ho già in mente una nuova veste grafica per il sito comunale rendendolo più snello, accattivante e ancora più accessibile nella considerazione che in informatica non si finisce mai di apportare delle migliorie, ma questo riguarda un progetto che avrà luogo non nell’immediato. Per ora, rimane il dato di fatto che quello attuale offre un buon servizio per il cittadino visto il rapporto tra la miriade di dati del sito e la rapida reperibilità. Una ulteriore controprova all’attacco grillino è data dalla grande quantità di utenti giornalieri e dalle scarse segnalazioni di problematiche legate all’accessibilità dei dati.

Termina Oreti - Relativamente alla critica sulla comunicazione on line ricordo all’esponente cinque stelle che dall’inizio di questo mandato, precisamente dal settembre scorso, è stata attivata la pagina twitter, la pagina facebook è aggiornata in tempo reale sia relativamente agli eventi che alle informazioni di interesse comunale, infine è stato attivato anche il canale youtube ufficiale comunale. Pertanto, non capisco a cosa si riferisce o, vista la sua appartenenza politica, devo pensare che l’importante è sparare a zero criticando a priori il sistema ? Se non fosse così, invece di esporre una critica sterile, rimango a sua disposizione per valide proposte da mettere in atto.    

 

LE ESTERNAZIONI DI FIORELLI CERCANO SOLTANTO VISIBILITA’ POLITICA VISTO IL PERIODO ELETTORALE

Leggendo le esternazioni del presidente della federazione provinciale dei verdi riguardo la Pozzuolo definendola come un problema che deve andare fuori dalle scatole rimango basito. Sicuramente visto il periodo elettorale ha bisogno di visibilità per il suo partito. Sembra quasi che non avendo altri argomenti da proporre ne ha scelto uno, in auge in questo momento, per far parlare di se ma sicuramente poteva evitare certe dichiarazioni fuori luogo, sicuramente faziose e poco attinenti con la realtà e con lo stato attuale dei fatti.

Questo l’esordio del capogruppo in consiglio comunale della lista civica “Per Gorizia” Fabrizio Oreti.

Ho letto il suo scritto che parlava di attentati terroristici per Gorizia vista la presenza militare, di missioni di guerra che i militari effettuano all’estero ed in tal senso mi rendo conto che sicuramente la realtà è relativa ma la sua visione dei fatti è veramente deformata.

Continua Oreti – consiglio a Fiorelli di andarsi a leggere i compiti che i militari svolgono all’estero tra i quali compare, oltre alla sicurezza da fornire alla popolazione locale, anche la cooperazione civile e militare che consiste in progetti di ricostruzione a favore della popolazione (ospedali, scuole, e tanto altro ancora) invece di scrivere potrebbe magari farsi un viaggetto nei Teatri Operativi dove operano i militari italiani e poi fare delle valutazioni sicuramente più attinenti con la realtà e con lo stato dei fatti attuali.

In questo periodo la città e l’isontino hanno dimostrato unanimamente, a prescindere dai colori politici, la vicinanza alla presenza militare nel nostro territorio e visto la corposità, la partecipazione delle azioni svolte questa è la migliore risposta che può essere data al presidente della federazione provinciale dei verdi. 

Termina Oreti – ricordo a Fiorelli che vive in un territorio dove i nostri soldati, nel tempo, con l’estremo sacrificio delle loro vite hanno segnato la storia e garantito le nostre terre all’Italia e sicuramente il loro sacrificio estremo non merita tali considerazioni.

 

COSA SI ATTENDE A CONVOCARE UN CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO ?????

Dopo l’ufficialità da parte delle istituzioni che la brigata di cavalleria ed il proprio reparto comando non esiste più, sulla rete e sugli organi di stampa, è iniziato il malcontento, la tristezza, la delusione e le perplessità riguardo al futuro.

Questo l’esordio del capogruppo in consiglio comunale della lista civica “Per Gorizia” Fabrizio Oreti.

Continua Oreti – rimango, ora dopo ora, sempre più perplesso sull’atteggiamento che sta mettendo in campo la politica locale, vengo al sodo: in un momento così delicato in cui la città sta subendo un doppio attacco (pozzuolo e punto nascite) cosa si aspetta a convocare un consiglio comunale straordinario (ricordo: massima espressione di rappresentatività della città e dei cittadini) ? Il luogo più opportuno dove definire la strategia per provare a salvare il salvabile per i militari dell’esercito, e ancora una volta ribadire la fermezza a tutela del punto nascite con tutte le iniziative ritenute necessarie al fine di salvaguardare il nostro territorio. 

Termina Oreti – sono due giorni ormai che il mio telefono squilla ininterrottamente e sia sui social network che sugli organi di stampa appare chiaro che in città è sorta l’inquietudine e la preoccupazione legata a cosa resterà da qui a breve di Gorizia, visto proprio che è partita una azione di deturpazione del territorio isontino. In questo contesto i cittadini sono stufi di leggere semplici articoli sui giornali vogliono che la città dimostri in modo ufficiale (con la convocazione di un consiglio comunale) e in modo rappresentativo (manifestazione di tutela e salvaguardia) che è schierata a difesa. Tutto ciò lo pretendono, come è giusto che sia, da coloro che solo qualche mese fa sono stati eletti in consiglio comunale.

 

ADDIO MILITARI DELLA POZZUOLO

E’ ufficiale la pozzuolo non esiste più. Non mi sarei mai aspettato da capogruppo in consiglio comunale di dover affrontare un momento tanto delicato quanto tragico per me, per la città, per le famiglie dei militari. Purtroppo quello che quasi tutti hanno sottovalutato a maggio, quando lanciavo i primi sentori sul quadro che si poteva delineare da li a breve, è accaduto!! questo l’esordio del consigliere comunale della “Per Gorizia” Fabrizio Oreti.

Nulla è valsa la mozione a tutela dei due reparti dell’esercito firmata in modo unanime in consiglio, le raccolte firme, gli striscioni sui balcone, i mille incontri politici.

Sicuramente questo non è il momento di recriminare e girare le colpe su chi e come ha sbagliato riguardo alla perdita di due caserme storicamente legate alla città, ce ne sarà tempo, certo però questo è il momento di fare i conti con la realtà.

Cosa rimarrà della città da qui a breve ?

I militari (1% del PIL della provincia tra l’altro) sicuramente sono solo il primo passo di un territorio che sta perdendo pezzi ormai da qualche tempo e finora si è parlato molto, concordato molto ma salvaguardato con tutti gli strumenti ritenuti necessari poco.

Termina Oreti – questo mio sfogo oltre per il dispiacere di non vedere più uniformi dell’esercito in giro per la città (ricordo città medaglia d’oro al valore militare) è legato anche ad un discorso che guarda più avanti di programmazione e ripresa del territorio, visto che negli ultimi sette anni Gorizia ha perso più di mille abitanti, ora, ne sta perdendo più di mille in un colpo solo. Sicuramente si mormora che la chiusura sarà meno invasiva di quanto si pensi lasciando i militari in zone limitrofi o comunque in regione, sicuramente, con il tempo le famiglie di militari non saranno più disposte a fare pendolarismo per vivere in un luogo che offrirà sempre meno e saranno proiettate nelle realtà dove effettivamente presteranno servizio come tra l’altro è giusto che sia.

Le prossime perdite già dal 2014 saranno legate al discorso legato alla sanità, poi il tribunale, poi le provincie e a questo punto chi più ne ha ne metta.

Spero che da questa bruttissima esperienza la politica locale, regionale e nazionale ne faccia esperienza per capire che un territorio va tutelato con i denti al fine di evitare che si spenga giorno dopo giorno come sta avvenendo in questa città. 

Addio militari della pozzuolo e grazie per tutto quello che avete fatto sia sul territorio nazionale che internazionale portando un po’ di friulanità in giro per il mondo.

 

TUTELA DEI MILITARI DELLA POZZUOLO COME ESPRESSIONE DI SALVAGUARDIA DI UN TERRITORIO

Dopo la scioccante notizia che la brigata “pozzuolo” a breve non farà più parte del capoluogo isontino sono iniziati i botta e risposta da parte della città su cosa accadrà nel breve periodo se ci aggiungiamo, poi, anche la riforma sanitaria, approvata in regione, che vedrà terribilmente ridimensionato anche l’ospedale San Giovanni di Dio. Praticamente già nel 2014 sembrerà di essere in un'altra Gorizia sicuramente diversa da come la vediamo oggi.

Questo l’esordio del capogruppo in consiglio comunale della lista civica “Per Gorizia” Fabrizio Oreti.

Continua Oreti – la città sicuramente le ha provate tutte: approvazione unanime in consiglio comunale di un documento a tutela e salvaguardia dell’unica brigata di cavalleria in Italia, che ha consentito al Sindaco Romoli di attivarsi con tutti i canali possibili e immaginabili con le massime istituzioni politiche a Roma, poi ci sono state manifestazioni di tutela, raccolte firme, striscioni sui balconi ed ora ? Niente, a seguito dell’approvazione della legge delega sulla trasformazione dello strumento militare si è dato il via al meccanismo che sta portando alla chiusura della pozzuolo  a discapito delle tante famiglie di militari che verranno coinvolte dalla trasformazione in atto.

Per questo ho ascoltato con attenzione le ultime dichiarazioni dei vertici politici della città che valutano di attendere che si insedi il nuovo governo. Purtroppo non mi sento di condividere visto che vorrebbe dire rischiare di arrivare troppo tardi e mobilitarsi quando i militari saranno prossimi a lasciare la città, come tra l’altro già avvenuto in occasione del mancato accorpamento del tribunale di Palmanova a Gorizia. Bisogna attivarsi subito, senza attendere un istante di più, tutta la città e tutti i comuni dell’isontino che hanno, da anni, “adottato” i militari con le loro famiglie in un territorio storicamente famoso visto che, tra l’altro, proprio qui nella prima guerra mondiale i militari hanno segnato la storia.

Pertanto, il luogo dove definire la strategia per tutelare nella battaglia finale i militari dell’esercito è il consiglio comunale, massima espressione di rappresentatività della città e dei cittadini, dove ancora una volta il consiglio in modo unanime dovrà approvare tutte le iniziative ritenute necessarie al fine di salvaguardare il proprio territorio.

Non riunire il consiglio comunale in questo delicatissimo frangente vorrebbe dire non dare la possibilità alla città di esprimersi con i propri rappresentati per delineare un “modus operandi” comune che consenta di far permanere in questa città la “presenza militare”.

Termina Oreti – altra considerazione che mi sorge spontanea è data dal fatto che nessun politico a livello regionale o nazionale si sia messo in gioco per tentare di salvaguardare il futuro della presenza militare a Gorizia visto che mai come ora sarebbe il caso di fare uno sforzo maggiore per tutelare i militari  della pozzuolo, oppure qualcuno si farà avanti prossimamente, rammaricandosi di non aver saputo nulla in merito, per raccogliere un po’ di voti per la prossima campagna elettorale nazionale e regionale ? Il mio auspicio è che Gorizia e l’isontino in toto si mobiliti, ora, al fine di non rimpiangere a breve la dipartita di qualche migliaio di famiglie in divisa.    

 

ORETI-TURCO: I DISAGI PROVOCATI DALLA NEVE POTEVANO ESSERE PREVENUTI

Le previsioni meteo parlavano chiaro, gli input emanati dalla protezione civile altrettanto, e nonostante tutto stamattina entrando a Gorizia sembrava di trovarsi in un candido paesaggio natalizio che coglieva di sorpresa la città.

Questo l’esordio dei consiglieri comunali della “Per Gorizia” Fabrizio Oreti e Celestino Turco.

Ci preme evidenziare che purtroppo le squadre antineve non hanno centrato l’obiettivo, buona parte della città era impraticabile addirittura davanti al municipio non era facile percorrere ne strade ne marciapiedi.

Continua Oreti - ho ricevuto tantissime sollecitazioni da parte dei cittadini che si aspettavano, visto il comunicato allarme, un piano antineve adeguato invece sembrava che la città fosse rimasta addormentata dopo una notte di fiocchi bianchi.

Termina Turco – il fattore che ha dimezzato i danni è stato l’intervento puntuale della pioggia che cadendo nelle prime ore del mattino ha sciolto parte della neve caduta, senno non voglio immaginare cosa sarebbe accaduto in città.

Quanto sopra abbiamo espresso è per sensibilizzare la “macchina organizzativa” preposta che doveva mettersi subito in moto e non attendere le lamentele ed i malcontenti dei cittadini, il tutto al fine che tale disservizio non accada più in futuro anche alla luce delle prossime nevicate previste per i prossimi giorni.

 

ORETI: L’ISONTINO IN QUESTO MOMENTO HA BISOGNO DI UNIONE NON DI FRAZIONAMENTI POLITICI

Ma quando finiranno le sterili provocazioni di alcuni schieramenti politici dell’opposizione goriziana ? Mi riferisco alle dichiarazioni delle dimissioni collettive dell’amministrazione comunale se non verrà fermata la riforma tondo sulla sanità. I cittadini sette mesi fa hanno espresso con il loro voto la volontà che la città venga gestita e amministrata dalla attuale coalizione di maggioranza e in questo delicato momento non dovrebbe nemmeno sfiorare l’idea di dimissioni, ci si dovrebbe piuttosto schierare a tutela del territorio proprio a pochi mesi dalle prossime elezioni regionali. Le battaglie vanno combattute e vinte sul terreno e non si può dare la partita vinta senza giocarla. Forse la polemica sterile è un modo provocatorio per l’opposizione di far parlare un po’ di se visto che con i fatti a realizzato veramente poco. Immaginiamo in un momento come questo una città che torni alle elezioni amministrative, vorrebbe dire togliere qualsiasi possibilità di difendersi e lasciare il campo libero a chi dalla regione ha l’intenzione di deturpare l’isontino. Come mai l’opposizione non valuta il caso di evitare sterili polemiche propagandistiche e farsi parte attiva con la maggioranza di difesa costante e continuativa del territorio isontino ?

Questo il pensiero del capogruppo in consiglio comunale della “per Gorizia” Fabrizio Oreti. Tutta la città non vuole perdere la propria autonomia e non soltanto riguardo al discorso della sanità (c’è ancora in ballo la pozzuolo, il tribunale e la provincia), le perplessità riguardo al futuro della nostra zona sono ridondanti anche per le strade, dove l’argomento è sempre più sentito, sulla rete appaiono sempre con maggiore frequenza discussioni e riflessioni riguardo il capoluogo isontino ed in un momento come questo bisognerebbe mettere da parte i colori politici di appartenenza e scendere in campo uniti a tutela del patrimonio dell’isontino, finché questo non avverrà sarà sempre più difficile la tutela, visto che chi ha intenzioni di allargare le proprie mire espansionistiche verso Gorizia trova terreno fertile dove regna la disgregazione. 

Termina Oreti - bisogna ergersi, uniti, contro il continuo tentativo, mascherato sotto la necessità del risparmio economico, di eliminare l’autonomia della città e opporsi fermamente a qualsiasi tentativo di accorpamento e fusione al fine di cancellare Gorizia (millenaria) come capoluogo della sua Provincia.

 

ORETI: CON UNA IMPORTANTISSIMA CONVENZIONE SUL WELFARE DA APPROVARE L’OPPOSIZIONE ABBANDONA IL CONSIGLIO COMUNALE

Nel consiglio comunale di Gorizia del 17 dicembre 2012 stavolta è accaduto veramente qualcosa di inaccettabile.  L'opposizione (eccetto il movimento 5 stelle) esce dall'aula prima dell'approvazione della convenzione istitutiva del servizio sociale dei comuni in ambito distrettuale. Per capirci meglio una di quelle convenzioni che riguardano il welfare e tutela i servizi sanitari dei cittadini. Il fatto scaturito dall’interruzione momentanea delle interrogazioni alla giunta, per votare questa fondamentale convenzione, e riprendere successivamente le interrogazioni stesse. La protesta è sorta a questo punto visto che con questa variazione di ordine del giorno non vi era certezza di riuscire a concludere le interrogazioni, così l’opposizione (ribadisco ad eccezione del M5S) in toto ha pensato bene di andare via non considerando la fondamentale importanza della convenzione che si stava per votare. Fermo restando l'opinabilità della condotta dei lavori in aula esiste una responsabilità politica ed una fiducia che i nostri elettori ci hanno dato e che si aspettano noi manteniamo, Questo l’esordio del capogruppo in consiglio comunale della “per Gorizia” Fabrizio Oreti. Nessun motivo al mondo può essere considerato valido per non votare una convenzione sul welfare che, ricordo, avrebbe lasciato senza tanti servizi sanitari i cittadini dal 1 gennaio 2013. Anche concedendo l’alibi del dissenso un gesto di responsabilità sarebbe stato, eventualmente, quello di votare comunque la convenzione e successivamente abbandonare l’aula per protesta. 

Conclude Oreti - al termine dei lavori comunque la convenzione in argomento è stata approvata e verrà attuata anche senza il voto dell’opposizione, pertanto, i cittadini potranno usufruire del servizio negli anni avvenire.

 

INDIVIDUAZIONE NUOVI CANALI EUROPEI DI FINANZIAMENTO: SI RIUNISCE LA COMMISSIONE CONSILIARE

Alla luce dello scorso “open day” del GECT, avvenuto lo scorso 23 novembre a Gorizia alla presenza di alte cariche italiane e slovene, preme fare il punto della situazione sullo stato di attuazione delle iniziative in materia di politiche comunitarie (pisus e gect), assieme all’assessore di riferimento Roberto Sartori. In un momento storico europeo cosi delicato e fragile il GECT può essere una fonte, in sinergia con la Slovenia, dove creare progetti europei per media e piccola impresa, università congiunte, eco turismo e ancora tanto altro. Non va dimenticato che si tratta del primo progetto comunale di condivisione e sviluppo tra paesi dell’Unione Europea, questo il pensiero del coordinatore della commissione istruzione, personale, programmazione fondi strutturali e individuazioni nuovi canali europei di finanziamento, decentramento e tutela delle identità storico-culturali, Fabrizio Oreti. 

Continua Oreti - vista l’importanza dell’argomento e gli sviluppi a seguito dell’open day il prossimo 10 dicembre, con inizio alle ore 1700, la commissione si riunirà con lo scopo di essere un valido strumento dove indirizzare le questioni di specifico interesse.

 

ORETI: LA STRUTTURA OSPEDALIERA COMPLESSA DI RIABILITAZIONE HA IN CARICA UN PRIMARIO FACENTE FUNZIONI E VA TENUTA IN CONSIDERAZIONE QUANTO LE ALTRE

Visto che in questi giorni sugli organi di stampa stanno apparendo sempre più spesso informazioni che riguardano sotto diversi aspetti la sanità locale, mi sembra corretto evidenziare che nell’azienda sanitaria isontina numero 2 di Gorizia all’interno del calderone di nomi che racchiude primari “facente funzione” non ne viene mai menzionato uno, sicuramente non meno importante di altri, così esordisce il capogruppo in consiglio comunale della “per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

Continua Oreti – mi riferisco alla struttura ospedaliera complessa di riabilitazione che dal mese di settembre 2011, pertanto parliamo di oltre un anno, è diretta da un primario di nomina provvisoria. In virtù dell’importanza del settore specifico non penso che vada tenuto in considerazione minore e mi auspico una decisione definitiva da parte del direttore generale dell’azienda sanitaria che possa sanare tale situazione anomala al fine di ottimizzare il servizio a favore del cittadino.

 

TUTELA DELLA POZZUOLO: ORA COMPAIONO STRISCIONI SUI BALCONI  DELLA CITTA’

A distanza di qualche giorno dall’approvazione unanime del consiglio comunale sulla mozione a tutela e salvaguardia della brigata di cavalleria “pozzuolo del friuli” presentata dal capogruppo in consiglio comunale della per gorizia, Fabrizio Oreti, in città sta prendendo forma una iniziativa a dir poco curiosa, proprio, nel momento in cui nelle sedi istituzionali si sta discutendo la vita o la morte della “presenza militare” in città. Riguardo all’iniziativa che i goriziani stanno attuando è il caso di dire che il nome della Brigata Pozzuolo vola in alto, e questa volta non solo in senso figurato ma anche in senso pratico. Stanno comparendo per la città, su tanti balconi, degli striscioni a tutela dei militari della Pozzuolo. I cittadini stanno provando in tutte le maniere a far comprendere, sia in modo implicito che esplicito, che sono disposti a tutto per salvaguardare i militari dell’esercito in città, tra l’altro, una città medaglia d’oro al valor militare ed è anche in virtù di questa massima onorificenza che i goriziano non ci stanno. La città non sopporta la decisione presa dall’alto giustificata come una spending review della difesa che sembra invece una “spending di più”. In questo contesto afferma Renato Degiovanni, coordinatore della “per Gorizia” - appare paradossale che i vertici militari fino a due anni fa davano sicura la presenza militare in città ridimensionando la Brigata Pozzuolo da tre caserme in una (sia il comando brigata che il reparto comando e supporti tattici entrambi nella sede di via trieste), in merito proprio in questi giorni girano per la città gli articoli stampa di quei giorni dove veniva chiaramente sancito l’accorpamento. Alla luce di quelle decisioni, sono state effettuate tante spese nella sede di via trieste proprio per adeguare la struttura e consentire di poter ospitare due reparti  invece che uno. Le somme stanziate e spese sono state cospicue, e ne sono testimonianza le tante ditte uscite e entrate dalla caserma in questi due anni. Al riguardo con quale criterio, da un mese all’altro, i vertici militari decidono di fare un passo indietro e valutare di togliere i militari da Gorizia ? La tanto famosa e paventata pianificazione e programmazione militare è venuta meno ? Come mai due anni orsono vi erano dei progetti ben chiari sulla presenza della Pozzuolo e ora non vi è più certezza ? I vertici militari sono a conoscenza delle spese sostenute e quale danno economico provocherebbero ad una città a misura d’uomo come Gorizia ? La risposta è racchiusa nella speranza che alla fine il buon senso prevalga. 

Salvaguardiamo la presenza dei nostri soldati in città, in un luogo dove i militari hanno segnato la storia.

 

TUTELA DELLA POZZUOLO: SPENDING REVIEW O SPENDING DI PIU’ ?

A distanza di qualche giorno dall’approvazione unanime del consiglio comunale sulla mozione a tutela e salvaguardia della brigata di cavalleria “pozzuolo del friuli” presentata dal capogruppo in consiglio comunale della per gorizia, Fabrizio Oreti, l’associazione torna all’attacco. Questa volta è il coordinatore Renato Degiovanni a perorare la tutela della “presenza militare” in città. Ribadisce Degiovanni ormai si è giunti al paradosso, dalla massica presenza  militare durante la guerra fredda siamo giunti a pensare di eliminare l’Esercito dalla carta geografica goriziana, tra l’altro, una città medaglia d’oro al valor militare. Il quesito sorge spontaneo, visto che i militari più degli altri sono strettamente legati alle tradizioni, non valutano più l’importanza della storia, visto poi che la grande guerra si è combattuta qui ? O il concetto di risparmio spazza via addirittura la storia e le tradizioni ?

Per alcuni tratti invece di spending review della difesa sembra invece di parlare di “spending di più”. Appare paradossale che i vertici militari fino a due anni fa davano sicura la presenza militare in città ridimensionando la Brigata Pozzuolo da tre caserme in una (sia il comando brigata che il reparto comando e supporti tattici entrambi nella sede di via trieste), in merito proprio in questi giorni ho spolverato gli articoli stampa di quei giorni dove veniva chiaramente sancito l’accorpamento. Alla luce di quelle decisioni, sono state effettuate tante spese nella sede di via trieste proprio per adeguare la struttura e consentire di poter ospitare due reparti  invece che uno. Le somme stanziate e spese sono state cospicue, e ne sono testimonianza le tante ditte uscite e entrate dalla caserma in questi due anni. Al riguardo con quale criterio, da un mese all’altro, i vertici militari decidono di fare un passo indietro e valutare di togliere i militari da Gorizia ? La tanto famosa e paventata pianificazione e programmazione militare è venuta meno ? Come mai due anni orsono vi erano dei progetti ben chiari sulla presenza della Pozzuolo e ora non vi è più certezza ? I vertici militari sono a conoscenza delle spese sostenute e quale danno economico provocherebbero ad una città a misura d’uomo come Gorizia ? La risposta è racchiusa nella speranza che alla fine il buon senso prevalga.

Salvaguardiamo la presenza dei nostri soldati in città, in un luogo dove i militari hanno segnato la storia.

 

VOTO UNANIME IN CONSIGLIO COMUNALE A TUTELA DELLA PRESENZA DELLA BRIGATA DI CAVALLERIA “POZZUOLO DEL FRIULI” E DEL REPARTO COMANDO E SUPPORTI TATTICI A GORIZIA

Lunedì sera, come espressione di nazionalità e impatto economico per la città, voto unanime in consiglio comunale a tutela delle due caserme dell’Esercito presenti nel capoluogo isontino contro un eventuale trasferimento, secondo le ultime indiscrezioni, a discapito di Gorizia ed a favore di Bologna a causa della spending review della Difesa.

Il sindaco Romoli al termine della votazione ha espresso la propria soddisfazione per il risultato raggiunto e lo utilizzerà nelle sedi opportune come strumento e testimonianza dell’importanza della “presenza militare” in città.

Il primo firmatario della mozione, il capogruppo in consiglio comunale della “Per Gorizia” Fabrizio Oreti, ha espresso il proprio compiacimento per quanto tutte le parti politiche, a prescindere dal colore o ideologia, hanno compreso l’importanza della votazione sia a favore dei militari della Pozzuolo, ormai ramificati da anni nel tessuto sociale, ma anche come espressione di salvaguardia del territorio, contro il continuo depauperamento dell’isontino.

Salvaguardiamo la presenza dei nostri soldati in città, in un luogo dove i militari hanno segnato la storia.

 

IL WIFI IN CITTA’ RISCUOTE SEMPRE PIU’ ADESIONI

Quando nel luglio scorso ho ricevuto la delega all’estensione del servizio wifi della città, il primo impegno è stato quello di comprendere dove si era giunti per mantenere il primato in regione di estensione del servizio internet gratuito, questo l’esordio del discorso del delegato al wireless della città, Fabrizio Oreti.

Continua Oreti, alle 19 antenne già presenti in città che coprono circa 20 mila metri quadrati è stata inviata in questi giorni la richiesta di contributo regionale per l’ampliamento della copertura del servizio. Se il contributo fosse concesso ( circa 10 mila euro ) l’ampliamento comprenderà piazza Cavour, i tratti mancanti di corso Verdi, via Rastello. la sala bianca e la sala del consiglio comunale.

L’importanza dell’accesso ad internet diventa sempre più una fonte indispensabile di informazione più che un lusso. Solitamente una frase utilizzata per chi opera nel campo della comunicazione è “potresti aver conquistato il mondo, ma se nessuno ne è a conoscenza e come se non fosse mai avvenuto”, un concetto che rende bene l’idea su quanto sia importante puntare sulla multimedialità per rendere il capoluogo isontino ancor più connesso con il www (world wide web), in modo gratuito, ormai da considerare fonte di comunicazione al pari delle altre, ne è testimonianza il boom di connessioni degli ultimi 8 mesi, raggiungendo picchi di 18 mila connessioni e 1700 utenti registrati. 

Termina Oreti – certo non ci fermeremo qui, ci sono ancora zone da coprire in modo di sfruttare sempre più “la rete virtuale” fonte primaria, anche alla luce della crisi economica, da cui partire anche per promuovere la città nei meandri della rete.

 

IN CONSIGLIO COMUNALE SI DISCUTE LA MOZIONE A TUTELA DELLA BRIGATA POZZUOLO

Il sindaco Romoli qualche giorno fà alla luce del possibile scippo a discapito della città sia del punto nascite che della Brigata Pozzuolo ha dichiarato – la città si mobiliti, beh è arrivato il momento di farlo. Dove ? In consiglio comunale. Questo l’esordio del capogruppo in consiglio comunale dell’associazione civica Per Gorizia, Fabrizio Oreti.

Continua Oreti – Gorizia ha la possibilità di dimostrare quanto è coesa in un momento storico così delicato che sta rischiando, nel giro di brevissimo tempo, di farla ritrovare da capoluogo di provincia a  paesotto allargato (in ballo a tutt’oggi ci sono punto nascite, presenza militare, mancato accorpamento del tribunale e la provincia). In quest’ambito, lunedì 12 novembre, con inizio alle ore 18 nel palazzo comunale si discuterà, la mozione presentata dalla Per Gorizia a tutela della “presenza dei militari” in città. Questo è il momento in cui la città deve dimostrare quanto tiene alla propria autonomia e che partecipi in massa in un luogo ( il consiglio comunale ) espressione per eccellenza della città e dei cittadini, l’invito è rivolto a tutti ed un invito privo di qualsiasi colore politico al solo fine del bene di Gorizia.

Tra i riflessi negativi non va dimenticato che con la possibile dipartita dei due reparti militari presenti in città (circa 600 miliari senza poi considerare le rispettive famiglie) non solo si verrebbero a creare dei danni economici non indifferenti per la città ed il commercio in generale ma andrebbe via una parte giovane della città, in una city con l’età anagrafica già alta di suo.

Termina Oreti – mi aspetto che lunedi sera il consiglio sia gremito di cittadini come testimonianza che la tutela di Gorizia è alla base di ogni cittadino pronto, in modo civile e democratico, a salvaguardare il territorio in cui vive. 

Salvaguardiamo la presenza dei nostri soldati in città, in un luogo dove i militari hanno segnato la storia.

 

LA CIVICA PER GORIZIA dal Presidente della Provincia, continua il suo cammino teso a tutelare la presenza della Brigata Pozzuolo in città.

Continua il cammino e gli incontri che l’associazione sta organizzando al fine di sensibilizzare tutte le cariche istituzionali presenti in città riguardo alla problematica legata all’eventuale dipartita della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” e del suo Reparto Comando e Supporti Tattici, entrambi di base a Gorizia.

Martedì è stato il momento della visita al Presidente della Provincia, Enrico Gherghetta, sensibile alla “presenza militare” sul territorio isontino sia sotto il profilo di impatto economico sia come espressione di nazionalità che i militari rappresentano per Gorizia e per la sua provincia, tra l’altro in una città millenaria che si appresta a festeggiare il centenario della Grande Guerra, una guerra combattuta soprattutto sul fronte goriziano.

Hanno presenziato l’incontro, come rappresentanza dell’Associazione, Celestino Turco consigliere comunale neo nominato presidente della commissione sanità (altro argomento sensibile alla luce della sempre più possibile chiusura del punto nascite e conseguentemente di tre reparti dell’ospedale san giovanni di dio) e Fabrizio Oreti capogruppo in consiglio comunale della “Per Gorizia” con delega al wifi e comunicazione online, quest’ultimo ha illustrato lo statuto della neo nata associazione come un nuovo modo di concepire la politica locale al fine di perseguire un miglioramento delle condizioni di benessere socio-economico-culturale della collettività. Continua Oreti nel suo argomentare: “questo è il momento in cui la città e tutti i politici sia locali che regionali inizino a rispondere alla domanda: cosa sei disposto a fare per Gorizia ? Domanda da porsi ora e non tra qualche mese in virtù delle prossime elezioni regionali”.

Altro quesito che deve iniziare a porsi la città è: cosa rimarrebbe di Gorizia senza Provincia, Tribunale, Esercito, Sanità, attualmente, tra i primi motori dell’economia locale ?

Dopo questo quadro generale Celestino Turco, attraverso un documento sintetico, ha esposto le preoccupazioni riguardo alla spending review della Difesa che potrebbe portare altrove i militari dei due reparti presenti in città (circa 1200 tra militari e famiglie). In quest’ ambito, a nome di tutta l’associazione, è stato chiesto di mettere in atto tutte le iniziative necessarie per scongiurare, per ora l’ipotetico, ma non improbabile pericolo.

Tende a precisare Oreti - In questo particolare momento storico tutte le iniziative che l’associazione sta ponendo in atto sono prive di qualsiasi colore politico, l’unico fine è il bene di Gorizia, con questa premessa mi riferisco al fatto che non è fruttuoso polemizzare, cosi come ha fatto in questi giorni l’opposizione sui giornali, su dimissioni del sindaco in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi, queste sono provocazioni politiche che in questo momento non devono avere ne sfogo ne spazio perché non portano a coesione ma creano soltanto sfaldamento, elemento di cui la città non ha proprio bisogno. Invece, da prendere come esempio positivo è la raccolta firme che il comitato voglio nascere a gorizia sosterrà in città sabato (mattina davanti al mercato coperto e pomeriggio davanti la cassa di risparmio di gorizia) a tutela del punto nascite e della Brigata Pozzuolo.

Un grazie da parte di tutta la “Per Gorizia” per la preziosa e sentita disponibilità che ha mostrato il Presidente della Provincia nei confronti della problematica rappresentata. 

Non dimentichiamo l’importanza legata alla presenza dei nostri soldati in città, in un luogo dove i militari hanno segnato la storia.

 

BASTA SCIPPI A FAVORE DI ALTRI!!! GIU’ LE MANI DAL PUNTO NASCITE DI GORIZIA E TUTELA SUL MANTENIMENTO DELLA BRIGATA DI CAVALLERIA POZZUOLO DEL FRIULI IN CITTA’

Ancora una volta l’Associazione Civica per Gorizia scende in campo per il bene della città a favore del capoluogo isontino perché in questo delicato momento storico esistono tre priorità per la città: la prima è Gorizia; la seconda è Gorizia; la terza è Gorizia.

E’ giunto il momento di far sentire la propria voce, con la civiltà con cui la città si è sempre espressa, senza però far venir meno la fermezza che questo determinato periodo storico richiede a tutela della sopravvivenza di Gorizia. Domenica, alle ore 1030, davanti l’ospedale San Giovanni di Dio, le mamme si ritroveranno per difendere il punto nascita, con loro ci saranno tutte le forze politiche locali, i cittadini e tra questi anche le famiglie dei militari della “Pozzuolo” che stanno correndo il rischio di trasferirsi dal capoluogo isontino come conseguenza del contenimento della spesa militare. I professionisti della “Pozzuolo” esprimono oltre un migliaio di famiglie che ormai vivono a Gorizia da anni, pienamente integrati nel tessuto sociale, un danno per loro ma anche per un capoluogo di provincia dove negli ultimi anni la popolazione è già scesa abbondantemente: mille abitanti in sette anni e stavolta si rischia di perderne più di mille in un colpo solo. La Civica per Gorizia, come del resto tutta la città, non vuole perdere né il punto nascita ne i militari con le loro famiglie, questa preoccupazione è ridondante anche per le strade dove l’argomento è sempre più sentito, a testimonianza dell’importanza della problematica su internet (facebook) sono apparse le pagine: “no!!! alla chiusura della brigata pozzuolo” e “voglio nascere a Gorizia”, in pochi giorni tante già le adesioni ai gruppi, ed in questo frangente se ne sensibilizza la consultazione. Tornando a domenica 28 ottobre mamme, famiglie di militari e la città in toto, con il testa il proprio Sindaco, saranno pacificamente schierati davanti all’ospedale e uniti chiederanno di vivere in una città a misura d’uomo.

La “Civica per Gorizia” si erge contro il continuo tentativo, mascherato sotto la necessità del risparmio economico, di eliminare l’autonomia della città e si oppone fermamente a qualsiasi tentativo di accorpamento e fusione al fine di cancellare Gorizia (millenaria) come capoluogo della sua Provincia.

 

COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA’: ORETI REPLICA ALLA TENDEZIOSA POLEMICA

“Oltre a chi vede quale primo attore le donne, come genere a cui il principio di pari opportunità, si è inizialmente applicato, lo stesso si è esteso nel tempo ad altre forme di discriminazione, sia sessista che di altro genere. Nell’ambito delle discriminazioni segnalo la battaglia sociale delle associazioni di genitori separati che vede in questo caso ad essere discriminati i genitori di sesso maschile e che ha portato alla definizione del principio di bigenitorialità prima e all’affido condiviso in seguito. Altre forme di discriminazione che rientrano sotto un principio di pari dignità e opportunità riguardano i diversamente abili e in generale ogni forma di discriminazione basata su età, etnia, fede ecc… che nega il principio a una categoria di persone quei diritti che sono garantiti a tutte le altre, in questo contesto non ultime le donne ed i bambini”. Questo l’esordio del discorso del capogruppo in consiglio comunale con delega al wifi dell’Associazione Civica per Gorizia Fabrizio Oreti, in contrapposizione alle polemiche dell’opposizione riguardo alla commissione pari opportunità dove la rappresentanza femminile riteneva opportuna la candidatura di una donna rispetto ad un uomo come coordinatore. A tal proposito - continua Oreti – la normativa europea definisce il principio di pari opportunità come l’assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di qualsiasi individuo (uomini o donne) per ragioni connesse al genere, religione e convinzioni personali, razze e origine etnica, disabili, età e orientamento sessuale.

Per quanto ho appena argomentato – ribadisce il fiume in piena Oreti – le pari opportunità non sono da considerarsi come un’area di interesse esclusivamente femminile ma un settore con un raggio di azione molto vasto in cui un fattore è di eguale importanza dell’altro, fermo restando che non ho compreso appieno l’astensione in aula da parte delle consigliere donne perché ritenevano adeguata esclusivamente la carica di coordinatrice e non quella di vice invece proposta. A mio parere in questo modo si da adito a due fattori, il primo si sminuisce sicuramente la carica del vicecoordinatore, carica che in altre commissioni è stata ben accettata dall’opposizione, il secondo non va dimenticato che in un settore cosi ampio la rappresentanza da parte di un uomo e una donna sarebbe stato il connubio perfetto e con il loro atteggiamento hanno precluso tale possibilità, ed è proprio in virtù di tale defezione che la scelta si è spostata sul sottoscritto come vicecoordinatore delle pari opportunità.

Termina Oreti - Mi auguro, durante i lavori che la commissione porterà avanti, che l’atteggiamento, da parte di tutti i componenti della commissione, sia sempre a favore della città e delle pari opportunità intese come tutela di qualsiasi tipo di discriminato/a a prescindere dal genere.

 

LA CIVICA PER GORIZIA incontra il Prefetto di Gorizia e continua il suo cammino teso a tutelare la presenza della Pozzuolo in città.

Dopo aver depositato in consiglio la mozione, che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale, a favore e tutela dell’Esercito a Gorizia, continua il cammino e gli incontri che l’associazione sta organizzando al fine di dare visibilità e sensibilizzare la problematica a tutte le alte cariche istituzionali presenti in città.

Ieri, nella fitta agenda d’incontri che la “per Gorizia” sta organizzando per sollevare la problematica legata al mantenimento dei militari in città come espressione di nazionalità e impatto economico, è stato il momento della visita al Prefetto della città, la dott.ssa Maria Augusta Marrosu, sempre disponibile e estremamente sensibile riguardo l’importanza della “presenza militare” nel tessuto sociale goriziano.

Hanno presenziato l’incontro, come rappresentanza dell’Associazione, il coordinatore Renato Degiovanni e Fabrizio Oreti capogruppo in consiglio comunale della “Per Gorizia”, quest’ultimo ha illustrato lo statuto della neo nata associazione come un nuovo modo di concepire la politica locale al fine di perseguire un miglioramento delle condizioni di benessere socio-economico-culturale della collettività.

Dopo le presentazioni di rito il coordinatore, attraverso un documento sintetico, ha esposto le preoccupazioni riguardo a quanto la spending review della Difesa potrebbe infierire in maniera tragica sulla città di Gorizia, se le voci che girano sugli organi di stampa fossero veritiere. In quest’ ambito, a nome di tutta l’associazione, è stato chiesto di mettere in atto tutte le iniziative necessarie per scongiurare, per ora l’ipotetico, ma non improbabile pericolo.

Gorizia non ha esito certo riguardo a: Provincia, Tribunale, Esercito, Sanità, in un quadro pessimistico (ed è il caso di farlo visto i tagli che si stanno paventando) cosa rimarrebbe della città senza queste “figure”, attualmente, tra i primi motori dell’economia locale ? Un’ involuzione da capoluogo di provincia a piccolo paese dell’area isontina con tutti i riflessi negativi che tale quadro comporterebbe.

Durante l’incontro è stato sottolineato che tutte le iniziative che l’associazione sta ponendo in atto sono prive di qualsiasi colore politico, l’unico fine è il bene di Gorizia, in coordinazione con tutte le forze politiche-amministrative operanti sul territorio.

Un grazie sentito da parte di tutta la “Per Gorizia” per la fruttuosa e sentita disponibilità che ha mostrato il Prefetto della città nei confronti della problematica rappresentata. 

Salvaguardiamo la presenza dei nostri soldati in città, in un luogo dove i militari hanno segnato la storia.

 

 

LA CIVICA PER GORIZIA deposita in comune una mozione per discutere in consiglio comunale la salvaguardia e tutela delle due caserme presenti nel capoluogo isontino come espressione di nazionalità e impatto economico per la città di Gorizia.

Come conseguenza dei tambureggianti e continui “rumors” che in questi giorni si stanno rincorrendo sugli organi di informazione riguardo l’eventualità di una imminente chiusura della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” e del suo Reparto Comando e Supporti Tattici, la Civica per Gorizia ha depositato in comune una mozione tendente a tutelare e salvaguardare le due caserme come espressione di nazionalità e impatto economico per la città di Gorizia. La mozione verrà discussa nel prossimo consiglio comunale per mettere in atto tutte le iniziative necessarie per scongiurare, per ora l’ipotetico, ma non improbabile pericolo.

Dopo il mancato accorpamento del Tribunale di Palmanova a Gorizia la città non può permettersi il rischio di perdere anche i suoi militari, integrati e stanziali da anni, in un capoluogo di provincia a misura d’uomo dove i militari con le proprie famiglie si sono inseriti totalmente nel tessuto sociale. I numeri che esprimono le due caserme per la città sono importanti se poi aggiungiamo anche i rispettivi nuclei familiari diventano numeri vitali per l’economia di Gorizia (immobili, scuole, commercio, sanità… solo per citarne alcuni), in un’ economia isontina che già risente in modo sostanziale della crisi nazionale in atto. 

Salvaguardiamo la presenza dei nostri soldati in città, in un luogo dove i militari hanno segnato la storia.

 

LA CIVICA PER GORIZIA si erge a salvaguardia e tutela della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” e del Reparto Comando e Supporti Tattici “Pozzuolo del Friuli” come espressione di nazionalità e impatto economico per la città di Gorizia.

Tra i numerosi tagli effettuati dal machete della spending review ci sono anche quelli che riguardano le Forze Armate e nello specifico l’Esercito.

In questi giorni stanno uscendo i primi articoli sugli organi di informazione con le prime indiscrezioni, più o meno veritiere, visto che ancora non si conoscono i particolari dei tagli che andranno in atto a breve. Tra le notizie che trapelano dai mass media sembra che anche le due caserme presenti nella città di Gorizia potrebbero ritrovarsi nel marasma della trasformazione in atto.

Tutto questo in un momento in cui la città vive altre situazioni che non hanno ancora esito certo: Provincia e Servizio Sanitario. Così, come se non bastasse, si potrebbe aggiungere anche una eventuale dipartita delle due caserme presenti in città, le cui conseguenze  sul territorio si lasciano solo immaginare.

Dall’entrata in vigore dell’Esercito professionista i militari sono diventati stanziali, non più legati al pendolarismo, questo cambiamento ha fatto si che gran parte delle famiglie dei militari abbiano seguito il proprio, o la propria, coniuge e ormai vivono e abitano in toto la città. Gorizia nel tempo ha avuto il merito di saper accogliere e integrare tantissimi nuclei familiari di militari sia per la propria conformazione (una città a misura d’uomo) sia per la coesione che si è creata tra il capoluogo isontino ed i propri militari dell’Esercito. In questo ambito grandissima parte dei militari che quotidianamente lavora a Gorizia ha trasferito i propri interessi economici, personali e familiari in città.

Osservando l’eventuale problematica anche da un punto di vista economico, il danno sarebbe veramente consistente e coinvolgerebbe diversi settori di Gorizia (immobili, scuole, commercio, sanità… solo per citarne alcuni), in un’ economia isontina che già risente parecchio della crisi nazionale in atto. 

Pertanto l’invito in questo delicato momento storico è rivolto a tutta la popolazione e tutte le figure politiche al fine di tutelare i propri soldati in un luogo dove i militari hanno segnato la storia.

 

ORETI: LE DELEGHE COMUNALI COME RICONOSCIMENTO DI SPECIFICHE CONOSCENZE IN PARTICOLARI SETTORI A FAVORE DELLA STRUTTURA COMUNALE E DELLE CITTA’. 

In qualsiasi team vincente la forza espressa è data dal gruppo, dove ciascuno mette in campo a disposizione degli altri le proprie capacità specifiche.

Questo l’approccio iniziale del capogruppo della civica per Gorizia con delega al wifi della città Fabrizio Oreti, in contrapposizione alle dichiarazioni rilasciate qualche giorno fa dal consigliere Rota in cui polemizzava sulle deleghe concesse dal primo cittadino di Gorizia definendole dei contentini ai consiglieri comunali di maggioranza. 

Pertanto – continua Oreti – trovo sterile la polemica sollevata dal collega dell’opposizione, mi spiace doverlo controbattere ma le deleghe non sono altro che autonomia di azione concessa ai consiglieri in virtù di conoscenza specifica in un determinato settore a favore della struttura comunale e della città stessa al fine di migliorare alcuni importanti e sensibili settori di nicchia.

 

 “MINISTERO PER LE TELECOMUNICAZIONI” PER IL CAPO GRUPPO DELLA CIVICA PER GORIZIA FABRIZIO ORETI

Le voci erano nell’aria, e così dopo qualche giorno di attesa è arrivata la delega da parte del Sindaco Ettore Romoli per il capo gruppo della civica per Gorizia Fabrizio Oreti. La delega è riferita alla  implementazione e estensione della rete wireless nonché social network, supervisione del sito internet del Comune di Gorizia al fine di creare un modo diverso di concepire la comunicazione e la promozione online della città.

Anche questa volta la delega non è arrivata a caso, il consigliere comunale Fabrizio Oreti lavora a Gorizia per l’Esercito Italiano e, da anni, si occupa di comunicazione e tecnologie informatiche.

Appena appresa la notizia, il capo gruppo ha espresso soddisfazione per il nuovo incarico e gratitudine nei confronti del primo cittadino di Gorizia per la fiducia espressa, precisando che porrà il massimo impegno al fine di divenire il “connettore” di un nuovo modo di intendere la comunicazione web e rendere ancora più fluide e immediate le informazioni delle istituzioni comunali per i mass media e la cittadinanza.

Nel discorso introduttivo ha inoltre aggiunto: “lasciatemi precisare, con estremo piacere, in qualità di capo gruppo dell’associazione civica per Gorizia, che ancora una volta la nostra compagine viene chiamata in causa per le proprie specificità che riesce a mettere in campo, dimostrando che il motto utilizzato: concretezza e competenza non è stato utilizzando soltanto come slogan durante la campagna elettorale ma, effettivamente, rappresenta la marcia in più di questa associazione”.

 Il mio agire sarà dettato da una frase utilizzata per chi opera nel campo della comunicazione: “potresti aver conquistato il mondo, ma se nessuno ne è a conoscenza e come se non fosse mai avvenuto”, un concetto che rende bene l’idea ed il mio modus operandi.

Tra le prime “cose da fare” mi preme organizzare degli incontri con tutte le “figure” con cui avrò il piacere di collaborare in modo da definire l’estensione del wifi, ed un piano di azione che consenta di aumentare la visibilità sul web di tutte le attività che verranno intraprese dalla città e consentire preventivamente di promuoverci anche al di fuori delle mura di Gorizia e puntare sulla multimedialità per rendere il capoluogo isontino ancor più presente in rete, ormai da considerare fonte di comunicazione al pari delle altre. 

 

TRASPORTO PUBBLICO: L’ESERCITO ALLA PARI DELLE FORZE DELL’ORDINE

“Qualche giorno fa erano giunti agli organi di stampa due scritti da parte dei due militari dell’Esercito Italiano presenti in consiglio comunale, riguardo alla problematica legata al trasporto pubblico che per gli appartenenti al comparto sicurezza (carabinieri, polizia, polizia penitenziaria, polizia locale, guardia di finanza ecc.) dai primi di giugno è concesso, in servizio nel pieno delle loro funzioni, viaggiare gratuitamente per gli spostamenti in Friuli Venezia Giulia al fine di elevare gli standard di sicurezza su autobus e convogli”. Questo l’esordio del discorso del capogruppo in consiglio comunale dell’Associazione Civica per Gorizia Fabrizio Oreti. A tal proposito - continua Oreti - mi erano sorti da subito dei dubbi, vale a dire, le altre Forze Armate perché non vengono considerate ? parlo di Esercito, Marina Militare e Aeronautica Militare o esistono uniformi di serie A e serie B ? Ma prima di arrivare a queste considerazioni e alzare toni polemici ho seguito, personalmente, un canale che mi portasse alla risoluzione della questione senza fermarmi a rappresentarla, infatti, qualche giorno fa ho avuto un incontro con il Presidente dell’Azienda Provinciale Trasporti di Gorizia, dott. Paolo Polli, che durante un colloquio cordiale e professionale mi ha chiarito quali sono gli input pervenuti dalla Regione per capire come e dove rappresentare che anche l’Esercito venga inserito alla pari del comparto Sicurezza, nell’iniziativa appena varata dalla Regione visto che anche in territorio nazionale i militari partecipano congiuntamente con le forze di polizia all’Operazione “strade sicure” a garanzia della sicurezza delle nostre città. 

Compreso il “gap” ieri sera in consiglio comunale il Sindaco Ettore Romoli ha esternato che chiederà in maniera ufficiale alla Regione le motivazioni che hanno portato a queste conclusioni e di inserire anche il comparto Difesa nel progetto, nel frattempo coinvolgere l’Azienda Provinciale Trasporti di Gorizia al fine di trovare una soluzione che risolva per lo meno la situazione a Gorizia.

 

TRASPORTO PUBBLICO: L’ESERCITO ALLA PARI DELLE FORZE DELL’ORDINE

“Rimango perplesso riguardo alla lettera aperta indirizzata al Sindaco di Gorizia da parte del consigliere comunale Prignano fermo restando che trovo inconcepibile da parte della Regione non aver considerato l’Esercito ed il comparto Difesa in generale nell’ultima variante del trasporto pubblico Regionale”. Queste le prime considerazioni del capogruppo in consiglio comunale della neo nata Associazione Civica per Gorizia Fabrizio Oreti. “La perplessità sorge dal fatto che le problematiche vanno rappresentate nelle sedi opportune al fine di risolverle nel più breve tempo possibile”. Continua Oreti - Mi esprimo in questi termini perché è da un po’ di giorni che ho preso a cuore la problematica legata al trasporto pubblico che per gli appartenenti al comparto sicurezza (carabinieri, polizia, polizia penitenziaria, polizia locale, guardia di finanza) dai primi di giugno è concesso, in uniforme ed in servizio, viaggiare gratuitamente per gli spostamenti in Friuli Venezia Giulia al fine di elevare gli standard di sicurezza su autobus e convogli. In questo contesto le altre Forze Armate perché non vengono considerate ? parlo di Esercito, Marina Militare e Aeronautica Militare o esistono uniformi di serie A e serie B ? prima di arrivare a queste considerazioni e alzare toni polemici ho seguito, personalmente, un canale che mi portasse alla risoluzione della questione senza fermarmi a rappresentarla, infatti, la scorsa settimana ho avuto un incontro con il Presidente dell’Azienda Provinciale Trasporti di Gorizia, dott. Paolo Polli, che durante un colloquio cordiale e professionale mi ha chiarito quali sono gli input pervenuti dalla Regione per capire come e dove rappresentare che anche l’Esercito venga inserito alla pari del comparto Sicurezza, nell’iniziativa appena varata dalla Regione visto che anche in territorio nazionale i militari partecipano congiuntamente con le forze di polizia all’Operazione “strade sicure” a garanzia della sicurezza delle nostre città. 

Compreso il “gap” bisogna attivare la Regione tramite la volontà del consiglio comunale, per dare una voce sinergica e coesa della questione, poi, sarà la Regione a dover dare una risposta ufficiale e quello sarà il momento in cui trarre le dovute considerazioni.

 

CORDOGLIO E VICINANZA ALLA FAMIGLIA DI MANUELE BRAJ

In una cittadina come Gorizia la perdita di un ragazzo giovane, carabiniere, inserito nella città tanto da sceglierla come luogo dove vivere con la propria famiglia, ha una cassa di risonanza maggiore che in tanti altri luoghi, vuoi perché a Gorizia sono presenti da anni militari che ormai convivono in maniera stanziale e sinergica con la città, sia perché ci si conosce un po’ tutti e fa effetto prendere coscienza che magari quel viso intravisto nel centro città nel fine settimana non verrà più incrociato. In questi dolorosissimi momenti nessuna frase può ben rendere il senso di angoscia e frustrazione!!!!, la cosa migliore da fare è stringersi attorno ai familiari per cercare di donare, per quanto si può, quel supporto che li faccia sentire meno soli e indifesi e porre in essere tutte le iniziative possibili al fine di rendere il ricordo di Manuele sempre vivo nel tempo. Questo l'esordio del discorso sostenuto dal portavoce e capogruppo della Civica per Gorizia Fabrizio Oreti. Continua il neo eletto consigliere comunale: “nella vita di tutti i giorni anche io indosso una divisa e anche se diversa da quella di Manuele alla fine l’essere militare, uno status a volte cucito addosso, accomuna un po’ tutti noi visto quanto poi permea le nostre vite con sacrifici, impegno ma anche con tante soddisfazioni, e la perdita di un ragazzo giovane è una di quelle esperienze a cui non ci si proprio ad abituare”. 

La “Civica per Gorizia” esprime il più sentito cordoglio alla famiglia, ai parenti ed ai colleghi di Manuele.

 

GIU’ LE MANI DAL PUNTO NASCITE DI GORIZIA

Il punto nascite di Gorizia non si tocca!!!! Questo l'esordio del discorso sostenuto dal portavoce e capogruppo della Civica per Gorizia Fabrizio Oreti. Continua il neo eletto consigliere comunale: “Di fronte ad un problema così delicato la prima azione da compiere è formare un gruppo coeso a prescindere dalle idee e dallo schieramento politico al fine di salvaguardare l’autonomia del capoluogo Isontino. In questo momento non deve esistere una maggioranza o un’opposizione, ma una forza politica unita e sinergica che adotterà tutti i provvedimenti necessari a tutela dell'autonomia a cui un capoluogo di provincia non può rinunciare”. 

Pertanto, il mio invito è rivolto a tutte le figure politiche al fine di porre in essere tutte le iniziative possibili che dimostrino una volta per tutte che il bene di Gorizia è alla base dell'agire politico. In un periodo storico in cui la fiducia nella politica nazionale è al minimo storico, da Gorizia può partire il secondo esempio ( il primo per le scorse elezioni amministrative in cui la coalizione vincente è stata presa d'esempio in virtù della capacità di creare una sinergia tra diverse forze politiche distanti a livello nazionale ) a testimonianza che Gorizia è un baluardo inespugnabile. 

Chiunque abbia seguito e letto in questi decenni le vicende della nostra Regione può constatare che si ricorrono, periodicamente, i tentativi, più o meno subdoli, di eliminare l’autonomia del capoluogo isontino e di assorbire territorio e potenzialità che ci caratterizzano a favore di altri.

In effetti ripetutamente Trieste e Udine hanno tentato di dividere il nostro territorio provinciale, già massacrato con la perdita di 2/3 di area dopo il secondo conflitto mondiale. Trieste punta ad inglobare Monfalcone, Grado ed il carso isontino; Udine mira alla destra dell’isonzo, di cultura friulana, mentre Gorizia resta con il “cerino in mano”. 

La “Civica per Gorizia” si erge contro il continuo tentativo, mascherato sotto la necessità del risparmio economico, di eliminare l’autonomia della città e si oppone fermamente a qualsiasi tentativo di accorpamento e fusione al fine di cancellare Gorizia (millenaria) come capoluogo della sua Provincia.

 

LA CIVICA PER GORIZIA ENTRA IN CONSIGLIO COMUNALE E SI TRASFORMA IN ASSOCIAZIONE

Ieri sera è iniziata l’esperienza in consiglio comunale per la “civica per Gorizia”. Durante il discorso introduttivo il portavoce e consigliere comunale Fabrizio Oreti ha sottolineato che: “gli intenti da attuare andranno ben oltre qualsiasi colore politico. La concretezza e la competenza, simbolo tra l’altro della lista civica, ci permetteranno di proporci alla città come un valido contributo in settori strategici ed in difficoltà”.

Il risultato ottenuto dalla “Civica per Gorizia” alle passate elezioni è l’inizio di un percorso per continuare lo sviluppo economico, turistico e produttivo del Capoluogo Isontino e rappresenta l’espressione che c’è bisogno di nuove voci nelle Istituzioni comunali. Il nostro cammino non si ferma e ben presto consolideremo la lista civica in associazione per continuare ad operarci a favore della collettività divenendo sempre più spendibili in maniera tecnico-pratica sul “terreno”.

L’Assessorato assegnatoci alle attività economiche produttive e politiche del lavoro, sicuramente, rappresenta un delicato settore vista la sensibile situazione economica globale, ma sicuramente in virtù delle nostre specificità è una sfida a cui tutta la lista civica darà, in maniera sinergica, la massima disponibilità, supporto e competenza al neo assessore Arianna Bellan espressione all’interno della civica di decennale competenza nel settore assegnatole.